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#claudio abate
wunderkammerett · 6 months
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claudio abate : lydia mancinelli
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gacougnol · 1 year
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Claudio Abate
"Scarpette" by Marisa Merz
1968
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posttheory · 11 months
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Claudio Abate Jannis Kounellis. Cavalli, 1969
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rozieramati · 1 year
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Gianfranco Baruchello, L’imagination au pouvoir, 1968. Photo: Claudio Abate, Courtesy Villa Arson
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arte-rock · 1 year
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Jannis Kounellis, Untitled, 1971. Modern Art Agency, Naples. Photo Claudio Abate 2
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g-01100111 · 13 days
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“CI SARANNO I DRONI” / Un saggio Paranoico sul Poter nel Declino della Scoietà Disciplinare “THERE WILL BE DRONES”/ A Paranoid Essay on Power in the Decline of the Disciplinary Society
00:18:52
2024
un Film di Giulia Valenti
Una Produzione Archivio Audiovisivo Del Movimento Operaio E Democratico Realizzata nell’ambito Della Residenza Per Giovani Artisti Unarchive. Suoni E Visioni
Con Il Sostegno Del Mic - Direzione Cinema E Audiovisivo
Musica Originale di Unprofessional Registrata a Ghost Notes Studio da Bayon Con brevi estratti composti da Dominic Sambucco Sound Mix: Riccardo Spagnol
Tutor Artistici: Gianluca Abate, Filippo Økapi Paolini Direzione Scientifica: Giacomo Ravesi Ideazione E Coordinamento: Luca Ricciardi Progettazione: Matteo Angelici Organizzazione: Aurora Palandrani Amministrazione: Stefano Cirone Referenti Ricerche Aamod: Claudio Olivieri, Letizia Cortini, Alice Ortenzi, Gabriele Ragonesi Supporto Tecnico: Milena Fiore, Alessandro Mazzucca Grafico E Web Designer Unarchive: Roberto Del Balzo Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglione
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“CI SARANNO I DRONI” (THERE WILL BE DRONES”) is a Para(noid)-Essay guided by non-linear logic and by intuition. Combining discarded material, 16mm film, low resolution footage, test graphics and interviews extracted from the heritage of AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), CSID scrutinizes the complex processes of metamorphosis of power structures that took place in the second half of the 20th century in Italy. Segmented into three chapters, the Para-Essay draws a non-linear Para-History of declining institutions, defeated counterculture, deep state actors, omnipresent surveillance, neoliberal doctrine and violent privatisation of everything. This visual exploration unfolds from dual perspectives: the metaphysical realm of the ever-present and ever evolving Power’s gaze and the individual and collective existential level. Mixing low and high culture, CSID aims to tell a (Hi-)Story that plays with the language of conspiracy theories, noise and politics. In this Hi-Story populated of invisible characters, every visible subject in the film becomes a symbol and, paradoxically, nothing happens: it already did or is just about to. -----
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distinktionsfetzen · 5 months
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Check out Claudio Abate, Anima Mundi (1992), From Cambi
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sounds-right · 5 months
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Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 24/11 con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli
Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne il 24 novembre alle 23.10 circa su Rai Tre andrà in onda la quarta edizione "Women for Women against Violence – Camomilla Award", una kermesse unica che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno. Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women, attraverso testimonianze autentiche, parla invece di vita e dà voce alla forza delle donne che non smettono mai di combattere e che vincono ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante affrontano in solitudine, offrendo un messaggio di speranza e incoraggiamento: da un vissuto di violenza – qualsiasi essa sia – si può uscire. Donne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica. Violenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all'immagine di sé, alla propria femminilità, sessualità e maternità. L'evento tv sarà presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, "campione d'ascolto con Unomattina in famiglia nel fine settimana di Rai1", la regia di questo speciale sarà affidata ad Antonio Centomani. Ideato e prodotto dalla Presidente dell'Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, autrice del format, che spiega: "partendo dal mio vissuto con una neoplasia ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, lascia cicatrici e segni indelebili, nel corpo e nella mente".
