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#Errori Evidenti
mccek · 7 months
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“Nonoo” questa mattina sei venuto a mancare e dopo aver lottato per altri tre mesi, anche se in ospedale ti avevano dato pochi giorni, ininterrottamente non hai mai mollato quel filo sottile che divide la vita dalla morte; anche contro le tue volontà a testa alta col tuo carattere (in cui non mi rispecchiavo) sei riuscito a tenerti vivo, ahimè, purtroppo, la morte vince si tutto, non ha pietà.
Fin da piccolo il tuo sogno era di vedermi guidare, cosa che se pur col tempo ho saputo apprezzare non ho mai amato fare come te, prima che l’infarto ti colpisse definitivamente ti avevo fatto una promessa, di portarti a vedere un gran premio di formula uno, da noi tanto amata, questo seppur per evidenti problemi economici non mi avrebbe mai impedito di non farlo, però non avresti avuto le forze, anche se immagino che ti saresti commosso, anche se una persona come te era difficile vederla piangere.
Abbiamo avuto periodi in cui ci costruivamo mentalmente dei muri invisibili e proprio per la differenza del nostro carattere questo ci ha ferito entrambi, fuori sicuramente eravamo orgogliosi ma il problema poi è sempre dentro, quel peso che a lungo andare ti consuma fino a trasformalo in malattia.
Col senno di poi siamo bravi tutti, tu hai le tue responsabilità e io le mie, non esistono santi, nessuno di noi due ha vinto o perso, nonostante abbiamo sofferto, ci siamo riavvicinati pian piano, con più fiducia e lo abbiamo fatto raccontandoci la mia, la nostra infanzia, nostra perchè alla fine hai passato davvero tanti anni assieme a me quando ero piccolo, io non dimentico i tuoi errori nonno, ma nemmeno il bene che mi hai fatto, la tua immensa disponibilità per me e la mamma quando aveva bisogno di essere portata per lunghi anni su e giù in ospedale, sappi che queste cose rimarranno impresse nella mia testa, perché col tempo, forse crescendo, anche se ancora mi vedo, sai, un po’ bambino, quel Mattia che era il tuo idolo, che doveva essere il migliore di tutti, ma che in realtà voleva solo essere come tutti, e che quei tutti avessero il mio stesso cuore, quella bontà che col tempo è pian piano svanita.
Chi si dimentica di tutta quella gente che ci Incontrava in bici la mattina presto?
La tua felicità negli occhi, nel vedere come tutti si fermassero a guardarmi, a parlarmi e a sottolineare il fatto che il sorriso non mi mancasse mai.
Si andava a prendere il pane, ne volevo subito un pezzo, ci fermavamo a vedere tutti i cani della via con la speranza che rispondessero alle mie parole, e restavo lì convinto fino a quando sentivo abbaiare e tu mi davi conferma delle loro risposte.
Che periodi, cercavo sempre mia mamma, purtroppo per via del lavoro per me era come stesse via intere settimane ma in realtà così non era, però tu ben sapevi quanto io sia legato a mamma, e tranquillo ricorderò sempre quanto anche tu lo fossi, anche se spesso avevi qualcosa da ridere per via del tuo carattere ricorderò le tue ultime parole: “La mamma è la donna più intelligente che ho conosciuto, fin troppo buona e disponibile per tutti, voglio che lei lo sappia”.
Potrei scrivere un libro, non un poema su ciò che abbiamo vissuto insieme, sei stato la mia infanzia, il mio periodo preferito, lo rivivrei mille volte, nonostante il tuo modo di essere, ma chi sono io per giudicare? Certo, quello che penso lo dico, come hai sempre fatto tu, ma allo stesso tempo non mi nasconderò mai come non giudicherò mai!
Ora stai vicino alla nonna, e assieme fatemi il regalo più grande, che non sono i soldi, non sono una vita di successi, ma la speranza di vedere vostra figlia, mia mamma, stare un po’ meglio.
Solo questo.
Il pensiero rimbomberà sempre nella mia testa, fra cose belle e cose brutte, ma per vivere di questi tempi, bisogna affidarsi solo all’amore, lo sai nonno no?
Quella piccola parte di odio che io ho sempre avuto verso la mia generazione, e tu, verso chi ben sapevi, era molto simile, però se fossi qui so che con un sorriso, e magari una lacrima, diresti: “Qua te ghe rason”.
Ciao caro nonno, ti voglio bene❤️
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arcobalengo · 11 months
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Himars: le super armi made in USA, terrore dei civili del Donbass
Un anno fa, il 4 luglio 2022, i militari ucraini iniziarono ad impiegare i razzi statunitensi ad alta precisione per i sistemi Himars ed i MLRS M270 contro la Repubblica Popolare di Donetsk.
Come riporta la JCCC di Donetsk (struttura che si occupa di monitorare i bombardamenti ucraini), a causa dell’impiego da parte di Kiev di queste armi, solo in città e nella regione sono rimasti uccisi 34 civili, mentre i feriti sono 154, tra cui 10 bambini. Questi razzi hanno danneggiato o distrutto 194 tra case e palazzine abitate da civili, 4 ospedali e 13 scuole.
Gli Himars erano stati dipinti dai nostri giornali come “l’arma della vittoria ucraina”, strumenti precisi ed efficaci che avrebbero dovuto cambiare le sorti del conflitto in poco tempo.
Secondo la JCCC, in un anno Kiev ha lanciato 345 razzi di questo tipo sulla regione di Donetsk (il lancio di un razzo costa circa 150000$). E ciò senza contare le regioni di Lugansk, Zaporozhye e Kherson.
