Tumgik
Photo
Tumblr media
I tuoi pensieri influenzano le tue emozioni. Modificando i tuoi pensieri, modificherai le tue emozioni. Soltanto tu puoi decidere se provare un'emozione sana e adattiva o un'emozione disfunzionale e patologica. Gli altri non hanno controllo alcuno su di te.
20 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Lo ammetto: ho passato tutti i miei anni a scrivere cose che non ho mai avuto il coraggio di leggere, vivendo sempre nella speranza del viaggio, dietro alle persiane chiuse della mia stanza. Non lo nego: ho buttato il mio tempo dietro alle mie parole per riempire il mio silenzio, per riempire il silenzio degli altri, ottenendo solo troppo silenzio e una voglia assurda di partire, senza essere tornata mai. Lo confesso: ho speso la mia età ad aspettare qualcosa che valesse la pena aspettare, senza accorgermi, in realtà, che tutti i fogli che ho buttato, l'inchiostro che ho sprecato, le parole che ho cancellato, mi assomigliano così tanto, che è da questo tempo che io posso ricominciare. Lo ammetto: ho passato tutti i miei anni a scrivere cose che non ho mai avuto il coraggio di pronunciare, perché ero disperatamente alla ricerca di comprensione, invece di imparare a sentire il mio silenzio, come la pioggia che batte sulla mia finestra ed io, nascosta dietro, in attesa di vedermi tornare.
701 notes · View notes
Text
Ho realizzato che a maggio compio 30 anni. Che mi sono evoluta, a tratti involuta e poi ancora sono diventata un Pokemon, ho cambiato aspetto, ingigantito la mia opportunità e poi mi sono sentita piccola, minuscola e poi ancora ho sputato fuoco, mi sono accorta di avere un potere. Il potere di concepire il corpo oltre la mente, che il corpo fa ciò che la mente vuole, che se la mente non vuole allora il corpo si arrende. Non scrivo più da una vita, sono arrugginita, nella mia testa le parole non hanno virgole, sono un testo che annaspa, mi piace quella canzone che dice che se non piove non crescono i fiori, ma lui è ottimista e ci piscerà sopra.  Sono diventata così giovane che faccio citazioni giovani, che ho concepito che nascondersi è reato, anche quest’anno lavorerò nello stesso posto, mi trovo decisamente bene, eppure la mia ambizione teme ancora di crollare, ma la mia mente sta diventando più forte della mia paura, posso ancora permettermi di sognare.
30 notes · View notes
Note
Mi manca il mio ex ragazzo. Vorrei dirgli che lo amo nonostante tutto. Sto cercando di andare avanti, di metterci un punto e rifarmi la mia vita senza di lui ma non ci riesco. Penso di essere arrivata ad un punto in cui il cedimento è vicino. Mi è crollato il mondo addosso.
Tumblr media
Questo foglio mi accompagna da molto tempo. Ho la camera piena di annotazioni. Le fasi sono importanti: fase numero 4, fase rielaborativa. Per l’accettazione ci vuole tempo, ma chi ha detto che la demolizione sia sempre negativa? Ristrutturare gli ambienti del proprio Sé fa bene. 
18 notes · View notes
Text
Ho trovato il modo perfetto per chiudere il senso di inattività su questo blog che un po' mi rende triste: se cercate il mio nome e cognome finalmente compaio anche io su Pubmed. Che sia un qualche tipo di inizio? E pensare che fino a poco tempo fa credevo che la mia vita fosse un cerchio.
21 notes · View notes
Text
Ti mancheranno tante cose del posto in cui sei. Probabilmente ti mancherà l’odore del caffè al mattino, l’unico in grado di svegliarti veramente. Magari ti mancherà pure tua madre, quella voce che ti ripete spesso ciò che devi fare e che tu ascolti sbuffando, quando, cinque minuti dopo, dimentichi tutto ciò che ti aveva appena detto, uscendo di casa con la borsa più leggera del dovuto. Forse avrai nostalgia pure del tratto di strada percorso tutti i giorni, del paesaggio, del tramonto su quel bel monumento posto al centro della città; avrai certamente nostalgia dei volti degli unici veri amici rimasti accanto a te. Forse avrai pure malinconia dello specchio del bagno nel quale desideravi mettere una bella vasca, ma, in mancanza di spazio, la doccia va più che bene. Ti mancheranno tante cose del posto in cui sei. Ti mancherà pure l’essere etichettato come quello che ha paura di cambiare, come quello impacciato, timido, incapace di controbattere pure alla sua stessa ombra: ti mancheranno le volte spese a guardare il soffitto, in attesa di un segnale (magari anche di un aereo piombato tra le mura della tua stanza, chi lo sa). Ma, prima o poi, arriva il momento di cambiare, di ristrutturare il proprio ambiente interiore, per poter arredare degnamente la propria via di uscita: ti mancherà sempre qualche cosa, avrai sempre il terrore di perdere alcuni pezzi, di non essere all’altezza, ricorda, però, che puoi portare con te tutto ciò che ti serve. Ci sarà altro caffè a svegliarti, le chiamate di tua madre, altri volti sommati a quelli che già conosci, un nuovo tratto di strada, il centro di una nuova città: anche le cose cambiano per vivere e vivono per cambiare, smettila di nasconderti. Smettila di ripiegare i tuoi sogni nel cassetto, rimandando sempre l’occasione per indossarli: sei il vento che gonfia le tue vele e quando il mondo attorno a te sembra così opprimente, non ti resta che vivere di nuovo, per poterlo cambiare.
