Tumgik
mala-napoli · 10 years
Video
youtube
Pino Fiore - Na storia d'amore ovvero perchè arrendersi alla realtà?
Una storia d’amore finisce, ma il ricordo di quell’amore continua a lavorare nel fragile animo di Pino Fiore. L’amore finito invece di affievolirsi col tempo si rafforza, prepotentemente nutrendosi non di ciò che è, ma di ciò che sarebbe potuto essere nella mente del protagonista. La storia d’amore seppur finita, finita non è, questa la profonda convinzione di Pino che non vuole arrendersi ai fatti, non vuole cedere alla realtà. E la mancata accettazione è suffragata da un potente sbilanciamento rispetto al passato, ai propri ricordi che continuano a lavorare nella contemporaneità offuscandola. La fine della storia pare essere stata determinata da una mancanza di sincerità da parte della donna amata, un elemento che ha minato in maniera irreversibile la storia stessa. Ma la volontà di amare è talmente potente da costringere lo stesso Pino a far finta di essere amato pur di non credere all’evidenza dei fatti. La sola voce dell’amata lenisce le pene, scalfisce una solitudine profondissima, lo stesso volto di Pino suggerisce una sofferenza profonda e di origini antiche. Pino sfida la realtà, pur di non accettare l’orrenda verità della fine della storia, non si arrende ai fatti, resiste con tutte le sue forze. Neppure una nuova donna accanto può dare sollievo al dolore, per una fine che non può e non deve essere accettata.
La via d'uscita è quindi solo una  ovvero manipolare il ricordo alterandone i contenuti e vivendo dei bei momenti passati in compagnia della donna amata. Tutto il resto espunto pur di non vedere, pur di non accettare la vera natura della persona di cui si è innamorato il povero Pino.
4 notes · View notes
mala-napoli · 10 years
Video
youtube
Sandro e Anthony - Nu guaglion' malament'
Il copione che segue questo video ha degli stilemi ben noti nel mondo neo-melodico: ovvero la contrapposizione sulla scena di due fratelli di cui uno ha preso la strada della delinquenza, mentre l'altro si dimostra preoccupato ed in pena. Il testo della canzone però impone una riflessione profonda sulle motivazioni della scelta criminale. Il destino individuale affonda le sue radici nel passato, i fratelli sono orfani, hanno perso entrambi i genitori, si delinea così una realtà  eminentemente tragica che ha acceso la scelta. 
L'altro stilema classico del genere è l'impossibilità da parte delle persone estranee al problema (tragedia) di giudicare le motivazioni della scelta criminale, solitamente solo dinanzi a Dio si può essere giudicati (anche se in questo caso specifico non vi è menzione alcuna del giudizio divino).
Infine come nella migliore tradizione, il movente della scelta criminale è legata strettamente alla necessità, ricalcando una cifra giustificazionista antichissima che contrappone il dilemma tipico di Antigone ovvero rispettare le leggi della città oppure assecondare le leggi del cuore, della famiglia.  Infatti il fratello minore è pronto a perdonare qualsiasi gesto criminale del proprio fratello proprio grazie alle ragioni del cuore, il sangue, il legame familiare supera il senso della giustizia condivisa socialmente.
Forse proprio perchè laddóve la società civile non ha mordente, non esiste un senso di appartenenza ad una realtà sociale ma solo all'unità fondamentale che compone la società ovvero la realtà clanica della famiglia.
La famiglia quindi rappresenta l'unico universo di riferimento che garantisce la sussistenza in netta contrapposizione con la società vissuta esclusivamente come un ostacolo alla realizzazione individuale.
8 notes · View notes
mala-napoli · 10 years
Video
youtube
Daniele Bianco - Nu matrimonio napulitano
Nel 1909 viene pubblicato uno dei saggi più significativi di tutta l'antropologia culturale contemporanea, Les rites de passage di Arnold Van Gennep. Questo saggio descrive in maniera analitica i riti fondamentali che accompagnano la vita dell'uomo nei momenti critici della sua esistenza ovvero, nascita, raggiungimento dell'età adulta, matrimonio e morte. Si configura così da un lato la necessità della riconoscibilità sociale del mutamento della propria condizione attraverso il rito, dall'altra la funzione eminentemente rassicurante della reiterazione di atti, gesti e liturgie che il rito stesso garantisce. 
Daniele Bianco ha il merito indiscusso di mostrarci uno spaccato del rito matrimoniale in età contemporanea, ci fornisce delle coordinate essenziali per comprendere il valore simbolico che esso continua ad avere in una società clanica come è ancora quella napoletana. 
Un dato rende ancora più affascinante la narrazione, ovvero la consapevolezza della distanza immensa che ancora separa la cultura intesa come visione del mondo napoletana rispetto a quella di un milanese. 
