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#udienza generale
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Raccolta integrale delle 4 Udienze del beato Giovanni Paolo I
Raccolta integrale delle 4 Udienze del beato Giovanni Paolo I
Nelle uniche 4 Udienze Generali che il neo Beato Pontefice Giovanni Paolo I (al secolo Albino Luciani, Patriarca di Venezia) è riuscito a pronunciare, troviamo una raccolta eccezionale e, diremo, quasi fosse un tesoro, la perla nel campo, il suo testamento catechetico che faremo bene a leggere e meditare. Giovanni Paolo I iniziando DALL’UMILTA’, voleva approfondire, appunto, i cardini del…
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dueminuti · 4 months
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FLORIDIA. “NELLA CHIESA DEL GIARDINELLO TORNA L’IMMAGINE DELLA MADONNA”
“A partire dal 1720 l’immagine della “Madonna del Giardinello”, raffigurante la Santa Vergine col Bambin Gesú, fu oggetto di devozione dei floridiani ma nel 1969 l’immagine sacra fu trafugata e la chiesetta cadde nel totale abbandono”. Queste le parole di don Salvatore Savaglia, parroco della Parrocchia Maria Santissima del Carmelo (Chiesa del Carmine).Don Salvatore lo scorso 2 Maggio, in…
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sauolasa · 1 year
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Udienza generale acrobatica a Piazza San Pietro
I Black Blues Brothers si esibiscono davanti a un divertito Papa Francesco
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colonna-durruti · 2 months
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Anticlericali
Oggi 7 marzo la Chiesa festeggia S. Cirillo (370 - 444), assassino di Ipazia, per mezzo di 500 monaci da lui aizzati. Lo storico contemporaneo Socrate ci dice che il vescovo Cirillo la fece ammazzare per far accettare la beatificazione del monaco teppista Ammonio, che il prefetto di Alessandria, Oreste, fece giustiziare. La filosofa e scienziata Ipazia, sosteneva nella Alessandria cristianizzata, la cultura greco romana, mentre ebrei e cristiani lottavano tra loro per predominare sugli ultimi pagani tollerati, distruggendone i libri e i templi o convertendoli come propri edifici di culto. Ipazia aveva molto ascendente su Oreste; fu mandata una squadra di monaci teppisti detti «parabolani» capeggiati dal lector Pietro (ἀναγνώστης: dunque non un analfabeta) che costituivano, per Cirillo, una specie di «guardia del corpo»: Ipazia fu catturata per la strada, denudata, lapidata, fatta a pezzi e bruciata. Cirillo fu santificato per coprire il massacro e dare un'aura mistica all'assassinio. Gli storici cristiani tentano di screditare il racconto di Socrate attraverso una grossolana falsificazione, quella di essere nato un secolo dopo. Per papa Ratzinger Cirillo fu un “instancabile e fermo” testimone di Gesù Cristo, “Verbo di Dio incarnato” e il 3 ottobre 2007 dedicò alla “grande figura” di uno dei Padri della Chiesa un'intera udienza generale.
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realnews20 · 59 minutes
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Giustizia & Impunità “Le immagini di Polzer dimostrano senza alcun dubbio che il soggetto identificato come Bellini era a Bologna in stazione il giorno della strage”. Il sostituto procuratore generale di Bologna Nicola Proto, ha chiesto la conferma dell’ergastolo davanti alla Corte d’assise d’appello di Bologna per l’ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato di essere uno degli autori della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in concorso con gli ex Nar già condannati e con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti e non più imputabili, ma ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato. Bellini in primo grado è stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno di un anno. A processo anche l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, condannato a 6 anni per depistaggio dalla Corte d’sssise di Bologna e l’ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, Domenico Catracchia, condannato a 4 anni per false informazioni al pm. Il sostituto Pg ha parlato dell’attendibilità di Maurizia Bonini, ex moglie di Paolo Bellini, che con le sue dichiarazioni, riconoscendolo nel video amatoriale in stazione la mattina della strage, ha fatto cadere l’alibi che per 40 anni ha coperto l’ex terrorista di Avanguardia nazionale. “Questo delitto è inconfessabile” e la vicenda della strage del 2 agosto è “infestata dai depistaggi”, che “impediscono la ricostruzione di ogni singolo ruolo” ha sostenuto l’accusa. Al dibattimento è stato accertato che Bellini si precostituì l’alibi utilizzando la nipote Daniela, e questo è un fatto agghiacciante. La caduta dell’alibi precostituito per sviare l’evento – ha aggiunto Proto – diventa prova a suo carico. Quindi non abbiamo solo la prova della presenza di Bellini in stazione, ma c’è anche l’alibi precostituito. Quell’alibi serve a togliere Bellini da Bologna”. Il sostituto ha poi affrontato i rapporti tra Bellini, destra eversiva, e i servizi segreti deviati. “Bellini non solo era inserito nella destra eversiva, ma era anche conosciuto nell’ambiente, tanto che Gilberto Cavallini aveva inserito il suo nome (anche se riportato come Giorgio Bellini, ndr) nella sua agenda”, ha detto Proto. E ancora: “Il collegamento con i servizi passa poi per i rapporti con l’allora procuratore capo di Bologna Ugo Sisti. Sisti era strettamente collegato ad Aldo Bellini, al senatore dell’Msi Franco Mariani e al generale Pietro Musumeci del vecchio Sismi”. Nella prossima udienza, fissata al 22 maggio, la Procura generale si concentrerà invece sulle posizioni di Segatel e Catracchia. Conclusa la requisitoria del Pg sarà poi la volta dei legali dei familiari delle vittime della strage, in rappresentanza delle parti civili. Articolo Precedente Nell’inchiesta di Genova indagato anche Paolo Piacenza, commissario dell’Autorità Portuale Articolo Successivo Morta precipitando dalla zipline, primi avvisi di garanzia ai dipendenti della Fly Emotion.
