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#frase bellissima
cecy83 · 1 month
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roxan-world · 2 months
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"A te lo posso dire",
è una frase bellissima!!!
È come dire, "Mi fido di te"♡
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libero-de-mente · 7 months
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Questa è una storia vera.
Credo che fosse una notte estiva di circa diciassette, o forse diciotto, anni fa.
Avevo finito di lavorare abbastanza presto per gli standard a cui ero abituato in quel periodo. A mezzanotte chiusi il ristorante e a bordo della mia auto feci la strada per tornare a casa.
Non avevo cenato e i morsi della fame si facevano sentire, così decisi di fare sosta da Majd, un bravissimo e onesto kebabbaro che sapevo essere l'unico, in una città che chiude i propri locali sempre presto, che potesse darmi da mangiare. E poi il suo panino kebab "sensa salsa picante", come diceva lui, era buonissimo.
Una volta consegnatomi il "malloppo" caldo racchiuso con cura nella carta stagnola ci salutammo, uscii dal suo locale. Preferivo mangiarmelo a casa, non abitavo molto lontano da lui, con comodità e in relax. Mentre il resto della famiglia dormiva.
Appena uscito dal "Kebab di Aladino" sul marciapiede noto una ragazza, uno sguardo di sfuggita per non essere invadente ma che mi era bastato per notare il suo nei miei confronti.
La mia auto era a sette od otto metri da lei, appena oltre le linee gialle che delimitavano la fermala dell'autobus. Un autobus che lei stava aspettando.
Passandole vicino sento la sua voce chiedermi: - Disculpe, el autobús a Borgo Palazzo pasa por aquí?
- No - le risposi con il mio italspagnol - "Por aquí passa l'autobus por la Valle de Seriana Tu tienes la dirección al contrarios" (al contrarios, le dissi proprio così, vi rendete conto?)
Incredibile ma vero mi capì e mi guardò come se fosse terrorizzata per il suo errore.
- ¿Dónde está Via Borgo Palazzo? - mi chiese supplichevole.
Io con il dito le indicai la direzione. Puntando l'indice un po' in alto, visto che davanti a noi a un centinaio di metri passava un cavalcavia.
La ragazza rimase in silenzio e cominciò a guardarsi intorno stringendosi con le braccia incrociate davanti al petto. Avevo compreso che si era smarrita.
- Si quieres te porto io - le dissi.
Mi guardò con uno sguardo che sinceramente non saprei come definire ancora oggi, davanti a lei questo uomo buffo con un kebab fumante nella stagnola le stava proponendo un passaggio. Ed era quasi l'una di notte.
Le chiesi di getto - Come ti chiami? - al diavolo l'italspagnolo
- Maria - mi rispose
- Como mi madre - così d'istinto mi usci di dirle "come mia madre".
Credo che fu quella frase detta senza tanto pensarci, uscita con sincerità che la convinse ad accettare un passaggio da uno sconosciuto, vestito con un completo da uomo nero e una camicia grigia cangiante, con un kebab avvolto nella stagnola in mano.
In auto, mentre la portavo a destinazione, lei seduta al mio fianco stava con il suo corpo pigiata contro la portiera. Come per aumentare la distanza tra di noi.
Era bellissima, davvero. Mi raccontò che veniva dalla Bolivia e che era giunta in Italia da pochi giorni.
Non mi ricordo bene quali parole usai in auto per rassicurarla, per accennare una conversazione con lei. Il lavoro che faceva e perché aveva fatto tardi quella sera.
Mi ricordo bene invece quello che successe quando lei vide che l'avevo portata proprio sotto il palazzo dove abitava. I suoi occhi si illuminarono, si sentì sicura a quel punto. A quel punto, già proprio a quel punto, quello dove mi fermai lei evidentemente capì che l'uomo con la camicia cangiante non era cattivo.
Così prima di scendere e dopo avermi detto "Gracias", fece un gesto che mai mi sarei aspettato. Mai. Mi baciò sulla guancia destra. Un bacio rapido, come rapido fu il suo dileguarsi verso il portone. Però io nel momento del contatto con le sue labbra, allora non avevo la barba, sentii tanto calore e la sua paura che svaniva.
Ogni volta che sento di un femminicidio mi ricordo di questo mio aneddoto, perché mi diventa sempre più chiaro il rischio che Maria corse, la paura che Maria aveva e che io trovavo esagerata.