230 notes · View notes
Note
Vale, la memoria da quali parti del cervello dipende?
Diciamo che chiedere una sintesi in merito alle aree coinvolte nella memoria è molto difficile, perché, vuoi o non vuoi, è il cervello nella sua totalità che deve lavorare. Per quanto riguarda le “maggiori aree” ti posso citare: - ippocampo per la fissazione delle tracce di memoria, - lobi temporali in generale, - corteccia entorinale (dato il suo essere la via di ingresso verso il talamo), - amigdala per il modellamento e la conservazione delle tracce di memoria, - corteccia associativa che manda le informazioni all’ippocampo per la loro codificazione, - corpi mammillari che regolano i processi di memoria a breve termine, - gangli della base (a loro si deve un altro tipo di memoria, quella procedurale, ad esempio nel ricordo implicito di atti motori). Ad esempio, l’informazione visiva non è che viene subito memorizzata tramite ippocampo. Prima ha bisogno dell’elaborazione dei lobi occipitali, poi viene trasferita alla corteccia paraippocampale e peririnale, poi alla corteccia entorinale e poi all’ippocampo. Per questo la memoria coinvolge il cervello nella sua interezza e non si può parlare mai di singole aree.
9 notes · View notes
Text
A volte mi sento come un piccolo enjambement straziato patetico troppo usato dalla bocca di amanti che non sanno andare a capo.
351 notes · View notes
Note
Come faccio a dimenticarlo, Vale...
In anni e anni di blog sai che è la milionesima domanda del genere che ricevo? Sei in buona compagnia. Però, di solito, rigiro sempre questa risposta. Tieniti forte che è un monologo noiosissimo. ;) Le persone non si dimenticano. Le persone hanno importanza, tutte quante, tutte quelle con le quali abbiamo avuto a che fare, che ci hanno insegnato qualcosa, anche che la vita può essere complicata e che i calci in culo che prenderemo non saranno mai abbastanza. Le persone lasciano un segno sulla nostra pelle, sia quando entrano che quando escono dalla nostra vita, perché ci fanno crescere, ci accompagnano per un tratto della nostra maturazione e si portano via pezzi del nostro cuore e lasciano il cervello in balia di un processo assai complicato: distruggere l'idealizzazione. L'idealizzazione è comune: costruisci il concetto di una persona e la inglobi all'interno di una sfera ovattata di perfezione, faticando a riconoscere la sua umanità. Vivi insieme ad essa dei momenti, ti fondi in lei e credi che sarà l'amore della tua vita o l'amicizia della tua vita o il contatto lavorativo che ti insegnerà a darti da fare e che ti permetterà di accedere ad ogni trucco del mestiere e poi ti trovi nudo ed inerme davanti l'abbandono e devi rielaborare, come un luttuoso, l'investimento che non può più essere donato all'oggetto e che non può più nemmeno ritornare indietro e si trova spaesato. E ti senti spaesato. E vorresti dimenticare, ma non puoi. Vorresti urlare, lo fai, vorresti piangere, lo fai, ma ciò non ti restituisce il tempo perduto e questo è un bene, perché non puoi mica rinunciare all'esperienza acquisita: il tempo lenisce ogni ferita. Il non dimenticarsi di se stessi guarisce ogni cicatrice. Il portare avanti la propria persona dà importanza a se stessi e ci fa ricordare che, qualunque cosa accada, è da noi stessi che dobbiamo sempre ricominciare. E allora, pian piano, quella persona verrà ridimensionata in un concetto più terreno e tu potrai rievocarla ridendo, ringraziandola per tutto ciò che ha rappresentato per te, per quel simbolo che tanto hai adorato, ma che ora può restare nella parte della memoria che gli hai concesso, perché hai talmente tanta strada da compiere, che non puoi mica continuare a vivere nella feritoia del passato per tutta la tua vita.
