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#Salute e Politica
klimt7 · 2 months
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CONTRO IL GOVERNO DEGLI ASINI, DEGLI INCOMPETENTI, DEGLI INADEGUATI, DEI GAFFEUR DI PROFESSIONE...
L'appello degli Scienziati, del mondo Accademico, della Ricerca scientifica Italiana, degli uomini più illustri in campo sanitario, che avvertono l'urgenza di lanciare l'allarme contro lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.
Prima che sia troppo tardi e non restino soltanto i cocci da raccogliere di ciò che fu l'orgoglio della Nazione italiana dal 1978 agli anni 2000.
Poi vennero i guastatori, vennero gli speculatori lombardi, i leghisti, gli Egoisti, i Berlusconi, gli interessi dei Formigoni di turno, a demolire il sistema Pubblico, per accordare favori e privilegi agli amichetti degli amichetti.
Alle speculazioni delle Cliniche Private che fanno profitti sulla pelle di chi si ammala.
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Poi non accusiamo nessuno che non lo sapevamo cosa stesse tramando questo sciagurato Governo di Destra-Destra, che ci porterà a sbattere e a disgregare la coesione nazionale mettendo tutti contro tutti, gli enti locali contro il Governo centrale, grazie alle norme sulla Autonomia differenziata e alla proposta di Premierato forte preteso dalla burina della Garbatella: la caciottara Giorgia Meloni.
Sappiamolo fin d'ora, cosa stanno preparandoci questi picconatori della Repubblica Italiana.
NOI CI BATTEREMO STRENUAMENTE PER DIFENDERE IL SISTEMA UNIVERSALE CHE GARANTISCE CURE A OGNI CITTADINO, SENZA DISTINZIONE DI REDDITO, CENSO, AMICIZIE DI PARTE O LEGAMI CORPORATIVI.
LE CURE SANITARIE VANNO PRESTATE A PRESCINDERE DAL PORTAFOGLIO CHE HAI IN TASCA. È UN DIRITTO SACRO QUESTO. È IL DIRITTO ALLA VITA, ALL'ESISTENZA IN VITA PER TALUNE PERSONE IN DIFFICOLTA' GIA ORA DA PERSONE SANE.
Approfondimento su Repubblica di oggi 4 aprile 2024.
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generalevannacci · 1 month
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Gianluca Cicinelli
Il governo di Giorgia Meloni, fatto più grave che sia una donna a prendere questa decisione, sta introducendo politiche per permettere alle organizzazioni anti-aborto di accedere liberamente ai consultori, con finanziamenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riducendo di conseguenza le risorse disponibili per la sanità pubblica.
Una misura specifica è stata adottata attraverso un emendamento proposto dal deputato Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, già passato in commissione Bilancio della Camera, che modifica l’articolo 44 del disegno di legge del Piano riguardante la sanità.
L’emendamento, come riportato dal Quotidiano Sanità, autorizza le regioni a destinare i fondi del Pnrr per la salute a sostenere i servizi nei consultori che possono includere, senza oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche, l’apporto di enti del terzo settore con esperienza nel supporto alla maternità.
Questo emendamento in realtà è superfluo, poiché la legge 194/78 già permette ai consultori di collaborare con volontari come assistenza per le maternità difficili, il suo scopo reale è quindi quello di fornire sostegni finanziari pubblici ad associazioni vicine al governo e palesemente contrarie all’aborto. Un attacco senza precedenti alla legge 194.
Organizzazioni come la “Pro vita e famiglia” promuovono proposte di legge come quella di costringere le donne a sentire il battito cardiaco e vedere un’ecografia del feto prima di un aborto. Le forze che sostengono il governo in alcune regioni hanno già dispiegato tutta la loro ideologia anti abortista. Per esempio in Piemonte, dove il “Movimento per la vita” ha ricevuto l’autorizzazione per gestire uno spazio di ascolto fetale negli ospedali.
I consultori offrono già supporto a chi sceglie di proseguire una gravidanza, semmai sono fortemente limitati nei fondi e nel personale. In Italia l’accesso all’aborto è tra i più bassi al mondo mentre l’obiezione di coscienza degli anti abortisti è altissima e diviene spesso un ostacolo al lavoro dei consultori.
Il becero cinismo del governo Meloni non fa che aggravare il dolore e lo stress psicologico delle donne che cercano aiuto nei consultori. Iniziative come quella di costringere una donna ad ascoltare il battito cardiaco del feto non servono a far cambiare idea alle donne ma a colpevolizzarle, manipolando il senso di colpa.
Le donne del centrodestra non hanno niente da dire sull’argomento? Quando in Italia l’aborto era reato le donne delle classi più agiate superavano l’ostacoio andando ad abortire in Svizzera o in strutture compiacenti. Erano le donne dei ceti medi e bassi a dover ricorrere a strumenti, come le “mammane”, che spesso provocavano la loro morte. Difficile credere che tutte le elettrici del centrodestra siano ricche e favorevoli a questa ulteriore restrizione dei diritti delle donne che riguarda anche loro.
Ormai non è più questione politica ma etica. Un’involuzione che non riguarda soltanto le scelte in economia o in politica estera, discutibili ma legittime. Quando un governo politico si assume la responsabilità di diventare “governo etico”, obbligando a un’unica morale i suoi cittadini e violando i diritti civili e umani, va verso la strada intrapresa decenni fa da altri governi, rappresentati senza vergogna dal simbolo della fiamma nel logo del partito che esprime il presidente del consiglio.
Il professor Luciano Canfora è stato querelato da Giorgia Meloni esattamente per aver posto in rilievo questa comunanza ideologica con un passato totalitario di governi “etici”, che, al di là della parola usata per descriverla, nella sostanza pone esattamente il problema etico che molti italiani e italiane iniziano ad avere con questo governo.
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il-ciuchino · 5 months
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Diffida alla Rai su fake-news sui vaccini covid
Riportiamo da Imola Oggi "dall’ Avv. Nino Filippo Moriggia
Spett.le RAI, Viale Mazzini n. 14 00195 – Roma Via PEC: [email protected]
Romano di Lombardia, 21.12.2023
OGGETTO: ATTO DIFFIDA
 Con la presente, i sottoscritti evidenziano come nell’arco di tempo decorrente dal 1° Febbraio 2020, giorno della dichiarazione di un’emergenza sanitaria denominata COVID-19, e fino ad oggi, il mezzo di informazione da Voi rappresentato ha trasmesso e divulgato una lunga serie di notizie non veritiere, perché alterate da interessi in conflitto con la sovranità del cittadino, o radicalmente false, perché asservite a soggetti internazionali e a governi fantoccio a danno del cittadino. Oggi abbiamo tutte le evidenze per contestare e smontare in ogni sua parte una narrativa intimidatoria, terroristica e discriminatoria da Voi attuata in modo programmato e pianificato nei minimi dettagli con lo scopo di contribuire a provocare gli effetti devastanti per l’economia, il benessere e la vita sociale del nostro Paese.
Recentemente si è tenuta una conferenza stampa presso il Parlamento Europeo promossa dall’Europarlamentare del Forum Mondiale sulla Democrazia Marcel de Graaf, il quale, unitamente ad altri personaggi di spicco e di indubbia competenza e credibilità quali Johan Kuust, Willem Engel, Vivek Maniche e Max Schmeling, ha portato prove evidenti ed inconfutabili riguardo alle responsabilità delle Aziende Farmaceutiche che hanno prodotto e venduto ai Governi di tutto il mondo (in questo caso in particolare in Europa) i CD “vaccini” e alle responsabilità di EMA e dei rappresentanti di Governo che li hanno irresponsabilmente acquistati, violando la Legge e i diritti inviolabili dell’uomo, arrecando gravissimi danni all’economia delle nazioni ed alla salute dei cittadini mediante somministrazione di questi profarmaci genici sperimentali, impropriamente definiti “vaccini”.