Sul palco di questa edizione le luci dei riflettori si accenderanno per ascoltare le storie della "mamma" di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, che si racconterà in un toccante monologo: "Io quell'intruso lo conosco bene", di Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, che dedicherà una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo "Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire" affidata a Niccolò Agliardi. Accanto al giovane i due nonni, Giulio e Ines, che si stanno amorevolmente prendendo cura di lui. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando stilista e che affiderà la sua storia "La mia seconda vita" all'attrice Giorgia Trasselli. Tuccillo, affiancata da due speciali testimonial del suo brand, l'attore italo- londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022 Lavinia Abate, riceverà anche il riconoscimento "Un sorriso per Elena", istituito con la famiglia di Elena Augello, scomparsa pochi mesi fa a 40 anni, a sostegno di una paziente oncologica in difficoltà. La storia di Antonietta darà lo spunto per introdurre uno studio sulla "tossicità economica del tumore", realizzato da Lucio Fortunato, primario di senologia del San Giovanni di Roma. La kermesse ospiterà anche due donne, già presenti nella precedente edizione, che racconteranno il loro "giorno dopo": Carolina Marconi, che aveva già lanciato il tema dell'oblio oncologico, e Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido dal mario, che è rinata grazie alle cure supervisionate dal prof. Claudio Urbani e all'importante contributo raccolto dalla testata "La 27 Ora" del Corriere della Sera che, rappresentato dal responsabile della redazione romana, Giuseppe Di Piazza, riceverà dalla donna il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Riceveranno il premio (che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla), inoltre, il conduttore televisivo di TV Talk, Massimo Bernardini, che aveva confessato di "aver alzato le mani sulla sua mamma", la giornalista sportiva Greta Beccaglia, la conduttrice Samantha De Grenet, testimonial della Fondazione Veronesi, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell'Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno e che aveva chiesto aiuto con il segno internazionale signal for help, il Direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli, per la rubrica "Mind the gap", la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte, e la trasmissione di Mediaset "Le Iene", rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall'archetto luminoso, Andrea Casta, che affiancherà la vocalist Serena Menarini, nell'esibizione di una emozionante "The Lord's Prayer", preghiera del "Padre Nostro" in lingua aramaica orientale.
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djs-party-edm-italia · 5 months
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Rai Tre celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il 24/11 con Women for Women against Violence. Conducono Beppe Convertini e Arianna Ciampoli
Alla vigilia della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne il 24 novembre alle 23.10 circa su Rai Tre andrà in onda la quarta edizione "Women for Women against Violence – Camomilla Award", una kermesse unica che unisce due grandi temi del mondo femminile: la violenza di genere e quella del tumore al seno. Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women, attraverso testimonianze autentiche, parla invece di vita e dà voce alla forza delle donne che non smettono mai di combattere e che vincono ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante affrontano in solitudine, offrendo un messaggio di speranza e incoraggiamento: da un vissuto di violenza – qualsiasi essa sia – si può uscire. Donne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica. Violenza che, per una donna, non è soltanto una minaccia di morte, ma anche una ferita all'immagine di sé, alla propria femminilità, sessualità e maternità. L'evento tv sarà presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, "campione d'ascolto con Unomattina in famiglia nel fine settimana di Rai1", la regia di questo speciale sarà affidata ad Antonio Centomani. Ideato e prodotto dalla Presidente dell'Associazione Consorzio Umanitas, Donatella Gimigliano, autrice del format, che spiega: "partendo dal mio vissuto con una neoplasia ho pensato che violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, lascia cicatrici e segni indelebili, nel corpo e nella mente".
