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#infermiere scolastico
siciliatv · 4 days
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Come aumentare il punteggio nelle graduatorie di III Fascia personale ATA. Presentazione domande fino al 28 giugno
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Dal 28 maggio al 28 giugno è possibile presentare le domande per l'aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale ATA per il triennio 2027/27. Le domande devono essere inviate tramite il sistema POLIS. Ogni candidato può scegliere fino a 30 istituzioni scolastiche per ogni profilo. Punteggio e Novità Il punteggio per i titoli culturali e di servizio rimane invariato rispetto agli anni precedenti. La novità di quest'anno è il punteggio per le certificazioni informatiche: 0.25 punti per le certificazioni informatiche e digitali diverse dalla certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale. Nessun punteggio invece per la CIAD, Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale, titolo di accesso. OTTIENI CERTIFICATO L'importanza del Punteggio ATA Il punteggio personale ATA è cruciale per chi vuole lavorare nelle scuole italiane o per chi desidera avanzare nella propria carriera. Le graduatorie vengono aggiornate ogni tre anni e sono suddivise in tre fasce, determinando l'ordine di chiamata dei candidati. Come Aumentare il Punteggio Per migliorare il punteggio ATA, è possibile ottenere varie certificazioni e qualifiche: - Certificazioni Informatiche: ad esempio: LIM, Tablet, EIPASS, Coding, IT Security, e Web. OTTIENI CERTIFICAZIONE - Titoli di Studio: Diplomi universitari e qualifiche come Operatore Socio Assistenziale (OSA) o Coordinatore Amministrativo. OTTIENI CERTIFICAZIONE - Esperienza Lavorativa: Servizio nelle scuole statali e private, con punti variabili a seconda del ruolo e della durata dell'esperienza. Certificazioni Specifiche - Corso OSA: Riconosciuto dal MIUR, fornisce 1 punto aggiuntivo. OTTIENI CERTIFICAZIONE - Corso Coordinatore Amministrativo: Anche questo riconosciuto dal MIUR e offre 1 punto aggiuntivo. OTTIENI CERTIFICAZIONE - Corso di Dattilografia: Fornisce 1 punto aggiuntivo per il ruolo di Assistente Amministrativo. OTTIENI CERTIFICAZIONE Esperienza e Punti - Scuole Statali: Collaboratore scolastico (0,50 punti al mese), assistente amministrativo/tecnico, infermiere, cuoco (0,10 punti al mese), guardarobiere, addetto alle aziende agrarie (0,15 punti al mese). - Scuole Private: Collaboratore scolastico (0,25 punti al mese), altri ruoli (0,05-0,075 punti al mese). Aumentare il proprio punteggio ATA è essenziale per migliorare le probabilità di ottenere un incarico nelle scuole italiane. Read the full article
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montecorriere · 3 years
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Nuova iniziativa all’Istituto Comprensivo S. Agostino: entra in classe l’infermiere scolastico!
Nuova iniziativa all’Istituto Comprensivo S. Agostino: entra in classe l’infermiere scolastico!
Dopo aver attivato lo sportello di ascolto, istituito un ciclo di webinar e una serie di incontri nelle classi della Scuola Secondaria di I grado con il supporto della psicologa dott.ssa Catiuscia Settembri, l’I.C.S. Agostino introduce una nuova figura per la scuola: quella dell’infermiere scolastico. Questo incarico, già istituito per legge in Spagna, diffuso regolarmente negli Stati Uniti e…
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maddalenacloralio · 3 years
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Anniek Cojean racconta che un preside di un liceo americano aveva l’abitudine di inviare questa lettera ai suoi insegnanti, all’inizio di ogni anno scolastico:
“Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti, bambini uccisi con veleno da medici ben formati, lattanti uccisi da infermiere provette, donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università. Diffido - quindi – dell’educazione. La mia richiesta è la seguente: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani".
Anniek Cojean, “Les mémoires de la Shoah”
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gregor-samsung · 5 years
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Di colpo si è creata una tacita gerarchia dei mestieri. Vedendo un giardiniere, ad esempio, non si può più pensare semplicemente: “Quest’uomo ha scelto questo mestiere perché gli piace”. Per i giovani rappresenta una scelta che rimanda molto concretamente a un “orientamento”, ovvero a un fallimento in un determinato momento del percorso scolastico. Lo stesso vale per il muratore o il falegname: non conta che amino o meno il loro lavoro, la loro scelta professionale resta comunque, agli occhi della società, frutto di un insuccesso. Nella logica di questa selezione “naturale”, un infermiere è uno che “non era in grado di fare il medico”, perché ha perso la gara per arrivare in cima. In questa logica, degna di un allevamento industriale, gli inni alla “differenza” e alla “diversità”, rimarranno dichiarazioni vane e illusorie, alle quali, evidentemente, non crederà nessuno finché non verrà garantito il rispetto della diversità dei percorsi individuali. Questa realtà della selezione, o piuttosto dei “binari morti”, è quella in cui vive e pensa il giovane di oggi. È questo lo schema di riferimento del ragazzo che, a un certo punto, aggredisce la sua insegnante. L’insegnante, dal canto suo, ha ben interiorizzato questa dimensione, ma cerca allo stesso tempo di aiutarlo in un mondo in cui lei stessa non sempre si trova a suo agio. Gli schemi di riferimento del giovane e del professore corrispondono a due visioni della realtà che si sviluppano parallelamente, ciascuna per conto proprio, e che nel momento in cui si incontrano non possono che dar luogo a una catena di fraintendimenti reciproci e quindi inevitabilmente scontrarsi.
Miguel Benasayag, Gérard Schmit, L'epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, 2004 [Libro elettronico]
[ Edizione originale: Les Passions tristes. Souffrance psychique et crise sociale, La Découverte, 2003 ]
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spettriedemoni · 6 years
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Un’amica
Sabato sera un messaggio di Giovanna, una mia cara amica, mi avvisava della morte di suo fratello.
È passato tantissimo tempo da quando l’ho conosciuta, non ricordo la prima volta che la vidi. Scoprii poco dopo essere diventati amici che i nostri genitori si conoscevano, sua madre e la mia erano state allieve infermiere insieme, poi la mia era diventata caposala e la sua responsabile delle allieve infermiere.
Donne toste entrambe. Sua madre aveva dovuto fronteggiare però anche la nascita di un figlio disabile e mai autosufficiente, un uomo della mia età costretto da sempre a stare su una sedia a rotelle e con diversi problemi neurologici.
Da qualche anno le cose si erano fatte ancora più complicate tanto che Giovanna mi aveva chiesto una mano a trovare una badante per lui.