La fierezza con cui si rimarca questa distanza, e quindi l'incomprensibilità del valore simbolico del matrimonio napoletano, se non per coloro che sono dello stesso clan, pesantemente legato al territorio partenopeo, è certamente indice della potenza culturale che il rito di passaggio per eccellenza continua ad avere persino nella società omologante del consumo di massa.
4 notes · View notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Ezzio.... Sotto la gonna di Maria
Ovvero echi profondi di irrazionalismo dalla scena catanese
La storia è abbastanza banale, ovvero Ezzio si innamora della ragazza dell'amico e vive cosi un profondissimo conflitto rispetto alla tentazione di vivere l'attrazione per Maria e la difficoltà di tradire il caro amico.
Fino a qui niente di nuovo, triangolo tipico e topos classico delle trame neomelodiche.
La grossa novità sta nella fenomelogia del vissuto di Ezzio: costui infatti è preso da fortissima ed irresistibile attrazione fisica a tal punto da dichiarare al mondo intero che tutti i suoi sogni si condensano sotto la gonna dell'avvenente Maria!
Come non rileggere un vago eco eraclideo nell'affermazione di Ezzio: "Lei è pace e guerra", questo passaggio infatti oltre a richiamare apertamente il frammento 72 Diels-Kranz di Eraclito finisce per aprire scenari potentissimi capaci di scardinare la logica dell'identità su cui si basa il pensiero umano.
Va tuttavia letto proficuamente il finale assolutamente ambiguo del video, momento in cui la canzone recita metaforicamente che Maria è una porta che non si può aprire eppure il video si conclude con Ezzio che passeggia mano nella mano con Maria.
Come non pensare a questa dissonanza come ad un espediente volto a radicalizzare il conflitto primario che Ezzio vive?
Come non assaporare il finale immaginifico nel suo superamento della realtà, del mero dato?
6 notes · View notes
mala-napoli · 11 years
Note
Spero tu sia un troll.
un troll ferocissimo
0 notes
mala-napoli · 11 years
Note
Salve! come faccio a contattare i gestori sul blog?
Ciao,  contattaci pure qui http://mala-napoli.tumblr.com/Contatti
grazie
mala-napoli
0 notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Nicola Lanza & Giosuè Lanza BUM BUM
Ovvero della legittimazione dell'uso delle armi
Questo video è stato gentilmente segnalato da nogunhifi e radicalizza in maniera potente la dimensione eversiva proposta da Pino Grimaldi, questa volta però non ci si ferma alla descrizione dell'ingiustizia perpetuata ai danni delle classi subalterne. Questa volta la dimensione rivoluzionaria emerge prepotentemente ventilando l'uso della forza.
Il giovanissimo Giosuè propone addirittura l'utilizzo di una bomba contro il preside, unica possibile via d'uscita dall'incomprensione dei propri bisogni, ultimo disperato tentativo di rompere un circolo vizioso già ben descritto dal filosofo Louis Althusser attraverso la lettura della scuola come dell'apparato di riproduzione dei saperi volto essenzialmente a manternere inalterato lo stato di fatto della società e con esso le sue disparità.
Giosuè Lanza non esita quindi ad infrangere le leggi, imparando a guidare a 10 anni e portando in giro in Mercedes i suoi amici dissidenti.
C'è speranza per il futuro delle classi subalterne, se solo i giovanissimi avessero maggiori possibilità di emergere mediante atti rivoluzionari eclatanti.
6 notes · View notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Vito Sirio feat Anthony - Non Chiamare il Dottore
Ovvero dell'insufficienza della medicina nell'età della tecnica
Questo video ha il merito assoluto di revocare in dubbio le capacità salvifiche della medicina rispetto alle faccende d'amore.
Dopo una profonda delusione d'amore, e il desiderio di morte, apparentemente la medicina si configurerebbe come unico antidoto al dolore seguendo prepotentemente la cultura imperante.
Invece Vito Sirio ed Anthony in maniera assolutamente inattuale con chiarissimi risvolti fenomenologici (innegabile un certo riferimento sullo sfondo alla Crisi delle Scienze Europee di Husserl) prepotentemente affermano non solo l'insufficienza del paradigma scientifico della medicina contemporanea nel far fronte ai drammi amorosi, ma addirittura l'incapacità dei farmaci di aver alcun reale effetto.
Quale il rimedio? Non il Logos, nè la Talking cure freudiana ma bensì soltanto la vita.
Abbiamo di fronte in maniera assoluta l'esaltazione del mondo della vita come unico rimedio alla vita stessa. Al di fuori di qualsiasi volontà di comprendere il fenomeno a-posteriori, si radicalizza l'assenza di criteri non solo veritativi della medicina contemporanea, ma anche solo vagamente palliativi.