Perché Maria ha avuto buona sorte quella volta con uno sconosciuto, mentre Giulia ha avuto sfortuna con uno che conosceva molto bene. O pensava di conoscere bene. Ma che, come spesso è accaduto a tante altre sventurate come lei, non si conosce mai bene fino a quando non esce la bestia che vive in quella persona.
Per via di un "no" o di un "è finita".
Quello che posso fare io da uomo, da padre, è educare i miei due figli maschi a essere come quell'uomo goffo e impacciato, con un kebab in mano, che voleva essere d'aiuto verso una ragazza. Non lasciandola sola nel buio in una notte d'estate di diciassette, o forse diciotto, anni fa.
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oblaz · 4 months
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Sono settimane complesse in cui il cuore mi batte continuamente forte in gola e in cui connetto i punti della relazione che ho intrapreso negli ultimi due anni con un gruppo di donne incredibili legate dalla stessa sventura: aver gettato il cuore tra le mani della stessa persona (contemporaneamente e senza saperlo) che non lo meritava.
In queste settimane capisco che tutto quello che mi sono recriminata in questi due anni non è stato altro che il frutto di manipolazioni narcisistiche di una persona malata che ha fortemente bisogno di aiuto, e non errori o mancanze mie in quanto persona.
Mia madre quando le ho parlato di quanto successo ha esordito con una frase che continua a rimbombarmi nelle orecchie ovvero “non chiuderti a riccio” e io ora intendo solo godermi questa vita, che è tremendamente difficile e paurosa, ma è bellissima. Soprattutto tornando a casa da una serata di coccole con le persone care con il freddo dell’inverno torinese che mi batte sulle guance e pedalando alzo gli occhi e vedo le luci e dico “wow che bello che è”. Perché le geografie sono sempre la parte più importante delle mie emozioni
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iosognatore · 2 months
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Il solo respiro nell'orecchio è una frase bellissima!
Dal web
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canesenzafissadimora · 5 months
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Quando pensi a una frase bellissima e non la pubblichi, quando vivi momenti indimenticabili senza dire dove e con chi, quando guardi e non pensi a fotografare. È lì che capisci che la felicità è reale quando non va condivisa.
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thebutterfly0 · 8 months
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Una rosa .. bellissima .. che ora sa di essere rosa .. non solo bocciolo ….
Un bocciolo non sa di che colore sarà .. che forma avrà .. e soprattutto … che profumo avrà …
La Rosa che si schiude …. È nel pieno della sua bellezza ….
Va guardata .. annusata.. e goduta !
Sii bella per il mondo
Sii bella per te stessa!
Dopo una frase cosi non si può aggiungere altro..
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sehnsucht-99 · 1 year
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C'è una frase bellissima del Pessoa (libro dell'inquietudine) che lessi pochi giorni fa in treno che esprime pienamente cosa significhi il romanticismo. La trascriverò qui così chiunque passerà e mi leggerà può dedicarla a chi ha amato/ama, io vivo d'amore e non posso fare a meno di recitarla seppur mi leggono 4 gatti; essa dice: “L'amo come il tramonto o il chiardiluna, con il desiderio che il momento resti, ma senza che esso sia mio in niente più che nella sensazione di averlo vissuto”
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be-appy-71 · 10 months
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"Dedicato ....a tutte quelle donne inconsapevoli della loro "bellezza".
Sei bellissima....
Non hai bisogno che ci sia un uomo li' a ricordartelo.
Sei bellissima, da sola forse ancor di più. Sei bellissima anche se non hai un uomo che ti tolga il rossetto dalle labbra, anche se sei spettinata o struccata. Anche se vai di fretta e hai scordato qualcosa a casa.
Sei bellissima quando scendi di casa per andare a prenderti un gelato. Sei bellissima in pigiama e con i capelli scombinati, sei bellissima con gli occhi assonnati.
Sei bellissima quando hai fiumi di parole da cacciare e quando vuoi stare in silenzio. Sei bellissima quando ti emozioni per una frase, letta su un libro o su un muro.
Sei bellissima il sabato sera quando ti prepari, ti trucchi, indossi il vestito più bello che hai, spruzzi il tuo profumo preferito e poi esci anche se non hai nessuno ad aspettarti fuori dal portone, anche se non c'è nessuno a dirti che sei bellissima. Lo fai per star bene con te stessa. Ed è questa l'unica cosa che conta. Tu esci che poi farai innamorare il mondo.