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ildiariodibeppe · 2 months
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«Ci sono persone dotte che conoscono Gesù nei suoi molti dettagli e persone semplici che non hanno conoscenza di questi dettagli, ma lo hanno conosciuto nella sua verità».
(BENEDETTO XVI, Udienza generale, 8 ottobre 2008)
Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza.
(Stephen Hawking)
Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.
(Dal film L’attimo fuggente)
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Udienza generale del Papa a Piazza San Pietro
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Nos cuidamos de no comer cosas que nos hagan mal, y al mismo tiempo nos "intoxicamos" con otras que descomponen, no el estómago, sino el corazón...
Mantengamos la salud del corazón, alimentados con buenos sentimientos, y eso será lo que podremos dar a otros. 7 de febrero de 2024 Liturgia de las horas 07 – 2 – 2024 Udienza Generale Testimonios Aportes, actualidad y otros… La tierra natal de Mama Antula prepara celebraciones por su canonización Lugares para visitar… ¿Quién es Theodor Herzl?
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giancarlonicoli · 5 months
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6 dic 2023 14:06
COLPO DI SCENA! - ARIANNA FONTANA, CAMPIONESSA DI SHORT TRACK E ATLETA ITALIANA PIÙ MEDAGLIATA ALL’OLIMPIADE, È RIUSCITA A FAR RIAPRIRE IL PROCESSO SPORTIVO CONTRO TOMMASO DOTTI E ANDREA CASSINELLI GRAZIE A UN AUDIO REGISTRATO IN CUI I DUE AMMETTEREBBERO L’INTENZIONALITÀ DI AVERLA FATTA CADERE IN UN ALLENAMENTO MISTO A COURMAYEUR NEL 2019 - GLI SCAZZI CON LA FEDERGHIACCIO, LA MINACCIA DI GAREGGIARE CON GLI STATI UNITI E L'ACCUSA: "C'ERA CHI NON MI VOLEVA ALLE OLIMPIADI..." -
Estratto dell’articolo di Gaia Piccardi per www.corriere.it
Arianna Fontana , l’atleta azzurra più medagliata all’Olimpiade (11 podi, di cui due ori), e i due compagni di squadra che ha accusato di averla fatta cadere in un allenamento misto a Courmayeur nel 2019, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, nella stessa stanza per la prima volta.
È successo ieri nell’udienza davanti al Tribunale federale (tre giudici donne) che dovrà decidere se prosciogliere o condannare i due atleti per violazione dell’art.1 del Regolamento di giustizia (pene dalla diffida alla radiazione), alla presenza del Procuratore nazionale del Coni Alessandra Flamminii Minuto (che assisterà a tutte le udienze) e del Procuratore della Federghiaccio (Fisg) Marco Cozzi. E la tensione nell’aula di via Piranesi era ben più spessa delle lame dello short track.
Vicenda delicata, archiviata dalla Procura Fisg dopo una prima indagine, riaperta prima dell’estate grazie alla prova regina presentata da Fontana: una registrazione audio del meeting di squadra del giorno dopo l’allenamento incriminato, in cui Dotti e Cassinelli, poi deferiti, avrebbero ammesso l’intenzionalità del gesto.
[…] la registrazione fatta a titolo difensivo è ammissibile benché presentata in un secondo tempo, la Procura federale non era al corrente dell’audio e quindi bene ha fatto a riaprire le indagini in presenza della «prova principe» […] Ma soprattutto, in questa prima udienza interlocutoria, Fontana segna un punto importate quando il Tribunale respinge l’eccezione sulla costituzione della fuoriclasse come parte del processo: l’atleta è a buon diritto presente nel procedimento anche se non potrà essere sentita come testimone.