Non è un segreto che l’esercito di Zelensky prima di impiegare questi sistemi debba ottenere il via libera dagli ufficiali americani, i quali forniscono informazioni accurate sugli obiettivi da colpire. Eppure in numerose occasioni questi sistemi si sono dimostrati imprecisi, così come è palese che i militari USA abbiano commesso evidenti errori (sarebbe un gravissimo crimine qualora si trattasse di decisioni consapevoli) nel corso delle operazioni di ricognizione per stabilire le coordinate da fornire ai colleghi ucraini prima di aprire il fuoco.
Il 28 giugno l’esercito ucraino ha impiegato questi razzi per colpire un ponte di Donetsk, uccidendo l’autista di un autobus di linea e un altro civile. Pochi giorni prima razzi simili erano stati lanciati su Volnovakha, colpendo un centro dove vengono distribuiti aiuti umanitari. Li morirono due civili, altri 18 rimasero feriti.
Foto: Villaggio Golmovsky, palazzina distrutta dagli Himars la scorsa estate. Quattro civili rimasero uccisi
🖋️RangeloniNews
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onlynishi-blog · 6 months
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fidatevi sempre del vostro sesto senso. Lo schifo che ho provato oggi è stata solo una colpa che mi sono meritata a non ascoltare segni evidenti che mi lasciava quella persona. Auto convincersi delle cazzate che vi vengono dette come scusa per delle attese a dei messaggi .. passarono ad ogni messaggio minuti ore e poi se chiedevo spiegazioni mi diceva che era occupato .. ed io che continuavo a leggere frasi dove l’amore era l’esatto opposto e chi ci teneva trovava sempre il tempo per te.. e invece continuavo a credere alle cose che mi diceva e io “va bene sarà così per forza é così .. non può essere mai che con altre persone trovi il tempo subito”. Ed io sentivo che dovevo chiederli di vedere quella chat di quella persona di cui già sospettavo e avevo paure e invece mi sentivo urla addosso di quanto fossi gelosa di quante preoccupazioni inutili mi facevo. E già da lì dovevo capire che chi ci tiene non ti urla né addosso né litiga né prende errori miei per confrontarli con i suoi.
Confrontava chat con una persona perché sapeva benissimo che se fosse successo a lui una situazione così avrebbe fatto determinate cose per questo aveva paura e io non è che non mi accorgevo ma continuavo a pensare alle miliardi di altre motivazioni perché semplicemente quando ami qualcuno non vuoi andare mai a quel pensiero che tanto ti preme per paura di scoprire che sia quella la vera motivazione. E invece oggi mi sono presa coraggio tanto di chiedere quella fottuta chat e ha preferito dirmi "no no piuttosto la blocco" e lì mi si sono accese e confermate in quella frase tutte quelle paure che tanto tenevo dentro . Per poi scoprire che non è vero che non ci tenesse che quella persona di cui avevo tanto paura, aveva tutte le sue attenzioni senza attese e tutte quelle che io ho subito e sofferto mesi credendo alle sue TROIATE . Niente concludo qua se avete un sesto senso indagate e non fatevi sopraffare da altri pensieri per migliorarvi la situazione, meglio scoprire l’amara verità che tenersi una persona amara.
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realnews20 · 7 days
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 "In sintesi, mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola". A parlare in una lunga intervista al Corriera della Sera è Luciano Benetton che si appresta a lasciare, nei giorni del suo compleanno, quella Benetton che aveva creato.     "Qualche mese fa ho capito che c'era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale", spiega Benetton nel ricordare che "per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia".     "Solo il 23 settembre del '23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo", prosegue Benetton. Poi "in uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d'improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato". "... Saremo attorno ai 100 milioni". E "adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare".     "Sono uscito dall'azienda nel 2012 con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto ho deciso di rientrare nel 2018, poco prima della sua scomparsa. Edizione non era riuscita - racconta - a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio. Appena rientrato cerco di risolvere gli errori più evidenti, verso la fine del 2019 mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato".     "La scelta cade su un candidato che viene dalla montagna, mi fa simpatia, mi dico 'scarpe grosse cervello fino', si presenta con apparente volontà di capire e farsi carico dei problemi, compresa la compagine manageriale da integrare". Anche se qualche preoccupazione sorge quando "vengo avvertito da una telefonata accorata di un conoscente di non proseguire con questa persona perché la definisce assolutamente non idonea a un incarico così complesso". "...il consulente che lo aveva proposto mi tranquillizza insistendo che la persona è ambiziosa e molto adatta a crescere professionalmente", dice ancora Benetton assumendosi "la responsabilità di aver sbagliato la scelta".     L'allame dei sindacati  Il mancato raggiungimento da parte del gruppo Benetton degli obiettivi prefissati al 2023 dal piano industriale "era previsto, ma non certo delle dimensioni indicate nell'intervista al Corriere da Luciano Benetton", cioè 100 milioni. E' la reazione delle organizzazioni sindacali di Treviso alle affermazioni rilasciate dal fondatore del gruppo tessile, Luciano Benetton. I sindacati riferiscono che, causa l'andamento non corrispondente alle aspettative, era già stato loro comunicato che non sarebbero stati distribuiti i premi di risultato previsti nel contratto integrativo. I dati 2023, comunque, non sono ancora stati resi noti.  Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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giancarlonicoli · 10 days
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Avranno paura di morire poveri?