Sembra doveroso ricordare che un episodio del genere finisce per ribaltare completamente persino le tesi contenute nel saggio La fine della filosofia ed il compito del pensiero (1966) di Martin Heidegger, descrivendo l'incapacità della tecnica di far fronte al problema.
La scienza in conclusione non è all'altezza del problema dell'essere, ed i farmaci inefficaci consentendo solo di rimandare il problema ad un altro tempo.
1 note · View note
mala-napoli · 11 years
Note
Siete geniali. Consiglio assolutamente il video "Panna e fragola" di Rosina de Vivo, se non l'avete ancora recensito (ho guardato ma non mi sembra). Un capolavoro di video art. Ma lascio a voi i commenti, siete sicuramente più bravi di me.
Ciao!
Grazie mille per il suggerimento ed i complimenti, effettivamente riecheggiano riferimenti al primo Nam June Paik.
A presto
Mala-napoli
0 notes
mala-napoli · 11 years
Note
Credo sia necessaria un'analisi della grandiosa "La donna che amo di più". Grande manifesto di conservatorismo e pensiero maschiocentrico di Tony Colombo. Io oserei dire 'foucaultiano' nel suo uso della biopolitica.
Ciao ti ringrazio molto per il suggerimento, guarderò il video appena possibile! Ma il video è in italiano..... già questo elemento mi sembra poco interessante....
Grazie lo stesso
Mala-napoli
0 notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Anthony Feat Chrystian - Ca' cirche a ffà
Ovvero la tragedia della soggettività
Questo video tratteggia uno degli stilemi ticipi del filone neo-melodico, attraverso il racconto di una storia che ha il carattere di un vero e proprio topos.
Un giovane si innamora di una donna che si rivela essere ingannatrice e di nessun carattere sentimentale, ribaltando completamente l'idea dell'uomo seduttore che abbandona la donna sedotta.
La perdita della donna amata crea ferite laceranti, insanabili, l'unica via di scampo sembra essere avvalersi del supporto di un amico, capace di riportare alla ragione il pazzo d'amore.
In questo rapporto dialettico, Anthony continua a configurarsi come spirito guida, figura rassicurante che rappresenta la razionalità che tenta con il logos di mediare la condizione disperata che vive giovane sedotto ed abbandonato.
Particolarmente rilevante risulta essere da un lato la fragilità d'animo del giovane, ma soprattutto l'assoluta dichiarazione di incomprensibilità della propria condizione. Vale il concetto che il dolore è del soggetto e che il proprio vissuto finisce per avere un carattere talmente soggettivo da essere incomprensibile al mondo e ai propri simili, nemmeno quando questi sono i più cari amici.
Infine il giovane non vuole sentire la verità rispetto all'amata, cerca di nascondere a se stesso e agli altri la verità in tutti i modi.
Inutile ricordare quanto questo passaggio abbia un potente sapore nietzschiano realtivo soprattutto alla troppo umanità dell'uomo che è incapace di sostenere la verità e per questo si rifugia in costanti distrazioni, volte a distogliere lo sguardo dall'orrido vero.
0 notes
mala-napoli · 11 years
Note
Volevo sinceramente complimentarmi con l'artefice di questo blog. L'idea di addentrarsi nella musica neomelodica partenopea con propositi radicalmente differenti dai soliti è degna di lode e di incoraggiamento. Antonio.
Ciao Antonio,
Grazie per i complimenti, in realtà il blog nasce dall’esigenza di mostrare un mondo culturale completamente sconosciuto ed espunto dalla cultura egemone. Mi fa piacere tu abbia apprezzato
Mala-Napoli
3 notes · View notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Pino Grimaldi - A scuola non andrò
Ovvero la riattualizzazione della proposta descolarizzante di Illich.
Questo video ha il merito di richiamare direttamente una delle tematiche più interessanti emerse dal dibattito dei primi anni '70 ovvero la proposta descolarizzante di Ivan Illich. Il filosofo era fermamente convinto che la scuola rappresentasse il luogo di riproduzione dei saperi ma soprattutto delle disparità sociali. Momento formativo capace di dis-informare attraverso un processo che prevede la progressiva accettazione della realtà sociale costituita. 
Il giovanissimo Pino Grimaldi sfiora sottilmente questa tematica, attraverso un a profonda derisione delle istituzioni, ridicolizzando persino l'arrivo dei Carabinieri che intendono incriminare i genitori responsabili dell'evasione scolastica del minore.
Si mostra cosi quello che apparentemente potrebbe sembrare edonismo fine a se stesso, ma che si configura invece come una profonda ribellione alla società costituita incapace di ascoltare i bisogni delle classi disagiate.