Ciò detto Vi alleghiamo il video dell’evento e riportiamo qui di seguito il riassunto della conferenza stampa tenutasi a Bruxelles il 21 Novembre 2023: https://shorturl.at/dkFT8. La trascrizione integrale della conferenza si può invece trovare qui: https://shorturl.at/bdqu9
PARLAMENTO EUROPEO Bruxelles, 21 novembre 2023
CONFERENZA STAMPA SULLA LETTERA DELL’EMA del Forum mondiale sulla democrazia
Marcel de Graaf, Europarlamentare del Forum Mondiale sulla democrazia La dichiarazione esprime la preoccupazione riguardo alle risposte scritte ricevute dall’EMA riguardo ai vaccini Covid. L’EMA ha dichiarato che i vaccini non sono stati autorizzati per prevenire o ridurre le infezioni, ma solo per l’immunizzazione individuale: “i vaccini non avevano il fine di prevenire le infezioni e non ci sono dati che dimostrino che aiutino contro di esse”. Questo contrasta con le campagne di vaccinazione mirate a proteggere gli altri. Inoltre, l’EMA ha sottolineato la mancanza di dati sulla capacità dei vaccini di prevenire la trasmissione del virus e ha avvertito che i vaccinati possono comunque trasmettere l’infezione.
L’EMA ha anche stabilito che i vaccini servono solo per proteggere l’individuo vaccinato e che la sicurezza dovrebbe essere valutata prima della somministrazione, escludendo quasi tutti sotto i 60 anni, poiché il rischio di gravi complicazioni è basso in quella fascia d’età.
Inoltre, l’EMA ha dichiarato che i potenziali effetti collaterali dovrebbero essere segnalati tempestivamente, mentre sembra che il governo abbia scoraggiato tali segnalazioni nei primi 14 giorni dopo la vaccinazione, mettendo a rischio la vita delle persone. Queste informazioni danneggiano la politica di vaccinazione adottata da alcune istituzioni governative, poiché non sono state condivise con i cittadini, che sono stati indotti a vaccinarsi con false informazioni. In conclusione, le campagne di vaccinazione dovrebbero essere interrotte poiché non rispettano i requisiti stabiliti dall’EMA e il governo e i partiti politici che lo hanno sostenuto debbano essere ritenuti responsabili delle loro azioni ingannevoli.
Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Johan Kuust In questa situazione legata al Covid, si sollevano diversi interrogativi che sottolineano la gravità della questione. Molti cittadini, basandosi sulle informazioni fornite dal governo e dai medici, hanno scelto di vaccinarsi presumendo di aver preso una decisione informata. Tuttavia, il vero consenso informato è possibile solo se le informazioni diffuse dalle autorità sono corrette. Quando lo Stato disinforma, i medici non possono consigliare correttamente e le persone non possono prendere una decisione ben ponderata sulla vaccinazione. Gli effetti collaterali sono un aspetto da considerare prima di vaccinarsi. L’EMA ha menzionato che sono attese segnalazioni di problemi che si verificano durante o subito dopo la vaccinazione, rendendo cruciali i dati sugli effetti avversi entro i primi 14 giorni. Tuttavia, gli ufficiali statali hanno adottato una politica che non registra gli eventi avversi entro i 14 giorni, poiché presumono che il vaccino non sia efficace prima di questo periodo. Questa decisione è considerata senza senso, ignorando così potenziali rischi e effetti collaterali entro questo lasso temporale critico. La maggior parte delle reazioni allergiche o degli effetti collaterali comuni si verificano entro tempi molto più brevi, da 20 minuti a 2 ore o, al massimo, entro 1 o 2 giorni. L’imposizione di un periodo di 14 giorni sembra essere un tentativo di creare un falso senso di sicurezza e minimizzare la quantità di effetti collaterali registrati.
Queste politiche governative e le campagne mediatiche ignorano quindi i potenziali rischi iniziali legati ai vaccini. Questo solleva dubbi su come i medici possano dare consigli accurati ai loro pazienti e come un individuo possa valutare autonomamente la sicurezza dei vaccini anti-Covid in mancanza di informazioni cruciali. L’assenza di condivisione di informazioni cruciali solleva interrogativi sulla validità del consenso informato e sul ruolo dell’EMA nell’autorizzare i vaccini senza una registrazione accurata dei rischi. La rivelazione di un database pubblico e privato negli Stati Uniti solleva dubbi simili riguardo alla completezza delle informazioni fornite ai cittadini.
Questa mancanza di accesso completo alle informazioni sui potenziali rischi legati ai vaccini, soprattutto per il cittadino medio che può accedere solo a un database pubblico, compromette la possibilità di prendere decisioni informate sulla vaccinazione. È essenziale trovare risposte a queste domande il prima possibile, poiché la salute dei cittadini è in gioco mentre iniziano nuove campagne di richiamo per il Covid. Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Willem Engel In sintesi, l’obiettivo dell’incontro è informare il pubblico e i suoi rappresentanti sui gravi errori relativi alla sicurezza legati alle iniezioni di mRNA nel contesto della pandemia da Covid-19. Si è evidenziato come l’EMA e la Commissione europea abbiano commesso peccati gravi dal punto di vista politico, inducendo il pubblico in errore e costringendo le persone a partecipare a un esperimento potenzialmente pericoloso.
L’EMA ha ammesso che le informazioni fornite non erano adeguate a un consenso informato e la mancanza di prove per il controllo della trasmissione ha reso la campagna di vaccinazione una truffa e un’operazione di marketing illegale. L’argomentazione che i benefici superano i rischi non è supportata dai fatti, mentre si sta affrontando una crisi causata dalle iniezioni di mRNA, con migliaia di persone danneggiate. Si è sollevata la violazione della Convenzione di Aarhus e la questione della manipolazione del codice genetico attraverso le iniezioni di mRNA, considerate organismi geneticamente modificati (OGM). Questo solleva preoccupazioni sulla salute umana e sull’ambiente, ignorando le valutazioni richieste dalle normative internazionali. Si è discusso dell’associazione dell’integrazione del codice genetico batterico o virale con un potenziale rischio di cancro e dell’interazione con il microbioma umano, evidenziando la mancanza di informazioni e valutazioni preventive da parte dell’EMA prima dell’approvazione.
Si è puntualizzato che le iniezioni di mRNA non soddisfano i criteri di un vaccino tradizionale, mancando di antigene e di immunità a lungo termine, cercando invece di essere definite come tali attraverso modifiche delle norme regolatorie. È stata denunciata l’alterazione silenziosa delle condizioni per la commercializzazione di queste iniezioni, rendendo le autorizzazioni stesse prova di frode, con l’aggiunta di termini specifici dopo il rilascio delle approvazioni iniziali. Nonostante l’EMA tenti di distogliere l’attenzione sulla legittimità delle autorizzazioni, definendola una questione politica da affrontare dalla Commissione Europea, si è assicurato che ci si adopererà fino al ritiro delle iniezioni di mRNA dal mercato, al riconoscimento delle vittime e all’attribuzione delle responsabilità per questo scandalo senza precedenti nella storia della medicina.
Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Vivek Maniche Si sono identificati tre modelli di effetti collaterali: meno gravi, più gravi e persino mortali, indicando che i lotti forniti erano difettosi sin dall’inizio e sono cambiati nel tempo senza una chiara causa identificata. Le persone che hanno subito questi effetti collaterali non erano state informate del rischio, senza un adeguato rapporto rischio-beneficio. Si nota che Pfizer aveva segnalato almeno in parte questi problemi all’EMA già nell’agosto 2021, evidenziando l’esistenza di lotti che hanno causato più effetti collaterali rispetto ad altri.