25 mag 2024 13:02
OPS, C’È UN BUCO DI 100 MILIONI NEL GRUPPO BENETTON! – LUCIANO BENETTON ACCUSA I MANAGER DI AVERGLI NASCOSTO I CONTI DRAMMATICI DEL GRUPPO DI ABBIGLIAMENTO DA LUI FONDATO: “MI SONO FIDATO E HO SBAGLIATO. SONO STATO TRADITO. QUALCHE MESE FA HO CAPITO CHE C’ERA QUALCHE COSA CHE NON ANDAVA. ED È ESCLOSA LA BOMBA, HANNO PRESENTATO D’IMPROVVISO UN BUCO DI BILANCIO DRAMMATICO, ATTORNO AI 100 MILIONI…” – LUCIANO LASCIA LA PRESIDENZA E PUNTA IL DITO CONTRO L'AD MASSIMO RENON (SENZA MAI NOMINARLO): “MI ERO MESSO A DISPOSIZIONE E NON MI HA MAI CHIESTO NULLA. ERO STATO AVVERTITO DA UN CONOSCENTE CHE QUESTA PERSONA ERA ASSOLUTAMENTE NON IDONEA…”
Estratto dell’articolo di Daniele Manca per il “Corriere della Sera”
La voce di Luciano Benetton è ferma. Ha sempre avuto uno sguardo positivo. Negli Anni Sessanta, ormai dimenticati, in quelle zone agricole del Veneto, diciamocelo «depresse», la voglia di portare lavoro buono fu alla base dello sviluppo della sua azienda. Persino il sopportare la tragedia del Ponte Morandi sebbene il «signor Luciano» come lo hanno sempre chiamato nel gruppo, avesse da tempo lasciato (dal 2012) qualsiasi attività in azienda per dedicarsi ai suoi progetti personali come «Imago Mundi» che ha riunito quasi 30 mila artisti, l’aveva vissuta con la «responsabilità» di chi sa di esserlo sia per quello che fai, sia per quello che non fai.
Ma in queste settimane nelle sue parole prevale di nuovo l’amarezza, quella di un uomo classe 1935. Amarezza profonda. Si appresta a lasciare nei giorni del suo compleanno quella Benetton che aveva creato. [...]
Andiamo con ordine. Cosa sta succedendo perché questo addio a Benetton? È la sua azienda…
«In sintesi, mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale».
Sono accuse pesanti…
«Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia. Ma ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità».
Ma cosa è accaduto di così grave per arrivare al punto di lasciare tutto?
«Facciamo un passo indietro. Sono uscito dall’azienda nel 2012 con la società in salute, con un fatturato di 2 miliardi e in utile, anche se la logica dice che si può sempre fare meglio. Solo dopo una forte insistenza da parte di mio fratello Gilberto ho deciso di rientrare nel 2018, poco prima della sua scomparsa. Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio. Appena rientrato cerco di risolvere gli errori più evidenti, verso la fine del 2019 mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato».
Fate come si legge nei manuali: è meglio che le famiglie imprenditoriali si affidino a un certo punto dello sviluppo o di una crisi a un manager…
«Sì, la mia funzione in quel momento era quella di tutor per portare ad autonomia manageriale la società. Avessi avuto vent’anni in meno mi sarei impegnato in prima persona. La scelta cade su un candidato che viene dalla montagna, mi fa simpatia, mi dico “scarpe grosse cervello fino”, si presenta con apparente volontà di capire e farsi carico dei problemi, compresa la compagine manageriale da integrare. Va detto che vengo avvertito da una telefonata accorata di un conoscente di non proseguire con questa persona perché la definisce assolutamente non idonea a un incarico così complesso».
Quindi c’era stato chi vi consigliava prudenza.
«Certo e naturalmente condivido la mia forte preoccupazione con il consulente che lo aveva proposto il quale invece mi tranquillizza insistendo che la persona è ambiziosa e molto adatta a crescere professionalmente».
Cosa accade a quel punto?
«Iniziamo la collaborazione e spiego che sono a disposizione per domande o approfondimenti nella massima autonomia dei rispettivi ruoli. Va detto che non mi ha mai chiesto nulla, né lui né i nuovi collaboratori che ha inserito, tra questi cinque provengono dall’area commerciale di una azienda con tradizione di mercato completamente diversa dalla nostra».
Lei era presidente poteva intervenire. Ha avuto tutte le possibilità.
«[…]  Il fatto che non mi chiedesse mai niente e non si confrontasse mai su scelte anche sensibili, tipo quelle di eliminare figure professionali dalla lunga esperienza senza parlarmene, l’ho interpretato come chi ha studiato il caso e agisce consapevolmente. Sa, non mi immagino che cambino persone capaci con persone senza esperienza. Penso che i cambi siano per migliorare. Come ripeto sono stato abituato male, ho avuto la fortuna di avere attorno persone “responsabili”».
Deve tenere conto che in mezzo c’è stata anche una cosa come il Covid...
«Sì, il Covid che logicamente ha alterato l’attività e i risultati. Per questo il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l’obiettivo era risultato accettabile. Infatti nei vari consigli i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo».
Ma siamo solo a settembre del ’23 quasi dieci mesi fa...
«Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro, mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l’altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all’azienda per l’atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti. Frasi del tipo “abbiamo deciso noi e dovete attenervi” che non siamo abituati né a sentire né ad utilizzare in azienda, danno la levatura della nuova compagine manageriale. [...]»
Lei fa presente che i conti non quadrano e cosa succede, vengono presi rimedi...
«In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato».
Non mi dice la cifra?
«Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna».
Dove è stato l’errore?
«Guardi, o sono impreparati al punto da non saper comprendere i fondamentali dell’azienda, quindi in buona fede ma gravemente inadeguati agli incarichi che hanno ricoperto, oppure hanno deciso volontariamente di tenere nascosta la realtà dei fatti quindi omettendo informazioni preziose, fino al punto in cui non hanno più potuto nascondere la verità. Ci sarà un’investigazione a riguardo».
