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#amminoacidi
scienza-magia · 2 months
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Quante proteine ci servono al giorno e perché
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Davvero ci servono tutte queste proteine? Dietro le scritte sulle confezioni dei prodotti alimentari venduti come proteici, dai minestroni all'acqua, c'è moltissimo marketing e pochissima scienza. Yogurt ad alto contenuto proteico, succo di frutta con proteine, passato di verdura proteico, cracker con aggiunta di proteine, gelato e dessert proteici, merendine e cereali per la colazione con proteine e perfino acqua proteica. Negli ultimi anni è aumentata enormemente la quantità di prodotti alimentari promossi per il loro contenuto di proteine, spesso con scritte molto evidenti sulle confezioni. Il messaggio che provano a trasmettere è che gli alimenti con maggiori quantità di proteine facciano bene alla salute, anche se in realtà con una normale dieta equilibrata si assumono già le giuste dosi di questi nutrienti. È una comunicazione prettamente di marketing che nel tempo è riuscita a cogliere e ad accrescere un certo interesse verso le proteine, magari contrapposte ad altri nutrienti meno apprezzati come i carboidrati e i grassi. Successo commerciale Il mercato dei prodotti proteici è del resto molto fiorente negli Stati Uniti e in altri paesi occidentali, compresa l’Italia. Un’indagine di mercato ha rilevato che tra giugno 2022 e giugno 2023 le indicazioni a scopo promozionale sulla presenza delle proteine erano stampate sulle confezioni di oltre 3.200 prodotti alimentari. Nello stesso periodo le vendite erano aumentate del 4,5 per cento rispetto all’anno precedente, con un valore di mercato intorno agli 1,7 miliardi di euro. La domanda era quindi in aumento, nonostante i problemi legati all’inflazione e il fatto che in media i prodotti proteici – o che si vendono come tali – siano più costosi e talvolta senza che ce ne sia veramente motivo. A causa di alcune diete di moda, della pubblicità e delle indicazioni promozionali praticamente su qualsiasi prodotto, le proteine sono sempre più viste come qualcosa di sano o per lo meno innocuo rispetto ad altre sostanze nutrienti. C’è in molte persone la percezione che possano essere consumate senza problemi e soprattutto che possano sostituire altri nutrienti, oppure che siano fondamentali per avere più energie o aumentare la massa muscolare, soprattutto tra chi fa sport. Mediche ed esperti osservano con preoccupazione questa nuova mania per il proteico, che potrebbe avere conseguenze sulla salute delle persone. Le proteine, da capo Le proteine furono descritte scientificamente in modo esteso per la prima volta alla fine degli anni Trenta dell’Ottocento dal chimico olandese Gerardus Johannes Mulder e da un suo collega, il chimico svedese Jöns Jacob Berzelius, che decise di chiamarle così dalla parola greca πρώτειος (proteios), che significa “primario”. E in effetti le proteine hanno un ruolo fondamentale nella nostra esistenza e in generale in quella degli esseri viventi. Fanno praticamente qualsiasi cosa: costituiscono l’impalcatura degli organismi, rendono possibile l’attività cellulare e l’esistenza degli organi e sono anche in buona parte responsabili delle loro funzioni. Dopo l’acqua, le proteine sono i costituenti biologici più abbondanti negli organismi e sono presenti in tutte le cellule, tanto da formarne il 50 per cento del peso (una volta tolta l’acqua). Ne esiste una sterminata varietà e ciascun tipo ha una funzione particolare in base alla sua forma: è sufficiente una minima differenza nel modo in cui è disposta nello spazio perché la sua funzione cambi enormemente.