[…] l’interesse primario della campionessa olimpica è ottenere un risarcimento (perlomeno) morale in quella che lei definisce una «battaglia di giustizia contro un ambiente tossico», è corretto che vi prenda parte. Il diritto soggettivo, insomma, è riconosciuto. Ce n’è anche uno collettivo: il fatto, accaduto in un allenamento misto uomini/donne, potrebbe ripetersi (Dotti e Cassinelli, peraltro, sono attualmente infortunati).
L’udienza è aggiornata al 16-17 gennaio per l’audizione dei testimoni (tra cui il segretario generale Sanfratello, il d.t. azzurro Gouadec e Cynthia Mascitto, atleta italo-canadese oggi non più tesserata Fisg che sulla qualità dell’ambiente in squadra ha portato una sua testimonianza). Dalla sentenza, a occhio in primavera, dipende il futuro in azzurro di Arianna Fontana
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personal-reporter · 6 months
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Natale 2023 in Vaticano
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Ottocento anni fa, san Francesco d'Assisi realizzò il primo presepe e Onorio III approvò per i Frati Minori la Regola Bollata e, per questo duplice anniversario, la rappresentazione della Natività in Piazza San Pietro e nell'Aula Paolo VI del Natale 2023 arriveranno dalla Valle Reatina nella Diocesi di Rieti, mentre il monumentale albero di Natale viene dall'alta Valle Maira, nel comune di Macra, in provincia di Cuneo. La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale si terranno in Piazza San Pietro, sabato 9 dicembre, alle 17 presieduta dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza di suor Raffaella Petrini, Segretario Generale dello stesso Governatorato. Al mattino, le Delegazioni di Rieti e di Macra saranno in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni. Ha lo scopo di raccontare l'atmosfera del Natale 1223 il Presepe in piazza San Pietro, quando san Francesco, di ritorno da un viaggio in Terra Santa, decise di rievocare la nascita di Gesù, in un paese che gli ricordava Betlemme come lo era  Greccio, un borgo nel reatino tra le rocce a 700 metri di altezza. Piazza San Pietro si trasformerà per un po’ nella medioevale Greccio, dove intorno alla greppia e al bue e all'asinello saranno collocati coloro che realizzarono il desiderio del Poverello, come il nobile Giovanni Velita e sua moglie Alticama, tre frati compagni del Santo e alcuni pastori, come scrisse  Tommaso da Celano, che descrisse il primo presepe vivente della storia. La scena avrà al centro l'affresco della grotta di Greccio dove un frate minore celebra la messa, in presenza di san Francesco che ha in braccio il Bambinello e la Madonna, con accanto San Giuseppe in adorazione e il bue e l'asinello. La struttura ricorderà la roccia del Santuario di Greccio con un abbraccio al colonnato di Piazza San Pietro ed è collocata su una base ottagonale in ricordo degli ottocento anni dell'evento, con introno una vasca dove scorre il fiume Velino con le sue acque che dalla Valle Santa giungono fino a Roma, rimanda al Cantico delle Creature e alla storia della valle così ricca di acque, a cui sono legate le vicende delle popolazioni che l'abitano. Nella rappresentazione ci sarà anche un riferimento anche ai quattro Santuari francescani e alla città di Rieti e l’opera è stata realizzata dagli esperti artigiani che hanno interpretato un progetto del presepista Francesco Artese mentre i personaggi, di grandezza naturale, sono in terracotta dipinta e montati su una struttura in ferro impagliata con vestiti dell'epoca. Anche nell'Aula Paolo VI, migliaia di tessere di vetro veneziano, ideate dall'artista del mosaico Alessandro Serena di Spilimbergo,  narreranno la rappresentazione della nascita di Gesù con presenti, come ottocento anni fa, San Francesco e Santa Chiara che, nonostante non fosse a Greccio, simboleggia la presenza dell'universo femminile del francescanesimo. Al termine dell'esposizione in Vaticano tutte le opere monumentali saranno esposte permanentemente a Rieti. Invece l'abete bianco, alto quasi 25 metri, proviene dall'alta valle alpina che prende il nome dal torrente che la percorre nella sua lunghezza, cioè il Maira, nel comune di Macra, dove centinaia di migliaia di piante autoctone crescono una accanto all’altra. Il comune di Macra oggi è il punto di congiunzione tra la bassa e l’alta valle Maira, un luogo di soste e di scambio, ed è costituito da 17 borgate e frazioni, nate nel 1928 dalla fusione di Alma ed Albaretto e creati come comuni autonomi nel 1602. Ed è grazie ai parrocchiani di Albaretto di Macra, fieri delle tradizioni, che è nata l'iniziativa di donare l’albero di Natale a Papa Francesco,  resa possibile con il contributo del comune di Cuneo. Una particolarità riguarda l’addobbo dell’albero, che sarà caratterizzato dalla presenza sull’albero di migliaia di stelle alpine della ditta Piumatto della Edelweiss di Villar San Costanzo, simboleggiano la neve e portano in Piazza San Pietro il fiore che caratterizza la valle Maira. L'allestimento dell'illuminazione e la cerimonia sono curate dalla Direzione delle Infrastrutture e Servizi del Governatorato e dal Coordinamento Eventi del Governatorato, mentre ’albero e i Presepi rimarranno esposti fino alla conclusione del Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, prevista per domenica 7 gennaio 2024. Read the full article
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reginadeinisseni · 7 months
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Il Cane e il Suo Generale - Trailer Cartone Animato by Film&Clips
TONINO GUERRA
Il cane e il suo generale (Le Chien, le Général et les Oiseaux) è un film d'animazione franco-italiano del 2003 diretto da Francis Nielsen.
