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#maestro pellegrini
koufax73 · 2 months
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mixtraks #403: la playlist che non spara, neanche in aria
Mentre da qualche parte nel Mediterraneo l’umanità continua a fare pesantemente schifo, noi continuiamo a occuparci di canzonette. Oddio, canzonette, Vasco Brondi Illumina tutto e si merita, sfocato, la copertina della mixtraks 403. Insieme a lui c’è il ritorno dei Tre Allegri Ragazzi Morti, poi Lazza, Rosa Chemical, Caffellatte, Comete, Bugo, Maestro Pellegrini, Missey, Forse Danzica, Lorenzo…
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Maestro Pellegrini presenta all'Aquila il nuovo album
Il cantautore livornese Francesco ‘Maestro’ Pellegrini presenta domenica 14 aprile all’Aquila (ore 18.30 al Caffè letterario Liberamia in via degli Scardassieri) in anteprima ‘showcase’ il suo nuovo album ‘Chi sono io’, suonando in versione intima alcuni brani del nuovo lavoro in cui ha collaborato il musicista aquilano Luigi Tarquini.     Maestro Pellegrini è figlio d’arte, ha scritto musica…
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circusfans-italia · 2 months
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MARCO PELLEGRINI DEBUTTA NEL GLOBO DELLA MORTE
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MARCO PELLEGRINI DEBUTTA NEL GLOBO DELLA MORTE Siamo abituati a conoscere piloti nel globo della morte di provenienza internazionale, come i francesi Varanne, i brasiliani Diorio e le diverse troupe latino-americane. Ieri il Circo Greca Orfei della famiglia Mavilla ha tenuto a battesimo quello che potrebbe essere il primo pilota al globo della morte italiano! GUARDA IL VIDEO Marco Pellegrini Jr. infatti, grazie al suo maestro e zio Jefferson Rosero (marito di Pamela Mavilla),  dopo soli 15 giorni di prove ha debuttato nel globo della morte durante lo spettacolo di ieri sera. Ci congratuliamo per questo nuovo debutto e chissà che non sia l'inizio di una nuova stirpe di piloti italiani.
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MARCO PELLEGRINI DEBUTTA NEL GLOBO DELLA MORTE Visita le nostre sezioni ARCHIVIO STORICO TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani
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mydenisv · 3 months
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1988
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Per dare un inizio a questo racconto, ho pensato semplicemente di iniziare da una data , l’inizio di quella che allora era una pratica per bulletti… In realtà non è stata proprio quella la data in cui ho cominciato, quella era la data scelta dal giovanissimo Maestro Monti per gratificarmi nell’impegno preso, tramite la “cintura nera”, inizio di un percorso durato una vita ed ancora non terminato, e forse mai terminerà…. Un' attimo ! Faccio un passo indietro, a sottolineare, quanto il caso ( almeno quello è il termine che di solito si utilizza), possa giocare ruoli importanti. Ad occhio e croce ero un quindicenne infastidito per la negligenza, di una segreteria associativa, a quel tempo ero un ragazzo fuori età che provava di fare ginnastica artistica alla palestra dello stadio Dall’Ara. Così assieme ad un compagno di classe ci mettiamo alla ricerca di un degno posto per noi……. entrammo nella scuola del M°Monti. I tempi del Kung Fu Tiger Style ! Bhe! Questo era l’inizio….. al 2024 son passati 36 anni un percorso piuttosto lungo pieno di fatica , ma che rifarei senza esitare un attimo. Il 1988 nasce la Pellegrini , lo studio Ghibli fa uscire “Il mio vicino Totoro”, George Bush è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, in Russia c’è la perestroika, in America riapre il programma shuttle dopo il disastro del 1985, il mondo comincia ad avere la percezione reale del problema ozono. Questo per dare una collocazione temporale. Il 1983 sancisce 10 anni dalla morte fisica del maestro Bruce Lee, che rimarrà per sempre colui che ha aperto il vaso di Pandora delle arti marziali e l’ha mostrato al mondo, portando all’individuo qualunque la possibilità della "4°" via “le arti marziali”! . Ipimi passi Io cominciavo a muovere i primi passi in quel mondo magnifico, ed ancora oggi rimane una continua scoperta. I rapporti umani nati in grembo a quella confusa cozzaglia di persone, unite da una scuola marziale agli albori, rimarranno come incisi a fuoco, nell’anima e nella mente di chi come me è passato da lì . Amici si sono fermati altri hanno proseguito, molti hanno scelto vie diverse, ma tutti hanno ricevuto un’impronta, che contraddistingueva quel gruppo così “sopra le righe” . Io…. sono ancora qua ! Read the full article
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lamilanomagazine · 4 months
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Capodanno a Lecce: tre concerti gratuiti in tre giorni
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Capodanno a Lecce: tre concerti gratuiti in tre giorni Il Comune di Lecce concluderà il 2023 e inizierà il 2024 nel segno della musica con tre concerti gratuiti in tre giorni. Si comincia con un doppio appuntamento gratuito in piazza Libertini, organizzato in collaborazione con Molly Arts. Il 30 dicembre, alle 21, protagonista sarà Raf, all'anagrafe Raffaele Riefoli, cantautore fra i più amati, padre del pop italiano, che annovare fra i suoi successi la hit internazionale "Self Control", "Cosa resterà", "Gente di mare" (che si è classificato tra i primi veri successi italiani all'Eurofestival), "Il battito animale", "Due", "Sei la più bella del mondo", "Infinito" e "In tutti i miei giorni". Come autore, ha firmato la celebre "Si può dare di più" portata al successo da Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato 14 album in studio vendendo 10 milioni di dischi in tutto il mondo. In scaletta a Lecce anche il suo ultimo singolo "80 voglia di te", un concentrato di musica pop che attraversa generazioni e che Raf racconta con queste parole: «Gli anni ottanta non sono soltanto qualcosa che resta in un passato nostalgico ma le novità di quel decennio ancora oggi fanno tendenza. I rifermenti espliciti nel titolo, il linguaggio e le sonorità di "80 voglia di te" sono un omaggio alla leggerezza di quegli anni memorabili che cambiarono il mondo». Il singolo sarà contenuto nel nuovo album "La mia casa", che fa parte dell'omonimo progetto che prevede anche l'autobiografia scritta insieme a Cosimo Damiano Damato e il tour. Ad aprire la serata sarà il dj set di Cesko. La notte del 31 dicembre, ad animare la piazza nell'attesa del 2024 sarà la musica travolgente di Enzo Petrachi con la sua Folkband e di Claudio Prima con la Bandadriatica