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La colazione "proteica" di Rocky a base di uova crude dal film Rocky del 1976 (United Artists) Le proteine sono formate da catene di amminoacidi, una grande famiglia di molecole organiche quindi comprendenti carbonio, azoto, ossigeno e idrogeno. Le catene si avvolgono su loro stesse in modi diversi e insieme danno una forma e di conseguenza una funzione alle proteine. Esistono centinaia di amminoacidi che combinati tra loro formano varie proteine, ma quelli necessari per far funzionare il corpo umano sono una ventina e si dividono tra: - non essenziali, che il nostro organismo può produrre da sé; - condizionatamente essenziali, che un organismo poco in salute ha più difficoltà a produrre; - essenziali, che non possono essere prodotti dall’organismo e devono essere quindi assunti con l’alimentazione. Gli amminoacidi essenziali sono nove e sono presenti in moltissimi alimenti, ma naturalmente nella forma più complessa di proteine. Con il passaggio nello stomaco e nella sezione subito successiva, il duodeno, i succhi gastrici e gli enzimi provvedono a scomporre le proteine che abbiamo assunto mangiando qualcosa e a ridurle nei loro componenti elementari, gli amminoacidi appunto. Alcuni di questi rimangono in zona per rendere possibile la produzione di nuovi enzimi che procederanno alla scomposizione delle proteine in arrivo col prossimo pasto, altri invece finiranno attraverso l’intestino nella circolazione sanguigna e saranno trasportati in altre parti dell’organismo. Gli amminoacidi servono infatti alle cellule per produrre nuove proteine. Le istruzioni per farlo sono contenute nel DNA: a seconda dell’ordine e degli amminoacidi, saranno prodotte proteine specifiche necessarie per assolvere ad alcune funzioni per esempio per il trasporto dell’ossigeno attraverso il sangue, oppure per svolgere compiti strutturali e di sostegno come nel caso della produzione del collagene. Fai-da-te Il collagene è la proteina più abbondante nei mammiferi e, oltre a costituire circa il 6 per cento del peso corporeo di una persona, è il classico esempio di come si faccia spesso fatica a capire come funzionano le proteine. Molti integratori a base di collagene fanno intendere, in modo più o meno esplicito, che assumendoli si possa aumentare le quantità di questa proteina che fa per esempio da impalcatura della pelle, migliorandone l’aspetto e riducendo gli effetti del suo invecchiamento come rughe e segni di espressione. Mangiare un “integratore al collagene” (ammesso che contenga veramente collagene) implica che la sostanza venga scomposta negli amminoacidi, che saranno poi utilizzati dall’organismo per produrre le proteine di cui ha bisogno e non necessariamente più collagene del solito. Gli amminoacidi che costituiscono il collagene sono inoltre presenti in molti alimenti e di conseguenza con una normale dieta si assumono già le proteine necessarie per produrlo. Senza contare che le fiale e le bottigliette di questi integratori contengono millilitri e talvolta centilitri di prodotto, un apporto limitato se consideriamo che una persona di 75 chilogrammi ha circa 4,5 chilogrammi di collagene. Integratori e quantità La stessa cosa vale per gli integratori che promettono di favorire la crescita muscolare perché contengono specifiche proteine, riconducibili in qualche modo a quelle che costituiscono i nostri muscoli e che li fanno funzionare. Negli anni sono state prodotte molte ricerche sull’effetto degli integratori proteici come barrette e polveri, senza però trovare prove convincenti per definire con esattezza gli eventuali benefici portati dalla loro assunzione. Più in generale, una persona in salute che segua una dieta equilibrata (nella maggior parte dei casi si riduce a mangiare un po’ di tutto con moderazione ) non ha necessità di assumere più proteine di quante già ne introduca attraverso l’alimentazione. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) consiglia di assumere quotidianamente 0,8 grammi di proteine per ogni chilogrammo di peso corporeo. Una persona che pesa 75 chilogrammi dovrebbe quindi assumerne circa 60 grammi al giorno. La quantità può variare in base all’età e ad altri fattori legati per esempio a quanta attività fisica si conduce (l’assunzione in questo caso tende ad aumentare per buona parte dei nutrienti, quindi anche per carboidrati e grassi). Gli effetti di un’assunzione eccessiva di proteine non sono ancora completamente chiari, anche se ci sono indizi per ritenere che non costituisca un particolare pericolo per le persone in salute e che sia più che altro uno spreco. A differenza dei carboidrati e dei grassi, che sotto varie forme vengono accumulati dal nostro organismo per essere utilizzati gradualmente nel tempo, gli amminoacidi in eccesso e che non vengono quindi utilizzati sono smaltiti dall’organismo. Lo smaltimento avviene per lo più attraverso l’attività del fegato e dei reni e per questo alcune ricerche si sono concentrate sul lavoro, molto intenso, che devono effettuare per indagare eventuali effetti per la salute. Per queste ragioni un’assunzione oltre il necessario di proteine è uno spreco, sia dal punto di vista metabolico (cioè di come funziona l’organismo e gestisce le proprie energie) sia economico nel caso in cui si utilizzino prodotti più cari che promuovono il loro alto contenuto in proteine. “Più proteine” Fino a qualche tempo fa l’indicazione sulle confezioni riguardava spesso prodotti specifici per gli sportivi, come barrette e polveri ad alto contenuto proteico, mentre ora le indicazioni sono presenti su moltissimi prodotti di largo consumo come latticini, minestre e legumi. Le aziende che realizzano molti di questi