Tumgik
#shin nippon puroresu
puroresu-musings · 4 years
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So Harold Meij has today resigned as President/CEO of NJPW after a little over 2 years in charge. He’ll be finishing up on October 23rd when Takami Ohbari, who is current serving as the CEO of NJPW of America, will be taking over. Very interesting indeed.
NDT
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becomixdatabase · 4 years
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[Garouden - La lotta per autodefinirsi.](https://blog.becomix.me/garouden/ "https://blog.becomix.me/garouden/")
Nel Settembre del 1990 Jiro Taniguchi adatta uno dei cicli di una delle serie di romanzi più rinomati di Baku Yumemakura: Garouden – Lupi famelici. Questa serie di romanzi sulle arti marziali è costituita da 13 numeri della prima serie e 4 del sequel Shin Garouden. In Giappone ha avuto talmente tanto successo da far nascere un film nel 1995 e due trasposizioni video-ludiche. Nel tempo, all’adattamento di Taniguchi si è aggiunto un secondo manga ad opera di Keisuke Itagaki. In coda al volume italiano vi è un’intervista a Itagaki dove spiega l’importanza della trasposizione di Taniguchi sul suo adattamento, soprattutto per quel che concerne la definizione dei corpi e la loro plasticità.
Successivamente Taniguchi adatterà una seconda opera di Yumemakura, La vetta degli Dei, che seguirà la passione di Taniguchi per la montagna espressa già in K.
Copertina giapponese
La storia segue il percorso di rivalsa di Bunshichi Tanba. Dopo la morte del suo maestro a seguito di uno scontro con degli yakuza Bushinchi si auto-impone il Dojo Yaburi. Questa pratica consiste nello sfidare il più forte lottatore di un dojo rivale; ciò veniva fatto per pubblicizzare la propria scuola di arti marziali o per espiare un’onta. É così che Tanba gira il Giappone in lungo ed in largo battendosi contro maestri di numerose discipline per provare a sé stesso le proprie capacità. La sua ossessione è Toshio Kajiwara, l’unica persona che l’ha sconfitto, divenuto nel frattempo il wrestler più famoso della Toyoh Pro Wrestling (compagnia giapponese di puroresu). Kajiwara è ispirato al wrestler Akira Maeda, che nell’ultimo decennio della sua carriera ha combattuto nel circuito delle arti marziali miste per la Fighting Network Rings.
I due sono complementari, se Tanba basa il suo stile sui calci e sulle mosse di velocità, Kajiwara è abile nelle leve articolari. Entrambi sono accomunati dall’amore per la lotta come mezzo di auto-definizione in un mondo e una società che segue vie diametralmente opposte alle loro.
La continua messa alla prova a cui si sottopone Tanba è la sua risposta a un trauma del passato. L’aggressione da parte degli yakuza nei suoi confronti e del proprio mentore, con la brutale morte di quest’ultimo, è stata la scintilla per dare sfogo alla propria rabbia. Un’ira necessaria a sopravvivere e che si riversa nella vita di tutti i giorni. La lotta diviene il mezzo per poter esorcizzare le proprie paure e mettersi costantemente ad un passo dal baratro.
Taniguchi modula il suo consueto stile alla storia. Il tratteggio diventa elemento fondamentale nel delineare la muscolatura e soprattutto la massa degli atleti, non limitandosi a creare fisici stereotipati e iper-definiti. La resa degli scontri è eccellente. Ogni vignetta segue lo scontro mossa per mossa, senza fare stacchi e riproducendo le varie prese e manovre in maniera corretta. Il fulcro comunicativo è rivolto alla mimica facciale e alle gestualità. Il manierismo con cui mostra la fatica e il dolore dei combattenti è importante nel caricare di pathos ogni singola lotta che si dipana lungo le pagine. A partire dallo scontro iniziale con la banda di teppisti fino alla resa dei conti tra Tanba e Kajiwara. Nei diversi combattenti colpisce l’abilità di Taniguchi di rendere la dinamicità dell’azione efficace, a quando solo tramite la contrazione della muscolatura a volte grazie alle linee cinetiche, talvolta tramite l’utilizzo dei retini.
