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soleestelle · 2 years
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Sei fermo qui, Ma.
Batti a tempo col mio cuore, e ormai mi sono arresa a te e a quel che provo.
Non provo nemmeno più a cercarti negli occhi di qualcun altro, è inutile.
E oggi è una giornata così brutta, le chiacchiere sono così tante, che vorrei solo scappare a nascondermi nella nostra bolla.
Vengo vicino a te tra poche settimane, che ne dici se ti chiamo e ti dico di venirmi a prendere, una volta per tutte?
Ma, 6 anni + 2 mesi.
Non ti muovi. Non ti faccio muovere.
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soleestelle · 2 years
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Ti scrivo in un giorno grigio, coperto di nuvole.
Eppure dentro me ancora esplode il sole, tutto il sole che ho preso nell'unico giorno assieme che ho passato con te.
È incredibile quello che riesci a farmi sentire, come solo starti seduta accanto riesca a riempirmi di meraviglia.
Meraviglia, ecco cosa sei.
Così sarai sempre, per ogni giorno che passeremo separati, per ogni respiro che non farò di fianco a te, tu ci sarai.
Il tempo ha perso tutta la sua importanza, anche dovessi aspettarti per altri anni, anche se dovessi non tornare mai, è bastato questo.
Quello che eravamo, siamo e saremo resterà immutato come lo è rimasto finora.
Ora lo so. Il tempo non è niente.
Sempre, Ma.
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soleestelle · 2 years
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Ma.
Ci sono voluti 6 anni, ma ti ho rivisto.
In una sera qualunque sei rientrato nella mia vita. Mi sei venuto incontro con quegli occhi spettacolari che non sono mai cambiati, con lo stesso sguardo di allora.
Ho respirato di fianco a te come non respiravo più da mesi, o da anni. Mi sono riempita gli occhi e i polmoni e lo stomaco e il cuore di te.
Due giorni, Ma.
Ho capito il significato di "ne vale la pena".
6 anni ad aspettarti, ne è valsa la pena?
Si.
SI.
Sempre, Ma.
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soleestelle · 2 years
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Ma. 6 anni dopo.
Dicono che il tempo guarisce tutte le ferite.
Allora il punto è questo: tu non sei una ferita.
Sono passati 6 anni dalla prima volta che ti ho visto, da quando i miei occhi hanno incrociato i tuoi. Per caso, in un locale pieno di musica, gente, rumore.
Sei di nuovo qui, ci separano 2 chilometri.
2 chilometri e 2190 giorni.
Abbastanza per far sì che questi 2 chilometri restino tali, che non si azzerino, che non corra da te col fiato corto e le gambe tremanti solo per guardarti, di nuovo, ancora.
Io lo so che ci pensi anche tu, che sono qui, che siamo così vicini che potremmo sentirci respirare se solo ci concentrassimo.
Ma non vogliamo concentrarci, vero? Vogliamo che la vita scorra, che ci riporti un pò più lontano, ad una distanza di sicurezza tale da non essere un pericolo.
Vogliamo continuare ad essere felici separati, eppure legati per sempre.
Io ormai mi sono arresa al tuo ricordo. Non se n'è mai andato, come quello che sento per te. E tu per me.
Per sempre.
Sempre.
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soleestelle · 3 years
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Ma.
Lo so, di nuovo tu, 5 anni dopo. E dopo che mi ero ripromessa di non scriverti più, di non scrivere più di te. Di me. Di noi.
È come stare in equilibrio continuo su una fune. E tu sei il colpo di vento che mi fa barcollare.
È bastata una parola di lei, lei che ha sempre saputo tutto. Un accenno a te, uno sguardo. E un mio sussurro, arrivato subito dopo "lui è fatto per me". E un suo assenso, lei che ti conosce. "si".
I miei occhi bassi, il mio sentirmi in colpa che non riesce a scalfire il fatto che ti vorrei nonostante tutto.