Sua madre se ne andò diversi anni fa, più o meno nei giorni in cui persi mio nonno materno. Un infarto la portò via.
Quello che mi colpì di Giovanna è come reagì a quella morte: non pianse mai, rispondeva con una certa ironia, nel complesso si aveva l’impressione di una persona che teneva tutto dentro.
Forse qualche lacrima la versò durante il funerale, al cosiddetto elogio funebre fatto da una delle tante allieve infermiere che tanto dovevano a sua madre. Un elogio che non mancò di sottolineare anche la severità di questa donna “al cui rimprovero non sfuggiva nessuna” e fu una frase bella, che ancora ricordo a tanti anni di distanza perché credo sottolineasse il valore di quella donna più di ogni altra frase di circostanza.
Forse Giovanna si commosse, solo per un attimo, non potrei giurarci.
Mi sono chiesto come deve essere stata dura, in tutti questi anni, occuparsi di suo fratello più grande, stare vicino a suo padre e allo stesso tempo continuare la sua vita. Non riuscii a trovare una badante per suo fratello quando me lo chiese, tutti quelli a cui chiesi purtroppo mi dissero che non erano disponibili i pochi che conoscevano.
Giovanna, ormai da qualche tempo, vive in nord Italia, ha trovato un lavoro al marito e fa la professoressa di matematica e fisica. Ha insegnato in scuole difficili a ragazzi ribelli che le hanno più volte promesso qualche graffio sulla macchina. Lei senza scomporsi ha risposto con l’ironia di cui è capace: «Fate pure, anzi vi do le chiavi» e a metà anno scolastico, mentre altri professori rinunciavano al ruolo e chiedevano il trasferimento, lei era ancora lì ed è diventata la loro professoressa preferita. Mi ha detto che ancora le telefonano i sui ex studenti per chiederle di tornare.
Stamattina aveva le lacrime agli occhi e, per quanto possa sembrare strano a chi legge, mi ha fatto piacere vedere quelle lacrime perché credo che si sia sfogata come non aveva fatto anni fa con la mamma.
L’ho riconosciuta subito. I capelli erano lunghi come me li ricordavo, castano scuro, la sua carnagione chiarissima con qualche lentiggine appena accennata qui e là e i suoi occhi sempre bellissimi di quel grigio verde che mai si capiva che colore fosse dominante. I suoi occhi sono sempre stati vispi accompagnati da un sorriso birichino. Con gli anni è cambiata poco Giovanna, le ho chiesto se ha un suo ritratto in soffitta che porta i segni della vecchiaia al posto suo. Non c’è più quello stesso sorriso birichino, forse, ma certo è ancora molto bello.
Ci siamo abbracciati fortissimo. Quando era ancora su Facebook usava una specie di nickname così ho dovuto chiedere chi fosse quando mi chiese l’amicizia. Mi rispose: «Sono una persona che ti vuole un sacco bene».
Le avevo raccontato dei miei problemi di salute, mi aveva quasi rimproverato per non averglielo detto perché mi sarebbe venuta a trovare in ospedale a Milano, mi disse. 
«Ma tu ora, come stai?» mi ha chiesto.
«Sto bene»
«Ma tanto tu sei forte» mi ha detto. Non lo so se sia vero, certo lei lo è stata più di me se ripenso ai lutti e alle difficoltà che ha avuto.
Ha un aspetto gracile Giovanna ma nasconde una forza notevole quel fisico grazioso ed elegante. Sa risponderti a tono e sa portare una Harley Davidson. Ha detto che ce l’ha ancora e appena può la riprende.
L’ho ringraziata per avermi avvisato del suo lutto e per avermi dato così la possibilità di rivedermi. Ha detto che ha pensato subito a me.
Le avevo risposto che ci sarei stato quando mi ha comunicato la morte di suo fratello. 
A volte rivedi qualcuno dopo tanto tempo e ti sembra sia passato un giorno dall’ultima volta che vi siete visti. A volte ti chiedi perché ci si sia dovuti allontanare, ma poi ringrazi perché ci si è ritrovati.
Ci siamo lasciati con la promessa di rivederci.
La promessa che sarà un’occasione piacevole.
La promessa di esserci. Stavolta per cose belle. Per una volta.
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lombardiainfermieri · 3 years
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26 giu. Si celebra la giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga
26 giu. Si celebra la giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga
CNAI da sempre è impegnata nelle attività di promozione della salute anche con progetti di infermiere scolastico in diverse realtà italiane, particolarmente impegnati nelle attività di prevenzione e promozione rispetto all’abuso di sostanze.Per informazioni: [email protected]#WDD2021 #WorldDrugDay
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siciliatv · 10 months
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Emozionante Ritorno nel Passato per gli Ex-Studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Foderà" di Agrigento
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Una magica atmosfera di nostalgia e affetto ha avvolto gli ex-studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Foderà" di Agrigento, Classe 5N, anno scolastico 1998/99, nella loro toccante riunione tenutasi giovedì scorso, il 17 agosto, in un locale agrigentino. Calogero Gambino, Maurizio Calleia, Elisa Vullo, Antonio Imbordino, Viviana Villani, Ivana Dinolfo, Rossella Graci, Calogero Proietto, Luca Sicurelli, Ivana Alletto, Finella Sorce e Melchiorra Iolanda Morreale si sono riuniti per celebrare un importante anniversario: il loro diploma conseguito 25 anni prima. L'occasione è stata un'opportunità unica per riscoprire antichi legami e rivivere emozioni dimenticate nati oltre un quarto di secolo fa. L'evento ha guadagnato un significato particolare a causa della prematura scomparsa di una delle compagne di classe, Ilenia Bonanno, il 6 luglio scorso. Per onorare la sua memoria e mantenerla presente nell'incontro, prima dell'inizio della cena i compagni hanno fatto volare dei palloncini a forma di cuore accompagnandoli dai nostri commossi saluti e a una composizione floreale, posta poi sulla lapide. La riunione è stata un viaggio indietro nel tempo, con gli ex-studenti che hanno condiviso ricordi preziosi e avventure vissute insieme durante il loro periodo scolastico. L'Istituto Tecnico Commerciale "Foderà" ha rappresentato non solo una scuola, ma un luogo in cui sono nate amicizie che hanno resistito alla prova del tempo e che resteranno salde per sempre. Questa riunione ha dimostrato che, nonostante le distanze e gli anni trascorsi, l'amicizia e il legame tra questi compagni di classe rimangono indelebili. È stata un'occasione per celebrare il passato e riflettere sul percorso che li ha portati a diventare gli adulti che sono oggi. Tra loro c'è chi è diventato Vigile del Fuoco o militare, chi lavora a Scuola, chi in fabbrica, chi è avvocato, commessa, assistente sociale, infermiere o ragioniere. C'è chi gestisce un agriturismo, chi lavora nel settore dei rifiuti e chi si occupa di assicurazioni. Gli ex-studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Foderà" continuano a dimostrare che l'essenza delle connessioni umane è intramontabile, anche quando il tempo sembra sfuggire via. La loro riunione è stata un tributo agli amici che sono sempre nel cuore, anche se fisicamente lontani, e una testimonianza del valore dell'amicizia che perdura nel corso degli anni. Read the full article
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cosenzapage · 4 years
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Opi Cosenza, Sposato, presidente Ordine infermieri: “Bene la proposta della Santelli ma serve tavolo urgente di confronto”
https://www.cosenzapage.it/media/2020/09/presidente-Opi-Cosenza-Fausto-Sposato-300x200.jpg - #CosenzaPage “Accogliamo molto favorevolmente la decisione del governatore Jole Santelli di inserire un infermiere in ogni plesso scolastico a tutela dei soggetti presenti. Gli infermieri da assumere, con varie modalità, per rafforzare l’offerta sanitaria territoriale a fronte della riapertura delle scuole e per fronteggiare l’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del Covid-19, sono certamente significativi e vanno […]
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maddalenafragnito · 4 years
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RADIO LOTTO TUTTO L’ANNO
Lo scoppio della pan-sindemia di COVID-19 nel nord Italia ha coinciso con l’8 marzo, la giornata dello sciopero transfemminista globale. A causa della quarantena decretata per contenere il contagio, il movimento Non Una Di Meno ha annullato la maggior parte delle mobilitazioni che aveva in programma, incluso lo sciopero che sarebbe dovuto avvenire il giorno seguente.