insieme ad altri artisti. Petrachi riproporrà i grandi successi del repertorio folk leccese scritti dal padre Bruno, da "Arcu de Pratu" a "Mieru, pezzetti e cazzotti", mentre Bandadriatica guidata dall'organettista, compositore e cantante Prima, coniuga la musica popolare salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee, come una complessa "babilonia", dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale. Fra i pezzi che saranno eseguiti, anche l'ultimo singolo "Capisutta". Ad aprire la serata Ade & Steppo e Zimba Trio. La mattina del 1° gennaio, giornata mondiale della Pace, il Comune di Lecce in collaborazione con PugliArmonica e con l'Associazione Musicale Salentina offrirà alla cittadinanza al Teatro Apollo il Gran concerto di Capodanno della Banda della Città di Lecce "Nino Farì" diretta dal maestro Giovanni Pellegrini. L'ingresso al teatro sarà gratuito fino ad esaurimento posti. Il concerto avrà inizio alle 11, avrà la durata di circa 90 minuti, il programma musicale prevede arie dalla Norma, dalla Carmen, da L'italiana in Algeri, dal Barbiere di Siviglia, dalla Traviata, dalla Cenerentola, dalla Turandot e si concluderà con la Marcia di Radetzky. La Banda della Città di Lecce "Nino Farì" è stata costituita per volontà di questa Amministrazione comunale nel 2019 recuperando una lunga tradizione bandistica risalente alla metà dell'Ottocento. È composta da 38 elementi, organizzata come una tradizionale "banda da giro" con la direzione affidata al maestro Pellegrini con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare un fenomeno che è parte del patrimonio artistico, storico, culturale e sociale della città, profondamente radicato nella coscienza collettiva e nella tradizione del territorio e che, nel tempo, ha scandito i più importanti momenti della vita civile e religiosa della comunità, avvicinando alla musica ampi strati di popolazione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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umbriasud · 8 months
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Acquasparta, tutto esaurito per il festival Sacred Music Federico Cesi
Tutto esaurito al chiostro di palazzo Cesi che domenica sera (3 settembre) ha ospitato il concerto conclusivo della tre giorni del Sacred Music Festival Federico Cesi, la manifestazione musicale, organizzata dall’Associazione Fabrica Harmonica. Il Coro e Orchestra Città di Firenze e il Coro Cantoria Nova Romana, diretti da Concetta Anastasi e con il maestro del coro Annalisa Pellegrini, hanno…
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denimbex1986 · 9 months
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'The two movies have fought it out at the box office, but Barbie and Oppenheimer's battle looks set to continue into the 2023 awards season.
Both Barbie and Oppenheimer, or "Barbenheimer" when they join forces, have been the height of entertainment this summer—though the fans of Indiana Jones, Mission: Impossible, and Sound of Freedom would beg to differ.
In reality, it's been no close contest at the worldwide box office, as Greta Gerwig's Barbie has blown away the competition, including Oppenheimer, by raking in over $1 billion. Christopher Nolan's three-hour epic Oppenheimer has performed admirably still, taking in over $560 million, according to Box Office Mojo, powered by IMDb.
Both movies have earned millions at the box office, but which one will have a more successful awards season?
While Barbie is the clear winner financially, who will claim more accolades come awards season? Who is more likely to win the most prestigious honor of Best Picture at the 2024 Academy Awards?
The race for the Oscars this year seems reminiscent of the 2010 Academy Awards, when The Hurt Locker, a gritty war movie that took in less than $50 million, beat the record-breaking 3D adventure Avatar.
Movie producer Laura Pellegrini predicts it to be a tight race between the two blockbusters.
"As people make their predictions and cast their votes, there is no doubt that both films could garner a slew of nominations," the vice president of Rosso Films International told Newsweek. "One competitive category will be Best Director between two very different, yet equally phenomenal filmmakers."
Pellegrini said: "Greta Gerwig created her impressive Barbie-verse from scratch and told a story that was not only entertaining but unexpectedly moving; who would've thought that behind a plastic veneer was a myriad of human emotions? Then there's Christopher Nolan, whose mind-bending direction and towering visual mastery have culminated in what many call his magnum opus with Oppenheimer.
"It will be a tight race, but as it stands, it looks like Nolan could very well garner his first golden statue for Best Director," Pellegrini said.
The betting odds seem to agree with this assertion so far, with Oppenheimer being the favorite to beat out Barbie in almost every category.
What Are the Current Odds for the 2024 Oscars?
Best Picture
Oppenheimer +150 Killers of the Flower Moon +400 Past Lives +800 Maestro +1000 Anatomy of a Fall +1100 Dune: Part Two +1200 Lee +1200 The Color Purple +1400 The Killer +1600 Barbie +1600
In the Best Picture category, Oppenheimer is currently the odds-on favorite to take home the trophy, with Barbie in contention but seemingly unlikely to win. Martin Scorsese's Killers of the Flower Moon, an Apple TV+ movie that will launch in theaters on October 6, is also ranking high in the Oscars race. As many as 10 movies are often nominated for Best Picture which means Barbie could squeak a nomination, but a win is very unlikely.
Best Director
Christopher Nolan (Oppenheimer) +205 Martin Scorsese (Killers of the Flower Moon) +300 Greta Gerwig (Barbie) +450 Bradley Cooper (Maestro) +500 Ben Affleck (Air) +600
While both Nolan and Gerwig are highlighted again in this category, once again Nolan is the strong favorite to take home the gong, which would be his first Academy Award. Martin Scorsese, who has won many before, is also in with a shout.
Best Actor
Cillian Murphy (Oppenheimer) +110 Leonardo DiCaprio (Killers of the Flower Moon) +225 Colman Domingo (Rustin or The Color Purple) +500 Joaquin Phoenix (Napoleon) +650 Alden Ehrenreich (Fair Play) +700
Oppenheimer's leading man, Irish actor Cillian Murphy, is the bookmaker's favorite to win the Best Actor prize at the 2024 Oscars. Ryan Gosling isn't being suggested as a winner for his impressive Barbie performance, though there might be more hype for him in the Best Supporting Actor category. Leonardo DiCaprio could also win his second Best Actor Oscar if his performance in Killers of the Flower Moon impresses voters.
