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#Morti 3 maggio
perfettamentechic · 20 days
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3 maggio … ricordiamo …
3 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Alessandro D’Alatri, regista, sceneggiatore e attore italiano. Iniziò a recitare giovanissimo. Fece il suo debutto nel 1969. Passò alla regia nei primi anni ottanta, dirigendo più di 100 spot pubblicitari che ottennero ottimi riconoscimenti. Nel 1991 realizzò il suo primo film Americano rosso. Ne seguirono altri di successo. Fu docente del corso di Filmmaker alla ACT MULTIMEDIA, la scuola…
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realnews20 · 3 days
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Domenica 20 maggio 2012 un terremoto di magnitudo 5.9, alle 4.03 del mattino, svegliò all'improvviso la popolazione, squassando la Bassa emiliana e sconvolgendo centri produttivi come Mirandola, Medolla, Sant'Agostino, San Felice sul Panaro, tra le province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara. Nove giorni dopo, il 29 maggio, prima alle 9 e poi verso l'una, il sisma tornò ad aggredire con due scosse superiori ai 5 di magnitudo, meno intense di quella del 20 ma più distruttive: la seconda scossa colpì soprattutto il lavoro di questa terra fatta di distretti industriali che esportano nel mondo prodotti di certificata qualità. Furono gli operai a pagare il prezzo più alto per il crollo dei capannoni: la Bbg di Mirandola, la Meta di San Felice, la Haemotronics di Medolla diventarono simboli del dramma di quel martedì mattina di quasi estate, quando tanti erano appena tornati al lavoro per ricominciare al più presto la produzione di eccellenze gastronomiche, del biomedicale, della meccanica. Le tendopoli già allestite e abitate fecero sì che i nuovi crolli di edifici non provocassero un numero enorme di vittime. Il sisma causò complessivamente 28 morti e 300 feriti, 45mila le persone sfollate, con una stima dei danni per 13 miliardi: quattro i capoluoghi coinvolti e 55 i comuni, oltre a 48 comuni limitrofi che subirono danni solo in alcuni edifici. Per approfondire Agenzia ANSA A 12 anni dal sisma concluso restauro del Duomo di Finale Emilia - Notizie - Ansa.it Domenica la cerimonia di riapertura ufficiale del luogo di culto (ANSA)   Una ricostruzione quasi completa Una ricostruzione pressoché completata, a cominciare da quella privata, cioè abitazioni e attività produttive. Dopo le terribili scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012 e i durissimi mesi che seguirono, la Regione Emilia-Romagna fa un bilancio del lavoro svolto ricordando l'investimento complessivo di 7,07 miliardi concessi e 6,12 miliardi liquidati. Questi i numeri della ricostruzione: circa 20mila abitazioni ripristinate e 28mila persone rientrate nelle proprie case; 570 scuole ripristinate o ricostruite ex novo; oltre 6.800 piccole attività commerciali, artigiane e dei servizi rese di nuovo agibili, 3.359 aziende industriali e agricole ristrutturate e altre 2.155 imprese hanno messo in sicurezza i propri stabilimenti o spazi di produzione. Ancora: circa 1.200 interventi già conclusi, e un nuovo bando in corso, nei centri storici per la riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali nonché 371 chiese riaperte al culto. Intanto, proseguono i lavori per completare la realizzazione del Piano delle opere pubbliche e dei beni culturali, condiviso con Soprintendenze e autorità ecclesiastiche, più complessa anche per i vincoli storici e architettonici esistenti. Negli ultimi 2-3 anni, sottolinea la Regione, "si è dovuto fare i conti con un aumento imprevedibile dei prezzi delle materie prime che ha impattato fortemente sugli interventi della ricostruzione e per il quale è stato richiesto e ottenuto uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni per la ricostruzione pubblica che nel corso del 2023 ha permesso di sbloccare cantieri e lavori per oltre 130 milioni". Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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pietroalviti · 3 days
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Ceccano 21 maggio 1944, le bombe distruggono la chiesa di S. Pietro
Comunemente si ritiene che la chiesa di S. Pietro, che sorgeva all’estremo limite settentrionale di Ceccano, sia stata distrutta nel bombardamento del 3 novembre 1943. In realtà in quell’occasione, che tanti morti fece a Ceccano, la chiesa fu soltanto danneggiata. La distruzione completa si ebbe invece il 21 maggio nel pieno dell’arretramento tedesco, dopo lo sfondamento del fronte a…
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giancarlonicoli · 2 months
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21 mar 2024 19:00
“DIETRO ALL’ATTACCO NEI MIEI CONFRONTI CI SARÀ QUALCHE INVIDIA, LASCIATA, INEVITABILMENTE, IN EREDITÀ” – L’EX MAGISTRATO GUIDO SALVINI REPLICA ALL’ARTICOLO DEL “CORRIERE” CHE SOTTOLINEA COME SIA ANDATO IN PENSIONE LASCIANDO 297 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO MAI FISSATE: “NON C’È NESSUNA PENDENZA URGENTE O IMPEGNATIVA NEL RUOLO CHE HO LASCIATO, UN’AUTOSTRADA SGOMBRA PER CHI È CHIAMATO A SUCCEDERMI” – “HO SPESSO OSATO CRITICARE, DA GIUDICE NON ‘ASSOCIATO’  IL MIO MONDO DI APPARTENENZA. ALLA FINE, IN UN MODO O NELL’ALTRO, I DISSENZIENTI SI COLPISCONO, E POSSIBILMENTE ALLE SPALLE” -
Estratto dell’articolo di Guido Salvini per “Il Dubbio”
Dispiace che il lungo ed astioso articolo del Corriere spari, con pretese di scoop, volutamente alle ombre, ed è ovvio perché è un articolo che ha il fine preciso che diremo alla fine, senza servire affatto a comprendere i problemi della giustizia a Milano. Ho lasciato l’Ufficio quattro mesi fa – per questo la chiamo una vendetta postuma, studiata all’“interno” – senza alcuna misura cautelare pendente, nessuna intercettazione, nessuna archiviazione, nessuna sentenza fuori termine e con tutti i processi di rilievo per la collettività o conclusi o fissati.
Non ho mai ricevuto in questi anni, da pm o avvocati difensori, nemmeno di persone offese, richieste di sollecito o lamentele per qualche fascicolo urgente in attesa. Questo per non parlare, non dovrei farlo io, dei grandi processi di interesse collettivo terminati nella soddisfazione di tutte le parti, da Monte dei Paschi alle violenze degli ultrà interisti al fenomeno dei trapper, da tristi e complesse colpe mediche a un monumentale giudizio abbreviato per mafia, la cosiddetta cosca Aquilano, concluso, in un contesto difficilissimo di scontro tra accusa e difesa, con molte assoluzioni in soli 3 mesi nell’estate 2023, e senza pretendere mesi di esonero dall’arrivo dei fascicoli ordinari come chi mi aveva preceduto nel corso delle indagini. [...]
Ovviamente in un ufficio come quello dei Gip, sotto organico da quando è nato (lo ha scritto molte volte anche il presidente del Tribunale), non ci sono “ruoli zero”, molti fascicoli restano in attesa e transitano da chi esce a chi subentra. Ma se stai attento, sono quelli di seconda e terza linea, non rilevanti in termini di pericolosità o di efficacia preventiva, spesso nati morti e destinati a fare poca strada, con le regole e le limitazioni introdotte dalla riforma Cartabia: quelli che nei corridoi chiamiamo scherzosamente “carte buone per un’amnistia” (per inciso, sarebbe una buona idea), carte senza sbocco, che non hanno un futuro significativo in un’aula.
Ci sono quelli che arrivano anche da altre sedi giudiziarie quasi prescritti e con la sorte segnata. Quello con 44 imputati che cita con enfasi il Corriere, ad esempio: un “falso in supporti Dvd” arrivato a Milano già in agonia da un’altra sede. Spesso ci sono richieste zoppicanti presentate dai Pm (non è una critica) tanto per fare statistica e liberare la stanza di un po’ di carte: un fenomeno che dopo la riforma dovrebbe pian piano attenuarsi, liquidando all’origine i processi inutili. Se il Corriere vuole, possiamo esaminare i miei fascicoli uno a uno: credo che dopo pubblicherebbe un articolo ben diverso.
Non c’è nessuna pendenza urgente o impegnativa nel ruolo che ho lasciato, un’autostrada sgombra per chi è chiamato a succedermi e che ha goduto anche dell’omaggio del mio archivio informatico e del completo know how per tutti i fascicoli. Lasciando l’ufficio a dicembre, avevo fissato fascicoli sino a maggio, non oltre. Si fa così, sembra un dettaglio ma è quello che smonta tutta la malevola narrazione del Corriere, perché non ci sovrappone mai a chi subentrerà, di cui non si conoscono tempi, modi, e organizzazione del lavoro che vorrà darsi, soprattutto se è una collega con una recentissima maternità. [...]