Per questa ragione, Non Una Di Meno Milano ha organizzato una serie di iniziative alternative e dislocate. Alcune offline, come azioni mirate su edifici e monumenti, altre online come aprire una web radio, Radio Lottomarzo, per seguire le giornate di lotta permettendo a tutte le persone, in particolare coloro nelle categorie a rischio per l’emergenza pandemica, di accedere e di partecipare allo sciopero, ascoltando e/o inviando contributi audio.
Finito lo sciopero, Radio Lottomarzo ha deciso di continuare a trasmettere per tutta la durata della quarantena.
Qui sotto le puntate che ho curato:
VOCI DAGLI OSPEDALI /// 23 MARZO 2020
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Il lavoro di cura dentro il sistema socio-sanitario pubblico in tempi di pandemia: testimonianze anonime di infermiere, OSS e lavoratrici delle pulizie. #LavoratriciInvisibili
VOCI DALLA SCUOLA /// 30 MARZO 2020
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Il lavoro dentro il sistema scolastico pubblico in tempi di pandemia: testimonianze anonime di maestre/i, insegnanti e docenti. #PrioritàAllaScuola
CHI CURA CHI CURA? /// 6 APRILE 2020
Una puntata con Zoe Romano
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Storie di dispositivi medicali DIY e testimonianze di makers e di comunità di cura in tempi di pandemia. #CureRibelli
CURA E NECROPOLITICA /// 13 APRILE 2020
Una puntata con Francesca Coin
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Come la gestione delle RSA (ricoveri per anziani/e non autosufficienti) in Lombardia, e in tante altre parti d'Italia, ci mostra la somma degli “errori” che le Regioni hanno perpetuato in materia socio-sanitaria dall'inizio della pandemia. #CommissariamentoRegioneLombardia
RENT STRIKE /// 27 APRILE 2020 
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Storia di uno sciopero globale a partire dalle testimonianze di chi lo agisce. Parole chiave, pratiche e strumenti per l'organizzazione del blocco degli affitti. Ne parliamo con il Movimento per il Diritto all'Abitare, Sindacato Asia USB e ScioperoDegliAffitti Italia.  #ScioperoDegliAffitti
SSN E MOVIMENTI DI LOTTA PER LA SALUTE /// 11 MAGGIO 2020
Una puntata con Valeria Graziano
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Come nasce la sanità pubblica in diversi paesi del mondo e qual è il ruolo dei movimenti di lotta per il diritto alla salute nel passato e nel presente.
Materiali: Pirate Care Syllabus / Storie dell'assistenza sanitaria pubblica; Black Panthers’ Breakfast Program; Act Up Oral History; Call Jane; Archivio Seveso; Manuale L’ambiente di lavoro a cura dei sindacati metalmeccanici; Ora A Casa Restateci Voi
#DirittoAllaSalute #SalutePubblica #WideningWelfare #PirateCare #OraACasaRestateciVoi
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Trovate tutte le puntate trasmesse dalla radio di Non Una di Meno Milano durante la pandemia qui!
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italianaradio · 4 years
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Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/ipsia-siderno-il-25-gennaio-open-day-con-sfilata-di-moda/
Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda
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Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda
Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda Lente Locale
SIDERNO- Sabato 25 Gennaio, con inizio alle ore 16.00, l’I.P.S.I.A. di Siderno/Locri aprirà le sue porte agli allievi delle scuole secondarie di primo grado del comprensorio ed alle loro famiglie, nonché a quanti vogliano visitarne gli attrezzati laboratori e ricevere informazioni sull’offerta formativa dell’Istituto, che di anno in anno, si arricchisce di nuovi ed interessanti percorsi di studio, molto promettenti sotto il profilo dei futuri sbocchi occupazionali.
L’Open Day dell’IPSIA, con la consueta  “sfilata” di  abiti realizzati ed indossati dalle studentesse del Corso ”Produzioni tessili e sartoriali, Abbigliamento e Moda” (Industria ed Artigianato per il Made in Italy), è organizzato in concomitanza con lo svolgimento delle procedure di iscrizione telematica (in scadenza il prossimo 31 gennaio)  per la scelta dell’Istituto superiore da frequentare nel prossimo anno scolastico e per le quali la Segreteria dell’Istituto fornisce adeguato supporto.
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L’Istituto intende così offrire un “saggio” delle attività formative e didattiche promosse al suo interno, far conoscere i percorsi di alternanza scuola/lavoro che in questa tipologia di scuola iniziano sin dal secondo anno di studi, ma soprattutto informare in merito agli sbocchi professionali garantiti dal conseguimento del diploma quinquennale, quest’ultimo utile pure per l’accesso ai corsi dell’Istruzione Tecnica Superiore e a qualsiasi corso di studio universitario.