Viene criticata l’EMA e le istituzioni nazionali per non aver comunicato al pubblico i problemi di sicurezza identificati e non aver ritirato i lotti problematici. Si evidenzia la necessità di esaminare gli effetti collaterali a lungo termine, inclusi potenziali legami con il cancro e l’eccesso di mortalità osservato in diversi paesi europei. Si sottolinea l’aspettativa che l’EMA reagisse a questi dati e interrompesse la vaccinazione con i lotti problematici, informando il pubblico della situazione. L’intervento si conclude paragonando la situazione alla costruzione di un aereo in volo e afferma che, secondo loro, un’ala è caduta, criticando l’approccio dell’EMA alla gestione dei dati sulla sicurezza dei vaccini mRNA.
Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Max Schmeling Lo statistico coinvolto nello studio presenta i risultati basati sui dati dei lotti di vaccini, evidenziando che alcuni lotti mostrano reazioni avverse in modo coerente e strutturato, non tipico di un prodotto farmaceutico ben prodotto. Questa struttura nei dati solleva preoccupazioni sulla possibilità di dare un consenso informato alle persone che ricevono questi vaccini, in quanto diventa impossibile valutare e comunicare il rischio. L’analisi evidenzia la presenza di tre linee quasi perfette, indicando una struttura non casuale nelle reazioni avverse tra i lotti, ma attualmente non si conosce il motivo dietro questa struttura. Questa situazione è considerata un segnale di sicurezza allarmante e rende impossibile il consenso informato.
Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Marcel de Graaf Sia Schmeling che de Graaf anticipano l’intenzione di inviare una seconda lettera all’EMA per affrontare questi problemi, inclusa la contaminazione da DNA batterico nei vaccini e la mancanza di informazioni sui diversi database per gli eventi avversi. Si evidenzia anche il fatto che l’EMA non ha comunicato problemi rilevanti, come la variazione tra lotti, e ha permesso campagne di vaccinazione che potrebbero essere state fuori dagli utilizzi autorizzati. Per leggere il testo integrale clicca qua: https://shorturl.at/bdqu9
Domande 1. Nella lettera di convocazione, uno degli argomenti da lei avanzati in merito alla sospensione delle autorizzazioni all’emissione in commercio è che negli SMPC di Pfizer e Moderna, che ora sono molto completi e illeggibili, comunque una cosa è molto chiara e l’ho vista a pagina 4 del documento che è di 574 pagine: viene letteralmente menzionato che alcuni casi hanno richiesto supporto di terapie intensive, e sono stati osservati casi fatali. E la mia domanda è: com’è possibile che le autorizzazioni all’emissione in commercio non siano state sospese e anche ritirate immediatamente dall’EMA, dal momento che le stesse Pfizer e Moderna ammettono che il rimedio ormai è peggiore della malattia? Potrebbe magari approfondire un po’ la questione?
Posso dirle che questa è una domanda per l’EMA. L’EMA deve valutare tutte queste statistiche e la sicurezza, per poi prendere una decisione. Abbiamo richiesto all’EMA di ritirare immediatamente l’approvazione commerciale a causa di tutti questi segnali di persone che muoiono, di miocardite, pericardite, persone con questo scompenso cardiaco che cadono morte sul campo da calcio, davanti alla televisione. Tutto è legato a questi vaccini. E questo è ciò che è stato oscurato da una pessima registrazione. Quindi sì, è un punto molto valido, interessante. Si sottolinea solo che già adesso l’industria farmaceutica fa queste chiare dichiarazioni nelle sue informazioni aggiuntive di 574 pagine.
Voglio dire, queste non sono informazioni accessibili per un medico o per un paziente. Devono stilare un elenco molto conciso, breve, chiaro, degli effetti collaterali e della probabilità di quanto spesso si verifichino. Tipo uno su diecimila, ad esempio. Se un vaccinato su diecimila muore, mi dispiace dirlo in modo così schietto, a causa del vaccino, allora è molto peggio che contrarre un’infezione da Covid. Ciò detto, penso che ora la palla passi all’EMA per adottare delle misure.
2. Sembra che si debbano avere SMPC separati per booster. Potrebbe approfondire l’argomento, forse, un po’ di più, signor Engel? Sì. È molto strano vedere un solo documento per tutte le varianti che hanno prodotto. Il ragionamento dell’EMA è che si tratti sempre della stessa domanda di commercializzazione. È un punto molto inquietante. Vediamo che gli studi clinici erano in corso solo da tre settimane, eppure al booster XBB1.5 è stata concessa l’autorizzazione all’emissione in commercio. Quindi l’EMA in realtà non segue le proprie linee guida e ha creato una sorta di buco in questa registrazione di sicurezza dell’EudraVigilance. Quindi ora abbiamo sul mercato prodotti medici non testati.
Tutto quanto contenuto in questo documento, come del resto ogni tipo di notizia non allineata al regime che si è venuto a manifestare nel corso della cosiddetta pandemia, è stato completamente e letteralmente ignorato, impedendo così, per l’ennesima volta, al Popolo, all’opinione pubblica, al singolo cittadino, di venire a conoscenza della verità.
Detta situazione è divenuta oggi, oltremodo, intollerabile, inaccettabile, inaudita e soprattutto insostenibile.
Il Vs. Comportamento omertoso e infedele integra ormai da molto tempo numerosi illeciti penali che, prima o poi, verranno completamente smascherati e che porteranno sul banco degli imputati Voi e tutti i responsabili “collaborazionisti” di questo illegittimo regime della menzogna, della manipolazione, della corruzione e del genocidio.
Tutto ciò premesso, I sottoscritti Vi invitano e formalmente Vi diffidano a: 1) Pubblicare la notizia e i dati contenuti nella summenzionata Conferenza Stampa; 2) A rettificare tutte le false notizie divulgate riguardo alla c. d. “Pandemia”; 3) A riportare fedelmente dati statistici e notizie afferenti alle gravissime reazioni avverse causate dalla somministrazione dei farmaci sperimentali somministrati ai cittadini col nome “Vaccino Covid-19; 4) Ad investigare sulle false indicazioni fornite attraverso interviste o partecipazione a programmi televisivi o attraverso i social network o persino attraverso atti di Governo di personaggi quali Burioni, Bassetti, Galli, Conte, Speranza, Anelli, Figliuolo, Colao, Cingolani, Sileri, Draghi, Ricciardi, Pregliasco, ed anche numerosi giornalisti, direttori di testate Televisive e di giornali.
In mancanza, trascorso inutilmente il termine di gg. 15 dal ricevimento della presente i sottoscritti agiranno, senza ulteriore preavviso e senza indugio nei confronti Vostri e di tutti coloro che hanno direttamente o indirettamente divulgato notizie false, abusato della credulità popolare, seminato il panico e il terrore nella gente comune e che hanno omesso di riportare notizie vere.
Distinti Saluti
Avv. Nino Filippo Moriggia"
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binosaura · 6 months
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Caro Babbo Natale,
Questa è la letterina di una femminista intersezionale incazzata. Una di quelle che se notano un'ingiustizia di qualsiasi tipo, invece di farsi i cazzi propri ci mettono bocca per difendere chi subisce. Questa femminista intersezionale incazzata ha dei desideri che potrebbero genericamente essere riassunti con "l'uguaglianza tra tutte le persone e la pace nel mondo", ma siccome è una rompicoglioni di prima categoria andrà ad articolare.
Vorrei che l'esistenza delle persone queer non fosse più considerata una deviazione dalla norma. Che non dovessimo dimostrare niente a nessunə. Che il Pride diventasse solo un momento di festa e non di lotta. Che lɜ miɜ compagnɜ non dovessero più nascondersi da chi ancora ci considera malatɜ o possedutɜ dal demonio.
Vorrei che ogni donna e soggettività socializzata come tale fosse libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, quando vuole. Che non ci considerassero più "angeli del focolare" o "preziosi oggetti da proteggere". Che il nostro genere e la sua espressione non condizionino lo sguardo altrui e il trattamento riservatoci. Che la cultura dello stupro finisse una volta per tutte.