Un anziano generale russo in pensione fa tutte le notti lo stesso sogno: quando, molti anni prima, appiccò il fuoco a Mosca, occupata da Napoleone, mettendo delle schegge di legno incendiarie nelle code dei piccioni. A distanza di molti anni, è ancora tormentato dal ricordo degli uccelli in fiamme ed è attaccato ogni giorno da tutti i volatili di Pietroburgo, che vogliono vendicare i loro simili. Un giorno, gli uccelli sono messi in fuga da un cane, rimasto senza padrone, che segue il generale fino a casa: non riuscendo a scacciarlo, egli cerca qualcuno a cui affidarlo e lo cede a un venditore ambulante pagandolo perché lo prenda con sé, ma poi decide di riprenderlo con sé. L'uomo però dice che il cane è scappato; il generale e il suo servitore lo cercano e lo ritrovano davanti alla porta di casa. Il generale lo chiama Bonaparte, in ricordo del suo vecchio nemico, e mentre osserva il ritratto della moglie morta ha l'ispirazione per ottenere finalmente il perdono per la sua azione di tanti anni prima: liberare tutti gli uccelli dalle gabbie. Il primo giorno è il generale a liberare gli uccellini in vendita al mercato, ma dopo aver constatato il piccolo numero di esemplari rilasciati e aver dovuto rifondere i venditori di tasca propria, egli si rende conto che è necessario cambiare strategia. Bonaparte raduna sulla Neva ghiacciata un gran numero di cani, e il suo padrone si mette a scrivere sui muri "I cani reclamano la libertà degli uccelli". I padroni dei cani cercano di riprenderli con sé, ma solo il cane guida di un cieco ubbidisce al richiamo; gli altri rimangono sul fiume ghiacciato, benché il disgelo s'avvicini. Al ritorno dello zar Alessandro II in città, il generale si fa ricevere in udienza e gli strappa il decreto con cui ordina di liberare tutti gli uccelli della città. Gli uccelli prima in gabbia possono così spiccare il volo e fanno piovere fiori (anziché i soliti escrementi) sul generale e la città.
La sceneggiatura è ispirata alla vita del padre della Contessa di Ségur (autrice del romanzo Les Malheurs de Sophie), il conte Fëdor Rostopčin (1763-1826). Questi, nel 1812, era il governatore di Mosca al momento dell'ingresso in città della Grande Armée. Malgrado l'opposizione dei proprietari delle dimore più belle, organizzò il grande incendio che costrinse Napoleone ad una ritirata disastrosa. Sebbene il piano fosse riuscito, si trovò ad essere malvisto a tal punto da andare in esilio in più paesi, tra i quali la Francia nel 1817. Tornò a vivere in Russia solo poco prima della sua morte.
