Tumgik
lyokotears · 11 months
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È il mio 2 anniversario su Tumblr 🥳
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lyokotears · 1 year
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𝐄𝐍𝐓𝐈𝐏𝐈
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𝑫𝑬𝑺𝑪𝑹𝑰𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬 𝑭𝑰𝑺𝑰𝑪𝑨
↳Gli Entipi sono creature di forma indefinita ma facilmente riconoscibili come sferiche, senza arti, viso o organi; tutto ciò che hanno è un paio di ali, che è il loro unico mezzo di locomozione, e il Navik.
↳Hanno una consistenza gelatinosa al tatto, e al loro interno non hanno altro se non un "nucleo", il Navik, un organo che funge da cervello, cuore e polmoni, grande ⅒ del loro corpo.
Il corpo funge come involucro del Navik, e unico scudo protettivo, perciò parecchio resistente, inoltre col tempo sono stati dotati di un forte istinto di sopravvivenza.
Come è facile pensare, la distruzione del Navik porta alla morte dell'individuo.
↳La loro temperatura corporea varia in base all'ambiente, sono però spesso freschi al tatto.
↳La loro circonferenza media è di circa 20 cm.
↳Il loro colore, sulla scala cromatica, varia dal rosso al viola, evitando così il bianco, il nero e il grigio, e varia da individuo a individuo.
↳La loro intelligenza varia a seconda della persona, ma sono essenzialmente più intelligenti di un umano medio, poiché afferrano e imparano qualsiasi concetto in pochi minuti.
↳Biologicamente hanno diversi poteri, come il teletrasporto, la capacità di mutare forma a proprio piacimento, la capacità di creare scudi e rigenerarsi; poteri di guarigione o di attacco possono essere appresi individualmente.
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𝑽𝑰𝑻𝑬 𝑬 𝑴𝑶𝑹𝑻𝑬
↳Gli Entipi sono immortali a meno che non vengano uccisi o si uccidano.
Non subiscono il processo di invecchiamento, motivo per cui sono biologicamente immortali, ma ciò non li rende immuni alla morte per via di terzi.
↳Uccidere un Entipe al momento è complicato, in quanto hanno subito un processo evolutivo che li rende abbastanza resistenti; sono potenti, attaccati alla vita e in grado di creare scudi resistenti, ma come ogni forma di vita, non sono invincibili, come il passato ha dimostrato.
↳Sono resistenti alla maggior parte dei poteri e degli attacchi magici, anche i più potenti; sono invece completamente immuni agli attacchi fisici e corporei.
↳Non sentono dolore ammenochè non si trovino in altre forme.
↳La specie non ha nemici naturali ma solo individuali; non sono prede, e loro, in quanto non hanno bisogno di mangiare, non sono predatori.
(Hanno un pessimo sapore)
↳Sono immuni dalle malattie di qualsiasi tipo, dai virus e dai batteri ammenochè non si trovino in altre forme.
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𝑹𝑰𝑷𝑹𝑶���𝑼𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬
↳Gli entipi non hanno genere, questo perché non hanno un processo riproduttivo, poiché nascono letteralmente dal nulla e senza preavviso.
Non c'è spiegazione per questo.
↳Nascono già adulti e sviluppati, e l'unica cosa che manca è la conoscenza, che riusciranno ad acquisire in poco tempo.
↳Si potrebbe dire che non hanno davvero un età poiché saranno bloccati nella stessa fase evolutiva tutta la vita, e non tengono neppure conto della loro età anagrafica in quanto per loro il tempo non è un concetto reale.
↳Per quanto riguarda l'incrocio con altre specie, è fuori questione, poiché il nascituro sarebbe interamente dell'altra specie, e non un Entepe.
↳È impossibile partorire un Entipe, clonarlo o crearlo con la magia, per quanto potente possa essere.
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𝑭𝑶𝑹𝑴𝑬
↳Poiché non esiste un'altra forma "standard" oltre quella sferica, ulteriori forme sono state apprese individualmente.
Tuttavia, tutti loro si sono accordati per una "forma umanoide" che hanno appreso per consentire di adattarsi più facilmente alle altre specie dell'universo.
↳In questa specifica forma che loro chiamano "Runko" hanno due braccia e due gambe, due occhi e due orecchie, oltre a tutti i loro organi simili a quelli umani. La loro altezza media è di 10 metri ma è variabile, e il colore non varia da quello in forma sferica.
In questa forma il Navik non esiste, e viene sostituito da cervello, cuore e polmoni.
Sono fisicamente androgeni, perciò il compito di decidere il genere spetta a loro.
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𝑺𝑻𝑶𝑹𝑰𝑨 𝑫𝑬𝑳𝑳𝑨 𝑺𝑷𝑬𝑪𝑰𝑬
Gli Entipi nascono 30mld di anni fa, con l'arrivo del primo individuo in assoluto, Ketra.
Il come Ketra sia divento Entipe non è chiaro, la storia è sepolta nel tempo, e il ragazzo si rifiuta di parlarne. Tuttavia si vocifera che, quando ancora mortale, abbia fatto un patto con qualcuno più potente di lui per aggiudicarsi l'immortalità, e con ciò ha dato il via al processo di iniziazione della specie; nonostante ciò però, non ha mai creato un Entipe, poiché non gli è permesso.
Dopo di lui, fecero lentamente, ad intervalli di anni irregolari, la loro comparsa gli altri Entipi, arrivando a un numero di 20 individui.
Ketra, in quanto unico nel suo genere, è tuttavia visibilmente diverso dagli altri nati "naturalmente", sia per i comportamenti, essendo il primo a tramandare la conoscenza ottenuta nella vita precedente, quindi il più saggio e vissuto di tutti, che fisicamente, risultando più piccolo (circa 8cm) e possedendo delle corna.
Ketra è inoltre l'unico ad avere un genere, essendo un maschio.
Per queste caratteristiche riveste il ruolo di capo, ed è riconosciuto come tale da ogni individuo della specie.
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Gli Entipi nascono come specie indipendente residente nel vuoto totale, che non prevede spostamenti e contatti con altre specie, ed è quindi del tutto neutrale; l'unica attività della specie inoltre era stare ferma in un punto e comunicare tra loro, apprendere, inventare e tramandare concetti oralmente, quindi la loro utilità è tutt'oggi sconosciuta.
Circa 12mld di anni fa, cessarono di essere tutto ciò, poiché Ketra ad un certo punto propose di vagare per il "nuovo" universo alla ricerca di altre forme di vita.
Non è chiaro il motivo, ma si dice che lo abbia fatto per assicurarsi che la guerra fosse finita, per esplorare il nuovo universo o semplicemente per noia.
Da quel momento in poi, gli ogni Entipe divenne una forma di vita indipendenti, e vennero sparsi per l'universo, mimetizzandosi con le altre specie.
Per via di vari problemi sociali con le altre specie, o semplicemente perché stufi della vita, 15 di questi individui sono stati uccisi o si sono suicidati, quindi attualmente solo 5 sono in vita.
Gli Entipi sono numero ristretto di individui, completamente isolati dalle altre specie, perciò col tempo formarono un legame fraterno di affetto e fiducia reciproca, che dura ad oggi.
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lyokotears · 2 years
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𝐌𝐀𝐍𝐀𝐌𝐈
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𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Manami
Manami Sumatorisū (passato)
𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Mami
𝐃𝐀𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳17/09/2022
13/06/2002 (passato)
𝐋𝐔𝐎𝐆𝐎 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳Regno dei Morti
San Pietroburgo, Russia (passato)
𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐈
↳Giapponesi/russe
𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄
↳Androgeno (she/her)
Femmina (passato)
𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎
↳Omosessuale
𝐇𝐎𝐁𝐁𝐘
↳Leggere, scrivere, cantare e dipingere
𝐒𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐙𝐎𝐃𝐈𝐀𝐂𝐀𝐋𝐄
↳Vergine
Gemelli (passato)
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𝑨𝑺𝑷𝑬𝑻𝑻𝑶
𝐒𝐏𝐄𝐂𝐈𝐄
↳Scoiattolo comune (albina)
𝐀𝐋𝐓𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐄 𝐏𝐄𝐒𝐎
↳1,50x45kg
1.76x58kg (passato)
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𝑷𝑬𝑹𝑺𝑶𝑵𝑨𝑳𝑰𝑻𝑨̀
↳𝐈𝐍𝐅𝐏
Manami è una donna estremamente introversa e solitaria; non ama le interazioni sociali e le interazioni con le altre persone, tanto che la sola azione è parecchio estenuante per lei.
Riguardo l'esternazione delle emozioni, Manami non sembra essere molto emotiva, anzi appare distaccata e fredda nella maggior parte delle situazioni, anche quelle in cui di essere indifferente non c'è bisogno; la verità è che Manami sente le emozioni in maniera differente, più forti e "martellanti" nella mente della ragazza, ma non riesce a trovare il modo di moderarle, quindi la sua scelta è non lasciarle trapelare.
In generale, non è la persona migliore con cui parlare se si vuole avere conforto o lasciar trapelare troppe emozioni, in quanto non si avrà una risposta emotiva altrettanto potente, per quanto sia una ragazza empatica, ma anche questo non trapela.
È al contempo una ragazza molto testarda e determinata, se vuole qualcosa va a prenderla, per questa ragione è agli occhi altrui una persona forte. Nasconde così la sua fragilità.
L'unica persona con riesce ad esteriorizzare ciò che prova senza neppure sforzarsi, è Thalie, a cui riserva una parte a sé stante del suo carattere.
Con lei è emotiva, dolce e calorosa, ci tiene a farle comprendere per bene ciò che prova; anche se non si esclude che parte del suo carattere influisca sulle decisioni e su alcuni comportamenti che si ritrova, un classico esempio è la sua timidezza ancora presente e la sua difficoltà a comunicarle ciò che desidera senza impacciarsi o avere paura del rifiuto; questo la rende davvero insicura riguardo se stessa e il continuo della relazione.
In genere però, si impegna molto affinché Thalie abbia al suo fianco una persona "perfetta", e cerca così di nascondere ogni sua insicurezza.
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𝑩𝑨𝑪𝑲𝑺𝑻𝑶𝑹𝒀
↳Manami nasce il 13/06/2002, e cresce a Greenland Centrale, in una famiglia disfunzionale e abusiva.
Trascorre la sua infanzia nella solitudine più nera, isolata dai suoi stessi genitori e tenuta lontano il più possibile dal mondo esterno; non era costretta, i suoi genitori su limitavano a raccontarle fin dalla tenerissima età storie orribili su ciò che c'era esternamente alle quattro mura.
Per questa ragione, fidandosi della parola dei suoi genitori, la piccola non si azzarda neanche per idea ad avere rapporti con l'esterno, limitandosi ad averli con sua sorella, nonostante avessero due età differenti; forse per questa ragione quest'ultima cercava di convincerla invece a passare del tempo con i bambini della sua età.
Data l'insistenza della sorella, un giorno Manami uscì dalla sua bolla, e accompagnata da lei si diresse al parco.
Lì tentò di approcciare gli altri bimbi della sua età, ma i tentativi furono vani, i bambini la consideravano strana per i suoi comportamenti timidi.
I suoi genitori avevano ragione, le persone non facevano per lei, ma l'esterno sì; si innamorò di tutto quel verde e dell'aria fresca, tanto che la piccola cominciò a dirigersi al parco solo per arrampicarsi sugli alberi grandi e giocare da sola con i suoi amici immaginari, aveva 9 anni.
Questi furono i momenti in cui scoprì la sua passione per la natura, la botanica, l'arte, la musica e soprattutto la letteratura.
E fu questo il periodo in cui piantò il suo amato albicocco, albero simbolo della sua persona.
Passava intere giornate nella pace dei sensi, lei e i suoi libri, accompagnata dalla sua amica, la natura che la circondava; almeno finché un giorno, un soggetto non comparve nella sua vita.
Un cucciolo di scoiattolo nero della sua età, giorno dopo giorno cominciò ad infastidirla, fino a cominciare a percuoterla.
Nonostante la presenza della sorella Juliette che le offriva protezione, ne rimane profondamente segnata, tanto che smette quasi completamente di parlare per paura che qualcuno cominci a percuoterla esattamente come quel bambino stava facendo.
Nonostante le sollecitazioni dei suoi genitori però, Manami si rifiuta di rinunciare alla sua "ora d'aria" lontana da loro, per un semplice motivo:
La piccola mese dopo mese cresce e matura velocemente, capendo così la situazione di tensione tossica in cui si trovava; l'attaccamento morboso dei suoi genitori verso di lei, la loro bizzarra iperprotettività, ma soprattutto gli abusi verso sua sorella.
Pian piano si rendeva conto dei lividi, dei graffi e del sangue secco su di lei, nonostante non fosse mai accaduto di fronte a lei, in qualche modo era consapevole la colpa fosse dei genitori.
