Tumgik
#donne afgane
unfilodaria · 9 months
Text
... ma agli uomini afgani o iraniani va bene così...?
Afghanistan, l’apartheid delle donne di Daniela Hamaui
Provate ad immaginare di arrivare in un Paese dove la metà delle persone vive al buio sia di giorno che di notte. In quelle case le finestre sono oscurate da drappi pesanti e all’interno si aggirano dei fantasmi a cui non è consentito fare quasi nulla. Sono perennemente avvolti nelle tenebre, senza sogni e senza futuro se non quello di essere rinchiusi nell’oscurità.
Non si tratta però di un film di fantascienza o di una pellicola horror ma della quotidianità delle donne afghane a cui è vietato praticamente tutto.
Amnesty International ha stilato un elenco delle cose che le ragazze e le donne afghane non possono fare: andare a scuola dopo gli 11 anni (ma in molte province l’età è scesa a 8), frequentare l’università, passeggiare nei parchi pubblici, fare sport, apparire nei programmi tv, viaggiare oltre 72 km senza il permesso di un tutore.
Ma quest’elenco, già di per sé simile a una vera e propria apartheid, si allunga di giorno in giorno.
Alle donne non è più consentito di lavorare per le Ong straniere e l’effetto di questa decisione si riflette sulle ragazze sole e le vedove a cui nessuno consegna gli aiuti umanitari perché solo gli uomini hanno diritto di ritirarli.
Le donne non hanno più accesso ai contraccettivi, non possono comprare una sim né andare in un salone di bellezza perché ormai sono chiusi.
E l’ultimo divieto, forse il più assurdo e crudele, è che non è consentito loro di farsi curare da un dottore di sesso maschile, e dato che le donne non possono più accedere all’università e diventare dottoresse, il risultato è che è ormai impossibile per le afghane avere un’assistenza sanitaria.
Il problema è che la luce l’hanno spenta non solo gli americani, che due anni fa hanno abbandonato l’Afghanistan in mano ai talebani, l’abbiamo spenta anche noi, dimenticandoci di loro, pensando che la cosa non ci riguardi, che sono questioni interne senza riflessi sul resto del mondo.
Errore gravissimo perché le ideologie sono come il vento che quando inizia a soffiare non sai mai in che direzione andrà, quali incendi propagherà e cosa si porterà dietro.
L’integralismo dei talebani però oramai lo conosciamo bene e sappiamo quanto la loro misoginia e l’accanimento contro la vita delle donne possano essere un modello pericoloso e una tentazione per molti regimi autoritari.
Le donne afghane sono state spesso definite eroine per la loro forza e resilienza ma alcune cominciano purtroppo a crollare. Le bambine non capiscono perché a loro sono precluse alcune attività che ai fratelli maschi sono consentite.
Alberto Cairo, che lavora lì per Nove Onlus, ha raccontato su Repubblica di un padre disperato che per consolare le figlie così depresse da piangere tutto il giorno si è visto costretto ad indebitarsi per portarle qualche giorno in vacanza e regalare loro un minimo di speranza.
Shabnam Nasimi, attivista afghana ed ex consulente del ministero inglese per il Reinsediamento e per quello dei Rifugiati, in un articolo per il Guardian mette in guardia dalla “sconcertante narrativa che suggerisce che i talebani siano forieri di sicurezza e stabilità”.
E racconta come il 31 luglio il Dipartimento di Stato americano ha rilasciato una dichiarazione su un incontro tra funzionari Usa e alti esponenti talebani riconoscendo che c’è stata una diminuzione degli attacchi terroristici su larga scala contro i civili afghani.
Ma se gli attentati nei mercati o nei centri delle città sono diminuiti, sono invece aumentate le gravi violazioni dei diritti umani contro le donne, le minoranze e chi si oppone al regime. E tutto sotto il nostro silenzio e la nostra indifferenza.
Nei mesi scorsi le ragazze iraniane che, dopo l’uccisione di Mahsa Amini, sfilavano nelle piazze sfidando il regime autoritario degli ayatollah, erano sulle prime pagine di tutti i giornali internazionali.
Ora non ne parla più nessuno, nel frattempo anche se il numero delle ragazze uccise è aumentato, sono tornate ad essere invisibili.
Ma fino a quando ci sarà anche solo un Paese del mondo dove le donne vengono discriminate, osteggiate e represse, il problema non può essere solo loro, è anche nostro!
(Fonte Facebook)
3 notes · View notes
luposolitario00 · 1 year
Text
Oggi è la Festa della donna e credo che quest'anno, in particolare, dovremo dedicare l'8 marzo alle donne afgane e iraniane che lottano, a costo della vita, per mantenere o affermare i loro diritti fondamentali. È di ieri la notizia che nel naufragio di Cutro, è morta 🥲 anche Torpekai Amarkhel, la 42enne giornalista afghana costretta a fuggire dal suo paese, trasformato dai Talebani in un carcere femminile a cielo aperto. In Iran, continuano a aumentare i casi di ragazze "avvelenate" e la tesi più accreditata sembra quello di un "piano" per far chiudere le scuole femminili. Dobbiamo ricordare sempre che la libertà di una donna è la libertà dell'umanità intera.
