Resta single finché non trovi
una persona che ti fa sentire importante,
che spegne il telefono
quando è con te,
che non si preoccupa di ciò che
dicono gli altri,
che ti guarda negli occhi
quando gli parli,
che ti dimostra che sa ascoltare e
non solo sentire.
Resta single finché non trovi
quella persona che non ha paura
di urlare davanti a tutti
“Giulia ti amo!”
a costo di far arrabbiare tutto il vicinato.
Resta single finché non trovi
una persona che
cucina per te con amore,
che ti parla di ciò che gli piace,
che non vede l’ora di arrivare da te
per raccontarti le sue giornate,
che vuole che sia tu la prima
a sapere le sue novità.
Resta single finché non trovi
la persona che
mollerebbe tutto pur di stare con te,
che non ha paura di rischiare,
che vuole starti accanto,
soprattutto quando ci sono
dei problemi da risolvere,
che ti dimostra di amarti davvero.
Resta single finché non trovi
quella persona
che ti scrive
“fammi sapere quando arrivi a casa, scrivimi”,
e rimane sveglio finché non gli scrivi.
Resta single finché non trovi
la persona che
ti presenterà con onore e
piacere alla sua famiglia,
che ti inviterà nelle grigliate estive con i parenti,
che non vedrà l'ora di trascorrere il Natale insieme a te e ai genitori.
Resta single finché non trovi
una persona in grado di chiederti scusa
quando sbaglia,
disposta a fare il primo passo
anche se non dovrebbe,
solo perché non sopporta l’idea
di stare senza di te
o non poterti parlare.
Resta single finché non trovi
una persona lungimirante,
che mantiene le promesse che fa,
che vuole includerti in tutte le sue attività
e che fa tanto affidamento
sul tuo parere,
tanto da cambiare i suoi piani.
Resta single finché non trovi
la persona che ti fa capire che
sei sempre al centro dei suoi pensieri,
anche quando lavora o
studia o
quando è in un posto meraviglioso senza te.
Resta single finché non trovi
una persona che è disposta ad insegnarti qualcosa e
che non vede l’ora di farlo.
Resta single finché non trovi
una persona che
vuole farti migliorare
in ciò che serve per te,
per la tua autostima,
per la tua crescita,
per il tuo orgoglio.
Resta single finché non trovi
una persona che correrebbe da te
anche alle quattro del mattino
solo perché glielo hai chiesto.
Resta single finché non incontri
davvero la persona
che vuole rimanere al tuo fianco
per sempre e continua a
dimostrartelo.
Resta single finché non trovi
la persona che
ti fa battere forte il cuore
ogni volta che la vedi
e che ti fa sentire sempre meglio.
Resta single finché non trovi
quella persona che ti fa camminare
dal lato sicuro
del marciapiede.
Resta single finché non trovi
quella persona
con cui faresti tutto,
anche ciò che non ti piace,
a condizione di stare con lui.
Resta single finché non trovi
una persona che non abbia paura
di sbandierare
in piazza
il suo amore per te.
Resta single finché non trovi una persona
che non cerca di cambiare lati
del tuo carattere.
Resta single finché non incontri quella persona
che senti di non voler lasciare
per nessun motivo.
Resta single finché non trovi
quella persona che ti porta
la colazione a letto
facendo un cuore
con dei biscotti.
Resta single finché non trovi
quella persona che non smetteresti
mai
di baciare.
Resta single finché non trovi
quella persona con cui smetti
di litigare e cerchi di risolvere
sempre le discussioni
a priori.
Resta single finché non trovi
quella persona con cui puoi parlare
di tutto e che ti parla
di tutto.
Resta single finché non trovi
quella persona che
ti fa notare
ciò che gli dà fastidio
senza tenersi le cose dentro.
Resta single finché non trovi
quella persona di cui ami
anche i difetti.
Resta single finché non trovi
quella persona che si ferma
a godere insieme a te
la brezza di vento che ti sfiora
la pelle durante
una passeggiata.
Resta single finché non trovi
quella persona che rimarrebbe
con te a guardare
le stelle per sempre.
Resta single finché non trovi
quella persona che
solo con un bacio nella fronte
ti migliora la giornata.
Resta single finché non trovi
quella persona che guarda
con te nella stessa direzione.
Resta single finché non trovi
quella persona che ti rende
meravigliosamente folle.
Resta single finché non trovi
quella persona che ogni giorno
non fa fatica a dimostrarti
il suo amore attraverso
i piccoli gesti;
perché non è una fatica,
è un piacere.
Fino ad allora,
resta single.
GIULIA GHIRONI- (via @queitaglisuipolsisporchi) NON TOGLIETE LA FONTE, CI TENGO TANTO. SE PRENDI, SCRIVI SOTTO IL MIO NOME.✨ Seguimi su Instagram se ti va: @giuliaaghironi ✨
“Resta single finché non trovi quella persona che ti fa camminare dal lato sicuro del marciapiede.”
