Tumgik
#fai un passo indietro
a-dreamer95 · 2 months
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Ho "attraversato" il dolore cercando di mantenere intatta la bellezza dei miei sentimenti. Nessun amore va mai perduto, anche se chi ne è l'oggetto, legittimamente, non lo corrisponde. L'amore è nato e cresciuto in noi e ci ha resi sicuramente migliori, se glielo abbiamo permesso, accettando la realtà senza cercare di sfuggire alla sofferenza che provoca. Tornerò a provare amore e gioia, è importante comprendere che si tratta solo di un momento della mia vita.
Ho solo voglia di restare con la felpa a guardare la luna dal terrazzo che si diverte a farsi inseguire con gli occhi. Ho sempre provato piacere a guardarmi indietro e a mettere un punto per "Riniziare" con la maiuscola. Stasera, invece, ho bisogno di spazio e di virgole, di lettere minuscole e di pochi imperativi. Sorrido e penso a quanto è bizzarra questa sera: la vita ha fretta che io diventi una donna con un lavoro, con obiettivi chiari e con la voglia di costruire, eppure io mi sento ancora un po' bambina perché non ho tutte le risposte, perché non so come affrontare il distacco dalla mia famiglia, ma nel mio respiro mi sento anche una giovane donna. Tra me e me mi dico" Vai, assapora ogni momento, prendi a morsi ogni dubbio, viaggia, respira (sennò poi sbotti), leggi, balla, canta, scrivi, muoviti, stai ferma, prenditi in giro, fai tante domande senza mai forzare nessun rapporto, ma soprattutto dai un tempo a questi anni che passano come lancette impazzite, dagli il tuo tempo, il tuo senso e la tua verità."
Nel frattempo, farò qualsiasi cosa possibile per far sentire meno sola anche soltanto una persona e per rimanere autentica in un mondo che ha paura di mostrare le fragilità. Paragonarsi agli altri non fa altro che allontanarmi da quello che voglio io e, quindi, da ciò che fa stare bene me. Va bene fermarsi perché ho imparato ad ascoltare e ad osservare, a fare ciò che mi è possibile in quel momento di vita. Va bene anche stare male e accogliere i "momenti no": non durano mai per sempre ma possono essere utili per conoscermi meglio e per crescere. Va bene iniziare un percorso e avere delle ricadute perché ho interiorizzato che non esistono linee rette, ma è proprio questo che rende interessante la mia strada. E quindi va bene guardarsi con occhi più gentili, accogliendo i difetti e capendo cosa si può fare per migliorare. Non si tratta di una gara a tempo e non si può sperare in un cambiamento se non vogliamo accettare di poter inciampare, cadere, fallire. Stiamo già cadendo nel momento in cui cerchiamo di essere persone perfette perché, per quanto rincorriamo questo estenuante obiettivo, sappiamo benissimo che non riusciremo mai a raggiungerlo. Abbiamo solo bisogno di cambiare la visione delle cose, di fare un passo indietro, per andare avanti. Con i nostri desideri, le nostre paure, i nostri tempi, i nostri modi, il nostro bagaglio di vita.
A prescindere da come andrà, non perdere mai la speranza. Ricordati che anche le cose peggiori possono portare conseguenze positive. Domani sarà più semplice e andrà meglio, un giorno alla volta.
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thebestofyourgirls · 6 days
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sono in bilico ogni volta con te, un passo in avanti mi innamoro, uno indietro ti perdo. è quello che odio quando te ne vai e amo quando torni. perché ti sento vicino, tabacco e maria, ti pregherei di non andartene da me, dal mio corpo.
potresti essere sopra di me, il sentimento a volte ti distrugge, cerchi fuggire. è la passione quella che sento, tanta voglia di divertimi, ballare con te e vederti sorridere in quel modo perfetto come lo fai.
-hsox
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lunamarish · 1 month
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Spiego il bourn-out.
Hai la vita che ti piace, fai ciò che ami, sei realizzata. Hai i tuoi amici, la tua routine, i tuoi hobby. Vivi nella città che ami e che ti emoziona ogni volta che cammini per strada.
Ti innamori. Ti fidanzi. Lui viene trasferito per lavoro in un'altra regione. "Vieni con me?" E che fai? Non vai? Vai. "Tanto sono solo sei mesi." Tu fai sei mesi la pendolare. 2 ore di treno andata e 2 al ritorno. Ti svegli alle 5 e torni a casa alle 9. I mesi diventano 9. Poi un anno e mezzo. Poi 4.