Nell’articolo si leggono anche frottole, ne cito solo una: l’elenco dei processi è stato redatto regolarmente dalla Cancelleria su mia richiesta e messo a disposizione dell’Ufficio il giorno stesso del mio congedo. Poi non ci sono 900 archiviazioni pendenti ma zero, ripeto zero, tutte fatte e firmate. Semplicemente il nostro ufficio archiviazioni, per la mancanza di personale che conosciamo, non le ha ancora “registrate” e sono ferme addosso a una parete…
E so bene, anche questa è una astuzia giornalistica, che oggi parlare di Codice rosso ha un forte effetto evocativo. Ma tutti i seri processi in Codice rosso, potenzialmente pericolosi, erano già stati fissati o definiti, e rimanevano solo vecchi conflitti in famiglia da tempo risolti e a volte da non riaccendere, piccoli episodi datati e accuse a stranieri o persone offese irreperibili, in nessun modo definibili come priorità. Infatti, grazie a una selezione attenta e intelligente dei singoli casi, in danno di vittime che avevano presentato denunce non è mai successo niente, a differenza, purtroppo, di altre sedi giudiziarie.
Per intendersi in termini di numeri, senza ingannare i lettori, ogni Pm, certo senza sua colpa, ha di norma in ufficio anche 1.000 fascicoli. Io nel 2022 ne chiusi più di 280, poco sopra la media dell’ufficio, avevo deciso su ben 158 misure cautelari (e qui avevo invece il numero largamente più alto di tutti), e solo negli ultimi giorni di servizio avevo definito qualcosa come 1.150 archiviazioni. Ed è normale che ai nuovi arrivati, quando non ricevono il ruolo di un magistrato in uscita, si redistribuisca qualcosa, per il semplice fatto che non hanno ancora neanche un fascicolo. Di cosa si parla quindi con toni scandalistici? Di niente.
I fascicoli in stand by presso tutti, dico tutti, gli uffici del Tribunale di Milano sono una quantità enorme, decine e decine di migliaia: se non fosse così, non ci sarebbe il Pnrr e gli allarmi continui di tutti i capi ufficio. E a volte restare indietro non è il genere di fascicoletti che mi vengono attribuiti. Ricordo richieste di misura cautelare urgenti anche in materia di criminalità organizzata pendenti in uffici a pochi passi da me da oltre un anno, sentenze depositate dopo mesi e mesi, appelli, anche per processi importanti di criminalità amministrativa, ancora pendenti dopo 3 anni. E a me non è mai accaduto.
Può sembrare elevato dal punto di vista meramente numerico il residuo lasciato, ma non è nulla, sul piano quantitativo e qualitativo, in confronto alle migliaia e migliaia di fascicoli conclusi in questi anni. Quella che mi ha colpito è solo un’operazione di fredda disinformazione giudiziaria che gioca sull’inesperienza del lettore medio.
Ripeto: nessuno, né accusa né difesa, si è mai lamentato con me, e questa è la cartina di tornasole, insuperabile. Anzi, tantissimi avvocati hanno mostrato rincrescimento per il fatto di non trovarmi più, sempre “garantista” e disponibile ad ascoltare tutti, in aula come Gip o Gup, sopratutto nei giudizi abbreviati, rito che non a caso tantissimi con me sceglievano, con un aumento esponenziale, sul piano qualitativo, dell’impegno. Sfido chiunque, l’autore dell’articolo per primo, a dimostrare il contrario. Se qualcuno volesse scrivere di una lamentela nei miei confronti si troverebbe con la pagina bianca.
Ci sarà invece di certo, dietro tutto questo, qualche invidia, lasciata, inevitabilmente, in eredità. E anche qualche rancore a lungo coltivato. Sopratutto perché io ho spesso osato criticare, da giudice non “associato” e anche sulle colonne del Dubbio – e queste sono aggravanti – il mio mondo di appartenenza. Alla fine, in un modo o nell’altro, i dissenzienti si colpiscono, e possibilmente alle spalle.
Non ho mai chiesto medaglie, non ho mai fatto domande per passare a un ufficio non di prima linea e neanche per diventare capo ufficio, perché senza in tasca la tessera di una corrente sarebbe stata una domanda inutile. Anche dopo Palamara da noi non è cambiato niente. E anche perché non mi piaceva, per non rischiare di imitare quei capi tra noi che si vedono cinque mattine la settimana e poi si dedicano con maggior soddisfazione ai loro incarichi universitari.
So che non mi devo rimproverare alcunché, dopo essere andato in congedo con 80 giorni di ferie arretrate e aver passato negli ultimi anni quasi tutti i sabati e le domeniche in ufficio. Lo sanno tutti, i cronisti di giudiziaria e anche le guardie del Palazzo che mi salutavano, anche con un certo stupore, a tardissima, proprio tardissima sera, anche notte. Forse è questa la “sorpresa” di cui parla l’articolista.
Per concludere, il Corriere si è rifiutato di pubblicare un articolo di questo genere. Non ne dubitavo.
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carmenvicinanza · 7 months
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Pia Klemp
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Non vedo il salvataggio in mare come un’azione umanitaria, ma come parte di una lotta antifascista.
Pia Klemp è l’attivista capitana della Louise Michel, nave che soccorre le persone migranti in difficoltà nel Mar Mediterraneo.
Precedentemente aveva lavorato sulla Iuventa e sulla Sea-Watch 3.
Nata il 10 ottobre 1983 a Bonn, in Germania, ha studiato biologia marina e partecipato a diversi progetti di conservazione della natura in Germania, Tailandia e Indonesia. 
Nel 2011 è entrata a far parte dell’organizzazione per la conservazione della fauna marina Sea Shepherd dove ha ricoperto varie posizioni a bordo delle sue navi prima di ottenere la licenza di capitana. In sei anni ha preso parte a numerose missioni tra cui le Operazioni Relentless e Milagro.
Il 9 giugno 2015 ha fondato l’organizzazione Aquascope eV, per sviluppare e utilizzare tecnologie di sorveglianza per contrastare la pesca illegale e non regolamentata. 
Nel 2017 è passata alle operazioni di salvataggio delle navi nel Mar Mediterraneo, comandando la Iuventa dell’organizzazione tedesca Jugend Rettet in due missioni, fino a quando la nave è stata sequestrata dalle autorità italiane il 2 agosto 2017 con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e collaborazione con i trafficanti di esseri umani. Il procedimento è ancora in fase dell’udienza preliminare e Pia Klemp rischia una condanna a 20 anni di carcere.
Da novembre 2017 è stata responsabile delle prime quattro missioni di salvataggio della Sea-Watch 3 a cui, le autorità maltesi hanno impedito di lasciare i loro porti da giugno a ottobre 2018.
Ha scritto diversi libri su viaggi, salvataggi e morti in mare.
Il 1 marzo 2019 ha ricevuto il Clara Zetkin Women’s Award. Il 10 maggio 2019, insieme all’equipaggio della Iuventa è stata insignita del Premio svizzero Paul Grüninger. Nel luglio dello stesso anno, era stata insignita, insieme a Carola Rackete, della Medaglia Grand Vermeil, il massimo riconoscimento della Città di Parigi, per aver salvato le persone migranti in mare, come simboli della solidarietà per il rispetto della vita umana. Pia Klemp ha rifiutato il premio, rilasciando una dichiarazione in cui criticava il governo parigino per le proprie azioni in un comunicato rivolto alla sindaca socialista Anne Hidalgo, in cui ha sostenuto: mi volete decorare per la mia azione di solidarietà nel Mar Mediterraneo, mentre la vostra polizia ruba le coperte delle persone costrette a vivere per strada, mentre sopprimete le manifestazioni e criminalizzate le persone che difendono il diritti dei migranti e dei richiedenti asilo. Sono sicura che non sarà sorpresa del mio diniego. Ciò di cui abbiamo bisogno sono libertà e diritti. Non sentiamo la necessità di “ipocriti onori” ma di giustizia sociale.
Le è stata anche dedicata una canzone da un gruppo rock tedesco dal titolo Ein Mensch mehr auf dem Meer (Un altro essere umano in mare) interpretata da diversi artisti e artiste per sostenere il suo processo e a tale scopo, è stata creata anche una birra, chiamata ” Pia-Bier ” nella sua città natale di Bonn.
Poco tempo dopo l’artista e attivista britannico Banksy ha deciso di finanziarle l’acquisto di una nave che porta il nome dell’anarchica femminista francese Louise Michel, di cui è diventata comandante. La prima missione è partita in gran segreto da un porto spagnolo, nell’agosto 2020.
Dipinta di rosa acceso e con un’opera d’arte firmata da Banksy raffigurante una giovane ragazza avvolta in giubbotto di salvataggio con una boa di sicurezza a forma di cuore, la nave di 31 metri, è più piccola ma molto più veloce delle altre imbarcazioni di soccorso appartenenti alle ONG. Un progetto femminista che vede una squadra composta da sole donne che hanno già prestato servizio di soccorso in operazioni di recupero.