Vorrei che le persone grasse venissero considerate in quanto persone e non in quanto grasse. Che la Medicina si impegnasse per eliminare la concezione popolare che il peso corporeo sia necessariamente correlato allo stato di salute. Che i media rappresentassero ogni tipo di corpo e le aziende di abbigliamento tenessero conto della loro varietà. Che i mezzi di trasporto e le strutture artificiali in generale non fossero concepite solo per accogliere una limitata gamma di corpi.
Vorrei la fine del razzismo. Che una persona non dovesse più essere giudicata in base al colore della pelle o alla nazionalità. Che gli stereotipi sulla provenienza geografica diventassero obsoleti. Che riuscissimo a considerare in egual modo tutti i conflitti in atto, non soltanto quelli vicini a noi, e riuscissimo sempre a distinguere l'oppressorə dall'oppressə.
Vorrei che la disabilità non venisse considerata il tratto caratteristico di una persona. Che tutte le persone abili riuscissero ad avere uno sguardo non pietistico verso le persone disabili. Che non si utilizzasse più la pornografia del dolore nei media. Che le istituzioni si impegnassero affinché la vita di una persona disabile non debba essere per forza più difficile di quella di chi non lo è.
Vorrei che si riuscisse ad abbattere lo stigma sulla salute mentale. Che le patologie psichiatriche fossero considerate esattamente come tutte le altre. Che si investisse sulla formazione e l'offerta nel pubblico e che si istituisse la figura dellə psicologə di base, per tuttɜ.
Vorrei che si eliminasse l'enorme divario economico tra persone estremamente ricche e persone estremamente povere. Che per la politica parole come "patrimoniale", "progressività" e "salario minimo" non fossero tabù. Vorrei il reddito universale e che tuttɜ avessero diritto a campare dignitosamente.
Vorrei giustizia climatica.
Vorrei la fine della discriminazione di OGNI soggettività marginalizzata.
Vorrei l'abolizione, o quantomeno una riforma, delle forze dell'ordine e del sistema carcerario.
Vorrei la tutela di tutti gli animali non umani.
Vorrei la decriminalizzazione e la regolamentazione della maternità surrogata.
Vorrei che "sex work is work" fosse realtà e non più solo uno slogan.
Vorrei la Palestina libera.
Vorrei tante cose, ma più di tutto
Vorrei la fine del sistema ciseteropatriarcale bianco, abile e borghese.
E se non l'avrò da Babbo Natale, lotterò per ottenerla con le forze mie e dell3 miɜ compagnɜ.
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scogito · 2 years
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Ecco come ti hanno rincoglionito il cervello e cancellato la possibilità di evolvere.
Questo è il vero Reset. Tutto ciò che ruota attorno alla materia (regole, politica, salute ecc) è soltanto il mezzo con il quale tu devi restare schiavo e scemo.
E se credi che la storiella del fasullo equilibrio 'accetta la realtà per come è perché bene e male non esistono', sia reale, allora hanno ottenuto ciò che gli serve.
Perché sei tu che gli servi. Nello stato di zombi spirituale.
Quel pensiero è il campo d'azione di tanti guri che te la raccontano omettendo il resto, e dunque convincendoti che va bene così, perché tutto è utile e ti arriva proprio perché ti serve.
Parziali verità, come sempre.
Questo pensiero genera inetti, passivi e stolti. Genera irresponsabili, immaturi, incapaci di autocritica, inefficienti nella logica, emozionalmente malati e cronicamente fessi (vedi la gratitudine a palate anche sulle ingiustizie).
Tutto col contorno sovrano del non-giudizio. Anch'esso distorto e mutato nell'incapacità di auto osservazione. Perché chi non discerne bene e male non è un Essere umano, ma un robot.
Un burattino.
Quello che 'ti serve' è che tu apra gli occhi, non che accetti lo schifo. Se non comprimi questo schifo, ma anzi lo scambi per la giusta via stai creando il tuo personalissimo reset.
Non si deve scambiare il servizio del male con il suo scopo.
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bicheco · 4 months
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Siamo in buone mani
Ai fan dell’elezione diretta del premier, segnaliamo il caso di Biden, affetto da una galoppante demenza senile che nessuno osa chiamare col suo nome per non favorire Trump. Appena Joe dà i numeri, cioè sempre, tutti parlano di gaffe. Ma c’è una bella differenza tra un gaffeur e un rimbambito. Per anni, da senatore e da vicepresidente, Biden seminò gaffe per il mondo. Definì Obama “il primo afro-americano di tendenza, parla bene, sveglio, pulito e bello”. Chiese un minuto di silenzio per la madre del premier irlandese che aveva appena perso il padre. Intimò a un senatore in sedia a rotelle: “Alzati, così ti vedono”. E così via. Poi si candidò alla Casa Bianca e iniziò a vedere cose mai avvenute e viceversa. Strinse la mano a un fantasma. S’inventò di aver assistito al crollo delle torri a Ground Zero. Svelò che “la Thatcher è seriamente preoccupata per Trump” (era la May: la Thatcher è morta nel 2013). Annunciò “l’Armageddon da Mosca”: un lancio di atomiche mai neppure pensato da Putin. Invocò il “cambio di regime in Russia”: subito smentito dai portavoce, come quando rivelò di avere il cancro (era un tumore alla pelle rimosso prima che fosse eletto). In un discorso in tv lesse la nota del suo staff: “Fine della citazione, ripeti la riga”. Disse che “la guerra russo-ucraina non si risolve finché l’Ucraina non si ritira” e “Putin sta perdendo la guerra in Iraq”. Ricevendo Modi, si pose la mano sul cuore all’inno indiano. Evocò un “patto sacro” con Taiwan che imporrebbe agli Usa di intervenire in caso di invasione cinese (e per fortuna non esiste). Non riuscendo a dire Hamas, l’ha appena chiamata “l’opposizione”. E ha narrato un incontro nel 2021 “col presidente tedesco Mitterrand” (francese, morto nel ‘96).
Un tempo lo stato di salute dei candidati Usa era un fatto pubblico e cruciale: il vecchio McCain, sfidando Obama, dovette esibire le cartelle cliniche. Ora, per paura di Trump, si finge di non sapere che Biden è fuori di testa e nessuno domanda chi comanda al posto suo. Ma è la questione più importante della politica mondiale. Nel marzo 2022 Putin e Zelensky si accordarono per il cessate il fuoco, poi arrivò il veto di Johnson e Biden che condannò a morte 500 mila fra ucraini e russi. Il 16 novembre 2022 il capo degli Stati maggiori Usa, generale Mark Milley, sentenziò: “Ci sono poche possibilità che i russi siano cacciati dall’Ucraina: l’inverno è una buona finestra per negoziare la pace”. Ma la Casa Bianca lo ignorò e spinse Zelensky alla controffensiva di primavera del 2023: altre 100 mila vittime ucraine e zero risultati. Chi prese quelle decisioni criminali al posto del rimbambito? Qualcuno che non è stato eletto e che, se Biden fosse rieletto, continuerebbe a far danni nel mondo e a restare impunito.
Marco Travaglio
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stunmewithyourlasers · 8 months
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TW:MST,sesso e quegli idioti dei miei connazionali su Instagram
Seduta di riflessione sul trono,decido di andare su ig a bruciare un po' i neuroni che non fa mai male e appare lui:Un reel sul mitico oral dam,che è un dispositivo per la protezione da usare nel sesso orale verso ani e vagine varie.