Dopo 4 anni di pendolarità, decidi che se non c'è possibilità di ritorno e devi lasciare il tuo lavoro, i tuoi amici, la tua città. All'inizio è stimolante, poi frustrante. Non trovi nulla che sia nelle tue corde. Accetti il colloquio di una multinazionale molto famosa. Ti prendono subito. Non vorresti ma accetti lo stesso.
Dopo sei mesi di gavetta, ti promuovono subito. Odi il lavoro, ma i colleghi ti piacciono. Ti spostano di ruolo perché un collega se ne va. Ti mettono in un ufficio strategico anche se tu non vuoi. "Sono solo tre mesi". I mesi passano, il capo ti abbandona, ti riempie di attività, ti dice di andare a delle riunioni al posto suo con clienti importanti avvisandoti all'ultimo e tu vai senza avere idea di cosa dire ma qualcosa ti inventi, ti mandano all'estero da sola, ti danno altre attività. Tu lo dici, lo ammetti, "io non ce la faccio." Il CEO viene a parlare direttamente con te. "Tu ti sottovaluti, certo che ce la fai."
Inizi a dover essere reperibile 7/7. Ti scrivono dal Giappone, dal Messico, dalla Thailandia. Devi rispondere. Da te dipende il fatturato. Di giorno fai riunioni, la notte lavori. E piangi. Inizi a soffrire di coliti, gastriti, mal di testa. Non hai più voglia di niente, vuoi solo lavorare, fare tabelle. Mentre cucini controlli le mail, mentre sei a fare un aperitivo rispondi alle mail, mentre sei in spiaggia di domenica fai una call. Non vai ai compleanni dei colleghi, non fai ferie, perché sai benissimo che se non lavori mezz'ora della tua vita resti indietro e tu non puoi restare indietro.
Inizi a soffrire di insonnia, dormi tre ore a notte (se va bene) e sei contenta, perché così puoi lavorare. Prendi 10 kg in un anno, perché mangi male e ciò che mangi sono solo patatine o pane con maionese e crudo. Mangi cioccolato e biscotti. Inizi a prendere delle pastiglie per dormire. La pressione aumenta e ogni tanto ti si annebbia la vista, ma continui a rispondere alle mail. Sei stanca, vorresti solo dormire per una settimana di fila, ma non puoi. Continui a fare call, tabelle, tabelle, ancora tabelle e call. Poi le riunioni. Tabelle. Call.
Gli occhi diventano opachi, la pelle si decolora, inizi a vestirti sempre di scuro, perdi il sorriso. Ti devono operare al dente del giudizio e tu la prima cosa a cui pensi è "sì, però facciamo presto, che devo lavorare." Un'ora dopo l'intervento sei già in ufficio. "Vai a casa." dice il tuo capo, ma tu stai lì, a rispondere ai colleghi, mail, telefono, con due antidolorifici presi contemporaneamente, anche se sul foglietto illustrativo dice di non farlo assolutamente. Senti che non ti può succedere più niente. Questa non puoi essere tu, non ti riconosci più.
Vai a casa e mentre guidi hai un mancamento. Sbandi. Ti riprendi subito. La prima cosa che fai non è chiederti se stai bene, ma controllare le mail sul cellulare. Capisci che vuoi cambiare lavoro.
Inizi a cercare un lavoro che sia meno stressante. Non trovi nulla. Troppo qualificata. Troppo laureata. Troppo giovane. Troppo vecchia.
Hai un mutuo da pagare di una casa che non volevi comprare in una zona dove non volevi stare, un marito accanto felice e realizzato, amici lontani che vorresti avere vicino, una famiglia che invecchia senza che tu possa vederli ancora giovani, e inizi a pensare che l'unica soluzione sia la morte. O un miracolo. Questa non è la tua vita, ti dici, è sicuramente quella di un altro. Continui a essere sempre sul pezzo, ad essere un passo avanti a tutti, puntuale, precisa.
Iniziano a preoccuparsi per te. Sai che devi rallentare, ma non puoi, non riesci più. Sei risucchiata in un vortice e non sai come uscirne. Non ti ricordi più com'è la vita "prima", anzi, a volte dubiti che ci sia stata. Ti sei snaturata a tal punto che non sai più cosa ti piace, e quello che ti piaceva non ha più nessun gusto. Non vuoi più fare niente. L'aria aperta, il sole, la musica, non ti bastano più. Quello che ti riusciva bene, non ti riesce più. Hai la memoria più corta. Non riesci a seguire un film per più di sei minuti. Sei distratta, sei seria, sei senza energia. Non hai più paura del vuoto, perchè ci sei dentro.