Molto ricca è la dotazione laboratoriale attualmente esistente all’interno della scuola, che dispone di un’ampia gamma di dispositivi e di strumentazioni, recentemente ammodernata grazie all’impiego di fondi comunitari. L’Istituto dispone di numerosi Laboratori, ossia: Laboratori di Elettrotecnica e di Elettronica, Meccanici e di manutenzione/riparazione dell’autoveicolo, Sartoriali, Chimico-Microbiologico, Odontotecnici, di Fisica, Scientifici, Linguistici, “Fab Lab”, quest’ultimo munito di stampanti 3/D di ultima generazione, nonché Laboratori informatici e aule dotate di lavagne interattive multimediali (LIM), ed altri Ambienti di apprendimento tecnologicamente attrezzati, come la Palestra e l’Aula Magna.
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L’I.P.S.I.A. di Siderno/Locri si è di fatto trasformato in un qualificato Istituto d’Istruzione Superiore (I.I.S.), con al suo interno percorsi di studio dell’Istruzione Professionale unitamente a percorsi di studi dell’Istruzione Tecnica ed ha assunto le caratteristiche di vero e proprio “polo tecnico professionale”, grazie alla presenza di nuovi indirizzi di studio finalizzati alla formazione di competenze professionali più confacenti alle richieste del mondo del lavoro. L’ampio ventaglio di opzioni, dai potenziali migliori sbocchi occupazionali, discende dall’aver ottenuto l’autorizzazione ad istituire nuovi corsi di studio, alcuni dei quali rappresentano una vera novità nel panorama scolastico del territorio di riferimento, in quanto trattasi di percorsi di studio attualmente inesistenti nel distretto scolastico nel quale ricade questo Istituto. Una delle novità più significative dell’Offerta Formativa, già in vigore nel corrente anno scolastico, è rappresentata dalla possibilità di frequentare i nuovi indirizzi di studio del settore Tecnologico (quest’ultimo rientrante nei percorsi di studi degli Istituti Tecnici), ossia: “Elettronica ed Elettrotecnica -nelle sue due articolazioni: “Elettronica ed Automazione”, con sbocchi lavorativi nel settore dell’elettronica, dell’informatica, della robotica e dell’automazione industriale.
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Molto articolata ed eterogenea è l’intera offerta formativa della Scuola, caratterizzata dai seguenti indirizzi di studio tipici dell’Istituto Professionale, e precisamente: 1) Manutenzione e assistenza tecnica (negli ambiti: Elettrico/Elettronico, Sistemi energetici e Meccanica; 2) Industria e artigianato per il Made in Italy (Abbigliamento e Moda); 3) Arti Ausiliarie delle Professioni Sanitarie (Odontotecnico e Ottico); a questi si aggiungono i seguenti indirizzi, ossia: 1) “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”, con importanti sbocchi lavorativi per il neodiplomato che sia interessato, in particolare, agli studi medico biologici delle professioni legate al mondo sanitario, le quali negli anni a venire saranno le meno interessate dalla crisi occupazionale. In sostanza: il tipo di formazione ideale per chi intende svolgere una qualsiasi professione in campo sanitario, specie nell’ambito infermieristico, farmaceutico, riabilitativo, tecnico sanitario, dell’assistenza sociale e della prevenzione (con possibili impieghi in ospedali, case di cura, strutture riabilitative e di assistenza, asili nidi, ecc.);
2)“Servizi Culturali e dello Spettacolo”, corso di studi che risponde all’interesse di una parte significativa  dell’utenza scolastica verso sbocchi lavorativi tipici dell’industria audiovisiva, radiofonica, dello spettacolo e della riproduzione fotografica. Si pensi ad attività come quella di cineoperatori addetti alla produzione di cortometraggi, di spot pubblicitari, di documentari, ecc., quindi, con sbocchi lavorativi nel settore audiovisivo per la produzione di film, documentari, pubblicità, news, programmi televisivi e radiofonici e delle riprese di spettacoli o di eventi.In sostanza,tale corso di studi è finalizzato a formare un Tecnico che produce, edita e diffonde in maniera autonoma immagini e suoni, adattandoli ai diversi mezzi di comunicazione e canali di fruizione: dal cinema alla televisione, dallo smartphone al web, dai “social” all’editoria e agli spettacoli dal vivo e ogni altro evento di divulgazione culturale; 3) “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane” che mira a far acquisire competenze relative alla produzione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, agroindustriali e forestali e nella gestione dei sistemi di allevamento e acquacoltura; 4) “Gestione delle acque e risanamento ambientale”, corso dalle significative potenzialità lavorative e finalizzato a formare figure professionali munite di competenze specifiche relative alla gestione delle acque, delle reti idriche e fognarie, degli impianti di depurazione, capaci di affrontare tecnicamente le problematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente, alle attività di risanamento ed alla tutela della salute, per dare concrete risposte in termini di sostenibilità ambientale a intere aree  del nostro territorio.
Altra significativa  NOVITA’: già attivi dal corrente anno scolastico i corsi serali per Adulti negli Indirizzi: “Industria ed Artigianato per il Made in Italy “ e  “Manutenzione ed Assistenza Tecnica”,al fine di venire incontro alle esigenze di un’utenza costituita da studenti lavoratori e da quanti hanno la necessità di conseguire un idoneo titolo di studio che possa agevolare il oro inserimento o miglior inquadramento nel mondo del lavoro; dal prossimo anno scolastico sarà possibile frequentare, anche in orario serale, un nuovo corso di studi, dalle potenzialità lavorative molto ampie, ossia: “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”. Molteplici, infatti, gli sbocchi professionali del diplomato in “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”. A titolo esemplificativo: all’interno delle strutture sociali in qualità di assistente sociale, operatore nei centri sociali per anziani e per persone che seguono percorsi di recupero psicologico, operatore in case di riposo, educatore di comunità e nelle case circondariali, operatore per l’integrazione sociale, operatore di consultori, assistente domiciliare e presso strutture sanitarie, pubbliche o private. Come pure nelle strutture educative in qualità di operatore per l’infanzia in asili, ludoteche, atelier per la prima infanzia, centri socio-ricreativi per minori o animatore di feste per l’infanzia e di turismo sociale. Ed anche nelle strutture sanitarie: in qualità di animatore e sostegno psicologico in ospedali/ospedali pediatrici/case di riposo. E sarà possibile svolgere (ancor di più con una laurea breve) le professioni di infermiere professionale, pediatrico, ostetrico, logopedista, puericultore, operatore neuro-psico-motorio. La preparazione maturata in tale corso di studi consentirà inoltre l’accesso a qualsiasi corso di Laurea. In particolare alle seguenti Facoltà: Scienze della Società e del Servizio Sociale (Assistente Sociale), Scienze della Formazione-Educazione, Psicologia, Sociologia, e quelle abilitanti alle professioni Sanitarie (Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Logopedia, Fisioterapia, Dietistica, Podologia, Tecniche di Radiologia, Tecniche Audiometriche).