Sedermi in un locale, nel nostro locale, io e te, a bere e raccontarci cose, a bere e basta, guardarti in quegli occhi spettacolari ed annullare tutti i suoni, tutte le persone, solo il tuo mare e le mie montagne. E silenzio attorno, che quando ci sei tu non sento nemmeno la musica.
E mi pare persino di sentirlo, il vino rosso che scivola sul palato, mentre inghiotto i tuoi sguardi, so in quale tavolo siamo seduti, quanta gente c'è attorno, le voci che ci chiamano, sento i vestiti che ho addosso e quello che voglio sentire è il tuo suono, il rumore che fai quando giri dentro me, quel casino assordante che mi cancella i pensieri.
Si, tu sei mio. E per quanto gli anni passino, le persone nelle nostre vite che restano o se ne vanno, quella sensazione non mi abbandona. Me ne allontano, la rifiuto, la scaccio fino a renderla piccola, lontana. E torna.
Torna.
Torni.
Forte quasi quanto prima, forse anche di più.
Io lo so che anche tu, come me, ogni tanto te lo chiedi cosa faccio, se ti penso, se penso a noi.
Si, Ma mio, non ti allontanerai mai abbastanza da me, da quella me che cerco di dimenticare.
Quella me che sarà sempre innamorata di te.
La stessa che è sollevata dal fatto che centinaia di chilometri ci dividano, perché non ce la farei ad incontrarti per strada, a far finta di niente, a passare oltre. Il mio cuore scapperebbe col tuo, anche oggi, anche ora.
Buonanotte Ma.
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soleestelle · 4 years
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Ma. 4 anni e altri mille giorni (sembra).
Mi chiedo come sia possibile, che tu sia ancora qui, ancorato da qualche parte dentro me. Il tuo pensiero si nasconde per mesi, poi qualcosa lo risveglia e in un attimo eccomi, torno qui a leggere di noi, a scrivere ancora di te, per fissare ogni ricordo.
Ti sognavo ogni notte sai? Ogni singola notte tu eri con me nei miei sogni, ed erano tutti sogni belli, quelli che vorresti fare ogni notte. Io li ho fatti per mesi. Tu, tu, sempre tu, ancora tu.
Ormai non è rimasto nessuno a cui parlare di te. Mi rimane questo angolo, questa app che non voglio cancellare perché ha dentro la nostra storia mai iniziata, ha dentro un amore che non credevo fosse amore, ha dentro i tuoi occhi azzurri come il tuo mare e i miei occhi marroni come le mie montagne.
Io non ti dimentico, Ma.
Non ne sono capace.
Non voglio.
Tu, Ma, sopra qualsiasi cosa.
Come è possibile? Eppure è così.
Mollerei ancora tutto per te. Per noi.
Ciao, mio sogno, mio rimpianto, mio amore, mio cuore che batte.
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soleestelle · 5 years
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Ma.
“Non c’è vuoto più grande di quando qualcuno ti entra nella vita, te la scombussola e poi se ne va.”
G.Vogoni (via soniamencarelli)
Non c’è vuoto più grande di te. (via soniamencarelli)
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soleestelle · 5 years
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Quanti pensieri ti ho mandato. Quanti abbracci. Quanto tempo e quanto amore. Chissà se almeno li hai sentiti.
Ma.
Il tempo passa, inesorabile.
Il tempo che pensavo mi avrebbe aiutato a sradicarti da me. Invece. Solo tempo, nient'altro che un minuto dopo l'altro, qualche piccola illusione, ma tu sempre fermo lì. I miei occhi sempre fermi nei tuoi.
Ormai non parlo più di te a nessuno, mai a voce alta, scrivo soltanto, e soltanto qui.
Non credevo potesse essere così. Credevo di dimenticare, col tempo. Credevo.
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Non è bellissima? 😍
-Pablo Neruda 🦋
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soleestelle · 5 years
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Ma. Nei sogni.
