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#filo spinato
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Roberto Vecchioni, “Tra il silenzio e il tuono”.
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intotheclash · 2 years
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Lacrime di filo spinato
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sauolasa · 2 years
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Finlandia più vicina alla costruzione di una recinzione con filo spinato al confine con la Russia
Il Parlamento finlandese è sempre più vicino ad approvare la costruzione di una recinzione con filo spinato in un pezzo di confine con la Russia, per scongiuarre un'eventuale ondata di migrazione clandestina di massa
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sara-saragej · 4 months
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Per non dimenticare...
Perché ?
Perché quel filo spinato non è ancora del tutto tagliato.
Perché la vera arte della memoria è l' attenzione.
Samuel Johnson
Perché non accada mai più.
Perché dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto.
Anneliese Knoop Graf
Perché non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.
❤️
#27gennaio#giornatadellamemoria2024
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Not to forget...
Why ?
Because that barbed wire is not yet completely cut. Because the true art of memory is attention.
Samuel Johnson
So that it never happens again. Because forgetfulness is misfortune, while memory is redemption.
Anneliese Knoop Graf
Because it's not about remembering the deadline of a date, but something more, which gives a lot of value to life.
#27January#memoryday2024 ❤️
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francesca-70 · 3 months
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Gli uomini...che belli quando si stringono nei cappotti e camminano veloci,
quando si toccano la barba che cresce e fanno quel rumore di uomo,
quando la barba se la fanno e fanno le faccette con la bocca,
arricciano il naso, si tagliano e imprecano allo specchio.
Che belli quando riparano qualcosa e non ci riescono e ci devono riuscire,
quando ostentano ostinazione,
quando vi guardano di nascosto,
quando vi guardano e moltiplicano gli occhi dappertutto,
quando ridono fortissimo,
quando cucinano due uova e usano diciotto pentole,
quando vi fanno un regalo e sono imbarazzati,
quando mentono e si vede e quando sono sinceri e non si vede,
quando non li capite e pensavate fosse facile,
quando hanno fame e tutto il resto può aspettare,
quando sono sensibili agli alberi e alle foglie,
quando tengono in braccio un neonato come dodici uova,
quando giocano,
quando guardano un’altra donna e poi dicono ma và,
quando sono riservati e pensate siano timidi,
quando sono insolenti e pensate non lo siano e invece lo sono,
quando vi dicono ti amo e abbassano la voce,
quando sono eccitati e fanno finta di ascoltare,
quando non hanno voglia di ascoltare e vi sorridono lontanissimi,
quando perdono la pazienza e la ritrovano come nuova.
Che belli quando sanno di fieno, talco e tabacco,
che belli quando dormono scomposti che sembra siano caduti dal ventesimo piano,
quando cantano,
quando hanno silenzi circondati da filo spinato,
quando indovinano,
quando vi sorprendono,
che belli quando vi guardano
..................e capite che stanno per baciarvi.
Che belli gli uomini coi loro gesti e il loro camminare ..
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Tanti auguri uomini
Tanti AUGURI a tutti i papà
E l'augurio più importante a mio figlio..la mia ragione di vita ❤
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smokingago · 3 months
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CUORE NERO 🖤
Mi destò un boato nell'oscurità della notte, tutto intorno era silenzio, l'esplosione era dentro di me.
"Mi assale un terrore primordiale, ho paura, come avvolto da filo spinato ogni respiro mi causa dolore, il vuoto  intorno, indifeso e impaurito vorrei urlare dal profondo il mio primo vagito.
Mi sento morire,  il petto è come una gabbia e le costole sono sbarre di acciaio.
Cuore rovente, impazzito, brucia da dentro, imprigionato,  pronto ad esplodere come la caldera dentro al vulcano.
Mostri, spettri, avvoltoi dagli occhi di pece pronti a cibarsi del suo sangue nero di rabbia.
Poi archi di luce intorno a lui, come tempeste solari a scacciare i demoni malvagi.
