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#Storia d'Europa
gregor-samsung · 2 months
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Interdit aux chiens et aux Italiens [Manodopera] (Alain Ughetto, 2022)
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der-papero · 4 months
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Dai, su, manca poco, caro governo semaforo, un'ultima spallata ed è fatta, il fallimento è alla vostra portata.
Che popolo, eh. Vedono il muro, vanno a sbatterci contro, ma il manovratore non si cambia.
Nell'articolo c'è un errore nella prima frase: i treni in Germania non sono MAI arrivati puntuali, i ritardi sono all'ordine del giorno, su tutte le tratte, da sempre. Così come l'infrastruttura digitale, ferma al fax, e tanti altri aspetti della società.
Finalmente si sta sgretolando quel muro di falsità e ipocrisie sul quale si mostrava questo paese agli occhi del mondo, un popolo di incapaci che ha avuto per un po' la storia dalla sua e, devo riconoscerlo, su quello hanno saputo lucrarci.
Ma nessuna paura, al prossimo giro arriveranno i nazisti al potere, i prossimi anni saranno davvero interessanti.
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chouncazzodicasino · 29 days
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Ancora con la storia che il Salone del mobile fa schifo? Eppure detta le tendenze. That's it!
Ma chi te lo tocca l'amore tuo.
Però tu lo sai vero che quello che viene presentato come "innovativo" a Milano viene presentato anche in tutte (o quasi) le altre fiere di design d'Europa e del mondo? Tipo a settembre e gennaio a Parigi o a febbraio a Stoccolma o in parte a Cersaie e così via?
Dai, essi bono.
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Inoltre, le "tendenze" le dettano i marchi non la fiera o dove viene fatta.
Tendenze dettate dai marchi che, a mio modesto parere e nel mio settore, valgono pochi spicci. C'è una grandissima differenza tra quello che viene proposto come tendenza e quello che effettivamente poi funziona sul mercato. O almeno adesso è così, non è più come prima.
POI ci tengo a dire che a me il Salone del Mobile di Milano non piace proprio come viene organizzato. Dispersivo. Evanescente. Poca sostanza. Attenzione all'apparenza e ai vernissage e poco al vero fulcro che dovrebbe essere il design. Ovviamente queste patinature ci sono anche nelle altre fiere ma lì ho trovato tutto ciò ridicolo e insostenibile.
Milano ha un po' questo modo di vivere il design che va su un binario diametralmente opposto al mio. Questo però è un mio limite ed è un vero peccato.
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mishimamiravenecia · 9 days
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The Caffè Florian opened in St Mark's Square, where it still stands today, on 29 December 1720. Important people have passed through this café, such as: Lord Byron, Vivaldi, Goethe, Rousseau, Stravinski... y también Casanova.
El Caffè Florian abrió sus puertas en la Plaza de San Marcos, donde sigue permaneciendo, el 29 de diciembre de 1720. Por este café han pasado personajes importantes, como: Lord Byron, Vivaldi, Goethe, Rousseau, Stravinski... y también Casanova.
Il Caffè Florian aprì in Piazza San Marco, dove si trova tuttora, il 29 dicembre 1720. In questo caffè sono passati personaggi importanti, come: Lord Byron, Vivaldi, Goethe, Rousseau, Stravinski… y también Casanova
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(English / Español / Italiano)
The Europe's oldest Café was opened on 29 December 1720 by Floriano Francesconi and was called "Alla Venezia Trionfante" (To Triumphant Venice), although the clientele later renamed it "Caffè Florian" in honour of its owner.
While the finest wines and coffees from the Orient, Malaysia, Cyprus and Greece were served, history was unfolding outside. Its windows witnessed the splendour and fall of the Serenissima Republic of Venice and the secret conspiracies against French and then Austrian rule. It is divided into small rooms connected by a corridor and has a huge terrace on St. Mark's Square for sunny days. The rooms are decorated in different styles;
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El Café más antiguo de Europa fue inaugurado el 29 de diciembre de 1720 por Floriano Francesconi y se llamaba “Alla Venezia Trionfante” (A la triunfante Venecia), aunque la clientela posteriormente lo rebautizó como “Caffè Florian” en honor a su dueño.
Mientras se servían los mejores vinos y cafés de Oriente, Malasia, Chipre y Grecia, la historia se desarrollaba afuera. Sus ventanas presenciaron el esplendor y la caída de la República Serenissima de Venecia y las conspiraciones secretas contra el dominio francés y luego el austriaco. Se encuentra distribuido en pequeñas salas unidas todos ellas, por un corredor y además, tiene una enorme terraza en la plaza San Marcos para los días soleados. Las salas están decoradas en distintos estilos. 