Tutti gli studenti che conseguono il Diploma dell’Istituto Professionale, qualunque sia l’indirizzo prescelto, oltre a poter accedere ai corsi dell’Istruzione Tecnica Superiore e a tutti i Corsi di Laurea, possono accedere ai percorsi di studio e di lavoro propedeutici all’iscrizione agli albi delle professioni tecniche. Possono altresì accedere al ruolo dell’insegnamento in qualità di Insegnante Tecnico-Pratico, nonché, sempre nell’ambito dell’istruzione pubblica o privata, al ruolo di Assistente Tecnico di Laboratorio. A conferma del fatto che la revisione degli ordinamenti dei Professionali (D.Lgs. n. 61/2017) ha inteso individuare in tale tipologia vere e proprie scuole dell’innovazione che forniscano agli studenti reali opportunità per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda Lente Locale
Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda Lente Locale
SIDERNO- Sabato 25 Gennaio, con inizio alle ore 16.00, l’I.P.S.I.A. di Siderno/Locri aprirà le sue porte agli allievi delle scuole secondarie di primo grado del comprensorio ed alle loro famiglie, nonché a quanti vogliano visitarne gli attrezzati laboratori e ricevere informazioni sull’offerta formativa dell’Istituto, che di anno in anno, si arricchisce di nuovi ed interessanti […]
Ipsia Siderno, il 25 Gennaio Open Day con sfilata di Moda Lente Locale
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Antonella Scabellone
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shalomjangany-02 · 5 years
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2018 SHALOM si è impegnata nei seguenti progetti:
 1.   Progetto scuola S.te Marie (infanzia, primaria, medie)
La scuola è diventata economicamente autonoma, ed è frequentata da cira 2900 bambini, gli insegnanti sono tutti locali e molti sono già ex allievi della scuola stessa. La direzione affidata alle suore dimostra serietà e competenza. La realtà della scuola è centrale per la vita del villaggio e funziona da volano per la crescita umana e culturale della città: "È la scuola che ha fatto la città". Nell'anno si è riscontrato un notevole incremento di alunni che ha reso necessaria la costruzione di 6 nuove aule. Nel sud del Madagascar è il polo scolastico con i migliori risultati a livello di apprendimento e competenze certificato dallo Stato nelle varie prove che regolarmente si svolgono.
 2.   Emergenza ciclone Haruna
Il ccilone Haruna, nel dicembre 2018, ha divelto i tetti di 16 aule e danneggiato recinzioni e strutture esterne. I fondi erogati alla scuola hanno permesso la costruzione delle aule e la riparazione dei danni.
 3.   Funzionamento liceo (progetto il Liceo e come un pozzo)
Il liceo è frequentato da 60 alunni di 1a e 2a. Non è ancora economicamente autonomo e sono in costruzione le strutture per i laboratori di fisica e chimica. Va ancora sostenuto economicamente come da progetto con la cifra di 4000 € all'anno finalizzata soprattutto ad integrare le quote necessarie al pagamento dello stipendio degli insegnanti (60,00 € al mese ) La biblioteca informatica e quella cartacea sono state incrementate con l'invio di nuovi materiali ed altri sono stati spediti nel gennaio di quest'anno.
 4.   Progetto sanitario (progetto L'uomo in piedi)
Sono state costruite tre piccole casette per ospitare medici e/o infermieri volontari
Dopo uno scambio di lettere con la superiora generale delle suore Nazarene è' stata inviata una suora infermiera per affiancare la suora o.s.s. già presente ed è stato assunto un infermiere per migliorare il funzionamento del dispensario. Sono stati acquistati medicinali di base e pattuito con l'infermiere lo stipendio per l'anno in corso (60 € al mese). Sono stati instaurati contatti periodici con l'ospedale di Sakalalina e sostenuto viaggi e cure di persone del villaggio che necessitavano di ricovero.
È in atto la vaccinazione collettiva di tutti gli alunni della scuola rispetto alle malattie dell'infanzia (poliomielite, difterite, morbillo, pertosse...) i vaccini vengono forniti dalla stato ma ci sono resistenze delle famiglie ad accogliere il programma. La scuola sta svolgendo in modo incisivo un'azione informativa che ad oggi si è dimostrata molto efficace.
 5.   Emergenza uragano
L'uragano Haruna nel mese di dicembre ha divelto i tetti delle aule e del dormitorio del collegio, danneggiato la scuola agraria e il convento delle suore. Siamo intervenuti con un aiuto economico La ricostruzione procede velocemente e in tutte le strutture è stata ripristinata la copertura. I cambiamenti climatici si manifestano in modo violento e alcuni fenomeni risultano essere totalmente nuovi (grandine, nebbia, escursione termica più pronunciata...).
 6.   Mensa per i poveri (adozione bambini, mensa per bambini denutriti)
Nell'anno la "Cantine", cioè la mensa per gli alunni poveri, ha erogato 700 pasti al giorno da ottobre ad aprile. Questo servizio garantisce un pasto sicuro alla parte più debole della popolazione infantile. Il raccolto del riso è stato discreto anche se il prezzo è aumentato a causa della svalutazione della moneta.
 7.   Scuola agraria (progetto Coltiviamo lo sviluppo)
Le strutture fornite e l'impianto di irrigazione sono ancora sottoutilizzate. Causa delle molteplici responsabilità pastorali il direttore della scuola non ha dimostrato molto impegno nel seguire gli aspetti amministrativi e lo svolgimento dei programmi. Attualmente è frequentata da 15 alunni e con la produzione si riesce a coprire solo 1/4 delle spese sostenute anche se le potenzialità della struttura potrebbe dare risultati decisamente maggiori. Buona la produzione di ananas e manioca, migliorata la produzione del riso, sono state introdotte nuove qualità di verdure ma non abbiamo riscontro dei risultati delle coltivazioni.
È stato incrementato l'allevamento di polli e la vendita delle uova è la voce di entrata più significativa. Abbiamo inviato in due occasioni nuove sementi.
 8.   Progetto Parabola Satellitare
Nell'anno abbiamo contattato l'ospedale di Sakalalina che ci ha dato l'impianto satellitare dismesso (presso l'ospedale è arrivata la connessione ad internet). Il materiale è stato portato in Italia ed attualmente viene revisionato da tecnici competenti.
Abbiamo trovato un tecnico che si è offerto come volontario per venire a montare l'impianto stesso nel corrente anno. Abbiamo riconosciuto economicamente all'ospedale il costo del materiale e aiutato la onlus di cui il tecnico fa parte che attua progetti in Sud Sudan.