Apro i commenti e già mi aspetto i miei confratelli,che hanno l'educazione sessuale di un macaco e che non hanno deluso le mie aspettative con frasi come "la figa è figa,se l'avessi leccata col lenzuolino mio nonno mi avrebbe cinghiato l'anima e poi mi avrebbe portato da mio padre per il resto*(meglio l'hiv o la sifilide o le tante altre dopotutto,sia mai deludere il ruolo del macho alpha nel branco)
Ma la cosa che mi ha stupito in negativo è che c'erano più commenti denigratori femminili del tipo "manco la farei annusare qualora esca uno con questo lenzuolo"
"Siete ipocondriaci,io non me la farei mai leccare così"(ironico come quando nei commenti le chiedevano se il corrispettivo lei lo faceva con cappuccio o senza,ha sviato dicendo che non ne faceva ma riceveva)
Ora,alla fine del pippone sociologico mi chiedo: ma dato che il problema della sessualità e della salute è così trasversale, qual'è il motivo?siamo bigotti ed è colpa dell'educazione cattolica?odiamo le malattie come la povertà,quindi facciamo finta che non ci possano mai colpire?siamo pigri in culo e irresponsabili?
Mi viene voglia di avvolgermi io nel celophan e non uscire più onestamente,questa è gente pericolosa che potrebbe mandarti in ospedale e poi dirti sorridendo "eheheh ma io che ne sapevo",oltre a danneggiare il sesso perché piuttosto che un rapporto decente e di comunicazione praticamente ti ritrovi scelte monche o malattie o "grazie ciao torno a casa che ho un dolorino alla schiena sai?alla prossima".
Ah dimenticavo che nei commenti per fare comunella si alludeva al "eh ma io le tipe di bologna le evito quindi sto apposto", perché alla fine va sempre buttata sulla politica e sulla retorica, perché certi elementi sono bulli e votano a loro volta dei bulli.
Porcodio,del lattice ti devi mettere,non devi scalare l'Everest.
Ma dopotutto questo siamo,"un popolo di santi,poeti,navigatori",reazionisti un po' bulli e bigotti.
Lascio foto di me sul trono+google che risponde per me.
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arcobalengo · 10 months
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OPTIMISTIC. Il fatto è che continuiamo, mese dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, a "riadattare" mentalmente una c@zz@ta di mondo che è diventato insostenibile, ben oltre Kafka o gli anche troppo citati Orwell e Huxley. Questa mattina un mio amico mi ha mandato un articolo su uno stabilimento balneare che ha aperto i bagni "non binari": cessi per maschi, per femmine, e per "non binari" perché, dice l'articolo intervistando l'im*ecille proprietario dello stabilimento, "è un segno di civiltà già diffuso nei paesi del Nord Europa" e altre c@zz@te così. Una goccia in una tempesta di idiozie sul clima, di idiozie sulla guerra, di idiozie sulla salute, di gossip di quart'ordine al posto della politica come della cultura e dell'arte. Questo mentre domina il silenzio assoluto sullo spaventoso impoverimento generale, sulla morte delle attività culturali, sull'aumento delle malattie da stress che arrivano perché si può ingannare la mente e non il corpo. QUESTO mondo mi fa sempre più schifo. E ci tengo a ribadirlo per non sentirmi troppo disperatamente solo (altra malattia di questo tempo infame).
Buon agosto del c@zz0 a tutti.
Aldo Nove.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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b0ringasfuck · 5 months
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Politica estetica: dai busti di Mussolini all'armocromista. Acca Larentia.
Il fascismo è un metodo. Un metodo più adatto alla conservazione, ma pur sempre un metodo, non una finalità.
Siamo arrivati al punto in cui si mette in discussione ormai apertamente e sfacciatamente l'aspetto terribilmente tragico del nazifascismo ed è 30 anni che anche gente come Violante ci ha accompagnato sulla strada del revisionismo.
Una società fascista offre diversi vantaggi a una classe dirigente avida, ma non è l'unica collina da cui difendere le proprie posizioni.
In una società dove gli scioperi sono vietati per legge e repressi con la violenza, rivendicare retribuzioni più alte è più difficile.
È naturale che una classe dirigente conservatrice non disdegnerà, datagliene la possibilità di arroccarsi sulla collina del fascismo, spesso una collina tatticamente comoda, ma non sempre la migliore.
E quindi episodi come quello di Acca Larentia sono segnali importanti e realmente pericolosi. Servono a "marcare il territorio", siamo arrivati fin qui e questo ci è permesso e dovete abituarvi.
Ma torniamo al fatto che il fascismo è un metodo.
E quando le finalità dell'opposizione sono da decenni allineate a quelle dei ricchi, per quanto sia importante ricordarsi che il metodo è un metodo terribile e fallimentare, accanirsi solo sul metodo è un diversivo.
Ed è un diversivo anche la critica della destra ai "professionisti dell'antifascismo" che è in linea con quell'operazione in corso ormai da anni di destrutturazione della sinistra, che viene separata dalle sue finalità per finire a essere solo rappresentazione estetica. Essere di sinistra è diventato "vado al Gay Pride", non più "sono contro ogni forma di discriminazione che metta un lavoratore contro un altro, che faciliti la repressione e che non dia pari opportunità a tutti".
E così finisci a essere di "sinistra" anche se convinci la gente a pugnalarsi alla schiena per comperarsi un paio di scarpe di marca ma doni 2 spicci su 1 milione di euro a un ospedale e battibecchi con Salvini su Twitter da un attico.
Non per altro in uno spettro di gente che va da chi si insulta pesantemente a chi si riconosce come "avversario leale" se non tutti si mandano gli auguri di Natale, moltissimi frequentano gli stessi ristoranti e quasi tutti hanno finanziatori in comune.
E in primo luogo si è antifascisti perchè si vuole la libertà di sciopero, si ripudia la guerra, si crede nelle pari opportunità, nella democrazia, nel diritto alla salute, all'educazione e a un lavoro dignitoso, in una legge che non discrimini, nelle pene con finalità riabilitativa, nel diritto di tutti ad aspirare a una vita migliore...
E quando la "sinistra" frigna per episodi come quelli di Acca Larentia, dovrebbe anche ricordarci perchè...
Altrimenti poi La Russa va al Memoriale della Shoah con Segre... o alle prossime elezioni ci troviamo un PdC come Renzi... passerà un altro decreto sicurezza o un'altra Fornero, si stanzierà qualche miliardo per la difesa, tolto alla sanità avremo un altro Calenda che imbucato in Ferrari ci ricorda l'importanza della meritocrazia... e amici come prima...
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noneun · 1 year
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La conferenza stampa del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida è qualcosa di assolutamente folle.
Per giustificare il divieto assoluto alla carne sintetica è arrivato a dire una serie di assurdità tra cui, per me, spicca quella per cui la coltivazione in laboratorio sarebbe un problema per la biodiversità. Quando è ESATTAMENTE IL CONTRARIO. Meno allevamenti significa chiaramente più suolo lasciato agli ecosistemi e quindi MOLTA PIÙ BIODIVERSITÀ.
La seconda assurdità è il ricorso al principio di precauzione per la carne sintetica -pur ribadendo che non ci sono studi scientifici che dimostrino che faccia male. Ovviamente, perché è carne: fa male se mangiata in eccessiva quantità. Esattamente come quella allevata.
Ma poi, rispondendo a delle domande dei giornalisti (da ridere quella di una che inizia con “cercherò di essere sintetica”… no! È vietato!!!) il ministro dell’Agricoltura, confortato dal vicino ministro della Salute, si è spinto a dire che non solo il vino non fa male ma fa anche bene.
Cioè, a che serve il principio di precauzione se poi, una volta arrivati decine di studi che dimostrano senza alcun dubbio che non esiste una quantità di alcol sotto la quale non ci sia un effetto cancerogeno, si nega la realtà dei fatti?
E sono gli stessi governanti che poi si lamentano che l’Irlanda voglia mettere l’etichetta “nuoce alla salute” su tutti i prodotti alcolici nel loro Paese. Rendiamoci conto.
Diciamolo che non interessa minimamente la salute e la scienza, ma è una mera scelta politica dettata dall’azione lobbistica di Coldiretti. Meno ipocrisia, grazie.