Non ha nulla da rimproverarsi?
«Da parte mia è stato grave l’essermi fidato e l’aver pensato che fossero consapevoli e responsabili. Una cosa del genere, però, a questo livello di gravità e sorpresa, è comunque impossibile prevenirla. Ma ripeto, non cerco scuse, mi assumo la responsabilità di aver sbagliato la scelta».
Ora cosa succede alla Benetton, lei lascia e?
«Adesso occorre guardare avanti, nei prossimi mesi sarà fatto un piano per il futuro, abbiamo perso quattro anni e questo rende tutto più difficile non avendo la bacchetta magica. Purtroppo ci saranno sacrifici da fare. Quello che posso dire è che sarà messo il massimo impegno per ritrovare l’energia dei tempi migliori e dare nuova linfa a questo brand che rappresenta così tanto per la nostra famiglia e che porta il nostro nome».
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lamilanomagazine · 4 months
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Var, svolta in Premier League: gli arbitri spiegheranno le decisioni in tempo reale
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Var, svolta in Premier League: gli arbitri spiegheranno le decisioni in tempo reale. Mentre in Italia il Var è oggetto di critiche feroci per via di evidenti errori arbitrali, l'Ifab dà il via libera agli arbitri della Premier League per motivare in tempo reale (direttamente in campo) le loro decisioni legate ad episodi da Var. Il tutto avverrà, come avviene già nel rugby, attraverso un microfono. Questo darà agli arbitri la possibilità di spiegarsi meglio sia con gli spettatori presenti sugli spalti sia con il pubblico televisivo. I direttori di gara intratterranno un dialogo già con i giocatori coinvolti nell’azione al vaglio del Var, ai quali illustreranno i motivi per cui si è arrivati ad una determinata decisione. Tutte le conversazioni saranno udibili da tutti (tifosi compresi) in tempo reale. La conferma ufficiale della svolta dovrebbe arrivare dall'Assemblea Generale, in programma a marzo, poi toccherà ai club di Premier esprimersi al riguardo. Se ci sarà l'ok definitivo si partirà con la sperimentazione dalla prossima stagione. Lo scorso anno, alcuni test erano già stati condotti nel campionato messicano e nella coppa di lega portoghese.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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CHE DIFFICILE AMMETTERE CHE A GENOVA ERA RIGORE, MIX DI ERRORI GRAVI GIUSTIFICATI, PERCHÉ ?
Da Genoa-Juventus ormai sono passate più settimane ma la polemica non si placa, del resto i dialoghi al Var usciti in questi giorni sono evidenti e mostrano un mix di poca competenza e atteggiamenti che non si possono comprendere e che sicuramente alimentano dei sospetti,  Reazioni estreme per esempio, per l’intervento che era nettamente da rosso su Yildiz a cui, però, corrisponde una sanzione…
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iltorosiamonoi · 7 months
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Cairo:"Dirò ai miei giocatori di buttarsi la prossima volta"
Il presidente del Torino è ancora su tutte le furie per il rigore mancato e il gol annullato sabato sera contro il Monza. Due errori evidenti che hanno tolto al Toro una possibile vittoria.“Non c’è rispetto per noi, voglio capire il motivo: non c’è rispetto per il Toro, forse siamo antipatici o lo sono io. Le nostre stagioni, così, si complicano perché è come se fossimo penalizzati ogni anno di…
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scienza-magia · 9 months
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Mai si può conoscere il futuro dei mercati azionari
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Le previsioni sono inutili: Perché non bisogna dare retta ai guru. "Le previsioni di mercato sono difficili... soprattutto quando riguardano il futuro" - Niels Bohr Bene, abbiamo avuto una piccola licenza poetica, ma il punto è che anche se ci proviamo, le previsioni del futuro sono difficili nel migliore dei casi e impossibili nel peggiore. Se potessimo prevedere con precisione il futuro, gli indovini vincerebbero tutte le lotterie, i sensitivi sarebbero più ricchi di Elon Musk e i gestori di portafoglio batterebbero sempre l'indice. Tuttavia, possiamo analizzare ciò che si è verificato in precedenza, eliminare il rumore del presente e discernere i possibili risultati del futuro. Il problema principale di Wall Street, sia oggi che in passato, è la costante mancanza di considerazione degli eventi imprevisti e casuali che inevitabilmente si verificano. Ne abbiamo visti molti, dalle guerre commerciali alla Brexit, alla politica della Fed e a una pandemia globale negli ultimi anni. Eppure, prima che ognuno di questi eventi causasse una flessione del mercato, gli analisti di Wall Street si sono sbizzarriti nel dire che non sarebbe successo. Ad esempio, il 7 dicembre 2021 e scritto un articolo sulle previsioni per il 2022. "C'è una cosa di Goldman Sachs (NYSE:GS) che è sempre coerente: sono 'rialzisti'. Naturalmente, dato che il mercato è più spesso positivo che negativo, "paga" essere rialzisti quando la propria azienda vende prodotti a investitori affamati. È importante ricordare che Goldman Sachs si è sbagliata quando era più importante, in particolare nel 2000 e nel 2008. Tuttavia, in linea con la sua tradizionale tendenza rialzista, il capo stratega azionario di Goldman, David Kostin, ha previsto che il S&P 500 salirà del 9% a 5100 alla fine del 2022. Come osserva, ciò "rifletterà un rendimento totale prospettico del 10% compresi i dividendi". Il problema, ovviamente, è che il S&P 500 NON ha chiuso l'anno a 5100.