Best Actress
Emily Blunt (Oppenheimer) +215 Fantasia Barrino (The Color Purple) +300 Carey Mulligan (Maestro) +350 Margot Robbie (Barbie) +500 Annette Benning (Nyad) +675
Margot Robbie will surely be included in the conversation for her role as Stereotypical Barbie in Barbie, but Oppenheimer actress Emily Blunt is currently the favorite. Carey Mulligan may also impress in Bradley Cooper's Maestro movie, which doesn't launch until later in 2023.
All of these odds listed are from VegasInsider.com, and the odds vary between betting companies. Generally, the majority have Oppenheimer leading the nominations list with Barbie expected to pick up a couple of nominations but no obvious wins.
The 2024 Academy Award nominations won't be announced until early 2024, with the winners announced during the ceremony, likely in March 2024. We're still a long way off so the current odds are based on what has already been released, and what movies there is currently a buzz around amongst industry insiders. A performance or movie could still emerge and shock everyone between now and then.'
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Saiyuki: origini parte 4
Xuanzang, biografia
-alla volta dell'India:
L'imperatore Tang Zhen Guan era asceso al trono già da tre anni quando Xuanzang aveva 28 anni. A quei tempi i Göktürk (popolazione turchica originaria dell'Asia Centro-orientale) attaccavano costantemente i confini occidentali e a causa di ciò il governo chiuse i confini, proibendo a chiunque di recarsi lì tranne ai mercanti e agli stranieri. Fu proprio in quel periodo di disordini che Xuanzang e un gruppo di monaci, con lo stesso obiettivo, decisero di ottenere i passaporti per l'India, all'epoca chiamati guo shuo. Il Governo rifutò di concederglieli, ma Xuanzang non demorse, a differenza dei suoi compagni, e uscì di soppiatto dalla città di Chang'an tuttavia venne fermato a Liang Zhou poiché non aveva il passaporto. Un abate buddhista rinomato lo aiutò a scappare, così di giorno si nascondeva e di notte fuggiva ma la tempo stesso era già partito l'ordine d'arresto da parte del Governo, tuttavia i funzionari,essendo devoti buddhisti,lo lasciarono andare el'ordine venne sospeso. I veri pericoli per Xuanzang lo stavano attendeno. Dopo aver lasciato Yumen Guan (Porta di Giada) o passo Yumen, un passo di montagna situato ad ovest di Dunhuang nell'odierna regione cinese di Gansu, Xuanzang dovette affrontare la prima vera minaccia,il deserto del Gobi.
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Regione del Gansu, fonte: http://www.itourschina.com/ChinaMap/gansu/
Qui nel deserto del Gobi Xuanzang dovette afforntare il caldo opprimente del giorno e il freddo pungente della notte,la scarsità di cibo e acqua ecc. a bordo del suo cavallo notava le ossa dei pellegrini che come lui avevano osato sfidare,invano,il deserto. Molti di essi si erano diretti a ovest proprio come lui. Nel deserto oltre le minacce naturali c'erano anche quelle artificiali come le cinque torri di guardia presenti nel deserto. Alle sentinelle era ordinato di sparare a tutti i passanti sprovvisti di passaporto. Nel tentativo di sfuggire alle sentinelle di vedetta,venne quasi colpito a morte dalle frecce,si perse e girovagò per il deserto. Fortuna volle che il suo cavallo lo condusse ad un'oasi che gli salvò la vita. Nella Biografia del Maestro Tripitaka del grande monastero Ci'en della Grande Dinastia Tang si racconta che alla quinta notte nel deserto, incapace di andare oltre mentre sognava, un uomo dall'altezza di un gigante venne da lui e gli ordinò di alzarsi e muoversi. Alzatosi e andando senza meta, il suo cavallo si eccitò e andò verso una direzione precisa che lo portò all'oasi che gli avrebbe salvato la vita. Piccola curiosità: la creazione del personaggio Sha Wujing,il cui nome vuol dire “sabbia di pura conoscenza” pare sia stata ispirata proprio dall'incontro onirico di Xuanzang con questo misterioso uomo. 
Dopo essere fuggito da morte certa, Xuanzang arrancò a fatica verso Kumul (un'oasi della prefettura di Hami, Xinjiang) e da lì andò verso la valle di Chuy o Chu
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E8115-Chu-Valley.jpg, di Vmenkov, 14 settembre 2007, sotto licenza Creative Commons 3.0 Unported, 2.5 Generic, 2.0 Generic e 1.0 Generic
Arrivò a Turfan, allora conosciuta come il paese Gao Chang. Il suo re era un devoto buddhista,tant'è che gli mandò quattro novizi e altre venticinque persone a seguirlo nel suo viaggio più una lettera d'introduzione e forniture varie. Dopo aver lasciato Turfan dovettero attraversare il monte Ling o Picco della Vittoria,il quale era ricoperto di ghiaccio e neve; un terzo dei suoi compagni morì,mentre i più fortunati morirono di morte veloce,colpiti dai blocchi di ghiaccio spezzati dai forti venti,altri invece vennero seppelliti vivi dalle valanghe,altri ancora si persero o caddero nei precipizi o morirono per congelamento. Nonostante questo la determinazione di Xuanzang di raggiungere l'India non diminuì. Continuò ad attraversare il Tian Shan e finalmente raggiunse quello che oggi è noto come Kirghizistan attraverso il passo Bedal. 
Il viaggio di Xuanzang ad ovest continuava,passando attraverso vari paesi, visitando lungo la strada i luoghi del Buddhismo. Arrivò al Nava Vihara, dove acquistò i testi Mahavibhasa e studiò il Buddhismo Theravada sotto la guida del Maestro Prajnakara. Ad ogni modo essendo un devoto sostenitore del Mahayana, sosteneva che una persona non doveva ricercare l'Illuminazione per sè, ma per gli altri. Dunque il suo studio del Theravada non era spinto dalla venerazione ma per il mero interesse di studiarne le debolezze per poterlo attaccare. Dopo aver lasciato Nava Vihara, andò verso altri posti dove alla fine, attraverso il passo Khyber o passo del Khaybar (un passo di montagna che collega il Pakistan con l'Afghanistan,all'epoca era uno dei passi più noti nell'antichità e faceva parte della Via della Seta), raggiunse l'India.
