#notos rising au

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if anyones here for notos rising just a heads up im gonna b tearing the old fic down and reworking it so its a oneshot series because i always forget that multichapters are the bane of my existence and i can never actually write them </3

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[enchantingrebelalpaca]

In cosa ci ha cambiato la Rivoluzione Industriale?

In tutto, specialmente in peggio.

Preso atto che i “mezzi di trasporto” hanno facilitato il collegamento da un posto all’altro e che “luce e gas”,  ci permettano di vivere in un lusso che diamo continuamente per scontato, lo sviluppo della produzione industriale ha anche e in poco tempo incrementato l’aumento di materiali plastici.

Siamo invasi da Tanta plastica, oggi infinita; è un numero esorbitante che ci sta inghiottendo. E noi? E noi neanche ce ne poniamo il problema, siamo avvezzi dire “la raccolta differenziata è inutile farla, alla fine i rifiuti li accorpano tutti assieme” oppure “una sola persona non basta a migliorare il mondo, meglio non sforzarsi affatto“, quando invece un solo gesto tra migliaia e migliaia può fare la differenza, può diventare fonte d’ispirazione per qualcuno, e poi quel qualcuno può ispirare qualcun altro, e quel piccolo gesto che inizialmente sembrava una goccia dispersa nell’oceano può diventare man mano l’oceano stesso.

Che cosa sarà mai bere per due minuti da una cannuccia e poi buttarla via? è così piccola, così niente. E invece no, quella cannuccia è tutto quando si aggiunge a tutte le altre, usate e gettate via. Oggi l’uso talmente effimero di questo oggetto sta distruggendo i mari. Molti pesci sono morti soffocati dalle stesse cannucce che d’estate usiamo per bere le granite, giusto il tempo di quei cinque minuti.

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Ma chi le ha inventate mi sono chiesta? Stone, Marvin Stone, all’epoca ignaro delle conseguenze sull’impatto ambientale.  Non si comprende come l’essere umano, quando fa una scoperta che dovrebbe avvicinarlo al progresso, lo rende invece più preistorico dell’uomo di Neanderthal; Non ha misura, finisce quasi sempre col farne un uso spropositato di ciò che crea, e così nel caso della plastica, più la domanda sale, più la produzione industriale aumenta.

Sono più che certa che Giulio Natta, l’inventore della plastica (1954), un italiano che ha meritato il premio Nobel (1963) per aver scoperto questo materiale, non aveva in mente la distruzione del nostro pianeta.

Giunti alla consapevolezza di ciò, noto quanto sia faticoso evitare di acquistare tale materiale; Infatti oggi, qualsiasi cosa è in contenitori di plastica, a partire dal cibo che compriamo ai prodotti per l’igiene della casa e della persona come le confezioni dei detersivi, dei saponi, degli shampoo,delle creme, degli spazzolini, dei pannolini, degli assorbenti etc.

Esistono dunque delle alternative e/o dei mezzi per diminuire questo consumo senza fine?

Si

Ecco alcuni link utili per informarsi e vivere la quotidianità in modalità “green”:

Questa macchina trasforma gli avanzi di cibo in energia:  https://homebiogas.com/

Questo dispositivo combatte lo spreco di cibo convertendolo in fertilizzante in 24h: https://vimeo.com/whirlpoolstudios

Sistema di borse per la spesa in grado di ridurre il consumo di plastica: https://www.lotustrolleybag.com/

Piatti commestibili di crusca di frumento decomponibili in 30 giorni:  http://biotrem.eu/

Bottiglia decomponibile dopo lo svuotamento ricavata dalla gelatina di alghe: https://vimeo.com/187180417

Spazzolino in bambù https://www.ecco-verde.it/tea-natura/spazzolino-da-denti-in-bambu-adulti

Assorbenti esterni biodegradabili:  http://www.sanicot.com/it/linee-prodotto/vivicot-bio

Dentifricio solido Lamazuna: https://www.lamazuna.com/it/cosmetici-solidi/67-shampooing-solide-pour-cheveux-normaux-au-sapin-argente-3760201130476.html

Cosmesi Lush shampoo solido in confezione di carta: https://it.lush.com/products/shampoo

Riciclare e creare in casa: https://preciousplastic.com/

Le 10 regole d’oro: https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Raccolta-differenziata-10-regole-per-farla-con-classe

  Nonostante quanto detto, potrebbero esserci delle menti convinte nel sostenere che impegnarsi in questa “missione” sia estremo, che al mondo ci sono problemi più grandi da risolvere (di questo non ho dubbio che ci siano). Ebbene, a tal proposito, sento di consigliare a tutti coloro che la pensano così, di fermarsi un attimo, e di mettersi nei panni di un astronauta che per completare il suo viaggio deve trascorrere 365 giorni chiuso in una navicella spaziale, in orbita attorno alla Terra, e dove può osservarla solo da un obló panoramico.

Dove voglio arrivare? Se avete fatto questo gioco immaginandovi di essere un astronauta, spero vi sarete accorti quanto sia indispensabile avere a bordo una mini serra con baby piantine da curare e amare. Esse diventano un vero e proprio tesoro da custodire, per il semplice fatto che ci rammentano la Vita sul nostro pianeta (esperienza provata da Paolo Nespoli). Questo accade in situazioni come quelle dell’astronauta, o in altre in cui non ci è possibile per esempio fare una passeggiata in campagna, o un pic nic vicino al lago per molto tempo, ed è allora che la Natura non la diamo più per scontata, perché ci manca. Ciascuno di noi nel proprio cuore sa perfettamente che va rispettata, si sa che senza di essa cesserebbe l’esistenza di ciascuna specie che abita la Terra.

