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#Toponomastica
umbriasud · 8 months
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Terni, nominata la nuova commissione toponomastica
Il balipedio – si spiega sul sito Archeologia industriae Terni – “era una struttura costruita per eseguire le prove di tiro, al fine di determinare il comportamento dei proiettili di artiglieria e delle corazzature navali. La raccolta di dati riguardava la corazze non solo navali ma anche, ad esempio, delle cupole dei forti alpini” per aver modo non solo di collaudare la produzione delle…
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silviomancinelli · 2 years
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Grazie a Fabio che in qualche modo mi ha fatto avere questa immagine. Noi #mancinelli siamo ovunque. #toponomastica #agnone https://www.instagram.com/p/Cis5hv0IjPy/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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stilouniverse · 1 year
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Toponomi toscani: Empoli
Empoli (Fi). Nel Valdarno inferiore, e, dopo Prato, il piu importante centro della provincia. È sorto agli inizi del XII sec. (si indica la data del 1119), intorno alla Pieve di S. Andrea e nei pressi di un castello denominato Empolum (o Empolis) ricordato fin dal sec. VIII, ed in localita tuttora detta Empoli Vecchio. Lo sviluppo iniziale del borgo è la conseguenza delle prime bonifiche del…
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sottileincanto · 2 months
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Il 18 aprile 1480, secondo le fonti, nasceva a Subiaco, nel Lazio, Lucrezia Borgia, celeberrima nobile rinascimentale alla cui figura sono legate infinite storie e misteri.
E non poteva mancare - e no che non poteva - l’Abruzzo.
Da secoli una leggenda aleggia sui territori della Valle Siciliana, sotto al Gran Sasso.
Lucrezia Borgia e Alfonso d’Aragona, in fuga dal Duca Valentino (al secolo Cesare Borgia, fratello di Lucrezia), intorno al 1499 trovarono rifugio a Castiglione della Valle, antichissimo paese oggi disabitato (ma ancora visitabile, fa parte del comune di Colledara, TE).
Gli abruzzesi della vallata aiutarono Lucrezia a salvarsi, scacciando inoltre le truppe del Duca in una battaglia campale.
Per molti anni a Castiglione si è svolta una festa mascherata in “ricordo” di questi eventi.
Non lontano da Castiglione della Valle, oggi esiste un paese, con tanto di cartello.
Castelmaidetto, uno dei nomi più straordinari della toponomastica abruzzese.
Gli abitanti della zona chiamano questo paese “Chiarino” (dal nome di un fiume che passa lì accanto), anche perché un castello non ci sta… ma forse ci stava.
E che si dice in giro? Perché questa attuale frazione di Tossicia, non lontana da Castiglione della Valle, si chiama ufficialmente Castelmaidetto?
Perché una volta lì c’era un castello e Lucrezia, nei mesi della presunta battaglia abruzzese, mentre il duca la cercava arrajato, soleva appartarvisi per celebrare la lussuria e la libertà.
Nessun abitante del luogo osava fare la spia su ciò che accadeva nell’antico castello sulla piana del Fiume Chiarino.
E allora, quel castello che non fu mai detto, quel castello in cui accadevano cose da non dire, divenne “Castelmaidetto”.
Ed io penso che questa sia la leggenda più bella di sempre dietro al nome di un paese.
Da "L' abruzzese fuori sede"
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gregor-samsung · 2 months
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" Carlo si arruolò in convento con il sogno pio di divenire papa, papa Carlo, senza primo o secondo, papa Carlo e basta, pontefice della religione, pioniere di un papato incorruttibile e vicino al senso cristiano della vita. Dopo pochi mesi Carlo già primeggiava in ogni disciplina, era terzo in latino, quarto in geografia, ottavo in preghiera a corpo libero, diciassettesimo al salto della cavallina, trentaduesimo al giro delle Fiandre, secondo in goliardia, sesto in condotta, novantaquattresimo in letteratura e settimo nelle opere buone. Tutti parlavano di Carlo, si chiedevano di come potesse eccellere in tutte le discipline, qualcuno sospettava doping e vennero prelevate le urine notturne di Carlo per sottoporle ai test pertinenti.