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S&P 500 Daily Chart Non è solo Goldman Sachs a fare previsioni rialziste ed errate, ma la stragrande maggioranza degli analisti di Wall Street. Tali errori di previsione sono più evidenti nelle aspettative sugli utili a termine. Ed Yardeni tiene traccia delle previsioni storiche sugli utili e delle variazioni per ogni anno. Le aspettative degli analisti sono chiaramente sbagliate di circa il 30% in media.
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S&P 500 Earnings Monthly Chart Nonostante i crescenti segnali di rischio di recessione, gli analisti stanno tornando ad essere sempre più ottimisti sulla crescita degli utili fino al 2024. Naturalmente, per generare tali utili è necessaria una crescita economica sostanzialmente più forte.
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S&P 500 NTM EPS Chart Quindi, la domanda diventa: quanta fiducia dobbiamo avere nelle stime di Wall Street quando si tratta di investire? Le previsioni sul futuro hanno una scadenza Alla fine degli anni '90 è stato condotto uno studio sull'accuratezza delle "previsioni", prendendo in considerazione le previsioni di diverse professioni, tra cui sensitivi e meteorologi. Lo studio giunse a due conclusioni. - I"meteorologi" sono i predittori più accurati del futuro, - La capacità di previsione era accurata fino a soli 3 giorni. Soprattutto, una volta che le previsioni si estendono oltre i 3 giorni, l'accuratezza non è migliore del lancio di una moneta. Un quarto di secolo dopo, la rivista Economist ha analizzato i modelli informatici e la loro accuratezza nelle previsioni meteorologiche. Sorprendentemente, nonostante il massiccio aumento delle capacità di analisi dei computer, la maggiore raccolta di dati e il miglioramento dei modelli, l'accuratezza non è migliorata. Oggi come allora, l'accuratezza delle previsioni meteorologiche è circa del 100% per 3 giorni nel futuro. Tuttavia, a dieci giorni, l'accuratezza non è ancora migliore del lancio di una moneta.
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Weather Forecast Accuracy Ecco il punto critico. Quando si analizzano i modelli meteorologici, esiste un'enorme quantità di dati osservabili. Dalle temperature superficiali alle zone di alta e bassa pressione, all'umidità, alla qualità dell'aria e a numerosi dati. Questi dati, raccolti da radar Doppler, radiosonde, satelliti meteorologici, boe e altri strumenti, vengono inseriti nei supercomputer dell'NWS, dove i modelli numerici di previsione sono al lavoro. Tuttavia, con tutti questi dati, l'accuratezza delle previsioni è buona solo per tre-dieci giorni. Dato che i mercati sono influenzati da un ampio spettro di input estremamente variabili, dall'economia alla geopolitica, alla politica monetaria, ai tassi di interesse, agli eventi finanziari e, soprattutto, alla psicologia umana, quanto sono accurate le previsioni a 12 mesi dal futuro? Come investitori, quanto peso dovremmo dare a qualsiasi previsione che si estenda per più di una settimana? Come muoversi da qui Nel breve periodo, tutto ciò che conta per gli investitori è la psicologia di mercato a breve termine. Questa psicologia è facilmente visibile nell'analisi tecnica dei dati di mercato. Ecco perché ogni settimana discutiamo con voi i livelli tecnici di supporto e resistenza e la tendenza generale del mercato, rialzista o ribassista. Nel lungo termine, ovvero nel corso del prossimo decennio, saranno i fondamentali e le valutazioni a determinare il rendimento dei vostri investimenti. In quest'ottica, il mio compito di gestore di portafoglio è quello di gestire i rischi di mercato. Fare una scommessa "unilaterale" su un potenziale risultato comporta un rischio eccessivo di sbagliare, con un potenziale impatto sul capitale del cliente e un danno per i risultati finanziari. Per questo motivo, affrontiamo la gestione del rischio sul mercato scegliendo di coprire il rischio e di ridurre le passività potenziali. Data l'attuale struttura del mercato, abbiamo tre opzioni: - Non fare nulla - Se i mercati si correggono, distruggiamo capitale e tempo in attesa che il portafoglio si riprenda. - Prendere profitto - Prendere profitto, raccogliere liquidità e ridurre l'esposizione azionaria prima di una correzione aiuta a mitigare i danni di un calo. Tuttavia, in caso di errore, possiamo riacquistare le posizioni, aggiungerne di nuove o ridimensionare le partecipazioni in portafoglio secondo le necessità. - Hedge - Abbiamo anche optato per la copertura, aggiungendo al portafoglio una posizione "inversa" rispetto al mercato, che ci consente di mantenere intatte le posizioni esistenti. "Scoraggiando il portafoglio", riduciamo efficacemente il rischio azionario (e la relativa distruzione di capitale) durante una correzione del mercato. Come già detto, in passato abbiamo continuato a utilizzare una combinazione di entrambi i metodi #2 e #3. Non fare nulla ci lascia eccessivamente esposti a uno "shock di volatilità" inatteso nel mercato o a un'inversione della psicologia rialzista. A nostro avviso, possiamo gestire il rischio o ignorarlo. L'unico problema dell '"ignorare il rischio" è che da tempo non funziona bene. Linee guida per gli investimenti Quando si tratta di investire, tendiamo a ripetere i nostri errori dimenticando il passato. Pertanto, vale la pena di ripetere le linee guida per gli investimenti, in modo da riportare l'attenzione su ciò che conta davvero. - Investire non è una competizione. Non ci sono premi per chi vince, ma severe sanzioni per chi perde. - Le emozioni non hanno spazio negli investimenti. In genere è meglio fare il contrario di ciò che si "sente". - Gli UNICI investimenti che si possono "comprare e tenere" sono quelli che forniscono un flusso di reddito e un ritorno del capitale. - Le valutazioni di mercato