Tumblr media
7 notes · View notes
mezzopieno-news · 2 years
Text
I CONDUTTORI AFGHANI SI COPRONO PER PROTESTARE CONTRO IL VELO
Tumblr media
Da quando il Ministero dei vizi e delle virtù afghano ha imposto a tutte le donne di coprire il volto in pubblico, comprese le giornaliste televisive, il Paese ha realizzato che il regime talebano ha deciso di ristabilire le restrizioni radicali della sharia hijab. Il governo ha tolto alle donne gran parte dei diritti civili, compreso quello di percorrere lunghe distanze da sole, di lavorare al di fuori dell’assistenza sanitaria o dell’istruzione e di ricevere un’istruzione secondaria.
La sharia rende gli uomini, parenti, genitori e mariti, tutori delle donne e responsabili dei loro atti. Ciononostante, un gruppo di giornalisti afghani, in risposta all’ordine, ha lanciato su diversi importanti canali televisivi una ribellione, in solidarietà con le loro colleghe, coprendosi il volto in segno di protesta e sfidando il regime con una campagna che chiede a tutti gli uomini di fare lo stesso, per opporsi all’oppressione della libertà talebana. Questo gesto si è moltiplicato ed è diventato virale, fino a far nascere una campagna mediatica #FreeHerFace (liberate il loro volto) per chiedere che alle donne afghane sia restituita la facoltà di scelta. Decine di presentatori, attori e cantanti hanno incominciato a mostrarsi  e a postare sui social media i loro volti coperti e le loro immagini hanno fatto il giro del mondo coinvolgendo migliaia di altre persone e invadendo la rete. “Gli uomini afgani che si mostrano per le donne afgane non sono solo un gesto. È una svolta nella storia che cambierà tutto. Sono fratelli coraggiosi” ha dichiarato Mina Sharif, un’attivista afghana.
____________________
Fonte: Tolo News; Mina Sharif; #FreeHerFace
Tumblr media
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
 BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Tumblr media
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
4 notes · View notes
siciliatv · 12 days
Text
Favara, domani, lunedì, aquiloni in cielo per la vita e la libertà
Tumblr media
Domani, lunedì 22 aprile, alle ore 9:30 presso lo spiazzo del Belvedere San Francesco di Favara prenderanno il volo degli aquiloni. L'iniziativa è della Commissione per le Pari Opportunità di Favara in collaborazione con le Dirigenti delle Scuole del Territorio, il Sindaco, la Giunta e la Presidenza del Consiglio comunale. I ragazzi delle scuole saranno protagonisti con la loro creatività. Ogni aquilone, sottolinea la cav. Etta Milioto , presidente della Commissione Pari Opportunità, sarà un inno al cielo, "trasposizione simbolica della libertà." "Vita e libertà sono inscindibili. -continua Milioto- Gli aquiloni voleranno e saranno le voci dei bambini e delle donne iraniane, afgane, ucraine, russe, birmane, siriane, palestinesi, israeliane, siriane".   "Madri, mogli e figli che vivono scenari di guerra, rischiando la loro vita e quella dei loro cari. Le donne difendono i loro diritti. Le donne difendendo la pace e la dignità di tutti. Noi tutti - conclude- uniti per la libertà". "L'Italia ripudia la guerra...". Read the full article
0 notes
Text
Spiegazione dell'ISIS-K di Fanpage.it
Questa è una spiegazione semplice di questo "nuovo" filone di terrorirsmo fondamentalista.
Il video è di due anni fa, dopo l'attentato all'ambasciata Russa di Kabul, in Afganistan. Dopo il recente attentato a Mosca, mi sebrava giusto spiegarvi che cos'è l'ISIS-K ?
youtube
Siccome sotto al video è sorta la polemica che si volesse "santificare" i talebani vorrei darvi una spiegazione di questa persone e dire la mia.
Con talebani si riferisce ad un gruppo estremista islamico nato negli anni '90, sono un gruppo di fondamentalisti islamici formatisi nelle scuole  afgane e pakistane. L'obbiettivo di questo è attaccare il govero democratico dell'Afganistan. Questo gruppo di terrorismo hanno vietato lo sfago e l'istruzione alla donne maggior di 10 anni.
Con il nuovo secolo, i talebani hanno continuato a far terrorismo contro tutto il mondo, tra cui l'Afganistan. Paese governato da loro.
Secondo l'ISIS-K, la Russia coopera coi talebani. Per questo motivo hanno attaccato Mosca, causando 140 vittime, per andare contro il gruppo terroristico nato alla fine del '900.
Con talebani e ISIS-K ci troviamo davanti a due gruppi islamisti che è diverso dall'essere islamico perchè non tutti i mussulmani sono terroristi. La maggior parte di loro, essendo vittime del fondamentalismo sopracitato, contrasta tutto ciò.
Detto ciò io condanno entrambi i gruppi terroristi, senza giustificare quello che sta facendo la Russia da diversi anni.