Francia, Italia Anno 2003 Durata 75 min Genere animazione Regia Francis Nielsen Sceneggiatura Tonino Guerra Produttore Stéphane Tchalgadjieff e Raphaël Berdugo Produttore esecutivo Danièle Gégauff Casa di produzione Solaris Roissy Films Téva Prima Film Gam Films Rai Fiction Canal+ Distribuzione in italiano Mikado Film Montaggio Alice Boitard Musiche Andrea Guerra Art director Andreï Khrjanovski Character design Sergej Barkhin Animatori Bruno Wouters Sfondi Patrick Clerc Doppiatori originali Philippe Noiret: il narratore Michel Elias: il cane François Jérosme: il generale Marie Vincent Doppiatori italiani Tonino Guerra: il narratore / il generale
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Depistaggio Borsellino, Pg: "Apporto decisivo 007"
(Adnkronos) - (dall’inviata Elvira Terranova) – Parla di “apporto decisivo dei Servizi segreti” nel depistaggio sulla strage di via D’Amelio, ma anche del ruolo che il Sisde “ha svolto in tutti questi anni”. Arrivando a definire “il personale” dei “Servizi segreti” “il vero convitato di pietra di questo processo”. Il sostituto procuratore generale di Caltanissetta Gaetano Bono non usa giri di parole nel suo intervento alla prima udienza del processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage costata la vita, il 19 luglio del 1992, al giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Depistaggio Borsellino e i servizi segreti Alla sbarra, ancora una volta, i tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. Tutti accusati di concorso in calunnia aggravata dall’avere favorito Cosa nostra. Nella sentenza di primo grado, emessa il 12 luglio del 2022, era caduta l’aggravante mafiosa per due dei tre poliziotti imputati del processo. Per Bo e Mattei scattò quindi la prescrizione, mentre Michele Ribaudo era stato assolto. Sono tutti presenti, i poliziotti, seduti uno accanto all’altro sulla panca accanto all’ingresso dell’aula angusta, troppo piccola per contenere tutti i legali e i rappresentanti dell’accusa. “Quindi, anche gli odierni imputati, hanno agito sotto la gestione La Barbera”, l’ex Questore di Palermo nel frattempo deceduto ndr, che guidava il ‘Gruppo Falcone e Borsellino’. Per il giovane pg “non si può escludere il ruolo che il Sisde ha avuto negli anni”. E aggiunge: “Dopo 31 anni ci sono ancora zone d’ombra sulla strage di via D’Amelio e questo processo cercherà di dipanare alcune di queste zone d’ombra”. In prima fila, sul banco dell’accusa c’è anche il neo Procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna, insieme con il sostituto pg Antonino Patti e il pm Maurizio Bonaccorso, applicato dalla Procura per questo processo, che ha presentato l’accusa in primo grado, dopo l’addio di Stefano Luciani e Gabriele Paci, andati rispettivamente a Roma e Trapani. In aula anche due delle parti civili del processo di primo grado, Gaetano Murana e Giuseppe La Mattina, ingiustamente condannati all’ergastolo, dopo le accuse false dell’ex pentito Vincenzo Scarantino. Assenti, invece, i figli del giudice Borsellino, Lucia, Manfredi e Fiammetta. All’inizio dell’udienza la difesa del poliziotto Mario Bo ha depositato presso la Corte nuovi documenti con la richiesta di rinnovamento dell’istruttoria dibattimentale. Il pm Bonaccorso ha chiesto la deposizione del gip Montalto “Si tratta, in particolare, di motivi aggiunti depositati il ​​21 settembre, con nota del Ministero dell’Interno, quale prova sopravvenuta e un secondo deposito, avvenuto il 13 ottobre 2023, per l’acquisizione di due note della Dia di Caltanissetta”, spiega il Presidente della Corte d’appello Giovambattista Tona. Nel corso dell’udienza, il pm Bonaccorso ha chiesto alla Corte la deposizione del Presidente dei gip del Tribunale di Palermo Alfredo Montalto. Dovrebbe essere ascoltato in quanto l’8 settembre del 1992 aveva interrogato Salvatore Candura, dopo l’arresto. Candura è l’ex pentito che si autoaccusò del furto della 126 utilizzata come autobomba per la strage di via d’Amelio. Accuse e arresti Dopo essere stato arrestato il 5 settembre del ’92 per violenza sessuale -accusa dalla quale venne poi assolto- assieme a Roberto e a Luciano Valenti, zio e nipote, mentre era in cella con quest’ultimo, si autoaccusò del furto dell’utilitaria. Alla moglie però avrebbe detto di essere innocente, ”di non aver commesso alcuna violenza sessuale che era solo una scusa e che non sapeva niente della macchina”. In un secondo momento confidò alla donna anche di essere stato costretto ad autoaccusarsi di quel furto. Bonaccorso ha chiesto anche l’audizione dell’avvocato Giuseppe Gerbino, allora difensore di Candura e dell’ex questore Vincenzo Ricciardi. Nel corso dell’udienza ha preso la parola anche l’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, nonché marito di Lucia Borsellino, figlia maggiore del giudice. “Questo è un processo che ha un rischio grossissimo di prescrizione. La famiglia Borsellino, che io rappresento, e noi chiediamo che questo processo abbia un percorso il più possibile veloce, perché non accetteremmo il rischio di una prescrizione. Ecco perché chiediamo alla Corte d’Appello di dare al processo