Tumgik
velax54 · 5 days
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Antonio Scurati ha dato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni una di quelle risposte che andrebbero scolpite nella pietra. Un manifesto di resistenza civile al tempo del post-fascismo che era da tanto che avrei voluto sentire pronunciare. E perché, in queste parole cariche di tensione morale e politica, c’è tutto quello che ha senso dire oggi in Italia.
“Gentile Presidente,
leggo sue affermazioni che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere "quale sia la verità" sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l'entità dell'impegno.
Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l'invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall'agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto. La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a "motivazioni editoriali", come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo.
Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?”
Sono con lui. E sappiano - perché devono saperlo - che siamo in tantissimi.
Lorenzo Tosa
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velax54 · 2 months
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velax54 · 5 months
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L'olivo di Luras, sulle sponde del lago Liscia (Sassari) è l’albero più antico d’Italia: supera i 4mila anni d’età e ancora oggi ospita sotto i suoi rami e la sua immensa chioma centinaia di pecore al pascolo. Il nome in sardo è S’Ozzastru, cioè l’olivastro, e le sue misure sono impressionanti: è alto 14 metri e la circonferenza della chioma è di 23 metri. Il tronco, che ne misura 12, è scolpito da nodi e piccole cavità, che le conferiscono un aspetto da vero patriarca della natura.
da Italia meravigliosa
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velax54 · 3 years
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Nella notte del 6 ottobre 1998, Matthew Shepard accetta un passaggio, fuori da un bar.
Siamo nel Wyoming rurale, è mezzanotte e i due che glielo offrono sembrano amichevoli, vestiti bene, due ragazzini puliti e a modo. Ad un tratto si rivelano però i due mostri che sono.
Aaron McKinney e Russell Henderson lo aggrediscono già in auto: gli rubano i documenti, i soldi e gli tolgono le scarpe, così non può scappare. Dopo di che lo portano in aperta campagna, in un posto dove non passa nessuno e lo legano ad una staccionata. E’ notte fonda e fa freddo ma Matthew non lo sente il freddo, sente solo dolore.
I due lo picchiano selvaggiamente con le mani, con i piedi, con i sassi e persino con il calcio della pistola. E poi lo lasciano lì. Matthew resta lì, per diciotto ore. Fino a quando un passante in bicicletta non lo scorge: gli sembra un spaventapasseri da lontano, tanto è sporco, ammaccato, le vesti stracciate. Poi si accorge che è un ragazzo, coperto di sangue, legato mezzo nudo ad una staccionata e chiama i soccorsi.
Quando paramedici e poliziotti arrivano ha lividi su tutto il corpo, ha un forte trauma alla testa tanto che il cervello è quasi esposto ma soprattutto è il suo viso ad essere spaventoso: è stato picchiato e sfigurato così forte e ripetutamente da sembrare che qualcuno volesse staccargliela quella faccia, far scomparire quel volto.
Una maschera di sangue, tranne che per i solchi lasciati dalle sue lacrime. Matthew è in fin di vita, i danni che ha dentro ogni parte del corpo sono inoperabili, non si saprebbe nemmeno da che parte iniziare. Entra in coma e mai più ne esce. Morirà il 12 ottobre. Ci mette sei giorni a morire, sei giorni di agonia.
I due assassini verranno presi per caso: durante una rissa verranno arrestati e nella loro macchina verranno rinvenute le cose di Matthew e da lì è presto fatto il calcolo.
Lo hanno attirato e pestato perché Matthew era gay. La difesa non ci pensa nemmeno a negare, anzi: sostiene che erano talmente spaventati dall'omosessualità di Matthew, da presunte avances che avrebbe fatto loro, che sono andati nel panico e come impazziti lo hanno ucciso. Lo avrebbero massacrato per legittima difesa, addirittura! Più tardi sosteranno di aver agito in nome di Dio, mossi dalle Parole della Bibbia e lo stesso clero dell'epoca invocherà un'ambigua (e vomitevole) clemenza.