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Il Caffè più antico d'Europa fu aperto il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi e si chiamava "Alla Venezia Trionfante", anche se poi la clientela lo ribattezzò "Caffè Florian" in onore del suo proprietario.
Mentre venivano serviti i migliori vini e caffè provenienti dall'Oriente, dalla Malesia, da Cipro e dalla Grecia, all'esterno si svolgeva la storia: le sue finestre sono state testimoni dello splendore e della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia e delle cospirazioni segrete contro il dominio francese e poi austriaco. È diviso in piccole sale collegate da un corridoio e dispone di un'enorme terrazza su Piazza San Marco per le giornate di sole. Le sale sono arredate in stili diversi.
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The Senate Hall. This is where the Venice Biennale was born.
La Sala del Senado. En ella nació la Bienal de Venecia.
La Sala del Senato. Qui è nata la Biennale di Venezia.
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The Chinese room, the oldest and one of the two initial rooms.
La Sala China, la más antigua y una de las dos iniciales.
La Sala Cinese, la più antica e una delle due sale iniziali.
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The Sala Orientale, added in 1750, although the present decoration dates from the 19th century.
La Sala Orientale, agregada en 1750, aunque la decoración actual es de s.lXIX.
La Sala Orientale, aggiunta nel 1750, anche se la decorazione attuale risale al XIX secolo.
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Hall of the Seasons, decorated with floral motifs and women in long dresses symbolising the seasons.
Sala de las Estaciones, decorada con motivos florales y mujeres de largos vestidos que simbolizan las estaciones.
Sala delle Stagioni, decorata con motivi floreali e donne in abiti lunghi che simboleggiano le stagioni.
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The Hall of Illustrious Men, ten illustrious Venetians, such as Titian and Marco Polo, look down on us from the wall.
La Sala de los Hombres Ilustres, diez venecianos ilustres nos observan desde la pared, como Tiziano o Marco Polo.
La Sala degli Uomini Illustri, dieci illustri veneziani, come Tiziano e Marco Polo, ci guardano dal muro.
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The Liberty room, added, in 1920, with a more modern atmosphere, decorated with mirrors with painted floral motifs and Murano glass chandeliers.
La Sala de la Liberty, agregada, en 1920,  con  un ambiente más moderno, decorada con espejos con motivos florales pintados y lámparas de cristal de Murano.
Nel 1920 è stata aggiunta la Sala Liberty, con un'atmosfera più moderna, decorata con specchi con motivi floreali dipinti e lampadari in vetro di Murano.
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The Caffè Florian in a painting by Canaletto in the National Gallery in London.
The Florian was the first place that allowed women in Venice, which explains why Casanova chose it for the hunt for his conquests.
El Florian fue el primer local que permitió la entrada a mujeres en Venecia, lo que explica porqué Casanova lo eligió para la caza de sus conquistas.
Il Florian fu il primo locale che permise alle donne di entrare a Venezia, il che spiega perché Casanova lo scelse per la caccia alle sue conquiste.
Fuente: texto extracto de venecisima.com
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klimt7 · 2 years
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Scusatemi se lo scrivo, ma io metterei un nuovo cartello stradale sulle vie d'Europa... dall'Irlanda all'Ucraina, dalla Norvegia a Malta, dalle scogliere del Portogallo ai boschi della Finlandia...
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E nessun apparato di Potere, nessun ordigno nucleare, nessuna "operazione militare speciale" lo potrà salvare dal giudizio impietoso della Storia.
Come Adolf Hitler, merita soltanto di scomparire dalla faccia del pianeta Terra che lui imperterrito, continua a irridere, a inquinare, a sfregiare.
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abr · 7 months
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MUNICH, di Steven Spielberg con Daniel Craig, 2005.
Il prologo: «Nel 1972 il mondo è testimone dell'assassinio di 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco, questa è la storia di quanto accadde dopo».
Racconta l'operazione "Ira di Dio": eliminare fisicamente - nelle principali città d'Europa e del Vicino Oriente - 11 esponenti del terrorismo palestinese implicati nell'attentato come esecutori, organizzatori e mandanti. Trovandosi contro anche la Cia e il Kgb. Fatti realmente avvenuti, ovviamente resi come si può (da Spielberg ...).
Uno dei miei film preferiti.