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lamilanomagazine · 11 months
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Cospito,la Corte d'assise d'appello di Torino ricalcola la pena di 23 anni
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Cospito, la Corte d'assise d'appello di Torino ricalcola la pena di 23 anni La Corte d'assise ha considerato per il militante anarchico l'attenuante della "lieve entità": la procura aveva richiesto l'ergastolo. La Corte d’assise d’appello di Torino ha ricalcolato in 23 anni di carcere la pena per Alfredo Cospito, militante anarchico insurrezionalista già giudicato responsabile di un attentato risalente a 17 anni fa che non provocò né morti né feriti. Per l’attentato alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, Cospito era stato condannato a 20 anni di carcere, ma la procura aveva chiesto di rideterminare il reato di cui era accusato e di condannarlo all’ergastolo. La Corte d’assise d’appello di Torino presieduta da Alessandra Bassi ha invece riconosciuto per Cospito e per l’ex compagna Anna Beniamino le attenuanti generiche e quella della lieve entità. La sentenza era piuttosto attesa perché negli ultimi mesi questo caso è stato oggetto di un esteso dibattito e di molte discussioni che hanno coinvolto la politica italiana in merito alla proporzionalità della pena a cui è stato condannato Cospito. Nel 2022 il ministero della Giustizia decise di sottoporlo al regime di 41-bis che prevede una serie di misure estremamente restrittive, tra cui isolamento nei confronti degli altri detenuti, la limitazione dell’ora d’aria (solo due ore e anch’esse in isolamento), la limitazione dei colloqui (solo con i familiari, con un vetro divisorio e senza possibilità di contatto fisico), il visto di controllo della posta in entrata e in uscita, la privazione di giornali e libri. Dal 20 ottobre al 19 aprile, per 182 giorni, Cospito ha condotto uno sciopero della fame che aveva l’obiettivo di riportare l’attenzione su come vengono applicati in Italia i regimi di detenzione estremi, come il 41-bis, riservati in teoria a persone molto pericolose. I fatti risalgono al 2006: tra il 2 e il 3 giugno di quell’anno vennero posizionati due pacchi bomba davanti alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano. Le bombe erano state realizzate con una pentola a pressione e un tubo di metallo con dentro 800 grammi di polvere pirica. Esplosero a mezz’ora di distanza l’una dall’altra. Non ci furono né morti né feriti. Alfredo Cospito e la sua compagna, Anna Beniamino, vennero condannati rispettivamente a 20 e 16 anni di carcere secondo l’articolo 422 del codice penale, e cioè “strage” (non esiste il reato di tentata strage). Nel maggio dello scorso anno l’accusa chiese alla Corte di cassazione di riconoscere il reato commesso da Cospito non come “strage”, bensì come “strage politica” sulla base dell’articolo 285 del codice penale: «Chiunque allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, commette un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Stato o in una parte di esso è punito con l’ergastolo». Il reato di strage politica prevede la condanna all’ergastolo anche se l’attentato non ha causato vittime. La Corte di cassazione accolse la richiesta dell’accusa. Dopo la riqualificazione del reato, la Cassazione aveva rimandato gli atti alla Corte di assise di appello di Torino chiedendo che venisse ridefinita la pena precedente di Cospito. In questa fase il procuratore generale, cioè l’accusa, aveva chiesto la condanna all’ergastolo con 12 mesi di isolamento diurno per Alfredo Cospito e a 27 anni e un mese di carcere per Anna Beniamino. Per quest’ultima invece la Corte d’assise d’appello ha deciso lunedì una pena di 17 anni e 9 mesi. A poche ore dal verdetto Alfredo Cospito ha chiesto di poter rendere dichiarazioni spontanee e ha detto: «Non c’è nessuna prova che noi abbiamo piazzato gli ordigni a Fossano. Questo è un processo alle idee. Gli anarchici non fanno stragi indiscriminate, perché gli anarchici non sono lo Stato». Ha definito il processo come caratterizzato da «evidente accanimento» e «stranezze».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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e-o-t-w · 1 year
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Eyes on the world #148
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Maggio va in archivio non senza notizie degne di nota.
Ed è proprio questo che analizziamo in questa sede, riferendoci agli ultimi 7 giorni. Si parte – al solito – dalla guerra in Ucraina, poi le ultime da USA e Italia, le elezioni (potenziali e non) in Spagna e Turchia e un focus finale sulle tensioni tra Serbia e Kosovo.
Tanta carne al fuoco. Buon 2 giugno 👇
🇺🇦 KIEV SOTTO ATTACCO, VOCI SU LUKASHENKO, DIPLOMATICI TEDESCHI ESPULSI: LA SETTIMANA IN BREVE
(1) 7 giorni di conflitto parecchio intensi sotto molteplici punti di vista. Partiamo dalla scorsa settimana, quando la #Russia ha premuto l’acceleratore su numerosi attacchi in terra ucraina, partendo da Dnipro, dove è stato bombardato un ospedale. I morti sono stati 2, mentre i feriti oltre 20. Nella notte tra sabato e domenica la Russia ha poi colpito con violenza la capitale #Kiev, utilizzando più di 50 droni “kamikaze” per la maggior parte distrutti dai sistemi di difesa ucraini. Anche qui si conta una persona morta e una ferita. Gli attacchi sono andati avanti anche nei giorni successivi. Lo scorso fine settimana sono inoltre circolate voci sul presunto stato di salute critico del presidente bielorusso Alexander #Lukashenko, trasportato d’urgenza in ospedale dopo l’incontro a porte chiuse con il presidente russo Putin (secondo quanto affermato dall’oppositore Valery Tsepkalo). La prima ipotesi diffusa ha fatto riferimento a un possibile avvelenamento, alimentando i dubbi risalenti a una delle sue ultime apparizioni pubbliche (il 15 maggio), nella quale portava una vistosa fasciatura al braccio. Né il Cremlino né Kiev hanno confermato o smentito la notizia, anche perché Lukashenko è riapparso con un messaggio registrato giusto domenica scorsa, con cui invitava a unirsi alla causa di Russia e Bielorussia. Nel frattempo il governo russo ha fatto sapere che nel corso di questo mese verranno espulse centinaia di persone di nazionalità tedesca che lavorano in Russia; si tratta principalmente di diplomatici, insegnanti e dipendenti pubblici e il Cremlino ha deciso che solo un numero molto limitato di persone potranno ricoprire tale ruolo. In settimana neanche la Russia è stata esente da attacchi, eseguiti principalmente con dei droni nella giornata di martedì. Questi sono stati tutti intercettati e la loro traiettoria deviata dagli obiettivi iniziali (che non sono stati comunicati); sono stati infatti colpiti 3 edifici provocando danni minori. Come accade solitamente in questo caso, l’#Ucraina ha smentito ogni coinvolgimento. Piccola nota a margine: sempre martedì in parlamento è stato presentato un disegno di legge che – in caso di approvazione (considerata piuttosto ovvia) – vieterebbe alle persone trans di sottoporsi a interventi chirurgici per cambiare l’aspetto dei propri organi genitali esterni e proseguire con la transizione anche dal punto di vista anatomico. Allo stesso modo, verrà vietato il cambio del nome e del genere sui documenti e negli atti pubblici.
🇺🇸 USA: ARRIVA L’OK DI CAMERA E SENATO PER ALZARE IL TETTO DEL DEBITO. DEFAULT EVITATO
(2) Non c’è da star sereni nemmeno in #USA. Il rischio default è stato archiviato, ma non senza rischi. Ma andiamo con ordine. Lo scorso sabato il presidente Joe #Biden e lo speaker della Camera Kevin McCarthy (Repubblicano, a differenza di Biden) hanno comunicato di aver trovato l’accordo per alzare il tetto del debito come auspicato, consentendo così agli USA di prendere in prestito dai mercati un maggior quantitativo di denaro per le proprie spese. Tale innalzamento deve essere autorizzato dal Congresso, che – in caso di mancato accordo – avrebbe potuto costringere gli Stati Uniti a dichiarare il default, rendendo di fatto impossibile ripagare i propri debiti e rischiando danni irreparabili per l’economia americana e – di conseguenza – mondiale. Già venerdì scorso Janet Yellen aveva parlato del 5 giugno come possibile data limite per il raggiungimento di un accordo/voto definitivo, e non è ancora detto che le parti riescano a venirsi incontro. Biden ha deciso di concedere alcuni tagli alle spese dello stato (ancora da definire al 100%) pur di ottenere l’ok di McCarthy e del Congresso, evitando così il default ma attirandosi alcune critiche dai membri più progressisti del Partito Democratico. Mercoledì è arrivato l’ok della Camera al progetto di legge che alzerà il tetto per altri 2 anni, mentre quello del Senato è stato dato giusto ieri notte. Adesso manca solo la firma del presidente Biden per far sì che il provvedimento diventi legge.