prodotti in realtà non hanno nemmeno cambiato gli ingredienti rispetto a un tempo (cioè quando non mettevano la scritta “più proteine” in bella vista sulle confezioni), ma hanno semplicemente scelto di dare maggiore evidenza alla presenza di proteine nei loro prodotti. Per accorgersene è spesso sufficiente consultare la tabella nutrizionale, che indica i valori per 100 grammi di prodotto, e confrontarla con quella di prodotti analoghi che non riportano indicazioni promozionali sulle proteine: quasi sempre la percentuale di proteine è la medesima. Come si nota osservando gli scaffali nei supermercati, negli ultimi anni c’è stato inoltre un certo passaggio dalle indicazioni sulla presenza di proteine in prodotti facilmente associabili a questi nutrienti, come quelli a base di carne, ad altri come appunto i legumi e i derivati del latte. Intorno al consumo di carne inizia a esserci una maggiore sensibilità, sia per questioni di salute sia legate all’impatto ambientale della sua produzione, di conseguenza i produttori hanno preferito spostare l’attenzione verso prodotti percepiti come meno controversi. Nel farlo hanno però quasi sempre scelto di mettere in evidenza il concetto di “proteine in più” rispetto a quello della possibilità di alimentarsi in modo diverso, riducendo o eliminando del tutto il consumo di carne. I nove amminoacidi essenziali sono disponibili in quantità sufficienti nelle proteine derivate dagli animali, come carne di vario tipo, latticini e uova. La soia, molto utilizzata nelle preparazioni vegetariane e vegane, contiene tutti questi amminoacidi, mentre molti altri alimenti vegetali ne contengono alcuni in alte quantità e altri in basse dosi a seconda dei casi. Il loro consumo in combinata permette di solito di ottenere tutti gli amminoacidi necessari, anche se per alcuni vegetali è necessario un consumo lievemente più alto rispetto a quello dei prodotti derivanti in qualche modo dagli animali. Un pacco di edamame (i fagioli acerbi della soia) che mette in bella evidenza la scritta “proteine” sta comunque promuovendo qualcosa di ovvio e naturale, difficilmente un tipo di edamame più proteico di quello dei concorrenti. Un più alto consumo di proteine, in alcuni casi molto al di sopra delle linee guida, può rendersi necessario nel caso di particolari problemi di salute. Ci sono per esempio persone che hanno problemi di assorbimento dei nutrienti e devono quindi aumentare alcune dosi per compensare. Il maggior successo dei prodotti che promuovono le proteine viene osservato con attenzione dagli esperti e dalle istituzioni sanitarie, visto che come tutte le mode legate al cibo potrebbe avere conseguenze sul modo in cui si nutre una parte importante della popolazione soprattutto nei paesi più ricchi. In questi anni ci si è anche interrogati sul successo delle proteine dal punto di vista commerciale. L’ipotesi più condivisa è che fossero le candidate ideali per avere successo nella ristretta famiglia dei macronutrienti, che oltre alle proteine comprendono i grassi e i carboidrati, Il nostro organismo non può fare a meno di queste sostanze, ma dopo avere demonizzato prima i grassi e poi i carboidrati, indicati come i principali responsabili del sovrappeso e dell’obesità, le proteine sono diventate il macronutriente ideale da promuovere come qualcosa di sano e desiderabile per sentirsi meglio. E tutto questo nonostante negli alimenti non ci siano solamente le proteine, ma anche i carboidrati e i grassi in proporzioni diverse a seconda dei casi, come è evidente dalle schede nutrizionali sul retro delle confezioni che promettono un mondo bellissimo fatto di proteine. Read the full article
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salute-green · 2 months
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Sali minerali: Spryridon, l'integratore per chi fa sport
integratori, sali minerali, sport, energia, recupero, prestazioni, atletica, benessere, magnesio, potassio, vitamine, antiossidanti, erbe, piante, amminoacidi, carboidrati
I sali minerali sono importantissimi per il nostro corpo, in quanto regolano il bilanciamento dei fluidi e aiutano gli enzimi a produrre energia. Chi fa attività fisica, però, li perde con il sudore, ecco perché è importante integrarli. Spryridon nasce proprio da questa esigenza: fornire un integratore completo e di alta qualità per gli sportivi. Oltre a magnesio e potassio, due sali minerali…
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medicomunicare · 5 months
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Gli integratori per rafforzare i capelli hanno davvero la loro utilità?
Ma ci sono vari fattori esterni che influenzano l’aspetto dei capelli, soprattutto quelli voluttuari come il fumo di sigaretta e l’abuso di alcolici fuori pasto che rappresentano tra i più diffusi e peggiori. A livello interno, i capelli, la loro salute e robustezza o lucidità risentono sicuramente dell’avanzare dell’età, dall’esposizione ad un ambiente particolarmente inquinante e dallo stress…
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omarfor-orchestra · 2 months
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Io che non ho capito un cazzo finora quando il professore di scienze dei materiali comincia a parlare di amminoacidi e proteine:
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lunamagicablu · 1 year