(via queitaglisuipolsisporchi)
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E comunque
dovremmo rivederci
io e te
abbiamo un bacio in sospeso.
Gio Evan (via desideravaunabbraccio)
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Ti farà male,
però imparerai.
Imparerai a dimenticarlo.
Imparerai a dimenticare
come cammina.
A dimenticare
come si muovono
i suoi capelli
con il vento.
A dimenticare
la sua voce.
A dimenticare
come gesticola
mentre parla.
A dimenticare
il suo colore preferito.
A dimenticare
come gli piace il caffè.
A dimenticare
gli orari
del suo pullman.
A dimenticare
dove gli piace
sedersi al cinema.
A dimenticare
di che colore
mette il costume d'estate e
in che spiaggia
ama andare.
A dimenticare
la sua musica preferita.
A dimenticare
i messaggi
alle quattro del mattino
che dicevano
‘Giulia Ghironi sei la MIA vita!’.
A dimenticare
come salutava te.
A dimenticare
gli sguardi e
le occhiate.
A dimenticare
le domande assillanti.
A dimenticare
come strizza gli occhi
al mattino appena sveglio.
A dimenticare
come ti urlava “Giulia, ti amo!”.
A dimenticare
come ride.
A dimenticare
le facce buffe che fa per prenderti in giro.
A dimenticare
le date dei giorni che avete passato
insieme
e ogni dettaglio e particolare di questi.
A dimenticare tutto.
Farà male,
te lo giuro,
farà male ma
imparerai
a non cercarlo,
a non guardarlo,
a non pensarlo,
a non parlare di lui,
a non riguardare
le vostre vecchie foto,
a non incrociare
la sua strada,
a non sederti al suo posto al cinema,
a non indossare il suo colore preferito,
a non prendere un suo pullman,
a non rifare le sue facce buffe,
a non fare battute che lo avrebbero fatto ridere.
Farà male.
Farà male da morire,
da non farcela più,
tanto che sentirai
il tuo cuore scoppiare
e straboccare
che vorrai
strappartelo via,
insieme a tutto
il dolore.
Farà talmente male
che ad un certo
momento dirai
‘basta!’
e vorrai andartene via.
Farà tanto male
che vorrai
solo gridare nel buio
e piangere
sotto le tue coperte.
Farà male,
te lo assicuro.
Più volte ti sentirai morire,
oppure ti sentirai
cedere le gambe
mentre sali le scale
per andare in classe,
oppure ti verrà
da nasconderti
in un vicolo
appena vedi uno
con lo suo stesso
giubbotto,
o vorrai evitare
chiunque beva il suo stesso caffè,
o non sopporterai
più quando ti chiederanno di lui
e come è andata
tra voi.
E sai perché farà così male?
Perché non puoi,
non puoi dimenticarlo.
Te lo giuro,
potrai fare tutto quello che vuoi ma
non ci riuscirai.
Potranno anche passare giorni,
mesi,
persino anni,
che sarai certa
di averlo lasciato
nel tuo passato
per sempre,
sarai certa
di averlo cancellato
dalla tua memoria.
Ma ti basterà
risentire
la canzone
che ascoltava sul pullman,
conoscere qualcuno
con lo stesso
nome,
ripassare davanti
ad una vetrina
con in mostra
la stessa felpa
che gli hai regalato per natale,
e che usavi tu
perché era comoda,
grande e calda
come i suoi abbracci,
o magari
cambiando canale
ti fermerai
davanti alla televisione
a fissare
una scena del film
che siete andati
a vedere insieme,
o risentirai
una risata
simile
alla sua.
E lui sarà di nuovo in te.
Lo sentirai
di nuovo.
Lo risentirai
nelle vene,
nelle ossa,
nel profumo
di caffè,
nel vostro
film preferito,
nella sua musica,
nelle mani
che ti tremano,
nelle gambe molli che cedono,
nel giorno e nella notte,
nell'aria.
E sai perché non ce la farai?
Perché non potrai
mai
dimenticare
chi hai amato
in quel modo,
non potrai
dimenticare mai
chi hai amato così.
GIULIA GHIRONI. - (via @queitaglisuipolsisporchi)
Ig: giuliaaghironi
(via queitaglisuipolsisporchi)
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Self care is wanting to kill yourself but not doing it
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"Voglio che tu sappia, che ci sarà sempre un po' di te in me."
— Her
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Di recente mi sono ritrovata a pensare a quanto alcune persone possano rimanerti impresse.