Vuoi solo chiudere gli occhi. E spegnerti.
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iviaggisulcomo · 11 months
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Troppo spesso dimentichiamo di arrenderci al tempo.
Le circostanze sono avverse fino a quando non lo sono più. Gran parte dell'infelicità deriva dalla convinzione che la nostra vita dovrebbe essere diversa. Crediamo di avere il controllo - e il disgusto e l'odio per noi stessi viene dall'idea che dovremmo essere in grado di governare le circostanze, che dovremmo essere più ricchi, più sexy, migliori e più felici.
La responsabilità verso se stessi è importante, ma può condurre spesso al risentimento, a un'amarezza che nessuno di noi dovrebbe portare dentro di sé. Dobbiamo mettercela tutta e poi accordarci il permesso di lasciare che le cose, qualsiasi esse siano, accadano - e non sentirci così indissolubilmente legati al loro esito. Le opportunità non si presentano sempre nel modo in cui crediamo.
Non hai bisogno di sentirti più motivato o ispirato per plasmare la vita che desideri. Non devi più vergognarti all'idea che tu possa anche non essere al meglio di te stesso. Devi smetterla di ascoltare le persone che, trovandosi in circostanze e fasi della vita molto diverse dalle tue, ti dicono che non fai o non sei abbastanza. Devi lasciare che il tempo faccia il suo corso. (...)
Capita di non essere ancora la persona che dobbiamo diventare per contenere tutti i nostri desideri. A volte dobbiamo lasciare che il nostro io si evolva in qualcos'altro. Qualcosa che faccia sì che quello che desideriamo accada davvero. (...)
Dobbiamo solo lasciare che sia, fare un passo indietro per un attimo, smetterla di autoflagellarci fino allo sfinimento e lasciare che gli ingranaggi girino come vogliono. Un giorno questo momento avrà un senso. Credici.
Concediti il permesso di crederci.
(J. Varon)
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libero-de-mente · 1 year
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Viaggiare
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Nella vita di una persona potrebbe capitare che arrivi quel momento, sì proprio quello in cui si dovrebbe prendere il coraggio di partire.
Non andarsene, no. Partire.
Andarsene sa di abbandono, di allontanarsi senza salutare, lasciare senza mantenere dei contatti. Morire.
Partire invece sa di diritto, il diritto di essere liberi.
Liberi di vivere, come per esempio, le iguane del Madagascar.
Sapete come vivono le iguane del Madagascar?
Non è una domanda retorica la mia, chiedo proprio perché non so come cazzo vivano le iguane del Madagascar.
Però come esempio mi ispirava.
Va beh.
Viaggiare presuppone di raggiungere una meta.
Oggi come meta sento solo parlare di obiettivi lavorativi, di carriera e status sociale.
Viaggiare presuppone anche il prendere un mezzo di trasporto e raggiungere una destinazione fisica.
Spesso sento che il viaggio più ricercato sarebbe quello di tornare indietro nel tempo.
Devo dire in tutta sincerità che ci ho pensato spesso anche io ma credo che, vista la richiesta, la strada per il ritorno al passato dev'essere intasata con code chilometriche.
un po' come la sponda dalla parte della ragione, sempre piena e affollatissima.
Poi bisogna valutare se si vuole partire da soli o in compagnia, ci sono i pro e i contro.
Partire da soli vuol dire aver molto tempo per pensare, nessuno con cui condividere pensieri e ispirazioni. Pace o solitudine.
In compagnia può vuol dire che se sbagli scelta il viaggio non ti passa più, al contrario potrebbe volare e non renderti conto di quanta strada insieme si è percorsa. E comunque in ogni caso dovresti trattenerti le flatulenze.
Personalmente ho fatto dai grandissimi viaggi mentali, anche con il cuore in tutta sincerità, e altri viaggi che sono state delle avventure professionali e ideologiche.
Qualsiasi viaggio, breve o lungo che sia, comincerà sempre con... no, non "un primo passo" questo è scontato, ma con sospiro con quella paura di cosa si troverà alla svolta del primo angolo e la tentazione di voltarsi indietro per guardare chi resta.
Con il pericolo di struggersi il cuore.
Magari sul treno, il famoso treno da prendere metaforico, chiedi al vicino quale sarà la prossima fermata, lui ti risponderà che sarà la destinazione visto che è un treno diretto senza soste.