Sei bellissima quando passeggi, da sola, con le cuffie nelle orecchie. E pensi. Immagini. Sogni. Ti proietti altrove. E si rispecchia tutto nei tuoi occhi. Sei bellissima e non lo sai. Sei bellissima e qualcuno in quel momento si sta innamorando di te.
Sei bellissima perchè sei una grande persona, perchè ami così tanto che quasi ti autodistruggi, perchè ti fai in quattro per tutti anche se poi indietro non torna niente..perchè, per te, l'importante è dare.
Sei bellissima perchè ci credi sempre, anche quando non dovresti,
e te lo si legge negli occhi...😘🌹
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"Ti prendo e ti porto via"NICCOLO' AMMANITI .
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cecy83 · 1 month
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immensoamore · 8 months
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L’unica strategia che conosco in amore è la verità dei sentimenti dichiarati. L’ho appresa nel tempo, dopo aver pagato il silenzio del cuore con occasioni mancante e ridicoli fraintendimenti. Così,se m’innamoro, arriva il momento in cui mi carico dell’incosciente responsabilità di pronunciare la frase più bella del mondo: “Sono innamorata di te”.
Non è bellissima? Riempie la bocca e l’anima. Fa nascere sorrisi. E, se dedicata a un’anima nobile, funziona anche se il sentimento non è ricambiato. Perché il coraggio dell’amore deve essere riconosciuto. Perché chiunque si deve sentire in qualche modo privilegiato per aver fatto nascere un sentimento così vitale, potente, immenso, poetico.
Dichiarate l’amore non fatelo morire dentro.
Provarlo è una meravigliosa avventura dell’anima. Farlo nascere, in un’altra persona, ci rende tramite di importanti rivoluzioni.
Se c’è rispetto ed empatia, l’amore dichiarato è un’opportunità anche senza quel lieto fine che non sempre è necessario, seppur desiderato. La vera tragedia dell’amore è non amare.
A tutto il resto si può sopravvivere.
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fatalquiiete · 5 months
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Bellissima la frase con la quale Intesa sta comunicando ad alcuni clienti lo stop del trasferimento a isybank: "Abbiamo verificato che nel frattempo sono venuti meno i requisiti per il suo trasferimento a Isybank" Un bel modo per non dire "l'Antitrust ci obbliga a fermarci perché sennò ci rompe il culo"
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susieporta · 4 months
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Ciao ragazza.
E così oggi sono diciassette, pensa te.
La foto bellissima dei tuoi occhi da eterna bambina me l'ha fregata tua madre, quindi a me non restano che le parole. È la sola cosa che mi resta sempre, fra noi due. Perlomeno da quando l'adolescenzìte acuta ti ha reso allergica agli abbracci, sospettosa nei confronti degli sguardi, guardinga verso i gesti. Ed è un crudele paradosso, perché con te le parole (o come le chiami tu "i discorsi", che tolleri con la pazienza dei sassi) sono la cosa che ha meno presa in assoluto.
"Va tutto bene" è la frase che quest'anno mi hai detto più spesso, anche quando io sapevo che non era vero. Mi sono chiesto tante volte se la dicessi per proteggerti, o per proteggermi. "Tu non la capisci" è invece la frase che mi hanno ripetuto più spesso su di te. A volte avevano ragione, a volte no. Quelle in cui l'avevano, mi sono sempre ripetuto che il ruolo dei padri, in fondo, non è mai stato quello di capire, ma è quello di stare lì, soprattutto quando ci sembra di non capire niente.
In questa giornata, per la prima volta da quando sei venuta al mondo, non saremo insieme. Arriverai stasera con il treno, verrò a prenderti in stazione e ti porteremo nel tuo ristorante preferito. La tua mamma uscirà con le candeline in tasca, le tue sorelle con in tasca due bigliettini, io invece sarò lì a non capire niente come al solito. Come ogni volta che ti guardo.
Buon compleanno, diciassettenne.
Aspettiamo tutti i tuoi occhi qui.