Mi chiedo come sia possibile che ricordo ancora alla perfezione il tocco dei suoi polpastrelli sulla mia pelle, la stretta delle sue mani sui miei fianchi, sulla mia vita, il tocco delle sue labbra sul mio collo, i nostri baci, gli abbracci, le sue mani strette nelle mie, il suo alzarmi il mento con due dita per guardarmi negli occhi ogni volta che cercavo di nascondere le mie guance arrossite, i sorrisi, le sue mani tra i miei capelli, le sue braccia ad avvolgermi e stringermi forte, il suo stringermi la coscia quando eravamo seduti vicini ma comunque ci sentivamo lontanissimi, tutte le lacrime che mi ha asciugato, e tutte quelle che ho cercato di asciugare io, i baci violenti subito dopo una litigata, ogni parola sussurata alle mie orecchie, ogni parola urlata con gioia o con rabbia, ogni risata, ogni notte a dormire insieme in cui cercavo di nascondermi tra le sue braccia, ogni momento in cui mi ha fatta sentire al sicuro, ogni abbraccio da dietro, ogni mio bacio sulla sua spalla a causa dell’essere molto più bassa di lui, ogni volta in cui appoggiavo il mento sul suo petto e lo guardavo dall’alto, ogni volta in cui schiacciavo tutta la faccia nel suo petto mentre mi abbracciava quasi sperando che potesse risucchiarmi e nascondermi dentro di lui, ogni “ti amo”.
È impressionante quanto io riesca a ricordarmi e a percepire solamente chiudendo gli occhi.
All’inizio mi faceva paura, mi destabilizzava il pensiero di essere in grado di rivivere ogni singolo attimo passato insieme, ma ieri sera l’ho sentito mentre dormivo, l’ho visto in sogno e ho sentito il suo odore, il suo profumo, l’ho sentito invadermi i sensi e travolgermi, ed è stato talmente forte da farmi svegliare in piena notte, con le lacrime agli occhi, e dei brividi lungo tutto il corpo che mi facevano tremare le ossa, era come averlo accanto a me un ultima volta prima di arrendermi al fatto che ora potrò anche riuscire a rivivere ogni momento, ma con il passare del tempo, tutto diventerà sempre più sbiadito, fin quando non mi scorderò completamente di tutto questo, non ricordandomi assolutamente niente, specialmente il suo odore sulla mia pelle.
( via @catherinesheart )
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accadrà, non preoccuparti.
qualcuno ti guarderà con gli occhi che aspetti
che poi in realtà non saranno gli occhi che aspetti
saranno diversi
saranno più belli
più pieni di difetti
perché l'amore non è mai come lo disegni,
ma credimi
più bello
di come hai immaginato nelle notti lunghe quando pensavi
“perché a tutti e a me mai?”
accadrà, vedrai.
qualcuno ti toccherà con le mani più calde che ha
ti sfiorerà le guance e ti sentirai bruciare
sarà come andare all'inferno e poi ritornare,
ti sfiorerà le mani e penserai “non te ne andare”
e a dire il vero avrai paura di restare
di continuare, andare a fondo e farti male
e finire senza sapere più chi sei,
avrai il terrore di amare
e proprio in quel momento amerai più forte,
lo sapevi che ogni amore più bello nasce sempre da una paura enorme?
lo sapevi che arriva sempre in ritardo?
in ritardo sui tuoi desideri, sulle volte che eri troppo sola, su tutti i tuoi “vorrei..”
accadrà, non preoccuparti.
anche tu sentirai un vuoto nello stomaco che non saprai spiegarti
quella sensazione che un abbraccio non sia mai abbastanza e che ne servano duemila per sentirti soddisfatta,
anche tu sentirai le mani tremare al terrore di perdere chi ti fa stare bene,
so che adesso non ci credi perché ti ritrovi col cuore di pietra
pensi ancora “perché non io?”
non c'è nessun motivo.
accadrà, vedrai.
arriverà qualcuno a cui non dovrai spiegare niente
e capirà tutto
qualcuno che ti porterà in ogni posto possibile senza muovervi d'un passo,
accadrà, non preoccuparti
un amore che ti farà pensare finalmente
“ora non devo più preoccuparmi.”
Marzia Sicignano, aria
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“Bimba, tu sei l'amore, la rabbia, la grinta, sensualità, risate e silenzi, pace dei sensi, genialità, freschezza, brezza marina, abiti vintage, lusso per pochi, il mare dei tropici.”
— Influenze negative
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lunedì
È stato strano, mi sei stato intorno più del solito.
Mi piace.
Continua a farlo.
Continua a starmi intorno.
Sempre più del solito.
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Ti ho visto, venerdì, in palestra.
Ti ho visto, venerdì, in palestra.
Per l’ennesima volta, ho sentito quegli occhi caramello bruciarmi la pelle.
Mi guardi da lontano, non mi dici niente.
Mi tieni la porta quando devo uscire.
Mi chiedi quanto mi manca per finire un esercizio con un macchinario anche se sai bene che ho iniziato da poco.