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L’avocado (tecnicamente un frutto) è un alimento pressoché perfetto per il vostro organismo: un propellente alcalinizzante, energizzante ed idratante! Gli avocado sono una cospicua fonte di proteine, grassi monoinsaturi, acidi grassi essenziali, steroli vegetali benefici, clorofilla, compresa un’ampia gamma di micronutrienti e tutto ciò senza contenere amido e con pochissimo zucchero ed un elevato contenuto di grassi e proteine. Gli avocado sono considerati la risorsa ricca di grassi e proteine più facilmente digeribile tra tutti i cibi. Infatti, sono costituiti per l’80% da grassi salubri e per il 15% da proteine. Forniscono più proteine del latte vaccino e contengono tutti gli amminoacidi essenziali (i mattoni costitutivi delle proteine): tutti e 18. E gli avocado sono generosi in acidi monoinsaturi salutari ed acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6). I loro grassi salubri sono utili nella costruzione cellulare, aiutano ad abbassare il colesterolo e fungono da risorsa energetica che può essere bruciata dall’organismo come carburante. Sono un’alternativa migliore dell’ossidazione del glucosio (zucchero) o, addirittura, delle proteine, dei quali rimane nel sangue lo scarto di cenere acida. Questa loro qualità li rende utili soprattutto ai diabetici, sia di tipo I che di tipo II, che ne dovrebbero mangiare 2 o 3 al giorno. Come per le noci e l’olio di oliva, i grassi salutari presenti negli avocado segnalano al vostro cervello quando siete sazi, aiutando ad evitare di mangiare oltre il dovuto. I ricercatori della Università della California nella città di Irvine hanno scoperto che i cibi contenenti acidi grassi insaturi ed acidi oleici (come gli avocado), stimolano la produzione di un composto chiamato OEA (oleoiletanolamide), che sopprime l’appetito. L’OEA viene rilasciata nell’intestino tenue dove, attraverso la connessione delle terminazioni nervose, viene comunicato al cervello che all’organismo non occorre ulteriore cibo. Altri studi confermano che elevati livelli di OEA sono d’aiuto nella perdita di peso e riducono nel sangue i livelli di colesterolo e di trigliceridi da eliminare. Gli avocado hanno anche elevati livelli di utili fitosteroli o steroli vegetali. Alcuni steroli possono aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo del sangue e, di alcuni, è stato dimostrato in studi su animali che inibiscono l’evoluzione dei tumori. Inoltre, gli avocado contengono una vasta gamma di antiossidanti e di altri nutrienti, inclusi le vitamine A e del complesso B, l’acido folico, le vitamine C, E, H, K, la luteina, insieme al glutatione, un nutriente chiave di cui saprete di più nel capitolo 12.Recentemente si è scoperto che contengono quasi 2 volte la precedentemente supposta quantità di vitamina E, rendendo l’avocado la maggiore fonte nell’ambito della frutta. La vitamina E aiuta a rallentare il processo d’invecchiamento, protegge da malattie cardiache ed è un potente tampone contro gli acidi metabolici e digestivi. Negli avocado, è stata recentemente scoperta anche la presenza di luteina, un carotenoide che aiuta a prevenire alcuni tipi di condizioni cancerose, in particolare relativi alla prostata ed alla cervice e che gioca un ruolo primario nella salute dell’occhio. Anche il glutatione aiuta a prevenire diverse condizioni cancerose e malattie cardiache neutralizzando gli acidi alimentari e metabolici e di essi gli avocado sono un’eccellente sorgente.Questi frutti, oltretutto, abbondano di quei minerali alcalini tampone tanto importanti nel neutralizzare l’eccessiva acidità, tra i quali magnesio, rame, ferro, calcio e potassio (più delle banane!), come anche di oligoelementi. Contengono complessivamente 14 minerali, ognuno dei quali regola una funzione organica e stimola la crescita. Il ferro ed il rame, in particolare, aiutano nella rigenerazione dei globuli rossi e nella prevenzione dell’anemia nutrizionale. In più, contengono sodio ionico che conferisce loro un’elevata capacità reattiva alcalina senza tutto lo zucchero acido degli altri frutti. Noi confidiamo così tanto negli avocado, per mantenerci sani e felici, che ora ci sembra proprio ovvio gestire una piantagione di avocado biologici (dove coltiviamo anche pompelmi e melograni). Tramite le nostre ricerche sul campo, abbiamo trovato molte modalità per moltiplicare i benefici degli avocado, mettendo a punto prodotti come l’olio di avocado, integratori super antiossidanti a base di avocado, estratti liquidi di glutatione da avocado; ma anche detergenti e balsami per capelli, lozioni idratanti e detergenti, tutti sempre derivati dall’avocado. L’alta capacità nutrizionale di questo incredibile cibo è proficua per voi, internamente ed esternamente! Raccomandiamo di mangiare almeno un avocado ogni giorno. Se vi trovate in una condizione di salute gravemente compromessa, incrementali a 2 o 3. Sicuramente potete gustarlo semplicemente a fette o condito con limone o sale oppure mescolato a qualunque insalata. Gli avocado formano una coppia pressoché perfetta con i pomodori. Oppure provate un Frullato Verde Avocado Kid od una qualunque delle molte ricette che hanno l’avocado come ingrediente nella parte IV di questo libro. Usate l’olio di avocado sulle vostre insalate, nei vostri frullati verdi e sui vostri cibi; oppure potete direttamente berne 30 ml al giorno. Gli avocado raccolti prematuramente maturano in 2-3 settimane a temperatura ambiente. Durano più a lungo se conservati in frigo. Tratto da "Il miracolo del PH alcalino" - BIS Edizioni, 2010. art by Robert Papp ************************ Avocado (technically a fruit) is an almost perfect food for your body: an alkalizing, energizing and moisturizing propellant! Avocados are a substantial source of protein, monounsaturated fats, essential fatty acids, beneficial plant sterols, chlorophyll, including a wide range of micronutrients and all without containing starch and with very little sugar and a high fat and protein content. Avocados are considered to be the most easily digestible