sono strumenti di market timing molto scadenti. - I fondamentali e l'economia guidano le decisioni di investimento a lungo termine - l'avidità e la paura guidano il trading a breve termine. - Il "market timing" è impossibile, mentre lagestione dell'esposizione al rischio è logica e possibile. - L'investimento è una questione di disciplina e pazienza: la mancanza di una delle due può essere distruttiva per i vostri obiettivi di investimento. - I commenti quotidiani dei media non hanno alcun valore: spegnete la televisione e risparmiatevi il capitale mentale. - Investire non è diverso dal gioco d'azzardo:entrambi sono "congetture" sui risultati futuri basate sulle probabilità. Il vincitore è colui che sa quando "foldare" e quando andare "all in". - Nessuna strategia di investimento funziona sempre: il trucco sta nel saper distinguere tra una strategia di investimento sbagliata e una temporaneamente in disuso. "Il problema principale dell'investitore, e anche il suo peggior nemico, è probabilmente lui stesso" - Benjamin Graham. Read the full article
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alessandro54-plus · 9 months
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Di Bello e Fourneau sospesi per un mese dopo il rigore negato in Juventus-Bologna
articolo: https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/23_agosto_29/di-bello-fourneau-sospesi-un-mese-rigore-arbitri-var-9188840e-45dc-11ee-af8a-d4a1657857d8.shtml?refresh_ce L’arbitro e il varista di Juve-Bologna hanno commesso «evidenti errori». Sarà fermo per qualche settimana anche Mariani per l’errore in Milan-Torino Un mese di sospensione per tutti e due: arbitro e varista. Punizione…
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megachirottera · 1 year
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Sono stati scelti gli approcci corretti per gestire la pandemia?
In questo momento, c’è un consenso diffuso sul fatto che la pandemia sia stata gestita in modo massiccio. Molti di questi errori erano palesemente evidenti al momento in cui sono stati commessi, ma la minoranza che ha cercato di prevenirli per tutti gli scopi pratici non è stata in grado di fermare questo disastro ferroviario.
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LA DISLESSIA E I DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO: INTERVISTA PER "PROFESSIONE MAMMA"
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COME RICONOSCERE I SEGNALI DELLA DISLESSIA ( DSA )
La dislessia fa parte della famiglia dei disturbi specifici dell'apprendimento
scolastico, assieme alla disgrafia, la disortografia e la Discalculia. Sono disturbi cognitivi di origine neuro-biologica....
quindi geneticamente determinati e ad alta familiaritá.
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Si manifestano con difficoltá precoci e specifiche nell'apprendimento (rispettivamente delle abilitá di lettura, scrittura e ortografia, calcolo) che non dipendono da deficit intellettivi, scarsa motivazione, problematiche di natura emotiva
o svantaggio culturale.
Il 10% della popolazione scolastica presenta difficoltá di apprendimento, ma solo il 5% presenta difficoltá specifiche di apprendimento.
La Dott.ssa Anna La Guzza, psicologa clinica specializzata in prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi dell'apprendimento, emotivi e del comportamento, in questa intervista affronta il tema dei disturbi dell'apprendimento del bambino,
per invitarci a prenderne coscienza.
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Dott.ssa La Guzza come facciamo ad accorgerci precocemente se nostro figlio ha qualche disturbo specifico?
"Io credo che l'identificazione precoce sia fondamentale ai fini della positiva evoluzione del disturbo.
I primi segnali possono cogliersi già a 3 anni (secondo le ultime ricerche) ma uno specialista può già individuarli dai 5 anni, quando il bambino frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia.
A 5 anni è un bambino che non ha ancora maturato i prerequisiti all'apprendimento.
A questo proposito le scuole dovrebbero impegnarsi a mettere in campo test di screening.
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All'ingresso in prima ci sono segnali più evidenti:
- A Gennaio della prima fa fatica a riconoscere le lettere, spesso le inverte, confonde p q d b, confonde la a e la e, fa fatica a imparare parole o poesie a memoria, appare disorientato nella percezione del tempo, tarda a imparare ad allacciarsi
le scarpe o a leggere l'orologio.
- E' molto più lento rispetto ai bambini della sua classe nella lettura e commette molti errori quando legge. Commette molti errori di ortografia e , nonostante l'impegno, non riesce a migliorare.
- Può non ricordare le tabelline, i giorni della settimana, le stagioni o i mesi...dimentica il nome degli oggetti e può avere scarsa memoria.
- Può avere difficoltà di attenzione e concentrazione.
- Ma nonostante queste difficoltà è un bambino intelligente e sveglio, molto creativo e intuitivo, che magari eccelle in altri ambiti quali lo sport, la musica, il disegno."
Cosa si fa nel momento in cui si nutrono dei dubbi in tal senso?
" Ecco, se avete il sospetto che le difficoltà di vostro foglio non siano dovute a scarsa motivazione, disinteresse, scarse possibilità di apprendimento o altro, se il vostro bambino appare frustrato, scoraggiato, o emergono sintomi fobici verso
la scuola, chiedete colloquio urgente agli insegnanti.
Le insegnanti, se formate, hanno il dovere di condurre valutazioni di approfondimento specifiche.
Se avete ancora dei dubbi contattate un centro specializzato Dsa per un approfondimento.
Un bambino con disturbo dell'apprendimento che non viene riconosciuto vive continue frustrazioni, la sua autostima può essere molto bassa e quindi richiede un sostegno psicologico continuativo."