In quel momento ti renderai conto di aver fatto una scelta coraggiosa, chiudi gli occhi fai un respiro profondo e ti lasci cullare dal movimento del treno.
Un vecchio adagio assiro babilonese giunto fino a noi recitava: "Per essere felici bastano due carte: quella d'imbarco e quella di credito".
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mostro-rotto · 1 year
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Sento un vuoto dentro. Ti alzi la mattina e non sai cosa fare. Te ne stai lì nel letto, luci spente, e guardi Instagram. Gli altri ti sembrano felici e tu invece ti chiudi in te stesso e sprofondi nel overthinking. Sei sempre stanco, non hai motivazioni o se le hai sono talmente volatili che il giorno successivo torni sempre alla stessa merda. Eri una persona solare, vivace e socievole. Ora l'unica cosa che vuoi fare è stare da solo, chiuso nel tuo mondo per staccarti dalla realtà. Hai paura, ogni volta che fai un passo avanti successivamente ne fai due indietro. La tua testa è circondata da una fitta nebbia, non lasci entrare nessuno neanche chi tiè più vicino e soffri, soffri maledettamente da solo perché non vuoi farlo vedere agli altri. L'unico raggio di luce che vedi è quello dello schermo del tuo smartphone che illumina i tuoi occhi ormai spenti da tempo. II tempo scorre velocemente e tu lentamente ti logori sempre più nel profondo.
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lunamagicablu · 6 months
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Lascia che ogni definizione di te, che proviene da fuori, se ne vada e smetti di dare peso a quanto dicono di te. Lascia che ogni giudizio e anche ogni interpretazione arrivi e vada, senza crederci.
Guarda e vedi che tua vera e unica forza è autodefinizione. Fai molta attenzione qui: senza definizioni esterne e senza interpretazioni altrui ti accorgerai che non trovi più né nomi né concetti e le parole sono vuote.
Solo ora puoi iniziare ad autodefinirti. Ma come ?
Ascolta… Senti…
Da questo vuoto tu sei, senza poter dire cosa, ormai. Da questo vuoto emergi come Vitalità pura e il vuoto è come l’utero di una madre. Allora forse … anche tutti gli altri non sono quello che hai creduto. Anche loro sono solo Quello che hai ascoltato e sentito in te.
Dunque, da oggi, se qualcuno ti dira’ che sei uno stupido, potrai sorridere perché non ci crederai. Lo stesso quando ti diranno che sei intelligente. In verità sei molto oltre ogni idea e concetto.
Dunque, da oggi, un momento di esitazione bloccherà ogni tuo possibile futuro giudizio sugli altri e sul mondo. E invece che nelle storie di te e degli altri in cui hai creduto, starai nel vuoto e nel silenzio. Potrai ugualmente partecipare alla vita, ma come giocando. Potrai ugualmente gioire e soffrire, ma potrai fare un passo indietro, tirarti fuori dai drammi o dalle commedie a tuo piacimento.
Sarai semplicemente Signore nel tuo Regno. E questa è la vera forza e la vera Libertà. Non sentirai il bisogno di difenderti, né difendere alcunché, perché ti percepisci inattaccabile.
Ora, spontaneamente, questa forza di autodefinizione si riconosce attraverso di te anche negli altri.
Ecco, tu sei morto. E chi davvero sei è tornato. Ahahahahah… se mi hai seguito davvero puoi ridere anche tu, perché ti ho portato fuori di te, a TE. Qui in, CHI SEI, l’Intimità è totale e l’Amore muove ogni essere e cosa. Respiri finalmente davvero e senza fatica, ogni movimento sembra un volo.
Bentornato a Casa, Amore.
Ananda art by Mighty Oak AI *********************** Let every definition of you that comes from outside go away and stop giving weight to what they say about you. Let every judgment and even every interpretation come and go, without believing it.
Look and see that your true and only strength is self-definition. Be very careful here: without external definitions and without interpretations of others you will realize that you can no longer find names or concepts and the words are empty.
Only now can you start to define yourself. But how ?
Listen… Listen…
From this void you are, without being able to say what, now. From this void you emerge as pure Vitality and the void is like a mother's womb. Then maybe…everyone else isn't what you thought either. They too are only What you have listened to and felt within you.
So, from today, if someone tells you that you are stupid, you can smile because you won't believe it. Same when they tell you you're smart. In truth you are far beyond all ideas and concepts.