Juliette era la sua unica amica, e lei, anche se piccola, riusciva a comprendere la gravità della situazione, ed era risentita dai comportamenti dei genitori, ragion per cui cercava di staccarsi da loro.
Fu a loro che diede la colpa quando, mesi dopo, Juliette decise di trasferirsi a Parigi per trovare lavoro, lasciandola così sola con sé stessa, i suoi genitori e lo scoiattolo nero.
Fuggì di casa andando a vivere nel parco per mesi interi, quel posto per lei era più confortevole della sua stessa dimora, perciò neanche per scherzo le balenò l'idea di tornare.
Inoltre, la sua preoccupazione principale, ovvero lo scoiattolo, sparì per sempre nel momento in cui sparì Juliette.
Passò molto tempo immersa nella sua adorata natura, nutrendosi di frutti e bevendo acqua dalle fontane; durante questo lasso di tempo inoltre, decise di allenarsi nel caso il bambino tornasse. Nonostante gli allenamenti non fossero neanche vicini alla professionalità, ebbero effettivamente risultati e la piccola sviluppò forza fisica e agilità.
Questo suo idilliaco stile di vita venne però interrotto dalla sua condizione di malnutrizione che le provocò un malore tale che fu costretta ad andare in ospedale, da cui fu poi successivamente riaffidata ai genitori. Aveva 10 anni.
Manami nasce frequentò mai le elementari, e per forza di cose neppure le medie, tanto che le sue uniche conoscenze le acquisì negli anni di lettura.
Leggete fu la sua salvezza, i libri erano l'unica porta che la conduceva al di fuori di una realtà che lei non accettava.
Aveva 11 anni quando i primi pensieri suicidi si insediarono nella sua giovane mente; era arrivata a quell'età senza comunicare col mondo esterno, si sentiva un fantasma in un mondo che non la voleva, ed era per questo che la situazione era diventata fin troppo pesante da reggere.
Ma la sua fine, per una ragione di mancato coraggio, non giunse, e visse nella solitudine altri due anni, quando finalmente decise di rivoluzionare la sua vita.
Voleva che anche una sola anima si accorgesse di lei, voleva un amico che fosse reale, e per questa ragione si iscrisse a scuola di nascosto, falsificando le firme dei suoi genitori.
Liceo artistico; avrebbe voluto frequentare il classico, ma era sicura che in qualche modo si sarebbe annoiata.
Mai scelta fu più sbagliata, Manami odiava quella scuola, l'arte e soprattutto il fatto che ancora una volta le sue scarse doti comunicative l'avevano resa invisibile.
Voleva abbandonare, e così fece, smise di frequentare i corsi dopo due mesi, ma per qualche assurda ragione non venne mai bocciata.
Accadde durante un pomeriggio al parco, sopra il suo amato albicocco ormai cresciuto cresciuto così tanto da riuscire ad ospitarla all'interno del fogliame, mentre leggeva, incontrò colei che le avrebbe stravolto la vita per sempre.
Si chiamava Thalie, ed era la più bella creatura che avesse mai visto.
Sentiva che la ragazza era speciale, per questa ragione, senza neppure pensarci, le parlò.
Thalie diventò così il suo primo rapporto umano in assoluto.
Le due fecero subito amicizia nei giorni a seguire, creando un legame forte di fiducia che porterà Thalie a confessare di subire angherie dai suoi compagni, per via di una sua particolarità: l'eterocromia.
Non furono poche le volte in cui Manami utilizzò le sue abilità di combattimento per difenderla, e per lo stesso motivo ricominciò ad allenarsi, questa volta seriamente; fu durante i giorni in cui faceva tutto questo per lei, che capì di esserne innamorata.
Quasi in concomitanza con ciò, fece la ricomparsa nella sua vita, dopo quattro lunghi anni, Juliette.
Manami si sentiva felice, ogni giorno le raccontava ciò che successe negli anni di assenza; notava però un disinteresse generale da parte della sorella, che invece sembrava più interessata al limite dell'ossessivo a scattare foto con lei da pubblicare su Instagram.
Manami era turbata, tanto che in un impeto di rabbia, sfruttando il seguito che si era costruita in quei pochi giorni grazie alla sorella, fece un post dove raccontava come si sentiva riguardo la situazione, scatenando un putiferio, in quanto molte ex amiche di Juliette si ritrovavano nel racconto, e iniziarono ad "esporre" la ragazza a loro volta, rovinando così la carriera, in quanto lo scandalo fu tale che le agenzie smisero di contattarla per paura di rovinarsi la reputazione.
Manami in seguito alla notizia, non smetterà neppure per un attimo di sentirsi in colpa per ciò che le sue azioni avevano causato; ma in suo perfetto stile continuava la sua vita insieme all'unica persona rimasta al suo fianco, Thalie. Il suo inconscio però le suggerisce di giorno in giorno di attaccarsi morbosamente a lei per paura di perderla.
Passa un lasso di tempo di circa 8 mesi, e tra alti e bassi il tutto stava tornando in qualche modo stabile, tranne quando assorbiva le emozioni negative di Thalie, che invece non passava un buon periodo.
Fu qui che degli strani individui fecero la loro comparsa; non sapeva dire con precisione quanti fossero, inizialmente si sentiva solo continuamente osservata, ma passò poco prima che i primi attacchi a livello finisco vennero compiuti.
Venne accoltellata, strangolata nel sonno e infine sparata, nell'arco complessivo di un mese. Inutile fu il tentativo di Thalie di proteggerla.
Manami viveva nel terrore che le capitasse qualunque cosa; fu così che smise di uscire, sopportava i genitori pur di attaccarsi alla vita.
Ma ciò non serviva, e alla fine della fiera non fece altro che sentirsi soffocare e impazzire, soprattutto per lo stretto contatto con coloro che odiava.
Uscì allo scoperto dopo settimane d'inferno, scappò di casa per via degli abusi verbali da parte dei suoi genitori, non aveva posto dove stare e così si rifugiò ancora una volta nel suo albero.
Il suo unico pensiero era guadagnare per trasferirsi, e riguardo ciò un colpo di fortuna le accadde; una donna lasciò cadere una cifra di soldi perfettamente corrispondente al prezzo della casa in cui aveva deciso di vivere, quella affianco alla casa di Thalie.
Manami ne approfittò così per acquistarla e cominciare una nuova vita.
Nulla accadde in un lungo lasso temporale, nessuna di quelle persone fece mai più la sua comparsa, perciò Manami tirò un sospiro di sollievo e decise così di mettersi in sesto.
Un mese dopo l'acquisto della casa, alla sua porta si presenta qualcuno di cui aveva perfetta memoria;
Era lui, lo scoiattolo nero che le dava il tormento da piccola. Jiru.
Non seppe neanche mai neanche lei il perché della sua decisione, ma come se fosse naturale decise di ospitarlo finché non si fosse trovato una nuova casa.
È peculiare il modo in cui la loro evoluzione si evolve; Jiru era la seconda persona con cui Manami lega, prova affetto per lui e gli sta vicino nonostante sia sicura lui non provi lo stesso. Ignora volontariamente qualunque dimanica tossica.
È grazie al ragazzo che però, riesce ad aprire le pagine nere della vita di sua sorella.
Scopre così che fu lei, anni e anni fa, a pagarlo per provocare dolore a Manami.
L'unica spiegazione che c'era secondo lui, è che Juliette cercasse vendetta per tutti gli abusi subiti per "colpa" sua da parte dei genitori. Erano come dei contorti dispetti da parte della sorella.
Fu sempre grazie a Jiru che scoprì che tutte le cose strane che le stavano capitando in quei mesi non erano altro che il continuo di quel distorto dispetto da parte di Juliette.
Non ci fu neanche il tempo di ragionarci su che un altra tragedia accade; la scuola di Manami subisce un attentato, e lei ne rimane coinvolta, rompendosi il braccio, le gambe e tre costole, perdendo la testa quasi completamente.
Cercò sempre di rimanere forte, ma cadde nel buco della depressione, con conseguenti istinti suicidi.
Tenta il suicidio buttandosi dal quinto piano di un palazzo, ma miracolosamente sopravvive, e cerca di continuare la sua vita come se nulla fosse accaduto.
Qualche settimana più tardi si iscrive, insieme al suo immancabile compagno di avventure Jiru, al liceo classico.
Le cose lì procedono essenzialmente bene.
Le sue esperienze passate però, come meccanismo di difesa, le modificano il carattere, rendendola perfino coraggiosa e quasi socievole, tanto che, il primo giorno salva da un gruppo di bulli un ragazzo.
Non ci strinse amicizia però, rimanendo così una buona azione a sé stante.
Da quel giorno però cose strane accaddero, ad esempio notava che in camera sua alcune cose sparivano o cambiavano di posto. Era sicura non fosse Jiru il colpevole, per questo era certa ci fosse la sorella di mezzo ancora una volta; fino a quando, una sera, Jiru coglie in flagrante la persona che, se questo non si fosse messo in mezzo, l'avrebbe sicuramente accoltellata.
Era proprio lui, il ragazzo che salvò quel primo giorno di scuola.
Nè lei nè Jiru però furono capaci di fermarlo quella sera, fuggì sotto ai loro occhi.
Manami era convinta che questa non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto il ragazzo, ma si svagliava; a parte per alcune lettere e pacchi inquietanti, contenenti ciocche di capelli, non rivide mai più quel bizzarro individuo.
Non passò molto prima che un altra figura entrerà a far parte della sua vita.
Era un misterioso uomo vestito di scuro che non parlava con nessuno, rimaneva fermo sotto casa sua a smanettare col suo tablet.
Manami era parecchio spazientita, era convinta fosse qualche altra disgrazia che le stava capitando, quindi un giorno gli andò a parlare personalmente.
Dalla sua conversazione con l'uomo emersero però fatti interessanti riguardanti la sua identità e la storia della sua vita; come se l'uomo aspettasse tutta la vita di dirle cosa sapeva di lei, iniziò a parlare senza sosta.
Per prima cosa, porta alla luce i nomi dei complici di Juliette, tali Zenas, persona su cui si focalizzava particolarmente, Amalia e Yurica; non erano altro che tre serial killer evasi da un carcere di massima sicurezza norvegese.
In secondo luogo invece, parlerà di fatti pesanti riguardanti il suo passato, tra cui, la ricostruzione del suo rapimento.
Manami aveva una storia diversa alle spalle;
Nasce a San Pietroburgo il 13/06/2002, da una famiglia con già due figli alle spalle, di cui lei la terza.
I suoi rapitori invece erano due fuggitivi, una Russa e uno Giapponese, che si incontrò per caso in un hotel proprio a San Pietroburgo; lei era un soggetto pericoloso e mentalmente instabile, rinchiusa in un ospedale psichiatrico, lui un ladro molto abile.
Nacque l'amore e si sposarono dopo sei mesi.
Ebbero subito una bambina che però, per via dell'instabilità mentale della madre, e la poca presenza del padre, non riuscivano a mantenere, così la piccola passò un infanzia di maltrattamenti, come riportato dalle numerose denunce archiviate dalle forze dell'ordine.
La signora dopo cinque anni rimase nuovamente incinta, ma grazie all'aiuto del marito, prese la decisione di abortire.
Appena arrivata in clinica però, come descritto dagli infermieri lì presenti, passando per il reparto maternità, si innamorò di una cucciola di scoiattolo albino.
Dopo la procedura di raschiamento, uscita dallo studio, decise bene di tentare di portarla via con sé, ma venne scoperta e denunciata, inutilmente, dato che le accuse caddero.
La donna però non si diede per vinta, e convinse suo marito di compiere quella follia con lei.
Il piano andò a buon fine, e pochi giorni dopo la sua mescita, la piccola Manami venne tolta dalle braccia dei suoi genitori, a quanto pare senza alcun valido motivo.
Manami non seppe bene come prendere la notizia, in quanto la sua vita non era stata altro che una menzogna, ma decise di disattivare la parte emotiva di sé, e sentirsi sollevata in avanti aveva finalmente dato una spiegazione ai comportamenti della sua famiglia.
Si fece dare persino i contatti della sua famiglia biologica nella speranza di ristabilire un legame, ma non riuscì a rintracciarli al momento.
Manami inoltre decide di perdonare e comprendere Juliette, comunicandoglielo un giorno tramite una lettera, nella speranza di riprendere i rapporti.
Venne trovata morta suicida il giorno dopo, con lei i suoi genitori.
Non capì mai il motivo del suo gesto.
In seguito alla morte della sorella, Manami divenne l'ombra di se stessa.
Finiva continuamente al pronto soccorso per il suo stato di malnutrizione, non rideva né piangeva più, era solo in pezzo di carne che camminava.
Fu un evento specifico che le fece riprendere in mano, almeno in parte, le redini della sua vita: il 27 novembre finalmente si fidanza con la sua amata Thalie, che ormai amava da ormai tre anni.