una corsia preferenziale assoluta”. Immediata la replica dell’avvocato Giuseppe Panepinto, legale di Mario Bo: “Gli unici danneggiati dal processo allo stato sono gli imputati, che senza la prescrizione, avrebbero avuto una assoluzione completa”, ha detto. Depositata una relazione di un sopralluogo eseguito nel 1994 da Scarantino Il pm Maurizio Bonaccorso ha depositato, sempre oggi, una relazione di un sopralluogo effettuata nel mese di giugno del ’94 da Vincenzo Scarantino al quale avrebbe preso parte un agente di polizia, sempre della Squadra mobile, indagato dalla procura di Caltanissetta per false dichiarazioni al tribunale dopo il processo di primo grado. La relazione è stata trovata durante il trasloco degli uffici della Mobile di Palermo per dei lavori di ristrutturazione. Al termine di una camera di consiglio, il Presidente Giovambattista Tona ha accolto un termine di difesa richiesto dai legali fissando un rinvio al prossimo 28 novembre. La Corte ha sospeso i termini di prescrizione per una settimana, dal 21 al 28 novembre, perché un difensore è imputato in altro procedimento. Il Presidente della Corte d’Appello Giovambattista Tona ha, infine, reso noto il calendario delle successive udienze. Che si terranno il 5 dicembre, il 12 dicembre e il 19 dicembre. [email protected] (Web Info) Read the full article
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valeria-manzella · 8 months
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\Cari fratelli e sorelle, oggi celebriamo la memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli che, mosso dall’amore per Cristo, si è impegnato in favore degli emarginati della società\Il suo esempio sproni anche noi ad essere vicini ai fratelli bisognosi\L’odierna memoria liturgica di San Vincenzo de’ Paoli ci ricorda la centralità dell’amore del prossimo\Esorto ciascuno a coltivare l’atteggiamento di attenzione agli altri e di apertura a quanti hanno bisogno di voi\Papa Francesco\Udienza Generale\
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nuovi-materiali · 9 months
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𝐀 𝐃𝐎𝐑𝐌𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐃𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐃𝐈𝐎
𝐀𝐒𝐒𝐔𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐁𝐄𝐀𝐓𝐀 𝐕𝐄𝐑𝐆𝐈𝐍𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐈𝐀
L’Assunzione della Vergine esprime in modo mirabile l’adagio patristico diffusosi, a partire da Ireneo di Lione, nel II secolo: «Dio si è fatto uomo perché l’uomo possa diventare Dio». Diventare Dio: vale a dire, un vivente la cui vita non ha limiti, una vita liberata dal male e dalla morte
Sulla conclusione della vita terrena di Maria, la Costituzione dogmatica Lumen gentium (n. 59), riprendendo la costituzione apostolica Munificentissimus Deus definente il dogma dell'Assunzione, afferma: «L'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in corpo e anima». Con questa formula, il Concilio non si pronuncia sulla questione della morte di Maria. Pio XII tuttavia non intese negare il fatto della morte, ma soltanto non giudicò opportuno affermare solennemente, come verità che doveva essere ammessa da tutti i credenti, la morte della Madre di Dio.
Alcuni teologi, in verità, hanno sostenuto l'esenzione della Vergine dalla morte e il suo passaggio diretto dalla vita terrena alla gloria celeste. Tuttavia questa opinione è sconosciuta fino al XVII secolo, mentre in realtà esiste una tradizione comune che vede nella morte di Maria la sua introduzione alla gloria celeste.
È possibile che Maria di Nazaret abbia sperimentato nella sua carne il dramma della morte? Riflettendo sul destino di Maria e sul suo rapporto con il divin Figlio, chiosa san Giovanni Paolo II, si dovrebbe rispondere affermativamente: dal momento che Cristo è morto, sarebbe difficile sostenere il contrario per la Madre. In questo senso hanno ragionato i Padri della Chiesa, che non hanno avuto dubbi al riguardo.
È vero che nella Rivelazione la morte è presentata come castigo del peccato. Tuttavia il fatto che la Chiesa proclami Maria liberata dal peccato originale per singolare privilegio divino non porta a concludere che Ella abbia ricevuto anche l'immortalità corporale. La Madre non è superiore al Figlio, che ha assunto la morte, dandole nuovo significato e trasformandola in strumento di salvezza.
Il Nuovo Testamento non fornisce alcuna notizia sulle circostanze della morte di Maria. Questo silenzio induce a supporre che essa sia avvenuta normalmente, senza alcun particolare degno di menzione. Se così non fosse stato, come avrebbe potuto la notizia restare nascosta ai contemporanei e non giungere, in qualche modo, fino a noi?
Però, fin dai primi secoli del cristianesimo, ad opera della comunità giudeo-cristiana, si tramandano storie orali circa il corso ultimo della vita della Vergine. Alla fine II secolo queste tradizioni vengono messe per iscritto formando così testi apocrifi in cui si delineano particolari circa la Dormizione o il Transito della Vergine, che col tempo hanno influenzato i padri della Chiesa, scrittori medioevali, pittori e poeti.