0 notes
lamilanomagazine · 3 months
Text
Bari: finanziati 57 progetti ad esito del bando dell'assessorato alle politiche educative e giovanili per attività socio-culturali nelle scuole baresi
Tumblr media
Bari: finanziati 57 progetti ad esito del bando dell'assessorato alle politiche educative e giovanili per attività socio-culturali nelle scuole baresi. L'assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano rende noto che è stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Bari, a questo link , la graduatoria relativa all'avviso rivolto alle scuole statali d'infanzia, primarie e secondarie di I e II grado e agli istituti comprensivi cittadini per il finanziamento di progetti di carattere socio-culturale ideati e promossi dalle stesse scuole. Attraverso questa iniziativa, finanziata con oltre 240mila euro, l'amministrazione comunale intende sostenere le attività progettuali in grado di produrre un'effettiva ricaduta culturale, educativa e formativa sugli alunni e sule loro famiglie, mirando al raggiungimento di finalità di carattere pubblico. Ad esito della procedura, sono complessivamente 57 le proposte ammesse a finanziamento, che spaziano dall'educazione alla lettura, teatrale e artistica, musicale, ambientale all'introduzione di nuove tecnologie e metodologie didattiche, dalla promozione della legalità alla piena inclusione degli alunni con disabilità, dalla lotta alla dispersione scolastica all'intercultura, fino al potenziamento delle materie scientifiche. "Siamo soddisfatti di essere riusciti a finanziare tutti i progetti presentati dalle scuole della città, frutto dell'impegno messo in campo dagli insegnanti in collaborazione con professionalità esterne e a realtà del terzo settore, per offrire un supporto ulteriore alla crescita e alla consapevolezza degli studenti, dai più piccoli ai più grandi - commenta l'assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano -. Molti dei progetti finanziati vertono sull'educazione alla lettura, e consentiranno di valorizzare le biblioteche inaugurate negli ultimi mesi, e alle diverse espressioni artistiche, quali la musica, al centro di un percorso ormai consolidato del 27^ circolo di Palese, o ancora la pittura, con la pinacoteca dei ragazzi dell'Amedeo d'Aosta, mentre in molti altri casi si tratta di progetti ormai "storici". Penso a Skenè, la rassegna di teatro promossa dal liceo Salvemini, o a Radio Panetti, che quest'anno si interesserà della parità di genere invitando in studio donne che portano avanti le loro battaglie nei contesti di vita quotidiana o anche donne straniere che vivono nella nostra città, come le donne afgane testimoni in patria di una storia di diritti negati. I temi della parità di genere e dell'educazione affettiva contro ogni forma di violenza ricorrono, a testimonianza di una nuova e speriamo sempre più convinta attenzione a uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo, per il quale la differenza, questa volta in positivo, potranno farla proprio le nuove generazioni". Di seguito una sintesi di alcune delle progettualità finanziate: · Liceo linguistico e Istituto tecnico-economico Marco Polo: "Del leggere" La proposta progettuale si inserisce nella programmazione di interventi a sostegno della lettura, costituita dal progetto Biblioteche Scolastiche Innovative. Si tratta di un'attività ormai consolidata da oltre un decennio: nasce come azione partecipata di promozione della lettura e della riscrittura creativa con l'obiettivo di consolidare la pratica della lettura nei giovani e sul territorio attraverso l'organizzazione di incontri con autori di narrazioni diverse, nei diversi linguaggi di espressione. In questa nuova edizione si intende integrare gli obiettivi della lettura con quelli dell'educazione civica e dell'orientamento su due temi in particolare: il riconoscimento del ruolo della donna nella fase fondativa della democrazia in Italia e l'emergenza climatica, con la conseguente necessità di ripensare la città. Nell'ambito delle attività progettuali si terranno incontri con autori nel corso dei quali troveranno spazio reading, video di presentazione (booktrailer) e approfondimenti con materiale digitale (podcast), intermezzi musicali e riscritture del testo. Gli incontri saranno preceduti da una fase laboratoriale di preparazione dell'evento. Una parte del budget sarà destinata all'acquisto di nuovi libri che arricchiranno il patrimonio della biblioteca scolastica. · ITT Panetti - Pitagora: "Radio Panetti per le donne" Giunta al diciassettesimo anno di attività, Radio Panetti quest'anno propone un'esperienza radiofonica volta ad approfondire il ruolo delle donne che hanno innovato il panorama culturale e scientifico italiano e internazionale, dalla medicina alle scienze, dalla filosofia alla letteratura, dalla tecnologia all'etica. Nel corso del progetto, gli studenti e le studentesse di Radio Panetti incontreranno le protagoniste della nostra città per raccontare la loro storia di impegno e, a volte, di coraggio per affermare il proprio diritto di esistere e costruire una cittadinanza migliore. L'impegno dei ragazzi e delle ragazze sarà volto a combattere ogni forma di discriminazione di genere e a porre in essere una riflessione profonda sulla reciprocità dei generi. Il raggiungimento della parità di genere è una sfida che si pone davanti a noi ogni giorno: una sfida per tutte le ragazze e le donne, che devono imparare a far sentire la loro voce e a far valere il loro punto di vista; e per tutti i ragazzi, che sono chiamati a ripensare il concetto stesso di identità di genere, in linea con l'obiettivo 5 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il progetto consiste nell'ideazione, co-progettazione e realizzazione di format web TV/radiofonici aperti al contributo di voci autorevoli del nostro territorio: si procederà con un'attività redazionale che indaghi le diverse sensibilità delle