La malasorte però non finì di perseguitarla;
Dopo qualche mese dall'inizio della relazione, Thalie fu costretta a ritirarsi in sé stessa per problemi legati alla sua salute mentale, causando in Manami l'ennesimo trauma, che sarà per lei la goccia che farà traboccare il vaso.
Nel lasso di tempo in cui venne "abbandonato", Manami si ritira definitivamente nell'alcool e nei medicinali; questi ribalteranno totalmente la sua personalità, ancora una volta, rendendola irascibile e tendente alla violenza verso il prossimo.
Durante un attacco di ira, ferisce uno studente lasciandogli un libro, venendo così additata come pericolosa ed esclusa;
Gli unici che le staranno vicini furono Jiru, che cambierà nome in Lebown, Jahseh e Kara, due amici del ragazzo che prendono simpatia per lei, e infine Misaki, una ragazza con cui non aveva scambiato parola fino a quel momento, ma che aveva deciso di offrirle supporto.
Ormai tutto era un inferno senza ritorno, un motivo per far traboccare ancora di più quel vaso; ormai era difficile vederla sobria.
Senza il supporto dell'unica persona di cui le importava, sentiva dentro di sé un vuoto, ed era certa che questo vuoto non sarebbe mai stato colmato; perciò un giorno andò sul tetto della sua scuola, prima dell'arrivo degli studenti, con l'intenzione di farla finita, ma proprio nel momento in cui si distolse dalla sua idea, venne spinta di sotto.
La vide prima di cadere, era la fidanzata del ragazzo che aveva ferito, Farah.
Miracolosamente o no, si salvò, ma ad un certo punto venne improvvisamente rapita; ancora oggi non si è al corrente dell'identità del rapitore, e neanche del suo movente.
Fece ritorno a casa come se nulla fosse dolo due mesi, con una personalità completamente mutata, senza ricordi di ciò che aveva passato se non alcuni flashback sconnessj, ma soprattutto la consapevolezza improvvisa di avere poteri sovrannaturali.
Fu così che le verrà spiegata da Orion la sua vera identità, per la seconda volta;
Lei era uno spirito, una specie molto rara più potente di quella umana.
La notizia però non la scompose minimamente, in quanto ormai aveva ormai cominciato da tempo a non provare null'altro che apatia, il vaso ormai era in mille pezzi.
L'unica con cui effettivamente riusciva a provare qualcosa di positivo, era la sua amata Thalie di cui la pausa era terminata, riuscendo così a ritagliare del tempo per tutte e due come una vera coppia.
Fu in questo periodo di stabilità mentale ed emotiva che Manami iniziò a scrivere e comporre molte canzoni sotto lo pseudonimo di "Dahku", che parlavano appunto della sua persona speciale.
Pensava che lentamente la sua vita stesse prendendo la giusta grinza; fino a quando, ovviamente, in seguito a una discussione pesante con Thalie che porterà quest'ultima a un cambio repentino della personalità. La situazione infierirà tanto sulla giovane Manami, e lo stress conseguito la portò a tentare il suicidio, buttandosi dal suo palazzo.
Mentre Thalie, per lo stesso motivo, il 12 luglio si spense, lei rimase in vita nonostante i numerosissimi tentativi di farla finita.
Il suo stato non descrivibile neppure con le migliori parole; carne retta dalle ossa, viva solo perché respira; e proprio come un vegetale non mangiava, non parlava e non usciva più. Dormiva per giorni interi sperando nell'arrivo della morte.
Mesi dopo scoprì perfino che la sua amata era reincarnata in un altro corpo.
Superata la gioia iniziale, si rese conto che provando a stringere rapporti con la "nuova" Thalie, Ceci, sentiva che c'era qualcosa di sbagliato, lei era sbagliata, e con lei il suo corpo e la sua anima.
Perciò, una sera, si sfogò di fronte ad Orion esprimendo il desiderio di morire per poi reincarnarsi per tornare tutt'uno con la sua amata;
Fu così che il 23 novembre, Manami andò a dormire, non risvegliandosi mai più.
Così finisce la tragica vita della 18enne.
O così lei pensava.
Quasi due anni dopo viene destata dallo stato comatoso in cui la sua anima transitava, niente di meno che da Thalie.
Passò un tempo indescrivibile a parole come bloccata in un sogno lucido insieme a Thalie che a volte la veniva a trovare.
Manami rinasce il 17/09 come dea della sfortuna.
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𝑺𝑨𝑳𝑼𝑻𝑬
↳𝐅𝐈𝐒𝐈𝐂𝐀
Non ha alcun problema fisico.
↳𝐀𝐋𝐋𝐄𝐑𝐆𝐈𝐄
Non ha alcuna allergia.
↳𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄
Manami non ha traumi "diretti", ma il suo inconscio porta memoria del suo passato, per questa ragione si comporta come se avesse vissuto in questa vita i traumi precedenti.
Presenta depressione maggiore, DAG, DBP e disturbo affettivo.
↳𝐅𝐎𝐁𝐈𝐄
Atelofobia
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𝐈𝐍𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐂𝐀𝐒𝐔𝐀𝐋𝐈
𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞
↳Verde
𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞
↳Gatto
𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚
↳Succo all'albicocca
𝐜𝐢𝐛𝐨
↳Albicocche
𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚
↳Indie-pop
𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐫𝐚
↳Thalie
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𝑪𝑼𝑹𝑰𝑶𝑺𝑰𝑻𝑨̀
↳Il titolo di Dea della Sfortuna le è stato applicato in quanto non ha quasi mai vissuto eventi fortunati nella sua vita.
↳Non ha alcun potere attualmente, in quanto Dea "simbolica", i poteri verranno in futuro o dovrà impararli.
↳Molte divinità hanno provato a cominciare con lei, invano dato che non ha mostrato segni di socialità.
↳Ha una strana fissa nel guardare le mani delle persone, non sa cosa possa significare ma non può farne a meno.
↳Il suo sogno attuale è essere più alta.
⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
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lyokotears · 2 years
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𓍊𓋼𓍊𓋼𓍊ℂ𝕠𝕞𝕡𝕝𝕖𝕒𝕟𝕟𝕚𓍊𓋼𓍊𓋼𓍊
︶꒦꒷𝖦𝖾𝗇𝗇𝖺𝗂𝗈꒷꒦︶
Willow: 2/01
Mattu: 10/01
Mia: 15/01
Honoka: 18/01
Tania: 18/01
Odafin: 19/01
Momo: 21/01
Maisaku: 22/01
Allen: 25/01
Lapis: 26/01
Marku: 26/01
︶꒦꒷𝖥𝗋𝖾𝖻𝖻𝗋𝖺𝗂𝗈꒷꒦︶
Aleks: 1/02
Dorito: 2/02
Rouge: 3/02
Victoria 6/02
Lotus: 10/02
Daisuke: 14/02
Deborah: 14/02
Umi: 14/02
Salem: 15/02
Quentin: 16/02
Baly: 17/02
Ibuki: 29/02
︶꒦꒷𝖬𝖺𝗋𝗓𝗈꒷꒦︶
Angie: 2/03
Rubit: 3/03
Myron: 3/03
Alya: 8/03
Sadie: 9/03
Totoka: 10/03
Neil Cilega: 14/03
Camila: 15/03
Farah: 18/03
Soledad: 18/03
Janko: 18/03
Chad: 20/03
Rose: 22/03
Becky: 23/03
Naruhito: 24/03
Onijo: 24/03
Xu Hao: 27/03
︶꒦꒷𝖠𝗉𝗋𝗂𝗅𝖾꒷꒦︶
Nora: 9/04
Kanna: 10/04
Misha: 10/04
Crysalis: 11/04
Orion: 12/04
Coco: 15/04
Todor: 18/04
Blair: 19/04
Scarlett: 19/04
Kanemi: 20/04
McKenzie: 21/04
Ghastv 22/04
Hector: 29/04
Timmy: 30/04
Minori: 30/04
︶꒦꒷𝖬𝖺𝗀𝗀𝗂𝗈꒷꒦︶
Ez: 1/05
Dimitri: 2/05
Pete: 3/05
Martini: 4/05
Zakai: 6/05
Dandelion: 10/05
Zalika: 11/05
Khalel: 12/05
Labrinth: 16/05
Dyna: 17/05
Yong: 19/05
Brexit: 21/05
Akane: 22/05
Franz: 22/05
Lolita: 30/05
︶꒦꒷𝖦𝗂𝗎𝗀𝗇𝗈꒷꒦︶
Pine: 2/06
Moira: 3/06
Loppy: 5/06
Kita: 9/06
Letoah: 10/06
Thea: 11/06
Manami: 13/06
Jacinto: 13/06
Yussh: 16/06
Sayuki: 18/06
Misaki: 20/06
Juliette: 26/06
Hayase: 30/06
︶꒦꒷𝖫𝗎𝗀𝗅𝗂𝗈꒷꒦︶
Baki: 1/07
Yure: 1/07
Lycka: 7/07
Erla: 8/07
Fisioterapista: 12/07
Hitch: 13/07
Ryoko: 15/07
Elibi: 15/07
Hila: 17/07
Loppy: 17/07
Otsuka: 20/07
Arkah: 29/07
︶꒦꒷𝖠𝗀𝗈𝗌𝗍𝗈꒷꒦︶
Yelena: 1/08
Romwe: 2/08
Ketra: 4/08
Jema: 4/08
Kimaiyo: 7/08
Akau: 13/08
Eva: 15/08
Greg: 17/08
Jing: 20/08
Zenas: 22/08
︶꒦꒷𝖲𝖾𝗍𝗍𝖾𝗆𝖻𝗋𝖾꒷꒦︶
Flossie: 1/09
Deidre: 02/09
Lukyan: 04/09
Zephira: 8/09
Rue: 10/09
Argilla: 14/09
Sewe: 18/09
Arari: 21/09
Wasaki: 22/09
Amalia: 27/09
Giulio: 28/09
︶꒦꒷𝖮𝗍𝗍𝗈𝖻𝗋𝖾꒷꒦︶
Narku: 4/10
Freya: 4/10
Jorgen: 10/10
Misar: 10/10
Yur: 14/10
Menodora: 16/10
Artemis: 17/10
Melon: 18/10
Daku: 24/10
Hanako: 31/10
Fujimoto: 31/10
︶꒦꒷𝖭𝗈𝗏𝖾𝗆𝖻𝗋𝖾꒷꒦︶
Chinh: 1/11
Garlic: 7/11
Marlene: 7/11
Sayaka: 10/11
Amasis: 12/11
Kira: 13/11
Otket: 15/11
Lebown: 16/11
Jahseh: 16/11
Kara: 16/11
Saint: 17/11
︶꒦꒷𝖣𝗂𝖼𝖾𝗆𝖻𝗋𝖾꒷꒦︶
Vector: 1/12
Vibianus: 2/12
Halia: 2/12
Keith: 3/12
Kameyo: 6/12
Edi: 13/12
Tomi: 14/12
Fabianus: 15/12
Raiku: 20/12
Eden: 21/12
Kelsey: 27/12
Poppy: 29/12
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lyokotears · 2 years
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Mi ricordo alla perfezione il giorno in cui sono nato, bene, non dovrebbe essere assolutamente così, ma con me è capitato nonostante apparentemente non fossi un essere mistico.
In ogni caso non so, non mi interessa.
Mi ricordo le emozioni che provai, nonché le uniche emozioni che il mio cervello sarà capace di elaborare per bene durante i miei 26 anni di vita;
Disgusto, disagio e inadeguatezza.
Ero disgustato dai rumori, dalle voci, da quelle poche immagini sfocate, dall'abbraccio di mia madre e perfino dal mio pianto.
Mi ricordo anche cosa pensai:
"È tutto così patetico."
Non sono mai stato un bambino normale, bene, se già fin dal mio primo secondo di vita ragionavo e pensavo già come un adulto, non potevo che essere qualcosa di strano.
A 3 anni mi rassegnai all'idea che le emozioni e il carattere non servissero allo svolgimento della mia vita.
Più che rassegnarmi, non ci avevo neanche mai provato, quindi posso dire che era la prima volta che lo dicevo chiaramente a me stesso.
I miei genitori mi mandarono in un asilo dato che, lavorando entrambi, non potevano prendersi cura di me, e dio, non ho mai sentito tanto disgusto e disagio in tutta la mia vita.
Quegli stupidi ragazzini, i loro giochi rivoltanti, le loro canzoncine raccapriccianti, mi disgustavano.
Ero intelligente, ma orgoglioso, quindi mi rifiutavo di parlare e giocare con loro.
Non capivo, non capivo perché erano felici, non capivo perché piangessero, non capivo perché urlavano.
Il non elaborare fu un errore che mi costò caro, bene, i miei genitori mi mandarono da uno psicologo infantile.
Avevano paura che loro figlio aveva qualche disturbo, non c'entrava la timidezza, in effetti ero un ombra vivente.
"Lo sguardo" disse mia madre ai miei parenti.