Per nulla trionfalistico né tantomeno chiagnone vittimista propagandistico, il sentiment prevalente nella squadra del Mossad incaricata è quello dei becchini: a ogni "successo", nessun evvai o dammi cinque all'americana; il comandante in particolare vive il peso morale devastante del portatore di morte, anche dei suoi, oltre all'ambiguità del giustiziere che non può sapere davvero chi stia eliminando.
Se Spielberg fosse cristiano, da uomo di cultura riconoscerebbe l'approccio di Bernardo di Chiaravalle, teorico della regola dell'ordine monastico guerriero dei Templari: punire il Male e difendere i deboli non è omicidio, lo chiama "malicidio" ma è un pur sempre costoso sacrificio di cui si porta il peso morale.
Il finale del film, con le Torri Gemelle ai tempi in piedi sullo sfondo, par suggerire l'inutilità di tutto: morto un papa ne fanno un altro ...
Al che sovviene la fine di "The Untouchables", quando all'obiezione che, eliminato Al Capone, la Mafia andrà avanti con nuovi capi e nulla cambierà, come faremo, Kevin Costner risponde: "LI ANDREMO A PRENDERE. UNO ALLA VOLTA". Altrimenti Hitler sarebbe ancora là.
Che altro vuoi fare, eradicare il male? Edificare il paradiso in terra? Viviamo in mondo di dinamiche costanti, per fortuna nulla è eterno; si fa la giustizia che si può e lapacenelmondo la lasciamo ai desideri delle miss.
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curiositasmundi · 2 months
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 "Sono caduta in un pozzo profondissimo, mi chiedo se ci sia uscita. Ma non ho dubbi su quale sia la parte giusta della storia. I mesi sono lunghi e accade che la bolla si trasformi in un buco nero che ti risucchia. Prendendo in prestito una metafora che leggerò parecchi mesi dopo in un bellissimo fumetto dedicato alle mie vicende - dice citando Zerocalcare - sono caduta in un pozzo profondissimo. Le pareti sono scivolose ed ogni volta che faticosamente cerco di compiere un breve passo per risalire appena un pochino, finisco sempre col precipitare più in profondità. A volte mi chiedo se questo pozzo abbia un fondo e se da qualche parte ci sia davvero un'uscita. Immagino di essere un piccolo geco, che nell'oscurità silente riesce a scalare le pareti. Già, devo scalare le pareti, ma qui purtroppo non ci sono i miei compagni di arrampicata e i legami di fiducia ben stretti sulla corda della sicura.  Chiudo gli occhi e lancio lo sguardo oltre le mura di questo cieco carcere: scorgo le vicende di uomini e donne come ricambi in tessuti su arazzi che raffigurano storie più ampie. Storie di popoli, di culture, di lingue e di religioni. Storia di sistemi economici, politici e giuridici. Storie di ricchezza e di miseria, di potere, di sopraffazione e di sfruttamento. Storie di guerre e di eserciti. Storie di un mondo in cui ancora si uccidono bambini, in cui alle quarte d'Europa risuonano mitraglie che riecheggiano gli scempi del secolo scorso. Apro gli occhi e mi scorgono rannicchiata sulla grigia coperta, con lo sguardo fisso sulla porta di ferro della cella. Tutto mi appare semplice e lineare in queste vicende, come in molte altre, non può esserci alcun dubbio su quale sia la parte giusta della storia"
Ilaria Salis
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tepasport · 4 months
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Cagliari: Il calcio perde un'altro campione. Gigi Riva si è spento stasera nel reparto di Cardiologia dove era ricoverato da ieri in seguito a un infarto. Leggenda del calcio è stato attaccante della Nazionale e del Cagliari, con cui vinse uno storico scudetto nel 1970. Con la nazionale italiana, di cui è tutt'oggi il miglior marcatore di tutti i tempi in virtù dei 35 gol segnati in 42 presenze totali, si è laureato campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Giudicato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi nonché tra i più forti attaccanti nella storia del calcio, Esprimiamo le più sincere condoglianze per questo profondo momento di lutto. Tepa Sport
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thegrandslam · 4 months
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Dispiace, dispiace veramente tanto per la morte di una leggenda come Gigi Riva, "rombo di tuono".
Dispiace da italiana, per la morte di un pezzo di storia del calcio nazionale, 35 gol in 42 partite in nazionale, campione d'Europa.
Ma ancora di più dispiace da sarda, perché noi sardi siamo un popolo che ne ha passate tante, tra discriminazioni e "colonizzazioni", un popolo con un senso di appartenenza unico, un amore per la nostra terra che non ha eguali. Un popolo che si dà la possibilità di pensare fuori dagli schemi, ma che è costretto ad emigrare dalla propria terra, dalla propria casa per poter avverare i propri sogni.
