Tumgik
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Però non si può mangiare il gelato dopo mezzanotte.
Poi diventa che non si può più circolare dopo mezzanotte.
E quel clandestino importato domani mattina sarà già in giro.
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Quando importi merda, in giro avrai merda
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•••
Nel frattempo a Maastricht, viene affisso un poster per pubblicizzare il dibattito tra i candidati presidente della Commissione EU...
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fatticurare · 2 days
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fatticurare · 2 days
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CRIMINI COMUNISTI DURANTE IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE. Ecco i liberatori.
Questa pagina è dedicata alla raccolta di testimonianze, aneddoti, racconti, ed episodi inerenti al bagno di sangue che si è verificato nelle nostre zone nell’immediato dopoguerra, successivamente al 25 aprile del 1945, a guerra finita, e alla loro presentazione.
Sul finire dell’ultima guerra mondiale, nel 1945, e anche a guerra già finita, l’Italia ha assistito sul proprio territorio ad una vera e propria escalation di delitti, di stragi, e di vendette, tutti a sfondo politico, che hanno raggiunto punte di ferocia e di malvagità molto elevate.
I responsabili di questa lunga catena di omicidi e di efferatezze, furono i partigiani comunisti, che vollero così imprimere un triste e indelebile segno nella storia dell’Italia, incidendolo con il sangue delle loro vittime.
I partigiani spesso hanno prelevato le persone direttamente dalle loro case e le hanno uccise senza neanche offrire loro un processo sommario, depredandole e infierendo sui corpi con ferocia.
Molti di questi carnefici furono riconosciuti e arrestati, ma a causa dell’amnistia di Palmiro Togliatti furono rimessi in libertà, e spesso si ritrovarono faccia a faccia con i parenti delle loro stesse vittime, potendo così irriderle e dileggiarle impunemente.
Possiamo oggi affermare, nonostante i tentativi degli eredi di Togliatti di nascondere o dissimulare la realtà criminosa, che la vastità dei fatti di sangue imputabili ai partigiani comunisti induca a credere che essi siano stati realizzati seguendo un preciso disegno, uno schema pianificato e organizzato a tavolino, scientemente e criminalmente.
Non è un caso che interi gruppi familiari siano stati sterminati, spesso aggiungendo l’efferatezza della tortura e dello stupro agli omicidi, e che poi i partigiani si siano appropriati dei beni materiali delle vittime.
Non è un caso che dopo la guerra, ci si sia trovati davanti a partigiani improvvisamente diventati ricchi, che poterono così iniziare delle attività imprenditoriali usando i soldi sporchi del sangue delle loro stesse vittime.
La scure comunista si è abbattuta con violenza anche sui rappresentanti del Clero, nel tentativo di decapitare coloro che potevano guidare i cattolici verso destinazioni e percorsi diversi da quelli previsti dal comunismo.
Lo storico Roberto Beretta ci segnala nel suo studio del 2005, “Storia dei preti uccisi dai partigiani”, che il numero dei sacerdoti uccisi dall’odio comunista è stato in totale di 130 vittime !
Dopo aver condotto una vera e propria “caccia alla tonaca”, prodromica ad una lunga serie di esecuzioni, compiute appunto dai partigiani, divenne chiaro il tentativo dei comunisti di impadronirsi “politicamente” della società, mediante la forza e l’intimidazione.
Questa tesi fu sostenuta anche dal Cardinale di Bologna, sua Eccellenza Giacomo Biffi, nel 1995, in occasione del cinquantenario della Resistenza, riprendendo e amplificando ciò che già era stato affermato in precedenza da Don Lorenzo Tedeschi, un coraggioso sacerdote che citò la frase di un comandante partigiano comunista :
"Se dopo la liberazione, ogni compagno avesse ucciso il proprio parroco e ogni contadino il padrone, a quest’ora avremmo risolto il problema. "
Il Partito Comunista Italiano ha provveduto poi a mantenere una totale disinformazione sulle stragi, omettendo di parlarne e di pubblicizzare qualsiasi cosa fosse inerente a tutto ciò, stendendo un velo di minacciosa omertà sull’argomento.
Lo dimostra il fatto che ancora oggi si riferiscano a Togliatti come a : “il Migliore” !!!
i stima che gli uccisi, dopo il 21 aprile 1945 nel bolognese, ammontino a 773, di cui 334 civili (fra cui 42 donne).
Vorrei tentare di dare il giusto ricordo alle vittime, attraverso una serie di rievocazioni storiche, di racconti e di aneddoti, che permetta di collocarle in un contesto non più dimenticato.
Vorrei far riaffiorare le ignobili circostanze attraverso cui sono state messe in atto vere e proprie stragi contro persone spesso innocenti, perpetrate comunque a “sangue freddo”, e cioè a guerra finita, ad armi deposte.
La vigliaccheria è stato il motivo trainante che ha permesso al comunismo di approfittare della violenza insita nei suoi sostenitori per appropriarsi dei beni, oltre che della vita, di centinaia di vittime delle nostre zone.