Particolarmente interessante infine, il potere della figura paterna, unica figura capace di generare timore nel giovane Pino, laddove persino la madre, mimando con una palese teatralità, un gesto violento finisce per suscitare solo ilarità.
5 notes · View notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Ciro Perna - Na guagliona spusat'  Ovvero dell'impossibile
Ciro non più giovanissimo si innamora di una ragazza già sposata,  così si realizza nel suo animo un conflitto potente: la consapevolezza di stare commettendo un errore, addirittura macchiandosi di un peccato in senso religioso. Allo stesso tempo prende forma la condizione ineluttabile dell' essere soggetto alle proprie passioni, di patirle in senso etimologico puro.
Per risolvere il conflitto Ciro finisce per additare direttamente il destino come responsabile dell'accaduto, sovvertendo così l'asse della responsabilità, finisce per risolvere il conflitto in maniera assoluta.
Eppure nel suo animo si realizza una dolorosa oscillazione, costante, perpetua.
Il tormento nasce dall'avere perfetta coscienza del fatto che il rapporto finirà, eppure quest'esperienza dell'impossibilità non induce a desistere, anzi con il volto segnato da pesanti segni del tempo, Ciro decide di accettare il certo per l'incerto.
Fa da sfondo la ripa Puteolana, quello che fu Lungomare Yalta e da pochi anni ribattezzato Sandro Pertini. 
0 notes
mala-napoli · 11 years
Video
youtube
Gianni Pirozzo - Fa male
E' cosa nota che il napoletano sia la lingua ufficiale dei neo-melodici anche per coloro che non sono napoletani, ne è eccelso esempio la scena catanese e quella palermitana, e proprio di quest'ultima Gianni Pirozzo è un importante esponente.
Fa male è espressione di un dolore profondo determinato dalla perdita della persona amata, sebbene siano passati 4 anni, Gianni continua a nutrire  amore profondo per la donna che non è più con lui.
Gianni se ne sta solo e pensoso nella propria cameretta con poca luce e la  penna tra le mani, mentre fuori un temporale sembra proprio essere perfettamente consonante con l'animo del poeta.
Il ricordo dell'amata è particolarmente vivo e finisce per essere come uno spettro che ritorna potente dal passato sconvolgendo l'animo di Gianni, il cui orizzonte temporale è irrimediabilmente compromesso.
Si realizza così, grazie al carattere ri-tornante del ricordo, una vera e propria dissoluzione della linearità agostiniana del tempo. La scansione passato-presente-futuro è compromessa in maniera irreversibile.
Il passato nel suo aspetto di passato è presente e finisce per schiacchiare il futuro in cui non è possibile riporre alcuna speranza.
Unico antidoto a questo dolore muto, è la composizione della canzone, trovare le parole giuste che possano fare ancora leva sull'amata, anche se lontana, anche se di un altro.
0 notes
mala-napoli · 11 years
Video
THE NEOMELODICS
PRODUCER: SANTIAGO STELLEY
ASSOCIATE PRODUCER: PETER SPARK
3 notes · View notes
mala-napoli · 12 years
Video
youtube
Tony Ferreri e Raffaello - Nun a Mbruglià Ovvero l'amore è una bugia.
Questo brano ha il merito di scandagliare gli aspetti più profondi dell'animo umano. Solchi profondi, strutture dell'indistinto in cui il principio di non-contraddizione e quello di causalità semplicemente non funzionano. Croce ripensando alle sue categorie, rispetto alle cose dell'amore, direbbe semplicemente che non hanno potenza individuante. La dialettica Tony/Raffaello è veramente interessante. Raffaello spirito guida, se leggessimo il brano in ottica dantesca, amico immaginario se lo leggessimo in ottica psichiatrica o semplicemente Super-io se volessimo azzardare una lettura freudiana, come ogni spettro che si rispetti appare e scompare esattamente come l’amore di Tony.
Tony da una parte si sente veramente innamorato, dall'altro aleggia lo spettro dell'anaffettività, l'ombra di una verità non meglio qualificata. Oscillazione perpetua amore, non-amore. Insomma un caos totale che emerge nella sua prepotenza nel momento in cui il nostro progatonista ha il coraggio di regalare una bussola all'amata. Gliel'appende al collo! Ma come, nella totale ambivalenza,  nel dire una cosa e fare il contrario si permette di regalare una bussola, unico strumento capace orientarci nel mondo?
La tragedia si compie però quando in un momento di lucidità (o di follia?) Tony scaccia Raffaello ed abbraccia l’amata operando una clamorosa dimenticanza di tutto quello che sembrava affliggerlo.
4 notes · View notes