In alcuni Padri della Chiesa troviamo la descrizione di Gesù stesso che viene a prendere sua madre nel momento della morte, per introdurla nella gloria celeste. Essi presentano, così, la morte di Maria come un evento d'amore che l'ha condotta a raggiungere il suo divin Figlio per condividerne la vita immortale. Alla fine della sua esistenza terrena, Ella sperimenterà, come Paolo e più di lui, il desiderio di essere sciolta dal corpo per essere con Cristo per sempre (cfr Fil 1,23).
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cfr. Giovanni Paolo II,  Udienza Generale, 25 giugno 1997
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e-o-t-w · 1 year
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Eyes on the world #131
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La prima di febbraio è una puntata extra-large.
Una nuova, grande e articolata questione è emersa in settimana e le sue sfaccettature – oltre a essere tante – sono in continua evoluzione. Ma fare il punto è necessario. Inoltre abbiamo aggiornamenti dai viaggi della premier, dall’Ucraina, da Israele e dagli USA. Così, per non annoiarci.
Preparatevi, si vola 👇
🧑‍⚖ CASO COSPITO: ATTACCATE DUE AMBASCIATE IN EUROPA. CHI È ALFREDO COSPITO E PERCHÉ SE NE PARLA
(1) In settimana non si è quasi parlato d’altro. Facciamo un po’ d’ordine sulla faccenda in toto. Tra venerdì e sabato scorsi sono avvenuti due attacchi alle sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona, entrambi riconducibili all’area anarchica. Nel primo caso, nel quartiere di Schöneberg, sono state incendiate due auto, una delle quali appartenente a Luigi Estero (funzionario dell’ambasciata italiana). Non c’è stata alcuna rivendicazione, ma nella mattinata di sabato il ministero degli Esteri italiano – in collaborazione con le forze dell’ordine – ha reso noto che il fatto è legato alle proteste di gruppi anarchici a sostegno di Alfredo #Cospito. L’uomo, tra le figure più note proprio nell’ambiente anarchico, si trova al momento in carcere e dal 19 ottobre scorso ha iniziato uno sciopero della fame contro il regime del 41-bis (il cosiddetto “carcere duro”) al quale è sottoposto attualmente. Le proteste sono aumentate nell’ultimo periodo in concomitanza con il peggioramento delle sue condizioni di salute, oltre al fatto che la sua condanna rischia di trasformarsi presto – dai 20 anni iniziali – in ergastolo ostativo, ovvero senza alcun tipo di beneficio di legge e senza possibilità di abbreviare o convertire la pena. L’incendio di Berlino è stato collegato alla matrice anarchica poiché un caso simile avvenne all’inizio di dicembre all’ambasciata italiana in Grecia, interessando stavolta Susanna Schlein (sorella della candidata PD Elly Schlein e prima consigliera della sede diplomatica tricolore di Atene). Contemporaneamente all’attacco in Germania, cinque persone hanno fatto irruzione nel consolato generale italiano a Barcellona, imbrattando una parete dell’edificio con frasi di solidarietà per Cospito e condanna per lo Stato italiano. I 5 sono stati identificati, rilasciati poco dopo e le scritte cancellate. Anche in Italia ci sono state proteste e danni riconducibili all’area anarchica, sia a Roma che a Torino. Ma qual è la storia di Alfredo Cospito? L’uomo ha militato nella Federazione anarchica informale (FAI), un gruppo che appoggia la lotta armata contro lo Stato. Nel 2013 ferì a colpi di pistola Roberto Adinolfi (dirigente dell’Ansaldo, azienda attiva nel settore energetico) e fu condannato da 10 anni e 8 mesi di carcere. Durante la sua permanenza dietro le sbarre, venne accusato di aver messo due pacchi bomba davanti alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano (CN) nel 2006, la cui esplosione non causò morti o feriti. Durante il processo, la FAI fu riconosciuta come organizzazione terroristica e Cospito - insieme alla sua compagna - fu condannato a 20 anni di carcere, ma non all’ergastolo (non avendo materialmente ucciso qualcuno). Tuttavia, la Corte di Cassazione sta valutando – su richiesta del procuratore generale – di giudicare Cospito non più per il reato di “strage comune”, ma di “strage politica”, la cui pena è appunto l’ergastolo ostativo. L’imputato ha presentato ricorso contro l’applicazione del 41-bis e la prima udienza venne fissata per il 20 aprile prossimo. Ma il rapido peggioramento delle sue condizioni di salute ha spinto la Cassazione ad anticiparla inizialmente al 7 marzo, dal momento che – allo stato attuale – Cospito potrebbe morire prima del 20 aprile. L’uomo è stato inoltre trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera (MI), al fine di ricevere cure mediche adeguate.