studentesse e degli studenti sul tema individuato, quindi con la ricerca e a ricostruzione dell'esperienza di figure femminili autorevoli e degli stereotipi che hanno segnato la loro esperienza, infine con l'individuazione di figure rappresentative della città e con la costruzione del format per dar vita a una narrazione radiotelevisiva coerente. · IP Santarella - De Lilla: "Voci unite: educazione affettiva contro la violenza di genere" L'iniziativa mette al centro gli studenti nella promozione dell'educazione affettiva come strumento fondamentale per prevenire la violenza di genere. L'approccio si basa sulla partecipazione attiva degli studenti nella creazione di materiale didattico e nell'organizzazione di eventi finalizzati a sensibilizzare sul tema la comunità scolastica e le famiglie degli studenti. Gli studenti, che seguiranno un percorso sull'educazione affettiva, saranno chiamati a ideare eventi e campagne educative e a produrre video, opuscoli e presentazioni personalizzate. Obiettivo del progetto è quello di favorire l'empowerment studentesco sviluppando leadership e coinvolgimento attivo nella progettazione e realizzazione delle attività attraverso una collaborazione stretta tra studenti, insegnanti e genitori, in modo da creare un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso delle differenze. · Scuola media Amedeo d'Aosta: "La Pinacoteca dei ragazzi" A seguito del parziale recupero del patrimonio di produzioni artistiche realizzate nell'ambito del laboratorio di pittura, attivo fino a marzo del 2020, è stata inaugurata lo scorso anno la Pinacoteca dei ragazzi della scuola. I laboratori attivati successivamente e il coinvolgimento di tutto l'istituto hanno di fatto consentito un'apertura al territorio della scuola. Il progetto, quindi, proseguirà con il recupero delle tavole della mostra "Io come Frida" realizzata nell'anno scolastico 2017-18 e con l'arricchimento del patrimonio della pinacoteca attraverso i lavori effettuati durante un laboratorio condotto da un artista esperto in materia. Il progetto mira a promuovere la creatività e l'espressione artistica degli studenti, sviluppare e rafforzare le capacità di rielaborazione personale, insegnare a lavorare in gruppo e a utilizzare tecniche specifiche della comunicazione artistica. · 27° Circolo didattico Bari - Palese: "Crescere in musica" La proposta intende proseguire, potenziandolo, il percorso di educazione musicale avviato negli scorsi anni nella scuola primaria, nell'intento di offrire sempre maggiori opportunità ai piccoli partecipanti di accostarsi alla dimensione espressivo-musicale, fornendo loro le basi per affrontare il percorso musicale nella classe successiva o nella scuola secondaria di primo grado. Le attività saranno svolte in collaborazione con due associazioni che, nel territorio palesino, operano attivamente nel settore, "Nino Rota" e "Leonard Bernstein", che metteranno a disposizione della scuola figure esperte che settimanalmente affiancano il docente di Musica di scuola primaria. Obiettivo del progetto è quello di potenziare ulteriormente la capacità di ascolto (di sé, degli altri e degli eventi sonoro musicali), migliorando attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso della responsabilità, rafforzando il piacere di fare musica insieme.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Tumblr media
Nel giorno della festa di tutte le donne posto che si celebra per ricordare l’incendio della fabbrica di Triangle a New York che causò la morte di 123 donne per la maggior parte giovani immigrate italiane ed ebree e che nulla c’è da festeggiare per le donne afgane che hanno perso il diritto allo studio e a lavorare fuori casa o per le donne iraniane costrette ad indossare il velo e a subire mille altre vessazioni, ne per le ragazze e le bambine stuprate e uccise in Nigeria dai terroristi di Boko Haram e per tutte le donne uccise per morivi culturali ma anche per i motivi più banali , Voglio ricordare quelle che per me sono fondamentali. Prima fra tutte quella che mi ha dato il dono più bello ….la vita ….e cioè mia madre che instancabile, sempre si prodiga per me…. Voglio augurare una bellissima giornata e ricordare tra tutte la mia compagna e fidanzata Milly che sempre mi accompagna, mi supporta e mi sopporta. Infine mia sorella Pinella che impareggiabile tra tutte ha dato se stessa per me sin da quando venni alla luce in questo tormentato mondo. Mia nipote Ester che ancor bambino ho visto nascere e crescere e tutte le donne che per i più svariati motivi ho incontrato nella mia vita . Voglio ricordare infine mia nonna che nonostante non ci sia più da tantissimi tempo e abbia lasciato questo mondo quando ancor ero pubere resta per me un esempio di umiltà, dedizione e integrità morale che mai dimenticherò. Grazie a tutte!!!! (presso Sant'Antìoco, Sardegna, Italy) https://www.instagram.com/p/CphKP-lqGk4PaiKa5jBu8aHHwYUKoIUYOYY23k0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
sardies · 1 year
Text
8 marzo, flash Mob e convegno dedicato alle donne iraniane e afgane
La Commissione Pari Opportunità, col patrocinio del Comune di Sassari, ha deciso di accogliere l’invito dell’Anci e di dedicare la giornata dell’8 marzo alle donne afgane e iraniane, così come a tutte le donne nel mondo vittime di violenza. Mercoledì, alle 16, in piazza d’Italia si terrà un flash mob, dove verrà sentita e danzata la musica “Break the Chain” il cui significato è “Spezziamo le…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
francesca-70 · 3 years
Text
..
Non credo esista un Dio che zittisce
e rinchiude le Donne in gabbia, senza
un briciolo di umanità, in balía di spietati
carcerieri autorizzati dalla legge.
La Donna è portatrice di Vita, va difesa
e Amata ..
Non abbandoniamo e soprattutto,
non dimentichiamo le splendide Donne di
Kabul ..
Noi amiamo e proteggeremo sempre
gli occhi limpidi e luminosi
delle Donne Afgane !