Il preventivo dei costi dell'abbonamento satellitare si sono rivelati più contenuti del previsto
Nel mese di luglio è previsto il viaggio di tre volontari per l'installazione dell'impianto stesso.
 9.   Progetto energia (Una scossa per Jangany)
L'impianto fotovoltaico funziona molto bene e la quantità di energia erogata pare essere sufficiente al fabbisogno attuale. La gestione dello stesso, affidata a un "clan" locale, è accurata e precisa e il giovane diplomato in elettronica segue tutte le attrezzature ed è in comunicazione con i tecnici della Solaris-tech che ha installato l'impianto. Sono state sostituite due schede elettroniche che, essendo l'impianto ancora in garanzia, non hanno comportato spese. Nei prossimi anni si presenterà il problema della sostituzione delle batterie. Anche gli aspetti economici sono seguiti con attenzione e le morosità sono minime. Tutte le strutture della missione, della scuola, del collegio e dell convento delle suore sono servite con regolarità e l'uragano non ha danneggiato l'impianto stesso.
 10.       Progetto comunicazione.
In attesa dell'installazione della parabola satellitare sono stati forniti tre cellulari ai responsabili del progetto sanitario, alla direttrice della scuola e al responsabile della scuola agraria. Questo ha permesso un minimo di comunicazione diretta. Promuoviamo uno scambio costante di informazioni tra le realtà locali e le realtà che sostengono i vari progetti ma molto resta ancora da fare proprio per la precarietà e l'inaffidabilità del sistema di comunicazione.
 11.       Progetto "Il vento soffia"
Si sono resi necessari interventi per la riparazione dei mezzi della missione danneggiati dai volontari nell'ultimo viaggio e l'acquisto di biglietti aerei per i volontari stessi.
 12.       Situazione appartamento Laigueglia
Nell'utilizzo dell'alloggio si è data precedenza, come da statuto, a situazioni di disagio familiare o di famiglie con problemi di salute. I lavori straordinari sono stati deliberati dall'assemblea condominiale straordinaria e gli interventi sulla cisterna con relativa sostituzione si sono resi indispensabili per poter utilizzare la struttura.
 13.       Collaborazione con VOZAMA onlus
Abbiamo continuato a sostenere l'azione della ONLUS Vozama che promuove azioni di turismo solidale e scolarizzazione nella città di Fianarantzoa.
 14.       Collaborazione con ARCALI AFRICA onlus.
Ci è stato richiesto un intervento urgente a sostegno dell'attività della onlus per interventi salitari nel Sud Sudan e abbiamorisposto alla richiesta con un intervento economico di circa 1200 €.
 15.       Collaborazione con associazione Giovanni Paolo II
Su sollecitazione di alcuni iscritti siamo intervenuti economicamente a sostegno della situazione legata alla guerra civile siriana con un bonifico di 2.000 €.
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lombardiainfermieri · 3 years
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PROCEDURA COMPARATIVA FINALIZZATA AL CONFERIMENTO DI INCARICO LIBERO PROFESSIONALE DI INFERMIERE PER EROGARE ASSISTENZA INFERMIERISTICA PRESSO L’ISTITUTO SCOLASTICO SUPERIORE "MARIAGRAZIA MAMOLI" -BG- (scad 11 gen 2021)
PROCEDURA FINALIZZATA AL CONFERIMENTO DI INCARICO LIBERO PROFESSIONALE DI INFERMIERE PRESSO L’ISTITUTO SCOLASTICO SUPERIORE "MARIAGRAZIA MAMOLI" #Bergamo (scad.11gen.21) #infermiere #infermierescolastico #lombardia #CNAI #ARLI #infermieri #infermieristica
In esecuzione del Progetto pilota “La salute a scuola” è previsto l’inserimento dell’Infermiere Scolastico presso l’istituto “Mariagrazia Mamoli” . La CNAI-Associazione Regionale Lombardia Infermieri e l’Associazione Cuore Batticuore ONLUS indicono una selezione per l’affidamento di incarico libero professionale per Infermiere, da svolgere presso l’Istituto Superiore Mariagrazia Mamoli con sede…
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charmingsociology · 7 years
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Storie di madri, figlie e nipoti: quando la migrazione non è un addio ma una storia corale al femminile.
Alla fine dell’intervista con Carmela mi ritrovo intorno al tavolo della loro cucina con tre generazioni di donne: la madre di Carmela, oggi quasi settantacinquenne, la figlia, una splendida e dinamica bimba di nove anni che è cresciuta a Zurigo e sogna Hollywood e Carmela appunto (o Lina, come la chiamano tutti) che è da nove anni a Zurigo (dove è arrivata in pianta stabile nel 2008) e delle quale racconteremo parte della storia. Come abbiamo già avuto modo di vedere in molte interviste precedenti, la migrazione non si svolge in un vuoto storico e temporale ma segue, spesso, rotte già aperte nel passato da chi è partito prima di noi collegando luoghi, culture, lingue e dialetti che già da tempo si sono incontrate, contaminandosi e diventando altro dalla loro origine. Quello che aggiunge questa storia è la flessibilità delle traiettorie migratorie. Non ci sposta più, non solo e non necessariamente una volta e per sempre: la migrazione non è un addio. La mobilità, soprattutto quella contemporanea ma anche quella storica, in Svizzera, è spesso alternante, fluida (turbolenta) apre una doppia (o tripla) prospettiva di vita che gli attori scelgono di perseguire in momenti precisi della loro biografia o per fatti biografici inaspettati e particolari; è un potenziale.
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Nel caso della famiglia di Carmela, fu la mamma, nel 1961, appena ventenne, ad arrivare per prima oltralpe, precisamente ad Einsideln. La storia di questa giovane nonna di settantacinque anni che, come mi dice, “non ho mai visto un ospedale se non per partorire” e che ancora oggi è la colonna portante per l’economia domestica di figlia e nipote, meriterebbe da sola un romanzo. Noi per adesso accenniamo solo che fu lei ad arrivare per prima in famiglia, ventenne, da cittadina di Napoli, che ancora non aveva mai visto la neve, sulle montagne svizzere in un paese di poco più di 1000 abitanti
 “con il tacco 12, per un anno, che non avevo un soldo per comprare altre scarpe, mi facevo un chilometro andare e uno a tornare sulla neve per andare a lavoro, in fabbrica”. 