🇮🇹 AMMINISTRATIVE, ALLUVIONE, PNRR E CORTE DEI CONTI: LE ULTIME NOVITÀ DALL’ITALIA
(3) Torniamo per un po’ in #Italia. Si è concluso il secondo giro di amministrative, con i ballottaggi in 40 comuni totali (7 dei quali capoluoghi di cui uno di regione) e il primo turno in oltre 150 comuni di Sicilia e Sardegna. Nel primo round era già stato eletto il sindaco in alcuni capoluoghi come Brescia e Teramo (dove ha prevalso il #centrosinistra), ma anche Latina, Imperia, Sondrio e Treviso (nei quali invece ha vinto il #centrodestra). Quest’ultimo risultato ha riguardato anche la gran parte delle #elezioni al secondo turno, con in primis Ancona (unico capoluogo di regione ad andare alle urne) dove – dopo anni di governo di centrosx – si è insediato il centrodx. Stesso risultato anche a Siena, Pisa, Massa e Brindisi. Il centrosinistra è finito in cima alle preferenze solo a Vicenza, mentre a Terni è stato eletto Stefano Bandecchi, fondatore e presidente di Unicusano nonché della squadra di calcio della Ternana. Come detto, tempo di elezioni anche nelle due isole maggiori: fari puntati su Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani, mentre in Sardegna sono andati alle urne principalmente comuni con meno di 15 mila abitanti. L’affluenza di queste amministrative si è assestata a poco meno del 50%, valore superato invece in entrambe le isole. In quest’ultimo caso nessun risultato sorprendente: a Catania ha ottenuto il 66% dei voti il candidato di centrodx Enrico Trantino, mentre sia a Ragusa che a Trapani sono stati rieletti i sindaci uscenti (Giuseppe Cassì sostenuto da una coalizione di liste civiche e Giacomo Tranchida di centrosx). Ballottaggio invece previsto a Siracusa.
Cambiando momentaneamente argomento e tornando alla tragica #alluvione che ha interessato l’Emilia-Romagna e le Marche nelle scorse settimane, la World Weather Attribution – un gruppo internazionale composto da scienziati esperti in tema di clima – ha completato un primo ciclo di studi nel quale non è riuscita a trovare legami chiari e netti tra quanto accaduto e il cambiamento climatico. Tuttavia, il gruppo ha sottolineato come si tratti delle prime rilevazioni ottenute e che seguiranno studi più approfonditi per comprendere al meglio quale e se ci sia una connessione.
Infine, grosse polemiche sono state generate da un emendamento a tema #PNRR inserito all’interno di un decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione pronto a essere convertito. Il governo #Meloni vorrebbe limitare il potere della #Corte dei conti sull’attuazione del piano, visto che questa negli ultimi mesi ha pubblicato dei report che evidenziano i ritardi e i problemi che si stanno accumulando nella gestione dei fondi europei. L’esecutivo ha ritenuto che tali relazioni andassero oltre il lavoro della Corte, che con il nuovo emendamento potrà sì vigilare genericamente su spese ed efficienza dei bandi del PNRR, ma non potrà intervenire in merito ai singoli progetti come fatto finora. Il decreto dovrà essere convertito in legge entro la fine di giugno, essendo stato approvato lo scorso 22 aprile.
🇪🇸 SPAGNA: AMMINISTRATIVE TRAGICHE PER IL PARTITO DI PEDRO SANCHEZ. ANNUNCIATE ELEZIONI ANTICIPATE
(4) Altre elezioni cruciali, stavolta in #Spagna. Ma stavolta con conseguenze ben più grandi e decisive per il futuro del paese. Il partito del premier Pedro Sanchez (Partito Socialista) è uscito con le ossa rotte dalle ultime elezioni amministrative, andate in scena domenica in alcune delle città spagnole più importanti, tra cui Madrid, Valencia, Siviglia e Barcellona. I Socialisti hanno tenuto il potere solo in 3 delle 12 regioni al voto, mentre il Partito Popolare (di centrodestra) è riuscito a imporsi oltre ogni aspettativa. Per questo motivo, lunedì il primo ministro ha annunciato l’intenzione di sciogliere le camere e riportare alle urne la popolazione, assumendosi le responsabilità della debacle. Inizialmente le elezioni nazionali erano previste per dicembre, ma con questa decisione saranno anticipate e verranno svolte il prossimo 23 luglio. Sanchez è considerato uno dei leader più progressisti d’Europa, visti i suoi provvedimenti in materia di diritti civili e lotta alle disuguaglianze.
🇹🇷 TURCHIA: ERDOGAN VINCE IL BALLOTTAGGIO CON KILICDAROGLU E ALLUNGA IL SUO MANDATO FINO AL 2028
(5) Il ballottaggio tra Recep Tayyip #Erdogan e Kemal #Kilicdaroglu è andato come tutti si aspettavano. Il presidente turco in carica ha ottenuto un nuovo mandato valido per i prossimi 5 anni, quando raggiungerà i 25 totali al potere in Turchia. Erdogan ha trionfato con il 52,1% delle preferenze, contro il 47,9 del suo avversario, che nonostante le basse aspettative ha portato a casa un ottimo risultato. Non sufficiente però. Cosa aspetta ora la #Turchia? Di certo non un risanamento delle profonde divisioni sociali e religiose che Erdogan è riuscito a sfruttare da decenni per ottenere il potere, a differenza dell’opposizione. Quest’ultima ha denunciato brogli elettorali nel corso sia del primo turno che del ballottaggio, ma gli analisti hanno sottolineato come si sia trattato – con discreta precisione – di casi isolati. In base a quanto dice la Costituzione turca, questo dovrebbe essere l’ultimo mandato di Erdogan, a meno che il parlamento non interrompa la legislatura prima della sua fine naturale; solo a quel punto l’attuale presidente potrebbe candidarsi per un ulteriore mandato, ma la circostanza sarebbe così articolata che potrebbe creare ben più di un malumore. Il timore che molti hanno tra le opposizioni (ma anche minoranze etniche e persone della comunità #LGBTQ+) è che le politiche di Erdogan diventino ancora più aspre, rendendo l’attuale sistema politico ancora più autoritario. Dall’altra parte, è la figura dello stesso Kilicdaroglu a essere in bilico, dal momento che ci si aspettano le sue dimissioni nelle prossime settimane. Non è ancora chiaro però chi potrebbe prendere il suo posto al momento, anche perché la coalizione da lui guidata per contrastare Erdogan alle elezioni è molto probabile che si sciolga nel frattempo.
🇽🇰 NUOVE TENSIONI TRA SERBIA E KOSOVO: NATO ED ESERCITO SERBO IN ALLERTA AL CONFINE
(6) Si torna a parlare di scontri tra #Kosovo e #Serbia, il cui confine è stato parecchio rovente nell’ultima settimana. Lo scorso venerdì il presidente serbo Vucic ha spostato diversi membri dell’esercito in prossimità del piccolo paese, a seguito di alcune proteste portate avanti da persone di etnia serba nelle città di Zvecan, Leposavic e Zubin Potok (nel nord del Kosovo, dove la concentrazione di serbi è maggiore). La polizia è intervenuta, dando vita a uno scontro con i manifestanti che ha provocato oltre 20 feriti. Le agitazioni erano state provocate dall’elezione di nuovi sindaci (di etnia albanese) in queste cittadine a prevalenza serba e dal rifiuto delle amministrazioni locali a concedere maggiori autonomie alle persone di etnia serba, come peraltro sancito dall’accordo tra Serbia e Kosovo. Per questo motivo, l’affluenza è stata inferiore al 4%, dal momento che i serbi hanno deciso di boicottare le elezioni e astenersi. Negli scontri con le forze dell’ordine, sono rimasti feriti anche alcuni soldati italiani parte di un contingente #NATO in Kosovo, il più numeroso di qualsiasi missione al mondo e presente sul territorio dal 1999 (ovvero al termine dell’azione militare della NATO stessa nei confronti della Repubblica Federale di Jugoslavia di Milošević). Il governo kosovaro al momento ha deciso di riconoscere ugualmente il risultato delle elezioni, a differenza di quanto consigliato da altri alleati occidentali. Il posizionamento di membri dell’esercito serbo al confine non migliora una situazione in rapida (e pericolosa) evoluzione, al punto da costringere la NATO a inviare – per precauzione – altri 700 soldati in Kosovo.
Brevi molto molto nutrite 👇
🇰🇷 Cominciamo dalla #Corea del Sud, dove venerdì mattina un uomo – durante un volo di linea della compagnia Asiana Airlines – ha aperto il portellone all’altezza delle uscite d’emergenza centrali. L’atterraggio è avvenuto in sicurezza e circa una decina di passeggeri hanno avuto qualche problema di respirazione. Non è ancora chiaro il motivo del gesto.
🧪 Con il miglioramento della situazione epidemiologica, la Commissione Europea ha rinegoziato il contratto per la fornitura di vaccini contro il #coronavirus con Pfizer. Ai paesi membri dell’Unione Europea saranno inviate meno dosi rispetto alle 450 milioni di dosi ancora previste, anche se un dato certo sulle nuove forniture non è stato ancora comunicato.
🌱 Extinction Rebellion ha organizzato una nuova protesta sull’autostrada A12 che collega l’Aia (Olanda) alla Germania. Oltre 1.500 persone l’avevano bloccata per protestare contro le agevolazioni fiscali previste dai Paesi Bassi nei confronti del settore dei combustibili fossili. L’autostrada è stata scelta sia per via del contributo all’inquinamento di auto e mezzi pesanti, sia per il rischio che la città corre per via dell’innalzamento del livello del mare. I manifestanti sono stati arrestati, ma poi in gran parte rilasciati.
🇮🇳 Restando in tema di proteste, ne ha provocate parecchie e di vario tipo l’apertura di una nuova sede del parlamento in #India (più precisamente a New Dehli). Tra campioni olimpici di lotta in conflitto con il presidente della loro Federazione (nonché parlamentare del partito del premier Narendra Modi) per accuse di violenze nei confronti di altre lottatrici e gruppi ambientalisti che considerano il progetto troppo dispendioso (ma non solo), la cerimonia è stata pesantemente boicottata.