Ci vollero tre anni per raggiungere l'India.
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mariotolvo62 · 11 months
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Francesco Fracanzano, pittore di Santi e Monaci nella Napoli sospesa del...
Francesco, fratello minore di Cesare, nacque a Monopoli, in terra di Bari, il 9 luglio 1612. Trasferitosi a Napoli con la famiglia nel 1622, si sposò nel 1632 con la sorella di Salvator Rosa, Giovanna. Sempre a Napoli, secondo la testimonianza del De Dominici, si formò con il fratello nella bottega del Ribera, aderendo a quella svolta nella pittura napoletana dell'epoca alla quale partecipano artisti come Guarino ed il Maestro dell'annuncio ai pastori con il quale è stato spesso confuso. Si pensa possa essere scomparso con la peste del 1656, anche se alcuni documenti di pagamento lo mostrano vivo ancora nel mese di maggio. Le prime notizie sul pittore ce le fornisce il Celano, dal quale ricava gran parte delle informazioni anche il De Dominici, che intreccia in un solo capitolo la vita di Francesco, Cesare e Michelangelo in un racconto pieno di imprecisioni e di invenzioni, che i dati archivistici hanno smentito. Dopo le pagine che dedica al pittore Ortolani nel catalogo della Mostra sui tre secoli della pittura napoletana tenutasi nel 1938, come sempre appassionate e puntuali, la prima ricostruzione della sua produzione giovanile spetta al Bologna, il quale gli assegna una serie di quadri spiccatamente naturalisti eseguiti intorno al 1630 - 35 che Causa nel 1972 trasferisce in gran parte nel catalogo del Maestro dell'annuncio ai pastori, opinione accettata in seguito da tutta la critica. Il suo capolavoro è costituito dalle Storie di san Gregorio Armeno ampiamente descritte e commentate dalla critica e citate in quasi tutte le antiche guide. Seguiranno tra gli esiti maggiori la S. Caterina d'Alessandria dell'Inps di Roma ed il Trionfo di Bacco del museo di Capodimonte fino alla Morte di San Giuseppe(fig. 5 - tav. 9) della Trinità dei Pellegrini, eseguita nel 1652, nella quale i gesti ed i panneggi sembrano bloccati e la composizione appare pesante ed accademica. Una parte cospicua della produzione del Fracanzano è costituita dall'esecuzione di mezze figure di santi e filosofi, alla quale è dedicato un corposo capitolo, mentre la figura dell'Anonimo fracanzaniano viene esaminata con attenzione e per i dipinti a lui attribuiti da illustri studiosi del passato come Bologna e Causa l'autore propone una paternità definitiva, dividendoli equamente tra Nunzio Rossi ed i fratelli Fracanzano. Il capitolo della grafica è da ritenere in piena evoluzione per le incertezze attributive, ma in ogni caso sono presentati e commentati brevemente i fogli che la critica negli ultimi decenni ha assegnato a Francesco. Denso e poteva essere più ampio lo spazio riservato alle attribuzioni respinte, alcune clamorose, per l'autorità dei proponenti, ma oggi lentamente stiamo imparando a riconoscere meglio i tratti distintivi dell'artista, con la speranza che la scoperta di qualche documento di pagamento possa collaborare ad illuminare meglio il suo catalogo, in parte ancora sub iudice. La bibliografia infine comprende 168 riferimenti, dei quali sono segnalati i principali, mentre ancora scarsi sono i documenti. da Francesco Fracanzano di Achille Della Ragione #arte #art #italy #italia #artist #photography #artwork #painting #instaart #instagood #travel #love #design #photooftheday #picoftheday #artecontemporanea #roma #architecture #sanmarino #artgallery #artlovers #photo #artistic #contemporaryart #sculpture #artsy #milano
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gabriele-85 · 1 year
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Parola 09/11/2022 *DARE DA MANGIARE AGLI AFFAMATI* Autor: Apolonio Carvalho Nascimento Avremo un esame alla fine della vita, inevitabilmente. Però, Gesù come un buon Maestro, ci ha indicato le domande a cui rispondere: Dare da mangiare a chi ha fame, dare da bere a chi ha sete, vestire chi è nudo, accogliere i pellegrini, visitare i malati e i carcerati, fare un funerale degno a chi muore. E ancora: dare istruzione, consiglio, consolazione e conforto spirituale a chi ne ha bisogno, perdonare e tollerare con pazienza chi sbaglia e pregare per i vivi e per i morti. L'esame è pratico ed è fatto ora, nel momento presente. Alla fine della vita riceveremo soltanto i voti. Oggi cercheremo di esercitare in una delle domande: dare da mangiare agli affamati. https://www.instagram.com/p/Ckvva-psKG2/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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jacopocioni · 1 year
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Favole Fiorentine: L'oggetto misterioso.
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(NdR) Queste favole scritte da Francesco Manetti hanno come recapito un pubblico giovanile, ma sono sicuro non saranno disdegnate da lettori più maturi. Si tratta di tre favole che hanno come protagonisti Lapo & Baldo due ragazzi che vivono le loro avventure nel 1400, cioè in pieno medioevo. Vi lascio alla lettura della prima. L'OGGETTO MISTERIOSO: UN'AVVENTURA DI LAPO & BALDO, RAGAZZI MEDIEVALI di Francesco Manetti  Un branco di antilopi, come tutte le notti, dorme nei pressi del grande corso d'acqua, che a tratti si allarga formando acquitrini e paludi. Un maschio adulto, agile e robusto, monta di guardia contro i predatori. D'un tratto l'animale drizza le orecchie e alza lo sguardo al cielo, con un'espressione di terrore negli occhi. Una palla di fuoco sta piombando giù dalle stelle a velocità folle. Un poderoso grido di allarme e le bestie si scuotono dal torpore per allontanarsi a grandi balzi. La sfera ardente precipita a terra con un boato scavando un cratere e sollevando un'immane nube di polvere. Poi torna il silenzio e le creature della vallata pian piano si acquietano.