source of fat and protein of all foods. In fact, they are made up of 80% healthy fats and 15% protein. They provide more protein than cow's milk and contain all 18 of the essential amino acids (the building blocks of protein). And avocados are generous in healthful monounsaturated and essential fatty acids (7 varieties, including omega-3 and omega-6). . Their healthy fats are helpful in building cells, help lower cholesterol, and serve as an energy source that can be burned by the body for fuel. They are a better alternative than the oxidation of glucose (sugar) or even proteins, of which the acid ash waste remains in the blood. This quality makes them especially useful for diabetics, both type I and type II, who should eat 2 or 3 a day. Like nuts and olive oil, the healthy fats in avocados signal your brain when you're full, helping you avoid overeating. Researchers at the University of California in the city of Irvine have found that foods containing unsaturated fatty acids and oleic acids (such as avocados) stimulate the production of a compound called OEA (oleoylethanolamide), which suppresses appetite. OEA is released into the small intestine where, through the connection of nerve endings, the brain is informed that the body does not need further food. Other studies confirm that high levels of OEA help in weight loss and reduce blood cholesterol and triglyceride levels to be eliminated. Avocados also have high levels of helpful phytosterols, or plant sterols. Some sterols can help lower blood cholesterol levels and some have been shown in animal studies to inhibit the evolution of tumors. In addition, avocados contain a wide range of antioxidants and other nutrients, including vitamins A and B-complex, folic acid, vitamins C, E, H, K, lutein, along with glutathione, a key nutrient you will learn more about in Chapter 12. They were recently found to contain almost 2 times the previously thought amount of vitamin E, making avocado the most source within the fruit. Vitamin E helps slow the aging process, protects against heart disease, and is a powerful buffer against metabolic and digestive acids. In avocados, the presence of lutein was also recently discovered, a carotenoid that helps prevent certain types of cancerous conditions, particularly those related to the prostate and cervix and which plays a primary role in eye health. Glutathione also helps prevent various cancerous conditions and heart disease by neutralizing dietary and metabolic acids, and avocados are an excellent source of these. Avocados are also abundant in those alkaline buffer minerals so important in neutralizing excessive acidity, including such as magnesium, copper, iron, calcium and potassium (more than bananas!), as well as trace elements. They contain a total of 14 minerals, each of which regulates an organic function and stimulates growth. Iron and copper, in particular, help in the regeneration of red blood cells and in the prevention of nutritional anemia. Plus, they contain ionic sodium which gives them a high alkaline reactive capacity without all the acidic sugar of other fruits. We rely so much on avocados to keep us healthy and happy that it now seems obvious to us to run an organic avocado farm (where we also grow grapefruit and pomegranates). Through our field research, we have found many ways to multiply the benefits of avocados, developing products such as avocado oil, avocado-based super antioxidant supplements, liquid avocado glutathione extracts; but also detergents and hair conditioners, moisturizing and cleansing lotions, all always derived from avocado. The high nutritional capacity of this incredible food is beneficial to you, internally and externally! We recommend eating at least one avocado every day. If you are in a severely compromised health condition, increase them to 2 or 3. Of course you can enjoy it simply sliced or seasoned with lemon or salt or mixed into any salad. Avocados form a almost perfect pair with tomatoes. Or try an Avocado Kid Green Smoothie or any of the many recipes that have avocados as an ingredient in Part IV of this book. Use avocado oil on your salads, in your green smoothies and on your foods; or you can directly drink 30 ml a day. Prematurely harvested avocados ripen in 2-3 weeks at room temperature environment. They last longer when stored in the fridge. Taken from "The miracle of alkaline PH" - BIS Edizioni, 2010. art by Robert Papp
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palmiz · 1 year
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LA PSEUDOSCIENZA PRO INSETTI È UNA TRUFFA
Negli ultimi anni sono usciti una serie di articoli spazzatura volti a trasformare gli insetti nel cibo migliore del mondo, nonostante mangiarli sia dannoso per la salute.
1) GLI INSETTI, IL NUOVO VACCINO
Da quando il WEF ha iniziato a inserirli nella propaganda mediatica, opporsi al consumo di insetti sta diventando sempre più come opporsi ai vaccini covid, quindi mettiamoci l'anima in pace e prepariamoci ad essere chiamati no bugs invece di novax. Così come per il vaccino, iniziano ad emergere tonnellate di studi che fanno degli insetti la panacea che risolve tutti i mali. Hanno iniziato a sostenere che gli insetti contengono una quantità superiore a quella raccomandata di amminoacidi, le loro proteine sono migliori di quelle della soia, la chitina potenzia il sistema immunitario, che sono ricchi di vitamine e che i grilli prevengono le infezioni respiratorie, la diarrea ed hanno proprietà antibiotiche, antiossidanti e antinfiammatorie. Altri invece dicono che a livello nutrizionale sono equivalenti alla carne e che possono essere utilizzati per sostituirla e li chiamano "supercibo".