Therefore, from today, a moment of hesitation will block any possible future judgment you make about others and the world. And instead of the stories of you and others that you believed in, you will stand in emptiness and silence. You will still be able to participate in life, but as if by playing. You will still be able to rejoice and suffer, but you will be able to take a step back, remove yourself from dramas or comedies as you wish.
You will simply be Lord in your Kingdom. And this is true strength and true Freedom. You will not feel the need to defend yourself, or defend anything, because you perceive yourself as unassailable.
Now, spontaneously, this force of self-definition is recognized through you also in others.
Behold, you are dead. And who you really are is back. Ahahahahah… if you really followed me you can laugh too, because I took you outside of yourself, to YOU. Here in, WHO YOU ARE, Intimacy is total and Love moves every being and thing. You finally breathe really and effortlessly, every movement seems like a flight.
Welcome home, Love.
Ananda art by Mighty Oak AI
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poesiatriste · 6 days
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Ho come l'impressione che tu voglia a tutti i costi trovare un uomo che sia disposto a darti l'amore che cerchi sin da bambina ma adesso ti faccio una domanda...
Se questa persona in realtà non è un uomo ma una donna? già...non lo accetteresti, ti accontenti di farti umiliare, supplicare affetto da qualsiasi uomo piuttosto che accorgerti da tutta la vita c'è una persona destinata a te che aspettava solo che tu nascessi per prendersi cura di ogni ferita, mettere cerotti e baciarti crepe non ancora rimarginate del tutto, darti un motivo per essere veramente felice, non te ne accorgi nemmeno, non sei ancora pronta e non ho più luce che possa aiutarmi ad illuminarti la strada...questo fa male. Un giorno mi dicesti una cosa non lo so se lo ricordi...ma quando ti dissi che mi sarei presa cura di te e ci sarei riuscita tu facesti un passo indietro rinnegando la mia affermazione, dicesti "non ce la fai Antonella" e adesso sono ancora qui per farti la stessa domanda, "se non ci provi nemmeno a darmene occasione come puoi dire che non sono in grado di farcela?" capisci perché non posso lasciarti andare? Perché infondo all'anima mia so che speri che ci sia qualcuno che non si arrenda al tuo primo rifiuto e io non lo farò, so di potercela fare. L'ho promesso e con te ce la farò. Costi quel che costi. Io ci lotto per te fino al mio ultimo respiro. Ti voglio al mio fianco e ce la farò. 🤷🏻‍♀❤
Ci ho provato così tanto senza un minimo di apprezzamento, fa male vederti elemosinare l'amore di tutti e non noti nemmeno l'ombra dei miei sacrifici che continuo a fare per darti amore nonostante tu mi disprezzi dio mio se fa male sono esausta ma io ti amo...non ho nessuna somiglianza con ciò che hai sempre vissuto con gli uomini.
Te lo dimostrerò un giorno piccola mia è una promessa. 🤞🏼
@occhicastanitristi-blog @delusa-da-tutti @cuoregelidoo-blog
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inspiremysoulll · 5 months
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O4.I2.2O2E
In che modo dimostro il mio amore?
Partendo dal fatto che ho capito che sono incline all' accudimento, prima questo tratto era uno dei principali motivi delle mie relazioni, tossiche.
Non tutte ovviamente.
Banalmente, volevo curare tutti perché nessuno ha mai curato me.
E voglio ancora farlo, sia chiaro.
Semplicemente adesso riesco a mettere dei limiti al male che gli altri possono farmi mentre io li curo. Non sempre, ma ci provo almeno.
E quindi il mio modo di amare qual è?
Credo sia rendere felice il tuo bimbo interiore, quello che da piccolo magari non ha avuto tutto, o che comunque, anche se ha avuto tutto, hai lasciato un po' indietro adesso.
Ecco, non voglio che lo lasci indietro.
Ed ora lasciando andare un po' il flusso, è un caos. Un caos perché sto abbastanza okay.
Pensieri non troppo positivi ma neanche troppo tristi ed opprimenti come qualche tempo fa.
È sempre un "và e vieni" sia chiaro.
Una montagna russa di merda e tristezza e vuoto e angoscia ed implosioni.
M87.
Ora però è un po' meglio, non vedo una via di uscita ancora valida, ma cerco di costruirla.
Continuando il flusso, mi fai un effetto che mi piace, ma che non dovrebbe esserci.
Continuando il flusso, domani vado a Roma, un'altra bella carbonara mi aspetta.
Passo più tempo li che in casa.
Davvero dico.
Se calcoliamo le ore da sveglio che passo in casa è così.
Ho sonno, vorrei dormire un po' decentemente, con qualcuno che si incastra tra i miei spazi.
