Tumgik
#Andrea Lambiase
silviascorcella · 6 months
Text
Andrea Lambiase: gli abiti sono arte della sperimentazione indossabile
Tumblr media
Andrea Lambiase crea performing couture: lievi strutture d’architettura sartoriale che vestono il corpo, che nascono dalla seduzione dell’innovazione nei campi più inaspettati a chi si aspetta solo la moda, e dalle mani che dove non arrivano a costruire chiamano in sinergia la tecnologia. Quello che ci apprestiamo a fare dentro il suo giovane mondo creativo è dunque un viaggio immaginifico, a tratti visionario, ricco di suggestione, come quando ci si inoltra tra le pagine o nelle pellicole di racconti che imbrigliano la fantasia in scenari futuristici, abitati da personaggi che mantengono il vivo fascino carnale dentro gusci di creature macchinose e artificiali.
Tumblr media
Il tutto decantato dall’umiltà gentile e appassionata lo caratterizzano, mischiati alla caparbietà di tracciarsi una strada che col coraggio della coerenza rifiuta la tentazione al facile consumismo, per prediligere una visione che ad oggi può suonare tanto rischiosa quanto ribelle: credere profondamente nel valore dell’arte che allacciata alla moda si rivela uno strumento d’espressione sincero, una fonte di scoperte d’avanguardia, una via di rivoluzione della visione e fruizione della moda stessa.
Avanguardia da indossare, o da contemplare: non ci sono regole né intellettualismi nella sua moda, c’è solo l’invito a comprendere con rispetto il valore delle creazioni, e a godersele come e quando si vuole, senza diktat o restrizioni di stagionalità e styling. Andrea Lambiase è una bella mischia esplosiva nelle idee, che sublimano nelle creazioni. Sin dall’infanzia in un paesino in provincia di Avellino, in Irpinia, quando dentro la sartoria industriale dei genitori se la prendeva con le macchine da cucire e le smontava, per capire i meccanismi e indagare i funzionamenti, poi le rimontava. La sua è una curiosità sempre affamata di nuove lavorazioni, nuovi meccanismi, nuovi materiali, nuove costruzioni: per saziarla frequenta l’istituto per geometri, dove mentre salda la passione per l’architettura assorbe la formazione tecnica che lo supporta quando poi, all’Accademia Italiana di Roma, la mancanza di un background di tecniche di disegno e modellistica della moda lui la risolve con i teoremi delle costruzioni geometriche degli angoli e delle forme. E con la determinazione fortissima a migliorarsi: obiettivo che raggiunge appieno.
Tumblr media
A proposito, perché la moda? “Ho deciso di studiare moda perché mi piaceva l’idea che potevo partire da una visione astratta per farla indossare: mi piace intendere la moda come arte indossabile, quello che realizzo non è uno strumento commerciale privo di contenuto, ma quando vesti una mia creazione ti stai mettendo addosso una visione, un modo di pensare, un’idea”. Per effetto delle affinità elettive, la formazione prosegue con la realizzazione di un sogno, l’esperienza da Iris Van Herpen, che incarna e potenzia le sue ispirazioni e aspirazioni: “ero all’interno di un’atmosfera surreale, in atelier a lavorare con lei, e ho imparato tantissimo. Soprattutto a intendere la moda in un modo diverso, come ragionare per trovare nuove soluzioni e nuove tecniche e arrivare a realizzare una collezione: che non c’è sempre uno schema da seguire, cioè partendo dal disegno, facendo i cartamodelli e poi realizzando l’abito, ma si può iniziare anche da un punto intermedio. Io già lo facevo prima e lo faccio anche ora: l’ispirazione mi viene da una lavorazione, un tessuto o un materiale, ed è inutile cominciare dal disegno perché quello che ho in mente lo vedo soltanto facendo la creazione e mettendola sul manichino, solo così riesco a passare direttamente da un modo di pensare ad una cosa concreta e materiale”.
Tumblr media
Come farebbe un artista: “che non per forza fa prima il disegno, perché la cosa artistica non ha schemi, è d’impatto. Appena hai l’ispirazione trovi subito il canale più veloce e più preciso che può rendere meglio la tua idea.” Andrea Lambiase nel 2018 fonda il brand che porta il suo nome, perché è la realizzazione della sua natura nutrita dalla passione, agganciata ad un’ampia visione: “mi piace utilizzare la tecnologia nella moda, dove il braccio umano ha dei limiti e non riesce ad arrivare: amo applicare fisica, chimica, architettura, ingegneria meccanica, mixare campi scientifici da cui sono molto attratto per ottenere risultati interessanti. Per realizzare le mie collezioni studio e collaboro con ingegneri e professionisti: sono sempre alla ricerca di nuove forme e materiali” perciò, laddove già non esistono è lui stesso a crearseli, sperimentando con taglio laser, stampa e modellazione 3d, per ottenere texture inedite ed effetti sorprendenti.