Le prodigiose urine erano ghiacciate, una granatina di cristalli a trenta gradi sotto lo zero, un escremento cetaceo con una temperatura corporea vicina a quelle norvegesi. Dopo un solo anno Carlo era pretore, eccelleva in diritto e in dovere, scriveva testi di esegetica e continuava a primeggiare in tutte le discipline: quarto in pesca trotacea, diciottesimo al salto triplo, ventunesimo in fioretto cattolico, settantatreesimo in toponomastica e terzo in preghiera con rito rigido. Dopo un anno e due mesi Carlo era arcivescovo di tutte le scozie, eccelleva e basta, senza bisogno di elencarne le vittorie che non sono poche: quinto al Tour, sesto a Stoccolma, ottavo a San Sebastian, centotrentaduesimo sul Tourmalet ecc. ecc. Dopo tre anni Carlo era papa, la fumata era bianca ma Carlo era più bianco della fumata, fumava tutto il vaticano e la cortina nascondeva il pontefice che appariva squarciandola come visione francese. Fumava bene Carlo, spezzava le sigarette, le porgeva ai suoi discepoli e le arricchiva. Il sesto giorno di pontificato Carlo, non vedendo più nulla, proibì il fumo e Roma tornò a respirare. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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bicheco · 7 months
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Ora in TV
Tomaso Montanari faceva notare come le nostre strade abbiano vie intitolate solo a uomini e allo stesso modo maschili siano tutti i monumenti; le donne invece? Sui cartelloni pubblicitari, seminude, tese a stuzzicare voglie e desideri.
Persino la toponomastica cittadina ci ricorda il degrado culturale su cui bisogna lavorare tanto, e lavorare a fondo.
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ilpianistasultetto · 1 year
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Non bastava aver dato a questo Paese un ministro della cultura come tal Gennaro Sangiuliano, di cui sfuggono i meriti. No! Al ministro serviva un consigliere, ecco allora uscire dal cilindro un "sapientino" d'eccezione: Francesco Giubilei. Un giovanotto cosi colto da aver puntato il dito contro il sindaco di Roma, reo di non aver voluto dedicare una via a Giorgio Almirante ma soprattutto per non aver ancora rimosso dalla toponomastica capitolina la via dedicata a Tito. Il "sapientino" Giubilei pensava sicuramente al Tito slavo, comunista non degno di una titolazione di via romana. Forse nei suoi anni di studio, questo ragazzotto non e' incappato con Tito, imperatore romano.. tant'e'.. ormai, per la politica, la cultura e' come la "xylella fastidiosa" per gli ulivi.
@ilpianistasultetto
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liviaserpieri · 8 months
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"D'altra parte lo sapevamo fin da Dante che l'inferno ha una tendenza urbanistica. L'abbiamo sempre saputo, c'è una mappa dell'inferno, si può fare, ci sono delle strade, c'è una toponomastica, senza dubbio ci sono dei vigili. Voi direte che anche il paradiso potrebbe avere qualche qualità visionaria di questo tipo ma non è mica vero, nella nostra cultura noi non riusciamo a pensare al paradiso, per il momento, se non come una variante particolarmente luminosa del nulla.”
G. Manganeli
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mishimamiravenecia · 3 months
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PONTE STORTO (PUENTE TORCIDO)
(Español / English)
Hay 7 puentes en Venecia que llevan el nombre de "Ponte Storto" (puente torcido). La lógica dictaría que un puente se construye utilizando el camino más corto entre las 2 orillas que se van a unir. Por tanto, un puente debería formar un ángulo recto con las orillas. Sin embargo, hay que tener en cuenta que la ciudad de Venecia está construida sobre 116 islas que se desarrollaron independientemente unas de otras y, por tanto, una calle que daba al río de una isla no siempre coincidía con la correspondiente en la otra isla. En tales casos, cuando había que unir las dos islas, era necesario recurrir a puentes no perpendiculares, que se denominaban "puentes torcidos". Siete de ellos también han sido denominados así en la toponimia. Éste es el más corto de los puentes torcidos (sólo 4,5 m) y une el Sestiere de San Polo con el de Santa Croce.
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PONTE STORTO (CROOKED BRIDGE)
There are 7 bridges in Venice that have the name "Ponte Storto." Logic would have it that a bridge is built using the shortest path between the 2 banks to be joined. Therefore a bridge should have a right angle to the banks. However, it must be considered that the city of Venice is built on 116 islands that developed independently of each other, and therefore a calle that faced the rio of one island did not always coincide with a corresponding one on the other island. In these cases, when it was desired to join the two islands, it was necessary to resort to non-perpendicular, bridges that are called "crooked bridges." Seven of these have also been so named in toponymy. This one is the shortest of the Crooked Bridges (just 4.5 meters long) and connects the Sestiere of San Polo to that of Santa Croce.