Nessuno ci crede però o meglio a nessuno importa: l'efferatezza e i tempi dell'omicidio rivelano una precisa coscienza, una volontà mostruosa di uccidere Matthew. Uno dei due compari vende l'altro e scampa la pena di morte. Ergastolo, fine pena mai.
L'altro verrà salvato dai genitori di Matthew: accettano di patteggiare e, con una dignità e un'umanità immensa, risparmiano la vita del secondo aggressore. Ergastolo. Perché loro non sono come lui. Diranno: noi stiamo risparmiando la sua vita in memoria di uno che non ce l'ha più.
A tutte le udienze e al funerale di Matthew si presentarono preti, suore, fedeli e fanatici religiosi muniti di cartelli e megafoni sostenendo che Matthew era all'inferno, che era stata la mano di Dio e altre parole di odio che qui, pena la censura, non posso riportare.
Non è servito a nulla perché il martirio, vero, di Matthew e la voce dei suoi genitori è rimbalzata nella mondo civile e nella politica innescando battaglie a favore della comunità LGBT che in sua memoria cambiano le cose ancora adesso.
Sarà Barack Obama a volere una legge federale che espande i crimini dell'odio includendo la discriminazione per motivi di orientamento sessuale e identità di genere. Insomma una legge contro l'omofobia a tutto tondo. Si chiama il Matthew Shepard Act.
Matthew Shepard 1 Dicembre 1976 - 12 Ottobre 1998
Roberto Ranfagni
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velax54 · 3 years
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Braccianti indiani dopati per non sentire la fatica. E’ accaduto a Sabaudia, comune di Latina. Si è chiusa così l’indagine denominata “No pain” (nessuna fatica). Un medico di famiglia avrebbe prescritto farmaci a base di ossicodone (un oppiaceo con effetti simili alla morfina) a oltre 200 suoi assistiti (1500 confezioni i cui costi sono a carico del servizio sanitario nazionale). Erano tutti indiani, per lo più braccianti in servizio nei campi di Sabaudia. Il motivo non era terapeutico e le medicine non venivano consigliate per curare patologie, ma per consentire loro di effettuare turni di lavoro ancora più massacranti alleviando la fatica.
Il dottore è stato anche sospeso per un anno dal pubblico servizio. La stessa misura è stata decisa per un avvocato e un farmacista. Sono indagati anche loro, a vario titolo, per illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato.
Accade in Italia, nell’anno 2021. Un paese in cui tanti (troppi) ancora blaterano che “gli immigrati ci tolgono i posti letto negli ospedali e sfruttano i nostri servizi sanitari, si godono gli alberghi di lusso e 35 euro al giorno, pretendono il wi-fi e portano criminalità.” Ed in cui, sui luoghi comuni e sulla guerra tra poveri ingrassano in molti.
Caio Bongiorno
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velax54 · 3 years
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José Mujica, "el Pepe", lo aveva annunciato col suo linguaggio semplice e schietto pochi giorni fa durante i festeggiamenti del suo partito, il Frente Amplio, per la vittoria delle sinistre alle comunali uruguayane.
"Amo la politica e non voglio andarmene, ma amo di più la vita e visto che sto per andarmene... cerco di allungare i minuti che mi restano da vivere. Che difetto, eh? ", aveva detto alla stampa sorridendo.
"Mi ritiro a causa della mia età, perché ho una malattia immunitaria cronica.
È logico che la politica costringa ad avere rapporti sociali ma io ormai non ce la farei ad andare da una parte e dall'altra, sarei un cattivo senatore. Purtroppo adesso devo prendermi cura di me stesso", ha aggiunto.
Ieri Mujica, 85 anni, lo ha ripetuto durante la seduta del Senato affermando che a causa di una malattia immunologica cronica, rassegnava le sue dimessioni dalla carica di senatore per evitare complicazioni di salute dovute anche ad un eventuale rischio di impatto con la pandemia di coronavirus.
Questa la lettera letta:
"La funzione di senatore impone, tra le altre cose, un rapporto diretto forte e permanente con persone e gruppi sociali. Si tratta di ricevere i cittadini e visitarli a volte nei loro luoghi di lavoro per ascoltare i loro problemi e le loro necessità.