Cuore annerito continua a bruciare, avvolto da uno strato di cenere ora pare dormiente, esausto si prepara alla luce dell'alba , all'oblio del  nuovo giorno.
Ma la notte tornerà ancora, con le stesse paure, lo stesso dolore.
Finirà mai questo tormento per il mio cuore? Per quanto tempo ancora dovrà soffrire?
Quando uscirà dalla sua gabbia, sarà nuova vita, o sarà morte?."
@smokingago #pensieri #imieiversi
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la-scigghiu · 11 months
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È una cosa viva la mancanza è solida, fatta a forma di silenzio.
È un abbraccio di filo spinato in una notte di cartone, dove si muore di troppo cuore
🔸@molecoledigiorni ~ ©b.b.s.
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thelastdinner · 3 months
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Ombre si allungano
Sull’orizzonte infuocato
Attendo che la notte porti consiglio
Ho appena vomitato la mia follia
Scegliendo lettere marchiate a sangue
Liberando scaglie di rabbia inaudita
Gettate nell’incedere presente
Cercando di capire se la mia vita abbia un senso così come è…
Voglio specchiarmi
Vedere il mio viso rigato
da lacrime di filo spinato
vedere il mio petto trapassato
da una daga che nell’elsa porta
il mio nome
dannato e sporco
rinnegato da veleni virtuali
sintetici simulacri di crescenti gelosie.
Rimango appoggiato
Su schegge di vetro infranto
Sentendo solo il calore
Delle tue parole
Aprendo gli occhi
vedendo i tuoi
Capendo
che
Tu
sei
l’alba di questo nostro amore.
Azeruel
(2015)
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fridagentileschi · 5 months
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Malva Marina Reyes Hagenaar, la figlia abbandonata di Neruda
Il poeta cileno, Pablo Neruda,ha avuto un'unica figlia dalla prima moglie, María Antonia Hagenaar Vogelzang di origine ebraica che lui aveva ribattezzato ''Maruca''. La bambina nata a Madrid, al principio era stata accolta con gioia dal poeta..fino a quando non seppe che la bimba era affetta da idrocefalia, allora non ci pensera' due volte ad abbandonare mamma e figlia-
Tornera' in Cile a scrivere le sue poesie e a vivere nuove storie d'amore. La moglie che gli neghera' il divorzio provera' a chiedergli aiuto per la figlia che non puo' ne' parlare ne' camminare ma non ricevera' piu' nulla.
La moglie con l'aiuto di un amico andra' a vivere nella capitale olandese essendo lei di origine olandese.
Le difficoltà si susseguono. Maruca vive in pensioni , il denaro si esaurisce e sua figlia, con il cervello sempre più pieno di liquido, richiede molta più attenzione. Attraverso organizzazioni religiose come Christian Science, Maruca riesce a trovare una famiglia di olandesi residenti a Gouda. Hendrik Julsing e Gerdina Sierks che si accordano per prendersi cura della bambina mentre sua madre cerca lavoro a L'Aia, a meno di un'ora di auto. È trattata come una di famiglia fino alla sua morte, ad otto anni, il 2 marzo 1943. Assumono persino una babysitter, Nelly Leijis, per dedicarsi esclusivamente alla bimba.
Maruca, nel frattempo, non rifiuta nessun lavoro. Si offre di pulire i pavimenti, prendersi cura dei malati, qualunque cosa serva per aiutare la figlia indifesa.
Non ha piu' i genitori e sua figlia cammina verso una fine drammatica. Attraverso la mediazione trova finalmente lavoro, anche se non ben pagato, presso l'ambasciata spagnola a L'Aia. È sotto il comando di José María Semprún, padre dello scrittore Jorge Semprún, poi espulso nel 1964 dal Partito Comunista di Spagna (PCE), che Pablo Neruda ammirava così tanto. Ciò che questa donna deve ancora soffrire non lo immagina.
Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, María Antonia fu arrestata dai nazisti - non per essere ebrea, ma per avere un passaporto cileno - e internata nello stesso campo di concentramento dove si trovava Anna Frank. Da Westerbork, progettato per ospitare 107.000 prigionieri, di cui circa 60.000 morti, per lo più ebrei e zingari ai crematori e alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka, in Polonia. Maruca vi trascorre un mese tra filo spinato, soldati delle SS e cani addestrati a uccidere. Ma questa volta la fortuna non le avrebbe voltato le spalle. Quando il campo fu rilasciato (15 aprile 1945) dalle truppe canadesi, trovarono vivi solo 876 prigionieri. E tra questi, la moglie abbandonata di Neruda. Nove giorni prima dell'apertura delle porte dell'inferno, Anna Frank, la sua vicina di campo, morì lì.
Non è rimasto nulla di Maria Antonia Hagenaar. Non una lapide che indica la fine del suo percorso . Tre anni dopo il suo rilascio, si reca in Cile per cessare il doloroso capitolo nerudiano. Nel novembre del 1948 firmò il divorzio e un accordo finanziario. Gli ci voleva ancora per tornare in Olanda. Dicono che sia diventata dipendente dall'oppio. Fino a che un cancro la uccise, nel 1965, a L'Aia,ha chiesto di essere seppellita non lontano dalla tomba dove sono i resti della sua amata Malva Marina, che non smise di visitare fino alla fine dei suoi giorni.
L'esistenza di queste due creature e' stata ignorata fino ad ora e sfido a trovarne traccia nella patria di Neruda, il poeta che canto' l'amore come pochi...ma come tanti non seppe amare mai.
Incredibile come nella storia dei comunisti non si trovi un solo essere degno di essere chiamato umano!
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molecoledigiorni · 11 months
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È una cosa viva la mancanza
è solida,
fatta a forma di silenzio.
È un abbraccio di filo spinato
in una notte di cartone,
dove si muore
di troppo cuore.
©b.b.s
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ragazzoarcano · 4 months
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“Toccarsi sembra un gesto semplice
e invece è una grande avventura,
significa varcare la frontiera del visibile.
I corpi sono sacri, sono arcaici.
Toccate e fatevi toccare,
togliete i confini, il filo spinato,
la fiamma dei vivi è la vicinanza.”
— Franco Arminio
– L'infinito senza farci caso
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quandotuttosifabuio · 3 months
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Da grande voglio essere me, ma senza intorno tutto questo filo spinato.
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kon-igi · 11 months
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IL BADILE RUBATO
‘Un mare di emozioni con saltuarie boe di raziocinio’
Questa è la metafora che finalmente sono riuscito a tirare fuori dopo una mattinata intera a tagliare l’erba con le braccia e a pensare tutt’altro con la testa.
Una domanda che mi sono sentito rivolgere spesso da conoscenti e colleghi, dopo un po’ che avevano avuto occasione di frequentarmi, è come facessi ad essere sempre allegro e gentile... ‘Ma non hai mai delle giornate storte in cui sei incazzato?’
La mia risposta breve è sempre la solita - Perché, tu stando incazzato riesci a raddrizzarle? - ma se proprio vogliono approfondire e imparare la tecnica mistica di Hokuto Shinken con cui riesco a essere sempre allegro e gentile, allora racconto la storia del badile rubato (spoiler: non viene mai rubato).
A differenza di me, la mia compagna è piuttosto ansiosa e tende a immaginare scenari apocalittici per qualsiasi azione ci apprestiamo a fare, la qual cosa è purtroppo frutto di esperienze pregresse in particolari momenti della sua vita. Un giorno, dopo aver scavato delle buche per piantare dei pali in giardino, rientro a casa lasciando il badile appoggiato accanto alla porta, senza quindi rimetterlo nel capanno degli attrezzi.
Quando la mia compagna lo vede mi fa - Mettilo a posto sennò ce lo rubano!
Ora attenzione al contesto: noi abitiamo in una casa in cima a una collina, tutta di nostra proprietà, con muri, recinti e siepi spinose. Chi volesse rubarmi il badile dovrebbe parcheggiare la macchina a qualche centinaio di metri di distanza (non c’è parcheggio sulla strada), scavalcare il cancello o le recinzioni, avvicinarsi molto di soppiatto, accorgersi dei cani che stanno facendo il diavolo dietro la porta, prendere il badile e scappare velocemente con fare sospetto. E tutto per un attrezzo rugginoso col manico tarlato.