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rideretremando · 10 months
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Di fronte all'ideologia, sempre più conformista e schiacciante della neolingua e dell'individualismo, Adriana Cavarero risponde con una intervista lucidissima e appassionata portando un esempio di come soltanto il pensiero possa chiarire le distorsioni e i danni di alcune posizioni.
"La neolingua ruota intorno alla parola ‘inclusione’ come bene assoluto, mentre il male è l’esclusione. Io diffido del concetto di inclusività. Nella mia storia di studiosa di filosofia ho sempre combattuto le parole inclusive universali, come la parola ‘uomo’, che ha sempre preteso di essere universale e di includere l’intero genere umano, perché sono espressione di volontà di dominio. Nella storia politica a cui appartengo, quella femminista, il termine inclusione era assente, perché rimanda a una pretesa universalità. Al centro della storia del femminismo non c’è affatto la ricerca di parole inclusive bensì di parole che sottolineano la differenza, la pluralità. Quella femminista è una soggettività che sottolinea innanzitutto la sua parzialità, una parzialità reale, in carne e ossa, la parzialità reale delle donne che rivendicano un ordine simbolico e un immaginario per il loro sesso”.
DOMANDA
Un altro tema centrale sul quale la polemica è aspra, perfino fra femministe, è la maternità.
“La critica della mistica della maternità, il rifiuto della maternità come destino, trappola funzionale all’oppressione patriarcale, fa parte della storia del femminismo.
E’ prevalsa nel femminismo, soprattutto angloamericano, una tendenza a trascurare il tema della maternità. Ora ne paghiamo lo scotto, perché si è imposto un nuovo discorso sulla maternità che io chiamo un ‘perfezionamento della tesi di Aristotele’.
Per Aristotele l’utero è un contenitore organico, addetto alla maturazione del feto che poi viene espulso. Si tratta della riduzione della donna a utero e dell’utero a contenitore del bambino che poi, però, appartiene al padre e non alla madre. Un immaginario che preannuncia l’utero in affitto. L’ingegneria genetica ha reso possibile il sogno di Aristotele:
la madre gestante viene considerata un puro utero, un contenitore al servizio di altri, adatto a far crescere l’embrione, che le è stato impiantato, e a farlo diventare un bambino, che però non è suo. Gli antichi, con Eschilo, dicevano che la madre non è la generatrice bensì solo la nutrice del feto, e il bambino che partorisce è perciò del padre.
Adesso invece il bambino è dei committenti.
L’industria della procreazione sfrutta soprattutto le donne più povere, le costringe dentro contratti in base ai quali la donnautero deve mangiare, curarsi, abortire o non abortire, regolare i suoi rapporti affettivi, partorire in un modo o in un altro, essere sedata dopo il parto per non disturbare i
committenti con il suo dolore. Perfino i pensieri
e i sentimenti delle donne-utero sono colonizzati, devono accettare consulenze psicologiche per non legarsi al feto che portano in grembo. E affrontano rischi per la salute, per via delle stimolazioni ormonali, e perché il loro corpo deve adattarsi a ospitare l’ovulo di un’altra, con un diverso patrimonio genetico. Per non parlare del neonato,
di cui sono violati i diritti umani fondamentali,
nessuno escluso”.
DOMANDA
Eppure ci sono donne favorevoli in nome dell’autodeterminazione.
“Si tratta piuttosto
un’accettazione pedissequa del principio individualista neoliberale moderno, quello che nasce con Locke e con Kant. Fossero oneste, direbbero: io abbraccio affettuosamente
il paradigma dell’individualismo neoliberista funzionale al mercato globale, contrariamente al femminismo che ha invece sempre parlato di soggettività relazionale e ha nutrito un’estrema diffidenza verso il feticcio dell’individuo che si autodetermina.
Non solo la critica femminista, ma pressoché tutte le scienze umane hanno da tempo denunciato la figura dell’individuo che si autodetermina come fasulla, mostrando come qualsiasi decisione sia condizionata dalla situazione in cui ci troviamo: le donne povere affittate come uteri subiscono moltissimi condizionamenti materiali e culturali, altro che autodeterminazione. Un altro aspetto del tutto estraneo alla critica femminista è l’assolutizzazione del desiderio di maternità e di paternità, la trasformazione in diritto, un delirio fomentato e indotto dall’industria della procreazione. Il femminismo teorizza e pratica la cultura del limite e della parzialità, in diretto contrasto con il sogno maschile di onnipotenza."
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il-ciuchino · 4 months
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Rigassificatore Piombino: Tar boccia il ricorso del comune contro l'installazione
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È negativa la pronuncia del Tar sul rigassificatore di Piombino. Il ricorso è stato respinto ed il Comune condannato a pagare le spese processuali, per un totale di 90mila euro. “Evidentemente il Tar ha voluto fare del Comune di Piombino un esempio per tutti gli enti che in futuro si troveranno in una circostanza simile alla nostra e chiarire che, per quanto le motivazioni di opposizione a una certa scelta siano fondate, le esigenze dei cittadini non sono una priorità.” ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari. Si conclude così la battaglia legale portata avanti dal Comune e dai cittadini di Piombino, iniziata ben due anni fa. A nulla è servito il cambio di governo: sia Draghi che Meloni hanno sempre considerato il rigassificatore una priorità per la sicurezza nazionale, essenziale per eliminare la dipendenza dal gas russo. I rischi, i danni all’ambiente, alla salute e all’economia della città non sono però stati presi in considerazione. Dopo la politica, anche la giustizia abbandona la comunità di Piombino. “È una vergogna. Una sentenza che vuol mettere paura a chi cerca di alzare la testa contro gli interessi delle multinazionali. La causale delle spese processuali ne è la conferma. Sono schifato e non credo più nella giustizia” commenta ai nostri microfoni un cittadino di Piombino, parte del Comitato che ha lottato contro il rigassificatore e che vuole rimanere anonimo. Ricordiamo infatti che dietro al progetto ci sono interessi che vanno ben al di là dei confini nazionali. In gioco c’è la finanza speculativa e la potenza statunitense, da cui compriamo il gas naturale liquefatto (GLN). Secondo il fisico Francesco Cappello, tutto ampiamente preparato: “Quello che c’è sotto è questo: tu crei un’emergenza, in questo caso con le sanzioni alla Russia, e poi proponi una soluzione che in realtà stai preparando già da tempo. Questa soluzione è una filiera e una logistica della distribuzione di GNL su scala nazionale. E poi sono interessati al mercato spot dell’energia, al mercato borsistico, per cui tutti i giochi finanziari che si fanno sulle materie prime energetiche in questo modo hanno libera cittadinanza. Invece il gas che ci arrivava dalla Russia si otteneva con contratti a lunga scadenza e costava poco”. Il ricorso era stato sostenuto anche dal sindacato USB, WWf e Greenpeace, che insieme hanno messo in evidenza l’inquinamento del mare e dell’aria che provoca l’impianto. Il governo si è però tutelato in partenza, esentando il rigassificatore della normativa in materia di valutazioni ambientali. Il Comitato No al Rigassificatore di Piombino intanto avanza l’ipotesi di una raccolta fondi per contribuire alle spese processuali. Da un lato per alleggerire la sostanziosa moratoria, dall’altro per attuare una protesta “civile e visibile contro questa prevedibile, ma allo stesso tempo incredibile sentenza”. La nave rigassificatore Golar Tundra rimarrà nel porto di Piombino fino al 2026, anno in cui verrà trasferita a Vado Ligure. Fonte: Byoblu.
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diceriadelluntore · 1 year
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In Estrema Sintesi
In un saggio del 1946,  Politics and English Language, George Orwell criticava l’uso cattivo della lingua inglese a lui contemporanea, dando colpa soprattutto alla classe politica di indicare “la cattiva strada”, usando una lingua “brutta e imprecisa perché i nostri pensieri sono stupidi, ma a sua volta la sciatteria della lingua ci rende più facili i pensieri stupidi”. 