Sono rimasti in pochi i superstiti, o i figli dei superstiti, o delle vittime, che potrebbero oggi dare luce alle pagine buie degli stermini effettuati dai partigiani nel 1945.
Il 25 aprile non deve essere celebrato per la liberazione dell'Italia perché nella realtà dei fatti passammo dall'occpazione tedesca a quella americana. E, nella sconfitta, ci andò bene perché a Yalta avevano deciso le sfere d'influenza dei vincitori e i comunisti furono esclusi.
(Il sangue dei vinti un bellissimo libro di Pansa)
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fatticurare · 3 days
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Se non ti dichiari antistupratore allora sei uno stupratore.
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Frank Zappa aveva già capito tutto...
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fatticurare · 4 days
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Firenze, 15 aprile 1944.
Assassinio di Giovanni Gentile.
Fuori dalla sua abitazione a Firenze un gruppo di “eroi” partigiani, fingendosi studenti, si avvicinò al veicolo con Gentile a bordo.
Lui, che era un uomo umile e generoso, abbassò il finestrino per ascoltarli. Uno dei vili gli sparò in pieno petto, morì poco dopo in ospedale.
«L’assassinio di Giovanni Gentile fu una carognata ingiusta e vigliacca. Gli antifascisti furono dei cacasotto perché uccisero un grande e inerme filosofo mentre non ebbero il coraggio di sminare i ponti di Firenze che i tedeschi avevano minato»
Così parlava in una lettera ritrovata anni dopo la sua morte e resa pubblica nel 2010 Oriana Fallaci.
#25aprile #FestadellaLiberazione
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Con chi stavano i leader religiosi palestinesi mentre gli ebrei partecipavano alla resistenza?
via https://twitter.com/chiccotesta/status/1783503991944380826
Invece, alla "Festa della LIberazione" i sedicenti "Liberatori" accolgono le bandiere palestinesi e cacciano quelle ebraiche. Della serie, la LIBERAZIONE quella vera e i veri LIBERATORI, gli impostori li vivono come una minaccia alla loro narrativa.
DEl resto i comunisti sono parenti stretti dei nazifasci, ne rivendicavano l'eredità statalista anti liberale.
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fatticurare · 4 days
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25 Aprile
"Si tratta di un antifascismo facile che ha per oggetto ed obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e che non esisterà mai più. (…) Ecco perché buona parte dell’antifascismo di oggi, o almeno di quello che viene chiamato antifascismo, o è ingenuo o è stupido o è pretestuoso e in malafede: perché dà battaglia o finge di dar battaglia ad un fenomeno morto e sepolto, archeologico appunto, che non può più far paura a nessuno. È, insomma, un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo"
Pier Paolo Pasolini
La festa degli antifascisti comodi, come li definiva Pasolini.
Gente che convive senza problemi se non da protagonista con il fascismo contemporaneo e che poi cerca ripulirsi la coscienza manifestando contro un fascismo ormai morto e sepolto da decenni. Gente che se ci fossero ancora i partigiani finirebbe messa al muro, senza processo, come piace a loro.
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fatticurare · 4 days
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fatticurare · 4 days
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pazzesco!
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fatticurare · 4 days
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Scommetto che questi sono tutti antifascisti.
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fatticurare · 4 days
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Ti chiamano fascista se non supporti l'Unione Europea.
Ti chiamano fascista se non consideri l'Euro una salvezza.
Ti chiamano fascista se non odi la sovranità nazionale.
Ti chiamano fascista se non idolatri gente come Draghi.
Ti chiamano fascista se non tifi per la Nato.
Ti chiamano fascista se non dici che esistono più di due generi.
Ti chiamano fascista se non sputi sulle tradizioni.
Ti chiamano fascista se non vai al Friday for Future.
Ti chiamano fascista se non approvi roba come il Green Pass.
Ti chiamano fascista se non vuoi telecamere e Ztl ovunque.
Ti chiamano fascista se non difendi l'utero in affitto.
Ti chiamano fascista se non invochi l'immigrazione di massa irregolare.
Ti chiamano fascista se non chiedi più censura sulla rete.
Ti chiamano fascista se non usi schwa e asterischi.
Ti chiamano fascista se non ti pieghi al politicamente corretto.
Ti chiamano fascista tutto l'anno per qualsiasi cosa, basta che sia contraria al loro pensiero.
Poi monopolizzano il 25 Aprile e vogliono che festeggi al loro fianco. Altrimenti sei fascista. Ma anche vaffanculo.
(Matteo Brandi)
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fatticurare · 5 days
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Il 25 aprile si festeggia la fine dell'occupazione nazista e l'inizio di quella americana...
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Il 25 Aprile in una immagine.
Da allora, nei ruoli, nei gesti e negli intenti non è cambiato nulla.
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fatticurare · 5 days
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