🟢 La scorsa domenica Venezia si è risvegliata con gran parte dei canali interamente colorati di verde. L’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale ha appurato che il gesto non è frutto di alcuna protesta, ma la sostanza che ha colorato l’acqua dei canali sarebbe nota come fluoresceina, utilizzata solitamente per localizzare perdite d’acqua nelle fognature e non tossica.
🇸🇴 In #Somalia è finalmente giunto il momento di introdurre il suffragio universale. Il presidente Hassan Sheikh Mohamud e il governo del primo ministro Hamza Abdi Barre hanno trovato un accordo dopo 4 giorni di consultazioni e nel 2024 introdurranno il nuovo sistema di voto. Quello attuale prevede che i capi dei principali clan somali eleggano i deputati del parlamento, che a loro volta avrebbero eletto il presidente. Sembra inoltre che si possa passare da un sistema parlamentare a uno presidenziale; ciò significa che la carica di primo ministro verrebbe abolita per far spazio esclusivamente all’elezione del presidente e del vice.
🇮🇱 Stanno facendo discutere gli ultimi provvedimenti presi dal #Knesset (il parlamento israeliano) in favore di istituzioni ebraiche ultraortodosse. In breve, sono stati stanziati fondi per oltre 3 miliardi di euro diretti a scuole che insegnano esclusivamente materie sacre e non preparano a contribuire in modo attivo alla comunità, dal momento che chi li frequenta è destinato a dedicarsi alla preghiera (vivendo di sussidi statali e/o donazioni). Secondo diversi analisti, questa decisione potrebbe rallentare la crescita economica israeliana e creare problemi nel lungo periodo.
🇺🇬 In Uganda lunedì è entrata in vigore la controversa legge che prevede sanzioni e condanne severissime per le persone LGBTQ+. Il presidente Yoweri Museveni, nonostante l’invito a ripensarci delle Nazioni Unite e di numerose organizzazioni in favore dei diritti civili, ha deciso di firmarla e dare seguito alle fortissime pressioni ricevute dai gruppi religiosi negli ultimi mesi. Non saranno puniti coloro i quali siano “sospettati” di essere omosessuali, ma chiunque abbia rapporti (consensuali o no) con persone dello stesso sesso, con condanne che vanno dai 10 anni all’ergastolo, fino alla pena di morte in alcuni casi limite.
🏳‍🌈 Restando in tema di rapporti tra persone dello stesso sesso, nel parlamento della Corea del Sud è stato presentato un disegno di legge riguardante il matrimonio tra queste persone, per far sì tali unioni vengano riconosciute e tutelate dalla legge. Il supporto dato al provvedimento all’interno delle istituzioni è piuttosto basso, essendo appoggiato da soli 13 parlamentari su 300 che compongono l’Assemblea nazionale (rendendo pressoché impossibile un’approvazione senza modifiche), ma – trattandosi di un argomento che è raro che venga affrontato pubblicamente – è comunque un risultato degno di nota.
🇮🇷 È iniziato in #Iran il processo contro le giornaliste Niloofar Hamedi e Elaheh Mohammadi, le prime a parlare del caso di Mahsa Amini (uccisa in carcere dalla polizia iraniana, dopo essere stata arrestata per non aver portato correttamente il velo). Le due giornaliste si trovano in carcere da 8 mesi e le accuse a loro rivolte (“collusione con poteri ostili” in primis) potrebbero portarle anche alla pena di morte. Il marito di Hamedi ha reso noto che agli avvocati della donna non è stata data neanche la possibilità di difenderla.
🏆 Passando allo sport, è andata in archivio la prima finale europea per un’italiana in questa stagione. Mercoledì la #Roma ha affrontato il Siviglia a Budapest nell’ultimo atto dell’#EuropaLeague 2022/2023. Dopo la rete di Dybala nel primo tempo, gli andalusi hanno trovato il pareggio con uno sfortunato autogol di Mancini. La partita si è poi trascinata ai rigori, battendo il record per il match di calcio più lungo della storia (ben 146 minuti). Decisivi gli errori dal dischetto di Ibanez e Mancini, con il Siviglia impeccabile dagli undici metri e vincitori della loro settima Europa League (ex Coppa UEFA) in altrettante finali disputate dal 2006 ad oggi.
🏀 Sancite anche le prossime Finals in #NBA, con i Boston Celtics che non sono riusciti nell’impresa di ribaltare un parziale di 3-0 contro i Miami Heat. Nonostante il fattore campo a sfavore, gli Heat sono riusciti a trionfare in gara-7 disputata a Boston e raggiungere così i Denver Nuggets per contendersi l’anello.
⚽ La #Juventus ha infine deciso di patteggiare la pena riguardo il processo sulla “manovra stipendi”. I bianconeri sono stati multati per 718 mila euro e non proseguiranno con altri ricorsi, rendendo questa pena definitiva. Non vi saranno quindi nuovi punti di penalizzazione dopo i 10 già commutati per il caso plusvalenze.
🚴 Lo scorso weekend si è concluso anche il #Giro d’Italia 2023. La 106^ edizione della corsa rosa ha visto lo sloveno Primoz Roglic trionfare, con 14 secondi di vantaggio dal gallese Geraint Thomas. L’ultima tappa (giunta a Roma) è stata vinta dal velocista inglese Mark Cavendish. Il primo degli italiani in classifica generale è stato Damiano Caruso, che ha chiuso quarto.
🛸 Nel corso di una conferenza stampa tenuta mercoledì, la #NASA ha fatto il punto sulla situazione in merito ai fenomeni aerei non identificati degli ultimi anni, in collaborazione con i rappresentanti di alcune istituzioni del governo. Su circa 800 casi raccolti negli ultimi 27 anni, solo qualche decina continua a non avere una spiegazione vera e propria. In ogni caso, entro la fine di luglio, dovrebbe essere pubblicato un report proprio della NASA con all’interno linee guida per migliorare i sistemi di ripresa e rilevazione, mettendo in atto un approccio più scientifico.
🇰🇵 Un lancio finito male, quello della Corea del Nord e del suo primo satellite di ricognizione militare. Questo ha terminato la sua corsa nel mare a ovest della Corea del Sud, provocando l’attivazione degli allarmi di evacuazione anche in Giappone, con la popolazione invitata a cercare riparo lontano dalle finestre. L’obiettivo del satellite era quello di monitorare le attività dell’esercito sudcoreano e non è chiaro se, dopo il fallimento del primo lancio, possa essercene un secondo.
🇦🇷 Sviluppi a tema contraccezione in Argentina, dove il governo ha deciso di rendere acquistabile senza prescrizione medica la cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Ancora non è chiaro se la misura entrerà immediatamente in vigore. L’Argentina entra così nel pool di stati (circa 70, Italia compresa) nei quali è possibile acquistare liberamente il farmaco.
🇨🇦 Dal prossimo agosto, in #Canada verranno stampati gli avvisi sui rischi collegati al fumo direttamente su ogni singola sigaretta e non solo nel pacchetto che le contiene. Entro l’aprile del 2025 l’obbligo verrà esteso a tutti i prodotti del tabacco. È il primo paese al mondo a prendere un provvedimento simile.
✝ Anche la #Chiesa spagnola ha pubblicato i risultati di un’indagine effettuata per chiarire il numero di abusi subiti da minori da parte dei componenti del clero. Si parla di oltre 900 casi di pedofilia dal 1945 al 2022, compiuti prevalentemente da sacerdoti uomini, il 36% dei quali ancora vivo. L’82% delle vittime sono maschi, a fronte delle 927 persone sentite nelle testimonianze. Le segnalazioni prese in considerazione sono giunte a partire solamente dal 2019, di conseguenza è facile credere che il numero effettivo di casi sia molto più grande.
📱 È stata approvata all’unanimità la legge che in #Francia regolerà la figura degli #influencer, mai realmente identificata con norme specifiche. Sarà vietata la promozione di pratiche come la chirurgia estetica o la desistenza terapeutica, ma anche quella di prodotti contenenti nicotina e pratiche legate a scommesse e gioco d’azzardo. Inoltre le immagini ritoccate con filtri o altri metodi dovranno essere dichiarate esplicitamente. La vera sfida che attende il governo francese sarà riuscire a vigilare su tali pratiche, specialmente per ciò che riguarda influencer attivi fuori dall’UE.
Alla prossima 👋
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kritere · 1 year
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Scontro tra auto e due moto nel Foggiano, 3 morti: una coppia di fidanzati tra le vittime
DIRETTA TV 28 Maggio 2023 È di tre morti il bilancio di un grave incidente stradale avvenuto nel pomeriggio lungo la statale 90, all’altezza di Troia, nel Foggiano. Sono rimaste coinvolte un’auto e due moto. Tra le vittime una coppia di fidanzati. 17 CONDIVISIONI Gravissimo incidente stradale oggi a Troia, nel Foggiano. Tre persone sono morte in seguito a un incidente avvenuto nel pomeriggio…
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Sale a 10 morti il bilancio della strage in scuola di Belgrado
(ANSAmed) – BELGRADO, 15 MAG – E’ salito a dieci morti il bilancio della strage del 3 maggio scorso in una scuola di Belgrado. In un ospedale della capitale serba è morta una giovane ragazza rimasta gravemente ferita nella sparatoria alla scuola primaria ‘Vladislav Ribnikar’, dove un 13enne allievo dell’istituto, sparando con la pistola del padre, aveva ucciso otto alunni e un custode e ferito…
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Pandemia Covid 19: ora che è finita l'emergenza cosa si fa?