Con tattica politica che sappiamo a quali tempi si rifà, in questi giorni ha molta presa il dibattitto (?) iniziato con la conferenza stampa del 28 Marzo in cui il Ministro della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, insieme al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di bandire la produzione della cosiddetta carne sintetica.
Sarebbe interessante anche discutere della motivazione sulla decisione che, nelle parole del Ministro, suona “pimpante”: una legge all’avanguardia per un mondo che resti civile e in linea con quello che è stato lo sviluppo dell’umanità.
Ma sono più interessato all’uso dell’aggettivo sintetico. Nel caso delle produzioni in questioni, viene usato come sostituito del termine coltivato, termine che spiega meglio l’origine di allevamento in laboratorio di cellule staminali animali che portano alla produzione “in vitro” di carne. Sintetico, tra i suoi innumerevoli significati, descrive in chimica una sostanza ottenuta per sintesi, non proveniente dall’elaborazione di organismi animali o vegetali, e talora sinonimo di artificiale (voce Sintetico, Vocabolario Treccani). Per la premessa di prima, è del tutto erroneo usarlo, ma facendo leva sul significato sinonimo, fa molte più presa. Perchè quella carne è sintetizzata: produrre un composto attraverso una reazione, o una serie di reazioni, di sintesi, partendo cioè sia dagli elementi sia da composti più semplici (voce Sintetizzare, Vocabolario Treccani): in questo caso partendo da organismi animali, le cellule staminali.
Posso comprendere che sia una sottigliezza intellettuale, sebbene sia sostanziale, ma è inevitabile per due motivi: il primo, che sembra un modus operandi di questo Governo, usare in maniera chirurgica questioni secondarie per nascondere problemi molto più grossi, e allo stesso tempo dimostrare correlazione con le aspettative elettorali; il secondo, sul totale abbandono dell’opinione pubblica della critica agli slogan, per cui basta che una parola o un concetto sia ripetuto in quantità per essere vero.
Nel 1977, durante la conferenza stampa per la presentazione dei Mondiali di Calcio in Argentina dell’anno successivo, un giornalista italiano alza la mano e chiede:  "Ci dicono che qui scompaiono le persone, è vero?" . I vertici dell'esercito presenti alla conferenza stringono le mascelle, stralunano gli occhi, poi uno di loro prende la parola e risponde nervoso: "Lei è mal informato. Comunque indagheremo". Il giovane reporter era Gianni Minà e quella sera ebbe la visita della polizia nella sua stanza d'albergo. Il giorno dopo la RAI gli chiese per la sua incolumità di lasciare l’Argentina.
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vintagebiker43 · 1 year
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È il 1952. Albert Kesselring, ex comandante delle forze armate naziste e responsabile diretto delle Fosse Ardeatine e della Strage di Marzabotto, è stato appena scarcerato per presunte serie ragioni di salute, riuscendo a evitare, così, prima una condanna a morte e poi anche l’ergastolo.
Quando rientra in Germania, accolto dal cancelliere Adenauer, Kesselring dichiara non solo di non essere affatto pentito delle sue azioni, ma che, anzi, gli italiani gli avrebbero dovuto erigere un monumento.
Quando glielo riferiscono, Calamandrei non dice nulla. Si ritira nel suo ufficio, prende carta e penna e scrive un componimento in versi liberi di una forza evocativa e politica che ha pochi eguali dal Dopoguerra a oggi.
“Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA”.
Ancora oggi questo testo dovrebbe essere letto nella Scuola Pubblica. Soprattutto oggi, nei mesi in cui si celebra il 75esimo anniversario della Carta costituzionale.
@Lorenzo Tosa
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bones39 · 9 months
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Apprezzo il disegno realista, davvero, quei disegni che sembrano fotografie sono incredibili, frutto di molta pazienza, cura al dettaglio, impegno e molto altro. Ma non fa per me. Più mi sento dire "sei migliorata" da chi definiva i miei disegni "infantili e stilizzati" più mi sembra di perdere qualcosa.. qualcosa di mio, di unico, uno stile che creavo sacrificato per un immagine che già c'è, per una copia invece di un idea. Più so copiare da un immagine visiva meno so fare uscire quello che sta nella mia testa.
Qui un elenco di persone che fortunatamente non hanno ascoltato certe critiche, o non ci avrebbero regalato certi scenari:
Lora Zombie,
Chiara Bautista,
Zoe Lacchei,
Robin Eisenberg
Phazed
1. Jasmine Becket-Griffith: Jasmine Becket-Griffith è un'artista statunitense con uno stile unico e distintivo. Le sue opere spesso raffigurano figure eteree e mistiche, con dettagli intricati e colori vivaci.
2. Chet Zar: Chet Zar è un artista americano noto per le sue opere che fondono horror e fantastico. Le sue raffigurazioni spesso presentano figure bizzarre, mostruose e oscure, in una miscela unica di dettagli realistici e immaginazione distorta.
3. Nicoletta Ceccoli: Nicoletta Ceccoli è un'artista italiana con uno stile fiabesco, ma al tempo stesso inquietante. Le sue opere spesso raffigurano bambine dalle espressioni malinconiche e sognanti, immerse in scenari surreali e simbolici.
4. Camille Rose Garcia: Camille Rose Garcia è un'artista americana le cui opere sono ispirate dal mondo delle fiabe, ma con un tocco oscuro. Le sue raffigurazioni sono caratterizzate da colori vibranti, figure distorte e dettagli intricati.
5. Ray Caesar: Ray Caesar è un artista canadese noto per le sue rappresentazioni di un mondo fantastico e sognante. Le sue opere spesso presentano figure femminili sofisticate e misteriose, ambientate in scenari intricati e dettagliati.
1. Ai Weiwei: Artista cinese e attivista politico, il suo lavoro affronta temi come la censura, i diritti umani, la critica al governo cinese e l'immigrazione.
2. Banksy: L'identità di Banksy è ancora sconosciuta, ma il suo lavoro di street art politica e provocatoria ha attirato l'attenzione a livello internazionale. I suoi murales spesso affrontano questioni sociali, politiche e ambientali.
3. Kara Walker: L'arte di Kara Walker indaga il razzismo, l'identità e la storia dell'oppressione degli afroamericani negli Stati Uniti con raffigurazioni provocatorie e spesso violente.
4. Marina Abramović: Conosciuta per le sue performance estreme, Abramović esplora i confini del corpo, del tempo e dell'interazione umana. Le sue performance sono spesso cariche di simbolismo e suscitano reazioni emotive intense.
5. Yayoi Kusama: Kusama è famosa per le sue installazioni immersive e ad alto impatto visivo che spesso utilizzano il concetto dell'infinito e della sovrapercezione. L'artista giapponese ha affrontato temi come la salute mentale, il consumismo e la sessualità.
6. Jenny Holzer: Holzer utilizza la parola scritta come mezzo d'espressione principale, proiettando messaggi provocatori e contestanti su facciate di edifici, installazioni lumino- testuali e scritte su supporti vari. I suoi lavori si concentrano sul potere delle parole e affrontano temi come l'oppressione delle donne, la guerra e la politica.
7. Olafur Eliasson: Eliasson creane installazioni interattive che coinvolgono il pubblico attraverso l'utilizzo di luce, specchi e elementi naturali. Le sue opere esplorano temi come il cambiamento climatico, la percezione umana e l'interazione con l'ambiente.
8. Shirin Neshat: L'arte di Neshat esplora le dinamiche culturali, le divisioni di genere e la politica nel contesto del Medio Oriente. Attraverso fotografie, video e film, l'artista iraniana-america affronta temi come l'identità, l'oppressione e il conflitto.