Emotivamente tutto ciò va a compromettere l'autostima inizia la frustazione come aiutarli?
"Come avrete sicuramente capito il disturbo dell'apprendimento è un mondo complesso, fatto soprattutto di emozioni.
Per questo motivo lo psicologo clinico specializzato è il professionista adatto per affiancare il bambino e le famiglie.
La problematica (e ci tengo a precisare, la dislessia e i dsa sono un problema nel momento in cui l'ambiente non è preparato ad accogliere questo tipo di neurodiversità) è comunque complessa perché ogni caso è a se stante e le emozioni sono
fortemente implicate.
Quindi rivolgetevi ad uno psicologo specializzato, che programmi un trattamento su lettura, scrittura e calcolo ma anche sostegno alla famiglia, consulenze alle insegnanti e soprattutto sostegno alle emozioni del bambino con dsa.
I bambini con dsa (dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, e disturbo misto) sono bambini con intelligenza nella media, per definizione"
Dott.ssa come riconosciamo un bravo psicologo?
"Per lo psicologo "bravo" il lavoro non è un lavoro ma una passione, il suo interesse primario è il benessere del bambino è un professionista umile che non propone il suo trattamento come risolutivo, è una persona umana e sincera che sa consigliare
senza invadere, una persona che sa ascoltare veramente e si commuove, che fa il suo lavoro con passione e meglio che può.
I primi incontri di solito sono conoscitivi, quindi andate e toccate con mano.
Se il professionista non vi convince cercate altro!
Ma soprattutto, portate il vostro bambino... Se vi dirà "mamma quando torniamo?" "mamma che bello non voglio andare via" allora siete sicuri che è il posto giusto per lui!"
Ma torniamo emozioni e su come sostenere un bambino con dsa.
" Credo che il primo passo da fare sia essere sinceri circa il disturbo, spiegare con parole semplici in cosa consiste, in modo che il bambino possa rendersi conto che le sue difficoltà nn sono dovute a scarsa intelligenza o svogliatezza.
Uno psicologo che segue il bambino lavora innanzitutto su questo, sul riconoscimento non sono delle difficoltà oggettive, ma dei propri punti di forza.
Questo permette di incrementare l'autostima Il genitore a casa può fare la stessa cosa. Sarà il professionista a indicare quali strategie impiegare
Ci sono molti modi per incoraggiare o motivare un bambino ma non tutti sono adeguati al caso specifico, appunto perché c'è molta variabilità."
"Ascolto e dialogo aperto sono sicuramente atteggiamenti vincenti per un genitore e per un insegnante, così il bambino può sentirsi amato e accettato, con le sue particolari diversità."
PSICOLOGO DSA CONSULENZA ONLINE
Centro Dislessia Dsa a Milano
Per informazioni: Dott.ssa Anna La Guzza Direttrice Centro Amamente Milano Cell.3311842704
http://www.professionemamma.it/risultati-della-ricerca.html?searchword=la%20guzza&searchphrase=all
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LA DISLESSIA E I DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO: INTERVISTA PER "PROFESSIONE MAMMA" 
 
COME RICONOSCERE I SEGNALI DELLA DISLESSIA ( DSA )
La dislessia fa parte della famiglia dei disturbi specifici dell'apprendimento
scolastico, assieme alla disgrafia, la disortografia e la Discalculia. Sono disturbi cognitivi di origine neuro-biologica....
quindi geneticamente determinati e ad alta familiaritá. 
Si manifestano con difficoltá precoci e specifiche nell'apprendimento (rispettivamente delle abilitá di lettura, scrittura e ortografia, calcolo) che non dipendono da deficit intellettivi, scarsa motivazione, problematiche di natura emotiva o svantaggio culturale.
Il 10% della popolazione scolastica presenta difficoltá di apprendimento, ma solo il 5% presenta difficoltá specifiche di apprendimento.
La Dott.ssa Anna La Guzza, psicologa clinica specializzata in prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi dell'apprendimento, emotivi e del comportamento, in questa intervista affronta il tema dei disturbi dell'apprendimento del bambino, per invitarci a prenderne coscienza. 
Dott.ssa La Guzza come facciamo ad accorgerci precocemente se nostro figlio ha qualche disturbo specifico?
"Io credo che l'identificazione precoce sia fondamentale ai fini della positiva evoluzione del disturbo. 
I primi segnali possono cogliersi già a 3 anni (secondo le ultime ricerche) ma uno specialista può già individuarli dai 5 anni, quando il bambino frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia.
A 5 anni è un bambino che non ha ancora maturato i prerequisiti all'apprendimento.
A questo proposito le scuole dovrebbero impegnarsi a mettere in campo test di screening. 
All'ingresso in prima ci sono segnali più evidenti:
- A Gennaio della prima fa fatica a riconoscere le lettere, spesso le inverte, confonde p q d b, confonde la a e la e, fa fatica a imparare parole o poesie a memoria, appare disorientato nella percezione del tempo, tarda a imparare ad allacciarsi le scarpe o a leggere l'orologio.
- E' molto più lento rispetto ai bambini della sua classe nella lettura e commette molti errori quando legge. Commette molti errori di ortografia e , nonostante l'impegno, non riesce a migliorare. 
- Può non ricordare le tabelline, i giorni della settimana, le stagioni o i mesi...dimentica il nome degli oggetti e può avere scarsa memoria.
- Può avere difficoltà di attenzione e concentrazione.
- Ma nonostante queste difficoltà è un bambino intelligente e sveglio, molto creativo e intuitivo, che magari eccelle in altri ambiti quali lo sport, la musica, il disegno." 
