Tumgik
#piaceri
maurosempre · 4 months
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Piaceri: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.
(Bertolt Brecht)
...il toccarTi
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mynameis-gloria · 1 year
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Piaceri di casa, peccati di gola
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gregor-samsung · 1 year
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“ Lo scrittore e saggista austriaco Stefan Zweig, in un articolo del ’31, annotava che ogni essere umano «grazie al libro, non è piú murato solo con se stesso nel proprio ristretto campo visivo: può invece rendersi partecipe di tutti gli avvenimenti presenti e passati, dell’intero pensare e sentire dell’intera umanità». Attraverso i libri – continuava Zweig – «un mondo piú tumultuoso e selvaggio irrompeva all’interno delle mura dell’abitazione borghese»; grazie ai libri «ho intuito per la prima volta l’incommensurabile vastità del mondo e il piacere di smarrirmi in essa»; leggendo non si vede la realtà soltanto con i propri occhi, «ma con lo sguardo di innumerevoli anime». Chi legge segue il desiderio di vivere una vita “allontanante”, di lasciarsi magari alle spalle un mondo tetro e spiacevole, ed evadere in uno piú vasto, piú vario e piú ricco o piú intimo. L’“allontanamento” può salvare dal sentirsi schiacciati dal presente e dalle incombenze spesso uggiose del vivere. Chi legge può andare là dove altri non ci sono, in un territorio tutto suo, una “via del rifugio”. L’esperienza di un lettore non è limitata alla propria esistenza di uomo sulla terra. Nella vita, notava Antonio Tabucchi, «si può avere un grande amore, è già una fortuna, due grandi amori è un privilegio che tocca a pochi, ma l’esperienza umana è estremamente limitata»; tramite la letteratura invece, fonte di conoscenza, «tu entri, attraverso varie porte, in questo sentimento complesso che non potresti mai esperire in forma diretta, perché è chiaro che non possiamo essere simultaneamente, nella nostra breve vita, Anna Karenina e, poniamo, Tristano e Isotta o Emma Bovary o Giulietta e Romeo». Grazie ai libri riusciamo invece a vivere piú vite, non esclusivamente l’immediato nostro presente. Il libro è il pensiero vivente di una persona, separata da noi dallo spazio del tempo, e ci parla. Alla memoria personale aggiungiamo una memoria collettiva, e l’intrico delle due «allunga la nostra vita, sia pure all’indietro», scrive Umberto Eco nelle Sei passeggiate nei boschi narrativi, «[…] in qualche modo nel corso della nostra vita noi possiamo rabbrividire con Napoleone per un levarsi improvviso del vento dell’Atlantico su Sant’Elena, gioire con Enrico IV per la vittoria di Azincourt, soffrire con Cesare per il tradimento di Bruto». In un saggio del 1919, La lettura, ancora Virginia Woolf rilevava con rapita scrittura la magica possibilità umana del leggere come circostanza capace di far volgere la mente al passato, quando, grazie a una eventuale complice calma e calda mattina d’estate, un libro soltanto – dietro alle voci del presente, le figure, una fontana, le cose… – permette di aprire una strada infinita che si allunga sino a incontrare come in un fuga musicale una variazione innumerevole di altre voci, altre figure, altre fontane… Apre da quel momento la valorizzazione di uno spazio privato, il tempo lento del leggere in spazi sottratti alla giornata. “
Gian Luigi Beccaria, In contrattempo. Un elogio della lentezza, Einaudi (collana Vele), 2022. [Libro elettronico]
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senzacensura · 9 months
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qualbuonvento · 9 months
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sciatu · 2 years
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DOLCI SICILIANI & PICCOLA PASTICCERIA
Devo smetterla!! Basta con questi dolci, con l’illusione di temporaneo piacere che danno, con questo stordimento provvisorio che regalano per nascondere le spine del mondo, i fili spinati dietro cui rinchiudi i tuoi desideri ed i tuoi sogni. Non è forse così anche per il sesso che camuffiamo d’amore? Quel cercare negli angoli della strada, nei momenti in cui siamo soli, tra Instagram, Tik Tok e Tumbrl , tette e culi, voglie viscide come seta e disperazione solitaria cupa come oscuro velluto. Un voler nascondere la realtà, nella crema dei cannoli, tra piatti di carbonara e Influencer che ci strizzano l’occhio per poter tirare su due soldi come tutte le mignotte di strada. Basta i cornetti trasbordanti di crema al pistacchio, i bignè gonfi di crema Chantilly, l’eruzione di cremosa panna sulle granite di pistacchio o di caffè. E’ una droga legale, questo riempirsi di piaceri minimali, simulazioni di gioie irraggiungibili, come i video porno, è un masochistico piacere lo schiacciare tutti i “grilli parlanti” che dentro di noi dicono cose ragionevoli ma che obbligano ad uno sforzo, ad un viscoso ed estenuante impegno. Meglio fuggire in una torta a sette veli di cioccolato, in una cassata, in un sogno coperto di zucchero al velo, meglio illudersi nel sonno della coscienza che svegliarsi nel grigiore asfissiante della realtà. Meglio ignorare piuttosto che essere. Affondare la lingua nella ricotta di un cannolo e pensare di averla immersa dentro di lei e cercare il piacere mentre con la punta accarezzi la rossa ciliegina candita pensandolo il suo capezzolo....