E tra tutti quelli che si sono sentiti costretti ad allontanarsi da casa per arrivare ai loro obiettivi abbiamo chi ci ha dato la speranza di poter avverare i nostri sogni dalla nostra terra, senza dover' abbandonare le nostre radici: uno di questi era Gigi Riva, che nonostante avesse ricevuto un offerta di 1,000,000 di lire dalla Juve la rifiuto per rimanere a casa, a casa nostra.
Grazie Gigi, non sarai dimenticato. ❤️💙
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palmiz · 1 year
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Giusto per ricordare, e la situazione dopo 10 anni, è a mio avviso peggiorata. ( Ai tempi il direttore era minzolini)
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"Caro direttore,
ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
Dov'è il Paese reale? Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori che si tolgono la vita? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia in una scuola pubblica, ma la sera, nel Tg diamo spazio solo ai ministri che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale".
Oggi l'informazione del Tg1 è un'informazione parziale e di parte. Dov'è il Paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo.
E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassaintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata [...]
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità.
Quello che nutro per la storia del Tg1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.
Maria Luisa Busi
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ilblogdellestorie · 1 year
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Il 26 aprile del 1986, il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl, oggi in Ucraina e all'epoca in Unione Sovietica, esplose causando quello che viene considerato il peggiore disastro nucleare della storia. Nel corso di un test di controllo, un errore umano provocò la fusione del nocciolo, causando una nube radioattiva che, per via delle condizioni meteorologiche, si diffuse in buona parte d'Europa nei giorni successivi. 
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gregor-samsung · 2 months
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" 1999. La Nato inizia a violare i patti invitando e inglobando Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, anche se la Russia in ginocchio non rappresenta alcuna minaccia. Mosca protesta, ma non ha la forza di reagire. È la prima applicazione delle teorie dell’ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, e dei “neocon” della destra americana sull’esigenza di circondare, assediare, provocare e dissanguare la Russia costringendola a un riarmo sempre più costoso, a una reazione armata e a una definitiva sconfitta militare. La seconda mossa della Nato è attaccare il principale alleato dei russi in Europa: la Serbia di Slobodan Miloševic, bombardata per 11 settimane senza alcun mandato dell’Onu. Incredibilmente l’Occidente si schiera con i separatisti albanesi del Kosovo, in gran parte musulmani, che con il loro “esercito di liberazione” – la famigerata Uck – compiono da anni stragi e attentati terroristici contro la minoranza serba e vogliono staccarsi da Belgrado. Ma si finge di non vederli, mentre parte la propaganda Usa sulla “pulizia etnica” e le “fosse comuni” serbe, in parte vere (come quelle kosovare) e in parte inscenate dai Servizi americani per far fallire i negoziati di Rambouillet (Parigi). Così il 24 marzo la Nato, Italia inclusa, inizia a bombardare Belgrado e altri centri della Serbia e del Kosovo, anche e soprattutto su obiettivi civili. Bilancio di quei 78 giorni di attacchi ininterrotti: tra i 1.200 e i 2.500 morti, quasi tutti civili, e un fiume di profughi. Ma la Nato non la chiama guerra, bensì “operazione di ingerenza umanitaria”.
Eltsin telefona a Clinton: “È inaccettabile: è il primo segnale di cosa potrebbe accadere se la Nato arrivasse ai confini della Russia. Le fiamme della guerra potrebbero bruciare per tutta l’Europa”. Ma neppure stavolta ha la forza per reagire: è vecchio e malato, e le sue folli liberalizzazioni suggerite dal Fmi hanno messo la Russia in ginocchio. Però Eltsin scatena la seconda guerra in Cecenia contro i ribelli separatisti e islamisti. Poi nomina premier il direttore del Servizio segreto Fsb (l’ex Kgb), Vladimir Putin, che a fine anno lo sostituirà anche come presidente. E in dieci anni riconquisterà la Cecenia con massacri, devastazioni indicibili e decine di migliaia di morti su entrambi i fronti. Intanto avvierà il riscatto economico e strategico della Russia, ma a prezzo di un regime sempre più autoritario e repressivo. "
Marco Travaglio, Scemi di Guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un Paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax, PaperFIRST (Il Fatto Quotidiano), febbraio 2023¹ [Libro elettronico].
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libriaco · 7 months
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Il ratto d'Europa
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Europa, Europa mia! Quando verremo a liberarti?