2) SOLO POLITICA, NIENTE SCIENZA
I segni di un avvelenamento politico sono evidenti: in questi studi i rischi dell'assunzione degli insetti sono minimizzati o ignorati, è già stata coniata l'etichetta per disprezzare e sminuire chi rifiuta gli insetti, che prende il nome di entomofobia, la paura degli insetti: si fa passare chi non vuole mangiarli come un fobico, irrazionale ed arretrato, utilizzando lo stesso stereotipo per squalificare dal punto di vista umano i non vaccinati. Oltre alla faziosità e al fatto che questi studi sono tutti molto recenti e prodotti in massa dal 2020 in poi, sono caratterizzati dall'utilizzare a ripetizione sempre la stessa letteratura nella bibliografia e nel comparire sempre nelle stesse riviste, come ad esempio food, ed avere un bassissimo numero di citazioni. Ma ciò che più di ogni altra caratteristica ci fa capire che si tratta dell'ennesima frode è che ognuno di questi menziona la supercazzola della crisi climatica e usa la parola "sostenibilità" che puzza di agenda 2030 .
Dietro questa neolingua si nasconde un'amara verità che loro stessi ammettono: vogliono creare un mercato dal nulla e specularci sopra, e per farlo si appellano a retoriche politico-morali volte a far sentire un eroe chi sceglie di mangiarsi gli insetti, esattamente come coi vaccini. Vogliono indirizzarli soprattutto agli adolescenti e ai bambini, fiduciosi che se fanno bene propaganda adesso, in futuro avranno tanti adulti pronti a pagare per mangiare insetti.
3) LA TRUFFA DELLA SOSTENIBILITÀ
Ad oggi non esiste alcun criterio scientifico e nessuna misura diretta per studiare la cosiddetta sostenibilità degli insetti o il loro impatto ecologico. Ma sappiamo che al contrario, se si dovesse iniziare ad allevare insetti a scopo alimentare, verranno allevate specie non autoctone che se dovessero fuggire dagli allevamenti potrebbero invadere gli ecosistemi locali e danneggiarli irreparabilmente. Siccome attualmente nessuno ha mai pensato di utilizzare gli insetti come fonte alimentare su larga scala, non sono stati condotti studi approfonditi su quali malattie possono colpirli, si sa solo che tendono ad ammalarsi molto facilmente. Si potrebbero buttar via interi allevamenti a causa di un patogeno, incrementando lo spreco di cibo che loro stessi vorrebbero combattere. Altra menzogna è che gli insetti sono a basso tasso di emissione di gas serra, perché è alta, soprattutto nei grilli è paragonabile a quella dei polli.
CONCLUSIONI
L'esaltazione degli insetti è speculativa e faziosa, e non si basa su alcun dato. Più che studi scientifici vengono scritti manifesti politici in cui gli insetti saranno uno dei nuovi simboli del socialglobalismo del WEF. Nulla si sa su quanto siano pericolosi, ma già sono pronti a ordinarvi di mangiare i grilli per la collettività e per proteggere voi stessi e gli altri.
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mezzopieno-news · 2 years
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SCOPERTA L’ACQUA NELLO SPAZIO: LA VITA VIENE DA LÌ
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La sonda spaziale giapponese Hayabusa-2 lanciata nel 2014 ha rinvenuto e portato sulla Terra dell’acqua da un asteroide posto a circa 300 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta, rivelando per la prima volta la possibilità che la vita sulla Terra possa essere stata originata dallo spazio.
“Questa goccia d’acqua ha un grande significato”, ha dichiarato lo scienziato, Tomoki Nakamura della Tohoku University. L’acqua permette di ipotizzare che il materiale organico e alcuni degli elementi costitutivi della vita sulla Terra come gli amminoacidi, si potrebbero essere formati prima nello spazio. Il fluido rilevato nel campione dell’asteroide Ryugu è “acqua gassata contenente sale e materia organica”, ha spiegato Nakamura.
Le simulazioni numeriche, basate sulle proprietà mineralogiche e fisiche dei campioni raccolti  indicano che Ryugu si è formato circa 2 milioni di anni dopo l’inizio della formazione del Sistema Solare e che è nato nel Sistema Solare esterno. Ciò rafforza la teoria secondo cui asteroidi come Ryugu, o il suo asteroide genitore più grande, potrebbero aver “fornito acqua, che contiene sale e materia organica” in una o più collisioni con la Terra, ha affermato. Questo materiale potrebbe essere stato la scintilla che ha originato tutte le forme viventi sul nostro pianeta.
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Fonte: Science
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sarllegroupeconfig · 6 days
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Ma siamo proprio sicuri che con proteine e amminoacidi si possono preparare solo deliziosi shake Ora smonto questa credenza !!! Ingredienti-- 2 misurini di Pure Nourish le mie proteine in polvere! - 1 misurino di Powerb
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doggstar · 15 days
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I vantaggi dell'alga spirulina negli snack per cani: una fonte di nutrizione completa
L'alga spirulina è diventata sempre più popolare come ingrediente negli snack per cani, e con buona ragione. Questo superfood ricco di nutrienti offre una vasta gamma di benefici per la salute dei nostri amici a quattro zampe e lo rendono un'aggiunta preziosa alla loro dieta quotidiana.
Numerosi studi scientifici hanno confermato i benefici dell'alga spirulina per la salute dei cani. Per esempio sono state evidenziate le proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie della spirulina, che possono contribuire a ridurre il rischio di malattie croniche e supportare il sistema immunitario del cane. 