36 notes · View notes
Note
Come faccio a sapere chi sono? Tu sai chi sei?
Le esperienze accumulate faranno da collante al tuo ruolo di figlia/o, studentessa/studente, amica/o, fidanzata/o, adepta/o ad un qualsiasi club o ad un peculiare partito politico. Le delusioni e le soddisfazioni che proverai getteranno un ponte tra le tue emozioni esperite e quelle celate. Gli anni che passano si avvicineranno alle tue passioni e le consentiranno di essere messe in pratica. Il coraggio di esistere permetterà al tuo Vero Sé di incontrarsi con le convenzioni sociali, quel Sé fittizio messo a scudo delle tue paure, per abbracciarlo, consolarlo e dirgli: ti ringrazio per il tuo tempo, è ora di non temere più il nostro riflesso. Io non so chi sono e non so se sono ancora me stessa. Forse sono semplicemente la somma delle mie singole parti, dei miei tentativi andati a male e delle mie incomprensioni nascoste male, però sono certa di una cosa: il non conoscermi del tutto renderà questo mio percorso più eccitante e la scoperta di me stessa più avvincente. Non perdere mai la curiosità e la voglia di stare dalla tua parte e allora scoprirai che più che di una risposta, avevi proprio bisogno di porti quella specifica domanda, che ti avrà portato a diventare davvero la persona che volevi essere, quella persona scoperta poco a poco, tra tutte le tue cadute e i tuoi traguardi raggiunti.
8 notes · View notes
Note
Come posso studiare e ricordare tutto?
Nella nostra testa non c’è spazio per tutto, l’oblio è un fenomeno naturale e i dati irrilevanti progressivamente vengono persi, non ci puoi fare proprio nulla. Per quanto riguarda lo studio, non pretendere di ricordare tutto e subito. Non pretendere di ricordare tutto e subito, imparandolo sterilmente a memoria. Come un pappagallo, insomma. Fatti delle mappe concettuali, lega le nuove nozioni alle vecchie acquisizioni, fatti domande, cerca di essere mosso da una sana curiosità utile a ricercare collegamenti che potrebbero sfuggirti. Posso dirti che fare schemi colorati aiuta il richiamo visivo (almeno con me funziona), che ripetere molto rallenta il decadimento della traccia (almeno con me funziona) e che devi acquisire progressivamente un lessico appropriato alla materia che stai studiando. Progressivamente, eggià. Per dire, nel mio primo avvicinamento alla psicofisiologia, avevo un quadernino, sempre con me, all’interno del quale segnavo i nomi per me sconosciuti, ma assolutamente importanti alla mia causa. Il senso di questo mio delirio è il seguente: trova un metodo di studio utile alla tua persona e al tuo percorso di vita e cresci insieme ad esso. I limiti si abbattano pian piano e, di certo, c’è una bella differenza tra studiare e apprendere: punta su quest’ultimo, che è sempre la soluzione più efficace!
8 notes · View notes
Note
sai aiutarmi sui sogni lucidi?
Eh, che vuoi sapere? Così è generico. Sui Lucid Dreams so che si sta ancora lavorando, quindi non ho questi gran dati da tirare fuori. In sostanza, è uno stato di consapevolezza del sogno, senza abbandonare il proprio sonno. Auto-riflessività e controllo della propria volontà sarebbero caratteristiche qui determinanti, rispetto ai “sogni non limpidi”. Proprio per questo, alcuni studi riportano che le persone in grado di monitorare il proprio flusso di coscienza con un certo distacco hanno sogni lucidi più frequenti (qui si entra nel territorio della metacognizione come consapevolezza e conoscenza dei propri processi cognitivi). In uno studio del 2015 di Filevich e colleghi (pubblicato sul The Journal of Neuroscience), alcuni soggetti volontari hanno compilato un questionario circa il loro sonno e la loro capacità di sognare lucido e sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale. Chi ha riportato maggiore frequenza di sogni lucidi, ha mostrato un maggior volume di sostanza grigia nella corteccia prefrontale laterale (con particolare riferimento alle aree BA 9, 10, tra le regioni filogeneticamente più recenti, indispensabili per la programmazione, il controllo dell’azione e il comportamento motorio). Queste aree BA 9 e 10, tramite analisi strutturali, mostrerebbero un maggior flusso sanguigno durante il monitoraggio del pensiero e durante l’attività onirica. Se dovesse interessarti, la review è questa: -  Filevich, Dresler, Brick, Kühn “Metacognitive Mechanisms Underlying Lucid Dreaming” in JNeurosci (21 gennaio 2015)
5 notes · View notes
Note
Vale, ci manchi. Quando torni????