Tumblr media
La sua moda è frutto di un approccio da inventore e di una pratica da alchimista, esercitata con l’aspirazione alla perfezione fin nel minuscolo dettaglio, per arrivare a smuovere non solo la mente ma anche le emozioni: “per le prossime presentazioni mi piacerebbe fare qualcosa che non dovrà essere chiamata sfilata, ma vorrei che il pubblico si trovasse all’interno di uno spettacolo e interagisse con gli abiti, con le modelle, con delle installazioni fatte in collaborazione con artisti. Vorrei creare connessioni: una performance di moda, un’esplosione di emozioni. Potrebbe essere in un museo, in una galleria d’arte, in un contesto dove le interazioni possano accadere”. Non a caso nel suo immaginario convivono Iris Van Herpen e Alexander McQueen, Marina Abramović maestra del far interagire le persone con il corpo e con l’opera d’arte, il Duchamp dei Ready Made.
Tumblr media
La collezione “Parametric Power” è dimostrazione tangibile ed emozionante della couture performante di Andrea Lambiase: vere sculture di femminilità e tecnologia nate da un’ispirazione assai originale, ça va sans dire: “ho immaginato di trovarmi in un mondo con assenza di gravità dove tutti i materiali avessero perso le proprietà, rigidità, flessibilità, elasticità, e sarei stato io a ridistribuirle ma non in modo naturale, bensì secondo una mia visione, in modo calcolato”. Nasce così l’abito plasmato da un lurex su una base di organza che è un finto plissé, un materiale a cui Andrea ha ricreato il movimento a pieghe rimpiazzando il movimento naturale con degli angoli calcolati da lui con appositi strumenti di misurazione. Allo stesso modo, l’abito che sembra cosparso di squame bianche nasce da un tessuto mesh a cui Andrea ha dato le proprietà del plissé costruendo il movimento in un modo da lui calcolato, grazie ad un software di modellazione 3d, il taglio laser e la pressa industriale, montando poi le tessere di vinile così da dare una graduale rigidità al materiale.
Non c’è palette colorata. Ci sono solo il bianco assoluto che è luce, il nero che è il pozzo profondo in cui si raccolgono gli altri colori: “ricordano anche il mio carattere, che quando ho in mente una cosa deve essere o al 100% o niente, o bianco o nero”. Però c’è anche la loro unione, la conciliazione degli opposti, come quando la sua precisione si scontra col caos: “ma credo anche che il caos, a volte, scontrandosi con la precisione crei qualcosa di molto interessante: un risultato a sorpresa che non immaginavi di ottenere”. E noi, di certo, continueremo a sorprenderci con le sue sperimentazioni indossabili!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
0 notes
redazionecultura · 6 years
Text
Premio letterario Giovanni Comisso 2018: ecco i nomi dei finalisti della XXXVII edizione
Premio letterario Giovanni Comisso 2018: ecco i nomi dei finalisti della XXXVII edizione
La Giuria Tecnica del Premio letterario Giovanni Comisso, presieduta da Giancarlo Marinelli e composta da Benedetta Centovalli, Rolando Damiani, Silvia De Laude, Stefano Mancuso, Pierluigi Panza, Sergio Perosa e Stefano Salis, ha selezionato le due terne finaliste, nelle sezioni narrativa italiana e biografia, della 37a edizione del Premio.
Nella Narrativa italiana i selezionati sono: “L’ultima…
View On WordPress
0 notes
yeschanneltech · 4 years
Text
GDPR: in Italia è ancora una questione di multe
New Post has been published on https://is.gd/KrMMjl
GDPR: in Italia è ancora una questione di multe
Si è parlato a sufficienza di GDPR in Italia? Forse no, a giudicare dalla recente classifica di Finbold che ha collocato l’Italia al primo posto per l’ammontare delle multe pagate dalle aziende finora, nel corso del 2020.
La somma è elevata a causa delle ammende inflitte ad alcuni nei nostri principali operatori di telecomunicazioni, nello specifico TIM e Wind, oltre che – in maniera molto inferiore – Iliad.