E magari sognarla per poi ritrovarmela accanto.
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limoniacolazione · 2 months
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Ciao Limoni, ultimamente mi sento un po' stanchina di non sentirmi adatta al mio lavoro. Mi piace molto, mi piacciono i colleghi ma sembra sempre che mi manchi *qualcosa*, come se fossi un'eterna seconda classificata. Hai consigli su come scrollarsi questa sensazione di dosso? Grazie ❤️
Viviamo in una società in declino, il capitalismo ci sta fottendo tutti e i ritmi che siamo obbligati a seguire non fanno bene a corpo e mente. Ti capisco. Oltre a tutto quello che ci opprime dall'esterno, bisogna pure fare i conti col proprio giudice interno. Hai mai sentito parlare di sindrome dell'impostore? Che tipo di convalida ti aspetti nel tuo lavoro? Chi è in misura di rassicurarti che sei al posto giusto o tutto il contrario, se non tu?
Ti consiglio di fare quattro cose semplici: fare un passo indietro e analizzare la situazione (sei tu a non essere adatta o il lavoro che fai non risponde esattamente alle tue aspettative?); spronati con delle affermazioni positive (online ne trovi a pacchi - anche in versione audio) e ripetile con costanza, il tuo cervello inizierà a crederci; ascolta dei toni binaurali con delle cuffie (ti consiglio di scaricare l'app binaural beats waves), ti daranno serenità e chiarezza; in ultimo, se non è già il caso, prendi in considerazione di parlarne con qualcuno.
Ti abbraccio e ti auguro il meglio 🧡
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blackdevil999 · 2 months
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Sento che non sento.
Sento di non provare.
Sento di essere persa.
Sento di aver ripreso la mia vita in mano,
ma lasciando ancora un piede indietro.
Sento di vivere nella fase di intermezzo,
dove senti e respingi,
dove senti e opprimi,
dove vivi e non vivi,
dove urli e non ti fai sentire,
dove cadi e ti rialzi,
dove ti giri e cammini,
dove non sai come vivere...
La fase in cui ti fermi e non sai come proseguire, vivendo in una costatante situazione di insoddisfazione, una gabbia che ti trattiene in loop infinito.
Una gabbia che non ti permette di compiere un passo indietro o un passo in avanti.
Sento che.. non sento.
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orotrasparente · 1 year
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nella vita a volte devi prendere delle decisioni scomode, devi sapere che quando fai un passo avanti potrebbe sembrarti che ne stai facendo 40 indietro, a volte per ottenere qualcosa di migliore puoi ritrovarti a vivere giorni molto bui, a volte devi solo buttarti nel vuoto e sperare, accettare le giornate passate in un letto a deprimerti e poi cogliere le occasioni giuste quando arrivano, nessuno sa quanto io sia contento di aver sofferto in passato, di essermi preso la merda, di aver rinunciato a tutto senza avere nient’altro in mano solo perché era quello che sentivo di fare, ad oggi sto meglio, potrei stare ancora meglio ma ci si può lavorare, manca ancora qualcosina ma grazie al cielo qualche tempo fa ho buttato via quasi tutto quello che c’era di marcio nel giardino che è la mia vita e ora sto poco a poco raccogliendo i nuovi frutti che ho piantato col tempo
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danixl4murx · 1 year
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proprio non riesco a capire perché fai un passo avanti e 2 indietro. vedi non ho tutta la vita, se mi vuoi dimmelo, ora, baciami, vivimi, asciugami le lacrime, oppure no. se non mi vuoi, stammi bene.
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ildiariodicoraline · 6 months
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A me stessa:
Sei bella.
Non te lo dici spesso, anzi.
Quante volte ti butti giù? Quante volte ti rimproveri di non essere abbastanza? Non sei mai abbastanza socievole, mai piena di vita e di gioia negli occhi. Non sei mai abbastanza leggera, sempre inadatta a qualsiasi situazione. Non sei mai abbastanza intelligente, sempre un passo indietro rispetto agli altri. Non sei mai abbastanza buona, quante volte avresti potuto dare o fare di più. Non sei mai abbastanza dolce, sempre trattenuta, sempre intimorita nel mostrare i tuoi sentimenti. Non sei mai abbastanza bella, mai una volta che ti guardi allo specchio e ti piaccia ciò che vedi.
Eppure, sei bella.
Sei bella quando te ne stai sulle tue, e sembri non volere nessuno al tuo fianco, perché in realtà solo tu sai quanto ti faccia soffrire il non saperti lasciare andare.