Ma cosa rende l'alga spirulina così benefica per i cani? Innanzitutto, è una fonte concentrata di proteine di alta qualità, contenendo tutti gli amminoacidi essenziali necessari per una dieta equilibrata. Inoltre, è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, che possono sostenere la salute generale e il benessere del tuo cane.
Dogg Star, sempre all'avanguardia nel mondo delle pasticcerie per cani, ha introdotto diversi prodotti arricchiti con alga spirulina. Dalle torte per cani ai biscotti, ogni dolcetto è stato appositamente formulato per il tuo amico a quattro zampe. Grazie alla combinazione di ingredienti di alta qualità e all'aggiunta di alga spirulina, Dogg Star si impegna a offrire opzioni nutrizionali che supportino la salute e il benessere dei cani in modo naturale e delizioso.
In conclusione, l'alga spirulina rappresenta un'opzione nutrizionale vantaggiosa per gli snack per cani, supportata da evidenze scientifiche e promossa da aziende innovative come Dogg Star, dedite a fornire il meglio per i nostri amici pelosi.
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pollicinor · 1 month
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La pietra angolare che regge l’idea di trarre della “carne dal legno” è la conversione di comunissimi materiali di scarto: al fine di impiegare tali biomasse in maniera efficiente, gli scienziati dovranno scomporle tramite la depolimerizzazione e in seguito convertirle negli appositi composti selezionati. La visione attorno alla quale ruota la proposta di Meat from wood è quella di sviluppare un metodo innovativo e soprattutto efficace ed efficiente che possa convertire la vanillina derivata dalla lignina o dalla crusca di frumento in catene di amminoacidi, componenti base delle proteine
Dall'articolo "Creare la carne dal legno: l’idea rivoluzionaria di un progetto di ricerca" di Luca Venturino
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bhaiti · 1 month
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In commercio si possono trovare diversi tipi di farina, che si differenziano in base alla varietà di grano utilizzato, alla macinazione o alla setacciatura. Ogni farina possiede delle caratteristiche utili per determinate preparazioni. 
Farina di grano duro e farina di grano tenero
Innanzitutto, è necessario fare una distinzione fra grano duro, caratterizzato da chicchi traslucidi e consistenti, e grano tenero, dai chicchi opachi e friabili. 
Dalla macinazione di grano duro, ricco di fibre e proteine, si ottengono gli sfarinati, come la semola e il semolino, utilizzati principalmente per la produzione di pasta.
Il grano tenero, meno ricco di proteine e con un indice glicemico più alto, genera le farine che verranno poi classificate in base al grado di abburattamento, ovvero la percentuale di chicco utilizzata. A seconda del tasso di abburattamento, e quindi di raffinazione del chicco, si otterrà la farina 00, 0, 1, 2 o integrale (in ordine dalla più alla meno raffinata), impiegate per tutti gli altri prodotti da forno, sia dolci che salati.  
Farina 00
La farina 00 è la più raffinata in assoluto: durante la macinazione perde infatti sia la crusca (fonte di fibre) sia il germe del grano (fonte di vitamine, sali minerali e amminoacidi). Resta quindi una farina povera di proteine e ricca di amidi e zuccheri.
Il suo utilizzo è molto ampio, anche grazie al gusto neutrale rispetto ad altre farine. Viene utilizzata per tutti i prodotti che devono crescere, come le torte, le focacce, ma anche per preparare la pasta fresca, i biscotti o per addensare le salse. 
Farina 0
La farina 0 è meno raffinata, ma durante la macinazione perde comunque gran parte dei suoi principi nutritivi. Del tutto simile alla precedente, di colore bianco, perfetta per realizzare impasti elastici, con una buona maglia glutinica. È per questo che viene scelta comunemente per preparare pizza, pane e dolci lievitati. 
Farina 1
La farina di tipo 1 contiene maggiori quantitativi di crusca e di germe del grano, che determinano anche un colore leggermente più scuro e un aroma più spiccato. È più ricca di sostanze nutritive, come, proteine, fibre e vitamine. Considerata una farina semi-integrale, è ideale per la preparazione di focacce e pani rustici.
Farina 2
La farina di tipo 2 è quella che si avvicina di più a una farina integrale: la maggiore presenza di crusca, visibile anche a occhio nudo sotto forma di granuli, va a pesare sullo sviluppo della maglia glutinica, ma permette di ottenere prodotti più profumati, saporiti, preservando le caratteristiche nutrizionali. L'utilizzo maggiore è nel campo della panificazione, spesso in abbinamento alle farine bianche. 
Farina Integrale
La farina integrale vede la presenza di tutte le parti del chicco: per questo motivo i suoi principi nutritivi restano intatti, ma è più difficile riuscire a realizzare un prodotto finito soffice e leggero. Anche la farina integrale si utilizza principalmente per preparare il pane, eventualmente prevedendo nell'impasto una percentuale di farina più raffinate.