Sul palco di questa edizione le luci dei riflettori si accenderanno per ascoltare le storie della "mamma" di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, che si racconterà in un toccante monologo: "Io quell'intruso lo conosco bene", di Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, che dedicherà una lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania dal titolo "Vi amavo immensamente, ma non ve lo potrò mai più dire" affidata a Niccolò Agliardi. Accanto al giovane i due nonni, Giulio e Ines, che si stanno amorevolmente prendendo cura di lui. E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando stilista e che affiderà la sua storia "La mia seconda vita" all'attrice Giorgia Trasselli. Tuccillo, affiancata da due speciali testimonial del suo brand, l'attore italo- londinese Ottaviano Blitch e la Miss Italia 2022 Lavinia Abate, riceverà anche il riconoscimento "Un sorriso per Elena", istituito con la famiglia di Elena Augello, scomparsa pochi mesi fa a 40 anni, a sostegno di una paziente oncologica in difficoltà. La storia di Antonietta darà lo spunto per introdurre uno studio sulla "tossicità economica del tumore", realizzato da Lucio Fortunato, primario di senologia del San Giovanni di Roma. La kermesse ospiterà anche due donne, già presenti nella precedente edizione, che racconteranno il loro "giorno dopo": Carolina Marconi, che aveva già lanciato il tema dell'oblio oncologico, e Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido dal mario, che è rinata grazie alle cure supervisionate dal prof. Claudio Urbani e all'importante contributo raccolto dalla testata "La 27 Ora" del Corriere della Sera che, rappresentato dal responsabile della redazione romana, Giuseppe Di Piazza, riceverà dalla donna il Camomilla Award, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. Riceveranno il premio (che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla), inoltre, il conduttore televisivo di TV Talk, Massimo Bernardini, che aveva confessato di "aver alzato le mani sulla sua mamma", la giornalista sportiva Greta Beccaglia, la conduttrice Samantha De Grenet, testimonial della Fondazione Veronesi, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell'Arma dei Carabinieri, per aver salvato la vita di una donna sequestrata dal compagno e che aveva chiesto aiuto con il segno internazionale signal for help, il Direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli, per la rubrica "Mind the gap", la straordinaria vocalist Silvia Mezzanotte, e la trasmissione di Mediaset "Le Iene", rappresentata da Nina Palmieri e Filippo Roma. Tra gli ospiti speciali la conduttrice Francesca Ceci, il flautista Giuseppe Mario Finocchiaro, e il violinista elettrico dall'archetto luminoso, Andrea Casta, che affiancherà la vocalist Serena Menarini, nell'esibizione di una emozionante "The Lord's Prayer", preghiera del "Padre Nostro" in lingua aramaica orientale.
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wunderkammerett · 6 months
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Claudio Abate : Lydia Mancinelli (1970s)
(via Collezione Marone)
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notiziariofinanziario · 6 months
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Eni e il governo del Regno Unito hanno siglato un accordo sulla cattura e il sequestro di carbonio
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Eni e il governo del Regno Unito attuano il primo modello d'affari in tema di cattura e sequestro del carbonio.    "La Ccs svolgerà un ruolo fondamentale nella transizione energetica" commenta l'Ad di Eni Claudio Descalzi, "in particolare consentendo di evitare in modo sicuro le emissioni dell'industria Hard to Abate, per le quali a oggi non esistono soluzioni altrettanto efficaci ed efficienti. L'accordo siglato oggi costituisce un passo significativo per la creazione nel Regno Unito di una nuova e importante filiera industriale altamente sostenibile e delinea un modello di business che sarà in grado di favorire lo sviluppo della Ccs su scala industriale fornendo al contempo gli elementi di certezza necessari per attrarre investimenti privati ad ulteriore supporto dei progetti. La stretta collaborazione con gli stakeholder istituzionali per il raggiungimento di questo accordo rappresenta il paradigma da seguire per sviluppare i progetti di cui abbiamo bisogno per affrontare la sfida climatica", conclude.    Il gruppo energetico ha da poco ottenuto anche una seconda licenza di stoccaggio per il giacimento di gas di Hewett per un secondo progetto Ccs che intende sviluppare nell'area di Bacton e finalizzato a decarbonizzare le regioni del sud-est dell'Inghilterra e dell'estuario del Tamigi. Complessivamente i due progetti di HyNet North West e Bacton hanno una capacità di stoccaggio totale di 500 milioni di tonnellate di CO2. Read the full article
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posttheory · 11 months
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Claudio Abate Giuseppe Penone. Rovesciare i propri occhi, 1970
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valentina-lauricella · 8 months
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cedefaci · 10 months
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Five Times Vongola Settimo retrieved corpses at his CEDEF counterpart’s behest, and one time he made one
1, 2, 3, An Estraneo Traitor, 5, 1
warnings for gore, body horror, and torture of both the physical and psychological variety
Sostrata, his Rain, was there with him when the message came. The runner was dressed in trousers, a shirt, and a vest, the messy flop of hair beneath a newsboy cap lending a sense of youth to the ensemble.
“Settimo.”
Fabio checked the time on the clock on the wall of the restaurant’s private room, then favoured his guest with a coldly empty smile. “Well?” He asked as he stood, “Shall we see whether a single sentence of what you have said to me today was true?”
Swallowed by his shadow, Claudio Estraneo flinched, futilely attempting to suppress his urge to disappear into the furniture until Sostrata, unimpressed, seized the other man forcibly by the shoulder and dragged him upright, helpfully sticking Estraneo’s glasses in the man’s shirt pocket.
The agent formerly known as Cinquedea held the door open for them, and after his Rain had passed by her, frogmarching the Estraneo Don before him, she let the door swing shut and slipped behind them to bring up the end of their procession.