Prima di partire per Einsideln la madre di Carmela aveva già conosciuto quello che sarebbe diventato il padre dei suoi figli; i due, però si erano lasciati prima della sua partenza per la Svizzera. Dopo quell’esperienza ad Einsidel di un anno, la mamma di Carmela che “non avrebbe mai potuto abituarsi a vivere da montanara” torna a Napoli, richiama quell’uomo che aveva lasciato e accetta di sposarlo “mi racconta che lui le disse: io ho solo 5000 lire...”. Nascono tre figli, due maschi e Carmela, che è la mezzana. 
Intanto, al ritorno di sua madre in Italia sono la nonna e la zia di Carmela (o quelle che lo diventeranno, visto che lei in realtà deve ancora nascere) a partire per la Svizzera, questa volta, però, direzione città: Zurigo. Così il primo significato che nella vita di Carmela assume la Svizzera è quello delle vacanze. 
“Zurigo è la mia seconda Napoli perché è una grande città. I paesi non ci sono mai piaciuti, volevamo stare in città. Io mi ricordo da bambina che avevo una bellissima idea della Svizzera: dappertutto giardini, verde, aria pulita! Poi venivo dalla nonna ed era tutto bello, ci dava la cioccolata. Eravamo in vacanza”.
Intanto Carmela cresce a Napoli, la madre sta a casa con lei e i  fratelli mentre il padre, che ancora oggi, ottantunenne, vive a Napoli, lavora come infermiere professionale al primo policlinico di Napoli. Carmela non finisce le scuole di ragioneria commettendo quello che adesso le sembra un errore “è stato un vero peccato perché io la testa per studiare ce l’avevo ma allora forse non hanno insistito abbastanza anche i miei, non sembrava così importante” e che cerca di non far fare a sua figlia “qua sta benissimo e ha tanti sogni, vuole fare film vuole scrivere, vuole andare ad Hollywood e io le dico sempre che prima di tutto deve studiare”. Successivamente, quando lei ha diciannove anni i suoi genitori si separano di nuovo e questa volta definitivamente. Dopo sei anni dalla separazione la mamma di Carmela compie di nuovo il viaggio verso la Svizzera ma questa volta in direzione di Zurigo dove ad attenderla ci sono  la madre e la zia. Lavorerà per anni, fino alla pensione, in una caffetteria piuttosto importante a Zurigo aperto da una carissima amica della nonna e di cui, nel tempo, diventa anche socia. Raggiunta l’età della pensione, torna in Italia. Ma non sarà per sempre perché come abbiamo visto, la incontro a casa di Carmela per la nostra intervista...  (to be continued) 
E siccome come abbiamo visto la migrazione non è mai una storia individuale, il viaggio materno significa l’espatrio in Svizzera per i fratelli di Carmela che da quel momento restano a vivere a Zurigo
Il più grande adesso ha 50 anni è venuto qua a 23,  ha moglie e due ragazze, 20 e 12 anni, nate qua e l’altro, di 40 anni ha due bimbi di 9 e 5 anni, nati qua. Insomma siamo una bella famiglia numerosa qua a Zurigo. Le mogli: una italiana, calabrese, nata qua e l’altra del Kazakistan e cresciuta in Germania. 
Ma torniamo indietro nel tempo e nello spazio: abbiamo lasciato Carmela diciannovenne a Napoli...
Dopo qualche lavoro saltuario a Napoli, il primo passo migratorio di Carmela è di meno di 300 km: da Napoli a Roma.  Si trasferisce per lavorare come cameriera ai piani in un albergo, e lì conosce quello che diventerà il padre di sua figlia, di origine rumena ma a Roma da tredici anni. Intanto vive a Ladispoli nella casa che i suoi genitori hanno comprato e dove nascerà sua figlia “lei è nata sul mare”. Quando rimane incinta, purtroppo la sua relazione va a rotoli e Carmela decide di far nascere sua figlia e di crescerla da sola. Essere una mamma single non è facile in nessuna parte del mondo, probabilmente. Certo è che per Carmela è stato particolarmente difficile in Italia. Mi racconta un episodio che in un certo senso giustifica la sua voglia di andarsene, la scelta di partire. 
“mia figlia era appena nata e io ero senza lavoro, ho cercato un aiuto. Devo dire che quell’aiuto non c’è stato per niente. Nessun appoggio da parte dello Stato. Dopo un’infinità di carte burocratiche e di colloqui decidono che mi spettano 70 euro al mese. Pochissimi, ma non è quello il punto. Io sapevo di dovermi rimboccare le maniche quando ho deciso di avere mia figlia. Ma l’episodio che mi rimane in testa è una frase che una donna in quell’ufficio comunale mi ha detto, c’era anche mia mamma, con me. Mi ha detto -signora, ma perché l’ha fatta, una figlia!”. Questo, credo io, non dovrebbe succedere”
Carmela e sua figlia_un risultato meraviglioso:
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Carmela allora decide di partire. Lascia Ladispoli per raggiungere parte della sua famiglia in Svizzera e per lavorare. Tramite conoscenze del fratello e delle cognate, viene a sapere che cercano una cameriera ai piani in un albergo di Zurigo. Arriva la sera a casa del fratello e il giorno dopo ha la prova a lavoro e l’assunzione. In quel viaggio in treno, però, ha qualche pensiero...
“non lo so, è un rapporto speciale tra mamma e figlia e io sapevo di averla lasciata da sola. Cioè, è chiaro, era in buonissime mani con mia mamma ma anche lasciarla sola il tempo di quel viaggio è una cosa che non si scorda. Aveva pochi mesi...”
La prova in Albergo va bene, d’altronde Carmela ha già esperienza e negli anni perfino un’infarinatura di tedesco. 
“A Roma lavoravo 6 ore 40 e facevo 16 camere e avevo l’aiuto del portiere qua lavoravo 8 ore, 21 camere e dopo finito dovevi andare sopra a lavare e stirare e per me è stato uno spavento non sapevo se ce l’avrei fatta ed ero spaventata ma alla fine ce l’ho fatta. Il datore di lavoro era svizzero, una persona molto per bene ed era molto contento di me, il tedesco e l’inglese lo capivo bene e in quei tre anni che ho lavorato là non ho mai avuto problemi”
Poco dopo la raggiunge la figlia che ha solo sei mesi quando arriva in Svizzera...con la nonna che, come abbiamo visto ormai in pensione, lascia di nuovo Napoli per Zurigo e per fare la nonna! 