Ridi quando faccio delle battute con l’istruttrice.
Sorridi quando sai che sono talmente tanto in imbarazzo mentre mi fissi che inciampo, e quasi mi tiro qualche attrezzo addosso.
E sorridi anche quando chiedi chi è che ha messo la canzone che risuona nelle casse della palestra, e ti rispondono che sono stata io.
Venerdì è stato diverso da tutte le altre volte, ho avuto il coraggio di guardarti negli occhi mentre te guardavi me, mi è mancato il fiato per qualche secondo, ma nel momento in cui sono arrossita ho tolto lo sguardo, sono troppo timida per reggerti.
Dallo specchio ti ho visto fare un sorrisetto.
Poi è successo.
Stavi andando verso l’uscita, avevi finito di allenarti.
Il solito borsone appoggiato su una spalla.
Dovevo mettere un peso apposto, un attrezzo più grande di me, a mala pena riuscivo a tenerlo, sbirciavo dove mettere i piedi dal quel poco che potevo vedere.
Mi scivolava dalle mani.
Sei arrivato tu.
“Hai bisogno di aiuto?”
Ho alzato gli occhi per quanto potessi.
Un metro e 55 contro uno e 90.
Mi hai fatto un piccolo sorriso, hai preso il peso dalle mie mani e l’hai messo apposto.
Mentre mi davi le spalle i miei occhi fissavano il tatuaggio nel retro del braccio sinistro.
Poi ti sei girato.
Ho alzato la testa per guardarti meglio negli occhi e ho sussurrato un “grazie” con talmente tanta timidezza che la sentivi anche te.
Mi hai sorriso, ti sei avvicinato all’uscita, hai preso il borsone, ti sei rigirato a guardarmi.
Mi hai fatto l’occhiolino e sei uscito.
Ho abbassato lo sguardo arrossendo di nuovo.
Ci siamo visti, venerdì, in palestra.
@catherinesheart
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Ho un milione di cose da dire ma nessuno che ascolta.
È strana la vita...un anno fa avevo un milione di cose dentro, di alcune non ne ero nemmeno consapevole, e non sapevo come gestirle, non volevo parlarne perché non ci riuscivo, non sapevo come fare, trattavo male chi era pronto ad ascoltarmi anche per giorni interi. Ora invece, che sto imparando a gestirle da mesi, ora che so come fare a parlarne, non c’è nessuno a cui dirle, perché sono tutti impegnati con altro.
Sono complicata io, ne sono consapevole...non credo esista qualcuno al mondo che riesce a capirmi o a conoscermi fino in fondo, in parte anche perché serve troppa voglia, troppo tempo...tutto troppo, perché sono troppo anche io, troppo da gestire.
Preferiscono tutti trovarsi chi è semplice e facile da capire, perché accontentarsi è più facile che correre il brivido di scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno, è più facile mettersi al proprio fianco qualcuno che sta zitto e fa tutto ciò che vuoi piuttosto che sbattere la testa con qualcuno con cui poi però c’è talmente tanta elettricità tra di voi che non riesci a staccargli le mani da addosso; è più facile trovarsi qualcuno che non ti accende quella scintilla dentro piuttosto che correre il pericolo di stare con chi ti accende non una scintilla, ma un fuoco dentro, solo per la paura di scottarsi.
Ma ho capito che il vero amore è questo.
Essere consapevoli di potersi scottare in qualsiasi momento, ma avere il coraggio di amare lo stesso.
Perché altrimenti non è amore, è un passa tempo, è noia, è finzione, è essere codardi e convincersi di amare ciò che in realtà è talmente tanto passivo da non farci nemmeno battere il cuore.
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È possibile non sentire più il cuore?
Il mio se n’è andato.
Troppo stanco di tutto questo male.
Troppo rotto da tutto questo dolore.
Ha visto che cadevo,
ha deciso di andare.
L’ho supplicato di restare
che senza di lui non avrei sentito più nulla.
Non si è nemmeno voltato.
Tutte le emozioni
chiuse dentro di lui
mentre si allontanava.
E io vuota.
La mente assente.
Lo sguardo perso.
Il viso bagnato.
Le ginocchia graffiate per la caduta.
Le ossa dolenti.
Un buco dentro.
Una voragine.
Il cuore strappato dal petto.
Una parte di me strappata dall’altra
e portata via.
Lo guardavo,
nonostante le lacrime,
nonostante il buio,
l’avrei riconosciuto tra mille.
Mi dava le spalle.
Una camminata fiera.
Non si è voltato neanche una volta.
È andato.
Non è tornato mai più.
@catherinesheart
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“Non c’è amore senza coraggio, non c’è coraggio senza paura.”
@catherinesheart
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e quando qualcuno se ne va,
come lo controlli il dolore?
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