9. Damien Hirst: Hirst è noto per i suoi lavori che coinvolgono animali morti o parti di animali. Le sue opere sollevano questioni etiche sulla vita e la morte, il consumo e la bellezza.
10. Cindy Sherman: Sherman è famosa per le sue fotografie in cui lei stessa si trasforma in personaggi diversi, spesso stereotipi femminili. Il suo lavoro affronta la cultura dei media, l'identità e il concetto di autorappresentazione.
Questi artisti spingono i limiti dell'arte e affrontano questioni cruciali che suscitano discussioni e riflessioni sulla società, la politica, l'identità e molto altro ancora.
9. Roger Ballen: Roger Ballen è un fotografo sudafricano noto per le sue immagini disturbanti e surreali, spesso ambientate in ambienti claustrofobici e con protagonisti animali o persone marginalizzate.
10. Jock Sturges: Jock Sturges è un fotografo americano famoso per i suoi ritratti di adolescenti nudi in ambientazioni naturali, creando immagini intime e sensuali che esplorano la transizione dalla giovinezza all'età adulta
11. Elinor Carucci: Elinor Carucci è una fotografa israeliana-americana che si concentra sulla sua famiglia e sulla sua vita quotidiana, creando immagini intime e personali che rivelano emozioni complesse e universali.
12. David LaChapelle: David LaChapelle è un fotografo e regista americano noto per le sue immagini audaci ed eccentriche, spesso con icone pop, celebrità e riferimenti culturali, creando immagini che catturano l'attenzione estraendo la bellezza e l'assurdità del mondo moderno.
13. Antoine D'Agata: Antoine D'Agata è un fotografo francese noto per il suo lavoro provocatorio e crudo, spesso mostrando la vita nei margini della società, con immagini sessuali esplicite, droga e violenza.
14. Daido Moriyama: Daido Moriyama è un famoso fotografo giapponese noto per le sue immagini in bianco e nero che catturano la vita urbana di Tokyo, con un occhio brutale e decisamente moderno.
15. Francesca Woodman: Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha creato immagini intime e poetiche di sé stessa e del suo corpo, spesso intrecciati con l'architettura delle case e degli ambienti in cui si trovava.
16. Vivian Maier: Vivian Maier è stata una fotografa statunitense-americana scoperta in modo postumo, nota per le sue immagini di strada catturate principalmente a Chicago, offrendo uno sguardo unico sulla vita urbana degli anni '50 e '60.
1. Jan Saudek: Jan Saudek è un famoso fotografo ceco noto per le sue immagini poetiche e surreali. Le sue fotografie spesso raffigurano soggetti nudi o seminudi in pose suggestive, creando immagini che evocano emozioni profonde e complesse.
2. Sally Mann: Sally Mann è una rinomata fotografa statunitense con uno stile molto intimo e personale. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua famiglia e la vita nella Virginia rurale, esplorando concetti di memoria, tempo e degrado.
3. Duane Michals: Duane Michals è un fotografo americano noto per il suo approccio narrativo e sperimentale. Le sue fotografie sono spesso una sequenza di immagini che raccontano una storia o esplorano temi come l'amore, la morte e l'identità.
4. Sarah Moon: Sarah Moon è una fotografa francese con uno stile onirico e poetico. Le sue immagini spesso sfocano i confini tra realtà e fantasia, creando atmosfere surreali e misteriose.
5. Joel-Peter Witkin: Joel-Peter Witkin è un fotografo americano noto per le sue fotografie provocatorie e inquietanti. Le sue immagini spesso includono soggetti "diversi" come deformità, corpi mutilati o oggetti macabri, creando immagini che sfidano le norme sociali e provocano riflessioni sulle nostre paure e perversioni.
6. Nan Goldin: Nan Goldin è una fotografa americana con uno stile documentaristico e intimo. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua cerchia di amici e conoscenti, documentando la vita notturna, l'amore, la dipendenza e le relazioni umane con un occhio sincero e senza filtri.
7. Arno Rafael Minkkinen: Arno Rafael Minkkinen è un fotografo finlandese-americano noto per i suoi autoritratti in natura. Le sue immagini spesso esplorano la connessione e l'interazione tra il corpo umano e l'ambiente, creando composizioni suggestive e poetiche.
Ricorda che ognuno di questi fotografi ha uno stile unico e distintivo, quindi ti consiglio di esplorare il loro lavoro per trovare quello che più ti ispira.
46. Ray Troll
47. Daniel Merriam
48. Jasmine Worth
49. Sonya Fu
50. Michael Page
51. Chie Yoshii
52. Yoko D'Holbachie
53. Sarah Louise Davey
54. Kit King
55. Femmepop
56. Travis Lampe
57. Sheri DeBow
58. Mab Graves
59. Popovy Sisters
60. Amy Brown
61. Laurie Lipton
62. Mark Bryan
63. Ray Caesar
64. Joel Rea
65. Simona Candini
66. Tom Bagshaw
67. Marion Bolognesi
68. Lora Zombie
69. Heather Watts
70. Paul Rumsey
71. Brian M. Viveros
72. Nom Kinnear King
73. Brendan Monroe
74. Jeremy Geddes
75. Lesley Oldaker
76. Kim Simonsson
77. Jana Brike
78. Jeff Soto
79. Hikari Shimoda
80. Yoskay Yamamoto
81. Olek
82. Yayoi Kusama
83. Atsushi Suwa
84. Fem Jasper-King
85. Tina Lugo
86. Zoe Keller
87. Erik Jones
88. Moki
89. Justin Mortimer
90. Gustavo Rimada
91. Michael Shapcott
92. Sachin Teng
93. Laura Colors
94. Erwin Olaf
95. Fairy Teller
96. Michelle Mia Araujo
97. Martin Eder
98. Lin Fengmian
99. Marissa Oosterlee
100. Andrew Hem
Ognuno di questi artisti ha una prospettiva unica e un modo particolare di rappresentare concetti e emozioni nella loro arte. Potresti scoprire nuove ispirazioni e dimensioni artistiche esplorando il loro lavoro.
1. Audrey Kawasaki
2. Marion Peck
3. Mark Ryden
4. James Jean
5. Tara McPherson
6. Jenny Frison
7. Brandi Milne
8. Kukula
9. Amy Sol
10. Peter Gric
11. Femke Hiemstra
12. Josh Keyes
13. Brian Despain
14. Kris Kuksi
15. Nicoletta Stamatelatos
16. Gary Baseman
17. Scott Musgrove
18. Sarah Joncas
19. Natalie Shau
20. Shag (Josh Agle)
21. Greg "Craola" Simkins
22. Luke Chueh
23. Caitlin Hackett
24. Soey Milk
25. Audrey Pongracz
26. Alex Pardee
27. Travis Louie
28. Natalia Fabia
29. Chris Mars
30. Casey Weldon
31. Brandi Read
32. Jeanie Tomanek
33. Jessica Joslin
34. Scott Radke
35. Camilla d'Errico
36. Lori Earley
37. Michael Hussar
38. Benjamin Lacombe
39. Miho Hirano
40. Kindra Nikole
41. James Gurney
42. Kris Lewis
43. Martin Wittfooth
44. Timothy Robert Smith
45. Colin Christian
Questi sono solo alcuni dei tanti artisti che potrebbero piacerti.
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scogito · 2 years
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Tutte le volte che inizi un pensiero dicendo frasi come:
la magistratura dovrebbe, lo stato dovrebbe, la politica dovrebbe, i giornalisti dovrebbero, la sanità dovrebbe...
Informare, proteggere, definire, dichiarare, diffondere...
Verità, giustizia, salute ecc
NON hai capito a cosa servono questi enti, né soprattutto hai capito CHI servono.
Questo ti continua a depotenziare e inoltre ti fa porre domande inutili mentre cerchi aiuto da chi ha voluto e creato il problema.
Lo vedi il criceto?
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