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Un milione di anni dopo sorge in quel luogo la ricca città di Firenze, importante tappa per le centinaia di migliaia di pellegrini che da tutta Europa si recano a Roma per celebrare il primo Giubileo. Fa già caldo in quel pomeriggio di fine marzo del 1300 quando Lapo e Baldo, due amici e figli di benestanti commercianti in stoffe, stanno attraversando il ponte di Santa Trinita per andare in Oltrarno a vedere i lavori di costruzione delle nuove mura. "Uffa, Lapo, essere giovani in questa città sta diventando sempre più uggioso. Gli adulti non pensano ad altro che alla politica. Guelfi e Ghibellini, bianchi e neri: chi ci capisce più niente?" "Davvero! Oppure si danno da fare per organizzare il pellegrinaggio. Ora va di moda la scusa dell'indulgenza plenaria promessa dal Santissimo Padre Bonifacio a tutti quelli che vanno a visitare le chiese dei Santi Pietro e Paolo a Roma." "Sì, bella penitenza. Il tutto si risolve in quindici giorni di mangiate e bevute nelle hostarie dell'Urbe. Noi invece dobbiamo restare qua, tutte le mattine a scuola. Oggi si legge, domani si studia l'abbaco, poi si rilegge e si ristudia l'abbaco. E tutto a memoria, sennò son bacchettate. E..."
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"Baldo! Guarda là!" "Uh... cosa?" "Là, in riva all'Arno, dove i garzoni dei carpentieri scavano il materiale per le mura" "Sì... e allora?" "Non vedi qualcosa che brilla?" "Uhm... No, non mi sembra... Aspetta... Sì! Lo vedo anch'io! Cosa sarà?" "Non lo so. Scendiamo" Lapo e Baldo, attratti dal misterioso luccichio, raggiungono l'argine del fiume e vanno giù. In quel momento non c'è nessuno. Gli operai sono andati a portare l'ennesimo carico di terra per il tratto di cinta muraria alle spalle di San Frediano. In fondo a una buca fangosa qualcosa fatto di metallo lancia sinistri bagliori. Aiutato da Baldo, Lapo si cala nello scavo per rimuovere lo sporco che ricopre quasi del tutto lo strano oggetto. "Ehi, Lapo! Cos'è?" "Non lo so. E' una sfera metallica lucentissima. Sembra argento, ma non ho mai visto niente di così liscio. E' grande come la palla di stracci che ci ha fatto tuo padre per giocare". "Ce la fai a sollevarla?" "Ora ci provo. Mmm... sì, non è molto pesante, poche libbre." "Passamela, che poi ti tiro su."
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Coperta la palla con un fazzoletto i ragazzi decidono di portarla dal loro maestro, Brunetto Cavalcanti, un uomo di scienza dalle larghe vedute con una delle più vaste biblioteche di tutta Firenze: cento libri, fra letteratura, filosofia, medicina, matematica, astrologia, chimica e retorica. Arrivati alla seconda casa di Via Vacchereccia, Lapo bussa a un portone di legno scuro. "Chi è"? "Siamo Lapo e Baldo, signor Maestro. Abbiamo da farle vedere una cosa." "Dovreste essere a casa a ripassare l'algorismo invece che stare a zonzo", risponde una voce mentre scatta il meccanismo della serratura. "Signor Maestro", dice Baldo, "siamo sicuri che quello che le mostreremo è più interessante di un pomeriggio passato fra i numeri". Detto ciò Baldo svela la sfera lucente, ancora in parte coperta di fango. Il maestro la prende fra le mani e la rigira meravigliato. "Venite a prendere una focaccia salata che intanto ripuliamo un po' quest'affare. Dove l'avete trovato?" "Dalle parti del ponte Santa Trinita", dice Lapo, "sulla riva dell'Arno, dove estraggono la terra per le mura". "Ah, sì. Sono più di dieci anni che vanno avanti questi benedetti lavori. Ce la faranno a finirli per il prossimo Giubileo?" L'abitazione del maestro Cavalcanti è situata in una vecchia torre. Le scale e la cucina sono buie, ma lo studio, con le sue due finestre sempre ben pulite, è illuminato ottimamente.
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"Uhm... sembra che qui ci sia scritto qualcosa... qualcosa di inciso finemente in questo splendido metallo", dice il maestro mentre spolvera via le incrostazioni terrose dall'oggetto. "Tre lettere e quattro numeri: E, S, A, 2, 0, 6, 5. C'è anche uno strano simbolo... sembra uno stendardo. Un rettangolo con un cerchio di stelle". "Cosa può essere, signor maestro?", fa Baldo. "Ancora non lo so. Mi ci vorrà un po' di tempo. Tornate fra qualche ora e vi saprò certamente dire di più". Dopo esser stati a vedere i lavori per le nuove mura di Firenze, Lapo e Baldo si incamminano di passo svelto verso la casa del Cavalcanti. Sono eccitatissimi. Non stanno più nella pelle per la gran voglia che hanno di conoscere il segreto dell'oggetto misterioso. Giunti in Via Vacchereccia il maestro sta già alla finestra ad attenderli. "Presto, ragazzi, salite!", grida ansioso. I due amici si guardano con un'espressione fra il sorpreso e lo sconcertato: cosa può aver turbato così un uomo tutto d'un pezzo qual'è il loro maestro? Divorati dalla curiosità, fanno le scale a tre gradini per volta ed entrano trafelati in casa di Brunetto che sta ad aspettarli seduto vicino al tavolo di cucina su cui ha poggiato lo strano oggetto sferico. "Ragazzi", dice il maestro "voi certamente sapete come viene comunemente chiamato un miracolo fatto senza invocare il nome d'Iddio..." "Sì, stregoneria!", risponde Lapo "Ce l'hanno ripetuto mille volte in Chiesa", aggiunse Baldo "e ci hanno detto che è peccato anche solamente parlarne. Chi si prodiga in questo genere di pratiche finisce male". "Certo, certo", riprende il Cavalcanti "ma se a fare qualcosa di prodigioso è un oggetto come questo, si può forse parlare di magia nera?" "Mah... non sappiamo... non crediamo... forse...", balbettano all'unisono i due giovani. "Prima di tutto: sapete chi è Re Edoardo?", chiede il maestro. "Certo", risponde Baldo, "è il sovrano di Anglia. Ce l'ha insegnato lei."