I have to stop !! Enough with these sweets, with the illusion of temporary pleasure they give, with this temporary stun they give to hide the thorns of the world, the barbed wires behind which you lock your desires and dreams. Isn't that the same for sex that we disguise as love? That search in the street corners, in the moments when we are alone, between Instagram, Tik Tok and Tumbrl, boobs and asses, silky slimy cravings and lonely despair as dark as dark velvet. A desire to hide reality, in the cream of cannoli, between carbonara dishes and Influencers who wink at us to be able to raise a penny like all street whores. Just the croissants overflowing with pistachio cream, puffs puffed up with Chantilly cream, the eruption of creamy cream on pistachio or coffee granitas. It is a legal drug, this filling up with minimal pleasures, simulations of unattainable joys, like porn videos, it is a masochistic pleasure to crush all the "talking crickets" that inside us say reasonable things but which require an effort, a viscous and exhausting commitment. Better to escape in a seven-ply chocolate cake, in a cassata, in a dream covered with icing sugar, better to delude oneself in the sleep of conscience than to wake up in the suffocating greyness of reality. Better to ignore than to be. Sink your tongue in the ricotta of a cannolo and think you have plunged it inside her and seek her pleasure while with her tip you caress her red candied cherry, thinking of it as her nipple
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mermaidemilystuff · 1 year
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In questo pazzo sabato sera ho affilato il mio coltello preferito. Ho tagliato due peperoni con una semplicità paradisiaca e credo che questa sarà la gioia massima a cui io possa aspirare in questa serata
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spettriedemoni · 1 year
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Guilty pleasure
Sto vedendo video a nastro di barbiere vietnamite che fanno capelli, barba e massaggi ai clienti.
Lo sto trovando rilassante.
Ma come cazzo mi sono ridotto...
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C'è chi ha denaro, e c'è chi ha amore. Che alla fine, è la stessa ricchezza.
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clacclo · 1 year
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Trilussa revisited
L'olio ricopre il sale
che sul pane si posa.
La semplicità, spesso,
è un'ottima cosa.
@clacclo
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mynameis-gloria · 1 year
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Allora allora allora in questo sabato in totale libertà ho avuto la brillante idea di fare l'albero, ora è ufficialmente iniziato il periodo di Natale, tra le cose però preferite di oggi al primo posto ci sta la mia super spesa di ben 15 minuti, dritta al reparto vini e poi quello degli stuzzichini. Ebbene si! Stasera mi volevo viziare. Dato che è sabato è chiaro che il menù preveda pizza
Girovago da circa un' ora con indosso una vestaglia blu che svolazza ad ogni mio movimento e negli ultimi minuti si è aggiunto anche il calice. Ho messo la musica ed ho persino danzato, potevo forse non farlo?Rientra nel manuale "casa libera". Mi godo questo tempo in totale libertà, come se la casa fosse solo mia, queste occasioni sono oro e la serata è ancora lunga. Attendo la pizza mentre il vino mi bagna le labbra.
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contedivaldoca · 2 years
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I genitori camminano sempre in un campo minato
“Piccoli piaceri”, C. Chambers
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silviaaquilini · 2 years
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qualbuonvento · 10 months
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I piaceri semplici sono l'ultimo rifugio della gente complicata.
Oscar Wilde
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inesistenzadellio · 11 months
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"Nel gioco dell'amore in cui si affrontano egemonie diverse (quella dell'amante che cerca di conquistare l'amato, quella dell'amato che cerca di sfuggirgli riducendo, con questa resistenza, l'amante in schiavitù), Socrate introduce un altro tipo di dominio: quelle esercitato dal maestro di verità, dominio che egli è qualificato a esercitare per la sovranità che ha su se stesso.
[...]
Ma, proprio per questo, vediamo che l'erotica platonica introduce come questione fondamentale nel rapporto d'amore la questione della verità. E in una forma del tutto diversa da quella del logos cui bisogna sottomettere le proprie passioni nell'uso dei piaceri. Il compito dell'innamorato (compito che gli permetterà effettivamente di raggiungere quello che è il suo scopo) è di riconoscere che cosa sia veramente l'amore che si è impadronito di lui. È qui, la risposta alla sfida di Aristofane modifica la risposta che quest'ultimo dava: non è l'altra metà di sé che l'individuo cerca nell'altro; è il vero cui la sua anima è affine. Di conseguenza, il lavoro etico che dovrà fare sarà quello di scoprire e di mantenere, senza mai allentarlo, quel rapporto con la verità che era il segreto supporto del suo amore."
- Storia della sessualità - L'uso dei piaceri. (M. Foucault)
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