A. Campanile, Manuale di conversazione [1976], Milano, BUR, 1999
Immagine: il Ratto di Europa dal cratere di Assteas, da Saticula (Sant’Agata de’ Goti, Benevento), IV sec. a.C. – Museo Archeologico del Sannio Caudino, Montesarchio (BN)
Il dettaglio del giallo della scoperta, del furto, della vendita al Museo Getty e del recupero del vaso si può leggere QUI.
QUI invece il fumetto che ne racconta la storia, un PDF disponibile gratuitamente online grazie al magazine The Journal of Cultural Heritage Crime che lo ha condiviso in rete.
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matapetre · 1 year
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In scena troviamo due attori, due amici, due persone quasi innamorate che soffrono della condizione di aiuti sulla guerra ma che non è proprio corrisposto come qualcuno ..vuole.
E cercano di venirne a capo.
..e cercano di capire cosa succeda al resto d'Europa, alle loro menti, alla loro percezione del mondo quando la guerra arriva.
E si attaccano a quel che possono per uscirne vincenti, anche se potrebbe portare a un escalation.
Che poi questi due, non sono solo due! La storia di Romeo e Giulietta, il loro amore, non investe solo loro.
Intorno ai due amici si muovono, America, NATO e tanti altri personaggi a loro volta compiaciuti dall’amore amicale.
Romeo e Giulietta li conoscono tutti ma perché non parlare del Povero popolo italiano?
Di certo non meno vittima.
Ma anche tutti gli altri popoli, vittime, e chi si arricchisce di tutto ciò…
#politica #armi #guerra #italia
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lapastaasciutta · 8 months
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Che piaccia o no, Adani ha detto la verità
Il problema è sempre lo stesso: questa squadra non segna
E mi spiace dirlo, ma il problema non era e non può essere solo l'allenatore
È l'ennesima partita in cui l'attacco si passa continuamente la palla (male) perché ha paura di tirarla in porta
È l'ennesima partita in cui si nota quanto questa squadra ha dimostrato di aver bisogno di lavorare tanto insieme
E non le viene dato il tempo di farlo
E io temo che andrà sempre peggio
Io stasera, tralasciando due o tre giocatori, non ci ho visto impegno. Non ci ho visto cuore.
Se non volete stare in nazionale, non stateci. Andatevene a casa e lasciate il posto a chi ci terrebbe davvero
Ma sono stufa di vedere una squadra con una storia come l'italia essere sbeffeggiata dal mondo
I campioni d'Europa rischiano di non qualificarsi al prossimo europeo, dopo non essersi qualificati al mondiale per due volte di fila
Direi che abbiamo proprio toccato il fondo
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saifbaghdadroleplay · 2 years
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L'importante battaglia di Tours fu combattuta nella Francia moderna durante il regno del 10° sovrano omayyade Hisham bin Abd al-Malik nel 732 d.C. Il comandante omayyade Abd al-Rahman è stato ucciso in azione. La battaglia di Tours è considerata decisiva dagli storici europei. Secondo alcuni, la battaglia ha deciso le sorti dell'Europa.
Si discute sul significato della battaglia di Tours tra la gente. Alcuni credono che se Carlo fosse stato sconfitto, l'intera Europa sarebbe stata invasa dai musulmani e la cultura islamica sarebbe stata introdotta lì. Alcuni arrivano addirittura al punto che la vittoria dei musulmani nella battaglia di Tours avrebbe messo fine al cristianesimo nell'Europa occidentale.
Lo storico inglese Henry Hallam sosteneva che non ci sarebbero stati Carlo Magno, nessun Sacro Romano Impero, o gli Stati Pontifici. Sì, è lo stesso Carlo Magno che è stato chiamato il "Padre d'Europa" (Pater Europae).
Edward Gibbon l'ha portato al livello successivo. Nelle sue parole, "Forse l'interpretazione del Corano sarebbe ora insegnata nelle scuole di Oxford. " Lui definisce la battaglia come:
"Le nazioni dell'Asia, dell'Africa e dell'Europa, sono avanzate con uguale ardore verso un incontro che avrebbe cambiato la storia del mondo. Nei sei primi giorni di combattimento desultivo, i cavalieri e gli arcieri dell'Oriente mantennero il loro vantaggio: ma nell'inizio più vicino del settimo giorno, gli orientali furono oppressi dalla forza e dalla statura dei tedeschi, che, con il cuore forte d mani di ferro, ha affermato il civile e libertà religiosa dei loro posteri. "
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