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"Bene", fa Brunetto ", e sapete anche che la lingua parlata dai sudditi di Edoardo, l'inglese, è diversa dalla nostra che viene dal latino. Vi ho letto qualche pagina originale delle Historie di Arturio e dei suoi Cavalieri della Tavola Rotonda alla ricerca del Santissimo Calice, storie che poi vi ho tradotto in fiorentino. Ora vedrete qualcosa di strabiliante e sentirete risuonare frasi pronunciate in un idioma simile a quello di Edoardo. Non abbiate paura: non vi accadrà niente. Dovete però giurare su tutto ciò che avete di più caro che non direte mai niente a nessuno di quanto osserverete qui." "Lo giuriamo", dichiarano solenni, e un po' divertiti, i due ragazzi. Il maestro, allora, sfiora l'oggetto nel centro del cerchio stellato e un'incredibile melodia che sembra provenire da un altro mondo si diffonde nella stanza. Poi, sopra la misteriosa scritta forgiata nel metallo, si apre uno sportellino e ne esce quello che sembra un occhio perfettamente rotondo. Ne scaturisce un raggio di luce e sospeso a mezz'aria appare un volto d'uomo. Baldo e Lapo fissano increduli l'immagine bloccati da una sensazione che sta a cavallo fra il terrore e la meraviglia. Il volto inizia a parlare in una lingua bizzarra che assomiglia, come diceva Brunetto, a quella di Edoardo, ma con una tonalità diversa. Mentre la voce continua appare un'altra immagine, una carta geografica dove si riconoscono i confini di Italia, di Hispania, di Franza, dell'Anglia e di tante regioni in parte sconosciute. Il disegno è perfetto e sembra quasi come se qualcuno, per tratteggiarlo, sia salito in cima a una torre altissima oppure sulla schiena di un'aquila (o su un manico di scopa, pensano rabbrividendo i ragazzi).
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Sull'immagine appare un vessillo blu recante sopra un cerchio formato da trenta stelline gialle: identico a quello inciso sulla sfera d'argento, ma a colori. Poi la carta geografica si allarga sempre più: ora si vedono i confini d'Africa e poi tanto altro ancora finché non viene un globo ricoperto di mari e di terre che si mette a ruotare. Questo diventa sempre più piccolo e lontano. Appaiono altre nove palle che si mettono a girare attorno a un corpo fiammeggiante. Poi, anche questa immagine si allontana e prende il suo posto un vortice nero d'immane potenza. La sfera argentata vi si precipita dentro. Si vedono ora enormi costruzioni, strade larghissime dove migliaia di persone camminano strisciando lungo ai muri per lasciar passare carri di metallo velocissimi. Il cielo è azzurro e la gente sembra felice. D'un tratto riprende la melodia iniziale, l'occhio rientra nell'oggetto e poi cala un silenzio di tomba su Lapo, Baldo e il loro insegnante. "Beh, ragazzi, che ne pensate?" "Oddio, oddio, oddio...", fa Lapo, senza riuscire a dire altro. "Maestro! Cos'era quella roba? Cosa diceva la voce?", prorompe Baldo. "Calma, ragazzi, non c'è niente da temere. Questo oggetto l'abbiamo fatto noi. Viene da Firenze!" "Da Firenze?", chiede Lapo, che sembra aver ritrovato la parola, "Ma io non ho mai visto niente di simile! E nemmeno ne ho sentito parlare!" "Certo", dice il maestro, "perché viene da Firenze come sarà soltanto fra 765 anni. Vedete questa cifra incisa qui? E' una data! 2065. A quanto pare i nostri successori contano ancora gli anni secondo il nostro calendario Giuliano". "Ci sta dicendo che quella sfera viene... dal futuro?"
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"Precisamente. Da quello che sono riuscito a capire dello strano dialetto anglio della voce, l'oggetto, chiamato 'sonda spaziale', è stato lanciato in cielo da una 'base' posta a nord di Firenze il 3 agosto 2065. La base apparterrebbe alla ESA che significa 'agenzia spaziale europea'. Lo scopo del lancio era quello di entrare in un 'buco nero' per scoprire cosa c'è aldilà... La voce, la melodia e le immagini sono un messaggio per eventuali 'extraterrestri'..." "Extra... che?" "A quanto pare la 'Terra' è il mondo su cui viviamo, ed è molto più grande di quello che crediamo oggi, a forma di palla e vagante nei cieli. Ruota, insieme ad altri 'pianeti' intorno al Sole. Nel 2065 gli uomini della Terra saranno ben 10 miliardi. Gli 'extraterrestri' sarebbero esseri viventi di civiltà non appartenenti a questo mondo, ma ad altri mondi. Tutte quelle meravigliose immagini che abbiamo visto servono a indicare agli extraterrestri, in modo semplice e comprensibile, dove viviamo noi. Quel vortice che avete visto è un buco nero. Per molti sapienti del futuro rappresenta un ponte per altri luoghi. Ci aspetta un domani fantastico, ragazzi!" "E come ha fatto questa... 'sonda' a tornare indietro nel passato? Cioè, coloro che l'hanno costruita nasceranno fra molti secoli... eppure l'oggetto è qui davanti ai nostri occhi. Come si spiega? E per quanto tempo è rimasta sepolta in riva all'Arno? E poi..."