Per un anziano che soffre anche di una malattia immunitaria, questi tempi di pandemia che dureranno troppo a lungo non sono raccomandabili se si dà valore al miracolo della vita.
Quanto detto finora, mi costringe con grande rammarico per la mia profonda vocazione politica, a chiedere che vengano accettate le mie dimissioni dallo scranno concessomi dalla cittadinanza.
Questo non significa abbandono della politica, ma abbandono la prima linea, quella che un buon leader lascia a chi è in grado di superarlo e di fare meglio.
Lascio grato e felice, con ricordi profondi e molta nostalgia. La pandemia mi ha cacciato fuori.
Voglio essere grato, perché nella vita c'è un tempo per arrivare e un tempo per andare via. Grazie ai funzionari che mi hanno sostenuto in questi 26 anni. Alcuni ci hanno lasciato. Grazie a colleghi, ai deputati e ai senatori, con i quali ho condiviso momenti aspri e gioiosi. Non coltivo l'odio nel mio giardino da decenni. Ho imparato una dura lezione che la vita mi ha dato. L'odio finisce per rendere stupidi.
La biologia impone dei cambiamenti, e bisogna avere un atteggiamento di cambiamento per dare opportunità alle nuove generazioni e aiutare a costruire il futuro.
Tante cose mi sono successe nella vita, essere legato per 6 mesi con le mani dietro la schiena, passare due anni senza essere portato a fare una doccia e dovermi lavare con una tazza d'acqua (quando era prigioniero).
Ho passato di tutto, ma non odio nessuno e voglio trasmettere ai giovani che avere successo nella vita non è solamente vincere ma alzarsi ogni volta che si cade. Grazie".
https://www.telesurtv.net/news/jose-pepe-mujica-renuncia-senado-uruguay--20201020-0018.html
http://www.lt9.com.ar/42836-pepe-mujica-se-despidio-del-senado-uruguayo-con-una-carta-aleccionadora
Rete Solidarietà Rivoluzione Boliviana (fb)
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velax54 · 4 years
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😁
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velax54 · 4 years
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Ve li ricordate i post dei tumbleri Melon-Salviniani che si mostravano indignati di chi cantava dai balconi? "Che ci sara' mai da cantare quando la gente muore?" - " dall'ospedale di Bergamo ogni giorno escono carri militari pieni di morti e questi cantano"..
Oggi e' CapitanSalvin-Schettino che invita tutta italia a cantare.
Come dire: "mai sputare in aria che poi vi ricade addosso..
@ilpianistasultetto
N.b il post originale di Salvini parlava di "la soprano", poi corretto "il soprano" visto i molti commentatori che lo stavano sperculando di brutto ...altro che "vairus"..
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velax54 · 6 years
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lisatorajaqueline We don’t care what people think. We are in love 😻 Embracing the cuddles ❤️
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velax54 · 6 years
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I’m the birb that gets embarrassed by her man
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velax54 · 7 years
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LA PRINCIPESSA e LA SUA REGINA
Eccomi Micioni …adoro la vostra presenza …Lucrezia vuole essere il vostro cibo succulento…ma abbinato ad un vino pregiato……Veronica !
…provate ad immaginare il sapore dell'incontro tra il cibo succulento e il vino pregiato …o meglio tra la PRINCIPESSA E LA SUA REGINA …la lingua che con delicatezza scende ..scende..fino a raggiungere l'oasi del piacere ..e lì si sofferma …e lì divarica …e lì ne definisce i confini clitoridei per poi spingersi verso l'umida cavità …ORGASMO!!!!……
….LA PRINCIPESSA LUCREZIA è ancora avvolta dal sapore della vagina della SUA REGINA VERONICA ….
…i MICIONI che rebloggheranno questo post avranno il sublime piacere di vedere LA PRINCIPESSA LECCARE LA VULVA DELLA SUA REGINA..
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velax54 · 9 years
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