Lo sguardo? Cosa aveva il mio sguardo? Per me era normale l'inespressività, non capisco l'eccessiva espressività degli altri invece.
Onestamente non so, non mi interessa.
All'età di 6 anni la terapia era finita, e non perché ero guarito, semplicemente feci finta di essere normale dato che la situazione per me era diventata ingestibile, da un giorno all'altro mi comportavo come un allegro e normale bambino.
Uno di quelli con un rivoltante sorriso sempre in faccia.
Alle elementari continuai per questa strada, sinceramente era abbastanza seccante per me andare da una psicologa, e francamente la faccia di quella donna mi faceva rabbrividire, e non dalla paura.
Analizzando bene la situazione, i bambini e le maestre, mi creai una maschera.
Ero normale in tutto, normale, fin troppo.
Ma i bambini oltre ad essere repellenti, erano stupidi e superficiali, e le maestre ancora peggio, quindi era tutto ok.
Tutti tranne uno.
Era sempre solo, era brutto e inquietante, pieno di tic, ma aveva qualcosa che lo distingueva dagli altri.
Non era stupido né tantomeno superficiale.
Era patetico e disgustoso, ma non stupido.
Da come mi guardava, aveva già capito la mia recita.
Grazie a lui però riuscì a capire la prima vera lezione della mia vita, o almeno, già lo sapevo, ne ho avuto solo la conferma.
Fin da piccoli, fin da quando mettono piede sulla terra, gli umani sono tremendamente vomitevoli e marci.
Basta poco, basta una piccola diversità per essere bersaglio degli altri.
Nel caso del ragazzino, per quando fosse, o almeno provasse ad essere socievole e simpatico, era brutto, inquietante e pieno di tic, quindi era automaticamente uno schifo.
Mi ricordo quando lo picchiarono nel giardino e lo costrinsero a mangiare un uccello morto per terra, e lui non reagì, non pianse neanche, dopo aver fatto si mise sul banco e riposò sereno.
Lo seguii apposta per capire la sua reazione, onestamente volevo studiare per bene l'estremo dolore.
Era quello l'estremo dolore? Non capivo, tutti i bambini avevano un loro schema, e se fosse successa una cosa simile a loro, quei dusgustosi mostri avrebbero avuto una reazione totalmente opposta.
Lui era così.
"Perché non scappi?"
"E dove vado?"
"E perché non reagisci?"
"Così si stancheranno, non c'è gusto a prendere di mira qualcuno senza reazioni"
"Hai ragione, ma mi fai pena"
"Posso farti io una domanda"
"Fai pure"
"Perché fai così?"
"Così come?"
" "Così"! Hai paura di finire come me?"
"Non voglio problemi con i miei genitori, non voglio andare da quella psicologa infantile e si, non voglio finire come te"
"Sei proprio buffo! Hai quegli occhi disgustati fin dal primo giorno! Li odi così tanto?"
"Non li odio"
"Sei tenero e buffo! Kubi"
"Albus"
Fu la nostra prima conversazione, ma non nacque nulla tra noi, solo, lui mi piaceva.
Era l'unica persona che mi piaceva, certo, anche i miei genitori mi piacevano, ma non quanto lui, lui aveva qualcosa di diverso.
Uccisi tutta la classe, maestre comprese, gli ero grato per aver capito cosa stavo nascondendo.
Lui non si presentò mai più a scuola.
Piansi, piansi per giorni, poi un giorno mi stancai di piangere e diventai indifferente.
Di solito quelli come me si sentivano strani al cospetto di quelli normali, bene, per me i normali eravamo io e Kubi.
Gli altri erano insignificanti insetti, ad un certo punto smisi di provare pure disgusto per loro, non sentivo nulla e mi stava pure bene.
Dopo anni, nessuno parlò mai più della strage, 20 bambini uccisi e nessuno che ne voleva sapere nulla. Nessuno arrivò mai a me, dopotutto avevo 7 anni.
Si arrivò alla conclusione che l'assassino era la maestra, che poi si tolse la vita, e io e Kubi ci salvammo solo perché marinammo la scuola. Non era vero nulla.
Anni dopo ho scoperto che quella bugia l'aveva raccontata Kubi stesso per coprirmi.
Non gli fui grato, non provai nulla.
Avevo 16 anni quando reincontrai per la prima volta Kubi.
Sempre solo, sempre brutto, sempre insignificante e rivoltante.
Da quell'evento di 9 anni fa, non avevo mai ucciso nessuno, anche se gli impulsi erano forti.
Il contesto dell'incontro? Lui cambiò scuola e ci trovammo l'uno nella classe affianco all'altro.
Io non ero cambiato, mantenevo la stessa maschera dato che sarei stato giudicato ancora più duramente, ero carino, intelligente ed educato, casinista e studioso al punto giusto, amico di tutti, piacevo a tutti.
Avevo scoperto negli anni che non solo i bambini erano stupidi e superficiali, ma anche gli adolescenti e gli adulti.
Nessuno aveva mai capito nulla, nessuno tranne lui.
Nei corridoi mi guardò negli occhi e mi disse testualmente "lo sapevo che potevi ancora realizzare il mio sogno!"
Era una cosa particolare da dire come prime parole dopo che non ci vedevamo da 9 anni.
Parlai con lui tutta la giornata, anche il giorno dopo, e quello dopo ancora, passammo una settimana a parlare senza fermarci, senza mangiare, bere o dormire.
Alla fine stavo per morire, quindi facemmo una pausa, e dopo allora le nostre vite continuarono normalmente.
Il suo sogno era fondare una religione, di cui io sarei stato il dio, e i nostri adepti dei patetici cani che avrebbero fatto tutto ciò che chiedevo, e lui? Lui sarebbe stato tutto ciò che avrei voluto che fosse.
I primi adepti si presentano, erano miei compagni di classe che avevano una strana ossessione per me, perché "carismatico", lui era uno di loro, un patetico adepto.
Qualcuno come lui non lo vedevo in altri ruoli.
La "religione" era una sorta di setta omicida dove ci divertivamo, o se devo essere più preciso,si divertivano, ad ammazzare gente a caso per far vedere chi comandava, ed effettivamente la gente comune ed insignificante lo capiva, tanto che venivamo ammirati e venerati, oppure semplicemente temuti, e sempre più adepti si presentarono.
Si praticava persino cannibalismo come rito di iniziazione.
Io ero lì, fermo a guardare senza sporcarmi le mani, immagino fossi abbastanza soddisfatto, questo riusciva a compensare i miei istinti omicidi ancora più dell'omicidio stesso.
Kubi invece era lì, sempre felice, non capii il perché finché non fu lui stesso a spiegarmelo, il giorno del raggiungimento dei 500 adepti.
Lui aveva proiettato tutte le sue speranze in me, e vedermi comandare alla perfezione qualcosa che avrebbe voluto comandare lui, lo rendeva felice.
Ma come poteva qualcuno come lui essere felice per tutto questo? Davvero non capiva? Davvero era stupido o stava solo fingendo?
Dopo quel giorno diventammo amici, ci piaceva farci le confidenze.
Non conosco il concetto di felicità, ma mi piaceva Kubi, mi piaceva fargli le coccole e vederlo in generale, mi sentivo infelice se lui non c'era.
Una settimana dopo ci fidanzammo.
Non so come si amasse normalmente, ma lui mi apprezzava e io apprezzavo lui, io gli piacevo e lui piaceva a me, più degli altri.
Non provavo nulla, ma allo stesso tempo non ero indifferente, una strana sensazione che non sono riuscivo a spiegare in altro modo, noi due avevamo una connessione profonda.
Non c'era alcun motivo dietro.
"Perché il tuo sogno era creare una religione?"
"Perché mio padre ne aveva una tutta sua, e anche io volevo provarci dato che mi ha lasciato l'eredità!"
"Allora la religione è tua, cosa c'entro io"
"Tu hai più presenza scenica!"
"E non ti fa schifo quello che stiamo facendo?"
"Non stiamo facendo nulla di sbagliato, ci stiamo facendo amare sacrificando qualcuno, è bellissimo Albus"
"Stiamo facendo fuori delle persone"
"Cosa c'è di strano?"
"E perché non ti sei presentato più a scuola quel giorno se non c'era nulla di strano"
"I miei genitori mi hanno ritirato, io ti sono sempre stato grato dato che ora avevo un problema in meno! Grazie!"
"E perché non mi hai più contattato"
"Perché mi sentivo inferiore a te"
"Sei cattivo"
"E perché?"
"Non è vero, sei normale, ti apprezzo"
Non era consapevole. Mi piaceva.
Lui mi piaceva più di tutti, anche gli altri mi piacevano, ero come un padre per loro, ma al suo confronto erano tutti degli animali schifosi.
Lo nominai dio, poteva essere al mio pari.
Lui era felice, era sempre felice, e quando non era felice era sereno.
Non capivo, il mondo era rivoltante e lui lo sapeva, ma contunuava ad essere felice.
Un cretino da tutti i fronti, qualunque cosa facesse lo faceva sorridendo felice, anche se il mondo faceva vomitare, anche se le persone lo trattavano di merda, anche se tutti lo odiavano e cercavano di mandare la sua vita all'aria, lui rimaneva con quell'inquietante sorriso in viso e quell'orrenda positività.
Ma a parte questo, quello stupido era riuscito a fare ciò che io mai ero riuscito a fare, era riuscito a capire ed interpretare me stesso.
Lui sapeva ciò che pensavo, interpretava la mia indifferenza a modo suo, le attribuiva degli stati d'animo a seconda di quanto fossi indifferente e quanto fossi disgustato.
Mi chiedeva persino come stavo, era l'unico che mi aveva mai chiesto come stavo sapendo della mia condizione, chi sarebbe lo stupido che lo farebbe? Lui.
Anche se rispondevo "uguale", lui reagiva come se gli avessi detto che ero la persona più felice al mondo.
Era un idiota, così emotivo che voleva attribuire le sue stupide emozioni a me.
Cercava di rendermi umano in qualche modo.
Non lo riuscivo a capire, era un punto interrogativo per me, non è che provasse pietà per me?
Comunque secondo la sua opinione quando ero neutro verso qualcosa in realtà ero felice, e quando si entrava nella sfera del disgusto che la situazione cambiava.
Non ho capito nulla, ma se è contento così, chi sono per dargli fastidio?
Io ho capito quello che provava a secondo le movimento dei suoi occhi, quindi non gli si può dire nulla.
Se teneva gli occhi fissi a una parte era triste, se smetteva col contatto visivo era felice, Kubi è iperattivo.
Al raggiungimento dei 1000 adepti avevo 20 anni, uccisi personalmente sia i miei che i genitori di Kubi.
Mi dispiacette, volevo bene ai miei, e sapevo che Kubi voleva bene ai suoi, ma so che ci avrebbero scoperto, e non potevo sopportare i miei genitori delusi da me.
Kubi pianse ma non età arrabbiato, sapeva che era la cosa giusta.
Invitai gli altri membri della setta a seguire il mio esempio.
Non sono sicuro che nei seguenti 6 anni qualcosa cambiò,
Mi sono laureato in medicina e ho lavorato come medico in un ospedale per un anno, ma di tutto ciò non mi è mai importato, tutto ciò che mi interessava era Kubi è il nostro maledetto culto.
Era cresciuto come non mai, tanto che dovettimo fornire delle divise e una maschera per non far riconoscere i membri, e persino delle regole.
Oltre agli omicidi facevamo esperimenti, volevamo trovare sia il segreto della vita eterna che della guarigione.
Facevamo, e facciamo ancora, delle cose orribili, rapimenti, torture, omicidi violenti, iniettavamo sostanze di tutti i tipi e così via, tutto per uno stupido potere che al 99% neanche esiste.
Ma Kubi ci credeva fino in fondo, quindi ci credevo anche io.
Per Kubi era tutto bello, era tutto normale, per lui stavamo sacrificando delle persone per salvarne altre, mio dio che deficiente, ma cosa ci posso fare? Mi piaceva così e volevo accontentarlo.
Presto siamo diventati una delle sette più ricercate dalla polizia.
Ci muovevamo nei sotterranei delle città, metro abbandonate, scavi di ogni tipo, e quando non c'erano le scavavamo noi.
Attualmente non ci hanno ancora scoperti, io non mi mosto in pubblico da 2 anni, per la gente sono morto, in realtà mi sto solo nascondendo e amministrano tutto al meglio.
Kubi invece è sempre uguale, sempre il solito idiota, anche lui è diventato medico, e lavora ancora negli ospedali.
Vuole salvare vite, il suo scopo è sempre quello, ma allo stesso tempo non capisce che quello che fa nel culto è sbagliato.
Poco importa, mi basta sia felice.
Kubi è diventato tutto per me, bene, non che prima fosse diverso, ma ora mi sento come se non mi importasse neanche più minimamente degli altri.
Non provo più nulla, neanche disgusto o disagio, nulla.