Tumblr media
💓🇦🇫❤️
#nondimentichiamoledonnedikabul
109 notes · View notes
corallorosso · 3 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Afghanistan: i social si mobilitano per Shamsia Hassani, prima street artist di Kabul I social si mobilitano per Shamsia Hassani, la prima street artist dell’Afghanistan, che con il suo lavoro si oppone all'oppressione delle donne afgane e attacca frontalmente i tale. "Forse è perché i nostri desideri sono cresciuti in un vaso nero...", si legge nel post del 15 agosto che accompagna una delle ultime opere, in cui si vede un'ombra di un talebano di fronte a una giovane ragazza con un vaso in mano. Se i suoi post su Instagram sono virali, su twitter sono centinaia le condivisioni delle sue opere da parte di utenti di tutto il mondo. Su un collage dei suoi graffiti ricondiviso decine di volte si legge la scritta "Sono opere di un'artista Afghana, si chiama Shamsia Hassani. Se le facciamo girare, sarà come dare voce a lei ed a tutte le #donneafghane che stanno vivendo l'inferno!". Nata in Iran nel 1988, dove i suoi genitori sono emigrati a causa della guerra, Shamsia Hassani è rientrata nel suo paese nel 2005, ha studiato arte all’Università di Kabul, dove è poi divenuta professore associato di scultura, e si dedica alla street art dal 2010. I suoi lavori, con soggetto quasi sempre donne, spesso rappresentate senza la bocca, si rincorrono tra le strade della sua città, dove ora si è nascosta in un luogo sicuro. “Voglio colorare i brutti ricordi della guerra”, ha raccontato Hassani in un’intervista ad Art Radar, “e se coloro questi brutti ricordi, allora cancello la guerra dalla mente delle persone. Voglio rendere l’Afghanistan famoso per la sua arte, non per la sua guerra”.
43 notes · View notes
mucillo · 3 years
Text
Kahled Hosseini, nel suo struggente libro “Mille splendidi soli” tratteggia la condizione delle donne afgane. Una vita da recluse, private delle libertà fondamentali e della dignità.
“Donne attenzione:
Dovete stare dentro casa a qualsiasi ora del giorno. Non è decoroso per una donna vagare oziosamente per le strade. Se uscite, dovete essere accompagnate da un mahram, un parente di sesso maschile. La donna che verrà sorpresa da sola per la strada sarà bastonata e rispedita a casa.
Non dovete mostrare il volto in nessuna circostanza. quando uscite, dovete indossare il burqa. Altrimenti verrete duramente percosse.
Sono proibiti i cosmetici.
Sono proibiti i gioielli.
Non dovete indossare abiti attraenti.
Non dovete parlare se non per rispondere.
Non dovete guardare negli occhi gli uomini.
Non dovete ridere in pubblico. In caso contrario verrete bastonate.
Non dovete dipingere le unghie. In caso contrario vi sarà tagliato un dito.
Alle ragazze è proibito frequentare la scuola. Tutte le scuole femminili saranno immediatamente chiuse. Se aprirete una scuola femminile sarete bastonati e la vostra scuola verrà chiusa.
Alle donne è proibito lavorare.
Se vi rendete colpevoli di adulterio, verrete lapidate.
Ascoltate. Ascoltate con attenzione. Obbedite. Allah-u-akbar.”
[Khaled Hosseini, Mille splendidi soli]
39 notes · View notes
ideeperscrittori · 3 years
Text
– Sono tornati i talebani. SALVINI – È un problema gravissimo. Sono sconvolto. Il mio pensiero va alle donne afgane. Piango per loro. – Perché subiranno una terribile oppressione? – Perché c'è il rischio che vengano in Italia. FINE 
[L’Ideota]
18 notes · View notes
t-annhauser · 3 years
Text
Il pippone di geopolitica
Gli americani se n'erano già accorti, che a mantenere quel popò di guarnigione in Afghanistan ne andava via più in antidifterici che in benefici, i locali erano refrattari e indisciplinati, inutile insistere con l'addestramento, era solo per salvare le apparenze. E poi c'è sempre un oleodotto che passa da qualche altra parte, un motore che inizia a funzionare a patate invece che a idrocarburi, in vent'anni cambia tutto. Sicché si era deciso di optare per la formula "il nostro lavoro qui è finito, le forze afgane ormai c'è la possono fare da sole", questo già sotto Trump, Biden s'è trovato solo il cerino in mano e se l'è giocata nel peggiore dei modi ("pericolo di un ritorno dei talebani? Zero su zero, abbiamo addestrato un esercito coi fiocchi", tradotto: that's all folks, scappiamo a gambe levate). L'esportazione della democrazia è roba vecchia, tutte quelle fanfaluche sui valori occidentali, roba d'antan come le maniche a Raglan, tutt'al più la si poteva far passare per una questione di sicurezza nazionale. E la popolazione civile? Tranquilli, i talebani hanno assicurato che "garantiranno una transizione incruenta" (giustiziano la gente per strada, stuprano donne e bambine, ma in via ufficiosa), e comunque il portavoce dei talebani mantiene un proprio account su Twitter, se non glielo tolgono vuol dire che godono del riconoscimento internazionale. E i diritti universali dell'uomo? Ah, quelli sono un prodotto occidentale IGP, ornamento di cui non tutti aspirano a fregiarsi: se la democrazia non si può esportare non si può nemmeno pretendere che emerga di propria iniziativa per partenogenesi, se non attacca non attacca, ci va tutto un certo percorso storico e culturale per suscitarne l'urgenza. Morale della favola: Goodbye Afghanistan, buon proseguimento, alla prossima.