Cosa si fa nel momento in cui si nutrono dei dubbi in tal senso? 
" Ecco, se avete il sospetto che le difficoltà di vostro foglio non siano dovute a scarsa motivazione, disinteresse, scarse possibilità di apprendimento o altro, se il vostro bambino appare frustrato, scoraggiato, o emergono sintomi fobici verso la scuola, chiedete colloquio urgente agli insegnanti. 
Le insegnanti, se formate, hanno il dovere di condurre valutazioni di approfondimento specifiche.
Se avete ancora dei dubbi contattate un centro specializzato Dsa per un approfondimento.
Un bambino con disturbo dell'apprendimento che non viene riconosciuto vive continue frustrazioni, la sua autostima può essere molto bassa e quindi richiede un sostegno psicologico continuativo." 
Emotivamente tutto ciò va a compromettere l'autostima inizia la frustazione come aiutarli? 
"Come avrete sicuramente capito il disturbo dell'apprendimento è un mondo complesso, fatto soprattutto di emozioni.
Per questo motivo lo psicologo clinico specializzato è il professionista adatto per affiancare il bambino e le famiglie.
La problematica (e ci tengo a precisare, la dislessia e i dsa sono un problema nel momento in cui l'ambiente non è preparato ad accogliere questo tipo di neurodiversità) è comunque complessa perché ogni caso è a se stante e le emozioni sono fortemente implicate. 
Quindi rivolgetevi ad uno psicologo specializzato, che programmi un trattamento su lettura, scrittura e calcolo ma anche sostegno alla famiglia, consulenze alle insegnanti e soprattutto sostegno alle emozioni del bambino con dsa.
I bambini con dsa (dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, e disturbo misto) sono bambini con intelligenza nella media, per definizione" 
Dott.ssa come riconosciamo un bravo psicologo? 
"Per lo psicologo "bravo" il lavoro non è un lavoro ma una passione, il suo interesse primario è il benessere del bambino è un professionista umile che non propone il suo trattamento come risolutivo, è una persona umana e sincera che sa consigliare senza invadere, una persona che sa ascoltare veramente e si commuove, che fa il suo lavoro con passione e meglio che può.
I primi incontri di solito sono conoscitivi, quindi andate e toccate con mano.
Se il professionista non vi convince cercate altro!
Ma soprattutto, portate il vostro bambino... Se vi dirà "mamma quando torniamo?" "mamma che bello non voglio andare via" allora siete sicuri che è il posto giusto per lui!"
Ma torniamo emozioni e su come sostenere un bambino con dsa.
" Credo che il primo passo da fare sia essere sinceri circa il disturbo, spiegare con parole semplici in cosa consiste, in modo che il bambino possa rendersi conto che le sue difficoltà nn sono dovute a scarsa intelligenza o svogliatezza.
Uno psicologo che segue il bambino lavora innanzitutto su questo, sul riconoscimento non sono delle difficoltà oggettive, ma dei propri punti di forza.
Questo permette di incrementare l'autostima Il genitore a casa può fare la stessa cosa. Sarà il professionista a indicare quali strategie impiegare 
Ci sono molti modi per incoraggiare o motivare un bambino ma non tutti sono adeguati al caso specifico, appunto perché c'è molta variabilità."
"Ascolto e dialogo aperto sono sicuramente atteggiamenti vincenti per un genitore e per un insegnante, così il bambino può sentirsi amato e accettato, con le sue particolari diversità."
 Centro Dislessia a Milano
Centro Amamente Milano  Cell.3311842704
http://www.professionemamma.it/risultati-della-ricerca.html?searchword=la%20guzza&searchphrase=all
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archiviodati · 2 years
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Algoritmi, piattaforme proprietarie e censure arbitrarie
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I livelli di arbitrio che il sistema degli algoritmi mette in atto sono sempre più elevati. Come alcuni di voi già sapranno, ormai, in queste piattaforme proprietarie è quasi impossibile interagire con un essere umano e far capire perché non c'è nessuna violazione del regolamento, nei casi in cui si incorre in evidenti errori da automatismo irragionevole. Vale la pena di perdere qualche minuto per provare a ottenere soddisfazione, ricorrendo a questa sorta di arbitrato. Anche se qualche dubbio sulla efficacia di questo metodo è più che lecito, visti i precedenti, evidenziati nella foto che pubblico qui di seguito.
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In precedenza, avevo segnalato un post molto diffuso di un personaggio pubblico che si riteneva in diritto di insultare i suoi interlocutori. Il risultato è alquanto paradossale: insultare gli interlocutori è permesso; commentare in maniera sarcastica è incitamento all’odio.
Assurdo.
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delinquenzanews · 2 years
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Squali imprecisi e puniti dal Parma
Squali imprecisi e puniti dal Parma
Nonostante gli evidenti progressi in diverse fasi di gioco, mischia e rolling maul in primis, gli Squali della Pro Recco Rugby non riescono ancora a concretizzare abbastanza e ad evitare errori che si rivelano fatali contro avversari di qualità. Così l’appuntamento con i primi punti è stato di nuovo rimandato, dopo la sconfitta per 29-7 nel bell’impianto di Moletolo, contro la Rugby Parma. Gli…
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Jacobelli a TMW RADIO: "Inevitabili le polemiche post Juve-Bologna, errori troppo evidenti di Di Bello"
Intervenuto a "TMW Radio", Xavier Jacobelli torna anche sulle polemiche post Juventus-Bologna: "Gli errori sono stati talmente evidenti che le polemiche sono inevitabili.source
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