Se non c'è Kubi affianco a me io sono un guscio vuoto, a malapena mi rimangono i pensieri.
Non mi interessa di niente.
So che lo amo, sono certo di questo ancora più della morte, so che ho basato una buona parte della mia vita su di lui, so che vederlo sorridere causa qualcosa di strano in me, quindi non mi importa se è brutto, strano, pieno tic, stupido, con passioni strane e strani modi di fare, voglio basare la mia vita su di lui come ho sempre fatto, e il suo sogno lo porterò avanti fino alla fine.
-Albus, diario segreto, pagina 1
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lyokotears · 3 years
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᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝐌𝐈𝐀
⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Kamilla Jishmann
𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Mia
Non lo so ok? È da quando avevo 8 anni che si chiama Mia, non ha significato😡
𝐃𝐀𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳15/01/2003
𝐋𝐔𝐎𝐆𝐎 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳Kassel, Germania
𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐈
↳giapponesi e tedesche
𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄
↳femmina(she/her)
𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎
↳bi queen😝
𝐇𝐎𝐁𝐁𝐘
↳recitare, scrivere sceneggiature, suonare e cantare
𝐒𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐙𝐎𝐃𝐈𝐀𝐂𝐀𝐋𝐄
↳capricorno
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⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝑨𝑺𝑷𝑬𝑻𝑻𝑶
𝐒𝐏𝐄𝐂𝐈𝐄
↳squigga
𝐀𝐋𝐓𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐄 𝐏𝐄𝐒𝐎
↳1.82x50kg
⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝑷𝑬𝑹𝑺𝑶𝑵𝑨𝑳𝑰𝑻𝑨̀
↳𝐈𝐍𝐅𝐏
Mia ha diversi strati del carattere, che cambia a seconda di come va avanti la sua vita, gli eventi e dell'interlocutore.
Mia è una ragazza molto sveglia e allegra, che sorride sempre qualunque cosa accada, e non si perde mai d'animo.
È una motivatrice professionista, e qualunque cosa ti succeda lei è sempre pronta ad aiutarti e a darti la motivazione necessaria per andare avanti.
La sua caratteristica con gli estranei è la sua estrema educazione, infatti è praticamente ossessionata dalle buone maniere e l'educazione, e ogni volta che si presenta ad uno sconosciuto deve assolutamente dare il meglio di sé in quanto educazione.
Se nella conversazione dopo un po' ci sarà ancora quella vena formale vuol dire che non si è affezionata affatto a te,
Se invece inizierà improvvisamente a schiudersi e rivelarsi per quello che è, significa che l'hai conquistata.
Nonostante le sue doti attoriali a dir poco pazzesche, Mia non riesce a recitare ammenochè non le sia esplicitamente chiesto, e nonostante non abbia nessuna reazione particolare se mente, il suo cervello le propone automaticamente di non farlo, e lei esegue.
Ha pochissima stima verso sé stessa, sue capacità e la sua intelligenza, ma soprattutto per il suo aspetto fisico e il suo viso, che prova a nascondere in tutti i modi tramite sciarpe o mascherina;
Nonostante certe volte si dimostri molto intelligente, lei tenderà sempre a demolirsi e a giudicare ogni sua giusta azione una coincidenza o solo fortuna, e se qualcuno le fa un complimento, troverà sempre qualcosa che le farà dire che era solo una bugia detta per compiacerla.
Questo le provoca grandi problemi durante la sua carriera, dato che le sue insicurezze sono palpabili anche durante le riprese.
È protettiva nei confronti di chiunque lei ami, e nonostante sia una non-violenta completa, Mia può diventare una vera macchina da guerra se in ballo ci sono persone con cui lei ha un legame.
Mia è socievole ed estroversa, ma nonostante ciò tende a mostrare una certa timidezza con le ragazze, tanto che arrossisce quando parla con una di queste.
Ha un problema anche ad esprimere i suoi sentimenti e aprirsi, non è mai fredda o distaccata, semplicemente non sa dire a parole cosa sta pensando o provando, qui di sì tiene tutto dentro, infatti nessuno sa cosa ha veramente in testa Mia.
⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝑩𝑨𝑪𝑲𝑺𝑻𝑶𝑹𝒀
↳Mia nasce il 15/01 in un fienile.
Della sua infanzia sa solo che per qualche motivo viveva sola nel suddetto fienile e arrivava una volta a settimana una donna, che sa essere sua madre a darle da mangiare e a farla giocare, e quattro volte a settimana un bambino che sa essere suo fratello, e le restanti tre volte una ragazza che sa essere sua sorella.
Intuisce fin da subito che non doveva nascere, che la stavano tutti nascondendo da qualcosa, e intuisce dopo un po' che quel qualcosa è il padre.
Non andrà mai a scuola, e non si farà mai vedere in pubblico da più persone, il suo unico collegamento col mondo esterno era la televisione.
In particolar modo amava i film, e nonostante pensasse che tutto ciò che vedeva era reale, sperava che un giorno anche lei avrebbe fatto parte di una di queste registrazioni.
Si innamorò della recitazione a 7 anni, dopo che svelò i suoi sentimenti alla sua sorellina, e lei le rivelò invece che ciò che vedeva non era reale e che quindi anche lei un giorno sarebbe potuta essere come loro.
Un giorno un uomo arrivò nella fattoria, il suo intento era avere un riparo per la notte, ma vide la bambina così decise di prenderla con sé.
Inizialmente Mia era completamente traumatizzata e spaventata, e ancora oggi si ricorda di questo "rapimento" come un evento traumatico, non apriva bocca né mangiava, ma dopo un po' l'uomo riuscì a farsi volere bene, per questo Mia si affezionò a lui e cominciò a chiamarlo "papà".
La madre e i fratelli di Mia invece non potettero denunciare la scomparsa dato che Mia non era registrata, quindi tecnicamente non esisteva per il mondo, e inoltre il padre l'avrebbe scoperte.
Dopo la sua scomparsa la madre chiese il divorzio e portò via la sorella, tentando in tutti I modi di dimenticarsi della vicenda e sperare che anche Roxana lo avrebbe fatto, quindi l'unico che poteva trovarla era il fratellino ancora troppo piccolo.
Gli anni passavano e vide l'uomo sposarsi e avere figli.
Purtroppo però la moglie dell'uomo non era d'accordo alla sua presenza, era gelosa di lei e la voleva fuori da casa sua, così iniziò a fare passare Mia come una criminale agli occhi dell'uomo, finché un giorno, quando aveva solo 10 anni venne cacciata di casa, dopo che fu accusata dalla moglie di essere stata picchiata da lei mentre era incinta, e l'uomo, stressato per tutte le cose dette dalla moglie, decide di cacciare Mia pur di farla tacere.
Mia si sentiva ferita e tradita, non aveva un posto dove andare ed era troppo piccola per cavarsela da sola, così viaggiò per mezzo di treni mentre chiedeva l'elemosina,finché non arrivò in Francia, precisamente a Saint-Véran, dove per una casualità, mentre chiedeva l'elemosina si trovò di fronte suo fratello, Lebown (al tempo Jiru).
Da quel momento diventarono complici nei crimini, uccidevano a pagamento e rubavano senza pietà,la disperazione e l'affetto verso il fratello la portava a compiere queste azioni, e inoltre aveva sviluppato una certa indifferenza per la vita umana.
In quel periodo portava una maschera sul viso dato che non aveva stima di se stessa, e si odiava così tanto che la rendeva insicura uscire di casa col viso scoperto.
Un giorno, aveva 13 anni, lei e Lebown si trovavano a Olivenza, quando incontrò per la prima volta Monaka.
Se ne innamorò a parità vista, ma purtroppo Monaka non sembrava ricambiare e inoltre se ne andò dalla Spagna dopo due giorni, scomparve letteralmente nel nulla.
Lei voleva trovarla, voleva farle capire che forse lei era quella giusta e che potevano provarci, quindi cercò di convincere Lebown a cercarla, ma non ebbe alcun risultato.
Mesi dopo entrò un altra alleata nella squadra, Hollis, una ragazza che non le è mai stata veramente a genio data la sua abitudine a comandare su di lei, ma che la aiutò molto con l'accettazione di se stessa, tanto che dopo un po' si tolse la maschera.
Hollis le fece capire che doveva seguire le sue passioni, e non doveva dipendere da nessuno.
Grazie ad Hollis si rese conto che negli anni aveva abbandonato la recitazione per stare con Lebown, allora un giorno, quando aveva 14 anni, decise di fermarsi a Lisbona per seguire le sue passioni, e lasciò andare via Lebown e Hollis.
Dopo anni e anni di pratica, all'età di 16 anni venne notata da una casa di produzione cinematografica e venne affiancata al miglior attore dell'epoca, e dopo la registrazione del film divenne parecchio famosa tra i ragazzi della sua età.
Anni dopo la sua fama crebbe a dismisura, tanto che oggi è considerata una delle migliori attrici sotto i 18, e riallacció perfino i rapporti con sua sorella Roxana, dopo che venne chiamata per fare la colonna sonora di un film.
Le due non riuscirono a riavvicinarsi come due sorelle dato che Mia non si ricordava molto di lei, ma divennero amiche molto strette.
Mia voleva incontrare anche suo fratello, e se riusciva Hollis, ma non si sentiva abbastanza pronta per loro, anche perché sentiva ogni giorno i sensi di colpa per averli abbandonati, quindi decise che non era il caso.
Mesi dopo fu il fratello stesso a chiamarla, e lei si convinse ad andare con lui, anche perché Greenland era molto popolare per il fatto che le persone lì diventano famose appena ci provano, quindi lei poteva accrescere la sua fama.
Si ritrovò con il fratello, con Hollis, ma soprattutto rivide per la prima volta dopo 4 anni l'amore della sua vita, Monaka.
Si convinse a rimanere a Greenland per lei, per il fratello e per la fama.
Inevitabilmente è stata coinvolta dal fratello e da Monaka nella faccenda Lebown-Orio , e attualmente è schierata dalla parte di Lebown e Orion per difenderli e prendersi cura di loro durante la guerra.
⊰᯽⊱┈──╌❊ - ❊╌──┈⊰᯽⊱
𝑺𝑨𝑳𝑼𝑻𝑬
↳𝐅𝐈𝐒𝐈𝐂𝐀
Mia è in evidente sottopeso, quindi ha spesso stanchezza cronica, essendo per metà umana è esposta alle malattie, ma il poco peso la porta ad avere un sistema immunitario nullo, quindi è molto spesso ammalata.
↳𝐀𝐋𝐋𝐄𝐑𝐆𝐈𝐄
Non ha allergie particolari.
↳𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄
Mia è molto instabile mentalmente per via della sua cattiva infanzia e la sua perenne solitudine.
Soffre di una dipendenza affettiva verso chiunque le dimostri affetto, e con con conseguente paura dell'abbandono e PTSD.
Non riesce a far capire le sue emozioni, quindi mostra il suo malessere rifiutando di svolgere azioni normali quali mangiare o uscire di casa, lo fa inconsciamente sperando che qualcuno di accorga che sta male.
↳𝐅𝐎𝐁𝐈𝐄
Atelofobia
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𝐈𝐍𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐂𝐀𝐒𝐔𝐀𝐋𝐈
𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞
↳VIOLA
𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞
↳CAT PERSON
𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚
↳caffè
𝐜𝐢𝐛𝐨
↳peyang yakisoba
𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚
↳metal😈
𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐫𝐚
↳chiunque che non sia lei (in particolare Monaka, Lebown e Hollis)
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𝑪𝑼𝑹𝑰𝑶𝑺𝑰𝑻𝑨̀
↳I suoi occhi hanno il pattern di una galassia, sono così naturali e solo uno dei motivi delle sua fama.
↳Nonostante le sia stato detto di distruggere la maschera, se la porta ancora appresso "in caso di emergenza".
↳Non è uno spirito di supporto, ma vuole aiutare il fratello "ossessivamente" come uno di essi, infatti lo segue ovunque per paura che si faccia male.
↳Il suo sogno è avere 8/9 gatti di diverse specie e colori in casa sua.
↳la sua canzone preferita è "Leprosy-Ghostmane"
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lyokotears · 3 years
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𝐒𝐇𝐈𝐑𝐎
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𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Monaka Asahina
𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Shiro
Shiro significa "bianco" in giapponese, e questo andrebbe a richiamare il suo colore primario, ma lo usa soprattutto perché è una parola che spesso Orion le ripeteva affettuosamente quando erano piccoli😝
𝐃𝐀𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳1/04/2002
𝐋𝐔𝐎𝐆𝐎 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳Greenland
𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐈
↳Sigaporesi (originariamente russe)
𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄
↳femmina (she/they)
𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎
↳Asessuale biromantica
𝐇𝐎𝐁𝐁𝐘
↳disegnare, suonare, cantare, leggere, scrivere, combattere e imparare magie
𝐒𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐙𝐎𝐃𝐈𝐀𝐂𝐀𝐋𝐄
↳ariete
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𝑨𝑺𝑷𝑬𝑻𝑻𝑶
𝐒𝐏𝐄𝐂𝐈𝐄
↳orsetto polare albino😝
𝐀𝐋𝐓𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐄 𝐏𝐄𝐒𝐎
↳1.65x70kg
Tumblr media
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𝑷𝑬𝑹𝑺𝑶𝑵𝑨𝑳𝑰𝑻𝑨̀
↳𝐄𝐒𝐓𝐉
Monaka soffre di di disturbo dissociativo dell'identità.