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La pandemia da Covid 19, come sappiamo, è finita e da qualche giorno è stata dichiarata decaduta anche la relativa emergenza sanitaria internazionale. Sono cadute, infatti, tutte le misure istituite a partire dal gennaio 2020 per fronteggiare l'ondata di contagi con conseguenti pressioni sugli ospedali e numerose morti. Intanto anche in Italia si registrano cambiamenti riguardo all'approccio al virus: una circolare del ministero della Salute stabilisce nuovi criteri di monitoraggio. Pandemia Covid 19 finita Dopo 1221 giorni, il Covid 19 non rappresenta più un'emergenza sanitaria internazionale. L'annuncio è stato fatto lo scorso 5 maggio, dall'Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), durante una conferenza stampa tenuta a Ginevra. Non siamo più in emergenza poiché siamo passati da una fase di pandemia a una di endemia. La pandemia, come abbiamo imparato, è uno stato in cui un virus circola in più Paesi contemporaneamente generando un numero enorme di contagi e morti. Con l'endemia, invece, il virus circola ugualmente ma a livelli meno preoccupanti. Non genera le cosiddette ondate con relativi picchi di contagi e pressione sugli ospedali grazie a un'immunità diffusa ottenuta grazie ai vaccini. Numeri rilevanti si possono registrare solo con la comparsa di nuove varianti. Da pandemia a endemia Il virus, dunque, non è sparito e continua a circolare. Se in fase endemica, quindi, non è necessario attivare misure quali il distanziamento sociale occorre continuare a seguire piccoli gesti come lavarsi spesso le mani e indossare la mascherina in determinati contesti. Le persone anziane e i soggetti fragili, soprattutto, devono continuare a prestare la massima attenzione. Detto in termini semplici, con l'endemia inizia una nuova fase in cui l'uomo convive con il virus. Il Covid 19 segue lo stesso iter: tutte le misure prese dai governi e i comportamenti assunti dai singoli tenderanno a garantire una convivenza quanto più sicura possibile tra uomo e virus. La Fase 3 In Italia, dove lo stato d'emergenza nazionale è terminato a marzo del 2022, siamo entrati nella cosiddetta Fase 3. Una fase in cui decadono tutti i provvedimenti di urgenza e tutte le misure più restrittive. Quest'anno l'approccio al virus è ulteriormente cambiato. Un nuovo decreto del ministero della Salute, risalente allo scorso marzo, ha stabilito un nuovo sistema di monitoraggio. I 21 indicatori sono stati archiviati e sostituiti da altri così come illustrato nella circolare del ministero. Come descrive sinteticamente la tabella contenuta nella circolare, i due fattori fondanti del nuovo sistema sono "Diffusione" e "Impatto". A ciascuna delle due voci corrispondono degli indicatori con i relativi descrittori. I dati saranno raccolti dal Sistema di sorveglianzaintegrata COVID-19 istituito durante la pandemia. Per la diffusione si terrà conto di: - Incidenza complessiva e per fascia di età/sesso - Trasmissibilità - Proporzione di reinfezioni tra i casi diagnosticati e notificati - Tasso di esecuzione del test diagnostico Per l'impatto si terrà conto, invece, di: - Proporzione di nuovi casi diagnosticati e notificati per cui sia riportato un ricovero in ospedale - Proporzione di decessi rispetto ai casi diagnosticati e notificati - Tasso di occupazione dei Posti Letto Area Medica - Tasso di occupazione dei Posti Letto Terapia Intensiva - Proiezioni dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva nei successivi 30 giorni In tre anni, il Sars-Cov2 ha fatto circa 20 milioni di morti in tutto il mondo. Read the full article
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gaetaniu · 1 year
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Un vero diluvio
Alcune zone dell’Italia settentrionale sono state colpite da gravi inondazioni e frane dopo le forti piogge che hanno colpito la regione Emilia-Romagna il 2-3 maggio 2023. Le precipitazioni hanno superato in alcune località i 20 centimetri in un periodo di 24 ore. Le inondazioni hanno interrotto i servizi ferroviari, costretto a centinaia di evacuazioni e salvataggi e causato almeno due morti,…
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vittorioballato · 1 year
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arcobalengo · 2 years
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Roma, 3 maggio 1965. A poche decine di metri dalla villa Borghese, ai margini del quartiere più chic della capitale (Parioli) sorgeva un albergo di lusso, meta di estremisti di destra e di faccendieri legati alla Cia. Defilato rispetto al traffico cittadino. L’Hotel Parco dei Principi aveva l’altro pregio di trovarsi a duecento metri dalla residenza dell’ambasciatore statunitense a Roma. Quella mattina di metà primavera, fecero il loro ingresso nell’albergo molti esponenti dell’estrema destra italiana, oltre a giornalisti e personaggi legati ai servizi segreti italiani. Erano tutti attesi a un convegno organizzato dall’Istituto di studi militari Alberto Pollio (organismo privato da poco costituito da ambienti vicini allo stato maggiore della Difesa), dal titolo “La guerra rivoluzionaria”. Obiettivo del simposio era «sviluppare una strategia per contrastare l’avanzata delle forze comuniste in Occidente». In altre parole, la versione italiana dell’Operazione Chaos. I soldi per pagare i quattro giorni di discussione vennero attinti al fondo spese del Sifar, il servizio segreto militare italiano, molto legato agli ambienti del Pentagono. La discussione alla fine partorì un vero e proprio piano d’azione, nota anche come “strategia della tensione”. In altre parole, negli anni che seguirono, in Italia nacque una miriade di gruppi estremisti di destra e di sinistra che scatenarono il caos, spaventando l’opinione pubblica, spingendola così ad avere paura del nuovo che avanzava (il Partito comunista). Scontri di piazza, atti terroristici, rapimenti, stragi, tentativi di colpi di Stato. Tutto aveva come unico scopo il mantenimento dello status quo. Nei quindici anni successivi, in Italia si contarono 6.314 atti terroristici, il sessantatré per cento dei quali attribuibili alla destra eversiva. Seicentododici morti e oltre duemila feriti. Gran parte delle azioni furono finanziate, organizzate e coperte dai servizi segreti italiani. Certo, non tutte le sigle e le organizzazioni eversive furono frutto di pianificazione, ma la gran parte sì. Come confermò al giornalista Rai Sergio Zavoli, un agente dei nostri servizi intervistato a volto coperto. Come un ruolo decisivo ebbero, in questa partita, anche i neofascisti e i neonazisti. Gli stessi che si potevano ritrovare altrove (Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Belgio, Germania, America Latina), intenti a compiere azioni criminose e a spalleggiare alcune delle più sanguinose dittature del pianeta. I gruppi neonazisti come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale erano, al contempo, una creatura dei servizi segreti militari Usa (come il Counter Intelligence Corp o l’Us Army Intellicence Corps che hanno compiti informativi, di sabotaggio e contro-insorgenza) e di quelli subalterni italiani, svolgendo il ruolo di organizzazioni parallele delle forze Nato. Minetto, Digilio, Maggi, Zorzi, Soffiati, Freda, Ventura, Bandoli, Franco, Gunnella furono inseriti a pieno titolo nel cosiddetto “sistema difensivo atlantico” come informatori, reclutatori di elementi anticomunisti, elementi della polizia politica segreta, provocatori e specialisti della guerra sporca non convenzionale. I loro referenti statunitensi erano Joseph Luongo, Leo Joseph Pagnotta, David Carret, Teddy Richards, Robert Edward Jones e John Louis Hall. Tutti questi fascisti (assieme ad altri personaggi anticomunisti) erano costantemente in contatto, indirizzati, addestrati, coordinati, sorvegliati e pagati dagli ufficiali di stanza nelle basi Usa e Nato in Italia, specie quelle dell’area del Triveneto, che nelle direttive del Pentagono dovevano essere centri operativi per le “operazioni speciali”.
Franco Fracassi - The Italy Project
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giancarlonicoli · 6 months
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23 nov 2023 12:17
BUBU-SETTIS – IN UN ARTICOLO SULLA "STAMPA", SALVATORE SETTIS MENA DURO SUL NEOPRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA, PIETRANGELO BUTTAFUOCO, E SUI RAPPORTI COL TERRORISTA NERO FRANCO FREDA TIMONIERE DI "ORDINE NUOVO" (STRAGE DI PIAZZA FONTANA, 1969) MA DIMENTICA DI CITARE DAGOSPIA. QUESTO DISGRAZIATISSIMO SITO GIA' IL 13 NOVEMBRE AVEVA FATTO LUCE SUI LEGAMI TRA LO SCRITTORE SICULO-MUSULMANO E FREDA... -
Salvatore Settis per “la Stampa” - Estratti
(...) Scrive dunque Ferrara: «Il centro internazionale delle nostre culture se la vedrà per una volta con uno del "cattiverio", ironica autodefinizione del nuovo veneziano »; e La Biennale di uno del Cattiverio è il titolo dell'articolo di Sgarbi. Ma a inventare la parola "cattiverio" non è stato Buttafuoco.