Ci sono un paio di aspetti però che meritano di essere evidenziati. A parte le tre aziende citate, le violazioni sanzionate in Italia riguardano soprattutto piccole realtà, spesso del mondo della pubblica amministrazione o dell’istruzione – comuni, università, aziende ospedaliere, scuole superiori, etc.
GDPR – le violazioni sanzionate in Italia riguardano soprattutto piccole realtà, spesso del mondo della pubblica amministrazione o dell’istruzione – comuni, università, aziende ospedaliere, scuole superiori, etc.
Si tratta di organizzazioni per cui un’ammenda, anche nell’ordine delle migliaia di Euro, può essere significativa. Un’ulteriore conferma di quanto Axitea dice da tempo: il GDPR è una normativa che non riguarda solo le aziende più grandi e strutturate, ma che tocca chiunque tratti a qualsiasi titolo dati di altri.
A maggior ragione, se si tratta di un’organizzazione di piccole dimensioni, un’eventuale multa può avere un impatto importante sulla capacità operative.
Non meno importante è quanto emerge dalle motivazioni che stanno dietro le sanzioni comminate: la violazione più ricorrente è quella relativa all’insufficienza di basi giuridiche per il trattamento dei dati.
Questo significa che, a due anni dall’entrata in vigore della normativa, troppe aziende non hanno ancora chiaro quali dati possano conservare e per quali finalità.
Su questo forse è mancata una riflessione sufficientemente profonda. Se per ragioni di business le aziende devono processare dati di terzi, il GDPR ha introdotto alcune limitazioni a tutela dei consumatori e per rispettarle, devono avere chiaro quali dati raccolgono, come li utilizzano e per quanto tempo, in modo da poter limitare tempi e modi al minimo indispensabile, come è nello spirito della normativa.
Andrea Lambiase, DPO di Axitea
Per questo, un supporto specialistico può essere importante, soprattutto per le realtà più piccole, che spesso non hanno un esperto di dati né un responsabile legale in house.
In questo modo, sarà possibile per loro procedere all’analisi e alla revisione dei processi di raccolta, all’utilizzo e alla conservazione delle informazioni che permettano di rispettare le normative senza impatto sul business aziendale.
a cura di Andrea Lambiase, DPO di Axitea
0 notes
drone-reference · 6 years
Video
vimeo
This our Director and Filmmaker Showreel - Gianni Vacca (best work from 2015-2017) Gianni said: "I want to thank all the people who have worked with me for the past two years. Thanks to your help and your professionalism I was able to get to where I am today, a DIRECTOR and FILMMAKER". Jessica Ghidoni My Wife :) Rocco Lanatà (Sales Maneger) Rossana Lanati (Runner) Mario Castelli (Producer) Kyrhian Balmelli (Actor) Ivan Dagan (VFX Artist) Andrea Mezzalira (Camera/DoP) Kevin Delco' (Drone Operator,camera) Danko Cimbri (Drone, Camera) Seaney Marino (Ronin Operator) Fillippo Dell'Oro (Editor) Francesco Caffa (Machinist) Angelo Capalbo Ghelli (Filmmaker) Daniele Piras (Director/DoP/Colorist) Dino Martignoni (Drone Operator) Daniel Iqbal (Camera Assistant) Davide Bossi (Sound Designer) Sirio Balmelli (Sound Designer) Carlo Caderas (Videomaker) Riccardo Scardovelli (Camera Assistant) Jesse Mottl (Drone Operator) Luca Roncoroni (Friend, Actor) Daniele Magoni (Camera Operator) Emanuele Bonapace (Camera Operator) Giovanni Frondoni (Runner, Photographer) Elena Donati (Make-UP) Francesco Pinna (Motion Graphic Designer) Marco Villani (Downhill Rider) Andrea Antoniazzi (Bike Rider) Roberta Cavagna (Make-Up) Lorenzo Lambiase (Sound Designer) Gianmichele (Voice Over) all the shots you saw in the video were made with the following cameras: Canon C200 mark II Canon 5D mark III Canon 5D mark IV Canon 6D Canon 600D - Sony FS7 Sony FS5 Sony a7S mark II - Panasonic GH4 Panasonic GH5 - Drone: DJI Mavic Pro, DJI Phantom 4, DJI Phantom 3 GoPro Hero 5 ---------------------------------------------------------------------------------------------- EMAIL ME FOR WORK: [email protected] [email protected] FOLLOW ME: Instagram: http://bit.ly/2E6l2qn...
0 notes