Normalmente è una ragazza gentile,solare e simpatica; è sempre a disposizione di tutti e ha sempre un sorriso stampato in faccia.
Le piace conoscere persone nuove ed essere amica di tutti,per questo spesso fa battute o comunque diventa affettuosa per dimostrare che vuole veramente bene a qualcuno.
Appunto, è una ragazza molto affettuosa e secondo alcuni perfino fin troppo appiccicosa,ma a tutti va bene così.
È intelligente, carina e simpatica, si può considerare dunque la ragazza perfetta.
Esternamente non si può notare quasi nulla,ma chi è più attento capisce che in lei c'è qualcosa che non va.
Lebown infatti prova un certo amore/odio nei suoi confronti dato dal fatto che trova del cattivo in lei, quindi non è fatta completamente di zucchero.
Basta solo farla arrabbiare e vedrete la sua vera personalità: una completa psicopatica.
Infatti la sua estrema e anche forzata gentilezza è solo una maschera per nascondere la sua vera natura.
Monaka è una ragazza violenta che non si trattiene nel fare del male a chiunque la intralci.
Nonostante ciò tende a fare la simpatica anche con questa personalità,solo in modi più distorti.
Monaka è la "Killer divertente" che non esita a fare battute e commenti divertenti sulle situazioni,anche se alcune di queste sono a dir poco inquietanti.
È follemente innamorata di Orion, e allo stesso tempo prova un profondo affetto verso Kara e Yin e nonostante la sua tendenza a fare del male a chiunque, sembra calmarsi in loro presenza talvolta mostrando anche segni di sottomissione nei suoi confronti di Orion.
Monaka dimostra anche una grande intelligenza mettendosi spesso alla pari di Orion.
È molto brava con le armi da fuoco e nel combattimento a distanza.
Una cosa ricorrente in entrambe le sue personalità è la sua quasi morbosa ossessione nel mentire,e anche per questo che riesce a capire quando una persona sta mentendo.
Oltre questo, ammette chiaramente che quando si trova bella sua personalità "zuccherosa" in realtà non prova alcuna emozione o sentimento e sta solo tentando di farsi apprezzare dalle persone.
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𝑩𝑨𝑪𝑲𝑺𝑻𝑶𝑹𝒀
↳Monaka non è nata normalmente, lei è una delle Figlie di Orion, solo che purtroppo è stata "scartata" appena nata per dei "malfunzionamenti" nella sua personalità e soprattutto nei suoi poteri, e a parere del creatore,Orion la ragazza era fin troppo "grezza", quindi decise di cancellarle le memorie, uccidere il suo corpo e mandare la sua anima in un nascituro per farle vivere una vita normale.
Il 1/01/2002 nacque così Monaka, che venne fin da subito ben accolta dall'intera famiglia, soprattutto dal padre che cominciò a sviluppare un ossessione maniacale e morbosa verso di lei, che sfociò nell'iperprotettività verso di lei dal mondo intero.
Ad un paio d'anni di vita in poi Monaka non poteva uscire di casa, ne tantomeno guardare altri bambini o anche adulti, altrimenti sarebbe tutto finito in una sfuriata violenta da parte del padre.
Per via di questo fatto, Monaka non ebbe un infanzia.
Non poteva neanche giocare con i fratelli, dato che il padre li malmenava ogni volta che provavano ad avvicinarsi a lei, e la madre poteva avvicinarsi solo per svolgere azioni come darle da mangiare o cambiarla.
Per il resto lui era il suo unico "vero amico" nonché l'unica persona con cui doveva parlare ed interagire in generale.
Passò gli anni chiusa in casa, mentre vedeva giorno dopo giorno che sia madre che fratelli subivano violenze ripetutamente, ogni volta più distruttivi, mentre lei non subiva nulla, nonché l'eterna solitudine data dall'iperprotettività morbosa del padre.Vedeva ogni giorno altri bambini attorno a casa sua giocare, parlare e divertirsi mentre lei era chiusa lì dentro.
Tutti questi elementi uniti riuscirono a creare in lei un fortissimo trauma che sfociò nella creazione di una seconda personalità opposta all'originale.
Fino ai 12 anni vide le violenze aumentare, e all'improvviso vide sua madre e tre dei suoi fratelli andarsene via definitivamente, questo aumentò il trauma in lei dato che nonostante non parlasse con nessuno di loro, in qualche modo riuscivano a darle sicurezza.
Rimase sola con la piccola Charlotte, che però al primo minimo contatto che cercò di avere con lei, Charlotte venne immediatamente fermata a suon di colpi di catena.
Da quel giorno in poi comunicheranno solo in segreto poche volte all'anno.
Monaka era sola con la sua seconda personalità.
Vedendo che Charlotte aveva il permesso di andare a scuola, decise così di imporsi letteralmente sul padre per permetterle di andare a scuola con lei.
Il padre era altamente contrariato, ma il fatto che la sua adorata figlia glielo stesse chiedendo così insistentemente gli fece gettare la spugna, permettendole di iscriversi alla stessa scuola di Charlotte.
Ebbe grandissimo successo già dal primissimo giorno in cui ha messo piede in quella scuola, questo però fece incrementare il bullismo sulla sorella.
Purtroppo lei non era a conoscenza di ciò, e pensava che fossero solo leggere prese in giro, quindi decise di non fare nulla e continuare la sua vita.
Trovò addirittura due migliori amiche, Kara e Yin, con cui è tutt'ora incredibilmente legata.
Nel corso degli anni però si rese conto che aveva bisogno assolutamente di conoscere una persona, ma non capiva perchè e non capiva neanche chi fosse questa, quindi in un primo momento cercò di non farci caso e continuare a vivere normalmente, ma mano a mano che i giorni passavano il suo desiderio divenne un ossessione.
In questi anni si fece chiamare "Shiro" senza alcun motivo, ma lei sentiva che era così che voleva essere chiamata.
Dopo un sei mesi ad ancora 15 anni quando scoprì di avere dei poteri impazzì totalmente.
Era ossessionata da essi e dalla persona che ormai perseguitava i suoi sogni e i suoi pensieri per giornate intere, e i suoi poteri la collegavano sicuramente a questa.
Decise che l'avrebbe cercata, e così sparì di casa per una settimana, dove la trovò finalmente.
Si chiamava ▖▗▘▙▙▚▛■▞▝▜, o semplicemente Orion, e scoprì di avere un collegamento a lui per il semplice fatto che fu lui stesso a crearla.
Lui le spiegò che non doveva nascere e che lei fu solo una prova di ciò che avrebbe poi creato in seguito, e che quindi aveva degli errori di fabbrica.
In seguito a queste parole lui tentò di cancellarle la memoria, dato che non doveva sapere della sua esistenza, ma finì solo per danneggiarla di più psicologicamente, e farle sviluppare una "terza" Personalità.
Monaka non si dimenticò mai di lui, e quando tornò a casa imparò a tenerlo sott'occhio, a controllare tutto ciò che faceva e ogni singola azione che compieva.
Lei lo chiamava amore, ma sotto c'era una più che evidente ossessione che niente e nessuno sarebbe riuscito a fermare.
In più la personalità predominante non era più la apatica dolce e carina, ma la personalità che si era creata dentro di lei quando Orion provò a cancellarle la memoria, una completa psicopatica compulsiva, capace di tutto per arrivare ai suoi scopi.
Quindi la gente ormai non la conosceva più veramente.
A 16 anni, un anno dopo, iniziano i primi omicidi per "amore",
Dato che teneva sotto controllo Orion, appena una ragazza o un ragazzo gli si metteva d'avanti lei impazziva e cominciava a raccogliere informazioni, per poi partire e ucciderli.
Orion era suo, e nessuno doveva toccarlo.
Ad un certo punto scappò anche di casa, aumentando la follia del padre che purtroppo se la prese con la piccola Charlotte,
Ma a lei non importava, ormai era totalmente inaffettiva verso chiunque non fosse Orion o le sue migliori amiche, quindi non si disturbò neanche a chiedersi cosa sarebbe successo se avesse lasciato la casa senza Charlotte.Intanto viveva a casa di Kara, precisamente nascosta dentro una penna* e mano a mano che passava il tempo cominciò ad ossessionarsi anche con lei.
Passava il tempo con lei e si "innamorava" sempre di più, portando a una profonda confusione nella sua mente,
Di chi era veramente innamorata?
La cosa dopo un po' neanche le interessò più veramente, dato che si era convinta lo fosse di entrambi.
Orion dopo un po' di tempo, estremamente infastidito dal continuo monitoraggio decise di contattarla per farla smettere, ma quando si accorse di quanto fosse diventata potente pensò che gli sarebbe stata utile, quindi decise di cogliere la palla al balzo e invitarla a diventare una specie di informatice e assistente per lui.
Lei ovviamente accettò subito.
Quindi da quel preciso istante lavorarono uno a stretto contatto dell'altro.
Nonostante a lei sembrasse un ottima occasione per stargli vicino e monitorarlo meglio, si pentì subito dato che finì per essere monitorata lei e fermata appena provava a farlo.
Per via di questo fatto il tempo passava e lei diventava più fragile mentalmente, ma allo stesso tempo più potente e manipolatrice.
Acquista nuovi poteri, studia e si accultura, allena la mente per far sì che diventi più intelligente, e soprattutto identifica due persone come il suo (cioè di Orion) nemico:
Ketra e Shizuka.
A 17 anni al posto di vivere la vita da 17enne era occupata a tentare un tutti i modi di manipolare Ketra a suo piacimento, ignorando la natura fortemente manipolatrice dello stesso, quindi tentando in tutti i modi di farlo innamorare di lei, non capendo che più andava avanti più Ketra la teneva in pugno e la portava esattamente dove voleva lui.
A maggio di quell'anno, mentre aspettava di incontrare finalmente Orion, venne uccisa per la prima volta.
Non si hanno notizie di lei dato che a quanto pare venne totalmente cancellata dall'universo, e le persone si scordarono totalmente della sua esistenza.
Finché un giorno, quando avrebbe dovuto avere 18 anni, qualcuno non provocò una pensante distorsione nell'universo, che fece sì che la sua anima non tornasse indietro, ma venisse replicata solo corrotta al massimo.
Fu così che per uno scherzo del destino Monaka diventò immune a Ketra.
Recuperarono tutti la memoria, e lei continuò la sua vita normalmente come studentessa, e come aiutante.
Decise anche di essere definitivamente lo Spirito di Supporto di Kara, e il suo gioiello è un anello.
La sua unica missione è sbarazzarsi per sempre di Ketra e prendere il posto di Shizuka come Primo Ministro del Regno Dei Morti.
*Monaka può fondere la sua anime con oggetti inanimati
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𝑺𝑨𝑳𝑼𝑻𝑬
↳𝐅𝐈𝐒𝐈𝐂𝐀
Shiro è in perfetta salute fisica, è immune alla maggior parte delle malattie e ha una rigenerazione più forte di un normale spirito.
↳𝐀𝐋𝐋𝐄𝐑𝐆𝐈𝐄
È allergica al succo di arance, agisce come alcool sul suo organismo🦊
↳𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄
Come già spiegato, Monaka sarebbe da ospedale psichiatrico-
Soffre di disturbo dissociativo della personalità, e le sue due personalità hanno due ossessioni diverse.
La personalità "normale" è apparentemente solare e dolce, ma in realtà è totalmente vuota e apatica, si comporta in quella maniera per far far sì di piacere alle persone, è la sua ossessione più grande,non vuole perdere la sua popolarità.
In pratica è un foglio bianco su cui le persone possono scrivere possono scrivere ciò che vogliono lei sia, e lei lo sarà.
La sua vera personalità è ossessionata da Orion e Kara, e in pratica tutta la sua personalità è basata sul farsi piacere da lui.
Soffre anche si episodi bipolare e god complex.
↳𝐅𝐎𝐁𝐈𝐄
Autofobia e atelofobia
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𝐈𝐍𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐂𝐀𝐒𝐔𝐀𝐋𝐈
𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞
↳rosa🦊
𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞
↳serval nero💀
𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚
↳i frappè di Bishmilla🤪
𝐜𝐢𝐛𝐨
↳oltre ad essere ossessionata da Orin, ha una strana ossessione per i dango, e praticamente la si vede mangiare solo quelli-
𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚
↳j-pop
𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐫𝐚
↳ORIN
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𝑪𝑼𝑹𝑰𝑶𝑺𝑰𝑻𝑨̀
↳I SUOI CAPELLI HANNO UNA GRAVITÀ PROPRIA, FLUTTUANO COME SE NIENTE FOSSE
↳È considerata la persona più intelligente della galassia (ma se Youth esistesse nell'universo se la mangerebbe comunque viva, e questo le da anche fastidio-😝)
Il suo QI è incalcolabile.