Lo ha dichiarato lui stesso alla rivista Tempi in un dialogo con Cristiana Della Rocca del 18 aprile 2004. Alla domanda «Lei ha usato il termine "cattiverio". Cosa significa?», Buttafuoco risponde: «Non è mio purtroppo, magari fosse mio. L'ha coniato un mio amico, Franco Freda, in risposta a Gianni Vattimo, in un capitoletto "Il cattiverio e le beatitudini" all'interno di un suo libro, "La disintegrazione del sistema", in cui poneva se stesso nel "cattiverio" rispetto alle beatitudini altrui».
Buttafuoco precisa che "cattiverio" vuol dire "Stare fuori dal sistema borghese" del tutto pulito, del tutto per bene per farlo implodere attraverso una scrittura che scava e coglie l'essenziale, scoprendo nuovi punti di vista mai contemplati prima". Insomma, per Cattiverio dobbiamo intendere la stanza dei giochi di ragazzacci un po' scapestrati e inclini alla monelleria.
Ma quali monellerie? Per capirlo percorriamo all'indietro la pista del Cattiverio: Sgarbi cita Ferrara che cita Buttafuoco che cita Franco Freda. Il quale ultimo, secondo la sentenza definitiva della Cassazione (nr. 470 del 3 maggio 2005), organizzò con Giovanni Ventura la strage di piazza Fontana, 17 morti e 88 feriti. A Freda fanno capo le Edizioni di Ar (che pare voglia dire "Aristocrazia Ariana"), lanciate nel 1964 con il "Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane" di Gobineau e poi nel 1971 con la raccolta degli ultimi discorsi di Hitler.
Un recente studio di Caterina Prever (in Italia contemporanea, nr. 302, 2023) ricostruisce le tappe del gruppo Ar ai suoi esordi: per esempio il Manifesto antisemita del 1966, accompagnato dalla diffusione per posta fra gli ebrei di Padova di un volantino con la scritta "Hitler aveva ragione"; libri del teorico nazista Hans Gunther e del rumeno Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro filo-nazista e antisemita. Eccetera.
Per le Edizioni di Ar gestite da Freda Buttafuoco pubblicò nel 2002 un libro, "Fogli consanguinei" (non citato da Sgarbi). Esso si apre con una pagina firmata dallo stesso Freda e continua con una Prefazione di Giuliano Ferrara, dove si legge che «il fascismo di questo straordinario scrittore civile (cioè Buttafuoco) funziona da anni come un antidoto allo sperpero retorico della nostra democrazia repubblicana, e delle idee universali ad essa collegate». Il fascismo di Buttafuoco, aggiunge Ferrara, è un contravveleno che «la fa funzionare, la democrazia, ma solo perché sa come incepparla, come intorpidirla di fronte alla vitalità di un pensiero nemico».
(...)
Qualche domanda è ora d'obbligo. È possibile che chi milita a destra sia competente a dirigere un'istituzione culturale? L'ovvia risposta è "sì". Buttafuoco ha il curriculum ideale per la Biennale? La mia risposta è "non lo so", giacché di lui non so abbastanza. Ma il Ministro avrà certo valutato questo aspetto essenziale, e certo conosce le peculiarità della Biennale (e i suoi recenti successi) e di Venezia (e le sue recenti crisi).
Anzi, continuo a credere che «l'impronta negativa» di una designazione fatta all'insegna delle appartenenze di parte (come indicato da Speranzon) «danneggia lo stesso Buttafuoco, che potrebbe avviarsi a guidare la Biennale con più serenità se non vi fosse nemmen l'ombra del sospetto che a un tal ruolo è stato chiamato solo o soprattutto perché "di destra"».
C'è però un'ultima e più importante domanda da fare. E va molto al di là della Biennale. Chi abbia praticato e vanti frequentazioni con terroristi e/o suprematisti ariani (come Freda); chi rivendica i meriti del fascismo e non dice sillaba sulle sue documentate infamie; chi diffonde teorie razziste o negazioniste, è in linea con la Costituzione? Non dovrebbe, se assume cariche pubbliche (anche un seggio alle Camere, la guida di un dicastero...), spiegarci se coltiva ancora quei pensieri, e perché? O, se ha cambiato idea, fare ammenda dicendo in pubblico da quando, e perché, non nega più l'Olocausto, non predica più la superiorità degli "ariani"? Non dovrebbe dissipare il timore che sia ancora e sempre nazista e razzista (o perfino stragista) nel cuore, e ostenti di stare alle regole della democrazia per mera convenienza?
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marcel-lo-zingaro · 2 years
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L'orcolat ( il brutto orco, ovvero il terremoto) fece la sua comparsa in Friuli il 6 maggio 1976 e, in mezzo alle macerie di un cjast di Buja ( solaio/granaio) spuntò fuori un libretto di preghiere, nel quale, in ultima pagina vi era annotato come forma di diario, la cronaca di un ordinaria giornata in Siberia.
Siamo a missaavaja ( Mysovsk) poi diventata Babuskin in onore del rivoluzionario russo Vasi'evic Babuskin fucilato nel 1906.
l'autore era un certo Luigi Giordani e scriveva; "1 gennaio 1900 io e altri 13 friulani sfidando un freddo intenso" 
comincia così la ricerca di Romano Rodaro il francese più friulano che esista e dalla cui ricerca il regista francese Cristian Romato anni dopo trasse il film "i dimenticati della transiberiana".
la transiberiana coi suoi 9288,200 km nella linea principale è la ferrovia più lunga al mondo ( mosca - vladivostok) inoltre consta della linea transmongolica che da mosca va a pechino passando da ulanbaatar capitale della Mongolia e, la transmanciuriana che invece a Pechino ci arriva da Chita.
la costruzione della transiberiana inizio' durante il governo zarista di Nicola II (1868-1918) ufficialmente il 17-3-1891, una prima parte del tracciato venne presentato alla esposizione universale di Parigi del 1900 mentre il tratto della curva di Baikal, ovvero i contorni meridionali del lago Baikal, nel 1905, per terminare infine nel 1916 con l'inaugurazione del ponte sul fiume amur.
alla costruzione della transiberiana parteciparono circa 90.000 operai per la maggior carcerati e prigionieri, dei quali ne morirono circa 30.000, la maggior parte delle morti avvenivano nei fiumi in quanto i prigionieri non avevano competenza per eseguire i lavori (alcuni fiumi siberiani sono larghi 2 km), e fu così che la direzione ministeriale delle ferrovie di Pietroburgo inviò degli operai specializzati provenienti dall'Italia.
oltre 300 di essi provenivano dal Friuli,  inoltre c'erano 82 abruzzesi della zona dell'Aquila portati dall'imprenditore di Rocca di Mezzo Domenico di Paola appena 26enne che ebbe l'appalto per un tratto, i rimanenti erano bergamaschi e trentini, la maggior parte di loro erano scalpellini specializzati nella lavorazione della pietra, come ricordato anche dalla ricercatrice e scrittrice di Irkutsk Elvira Kamenshchokova, la quale in tarda età scopri' che furono gli italiani a costruire la ferrovia dalle sue parti e fece una grande ricerca culminata con un viaggio in Friuli a raccogliere testimonianze.
scalpellini dicevo, talmente bravi al punto che Domenico Indri un giorno scolpì due pere in pietra verde, con la patina in cera ingannò il capomastro che si ruppe un dente, tali pere sono oggi esposte nel museo ferroviario di Cheijabinsk.
I primi friulani arrivarono a Omsk nel 1893 mentre la costruzione procedeva verso Tomsk, erano Pietro Brovedani e un certo Clauzetto ai quali si aggiunge il triestino Taburno.
nel 1894 tramite Indri e Clauzetto ne vennero reclutati altri 34 nel 1895 quando la linea andava verso Irkutsk altri 100.