Garouden si intreccia con la storia del wrestling nipponico e di conseguenza anche con l’influenza della figura di Antonio Inoki. Nel corso del tempo si sono affacciate diverse federazioni di Puroresuche sceglievano di eseguire match “shoot” (in cui i colpi venivano realmente inferti) ma con esito finale concordato. Inoki è stato una delle figure che più ha promosso questa tipologia di match. Inoltre ha organizzato in prima persona e combattuto diversi match contro altri atleti di altre discipline. In questo modo la sua figura di combattente e campione dei pesi massimi NJPW diventava rispettata, di conseguenza anche quella della federazione d’appartenenza. L’incontro più celebre è quello svoltosi al Nippon Budokan di Tokyo il 26 Giugno 1976 tra Antonio Inoki e Mohammed Alì.
Biglietto ufficiale dell’eventoLa Toyoh Pro Wrestling è la fusione delle due federazioni create da Inoki lungo la sua carriera. Yumemakura riprende l’acronimo della Tokyo Pro Wrestling (la cui attività durò solo un anno), mischiandolo con la seconda creatura di Inoki, la New Japan Pro Wrestling che nel corso del tempo ha stabilito partnership con sigle operanti in Messico e Stati Uniti.
Kajiwara esegue una Gutwrench Suplex sull’avversario
Yumemakura mostra rispetto alla tradizione nipponica e agli atleti. Riconosce loro non solo capacità atletiche e fisiche di pari livello ai combattenti puri, ma anche in diverse scene la capacità di determinazione nell’auto-infliggersi dolore per rendere “vero” lo spettacolo agli occhi del pubblico.
Garouden è un volume eclettico e adrenalinico. Specchio della passione di Taniguchi per la lotta, passione presente anche in Blue Fighter, opera giovanile calata nel mondo del pugilato. Un volume che mostra un lato più nascosto e al contempo esplosivo di Taniguchi, affermatosi nel Vecchio Continente con le sue opere più intimiste.
L'originale è stato pubblicato su [https://blog.becomix.me/garouden/](https://blog.becomix.me/garouden/ "Permalink")
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becomixdatabase · 4 years
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[Garouden - La lotta per autodefinirsi.](https://blog.becomix.me/garouden/ "https://blog.becomix.me/garouden/")
Nel Settembre del 1990 Jiro Taniguchi adatta uno dei cicli di una delle serie di romanzi più rinomati di Baku Yumemakura: Garouden – Lupi famelici. Questa serie di romanzi sulle arti marziali è costituita da 13 numeri della prima serie e 4 del sequel Shin Garouden. In Giappone ha avuto talmente tanto successo da far nascere un film nel 1995 e due trasposizioni video-ludiche. Nel tempo, all’adattamento di Taniguchi si è aggiunto un secondo manga ad opera di Keisuke Itagaki. In coda al volume italiano vi è un’intervista a Itagaki dove spiega l’importanza della trasposizione di Taniguchi sul suo adattamento, soprattutto per quel che concerne la definizione dei corpi e la loro plasticità.
Successivamente Taniguchi adatterà una seconda opera di Yumemakura, La vetta degli Dei, che seguirà la passione di Taniguchi per la montagna espressa già in K.
Copertina giapponese
La storia segue il percorso di rivalsa di Bunshichi Tanba. Dopo la morte del suo maestro a seguito di uno scontro con degli yakuza Bushinchi si auto-impone il Dojo Yaburi. Questa pratica consiste nello sfidare il più forte lottatore di un dojo rivale; ciò veniva fatto per pubblicizzare la propria scuola di arti marziali o per espiare un’onta. É così che Tanba gira il Giappone in lungo ed in largo battendosi contro maestri di numerose discipline per provare a sé stesso le proprie capacità. La sua ossessione è Toshio Kajiwara, l’unica persona che l’ha sconfitto, divenuto nel frattempo il wrestler più famoso della Toyoh Pro Wrestling (compagnia giapponese di puroresu). Kajiwara è ispirato al wrestler Akira Maeda, che nell’ultimo decennio della sua carriera ha combattuto nel circuito delle arti marziali miste per la Fighting Network Rings.