16 notes · View notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Verona protagonista per l’8 Marzo: al via una serie di eventi per la giornata internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale
Tumblr media
Verona protagonista per l’8 Marzo: al via una serie di eventi per la giornata internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale. Incontri, workshop, mostre, tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni di film, sono oltre quaranta le iniziative che compongono il programma dell’edizione 2023 della manifestazione per la Giornata Internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale, promossa dagli Assessorati alla Parità di genere e alle Pari Opportunità che si aprirà il 3 marzo e proseguirà fino al 16 aprile. La rivoluzione è donna è il filo conduttore dell’8 Marzo di questa Amministrazione che vuole celebrare in particolar modo le figure femminili perseguitate e in lotta per la difesa della loro libertà, come accade ogni giorno alle donne, ragazze e bambine iraniane e afgane. Per questo motivo mercoledì 8 marzo alle ore 18.15 Palazzo Barbieri sarà illuminato con un fascio di luce gialla, elemento visivo dell’adesione all'iniziativa di A.N.C.I. - Associazione Nazionale Comuni Italiani che dedica la Giornata Internazionale per i diritti delle donne e per la pace internazionale alle cittadine e ai cittadini afghani e iraniani.   “E' donna la forza generatrice di un modo nuovo di guardare il mondo – ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli –, sensibile e rispettoso, di un atteggiamento differente di governare le cose, che non mira ad appropriarsene. Prosegue in occasione dell'8 marzo il percorso di consapevolezza delle donne di tutte le generazioni proposto dal Comune, volto ad affermare la specificità femminile dell'approccio alla vita sociale e pubblica e alle istituzioni, un approccio foriero di vita e di libertà per tutte e tutti. L'entusiastica risposta delle istituzioni e del privato sociale alla proposta del Comune di coordinamento delle iniziative per la giornata internazionale della donna, la varietà e trasversalità dei temi e dei linguaggi comunicativi ed artistici ci conferma nella percezione che Verona abbia in sé una grande energia generativa, che aspetta solo di potersi esprimere nella sua massima potenzialità”. “La rivoluzione è donna non è solo il titolo della campagna per l’8 marzo che abbiamo dato come Amministrazione e non è neppure uno slogan – ha dichiarato la consigliera comunale con delega alle Pari opportunità Beatrice Verzè –. La rivoluzione è donna è il riconoscimento, una presa d’atto del tempo che tutte e tutti noi stiamo vivendo, un tempo difficile, difficilissimo soprattutto per le donne, ma davvero rivoluzionario. E’ la necessità di rovesciare gli stereotipi e un sistema fatto di disuguaglianze di genere, per affermare i propri diritti e la propria libertà. I temi rivoluzionari sono tantissimi: dal mondo del lavoro a quello dello sport, dalla letteratura all’impresa, dall’economia all’urbanistica, dalla maternità all'istruzione, fino al modo con cui si può amministrare una città. Un gra zie a tutte le realtà associative che con passione portano avanti questi temi e si mettono a disposizione della comunità. E’ questo lo sguardo che vogliamo dare per la giornata internazionale della donna, tentando di aprirci alle nuove generazioni attraverso modalità e temi il più possibile attrattivi”. “Quest’anno, in continuità con il lavoro che è stato realizzato per lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata contro la Violenza sulle donne – ha dichiarato l’assessore Buffolo –, si è pensato alla proposta di un nuovo manifesto simbolico anche per l’8 marzo. L’illustratrice è Lavinia Fagiuoli, una giovane veronese, il cui lavoro punta ad esprimere il concetto di rivolta corale delle donne, costruendo questa piramide femminile di individualità diverse fra loro che hanno fervore, voglia di esprimersi. I colori utilizzatisono il risultato di una scelta molto particolare perché sono pigmenti naturali indiani, in onore del paese in cui l’artista si trovava quando ha sviluppato questa proposta visiva. Questo ci apre a quella visione internazionale di tutela dei diritti a cui guarda l’Amministrazione. Per questo è importante ribadire oggi non solo il valore della mobilitazione del movimento delle donne, ma anche dell’impegno che il genere maschile deve portare avanti per contribuire e farsi partecipe di questo cambiamento culturale, di questa rivoluzione”. L’ampio programma di appuntamenti è stato presentato questa mattina dalla vicesindaca e assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli e dall’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo, insieme alla consigliera comunale con delega alle Pari opportunità Beatrice Verzè. Presenti anche la presidente della Consulta Associazioni Femminili Elisa Sambugaro, per la Camera di Commercio Verona Roberta Girelli e la presidente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari opportunità del Comune Elisa Corsini. In apertura dell’incontro, la vicesindaca Bissoli ha invitato i presenti ad un minuto di silenzio in ricordo di tutte le persone, uomini, donne e bambini che, cercando la vita, sono morte tragicamente sulle coste della Calabria all’alba di domenica scorsa. Anche quest’anno sono molte le istituzioni cittadine che si sono impegnate ad offrire occasioni di riflessione sull’ancora aperta questione riguardante il pieno riconoscimento della parità tra i generi, che passa