Matteo Bussola
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goblinosophy · 6 months
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Un universo sconosciuto - Recensione
Essendo un videogiocatore da molto tempo è capitato che mi stancassi un po' dei miei generi di conforto. Spesso, coinvolgermi in prolungate sessioni di giochi GDR o JRPG  che impegnano per centinaia di ore, può risultare monotono e stancante al punto che la loro conclusione mi richieda piccoli periodi di decompressione dal  viaggio appena conclusosi. Proprio in uno di questi momenti di intermezzo - grazie ai consigli di un caro amico - mi sono lanciato a capofitto su un genere totalmente opposto alle mie solite avventure videoludiche. Parlo di Outer Wilds, un gioco davvero particolare incentrato sulle esplorazioni spaziali all'interno di un piccolo sistema solare.
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La parola chiave di questa mia esperienza è stata "semplicità". Maledizione, quanto fascino racchiude in se il gioco con questa parola.
Fin da subito Outer Wilds non perde tempo nell'introdurti il suo piccolo mondo. Nel primissimo dialogo cominci già a comprendere lo stretto essenziale. Sei un novello astronauta e a breve compirai il tuo primissimo viaggio spaziale, inoltre la tua navicella è pronta e a pochissimi minuti dal suo lancio, nulla di più chiaro no, cadetto?
Inizialmente, quello che mi aspettavo da questo gioco, era il classico simulatore di viaggio spaziale magari con una sua piccola trama orizzontale di contorno. Inaspettatamente mi è stata piazzata un'immensa trappola che avrebbe rubato molto ore del mio tempo libero, già innescata sin dall'avvio dell'applicazione. Comprendi immediatamente che non esiste una meta precisa dettata dal gioco. Sei tu a decidere dove andare, cosa fare, quale direzione prendere con la tua navicella. Il gioco ti sfida a conoscere questo piccolo sistema in piena libertà!
Facendo alcuni piccoli esempi di cosa voglio dire:
Vuoi partire verso la luna del tuo pianeta? Puoi farlo.
Esplorare il primo pianeta nel tuo rettilineo? Va benissimo!
O preferisci scaraventare la tua nave contro il sole per vedere se anche gli alieni possono abbronzarsi? ACCOMODATI PURE!
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L'invito all'esplorazione libera dei misteri di questo mondo rappresenta quello che veramente mi ha colpito e ossessionato di questo viaggio, la sua voglia di accompagnarti (per circa 10 - 15 ore di gioco) a visitare una galassia aliena di cui tu, in quanto spettatore, sei ancora completamente all'oscuro. Un mondo di gioco non impossibile da comprendere... Anzi! Pieno di segni e indizi che ti aiuteranno a scoprirlo, comprenderlo e perché no... Magari anche farti qualche teoria o due sull'affascinante fantascienza proposta dal team di Mobius Digital.
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L'esperienza di un bellissimo viaggio verso l'ignoto che ti prenderà in tutte le sue fasi. Questa secondo me è la frase perfetta a chi mi chiede cosa sia Outer Wilds. "Una bellissima sorpresa di cui non sarò mai stufo e di cui mai dimenticherò il fascino e l'amore che ho provato giocandolo <3"
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musicaintesta · 9 months
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“Le tocco il cuIo(ne) e mi rendo conto che, nonostante la montagna di anni che mi porto sulle spalle, la cosa non passa inosservata ai piani bassi.
Lei sorride.
Per quanto di cattivo gusto, soprattutto all'interno di un locale pubblico, questo mio gesto da teenager in calore sembra farle piacere.
Abbiamo passato una vita insieme.
La verità è che mi auguro di poterle toccare il cuIo anche nel corso della prossima.
I nostri figli sono diventati genitori.
I loro figli, i nostri nipoti, sono invece alla prese con i primi amori.
Corrisposti e non.
Tutto come da copione.
Non sento più come una volta.
Sessant'anni fa il rumore prodotto dalle onde del mare contro gli scogli era la mia sveglia mattutina. Oggi, quando voglio fare una chiacchierata con gli amici, devo mettermi uno stupido aggeggio nell'orecchio.
Una specie di alveare pieno di api isteriche impiantato nel cervello.
Con lei è diverso.
Noi ci parliamo con gli occhi.
Basta uno sguardo ed è già tutto chiaro.
Poche parole.
Solo quando è necessario. Praticamente mai.
Dopo cinquant'anni di matrimonio, almeno un milione di sacchi di immondizia gettati nei vari cassonetti, e altrettanti rimproveri per non aver fatto, o per aver fatto ma non nel modo corretto, siamo ancora qui: nel pub di un paesino di provincia, aspettando che un sabato pomeriggio qualunque si trasformi in oscurità.
Lo so che fa ridere.
Due più che ottantenni seduti al banco di un bar a bere due pinte di Guinness.