Ti ho sognato stanotte. Ti incontravo nei boschi, ci sorridevamo, sentivo il cuore battere fortissimo. Tu avevi ancora i capelli lunghi, ancora quel sorriso meraviglioso, ancora quegli occhi azzurri che levano il fiato. Nei miei sogni ti ho rivisto ad un pranzo, entrambi seduti con altre persone.
E poi... Ti ho visto da soli. E la prima cosa che abbiamo fatto è stato stringerci, e non ci lasciavamo più. Ci siamo stretti così forte che ricordo la sensazione dei tuoi capelli sul mio viso, ricordo i baci che mi davi, ricordo la felicità enorme che ho provato e il dolore che la accompagnava.
Era un sogno. Tu non sei con me, abbiamo scelto di non giocare questa partita ormai più di 3 anni fa.
Chissà se mi hai sognato anche tu.
Ma. Sei ancora qui.
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soleestelle · 5 years
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“La prima cosa che la lettura insegna è come stare da soli.”
Jonathan Franzen (via letaschepienedicose)
la seconda cosa che la lettura insegna è che “Soli” è un punto di partenza. La tazza ama sentirsi vuota perché ama l’idea di potersi riempire, quando vuole, di ciò che vuole.
(via rollotommasi)
Santo cielo, la persona sopr di me mi ha fatto venire i brividi…
(via hopeinfate)
La terza è che non sarai mai veramente solo se avrai una storia in cui perderti
(via 960kilometers)
La quarta é che quando tutti se ne vanno, tu puoi ancora rifugiarti in loro e vivere le vite che non vivrai mai, perché è quello che ti resta.
(via attraversoilcielo)
La quinta è che anche se il libro, purtroppo, finisce, può sempre riniziare.
(via lameravigliadelmare)
La sesta è che puoi rivivere a tuo piacimento e sempre quello che ti piace e saltare il resto
La settima è che quando vuoi puoi chiudere il libro ed iniziare a vivere davvero.
(via maybe-love-is-not-enought)
L’ottava è che siamo tutti libri da leggere, alcuni più interessanti, altri meno, alcuni più tristi, altri più felici
(via cielidisettembre)
La nona è che voi che state leggendo siete tutti libri che varrebbe la pena leggere.
(via 12settembre)
La decima è che anche se la copertina magari non ti piace, poi quello che leggi dentro è comunque fantastico. 
(via vorrei-essere-salvata)
L’undicesima è che nulla è mai come sembra e che ognuno può essere lo scrittore, o meglio, l’autore, della propria vita. Una storia che non sarà mai noiosa.
(via nodoesmatter)
…E il finale non ti deve spaventare.
(via mentegelida)
Ho sempre i brividi quando mi capita in dash.
(via animesegnate)
AMO QUESTO POST.
(via solonelletuebraccia)
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soleestelle · 5 years
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Ma.
Ancora me lo ricordo, la prima volta che lei ha parlato di te.
"C'è uno nuovo al locale" mi ha detto, distratta, mentre lavoravamo. "Ti piacerebbe, ci scommetto". Sorride, mima un codino in alto dietro la testa.
Io rido, ma mi faccio incuriosire. "ok, stasera passo". Lei sorride ancora, siamo d'accordo.
Vado al locale e lei mi aspetta lì.
Ne uscirò almeno 7 ore dopo, ubriaca e innamorata. Alle 4 di mattina mi riporta a casa lui, Ma, ed è più vicino di quanto non sarà mai più in futuro.
Senti parlare per tutta la vita del colpo di fulmine, ma credi sia solo una cosa inventata. E quando ti capita, sei impreparato.
Avrei mollato tutto per seguirlo, per inseguire ciò che non saremmo diventati mai.
Sono passati più di 3 anni da quel giorno, entrambi siamo andati avanti, entrambi siamo felici con altre persone e pensiamo a costruire un futuro.
Eppure ciò che ho sentito per quella notte e per il mese seguente credo non mi abbandonerà mai. E sono certa che sia così anche per lui. Anche se centinaia di km ci dividono, anche se non ci siamo mai più sentiti né tantomeno visti.