attraverso il rispetto dei diritti delle donne. L'Università di Verona, l'Azienda Ospedaliera, l’Azienda ULSS 9 Scaligera e Federfarma sono insieme al Comune e alle oltre 35 associazioni, di cui molte rappresentate nella Consulta delle Associazioni Femminili. In prima linea tutte le otto Circoscrizioni con eventi programmati nei diversi quartieri cittadini, una rete territoriale sempre più capillare e attiva nel promuovere un calendario di eventi che rinnova la volontà di continuare a portare avanti l’azione culturale, sociale ed educativa per l’affermazione della parità dei diritti tra i generi, che si fonda nel più generale principio dei diritti umani. “L’evento che quest’anno la Consulta ha realizzato, coinvolgendo tutte le diciannove associazioni componenti – ha spiegato Elisa Sambugaro –, si rivolge in particolare ai ragazzi. Siamo convinte che questa rivoluzione femminile abbia necessità di poggiare sul coinvolgimento delle giovani generazioni. L’evento si svolgerà il 9 marzo alle ore 10.30 nella Sala Convegni della Gran Guardia con la proiezione del film ‘Nasrin’, incentrato sulla figura dell’avvocata Nasrin Sotoudeh, attualmente detenuta. Una donna straordinaria che sta pagando per il coraggio che ha sempre avuto nel combattere l’ingiustizia, nello schierarsi al fianco delle persone più deboli e nel portare alla luce le disuguaglianze che ci sono nel suo Paese”. “Quest’anno – ha dichiarato Roberta Girelli – la forza del tema, la rivoluzione è donna, è piaciuta molto. Per questo la Camera di Commercio ha deciso portare avanti un lavoro condiviso con altre associazioni, per essere portavoce soprattutto di coloro che ogni giorno operano e hanno a che fare con il lavoro delle donne e le loro necessità. La nostra è una rivoluzione gentile perché per noi la rivoluzione deve essere goccia a goccia, di giorno in giorno, per modificare le cose e dare soprattutto ai giovani un futuro e una visione migliore di quella che è oggi una società che ha qualche punto nevralgico su cui riflettere tutti insieme”. APPUNTAMENTI GIORNATA DELL’8 MARZO Musei civici: Doppia occasione di visita con ingresso agevolato per il mese di marzo. Domenica 5 marzo, prima domenica del mese, possibilità di accesso ai musei e monumenti al costo di 1 euro. Nella stessa giornata visite guidate al costo di 5 euro con l’iniziativa il ‘Turista nella mia città’. Obbligo di prenotazione. (Informazioni sul sito dei Musei civici). Per l’8 marzo, invece, ingresso gratuito alle donne in tutti i musei e monumenti cittadini. Inoltre, nella sala Boggian al Museo di Castelvecchio, visite guidate gratuite con i curatori alla mostra ‘I disegni di Ferruccio Franzoia e la lezione di Carlo Scarpa’. Durante l’orario di apertura, in tutte le farmacie aderenti, con il progetto MIMOSA, distribuzione opuscoli del progetto e sensibilizzazione dell’utenza sul tema della violenza sulle donne. Promosso da Federfarma Verona con il supporto della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Altri eventi: Dalle 8.30 alle 18, nella sala Buvette della Gran Guardia, l’evento Flow-Her / Worldplaces, un laboratorio creativo dedicato alla consapevolezza e alla fioritura del talento femminile come occasione di riflessione, incontro e scambio tra donne migranti e locali attraverso attività legate al mondo della bellezza e della moda. Alle 11.30, alla Casa Circondariale di Montorio, in via San Michele, inaugurazione di ‘Imbandita-La Tavola Del Riscatto’, laboratorio di trasformazione alimentare e inclusione lavorativa all’interno della Sezione Femminile della Casa Circondariale di Montorio, realizzato dalla cooperativa Panta Rei con il contributo di Fondazione San Zeno. Dalle 13 alle 14, su piattaforma zoom, ‘I Diritti Negati’ una staffetta delle giuriste contro i diritti negati alle donne nel mondo. Partecipano le avvocate: Giovanna Bartolomei; Barbara Beozzo; Francesca Borin; Monica Caumo; Gabriella de Strobel; Veronica Dindo; Lorenza Fiumana; Carlotta Frassoni; Federica Panizzo. Con Maria Geneth, pres. AIED e Filo di Arianna. Promossa da AIAF Veneto – Verona. Alle ore 17, allo Spazio Archivio Teatro Scientifico-Teatro Laboratorio, lo spettacolo ‘La mia amica terra. Principessa Melusina’ rivolto a bambine e bambini. Testo e regia Isabella Caserta. In scena Elisa Lombardi e Valerio Mauro. Promosso da Teatro Scientifico s.c.s. Dalle 17 alle 19, a Modus Spazio Cultura, in via Re Pipino, l’evento ‘Storie di Donne’, presentazione dei libri “Il peso del colore” e "Come un muro che crolla…” con le autrici Giorgia Galante, Arianna Santero e Francesca Poggi. Dalle 17 alle 19.30, in 2^ Circoscrizione, piazza Righetti 1, l’incontro ‘La rivoluzione è donna: libere dalle sbarre, incontro/conferenza’. Tre storie per narrare le sbarre di fuori e quelle di dentro. Testimoni: storia 1, Simona Anedda e Claudio Bottan; storia 2, Stella e Nevruz Hodo; storia 3, le ragazze di Sbarre di Zucchero. Promosso da Sbarre di Zucchero in collaborazione con 2^ Circoscrizione. Alle 17.30, alla Biblioteca Civica Sala Farinati, l’incontro con Lidia Ravera, in occasione dell’uscita del nuovo libro “Age Pride. Per liberarci dai pregiudizi sull’età” (ed.Einaudi, 2023). Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, l’autrice rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore. Conduce la conversazione Maria Teresa Ferrari, giornalista. In collaborazione con La Feltrinelli e promosso dagli Assessorati Parità di genere e Pari Opportunità. Dalle 18 alle 20, 3^ Circoscrizione, via Brunelleschi, l’incontro ‘Come oro, le parole’. Vite di donna, un percorso poetico attraverso le voci di Antonella Anedda, Livia Chandra Candiani, Patrizia Cavalli, Roberta Dapunt, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Maria Luisa Spaziani, Patrizia Valduga. Promosso dal Circolo di cultura e scrittura autobiografica di Verona in collaborazione con 3^ Circoscrizione. Dalle 18.15 alle 20, al piano nobile della Gran Guardia, l’evento ‘The Beauty Of Talent/Worldplaces’, un momento informativo e di sensibilizzazione attraverso dialoghi, ispirazioni ed esperienze tra corporate, non profit e stampa su bellezza e diversità. Promossi da Quid Impresa Sociale e dall’Assessorato alla Parità di genere. Alle 18.30, in diretta sul canale YouTube di Ipogeo Stelle, la conferenza ‘Il Rapimento Dell’angiolina’. Il rapimento di Angela Leonardi, un evento criminoso nella Valpantena del 1675 che ha occupato le cronache del tempo ed ha reso iconica la figura di questa fanciulla, immortalata dalle pagine dell’abate Pietro Caliari nel suo romanzo storico “Angiolina”. Promossa da Ipogeo Stelle. Alle 20, a La Fabbrica del Quartiere, in via Bruto Poggiani 2, l’iniziativa ‘Donne Per La Strada’. Esplorazione notturna con sguardo di genere per analizzare lo spazio pubblico e promuovere l’integrazione della prospettiva femminile nei processi di trasformazione delle città. Con Il Borgo delle donne, coord. iniziativa. Promossa da Cocai APS e i partner de La Fabbrica del Quartiere. Tutte le iniziative in programma – Spettacoli, Mostre, Convegni ed Eventi – sono consultabili sul sito del Comune di Verona. Per informazioni è possibile contattare Cultura delle Differenze Pari Opportunità ai numeri 045/8077701 – 8539. Fra gli eventi in programmazione fino al 16 aprile promossi dal Comune, si segnalano: Giovedì 9 marzo, alle 21 al Teatro Camploy, lo spettacolo teatrale ‘Dentro. Una storia vera, se volete’, con Giuliana Musso e Maria Ariis. Non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. Un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli, inserito nel percorso Tu-Donna, organizzazione Modus Spazio Cultura, con il sostegno dell’Assessorato Parità di genere e Pari Opportunità. Sabato 18 marzo, dalle 10 alle 13, in Gran Guardia, il convegno ‘La rinascita della democrazia: Le donne al Governo’. Intervengono la vicesindaca e assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli e la consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità Beatrice Verzè. Relatrici: Annarosa Buttarelli, filosofa; Olivia Guaraldo, docente UniVr; Francesca Izzo, politologa e politica; Ester Peruffo, assessora alle Politiche giovanili e partecipazione del Comune di Valdagno. Moderatrice Florencia Di Stefano-Abichain, conduttrice radiofonica. Promosso dall'Assessorato alla Parità di genere. Mercoledì 22 marzo, alle 17, alla Biblioteca civica, la presentazione del libro ‘Cultura della maternità e narrazioni generative’, che raccoglie i risultati della ricerca realizzata dal Laboratorio Saperi Situati-UniVr e il centro interculturale Casa di Ramia-Comune di Verona. Con le curatrici Maria Livia Alga e Rosanna Cima. Presentano Alessandra Cordiano, doc. Univr, e Alessia Toffalini, assistente sociale. Promossa dall’Assessorato Pari Opportunità, Circolo della Rosa e CUG UniVr.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Tumblr media
Ora parlo anch’io. Siamo sommersi (ormai da mesi) da notizie pessime su cui, troppo spesso, non abbiamo alcun potere diventando però impauriti, nervosi, ciechi al resto del mondo.
.
L’ Afghanistan, il Covid - 19, i cambiamenti climatici. Ma nel buio delle case, proprio dove dovremmo sentirci al sicuro, si combatte una guerra impari che continua a mietere vittime. La conoscete? Si chiama FEMMINICIDIO.
Proprio qualche giorno fa, rimasi molto colpita da una panchina rossa, che rappresenta il FEMMINICIDIO, e la fotografai
Ho provato a dire una preghiera, pur sapendo che sarebbe stata inutile.
.
Tutto ciò non ha niente a che fare con l'amore. NIENTE.
È il figlio codardo della paura. Del silenzio. Dell'angoscia. Del senso di colpa. Degli uomini che odiano le donne. È un frammento (scomodo) di vita quotidiana.
.
È un prezzo altissimo che le donne - di qualsiasi età, etnia o stato sociale - stanno pagando in silenzio. E noi ci voltiamo dall’altra parte.
.
È vero, le donne afgane meritano tutta la nostra solidarietà ma le nostre amiche / vicine di casa / sorelle / figlie che vengono accoltellate, perseguitate, terrorizzate, sfregiate e infine uccise le VEDIAMO? SONO QUI, a fianco a noi.
O è meglio esser buoni solo a parole che fa tanto bene alle nostre coscienze?
12 notes · View notes
musicaintesta · 3 years
Text
“Aspetto che i talebani vengano ad uccidermi”, parlano due donne Afgane, una è un giudice e l’altra è un sindaco
Non nasconde la sua paura Zarifa Ghafari, 27 anni, la più giovane donna sindaca dell’Afghanistan, nella provincia di Maidan Wardak. Al New York Times racconta la sua testimonianza dopo la presa del potere dei talebani: “Verranno per le persone come me e mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino. Non c’è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sto solo seduta con loro e mio marito. Non posso lasciare la mia famiglia. E comunque, dove andrei?”. Ghafari è stata nominata sindaca nell’estate del 2018 dal presidente Ashraf Ghani ed è una delle poche donne ad aver ricoperto questo incarico nella città conservatrice di Maidan Shar. “Sono distrutta. Non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire”, afferma.
Web
2 notes · View notes