Fabio marvelled, not for the first time, at the difference between his counterpart and his counterpart’s subordinates. Had it been Spada behind him, he would have already been regaled with every shameful secret their guest would never have wanted them to know in between luridly violent threats just to keep Estraneo on his toes. Moreover, the CEDEF Commander would never have contented himself with the practiced, habitual manners displayed by the other agents, instead leaving Fabio with the consistent impression that even when bowing as propriety demanded or offering kisses as pledges of devotion, Spada had been playing some private game with the customs of their society. And that feeling had not abated as they had grown closer. Instead, his friend had simply invited him to take part in his sport.
It had been more fun than he had expected, although Fabio had picked up some of Spada’s more vicious quirks—and even that had proven useful, as evidenced by the trembling figure of a traitorous ally being forced into a car in front of them.
Spada was waiting at the gates of the university, and his face was dark with wrath. Behind him, hidden from onlookers by a giant shimmering soap bubble of illusion, stone-faced CEDEF operatives shuttled boxes of evidence onto the driveway, inventoried and photographed their contents, and sorted them into piles to either be commandeered or destroyed on the spot with Storm Flames.
“Remind me again, Sostrata,” Fabio said casually, “Didn’t Don Estraneo swear, on his mother’s grave even, that his nephew’s work with the government was solidly within the bounds of conventional medicine, and that his focus was solely on seeking a cure for tuberculosis?”
“Yes, Settimo.”
“And does this look like the work of someone trying to invent tuberculosis medicine?”
“No, Settimo.”
“What is this, then?”
“The most extreme breach of Omerta since the term was coined.” Spada answered, his raging Will manifesting itself in an all but tangible aura of madness and horror, the shadows of nightmares cast by moonlight turning his pale face and fair hair into a skull. “A famiglia prostituting itself to government dogs, disgracing its history, selling secrets that were not its to sell.”
Restrained by Sostrata, Estraneo went paper white.
“Don Vongola,” Spada snarled, “This goes beyond petty political posturing. Even were it a time of peace, revealing Flames and building—nay, designing—weapons for the military would be an act of treason against the cosa nostra itself, and this now is a time of war the likes of which the world has never seen—you will not let this stand. The one who acted has been condemned to the brazen bull for his treachery, but what of the mind behind him? What of the collaborators which supported him? What of the den of thieves which produced him? What is your will, Don Vongola?”
He could burn Estraneo to ashes here and now, with the Flame Guns at his hip and the Ring on his hand, but. It did not seem to be enough, somehow, not for the magnitude of this crime—of this sin.
At that moment, their prisoner, clearly aware that he was doomed either way, broke out of Sostrata’s grasp to make a break it in an explosion of indigo flames—
—Fabio had pulled the trigger four times.
Both arms, both legs, returned to the elements by the harmony of the Sky, just as the air rippled—an attack by Spada, barely a hair slower than his own. The head and torso of Claudio Estraneo thumped onto the ground. For a moment, Fabio thought that Spada’s attack had done nothing, but then Estraneo started screaming, and something moved in the man’s belly.
“Rats.” Spada offered a word of explanation, somewhat settled by fighting alongside Fabio. “It will be slow.”
“And painful?” Fabio—Don Vongola had come to a decision. “I will be calling for a general assembly immediately, and I intend to make an example of Estraneo. Until then, keep it nonlethal.”
Spada bowed, modifying whatever state he had imposed on Estraneo with a flick of his fingers, all without taking his eyes off Fabio’s.
“We’ll make a show of it.” Don Vongola continued, “But that’s no reason to be sloppy. Send CEDEF agents to keep tabs on all Estraneo members. I’ll have the Families vote to destroy the famiglia before we act, and their job is to keep the Estraneo from going to ground until then.”
“Already arranged, Settimo.”
He didn’t start, because with his Intuition bright in his mind, Flame high in his heart, he could not help but be aware of everything and everyone around him, but his conscious mind had forgotten the last member of the party that had set off from the restaurant.
“Excellent work, Sage.” Spada nodded at the CEDEF agent that had accompanied them—so that was Cinquedea’s new name.
“Of course, sir.” Sage replied, then frowned at the moaning remains of the Estraneo Don. “I’ll get a tarp for the car.”
“I’ll go with you.” Sostrata added immediately, clearly eager to put some distance between himself and the sight of a quadruple amputee with his insides being slowly devoured by illusionary rats.