Ogni giorno, purtroppo, ci vestiamo di un atteggiamento che ci impedisce di apprezzare e dare valore alle meraviglie naturali di cui siamo circondati abitualmente.

Il mio augurio è quello di attivarci per fare qualcosa, abbandonando gli indumenti dell’indifferenza, da subito, e compiere quei piccoli gesti che ci sembrano niente, perché è certo invece che essi fanno il cambiamento.

A presto caro Lettore

    What it has the Industrial Revolution changed? In all, especially for the worst.

Noting that the “means of transport” have facilitated the connection from one place to another and that “light and gas”, allow us to live in a luxury that we continually take for granted, the development of industrial production has also and soon time increased the increase of plastic materials.

We are invaded by so much plastic, today infinite; it is an exorbitant number that is engulfing us. And US? And we do not even ask the problem, we are accustomed to say “separate collection is useless to do it, eventually the waste merges them all together” or “one person is not enough to improve the world, better not to strain at all”, when instead a only gesture between thousands and thousands can make the difference, can become an inspiration for someone, and then that someone can inspire someone else, and that little gesture that initially seemed like a drop lost in the ocean can become the same ocean .

What will you ever drink for two minutes from a straw and then throw it away? It’s so small, so nothing. But no, that straw is all when you add to all the others, used and thrown away. Today the use so ephemeral of this object is destroying the seas. Many fish died suffocated by the same straws that in summer we use to drink the granite, just the time of those five minutes. But who invented them, I asked myself? Stone, Marvin Stone, at the time unaware of the consequences on the environmental impact. It is not clear how the human being, when he makes a discovery that should bring him closer to progress, makes him more prehistoric than Neanderthal man; It has no measure, it almost always ends up making a disproportionate use of what it creates, and so in the case of plastic, the more the demand rises, the more the industrial production increases.

I am more than sure that Giulio Natta, the inventor of plastic (1954), an Italian who deserved the Nobel Prize (1963) for having discovered this material, did not have in mind the destruction of our planet.

Once you are aware of this, I notice how difficult it is to avoid buying this material; In fact today, everything is in plastic containers, starting from the food we buy to household and personal hygiene products such as detergent packs, soaps, shampoos, creams, toothbrushes, diapers, absorbents etc.

So there are alternatives and / or the means to decrease this endless consumption? Yes

Here are some useful links to learn and experience everyday life in “green” mode:

This machine transforms food leftovers into energy: https://homebiogas.com/

This device fights food waste by converting it into fertilizer in 24h: https://vimeo.com/whirlpoolstudios

Shopping bags system able to reduce plastic consumption: https://www.lotustrolleybag.com/

Edible wheat bran dishes in 30 days: http://biotrem.eu/

Decomposable bottle after emptying obtained from algae gelatin: https://vimeo.com/187180417

Bamboo toothbrush https://www.ecco-verde.it/tea-natura/spazzolino-da-denti-in-bambu-adulti

Biodegradable external absorbents: http://www.sanicot.com/it/linee-prodotto/vivicot-bio

Lamazuna solid toothpaste: https://www.lamazuna.com/it/cosmetici-solidi/67-shampooing-solide-pour-cheveux-normaux-au-sapin-argente-3760201130476.html

Cosmetics Lush solid shampoo in paper packaging: https://it.lush.com/products/shampoo

Recycle and create at home: https://preciousplastic.com/

The 10 golden rules: https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Collection-differenziata-10-regole-per-farla-con-classe

Despite what has been said, there could be convicted minds to argue that engaging in this “mission” is extreme, that in the world there are bigger problems to solve (of this I have no doubt that there are). Well, in this regard, I feel to advise all those who think so, to stop for a moment, and to put themselves in the shoes of an astronaut who has to spend 365 days in a spaceship, in orbit around the Earth, and where it can only be observed by a panoramic port.

Where do I want to get there? If you have done this game imagining you are an astronaut, I hope you will have realized how essential it is to have on board a mini-greenhouse with baby plants to treat and love. They become a real treasure to be guarded, for the simple fact that they remind us of Life on our planet. This happens in situations like the astronaut, when we can not take a walk in the countryside, or a picnic near the lake for a long time, and that’s when Nature does not take it for granted anymore, because we miss it . Each of us in our own heart knows perfectly that it must be respected, we know that without it the existence of each species that lives in the Earth would cease.

Every day, unfortunately, we dress in an attitude that prevents us from appreciating and giving value to the natural wonders of which we are usually surrounded.

My wish is to take action to do something, abandoning the garments of indifference, immediately, and make those little gestures that seem like nothing, because it is certain that they make the change.

See you soon dear Reader

In cosa ci ha cambiato la Rivoluzione Industriale? – What it has the Industrial Revolution changed? In cosa ci ha cambiato la Rivoluzione Industriale? In tutto, specialmente in peggio. Preso atto che i "mezzi di trasporto" hanno facilitato il collegamento da un posto all'altro e che "luce e gas",  ci permettano di vivere in un lusso che diamo continuamente per scontato, lo sviluppo della produzione industriale ha anche e in poco tempo incrementato l'aumento di materiali plastici.

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