Sei bella anche se spesso metti il broncio perché in realtà lo sai che basta un piccolo gesto a farti tornare il sorriso.
Sei bella perché sei semplice, anche se ti senti troppo poco per questa società che da te chiede il massimo.
Sei bella perché nonostante tu abbia bisogno di attenzioni e di continue rassicurazioni, non lo dici e non lo fai pesare.
Sei bella quando passi quella mezz'ora di fronte allo specchio, prima di uscire, cercando disperatamente di coprire ogni tua insicurezza.
Sei bella quando nascondi le tue fragilità dietro una finta indifferenza, perché hai tanta paura che questo mondo ti schiacci.
Sei bella quando piangi, anche se piangi tanto, perché resti sempre te stessa.
Sei bella anche con tutto quel caos in testa, con tutti i tuoi silenzi e i tuoi momenti no, perché non c'è mai una volta in cui tu non metta da parte il tuo dolore per accogliere quello degli altri.
Sei bella perché sai ascoltare anche quando hai il cuore pesante.
Sei bella perché ne sei inconsapevole.
-Il diario di Coraline🌙
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lunamagicablu · 1 year
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FERMATI ANIMA ANTICA, ADESSO AFFIDATI AL TUO SÈ Non fare alcun passo. Non fare nulla Anima antica, non in questo momento, non in questo tempo. Un’eclissi interiore si è mossa facendoti perdere il contatto con la luce. Quella luce che sempre brilla dentro di te è ora oscurata. Tutto sembra tornato indietro vero? Quei nodi che così faticosamente avevi visto, perdonato e lasciato andare, sembrano di nuovi fitti.
<<Non riuscirò mai allora ad avanzare>>. Tristemente ripeti dentro di te.
L’ennesima delusione? No, non lo è. Questo è il preludio del tuo salto, è il buio prima dell’alba, è il cambio della guardia, della tua guardia interiore. Perché non più la mente ma l’anima, sarà da ora in poi la guardiana del tuo tempio. Ma non oggi, non ora, non ancora. Sei stanca di stare in questo punto lo so, non ce la fai più, e l’idea di dover sopportare ed affrontare una nuova battaglia ti schiaccia. No, davvero non ce la faresti più. Ma non sarà necessario, non è quello che sta avvenendo ora, non c’è altra ombra contro cui confrontarti, non c’è altro passato da cui risollevarti. È solo un passaggio, solo un momento. Come la coda di una tempesta ora pronta ad andare, le tue ferite, le cicatrici, ti stanno attraversando per l’ultima volta. Se riesci ad essere pronta. Se stai ferma nella fiducia del percorso che hai fatto fino ad ora. Se riesci a non farti di nuovo agganciare dalla paura, dalla premura di uscire di qui, non ancora. Sei in bilico, sei nel passaggio al nuovo, sei sulla punta della piramide ora pronta a capovolgersi con te sopra. Il tuo sole interiore e la tua mente si sono toccati, si sono sovrapposti. Il passato e il futuro, la luce e l’ombra, il tempo e il nulla, tutto è ora simultaneo dentro di te, e resterà così ancora per poco, ma dipende da te.
Fermati. Non fare nulla.
Non puoi sapere in questo momento da quale parte di te stai decidendo, da quale parte stai avanzando. La vita, le persone, il tuo lavoro, poco o nulla sembra corrisponderti più, sono abiti che hanno perso la tua misura, che ormai espansa si sente stretta e soffocare in ogni cosa che era, in ogni cosa del passato che non sa più niente di te, come, oggi, non lo sai nemmeno tu.
Non prendere decisioni. Non fare alcun passo. Non distruggere nulla.