Benissimo - le rispondo - se ce lo rubano così sapremo che ci sono dei ladri in giro e aumenteremo le misure di sicurezza.
E questo vale per qualsiasi cazzo di aspetto della mia e della vostra vita.
Io non posso dire quanto sia vasto e burrascoso il mare delle vostre emozioni e, soprattutto, la proporzione tra quelle positive e quelle negative esperite durante la vostra vita ma posso dirvi una cosa del mio... ci si perderebbe pure Monkey D. Rufy di One Piece e quindi molto spesso mi conviene ancorarmi alle numerose boe di raziocino per fare il punto prima di riprendere il largo.
Quanto è probabile che mi rubino quel badile?
È così importante quel badile? Cosa rappresenta?
Quante energie mi conviene spendere per proteggerlo?
Potrei smettere di scavare buche oppure farlo con un trivellatore portatile?
Sì, ok... non è che mi faccio queste seghe mentali per ogni passaggio della mia giornata ma se provate a sostituire il concetto di ‘badile’ con quello di salute, successo, relazioni, lavoro, amore, futuro etc vi renderete conto che molti di voi stanno spendendo una quantità enorme di energie fisiche e mentali per proteggere un qualcosa da qualcos’altro, senza aver ben presente il reale valore di quello che hanno e la reale portata della minaccia nei loro confronti.
Sono gentile e allegro ma sono anche terribilmente stanco... stanco di vedere persone consumate nella spasmodica tensione verso una felicità raccontata o immaginata, fatta di sacrifici imposti da altri e in continua guerra contro un futuro che pare minacciare l’olocausto quando poi le trincee e il filo spinato sono state messe attorno al vostro cuore da persone che non sopportano di vedervi felici qui e ora.
Per favore, smettete di chiudere il badile nel capanno e lasciatelo accanto alla porta di casa... forse un giorno ve lo ruberanno ma allora voi potrete affrontare quel furto con la forza della serenità che può venire solo dall’abbondanza dei veri voi stessi, coltivati sui vecchi campi di battaglia ora rigogliosi di vita.
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occhietti · 4 months
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Alessandra Carta, "Eco"
Un pettine rosso che rappresenta il senso di giustizia. Un pettine capace di sciogliere anche il filo spinato dei campi di concentramento. 
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Marco Borri e Davide Petronici
AUSILIARIE DIETRO IL FILO SPINATO
Scandicci e la storia dimenticata del suo campo di prigionia
Sul finire del secondo conflitto mondiale, in un’Italia martoriata dalla “guerra civile” e pronta ad essere riconfigurata in una nuova ottica “coloniale”, gli Alleati crearono diversi “campi di concentramento” allo scopo di rinchiudervi i prigionieri di guerra. Tra questi, vi fu il P.W.E 334 – edificato nel comune di Scandicci e preso in custodia dagli americani – la cui particolarità fu quella di diventare il carcere delle volontarie del “Servizio Ausiliario Femminile”.
Questo libro – unico nel suo genere – racconta una vicenda ancora sconosciuta, raccogliendo le testimonianze e i ricordi delle tante donne che – in quei mesi terribili – furono recluse dietro il filo spinato. Le delusioni, i sogni, le idee e le speranze di queste ragazze – dimenticate da una storiografia faziosa, che ha sempre omesso i crimini ad esse inflitti per mano dei cosiddetti “liberatori” – ritrovano una forma compiuta e una narrazione coerente, colmando un vuoto inquietante e colpevole.
Una fotografia reale e nitida, che fa luce su una pagina di storia importante e senza eguali, dove il protagonismo femminile si unisce alla difesa della Patria e la fedeltà alla parola data viene onorata fino alle estreme conseguenze.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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intotheclash · 3 months
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Filo spinato ovunque
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