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A Venezia ci sono 7 ponti che portano il nome di "Ponte Storto". La logica vuole che un ponte sia costruito utilizzando il percorso più breve tra le due sponde da unire. Pertanto, un ponte dovrebbe formare un angolo retto con le sponde. Tuttavia, bisogna tenere presente che la città di Venezia è costruita su 116 isole che si sono sviluppate indipendentemente l'una dall'altra e, pertanto, una strada che si affaccia sul canale in un'isola non sempre coincideva con la sponda corrispondente nell'altra isola. In questi casi, quando si dovevano collegare le due isole, era necessario ricorrere a ponti non perpendicolari, che venivano chiamati "ponti storti". Sette di essi sono stati chiamati così anche nella toponomastica. Questo è il più corto dei ponti storti (solo 4,5 m) e collega il Sestiere di San Polo con quello di Santa Croce.
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insigni-insegne · 2 years
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Toponomastica indecisa
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desempero · 1 year
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Pezzi di vita ritrovati per caso dentro una bozza mai inviata.
Le nuvole mi hanno rincorso in questo week end. La pioggia mi ha sfiorato riuscendo a prendermi soltanto oggi, quando il grigio del cielo si è sciolto in una pioggia triste e senza speranza.
Ieri, quando sono tornato a casa, c'era il cielo azzurro e Firenze mi è sembrata casa mia con tutti i suoi cantieri e le ferite inferte da una fiumana di clienti soddisfatti, arrivati qui da ogni distanza, per passeggiare dentro una storia unica, svenduta un tanto al chilo. Con il tempo ho anche imparato a rispettare la spocchia dei miei concittadini, a ridere della prosopopea con cui si ergono a padri della lingua, unici depositari di ogni verità e competenza in fatto di arte, di costume, di bon ton.
Poi li vedi contare i soldi come qualunque bottegaio e capisci che Firenze è un palcoscenico meraviglioso dove mandare in scena il peggio.
E allora guardi con occhi benevoli quello che sulla spalletta aspetta paziente che il sole scenda dietro Ponte Vecchio.
Con qualche filtro adatto la foto sarà magnifica, racconterà ai suoi amici una magia che esiste solo nella memoria.
Ma è di sicuro la città di mia figlia, è casa sua anche se è nata a Bagno a Ripoli perché il nostro Ospedale di riferimento fa parte di quel Comune: Ospedale Santa Maria Annunziata..
Gli ospedali storici sono quasi tutti intitolati ai Santi: Santa Maria Nuova è quello in centro costruito da Folco Portinai alla fine del 1200, poi c'è l'Ospedale San Giovanni di Dio che invece di illustre ha solo il nome, ereditato dal Vecchio Ospedale San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti che risale al 1300, fatto costruire dalla famiglia Vespucci e infine lo Spedale degli Innocenti, primo brefotrofio in Europa.
A Napoli il complesso de "Gli Incurabili" è un magnifico insieme di chiese, dell'ospedale vero e proprio e della farmacia settecentesca.
Santa Maria del Popolo degli Incurabili.
Ora invece li chiamano Azienda Ospedaliera e non so se sia meglio farsi ricoverare in un posto che si chiama "incurabili" o in uno che si chiama "azienda".
Tutto questo discorso sui nomi degli ospedali non nasce dalla mia depressione.
Lavorando con i medici ho tutti i giorni a che fare con i reparti ospedalieri e mi ha sempre incuriosito la toponomastica. 
A Udine per esempio, si chiama Santa Maria della Misericordia e l'indirizzo è Piazza Santa Maria della Misericordia, a Palermo si chiama Cervello..
Torino invece si è mostrata come al solito con il suo vestito antico ed elegante e le sue periferie degradate. La Stazione di Porta Nuova è una delle più belle in Italia e mi sarebbe piaciuto vederla nei primi anni del secolo scorso. Ho fatto solo due passi fino all'hotel dove c'era il convegno.
Ho ascoltato medici che parlavano anche del mio fegato, usando parole spaventose come epatocarcinoma o sigle poco comprensibili, SVR, che sta per guarigione, eradicazione del virus..