Ogni tanto mi affaccio, anche se bisogna accettare che sono invecchiata male con il blocco dello scrittore. Però dai, va tutto bene, non mi posso lamentare, ho tanti bei progetti in atto!
4 notes · View notes
Text
Sindrome del cuore spezzato
In Giappone il Tako Tsubo è una piccola anfora utilizzata per catturare i polpi. Questa trappola dà il nome ad una patologia, una cardiomiopatia da stress, la Sindrome del Cuore Spezzato.Un forte dolore può alterare il microcircolo del cuore e portare un’acinesia antero-apicale in questo organo, modificandone la contrazione e facendogli, così, assumere una forma che ricorda quella di un tako tsubo. Questa sindrome, però, è reversibile: solo l’1% di questi pazienti risulta in pericolo di vita, in quanto già a tre mesi il cuore può riprendere il suo normale aspetto, senza bisogno alcuno di intervento chirurgico. Un concetto che oserei paragonare alla plasticità cerebrale: la sostanza grigia, nel corso del tempo, può aumentare o ridursi, le connessioni neurali possono essere create, indebolite o danneggiate, può esserci un buon recupero funzionale persino dopo un trauma cranico abbastanza gravoso, grazie al reclutamento dei neuroni delle aree circostanti al danno. Siamo fatti per resistere agli urti della vita. Ovviamente non a tutti, pure Superman ha la sua kryptonite, ma il nostro organismo sa combattere contro gli affanni dell'esistenza, allineando cuore e cervello in nostra difesa: spetta solo a noi il dovere di non gettare le armi prima del tempo. Tanto cosa abbiamo da perdere? Il cuore riprenderà il suo aspetto. La plasticità scandirà la nostra attività cerebrale. Spetta a noi fare il resto e terminare il nostro perenne lavoro in corso: la nostra vita.
49 notes · View notes
Note
Se posso chiederti: in cosa consiste la stimolazione cognitiva? :)
Sostanzialmente un intervento psicosociale attivo contro il decadimento cognitivo, in pazienti affetti da demenza preferibilmente di grado lieve o moderato. Con questo intervento si prende in carico l’anziano globalmente, col fine di aumentare la sua riserva cognitiva ed agire su specifici domini cognitivi. Inoltre si potenziano le competenze residue sulle quali poter contare nel riorientamento funzionale alla realtà. Dato che è un’associazione di volontariato nella mia realtà territoriale, l’intervento attuato è di gruppo e fatto in maniera più ludica, per personalizzare gli atti e non appesantire il contesto. Sto cercando di trasferire questa mia attività via Skype, per rivedere i miei “nonnini” e non lasciarli soli, dato che non so quando li rivedrò.Questo lo faccio veramente di cuore, anche se poi come lavoro mi occupo di pazienti HIV, quindi altra storia ancora. @il-piccoloprincipe
4 notes · View notes
Note
Valeeeeeeee come stai? Fatto qualche stravolgimento fisico? Mi sei mancata!
Ciao! Chissà quanto durerà questa parentesi, ma per il momento provo a ricordarmi di avere ancora Tumblr. :)Per il resto, sto bene, nessun cambiamento epocale, ho sempre i soliti capelli lunghi. Lascio una foto testimonianza, perché mi piace il panorama fiorentino! 
La foto è di fine settembre, specifico, sono a casa mia, non mandatemi De Luca col lanciafiamme
Tumblr media
E sono il solito accrocco bisognoso di farmaci vari ed eventuali.
Tumblr media
28 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Quando amiamo la totalità del nostro cervello è accesa: il giro frontale dorsolaterale, l’insula, il giro temporale superiore, il giro angolare, la corteccia occipitale, la corteccia occipitotemporale e le regioni temporali ventrali sono tra le più attive. In particolare, le regioni legate alla passione (e qui non visibili) sono: il nucleo caudato, il talamo, la corteccia cingolata anteriore, l’ippocampo e il giro precentrale. Un neurotrasmettitore particolarmente elevato è la dopamina, legata al sistema di ricompensa: la dopamina è associata alla “richiesta del premio”, ossia al desiderio, alla dipendenza del viso amato. E a questo aumento di dopamina corrisponde la diminuzione di serotonina, vincolata ad un duraturo sentimento di felicità (il suo aumento si avrà nelle successive fasi di “amore maturo”).
42 notes · View notes