↳Il suo senso più sviluppato è l'udito, sente ultrasuoni che nessuno può sentire, e l'unico modo per stordirla è suonare una determinata frequenza molto bassa.
↳Ha provato ad uccidere Sole così tante volte che non si riescono a contare, ma Sole è sempre riuscita a contrastarla🦊
↳Non esiste in nessun universo se non quello di Uchu.
↳la sua canzone preferita è "あなぐらぐらし - Kikuo"
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lyokotears · 3 years
Text
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𝐌𝐈𝐒𝐀̈𝐑
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𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Misär
Misar significa letteralmente "Miseria" in lussemburghese, sua lingua madre;
Miseria fa riferimento alla dea Oizys, dea della sventura, ansia e depressione, di cui il nome romano è "Miseria"
𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎𝐌𝐄
↳Misu, spilungone depresso
𝐃𝐀𝐓𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳10/10/???
Giornata mondiale dei disturbi mentali.
𝐋𝐔𝐎𝐆𝐎 𝐃𝐈 𝐍𝐀𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀
↳???
𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐈
↳Lussemburghesi
𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄
↳Androgeno (qualunque pronuncia)
𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎
↳pansessuale
𝐇𝐎𝐁𝐁𝐘
↳Studiare la mente umana, parlare di ciò che ha studiato, lavorare ai disturbi mentali
𝐒𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐙𝐎𝐃𝐈𝐀𝐂𝐀𝐋𝐄
↳Bilancia
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𝑨𝑺𝑷𝑬𝑻𝑻𝑶
𝐒𝐏𝐄𝐂𝐈𝐄
↳Iena e cane
𝐀𝐋𝐓𝐄𝐙𝐙𝐀 𝐄 𝐏𝐄𝐒𝐎
↳3,00x40kg
Dato che non posside quasi per niente spessore muscolare, conta solo il peso delle sue ossa e dei suoi organi interni, se avesse posseduto massa corporea e muscolare sarebbe pesato 190kg circa
Tumblr media
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𝑷𝑬𝑹𝑺𝑶𝑵𝑨𝑳𝑰𝑻𝑨̀
↳INFP
La personalità di Misar è la personificazione dell'insicurezza ed emotività.
Non è molto bravo nella socializzazione, preferisce che siano gli altri a parlargli per primi, e si sente molto in ansia quando è lui costretto a farlo.
Ha una paura abbastanza giustificata per il giudizio, infatti puntualmente, ogni persona che incontra fa qualche battuta sul suo aspetto fisico, lo guarda male o con aria spaventata;
Lui stesso ammette che è una reazine giustificata che riceve da milioni di anni, ma allo stesso tempo non riesce a fare a meno di sentirsi male ogni volta che qualcuno la ha, e si stupisce abbastanza qualdo qualcuno non ha quel tipo di reazione ed è idifferente a lui o addirittura è attratto dal suo aspetto.
Per il discorso di prima, Misar ha paura di uscire di casa, ha paura di se stesso e di non essere abbastanza per gli altri, ha molta ansia nei modi di fare, e inoltre è la persona più insicura che si piò trovare in circolazione.
Misar quando prende confidenza mostra molto della sua "vera" personalità, e sembra molto più sicuro di se nei suoi discorsi, diventa entusiasta e addirittura cambia tono di voce;
Questo si presenta quando deve spiegare la sua visione del cervello, quando deve illustrare le sue malattie mentali, o quando deve parlare di psicologia generale, oppure quando si sente al sicuro al 100%, altrimenti, se non si sentirà al sicuro, parlando normalmente, avrà sempre il suo modo timido e insicuro.
Non sempre ha la possibilità di dimostrarlo, ma Misar è una persona molto gentile e disponibile, si capsce anche abbia un istinto paterno, dato che con determinate persone diventa protettivo, oppure comincia a dare consigli per come gestire i propri problemi o stati d'animo, a volte anche con le persone che non si comportano gentilmente con lui ma che sa non lo scaccerebbero, per il solo gusto di aiutare.
Nonostante le sue insicurezze, come gia accennato, l'unica cosa su cui ha il 100% di autostima sono la sua intelligenza e soprattutto le sue "opere d'arte", ovvero le malattie che crea e i suoi sforzi sullo studio della mente, tanto che appunto è entusiasta quando ne parla, e si dimentica totalmente di tutti i suoi problemi quando studia o crea, per questo riduce al minimo le sue interazioni sociali e fa solo quello.
Nonostante il suo temperamento calmo, e la quasi impossibilità di arrabbiarsi, Misar è una di quelle persone che non si tiene proprio tutto, infatti se si esagera anche lui inizia a insultare e rispondere, e divneta anche molto acido.
E' affettuoso se prende quel tipo di confidenza, abbraccia e coccola chiunque lo fa entrare nel mood coccole, anche se spessissimo si sente insicuro quando gli fanno le coccole, perchè pensa che non ci sia niente di bello da accarezzare ;;
E' UN PATATO, PUNTO.
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𝑩𝑨𝑪𝑲𝑺𝑻𝑶𝑹𝒀
↳Misar nasce come divinità in un tempo indistinto, ma non aveva particolari compiti dato che si dovevano ancora stabilire, quindi decise di darsi da solo il titolo di “dio scienziato”, per via del fatto che dal secondo esatto della sua nascita cominciò a studiare ogni forma di vita sull'universo, in particolar modo era affascinato dal cervello degli esseri intelligenti.
Perdeva anni interi a capirne la struttura e le funzioni, non importandosene di una vita sociale o di cosa le persone pensassero di ciò che stesse facendo, dato che la sua vita dipendeva da ciò.
Purtroppo, dato che non aveva un aspetto carino, molte abilità comunicative e non aveva neanche un ruolo quindi essendo “vuoto", secondo l'opinione delle divinità qualcuno come lui non meritava neanche di stare al mondo, perciò gran parte decise di rendergli la vita impossibile, arrivando a distruggere ogni cosa che riusciva a creare nel corso degli anni, compromettendo gli studi, facendo addirittura estinguere popolazioni intere pur di non lasciargliele studiare.
La goccia che fece traboccare il vaso fu quando gli fu assegnato un universo, e dopo che riuscì a creare delle forme di vita intelligenti che amava e curava come se fossero suoi stessi figli, le divinità che lo tormentavano decisero di uccidere ogni essere che si trovasse in quell'universo, non lasciando in vita anima viva, se non una sola persona che si salvò solo perché apparentemente immortale.
Misar tentò di togliersi la vita innumerevoli volte, dato che non riusciva a sostenere lo stress e i sensi di colpa per non essere riuscito a fermare la strage, ma si fermò ogni volta per una sola ragione, quella ragazzina che rimase in vita, Diana.
Inizialmente non andavano molto d'accordo, dato che anche la ragazzina aveva pregiudizi su di lui, ma mano mano che si conoscevano il loro legame divenne profondo, tanto che potevano considerarsi a tutti gli effetti padre e figlia.
Diana era l'unica che gli dava supporto durante i suoi studi, e che ebbe il coraggio di ribellarsi alle divinità che si scagliavano contro il padre, e Misar in cambio le dava cure e affetto.
Un giorno però Misar venne a conoscenza del fatto che la figlia si fidanzò con un demonio giovane, e che essendo ormai grande voleva sposarsi e mettere su famiglia con suddetto demone, e ciò lo portò a diventare paranoico sotto ogni punto di vista, fino al punto che e impedì alla figlia di uscire di casa e di frequentare il ragazzo, tutto per paura di essere abbandonato, e in compenso per provare a non far sentire sola la figlia anche lui smise di uscire di casa per concentarsi al 100% su di lei e sugli studi.
Col tempo però si accorse degli effetti che la situazione stava avendo sulla psiche della figlia, si accorse di quanto la figlia perse vitalità, perse voglia di fare, e andando avanti col tempo era impossibile parlarle, dato che non usciva più da camera sua, neanche per mangiare.
Misar non riusciva a spiegarsi il motivo, in anni che studiava le forme di vita intelligenti non era mai capitata una cosa simile, perciò un giorno decise di studiare il cervello della figlia senza che lei lo sapesse;
Non aveva mai visto nulla di simile, ciò che la figlia aveva era uno stato mentale che stava alterando le funzioni cognitive, una forma di depressione, il primo disturbo che lui mai vide in vita sua.
Decise di dare priorità alla figlia piuttosto che alle sue paranoie, quindi di lasciarla uscire di casa è ricongiungersi con il demone, ma nonostante ciò non notò miglioramenti;
Provava disperazione perché non riusciva a curarla, ma non si arrese mai, e decise di indirizzare tutte le sue ricerche sul cervello, alla sola cura della malattia.
Durante la ricerca, per pura curiosità, decise di alterare altre funzioni cognitive su delle cavie senzienti, creando altri disturbi ancora, uno diverso dall’altro ma in qualche modo simili e affascinanti;
Facendo così, Misar fece qualcosa di cui si pentirà per tutta la vita, si distrasse dalla sua missione.
Ogni giorno si concentrava poco sulla cura e più sulla creazione di disturbi, fobie o traumi, ormai il suo mondo era composto solo di quello, proprio come tempo addietro, per tentare di distrarsi dalla disperazione che stava provando, si ossessionò con le sue pratiche.
Mandò per l’universo le sue cavie con i geni “infetti”, e pian piano fece espandere i suoi disturbi ovunque, e sostiene ancora oggi di aver fatto bene dato che facendo così la vita ha più significato;
Dato che ormai tutti erano a conoscenza di ciò che stava succedendo, e dato che stava avendo un impatto universale, i piani alti decisero che finalmente, il suo ruolo era “dio dei disturbi mentali”.
Dato che  aveva ricevuto il suo titolo, la creazione di malattie non era più un “antistress”, ma una specie di obbligo morale, e ciò gli fece dimenticare totalmente sia di sua figlia che addirittura di se stesso, come se si fosse dissociato dal suo corpo.
Tornò in sé solo il giorno in cui la figlia si suicidò.
Era vuoto e distrutto, non riusciva a vivere con quel peso sulle spalle, senza contare il fatto che ormai era più solo che mai, e così che si lasciò “morire”.
Il suo corpo era vivo, ma la sua mente era completamente andata, ormai era solo un guscio che studiava e creava malattie senza sosta, senza fare assolutamente nient’altro.
Passarono secoli, e lui si trovava ancora in stato catatonico, quando sentì una scossa fortissima al suo cervello, e improvvisamente si riprese dal suo “sonno”.
Non sapeva assolutamente cosa fosse successo, ma sapeva che non doveva riprendere in mano la sua vita, doveva ricrearla daccapo.
Cambiò modo di vivere, si decise ad uscire di casa, decise a provare a farsi una vita sociale e ricreare il suo universo daccapo, ma stranamente si sentiva attratto dalla terra.
Il motivo gli fu chiaro dal momento esatto in cui mise piede per la prima volta sulla terra dopo 22 anni e lo vide;
Era uguale a lui, aveva i suoi stessi occhi e aveva l’impressione di conoscerlo da tutta la vita;
Poi realizzò che mentre nel Regno dei Morti, dove viveva da sempre, erano passati secoli dalla morte di Diana, sulla terra erano passati solo 22 anni.
Quello era suo nipote, Elibi.
Voleva sapere tutto di quel ragazzino, ma lui allo stesso tempo non aiutava, scacciandolo sempre o scappando senza dire una parola.
Ancora oggi non riesce a ricevere informazioni, quindi attualmente sta tentando di approcciarlo-
E allo stesso tempo continua a tentare di creare una vita daccapo.
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𝑺𝑨𝑳𝑼𝑻𝑬
↳𝐅𝐈𝐒𝐈𝐂𝐀
Essendo molto alto più di un normale essere umano, e essendo letteralmente pelle e ossa, ha parecchi problemi di fragilità delle ossa e soprattutto degli organi interni, anche solo essere stretto più del dovuto potrebbe metterlo in pericolo di vita, e portare abiti pesanti gli reca fastidio e scarsa mobilità, per questo non espone mai il suo corpo data la giacca, ma allo stesso tempo sotto la giacca è molto esposto esposto.
Inoltre fatica amuoversi e a camminare, non può alzare le braccia più di un tot, gli è impossibile saltare e alzare le gambe.
↳𝐀𝐋𝐋𝐄𝐑𝐆𝐈𝐄
E' allergico al grano lol-
↳𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄
Quando crea una nuova malattia mentale la testa su se stesso, quindi finchè il suo cervello non se ne libera automaticamente, quindi spesso sono cose temporanee.