Bonaventura Zannier di Pradis scolpì le sue iniziali sul viadotto.
in inverno in quelle zone la temperatura media oscilla tra i -30 e i -40 toccando punte massime di -60, la calce gelava e per poter lavorare a temperature decenti c'era sempre accesa una enorme catasta di tronchi. in estate si costruivano i ponti e i pilastri usando come base di lavoro dei cassoni ad aria compressa, in inverno si sfruttava il metro di ghiaccio che si formava nei fiumi per montare le centine in legno e le volte in pietra, i lavori procedevano per circa 600 km di binari l'anno.
la polvere di pietra creava problemi di silicosi per cui nelle baracche i samovar erano accesi 24 ore su 24, Giuan del fai beveva un bicchiere di vodka ad ogni tappa, mentre Francesco Concina scriveva alla moglie nel luglio 1894; abbiamo passato dei posti che abbiamo avuto il gelo alla barba lungo 10 cm... e ancora; abbiamo passato un lago lungo 15 km, mangiamo solo pan negro inghiacciato..  mai posseduto tanta sporchizia, cimici, pulzi, pidocchi, non ci si lava mai ...
la lontananza dalle famiglie era un dramma poiché gli operai dovevano trattenersi dai 10 ai 15 anni, quindi in tanti organizzarono la riunificazione familiare, attraverso un viaggio di circa 40 giorni, le donne e i bambini partivano dalla stazione di Gemona del Friuli per Vienna, Kiev, Mosca e infine siberia.
 nel 1905 scoppiò la guerra russo giapponese e su ordine del governo gli stranieri vennero dispersi, per poi essere richiamati a guerra finita.
a ferrovia ultimata gli operai si erano ormai stabiliti in Russia ma nel 1918 la rivoluzione di ottobre scombino' i piani di molti; Giovanni Toneatti si suicidò non sopportando che la nazione che aveva contribuito a costruire cambiasse totalmente il suo volto. in tanti cambiarono nome, Giuseppe Minisini riuscì a fuggire col nome di Ivan Osipovic, altri vennero ingaggiati dall'ambasciata francese per gare di tiro alla fune - vista la loro forza fisica - in palio c'era il ritorno a casa.
la contessa Pierina Savorgnan di Brazza' organizzò una fuga il 22/23 febbraio 1920 attraverso le due navi England Maru e Texas maru, le quali battevano bandiera giapponese, e che giunsero a Trieste il 12 aprile, tutti gli altri rimasero in Russia sotto falso nome.
alla morte di Lenin la polizia di Berja li rintracciò tutti e Stalin nel 1937 espulse mogli e figli rimandandoli in Italia mentre gli adulti vennero arrestati e fucilati come traditori, tranne Domenico Francesco Antonelli che morì in carcere.
la dignità di quegli uomini venne loro restituita da Nikita Kruscev alla morte di stalin.
la costruzione della transiberiana costò l'equivalente degli attuali 50 miliardi di euro.
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lamilanomagazine · 1 year
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Guerra Ucraina-Russia: la Cina è favorevole a lasciare a Mosca le regioni annesse
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Guerra Ucraina-Russia: la Cina è favorevole a lasciare a Mosca le regioni annesse "Qualsiasi 'scenario di compromesso' che preveda la non liberazione di tutti i territori dell'Ucraina, di cui periodicamente parlano 'fonti anonime' nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo 'scenario mediatico russo' e a prolungare il conflitto?". Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. L'inviato cinese per l'Ucraina, Li Hui, ha lasciato -nella giornata di ieri, 26 maggio 2023- senza fare dichiarazioni il ministero degli Esteri a Mosca dopo un colloquio con il ministro russo Serghei Lavrov, lo riferisce l'agenzia Tass. Al momento non vi è alcuna notizia su eventuali altri incontri che Li Hui potrebbe avere con altri dirigenti russi, tra cui il presidente Vladimir Putin. Alla Russia andrebbe lasciato il possesso delle parti dell'Ucraina che occupa ora, ovvero delle regioni annesse. E' il messaggio che Li Hui, l'inviato cinese per l'Ucraina, avrebbe recapitato all'Europa nel corso della sua visita di questi giorni. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari europei. La Cina sostiene i Paesi europei nel rafforzamento della "loro autonomia strategica e nell'attuazione degli sforzi per la stabilità a lungo termine del continente europeo". E' quanto ha detto l'inviato speciale Li Hui sulla crisi ucraina, incontrando giovedì a Bruxelles Frederic Bernard (capo di gabinetto del presidente del Consiglio Charles Michel) ed Enrique Mora (capo di gabinetto dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell) con cui ha "scambiato opinioni su questioni quali la soluzione politica della crisi ucraina e le relazioni Cina-Ue". Li, si legge in una nota della diplomazia di Pechino diffusa in serata, "ha esposto la posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina", rimarcando che "la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale sulla vicenda ucraina, promuovendo attivamente colloqui di pace. La Cina e l'Ue hanno molto consenso su questo tema". Quest'anno, prosegue la nota, "ricorre il ventesimo anniversario dell'istituzione del partenariato strategico globale Cina-Ue" e Pechino "è disposta a collaborare per attuare l'importante consenso raggiunto dai leader delle due parti e per rispondere all'incertezza della situazione internazionale con la stabilità delle relazioni Cina-Ue". Le forze armate russe hanno bombardato l'area attorno al villaggio di New York, nella regione di Donetsk, lanciando una bomba Fab-250, ordigno molto comune per gli attacchi russi all'Ucraina. Una persona è rimasta ferita. Lo riporta su Telegram Pavel Kirilenko, capo dell'Amministrazione militare regionale di Donetsk. "Nella città sono stati danneggiati 3 grattacieli, un asilo, un ambulatorio, un cinema e una palestra" scrive Kirilenko aggiungendo che "si tratta di un altro attacco mirato contro i civili, un altro crimine di guerra commesso dai russi nella regione di Donetsk". Sale a due morti e trenta feriti il bilancio del bombardamento russo di Dnipro avvenuto l'altra notte. Lo riferisce Suspilne, l'emittente statale ucraina citando il governatore della regione, Serhiy Lysak. Il missile russo che ha colpito una clinica ha ucciso un uomo di 69 anni ha aggiunto Lysak, mentre un altro cadavere è stato estratto dalle macerie. Il capo del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, ha affermato che la Russia non può ottenere la vittoria sull'Ucraina con mezzi militari. A suo parere, invece, l'Ucraina è in grado di liberare tutti i suoi territori. Parlando dopo il 12° vertice di Ramstein che si è tenuto il 25 maggio 2023, il generale statunitense ha aggiunto che l'obiettivo strategico della Russia – un cambio di governo a Kiev – è fallito un anno fa quando le truppe russe non sono riuscite a prendere Kiev. Tuttavia, è improbabile che la liberazione avvenga nel prossimo futuro e i combattimenti futuri saranno "difficili e sanguinosi". Il governo tedesco ha chiesto all'emissario cinese Li Hui di "fare pressione" sulla Russia affinché ritiri le sue truppe dall'Ucraina, lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, mentre il diplomatico cinese è impegnato in un tour di una settimana in Europa, che include visite in Ucraina, Polonia e Francia. Mercoledì Li aveva incontrato in Germania il Segretario di Stato tedesco, Andreas Michaelis. "Lo scambio di opinioni sulla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha focalizzato questa intensa discussione", ha detto ai giornalisti Christian Wagner, portavoce del ministero degli Esteri. "La Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha la responsabilità speciale di svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace e della sicurezza nel mondo", ha aggiunto il portavoce. "La Germania ha anche invitato la Cina a fare pressione sulla Russia affinché cessi immediatamente il suo attacco e si ritiri completamente dall'Ucraina", ha ribadito il diplomatico tedesco. "L'ambasciatore Pier Francesco Zazo ha incontrato Oleksiy Chernyshov, amministratore delegato di Naftogaz of Ukraine. Le aziende italiane sono invitate a contribuire al miglioramento della capacità ucraina di produzione ed esportazione di idrocarburi, dell'uso degli impianti di stoccaggio e dello sfruttamento delle rinnovabili, a tutela della sicurezza energetica europea", fa sapere l'ambasciata italiana in Ucraina. Gli Stati Uniti sono ''ipocriti e falsi'' quando sostengono di ''non incoraggiare gli attacchi ucraini contro la Russia''. E questo perché ci sono ''le prove dell'uso di armi e attrezzature fornite dal Pentagono alle Forze armate dell'Ucraina per preparare e portare a termine atti terroristici da parte di militanti ucraini". Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, che,  ha convocato diplomatici americani per esprimere una ''forte protesta'' e definire ''inaccettabili'' le affermazioni del consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan in merito agli attacchi ucraini in Crimea. ''Gli Stati Uniti non hanno posto limiti all'Ucraina su come agire sul proprio territorio'', aveva detto Sullivan in una intervista alla Cnn. "Le azioni ostili degli Stati Uniti, che da tempo fanno parte del conflitto, hanno fatto precipitare le relazioni russo-americane in una crisi profonda e pericolosa, carica di conseguenze imprevedibili", ha aggiunto il ministero degli Esteri russo. ''E' tempo che Washington impari che qualsiasi forma di aggressione contro la Russia continuerà a incontrare la più forte resistenza", ha riferito. Le autorità russe hanno denunciato anche attacchi nelle regioni meridionali di Rostov e Krasnodar, vicino alla frontiera con l'Ucraina. A Krasnodar, alle 4 ora locale si è udita una forte esplosione. A quanto ha scritto su Telegram il governatore regionale Veniamin Kondratyev, si è trattato dello "schianto di due droni" che hanno danneggiato alcuni edifici nel centro della città ma non hanno causato vittime né danni a "infrastrutture critiche". Il governatore di Rostov, Vasili Golubev, ha invece accusato gli ucraini di aver lanciato un missile contro la località di Morozovsk. Intanto, nelle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream, aumentano le tracce che conducono all'Ucraina. È quello che scrive der Spiegel, in un'anticipazione del numero del prossimo weekend, in cui si citano dettagli emersi dalle investigazioni dell'anticrimine federale tedesco.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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