“Go.” Fabio gave his permission. He paused, riding the crest of his Wrath, and added, “Bring the body of our guest’s nephew. We’ll see that they get to stay together until the end.”
With their subordinates gone, they were left alone (but for their barely conscious victim).
“You are gathering the Families under your banner, I see.” Spada said, once they were out of earshot.
"Divided, we will fall." Fabio said flatly, “And if we are to act as one, then I will only allow the Vongola to lead us all."
Spada hummed appreciatively. “A clever plan.”
“Thank you.” Fabio shrugged, “Now to lighter things—Cilantro told me why you overhauled CEDEF’s names— ‘no comments from the spice cabinet’, indeed—your pride will be the death of you some day, Spada, especially now that it has already become the death of your dignity (and the Vongola’s). But why Sage for Cinquedea? I get that Gladius can sometimes be an acquired taste, like cilantro, but the reasoning for her name escapes me.”
“His.” Spada corrected, “Sage affected masculine stylings for a mission and found the experience euphorically informative, discovering his desire to be a man in perpetuity, and keeping in mind your usual points of consideration, I decided to facilitate his dreams. Choosing a masculine name for him was no trouble, and he has consequently become the most devoted—as his initiative proves. Your methodology regarding bonds and connections produces impressive results, Fabio.”
“I see.” Fabio frowned, “Strange. Timoteo also chose a man’s name and mode of dress—and yet she has never rejected womanhood.”
“There are parallels, yes.” Spada shrugged, “But Sage has spoken with her regarding the matter and informs me that while there are similarities in their experiences, their situations are not the same. Still, it’s a useful condition. The agreeability of their circumstances is tied to the reach of Vongola’s power, and bound with something as intimate as identity, their loyalty will not waver.”
“Somehow I suspect that you have misunderstood my strategies completely, my friend.”
While he had decided to make the Vongola appealing in comparison to competitors, Fabio had not imagined that it would be done this way—and yet Mists were capable of making tangible alterations to themselves with their Flames, which clearly gave them another perspective on indecency, and from what he had heard of Berlin in Germany and some of the more particular establishments of the night, Spada’s subordinate wasn’t a unique case, even if Fabio himself found the situation odd. And yet Spada was correct. The fact that Vongola was offering a degree of freedom and affirmation not found elsewhere would cement Sage’s loyalty.
“I doubt it. That I have done such a thing is only because I have learned its doing from you, Fabio, as you have learned strength from me.” Spada’s attention turned to the returning men, “Sostrata, get in to the car and help Sage lay down the tarp on the middle seat. Sage, sit the corpse there, set Estraneo the elder in its lap, wrap the tarp around both of them to secure them, then let Sostrata hold them steady.”
Sage obeyed, though with tightly pursed lips. Sostrata was more reluctant, but a jerk of the Settimo’s head had his Guardian bowing to the External Consultant’s authority.
Beside Sostrata, Claudio Estraneo was forced to gaze into the melted face of the charred corpse of the nephew whose blackened arms held him in a hellish embrace, some sort of Mist Construct depriving him of even the ability to scream.
Spada looked at his work with satisfaction, then dismissed Sage to coordinate surveillance efforts while he himself slid into the car in Sage’s place. As a finishing touch, he replaced Estraneo’s glasses, just to make sure his victim would have clear sight of his nephew’s death mask.
He smirked at Fabio, as if to say, look how creative I am.
The Fabio of even an hour ago would have balked, but here and now, his Will blazing behind his eyes and upon his brow, Don Vongola only nodded in approval. Here was the fate which awaited all who betrayed the Vongola; to turn from the Family was to turn to hell.
It was the right thing to do. Spada’s smirk turned into a true smile.
But Sostrata wore a grim frown.
This is the high point of the Fabio/Spada relationship, tbh, the point where Fabio has internalized some of Daemon’s viciousness while Daemon has learned that there’s more to power than just having the biggest stick and the greatest willingness to use it.
Fabio’s Guardians and the CEDEF agents, however, are realizing that their bosses are going too far. In particular, Sage, formerly Cinquedea, will be tapped by Daniela to eliminate Spada for being an unmanageable war-hawk after the Allied Victory, and then succeed Spada as CEDEF Eighth.
The Alliance, at this point, is more of a loosely knit coalition of the big Families agreeing not to step on each other’s toes too much than the well-organized, well-coordinated hierarchy of Families with Vongola at the top as the ultimate arbiter. Fabio started the process, but Daniela was the one who used the fires of war to establish the Vongola as the unquestioned leader of the underworld.