Alla faccia della gastrite e della prostata ingrossata.
Sembra la scena di un film di Fellini.
Parlano di qualche mese.
Tre, forse addirittura sei.
Probabilmente quattro.
So che non dovrei prendermela troppo.
In fondo ho campato parecchio. Ci sono migliaia di bambini che muoiono ogni giorno. Anche ora: in questo preciso instante.
Se sommando le loro giovani età fino a raggiungere i miei anni, avessi la certezza che questa mia uscita di scena potesse salvare loro la vita, beh... me ne andrei più tranquillo.
So che non è così.
Non lo sarà mai.
Non esiste alcun contratto dove sta scritto che la vita è una questione di algebra.
Non esiste alcun contratto, per la verità.
Lei non lo sa ancora.
Non ho il coraggio di dirglielo.
Come si reagisce alla notizia che il tizio con cui dormi da più di mezzo secolo, tra qualche mese sarà solo un cuscino vuoto?
Non lo so.
Ho paura.
Non solo per me. Anche per lei.
La verità è che non siamo fatti per morire.
Lo so che sembra infantile come ragionamento, ma vi posso garantire che le cose stanno proprio così. Ogni giorno vivi la vita ai cento all'ora con la voglia matta di alzare il piede dall'acceleratore. Poi, senza alcun preavviso, si accende la spia rossa e allora ti fermi a fare rifornimento. Sali di nuovo in macchina, giri la chiave e – colpo di scena – non accade nulla. Il motore non ruggisce più. È morto. Ma com'è possibile? Ti chiedi. Stavo viaggiando alla velocità della luce proprio un attimo fa. Avevo dei progetti, degli assi nella manica da giocare al momento giusto, e ora invece mi ritrovo con le mutande calate all'altezza delle ginocchia in attesa che un corpo estraneo penetri nelle mie stanze e faccia piazza pulita.
Credetemi: anche a ottant'anni si fanno progetti.
E uno di quelli più ricorrenti, ironia della sorte, è proprio quello di non morire.
Comico, no?
- Ci facciamo un altro giro?
La guardo. E' bellissima. Con il vestito a pois e gli occhiali in tinta.
- Perché no! - esclamo - In fondo...
Lascio la frase a metà.
Lei aggrotta le sopracciglia.
Forse ha capito.
Forse no.
Forse... chissà.
Faccio segno al barista di portarne altre due.
Lui annuisce.
- Hai ancora un gran bel cuIo - le dico aggiustandomi il berretto.
Lei sorride.
Una carezza sulla guancia.
Chiudo gli occhi e mi preparo al prossimo giro.
Di Birra.
Di Vita.
Alessandro Casalini
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canesenzafissadimora · 8 months
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Sei bellissima, da sola forse ancor di più.
Sei bellissima anche se non hai un uomo che ti toglie il rossetto dalle labbra, anche se sei spettinata o struccata.
Anche se vai di fretta e hai scordato qualcosa a casa.
Sei bellissima quando scendi di casa per andare a prenderti un gelato.
Sei bellissima in pigiama e con i capelli scombinati, sei bellissima con gli occhi assonnati.
Sei bellissima quando hai fiumi di parole da cacciare e quando vuoi stare in silenzio. Sei bellissima quando ti emozioni per una frase letta su un libro o su un muro.
Sei bellissima il sabato sera quando ti prepari, ti trucchi, indossi il vestito più bello che hai, spruzzi il tuo profumo preferito e poi esci anche se non hai nessuno ad aspettarti fuori dal portone, anche se non c’è nessuno a dirti che sei bellissima.
Lo fai per star bene con te stessa.
Ed è questa l’unica cosa che conta. Tu esci che poi farai innamorare il mondo.
Sei bellissima quando passeggi, da sola, con le cuffie nelle orecchie.
E pensi. Immagini. Sogni. Ti proietti altrove.
E si rispecchia tutto nei tuoi occhi. Sei bellissima e non lo sai.
Sei bellissima e qualcuno in quel momento si sta innamorando di te.
Sei bellissima perchè sei una grande persona, perchè ami così tanto che quasi ti autodistruggi, perchè ti fai in quattro per tutti anche se poi indietro non torna niente..perchè, per te, l’importante è dare.
Sei bellissima perché ci credi sempre, anche quando non dovresti, e te lo si legge negli occhi.
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Niccolò Ammaniti
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