Ho detto “basta me ne vado a lavorare”. E insomma mi ricordo il viaggio quando siamo venute definitivamente su con mia figlia e mia madre, avevamo preso l’intero scompartimento del treno. Mi ricordo la bimba piccolina in un fagottino che aveva sette mesi ed io e mia mamma con quattro valigione enormi, mi ricordo che non ci capivo nulla, da Napoli a Roma, da Roma a qua…
Le tre donne di questa storia corale e femminile di spostamento e di migrazione vivono per qualche tempo insieme in una stanza, poi in un appartamento e poi si dividono, ognuno per la sua strada. Carmela vive attualmente con la figlia che è integratissima nel sistema scolastico Svizzero, che mi confessa sottovoce di parlare più facilmente in tedesco (ma con la mamma e la nonna è rigoroso l’uso dell’Italiano) e vuole da grande andare ad Hollywood. A scuola ha compagni che vengono da tutto il mondo, o meglio, le cui origini sono lontane nello spazio ma che si incontrano poi nelle loro biografie quotidiane in una primarschule zurighese. 
La vita zurighese, il lavoro e l’appartenenza
Carmela cambia nel tempo alcuni lavori passando dall’albergo a vendere gelati al Globus fino a trovare la sua specializzazione nei massaggi. Adesso lavora come free lance come massaggiatrice in una clinica di massaggi terapeutici ed è molto soddisfatta del suo lavoro e della sua vita in Svizzera. 
Qua ho avuto quello che non ho avuto in Italia: un lavoro e la possibilità di crescere mia figlia. Ti senti protetta, aiutata, le cose funzionano.
Il suo senso di appartenenza, però, parla ancora italiano.
Per mia figlia, probabilmente la patria sarà la Svizzera, per me no, mai. Se mi chiedi qual è la mia patria ti dico l’Italia
Quello che le chiedo è cosa intende con Patria: 
I ricordi, le origini, i luoghi dove sono cresciuta. Avessi in Italia le possibilità che ho in Svizzera tornerei domani ma solo a queste condizioni. Il che è un sogno, un’utopia
Allora parliamo di cosa non funziona in Italia
La mentalità della gente e la classe politica, tutte e due. Non c’è responsabilità individuale, non c’è rispetto per le cose. Per esempio, già da sempre, io ho sentito come importante il rispetto pubblico. Allora magari passava uno col cane e non raccoglieva la cacca, no? e glielo facevo notare. La risposta era “ e alzatela tu!”. Oppure chi getta una carta per terra e poi ti dice “e raccattatela!”  “L’italiano - mi dice in napoletano - non se ne importa!”
Parliamo di molte altre cose nelle due ore e mezzo di intervista ma lasciamo all’analisi finale di tutte le storie alcuni di questi argomenti. Come sempre ringraziamo Carmela e la sua famiglia che ci ha aperto le porte di casa e ci ha regalato una bella storia. 
Dalla valigia di cartone al web aspetta voi. 
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tmnotizie · 5 years
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ASCOLI PICENO – “La casetta di Babbo natale a piazza Arringo per regalare giocattoli ai bambini bisognosi, i pacchi dono per le famiglie terremotate che entravano nei moduli abitativi in legno, i corsi di informazione sanitaria per i nonni che si prendono cura dei nipotini, la realizzazione della Cittadella delle attività a Pescara del Tronto”.
Nelle parole di Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli Pieno l’ormai lunga e consolidata sinergia fra l’Associazione e il Comitato di Ascoli Piceno della Cri. “Un’azione a tutto campo – prosegue il presidente Passaretti – che si arricchisce ora di un altro tassello con questa iniziativa solidale nel centro di Ascoli”.
L’AZIONE CNA. E, infatti, anche in questa occasione gli artigiani della Cna daranno il loro contributo per un’azione che è, allo stesso tempo, di solidarietà e di promozione delle eccellenze e del saper fare made nel Piceno. “Come artigiani Cna – spiega Arianna Trillini, vice presidente della Cna Picena e responsabile per il Comitato Cna del Centro storico di Ascoli – aderiamo all’iniziativa ‘Cri in città’ con la realizzazione di borse che richiamano nella trama e nel disegno il tema del cuore. Un contributo nostro per questa gara di solidarietà e anche un messaggio agli artigiani per dire che ognuno può contribuire con la sua arte ad azioni importanti e positive”.
Le borse “griffate” con lo slogan “sfumature di cuore”, per l’appuntamento dell’8 settembre, saranno realizzate dall’artista Barbara Brozzi. “Un nuovo percorso – conclude Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – che intraprendiamo con la Croce Rossa Italiana per indicare ai nostri artigiani un’ulteriore strada per far valere il proprio saper fare e incidere in modo significativo, con la propria creatività, nel progresso e la promozione sociale nel nostro territorio”.
L’AZIONE DELLA CROCE ROSSA DI ASCOLI PICENO DOMENICA 8 SETTEMBRE. La nostra città – spiega la Croce Rossa – si trasformerà in una città solidale. Le guerre che vale la pena di combattere sono quelle che non usano le armi, ma quelle che salvano le vite, anziché spezzarle. Questa è la nostra scelta di vita, la scelta di ogni persona che si dedica al volontariato con qualunque organizzazione, per tutta la sua esistenza o anche per un solo minuto. In una società in cui si esaltano i vincenti e i perdenti rimangono isolati, noi vogliamo stare con i più deboli costruendo ponti e abbattendo muri.
Salute: simulazioni incidenti con truccatori e simulatori, manovre salvavita in età pediatrica, face painting, mass training per rianimazione cardiopolmonare;
Sociale: pesca a premi, attività di operatori SeP (servizio psicosociale);
3 Emergenze: mostra mezzi per soccorsi speciali (motoslitta dalla Valle d’Aosta, torre faro, torre radio e sala radio-mobile, autocarro, fuoristrada Discovery, Fiat Fullback, Iveco Massif, Quad cingolato, moto d’acqua, Subaru Pajero, carrello tenda, tenda pneumatica), Unità cinofile;
Principi e valori: mostra storico-fotografica;
Giovani: Escape room CRI (gioco di logica in cui chi partecipa verrà imprigionato in un Posto Medico Avanzato di guerra e dovrà trovare la via d’uscita), Meet Test & Treat (nuovo progetto CRI in collaborazione con Villa Maraini che prevede la somministrazione di pre-test per HIV e HCV alla popolazione), Ospedale dei pupazzi (ospedale in cui i più piccoli potranno curare dei peluche sentendosi piccoli soccorritori), percorso “Mi fido di te” per due persone in cui una è bendata e l’altra indossa gli occhiali con lenti distorcenti in cui l’importante è affidarsi completamente all’altro, attività “E tu saresti pronto?” in cui aiutiamo la popolazione a creare un kit d’emergenza da tenere pronto in casa;
Comunicazione: raccolta materiale scolastico per famiglie fragili, arruolamento nuovi volontari;
Infermiere Volontarie: misurazione dei parametri vitali;
Corpo Militare: stand informativo
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nuoveggdb-blog · 5 years
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saleshoesggdb-blog · 5 years
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