I due sono complementari, se Tanba basa il suo stile sui calci e sulle mosse di velocità, Kajiwara è abile nelle leve articolari. Entrambi sono accomunati dall’amore per la lotta come mezzo di auto-definizione in un mondo e una società che segue vie diametralmente opposte alle loro.
La continua messa alla prova a cui si sottopone Tanba è la sua risposta a un trauma del passato. L’aggressione da parte degli yakuza nei suoi confronti e del proprio mentore, con la brutale morte di quest’ultimo, è stata la scintilla per dare sfogo alla propria rabbia. Un’ira necessaria a sopravvivere e che si riversa nella vita di tutti i giorni. La lotta diviene il mezzo per poter esorcizzare le proprie paure e mettersi costantemente ad un passo dal baratro.
Taniguchi modula il suo consueto stile alla storia. Il tratteggio diventa elemento fondamentale nel delineare la muscolatura e soprattutto la massa degli atleti, non limitandosi a creare fisici stereotipati e iper-definiti. La resa degli scontri è eccellente. Ogni vignetta segue lo scontro mossa per mossa, senza fare stacchi e riproducendo le varie prese e manovre in maniera corretta. Il fulcro comunicativo è rivolto alla mimica facciale e alle gestualità. Il manierismo con cui mostra la fatica e il dolore dei combattenti è importante nel caricare di pathos ogni singola lotta che si dipana lungo le pagine. A partire dallo scontro iniziale con la banda di teppisti fino alla resa dei conti tra Tanba e Kajiwara. Nei diversi combattenti colpisce l’abilità di Taniguchi di rendere la dinamicità dell’azione efficace, a quando solo tramite la contrazione della muscolatura a volte grazie alle linee cinetiche, talvolta tramite l’utilizzo dei retini.
Garouden si intreccia con la storia del wrestling nipponico e di conseguenza anche con l’influenza della figura di Antonio Inoki. Nel corso del tempo si sono affacciate diverse federazioni di Puroresuche sceglievano di eseguire match “shoot” (in cui i colpi venivano realmente inferti) ma con esito finale concordato. Inoki è stato una delle figure che più ha promosso questa tipologia di match. Inoltre ha organizzato in prima persona e combattuto diversi match contro altri atleti di altre discipline. In questo modo la sua figura di combattente e campione dei pesi massimi NJPW diventava rispettata, di conseguenza anche quella della federazione d’appartenenza. L’incontro più celebre è quello svoltosi al Nippon Budokan di Tokyo il 26 Giugno 1976 tra Antonio Inoki e Mohammed Alì.
Biglietto ufficiale dell’eventoLa Toyoh Pro Wrestling è la fusione delle due federazioni create da Inoki lungo la sua carriera. Yumemakura riprende l’acronimo della Tokyo Pro Wrestling (la cui attività durò solo un anno), mischiandolo con la seconda creatura di Inoki, la New Japan Pro Wrestling che nel corso del tempo ha stabilito partnership con sigle operanti in Messico e Stati Uniti.
Kajiwara esegue una Gutwrench Suplex sull’avversario
Yumemakura mostra rispetto alla tradizione nipponica e agli atleti. Riconosce loro non solo capacità atletiche e fisiche di pari livello ai combattenti puri, ma anche in diverse scene la capacità di determinazione nell’auto-infliggersi dolore per rendere “vero” lo spettacolo agli occhi del pubblico.
Garouden è un volume eclettico e adrenalinico. Specchio della passione di Taniguchi per la lotta, passione presente anche in Blue Fighter, opera giovanile calata nel mondo del pugilato. Un volume che mostra un lato più nascosto e al contempo esplosivo di Taniguchi, affermatosi nel Vecchio Continente con le sue opere più intimiste.
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