Sul treno di ritorno c'era una giovane donna su una carrozzella con un respiratore, che si esprimeva con suoni gutturali​, non articolati. Sclerosi credo, SLA o qualche altra orribile patologia. Rideva, o forse era una paresi facciale ma tutte le donne che aveva intorno le parlavano, l'ascoltavano.. Mi sono sentito un po' stupido nei miei piccoli dolori ma lo so che è una visione inutile della vita, che non è cercando chi sta peggio che non senti male.
Stasera invece sto cercando il ragazzo senza qualità che assaggiava il mondo a bocca e occhi aperti e a volte mi sembra quasi di vederlo.
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Ma per un attimo soltanto.
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umbriasud · 2 years
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Terni: il Ponte sul Serra diventa "Ponte Coletti", rotatorie per Piccard e il pittore della Cappella Paradisi
Terni: il Ponte sul Serra diventa “Ponte Coletti”, rotatorie per Piccard e il pittore della Cappella Paradisi
Ilm ponte sul torrente Serra a viale Brin  Un ponte, quello che “salta” il torrente Serra a Viale Brin, sarà intitolato ad Ottavio Coletti, ternano, militare del Genio e membro della Costituente della Repubblica Romana del 1949. La rotatoria all’incrocio tra viale Leopardi e via di porta Sant’Angelo, oggi nota come “rotonda dei poeti”, si chiamerà invece “Rotonda Bartolomeo di Tommaso”, pittore…
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gennarocapodanno · 17 days
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Vomero: a 5 anni dall’evento, ancora irrisolto il giallo della scomparsa della targa toponomastica al largo Renato Carosone
In occasione dell’anniversario della morte del grande artista chiesta all’amministrazione comunale partenopea la collocazione di una nuova lapide Vomero, largo Renato Carosone: la targa scomparsa                In occasione dell’anniversario della morte del grande artista, avvenuta 23 anni fa, il 20 maggio 2001, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della…
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stilouniverse · 1 year
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Toponimi toscani: Isola d'Elba
Elba (1821) Elba Isola È l’isola maggiore dell’Arcipelago Toscano ed ha forma triangolare, un aspetto montuoso ed un contorno frastagliato. Abitata probabilmente già dai Liguri, fu poi occupata dagli Etruschi di Populonia, che ne sfruttarono i minerali di ferro, e nella meta del sec. V a. C. dai Greci di Siracusa. Poi fu dei Romani che vi fondarono numerose colonie (Fabricia, Caput Liberum…
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lamilanomagazine · 1 month
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A Napoli intitolata una strada a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari
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A Napoli intitolata una strada a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. L'Amministrazione Comunale di Napoli ha intitolato una strada a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento religioso dei Focolari. Il nuovo toponimo "Via Chiara Lubich" è stato attribuito alla terza Traversa Giuseppe Garibaldi. La cerimonia si è svolta alla presenza del Vicesindaco e Assessore alla Toponomastica, dell'Assessore al Turismo e dei rappresentanti del Movimento dei Focolari. Chiara Lubich, proprio a Napoli, il 2 maggio 1996, diede vita, insieme ad altri aderenti al Movimento dei Focolari, al Movimento politico per  l'Unità, un laboratorio internazionale di collaborazione e dialogo tra cittadini, funzionari pubblici e rappresentanti istituzionali di diverso orientamento politico che scelgono di mettere la fraternità alla base del loro impegno. Dopo la cerimonia, presso la sala dell'istituto Universitario per Mediatori Linguistici "IUM Academy School", si è tenuto l'incontro organizzato dal Movimento dei Focolari e dal Movimento Politico per l'Unità (MPPU): "Dal carisma dell'unità di Chiara un impegno per la fraternità".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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linguistlist-blog · 2 months
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Calls: Giornate di studi di toponomastica. Il mutamento (micro-)diacronico: lingua, cultura, società
Call for Papers: Lingua del convegno: Italiano Modalità: Presentazioni orali e poster Temario: Il temario fornisce un elenco delle possibili prospettive di analisi: - riflessioni di carattere teorico: sulla genesi del toponimo, sullo status del segno toponimico, sul significato di micro-toponimo, sul ruolo del sostrato; - analisi storico-comparativa della toponomastica in area italo-romanza e aree contermini e di contatto oppure dell’onomastica di spazi geografici particolari (oronimia, idron http://dlvr.it/T5lDr6
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