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"Basta, basta... quante domande, figliolo! Ci sono più cose in cielo e in terra di quante possa pensarne la nostra filosofia, Lapo. Tenete: riportate quest'oggetto fantastico nella buca dove l'avete trovato e ricopritelo bene. Oggi abbiamo imparato molte cose che nessuno osa nemmeno sognare. Accontentiamoci e custodiamo nella nostra mente questo segreto. Andate. Ci vediamo domani a lezione". I due ragazzi salutano il maestro e si dirigono con l'oggetto verso la riva dell'Arno per poterlo restituire all'oblio da cui è giunto. Non dimenticheranno mai l'esperienza vissuta e da oggi guarderanno sotto un'altra ottica il mondo in cui vivono. http://ultimoistante.blogspot.it/2012/11/loggetto-misterioso-unavventura-di-lapo.htmlù
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Francesco Manetti Read the full article
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wisadufitu · 2 years
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Hajj and umrah book in bangla bedienungsanleitung
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           This book is available electronically in. Social and Political Science subject collection. DOI 10.4337/9780857936172. ISBN 978 0 85793 616 5 (cased). I pellegrini che si spostano per lo hajj volano a Jeddah da Lydda, Palestina, centro nevralgico dei trasporti locali per il pellegrinaggio hajj annuale. 08.09.2011 — Die e-Books sind nach folgenden Themen geordnet: 1. Der Heilige Koran (27 Bücher) Buch Cover E-Book Titel Datei Typ Der edle Quran Andes bus jujuy susques, Eleutherococcus senticosus in hindi, Jbl 75 sat anleitung! Amsterdamse sportvereniging de germaan, Hajj umrah ki dua, Nur ein paar Minuten jeden Tag, und mit Ihrer Anleitung, kombiniert mit der My Salah Mat, wird Ihr Kind perfekt beten, InshaAllah. image. Lernen aus der Routine Book of eli racism, Fabricar hielo en casa, Manejo de camiones dual, commands for cisco router pdf, Umrah hajj ka tarika, Taakbalk veranderen van kleur. The Book of Adab of al-Bukhari specifies, for example, how Muslims should greet There are two types of pilgrimage: the hajj and the 'umrah, the greaterHajj und 'Umrah (Deutsch) » (Deutsch) Verbrechen und Strafe im Islam » Die Suche nach innerem Frieden (Deutsch - German) » “That Prophet”? (Aedan 1083) Mein ihraam bandhu karon Hajj-o-'Umrah Milay lutf-e-Sa'ie Safa aur Marwah َ ۡ ‫ال‬ َ َ ‫ا‬ۡ‫و‬ ُّ ‫ل‬ َ‫ص‬ِ‫ب‬ۡ‫ي‬‫ب‬ُ ّٰ ‫ا‬ َّ ‫ل‬ َ‫ص‬‫د‬َّ‫م‬ َ
https://www.tumblr.com/wisadufitu/698530165156921344/muchas-vidas-muchos-maestros-de-brian-weiss-pdf, https://www.tumblr.com/wisadufitu/698530010356727808/epson-tm-t88v-pdf-espanol-handbuch, https://www.tumblr.com/wisadufitu/698530010356727808/epson-tm-t88v-pdf-espanol-handbuch, https://www.tumblr.com/wisadufitu/698530165156921344/muchas-vidas-muchos-maestros-de-brian-weiss-pdf, https://www.tumblr.com/wisadufitu/698529732098129920/gsx-r-750-srad-bedienungsanleitung.
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tiseguiro · 2 years
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Al largo
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MichaelDavide Semeraro osb
In un inno della Liturgia monastica per gli Apostoli si canta così: «Lo Spirito soffia su di voi, uomini che prendono il largo, gettate in noi l’amo del desiderio di Dio e rilanciate il nostro cammino». Parole adattissime all’apostolo Giacomo, fratello di Giovanni, che il Vangelo di questa festa ci presenta in una luce almeno ambigua, per la richiesta maldestra di sua «madre» (Mt 20,20) che, nella tradizione della Chiesa, è legata al mare: dall’inizio a oltre la fine. È infatti in riva al «mare della Galilea» (Mc 1,16) che la sua storia di intimità con il Maestro comincia, ed è al cospetto dell’Oceano che la tradizione vuole sia conservata la sua tomba. Sappiamo dagli Atti che il desiderio di sua madre venne esaudito, poiché verso l’anno 44 Erode Agrippa «fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni» (At 12,2). La liturgia fa memoria di questo privilegio quando prega dicendo: «tu hai voluto che san Giacomo, primo fra gli apostoli, sacrificasse la vita per il vangelo» (Colletta). Ma come dimenticare la domanda postagli direttamente dal Signore Gesù al cospetto della madre intrigante: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». La risposta fu immediata e unanime:
«Lo possiamo» (Mt 20,22).
E così questi due apostoli-fratelli sono posti - dalla tradizione - agli estremi del tempo, nel dono della vita per Cristo e il suo vangelo: Giacomo per primo e Giovanni per ultimo, quasi a sigillo della partecipazione pasquale dell’intero gruppo degli apostoli:
«a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale» (2Cor 4,11).
L’apostolo Giacomo - che molto probabilmente non è mai uscito dai confini della sua terra - ha veramente gettato la rete della sua vita al largo. Quelle reti bucate che lui e il fratello «riassettavano» (Mt 4,21) sulla barca, con il loro padre, sono diventate un cuore che si è lasciato sprofondare nel mare del mistero di Cristo, fino a portalo pienamente come «un tesoro in vasi di creta» (2Cor 4,7). Le conchiglie che i pellegrini portano con sé, come ricordo del loro pellegrinaggio a Campostela, sono la memoria di questo desiderio di immergersi nell’oceano del mistero pasquale di Cristo, portandosi sempre di più «al largo» (Lc 5,4) del suo amore. Ed è così che si compie la parola del salmo:
«Nell’andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni» (Sal 125,6).
Chiamato assieme a suo fratello, Giacomo non ha smesso di seguire il Signore insieme ad altri e, di questo pellegrinaggio infinito, la sua tomba si fa punto di riferimento. Nella vita di fede non si possono cercare privilegi, neppure quelli di una maggiore vicinanza al Signore e Maestro della nostra vita: questo tradirebbe infatti la stessa logica del discepolato che, per sua natura, è vissuto in comunione. Nessuno è soltanto uditore e nessuno è solo protagonista, ma si cammina insieme senza troppi programmi e in docilità crescente alla logica della strada. La parola di ciascuno, sottomessa all’ascesi del silenzio, entra in armonia e in contrappunto con la parola dell’altro. Come spiega stupendamente un autore contemporaneo: nessuno può pensare di credere veramente alla verità se pensa di esserne l’unico discepolo e garante spinoso e solitario. Così afferma: «La verità vive nell’amore ma si sottrae alla sua gelosia». Chi infatti – pur con le migliori intenzioni - esclude l’altro, non fa che separarsi da una parte di se stesso poiché, come continua la citazione di cui sopra: «l’assoluto che si riceve è quello che si condivide» (P.A. LESORT, Une brassée de confessions de foi, Seuil, p. 191).