Quel che eravamo è rimasto sospeso nel tempo.
Ciao Ma.
Ogni tanto passo a salutarti in questo posto dove solo tu esisti, l'unico dove ho parlato di te.
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soleestelle · 5 years
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Ma❤️ gli anni passano. Tu no.
““Quella fu l’ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva. Non lo sappiamo mai, vero? Almeno avevamo finito scambiandoci parole d’affetto. Mi resta questo. Non è molto, ma è qualcosa. Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio.””
—  Stephen King (via comeilsoledinverno)
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soleestelle · 6 years
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... Perché almeno ora so cosa significa perdersi dentro qualcuno...
“La mia fortuna più grande è stata perdermi in quegli occhi.”
— Sonia Mencarelli
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soleestelle · 7 years
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Ci sono alcuni amori, che non si esauriscono mai completamente: gli amori giusti nati al momento sbagliato.
(via ilragazzodel95)
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soleestelle · 7 years
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Ma. Un anno dopo.
Mi hanno detto che tornerai. Pochi giorni. Solo. Vicino a me. Ci vedremo? Vorrai vedermi? E, soprattutto, vorrò vederti? E se cadessi di nuovo dentro di te?
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soleestelle · 7 years
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Come quelle persone che entrano nella tua vita improvvisamente e ci restano, perché non conta da quanto tempo le conosci, conta da quanto le stavi aspettando.
Agne Rumi (via cuoricomemaremoti)
Ma. Ci sei ancora o sei solo il riflesso del mio dolore senza nome?
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soleestelle · 7 years
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Ma.
Tu parli, io scrivo. La mia voce mi incasina, parlo, sbaglio, torno indietro, non mi faccio capire. Le parole mi escono col tono sbagliato e poi aggiustarle è difficile.  Allora scrivo. Che mi è più congeniale, e anche più facile.  L'effetto che mi hai fatto tu è come quello che senti quando mangi la sacher di Fabio con quei cosini che frizzano. Pensi di star mangiando una sacher normale, sai anche cosa aspettarti, cioccolata, marmellata, dolce, morbida. E invece poi sulla lingua ti arrivano queste cosine che pizzicano, e ti riempiono la bocca, le senti persino nelle orecchie. Tu sei stato quello. Totalmente inaspettato, velocissimo, e hai riempito di rumore i miei pensieri.  Ed era un rumore continuo, incessante, e non mi permetteva altro spazio di manovra, eri sempre lì, tra la casa il lavoro i cani la spesa la piscina le chiamate la pioggia, tu eri lì. E mi assentavo, mi fermavo, ascoltavo, non rispondevo. L'unica cosa che pensavo era devo capire, vederti, guardarti, parlarti, ascoltarti, capire capire capire.  E quando riuscivo a vederti era come riemergere dall'acqua dopo troppo tempo in apnea. Sei stato un terremoto, hai rovesciato sedie, crepato muri, rotto bicchieri.  Avrei potuto fermarti. Fermarmi. Ma non sono una persona razionale.  Non avrei potuto fermare una cosa così forte.  Ho lasciato scorrere tutto, dentro e attraverso me.  Ed è stato splendido.  Dentro i miei pensieri noi siamo stati qualsiasi cosa, ci siamo incontrati innamorati amati insultati traditi lasciati odiati…  Come avrei potuto dirti tutto questo?  Come avresti potuto capire nello spazio di pochi minuti una cosa così difficile da spiegare? Dentro di me è tutto chiarissimo, ma è così complicato renderlo con le parole, come se avessi un vocabolario troppo limitato, ci vorrebbero immagini, suoni, odori, sapori. Le parole non bastano. Dovrei toccarti, annusarti, baciarti, parlarti, tutto assieme. Allora forse capiresti. Forse. Ma il nostro tempo è finito, abbiamo scelto. Quella porta è chiusa.  Ti ho scritto perché volevo sapessi quello che involontariamente hai provocato, perché credo sia bello sapere di aver lasciato un'orma nella vita di qualcuno.
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