I’ll leave it up to you to decide if Estraneo recognized his ancestor.
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: Apre la mostra Reversing the Eye alla Triennale
Milano: Apre la mostra Reversing the Eye alla Triennale. Triennale Milano presenta – in collaborazione con Jeu de Paume e LE BAL, due tra le più rilevanti istituzioni internazionali che si occupano di immagine – la mostra Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’arte povera, a cura di Quentin Bajac, Direttore di Jeu de Paume, Diane Dufour, Direttrice di LE BAL, Giuliano Sergio, curatore indipendente, e Lorenza Bravetta, curatrice per fotografia, cinema e new media di Triennale Milano. Presentata nelle due sedi parigine tra ottobre 2022 e gennaio 2023, l’esposizione indaga, con oltre 250 opere realizzate da 49 artisti, il rapporto dell’arte povera e di alcune avanguardie presenti in Italia tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta con i linguaggi della fotografia, del cinema e del video. Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, afferma: “Il panorama artistico italiano tra gli anni Sessanta e Settanta è stato caratterizzato da una vitalità eccezionale. Sottolineando l’importanza di questo straordinario periodo, la mostra si concentra sul rapporto tra l’avanguardia di quegli anni rispetto al diffondersi dei nuovi media. Siamo molto felici di presentare, insieme a due istituzioni internazionali importanti come Jeu de Paume e LE BAL, un’esposizione pensata anche per esplorare le possibilità dei mezzi di comunicazione del periodo, che hanno prodotto un cambiamento epocale nel modo di fare arte”. Lorenza Bravetta, curatrice per fotografia, cinema e new media di Triennale Milano, dichiara: “In questo nuovo corso Triennale ha intrapreso un progetto di ricerca per approfondire l’evoluzione dei media e le loro possibili contaminazioni con le nuove tecnologie, con altre discipline e forme di espressione artistica. Con Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’arte povera aggiungiamo un tassello fondamentale al nostro racconto, testimoniando il dialogo tra arte e fotografia che, in quegli anni, ha liberato definitivamente i media da una funzione di mera documentazione, anticipando l’iconosfera nella quale oggi ci troviamo.” L’obiettivo della mostra non è dare conto di tutte le avanguardie presenti in Italia in quell’epoca, ma concentrarsi sulla scena dell’arte povera, come la definì il critico Germano Celant nel 1967. In risposta alla Pop Art americana e in concomitanza con l’attività dei protagonisti della scena concettuale internazionale, l’arte povera aspirava all’incontro tra arte e vita. Benché raramente associati a questa tendenza, la fotografia, il cinema e il video sono stati di fatto ampiamente utilizzati dai suoi esponenti e possono quindi essere annoverati tra i media “poveri”. Oltre ai protagonisti del movimento, la mostra dà spazio all’opera di altri artisti – in particolare fotografi come Elisabetta Catalano, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Ugo Mulas – che esposero con loro o da cui furono influenzati in maniera determinante. L’esposizione, il cui titolo riprende quello dell’opera di Giuseppe Penone del 1970, si articola in un percorso cronologico ed è attraversata da quattro filoni tematici: Corpo, Esperienza, Immagine e Teatro. Ciascuno di questi termini racchiude un interrogativo specifico riguardo al rapporto con il tempo e lo spazio (Esperienza), alla decostruzione della realtà e alle sue rappresentazioni per immagini (Immagine), alla dimensione della teatralità insita in questi media (Teatro), al concetto stesso di identità e al ruolo dell’autore (Corpo). La mostra riunisce le opere di 49 artisti: Claudio Abate, Carlo Alfano, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Elisabetta Catalano, Mario Cresci, Gino De Dominicis, Plinio De Martiis, Luciano Fabro, Giosetta Fioroni, Luigi Ghirri, Luciano Giaccari, Paolo Gioli, Laura Grisi, Marcello Grottesi, Franco Guerzoni, Paolo Icaro, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Piero Manzoni, Plinio Martelli, Paolo Matteucci, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Ugo Nespolo, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Pier Paolo Pasolini, Luca Maria Patella, Giuseppe Penone, Gianni Pettena, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo (Salvatore Mangione), Gerry Schum, Cesare Tacchi, Andrea Taverna, Franco Vaccari, Michele Zaza e Gilberto Zorio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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benissimamente · 1 year
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L'arte nell'arte. Claudio Abate un grande fotografo.
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