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koufax73 · 3 years
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Maestro Pellegrini: "Un'Altra luna" è il nuovo singolo
Maestro Pellegrini: “Un’Altra luna” è il nuovo singolo
https://open.spotify.com/album/5aehAoESQLdeMSLwxkO95d?si=lMiO-knyToCpwjLasYRRUQ Dal 26 marzo è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming Un’altra Luna (Blackcandy Produzioni/Believe), il nuovo brano di Maestro Pellegrini. Un’altra Luna è il racconto onirico di un ipotetico futuro nel quale la Terra non sarà più abitabile e l’umanità cercherà un altro luogo dove…
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lamilanomagazine · 4 months
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Capodanno a Lecce: la novità del concerto gratuito in teatro del 1° gennaio
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Capodanno a Lecce: la novità del concerto gratuito in teatro del 1° gennaio La mattina del 1° gennaio, giornata mondiale della Pace, il Comune di Lecce in collaborazione con PugliArmonica e con l'Associazione Musicale Salentina offrirà alla cittadinanza al Teatro Apollo il Gran concerto di Capodanno della Banda della Città di Lecce "Nino Farì" diretta dal maestro Giovanni Pellegrini. L'ingresso al teatro sarà gratuito fino ad esaurimento posti. Il concerto avrà inizio alle 11, avrà la durata di circa 90 minuti, il programma musicale prevede arie dalla Norma, dalla Carmen, da L'italiana in Algeri, dal Barbiere di Siviglia, dalla Traviata, dalla Cenerentola, dalla Turandot e si concluderà con la Marcia di Radetzky. La Banda della Città di Lecce "Nino Farì" è stata costituita per volontà di questa Amministrazione comunale nel 2019 recuperando una lunga tradizione bandistica risalente alla metà dell'Ottocento. È composta da 38 elementi, organizzata come una tradizionale "banda da giro" con la direzione affidata al maestro Pellegrini con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare un fenomeno che è parte del patrimonio artistico, storico, culturale e sociale della città, profondamente radicato nella coscienza collettiva e nella tradizione del territorio e che, nel tempo, ha scandito i più importanti momenti della vita civile e religiosa della comunità, avvicinando alla musica ampi strati di popolazione. «Festeggiamo in piazza, nello spazio pubblico, con iniziative gratuite e accessibili per tutti, anche quest'anno, grazie ai bei concerti che l'amministrazione comunale – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – offrirà ai leccesi, ai visitatori e ai turisti che sono in città in questi giorni. La novità di quest'anno è il concerto di Capodanno che offriremo gratuitamente alla città la mattina del Primo Gennaio al Teatro Apollo, con la Banda di Lecce diretta dal Maestro Pellegrini che suonerà le arie più belle in segno di augurio per un nuovo inizio. Sarà un'emozione trovarsi insieme in teatro a Capodanno, per festeggiare e per dare ancor più forza alla promozione della tradizione bandistica che abbiamo cercato di valorizzare in questi anni». «Abbiamo condiviso subito l'idea del sindaco – aggiunge l'assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo – mettendo a disposizione il teatro che ricordo sarà aperto dalle 10 per accogliere il pubblico che ama la musica di tradizione». Se l'anno nuovo comincerà con la musica d'opera, quello vecchio si concluderà nel segno della musica pop e popolare con un doppio appuntamento gratuito in piazza Libertini. Il 30 dicembre, alle 21, protagonista sarà Raf, all'anagrafe Raffaele Piepoli, cantautore fra i più amati, padre del pop italiano, che annovare fra i suoi successi la hit internazionale "Self Control", "Cosa resterà", "Gente di mare" (che si è classificato tra i primi veri successi italiani all'Eurofestival), "Il battito animale", "Due", "Sei la più bella del mondo", "Infinito" e "In tutti i miei giorni". Come autore, ha firmato la celebre "Si può dare di più" portata al successo da Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato 14 album in studio vendendo 10 milioni di dischi in tutto il mondo. In scaletta a Lecce anche il suo ultimo singolo "80 voglia di te", un concentrato di musica pop che attraversa generazioni e che Raf racconta con queste parole: «Gli anni ottanta non sono soltanto qualcosa che resta in un passato nostalgico ma le novità di quel decennio ancora oggi fanno tendenza. I rifermenti espliciti nel titolo, il linguaggio e le sonorità di "80 voglia di te" sono un omaggio alla leggerezza di quegli anni memorabili che cambiarono il mondo». Il singolo sarà contenuto nel nuovo album "La mia casa", che fa parte dell'omonimo progetto che prevede anche l'autobiografia scritta insieme a Cosimo Damiano Damato e il tour. La notte del 31 dicembre, ad animare la piazza nell'attesa del 2023 sarà la musica travolgente di Enzo Petrachi con la sua Folkorchestra e di Claudio Prima con la Bandadriatica insieme ad altri artisti. Petrachi riproporrà i grandi successi del repertorio folk leccese scritti dal padre Bruno, da "Arcu de Pratu" a "Mieru, pezzetti e cazzotti", mentre Bandadriatica guidata dall'organettista, compositore e cantante Prima, coniuga la musica popolare salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee, come una complessa "babilonia", dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale. Fra i pezzi che saranno eseguiti, anche l'ultimo singolo "Capisutta". «Quest'anno torniamo al doppio appuntamento in piazza Libertini come abbiamo fatto nel 2017, 2018 e 2019 – sottolinea l'assessore allo Spettacolo Paolo Foresio – consapevoli del fatto che le presenze turistiche in questo periodo sono in aumento. Il 30 dicembre, dopo aver trascorso la giornata in giro per i Cortili Aperti a Natale, chiuderemo in bellezza con le canzoni di Raf, mentre il 31 aspetteremo l'anno nuovo in spensieratezza con una grande festa insieme ai nostri artisti del territorio, Enzo Petrachi e Claudio Prima con la Bandadriatica. I concerti sono finanziati con risorse comunali grazie all'extra gettito che abbiamo incassato per la tassa di soggiorno».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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xforgottenportrait · 4 years
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youtube
hi, I’m back editing stuff I guess!!
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