Non prima di essere sicura chi lo vuole, se la tua Anima che vuole traghettarti verso il nuovo, o la tua ferita non ancora passata, che è pronta a farti muovere in avanti per poi puntare il dito. Per dirti che hai sbagliato. Per terrorizzarti dicendoti che nulla di nuovo arriverà, che hai perso tutto, che hai rovinato tutto, una volta ancora. E così ti riporterà indietro, nel passato, nell'illusione, caduta, sfinita, togliendoti forse per sempre la voglia di provarci ancora. Non devi fare nulla, non serve più, non devi più decidere tu. Affida questo momento, questa situazione e qualunque decisione, all'amore cosmico dentro di te, affinché muova gli eventi per renderti chiaro senza ombra di dubbio, verso cosa andare. Prendi la mira alla tua anima. Cerca dei pensieri nuovi, pensieri di gioia, di piacere, di amore, che ti sintonizzino con la vita maestosa ormai pronta a schiudersi per te. E solo da quel punto, solo da quel pensiero che fa vibrare il tuo cuore, saprai che ogni passo, che ogni scelta, sarà accordata con l’amore. È finito il tempo della fatica, è finito il tempo del sacrificio. Affidati a quell'amore cosmico che è fuori e dentro di te, lascia che sia lui a sollevarti, ad alleggerirti dal tuo fardello, a liberarti dal tuo nero mantello. Quindi fermati. Non fare nulla. Niente più dipende da te. La dualità se lo vuoi è finita, questo è il tempo della fiducia che è una ed un'unica strada, che ti guida alla tua nuova vita. Allora fermati Anima antica, adesso affidati al tuo Sé. di Georgia Briata art by MelekatosheeOleak- ******************
STOP ANCIENT SOUL, NOW TRUST YOURSELF Don't take any steps. Do nothing Ancient soul, not at this moment, not at this time. An inner eclipse has moved causing you to lose contact with the light. That light that always shines within you is now dimmed. Everything seems to have come back right? Those knots that you had seen so painfully, forgiven and let go, seem like new rents.
\u0026lt;\u0026lt;I will never be able to advance then>>. Sadly repeat within yourself.
Yet another disappointment? No it is not. This is the prelude to your jump, it's the dark before dawn, it's the changing of the guard, of your inner guard. Because no longer the mind but the soul will from now on be the guardian of your temple. But not today, not now, not yet. You're tired of being at this point I know, you can't take it anymore, and the idea of having to endure and face a new battle crushes you. No, you really couldn't take it anymore. But it won't be necessary, that's not what's happening now, there's no other shadow to confront you against, there's no other past to recover from. It's just a step, just a moment. Like the tail of a storm now ready to go, your wounds, your scars, are passing through you for the last time. If you can be ready. If you stand firm in the trust of the path you've taken so far. If you manage not to get hooked again by fear, by the urge to get out of here, not yet. You are in the balance, you are in the transition to the new, you are on the tip of the pyramid now ready to capsize with you on it. Your inner sun and your mind have touched, they have overlapped. Past and future, light and shadow, time and nothingness, all is now simultaneous within you, and will remain so for a little while longer, but it depends on you.
Stop. Do nothing.
You cannot know right now which side of you are deciding, which side you are advancing on. Life, people, your work, little or nothing seems to correspond to you anymore, they are clothes that have lost your measure, which now expanded feels tight and suffocates in everything that was, in everything of the past that no longer knows anything about you, like, today, you don't even know it.
Don't make decisions. Don't take any steps. Don't destroy anything.
Not before being sure who wants it, whether your Soul that wants to ferry you towards the new, or your wound that hasn't passed yet, which is ready to make you move forward and then point the finger. To tell you that you were wrong. To terrify you by telling you that nothing new will come, that you have lost everything, that you have ruined everything, once again. And so it will take you back, in the past, in the illusion, fallen, exhausted, perhaps forever taking away the desire to try again. You don't have to do anything, it's no longer needed, you don't have to decide anymore. Entrust this moment, this situation and any decision, to the cosmic love within you, to move events to make it clear to you without a shadow of a doubt, where to go. Take aim at your soul. Look for new thoughts, thoughts of joy, of pleasure, of love, which tune you into the majestic life now ready to open up for you. And only from that point, only from that thought that makes your heart vibrate, will you know that every step, that every choice, will be accorded with love. The time for effort is over, the time for sacrifice is over. Trust that cosmic love that is outside and inside you, let him lift you up, lighten you from your burden, free you from your black cloak. So stop. Do nothing. Nothing more is up to you. Duality is over if you want it, this is the time of trust which is one and only road, which guides you to your new life. So stop Ancient soul, now entrust yourself to your Self. by Georgia Briata art by MelekatosheeOleak- 
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vuotipienidite · 1 year
Text
sotto questo cielo viola ti chiederei di restare ancora un’ora, io con le mie parole costantemente fuori luogo e tu che più sorridi e più mi piaci, dimentico in fretta quello che avrei voluto dirti e scivolo ancora tra le tue braccia.
ad un passo da me e col vento tra i capelli mi fai quella smorfia e ti nascondi dentro la tua sfrontatezza che è la coperta per le tue debolezze. quante cose belle di te custodisci dentro le tue insicurezze e quanti baci ti hanno rubato che non hai più visto indietro.
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