Soffre "ufficialmente" del disturbo bipolare, dominante lo steto depressivo, e costanti esaurimenti nervosi.
↳𝐅𝐎𝐁𝐈𝐄
Sitofobìa (solo alcuni cibi, tra cui quelli contenenti grano)
Agorafobia
Tripofobia
Atelofobia
Yusshfobia™️
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𝐈𝐍𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐂𝐀𝐒𝐔𝐀𝐋𝐈
𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞
↳Blu e tutte le sue tonalità
𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞
↳Quelli di piccole dimensioni
𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐚
↳Milkshake
𝐜𝐢𝐛𝐨
↳Torte di ogni tipo
𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚
↳Non ascolta musica
𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐫𝐚
↳Chiunque che non sia lui o Youth-
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𝑪𝑼𝑹𝑰𝑶𝑺𝑰𝑻𝑨̀
↳A quanro dice, l'esperienza più avvincente della sua vita è stata quando ha messo per la prima volta piede fuori casa, la migliore è quando ha visto per la prima volta Diana ed Elibi, la peggiore è la sua vita stessa-
↳È sordo e sente attraverso le vibrazioni, inoltre ha problemi di vista.
↳Non ha mai avuto amici né una relazione, e non sa proprio come si fa😭😭
↳Il suo QI è di circa 120.
↳In una vita alternativa vorrebbe fare lo stilista🥰
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lyokotears · 3 years
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IL GRUPPO DI IDOL DI MAHIRU😭❤
Le Nijiko🌈❤
1. Mahiru Koizomi, di cui il vero nome è Chatte Anveres, ma il suo vero nome non piace neanche a lei, quindi chiamatela Mahi😿
Ha quasi 19 anni, è la più famosa del gruppo e quella più seguita, e rappresenta la neko-girl😍😍
Essendo la più famosa è quella con più pressioni addosso, quindi per colpa della sua agenzia ha sviluppato una grave depressione e dipendenza da antidepressivi, ansiolitici ed ecstasy, che fu costretta ad assumere con la forza per mantenere una personalità iperattiva
Da quando ha conosciuto Etienne ha deciso di andare da uno psichiatra per combattere la depressione e la dipendenza e cambiare agenzia, così che avrebbe evitato di utilizzare droghe
Per colpa della sua vecchia agenzia ha preso un tic labiale, infatti il "nyah" che dice alla fine di ogni frase è stata una costrizione dell'agenzia, tanto che il suo cervello è abituato e ora la ripete ossessivamente--
È allegra e iperattiva (anche senza droghe lol) e ha deciso di aprire un locale per stare più a contatto con i suoi fan, che adora più di ogni altra cosa🥰🥰
La sua passione è riempire di bacini Etienne, e ama passare il tempo con lui, a volte lasciando anche il lavoro apposta 😳
I suoi colori preferiti sono il viola e il rosa🥳
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.90 x 87kg
Specie: gatto della sabbia
Genere e pronomi: femmina, femminili
Orientamento: straight😘
Anni: 19
Compleanno: 1/06
Professione: musicista, cameriera
2. Maki Fujisaki, di cui il vero nome è Yikes Ove, è così abituata al suo nome d'arte che si è scordato del suo-
Ha 26 anni ed è più grande del gruppo, seconda per importanza e una delle due ad aver intrapreso una carriera da solista, e rappresenta la "onee-chan"🥰🥰
È la fondatrice del gruppo, ma dato che Mahiru è continuamente al centro dell'attenzione, a lei non viene attribuita alcuna importanza, per via di questo fatto ha una gelosia assurda verso Mahiru- tanto che una volta in una crisi di nervi cercò anche di ucciderla---
Per via di questo è stata allontanata per mesi, chiusa in un ospedale psichiatrico ed è tornata solo ora, anche se sta sotto continui controlli
Per imitare Mahiru ha aperto un locale a sua volta,  e Mahiru visto che è così buona non capisce che lo ha fatto per "dispetto" e l'ha anche aiutata😭😭
Anche se, se dobbiamo essere sinceri, lei vuole sinceramente bene a Mahi e a tutti i membri del gruppo, ma per gia di continui traumi subiti tende ad essere gelosa per qualunque cosa
Anche lei è allegra e iperattiva, non ai livelli di Mahi ma quasi, ed è anche quella che si preoccupa di rispondere alle mail di tutti i fan perché li ama troppo🥰🥰
È innamorata di Italia ed è convinta che Omisha glielo voglia rubare quindi la schifa a morte- è l'unica del gruppo che non sopporta😳
I suoi colori preferiti sono il rosso e il blu🥲🥲
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.72 x 65kg
Specie: PoRCO
Genere e pronomi: femmina, femminili
Orientamento: bisex
Anni: 26
Compleanno: 2/01
Professione: musicista, cameriera
3. Tasha Grayson, è l'unica che ha mantenuto il suo vero nome, dato che il suo nome e la sua nazionalità c'entrano perfettamente con il personaggio che deve interpretare
Lei è la "american-girl", ha 18 anni ed è la terza per popolarità 😘
Lei è sfondata di soldi, arriva da una ricchissima famiglia di politici americani (è figlia del corrispondente di Trump) e per questo fin da subito era praticamente ingestibile dato che era una viziata del cazzo-- e tra l'altro è letteralmente  la più privilegiata del gruppo da tutte le agenzie in cui hanno fatto contratto, dato che possedeva trattamenti speciali e veniva pagata molto di più
Nonostante il suo carattere "altezzoso", ha cercato in tutti i modi di stare simpatica a tutte, ma ha ottenuto solo la simpatia di Mahi, Maki e Tsubami
Anche lei è iperattiva al massimo, e ciò è influito anche dal fatto che si spacca di caffè ed energia drink- però a volte le capita di comportarsi da "padroncina", dando ordini inconsapevolmente, e nonostante ciò la sua cerchia di fan le chiede esplicitamente di essere comandati, perché bho, gente strana segue le idol😳
Cambia amici e fidanzato ogni settimana, quindi non si hanno informazioni--
Il suo colore preferito è il giallo🥳
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.61 x 50kg
Specie: cincillà
Genere e pronomi: bigender, femminili
Orientamento: etero
Anni: 18
Compleanno: 3/03
Professione: musicista
4. Katami Masamiju, l'unica effettivamente giapponese del gruppo, anche se il suo vero nome è Kurumi Oshina, ed è l'unica che vuole essere chiamata PER FORZA col suo cognome originale
Ha 20 anni, è la quarta per importanza e rappresenta la "sukeban", ovvero la bad girl😘
In realtà, nonostante il suo aspetto e il fatto faccia entri ed esca dalla prigione ogni 3x2, Oshina è una ragazza silenziosa e tranquilla, che però se provocata impazzisce totalmente e niente la può fermare più dopo-
Per questo anche i suoi fan si sono presi le mazzate praticamente, dato che non sopporta gli sconosciuti troppo affettuosi--
Oshina non voleva entrare nel gruppo in realtà, dato che voleva essere una cantante solista di musica hyperpop, ma aveva bisogno di una spinta dato che nessuno se la cagava-
Quindi grazie all'amicizia con i rappresentanti  della vecchia agenzia è riuscita ad entrare nel gruppo, poi si è affezionata ed è diventata solista senza lasciare il gruppo😄
E si esibisce con lo pseudo di "OhiTT"
Vorrebbe tanto innamorarsi, dato che vorrebbe dedicare la sua vita a qualcuno, ma non riesce a trovare nessuno quindi è depressa 24/7, ed esterna questi suoi sentimenti solo nelle sue canzoni da solista, che però nessuno la prende sul serio😭😭
È una star di tik top e fa i video edgy strani-
I suoi colori preferiti sono il nero e il bianco🥰
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.84 x 70kg
Specie: PISTRELo
Genere e pronomi: agemder, emtrambi ma preferibilmente femminili
Orientamento: gay🍭🍭
Anni: 20
Compleanno: 4/11
Professione: musicista, tiktoker
5. Mizui Sonosaki, di cui il vero nome è  Hiawatha Miiwa, non le da fastidio essere chiamata con nessuno dei due nomi 😘
Ha 14 anni ed è la più piccolina del gruppo, anche per questo letteralmente TUTTI la proteggono e sono tutte delle sorellone per lei🥰🥰
Quinta per importanza, rappresenta la "imouto-chan", ovvero la sorellina minore 🥰
Nonostante la sua giovane età, già soffre di depressione e schizofrenia, perché è stata costretta fin dalla tenera età a stare sotto i riflettori, e non ha retto la pressione, quindi ora è letteralmente un morto che cammina che prova due emozioni in croce-
Tenta spesso di uccidersi, anche d'avanti alle persone, per questo la maggior parte del tempo le viene affiancato u  membro del gruppo che deve sorvegliarla
Le piace tantissimo essere coccolata, anche da uno sconosciuto a caso per strada- questa è l'unica parte che ama del suo lavoro, ovvero i fan che la coccolano, per il resto vorrebbe abbandonare tutto e morire--
È entrata nel gruppo perché i genitori l'hanno costretta, e lei deve fingere davanti a tutti che le piace essere un idol😥
È timidina, non ha amici e vuole solo coccole in her life 😞❤
Non ha colori preferiti, vuole solo morire🥳
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.42 x 35kg
Specie: ibrido lemure cervo
Genere e pronomi: niente, vuole solo morire, femminili
Orientamento: niente, vuole solo morire
Anni: 14
Compleanno: 5/12
Professione: musicista, studentessa, suicida
6. Tsubami Moshimo, di cui il vero nome è Morana Liber, odia a morte entrambi i suoi nomi, e vuole essere chiamata "Omisha" da chiunque, infatti i suoi fan più affezionati la chiamano così😘
Sesta per importanza, rappresenta la "moe"😘
Nonostante lo stereotipo che le è toccato, la sua vera personalità è l'esatto opposto.
Omisha è un infame, troia, bastarda, manipolatrice con la doppia faccia, che ama causare scompiglio all'interno del gruppo.
Tutti i componenti sanno della sua personalità, ma nonostante ciò cascano sempre nelle sue manipolazioni, fatte apposta per creare litigi o incomprensioni, unica sua fonte di divertimento
L'unica persona a cui tiene al mondo è Itaki, a cui sta costantemente attaccata e lo segue giorno e notte, infatti non c'è Itaki senza Omisha
È anche troppo protettiva nei suoi riguardi, e spesso scatena risse e usa violenza per tenerlo lontano dai pericoli
Si contentra più su di lui che sulla sua cartiera praticamente🥰
È entrata nel gruppo perché, essendo stata cacciata di casa e trovata da Mahiru, ha deciso di entrare per stare in un posto fisso, con il tempo però ha sviluppato una personalità contorta senza alcuna ragione apparentemente, e attualmente è così-
ODIA A MORTE IL CONTATTO CON I SUOI FAN
Le piace coccolare Itaki 🥰🥰
Il suo colore preferito è il rosso🥳
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.50 x 41kg
Specie: ibrido coniglio procione (cornuta)
Genere e pronomi: femmina, femminili
Orientamento: bisex🤣🤣
Anni: 17
Compleanno: 6/05
Professione: musicista, studentessa
7. Itaki Kurisu, di cui il vero nome è Kermit Hamilton, gli piace essere chiamato  in entrambi i modi, anche se considera Itaki più un alter ego
È l'ultimo arrivato e ultimo per importanza, e per ultimo per importanza intendo che non se lo caga manco sua madre-- e rappresenta la maid 😍
Per via del suo aspetto femminile, è spesso scambiato per una femmina, quando in realtà si sente lui stesso un maschio, ma per via del fatto che è sempre stato educato come er maschione alpha, la repressione lo ha portato a vestirsi e comportarsi come un ragazza
È entrato nel gruppo dato che Maki si era fissato con lui, e ha spinto per farlo entrare (anche perché ha una voce della madonna), e dal primo momento in cui ha visto Omisha si è innamorato follemente di lei, anche se non glielo ha mai dimostrato.
È un bimbo timido, sarcastico e spesso in disaccordo con qualunque decisione del gruppo, quindi si dissocia sempre e fa qualunque cosa di testa sua--
Diciamo che odia anche lui la comunicazione con i fan, più che altro perché è insicuro, quindi è anche per questo che nessuno se lo caga😭😭
È l'unico che inizialmente si era opposto in tutto e per tutto alle regole dell'agenzia, ed è stato lui a scegliere la nuova dopo averla cambiata.
Passa tutto il suo tempo con Omisha, e anche se si finge infastidito da lei in realtà fa di tutto per starle vicino 👉🏻👈🏻
I suoi colori preferiti sono il frocio 🥳
Cose a caso:
Altezza e peso: 1.78 x 83kg
Specie: delfino
Genere e pronomi: maschio, qualunque
Orientamento: straight🌈🌈
Anni: 19
Compleanno: 7/09
Professione: musicista
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