Farina Manitoba
La farina Manitoba è nata in Canada: la sua resistenza al freddo ha dato vita a una farina di grano tenero molto forte, con alte percentuali di proteine, perfetta per la preparazione di grandi lievitati, come i dolci delle feste o i panificati ad alta idratazione e lievitazione. 
Semola
La semola deriva dalla macinazione del grano duro: in base alle dimensioni dei granelli, di colore giallino, si distinguono la semola (ideale per la pasta fresca, come le orecchiette), il semolino (ideale per gnocchi alla romana o sformati) e la semola rimacinata (ideale per i lievitati). 
Contiene fibre, vitamine e sali minerali, oltre ad avere un indice glicemico più basso rispetto alle farine di grano tenero.
La forza della farina
Oltre scegliere materie prime di ottima qualità, quando si parla di farina è importante anche considerarne la forza, indicata sulle confezioni con il simbolo W. Cosa significa?
Una farina forte (≥ 280 W) ha una maggiore resistenza alla lavorazione, riuscendo ad assorbire elevate percentuali di acqua e a trattenere più anidride carbonica. Il risultato sarà un impasto morbido, capace di dar vita a prodotti voluminosi, come brioche e panettoni, oppure utile per i preimpasti, come la biga.
Al contrario, le farine deboli (≤ 170 W) assorbono minori quantità di acqua e formano una massa glutinica ridotta, quindi si utilizzano soprattutto per prodotti friabili, come i biscotti o i grissini.
Le farine alternative
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gaetaniu · 1 month
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I gusci d'uovo fossilizzati di dinosauro possono conservare gli aminoacidi, i mattoni delle proteine, per milioni di anni
Kirsty Penkman, responsabile del laboratorio North East Amino Acid Racemization dell’Università di York, nel 2017, aveva appena letto i dati stampati dai cromatogrammi e stava praticamente saltando impazzito. Lo strumento aveva rilevato le firme rivelatrici di antichi aminoacidi nel guscio d’uovo. Gli amminoacidi sono i mattoni che compongono le sequenze di proteine negli organismi viventi. Ma…
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medicomunicare · 2 years
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Lotta al cancro: togliere solamente l'aminoacido giusto dalla ricetta potrebbe non essere la strategia vincente
Lotta al cancro: togliere solamente l’aminoacido giusto dalla ricetta potrebbe non essere la strategia vincente
Tutto per uccidere il nemico del cancro: dall’ottimizzazione della chemioterapia, ai miglioramenti della radioterapia, al progresso delle terapie immunologiche e alla scoperta di nuovi marcatori fino al metabolismo specifico delle cellule tumorali. Quest’ultima strategia non è affatto nuova: negli anni ’50 e ’60 la terapia antitumorale iniziò proprio in questo modo, utilizzando analoghi delle…
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Glifosato: Erbicida controverso
Il glifosato è un erbicida sistemico non selettivo, il più utilizzato al mondo in agricoltura, giardinaggio e orticoltura. La sua efficacia e il basso costo lo rendono un prodotto di largo consumo, ma la sua sicurezza è oggetto di acceso dibattito. Storia e usi Introdotto negli anni '70 dalla Monsanto (ora Bayer), il glifosato è commercializzato con il marchio Roundup. Il suo successo si deve all'ampio spettro d'azione contro le erbe infestanti e alla sua compatibilità con diverse colture. Il glifosato agisce inibendo un enzima chiave nella sintesi degli amminoacidi, presente solo nelle piante. Questo lo rende un potente erbicida, ma solleva preoccupazioni per l'impatto ambientale e sulla salute. Cancerogenicità La classificazione del glifosato come cancerogeno è controversa. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) lo ha classificato come "probabilmente cancerogeno per l'uomo" (Gruppo 2A) nel 2015. Tuttavia, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non hanno classificato il glifosato come cancerogeno alle dosi attualmente utilizzate. Impatto ambientale ed alternative al glifosato Il glifosato può danneggiare la biodiversità, uccidendo non solo le erbe infestanti ma anche le piante benefiche. Inoltre, il suo uso è associato al declino di insetti impollinatori come api e farfalle. Esistono diverse alternative al glifosato, tra cui: - Erbicidi con altri principi attivi: diverse alternative chimiche con differenti modalità d'azione. - Metodi di diserbo meccanici: come la sarchiatura e la rotazione delle colture. - Controllo biologico: utilizzo di insetti o altri organismi per il controllo delle erbe infestanti. La sicurezza di questa sostanza rimane un tema di acceso dibattito. La sua diffusione e l'impatto ambientale e sulla salute richiedono un'analisi approfondita e la ricerca di alternative sostenibili. Foto di Erich Westendarp da Pixabay Read the full article
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radiotusciaevents · 2 months
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Carlo Nesler ci racconta il suo cibo vivo
Carlo Nesler, è il fondatore di Cibo Vivo un’azienda viterbese che si occupa di produzione di fermentati.   I fermentati sono cibi più sani e più facilmente conservabili grazie ai microrganismi che  colonizzano il prodotto di partenza (ortaggi, frutta, latte, soia) e liberano l'energia contenuta negli zuccheri o amminoacidi dello stesso per poterla utilizzare. tratto da…
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scontomio · 3 months
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