🗂 CASO COSPITO (2): CAOS DOPO LE DICHIARAZIONI DI GIOVANNI DONZELLI (FDI). APERTA UN’INDAGINE
(2) Pensate sia finita qui? Macché. Eravamo rimasti al trasferimento di Cospito nel carcere di Opera (MI). Martedì la vicenda si è arricchita di un nuovo, grande, filone. Giovanni #Donzelli, deputato alla Camera di Fratelli d’Italia, è intervenuto in aula sul caso Cospito, sottolineando quanto l’attuale governo faccia bene a non togliere il 41-bis al detenuto; tuttavia, nell’esporre la sua tesi, Donzelli ha parlato di conversazioni avvenute nel carcere di Sassari tra Cospito e membri della criminalità organizzata, denunciando un’ipotetica collaborazione tra le parti per obbligare lo stato ad abolire il 41-bis. Il caso esploso nel secondo successivo alle sue dichiarazioni non ha riguardato tanto il rapporto tra il detenuto e la criminalità, quanto l’ammissione sottintesa di essere a conoscenza di informazioni che – per il ruolo che ricopre – non avrebbe mai dovuto/potuto sapere. E di averle, ovviamente, divulgate pur essendo riservate. In pochissimi all’interno della maggioranza hanno preso le difese di Donzelli, uno dei maggiori esponenti del principale partito al governo nonché vicepresidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica). Le informazioni sulle suddette conversazioni non hanno tardato a raggiungere le principali testate giornalistiche (giusto ieri Repubblica ha pubblicato diversi stralci), dove si parla dei dialoghi tra Cospito e, rispettivamente, Francesco Presta (boss della ‘ndrangheta) e Francesco Di Maio (del clan dei Casalesi). Donzelli ha provato a difendersi affermando che i documenti da lui citati si trovano nel ministero della Giustizia e sono accessibili a tutti, dichiarazione prontamente smentita dai diretti interessati. L’unica persona vicina a Donzelli che può aver avuto accesso a tali informazioni è Andrea #Delmastro (sempre di FdI), sottosegretario alla Giustizia che si occupa anche del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. È probabile che le conversazioni fossero in una delle relazioni trasmesse periodicamente al ministero. Lo stesso Delmastro ha fatto sapere di non aver fornito documenti a Donzelli, ma non ha chiarito se potesse genericamente riferire informazioni di quel tipo al deputato (cosa che ha ammesso), che durante il suo discorso ha parlato esplicitamente delle conversazioni. Le reazioni, in generale, non si sono fatte attendere. Il PD ha chiesto le sue dimissioni da vicepresidente del Copasir, ma ha criticato Donzelli anche per un altro passaggio del suo intervento; il deputato ha infatti rivelato che 4 parlamentari del PD (Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e Andrea Orlando) hanno visitato Cospito nel carcere di Sassari (cosa che rientra nelle proprie mansioni) e li ha implicitamente accusati di essere suoi complici. A tal proposito, il presidente della Camera Fontana ha richiesto la nomina di un “giurì d’onore”, ovvero una commissione d’indagine per validare le accuse mosse da Donzelli. Mercoledì sul tema si è espresso anche il ministro della Giustizia Carlo #Nordio, dopo aver convocato un’informativa urgente alla Camera per chiarire quanto stesse accadendo. Innanzitutto ha reso noto che Cospito si trova al 41-bis poiché – secondo Nordio – ha dimostrato di essere capace di potersi collegare con l’esterno e gestire i propri affari. Tralasciando poi la contraddizione sulle sue condizioni di salute (secondo l’ASL di Sassari - in base a quanto ha riportato il ministro - sarebbe “venuto meno un parametro elettrolitico”, mentre chi lo ha visitato parla di un quadro clinico molto più grave), ha poi rimarcato come il governo non possa cambiare la norma sul 41-bis per via delle condizioni di salute di un detenuto, chiunque esso sia. Ha infine commentato le parole di Donzelli del giorno prima, affermando che sul caso è stata aperta un’indagine. Giovedì inoltre la Corte di Cassazione ha anticipato ulteriormente l’udienza sul ricorso di Alfredo Cospito: dal 7 marzo si è passati adesso al 24 febbraio. È probabile che la vicenda si arricchirà di nuovi aspetti nelle prossime settimane.
🇱🇾 GIORGIA MELONI IN LIBIA: CHIUSI IMPORTANTI ACCORDI A TEMA GAS E MIGRANTI. ECCO COSA CONTENGONO
(3) Non è solo la questione Cospito-Donzelli a tenere banco nelle aule di Palazzo Chigi. La premier Giorgia #Meloni è stata impegnata in Africa nelle ultime settimane, visitando la #Libia per firmare due accordi molto importanti. Uno ha visto la partecipazione dell’amministratore delegato di #ENI Claudio Descalzi e Farhat Bengdara, presidente della compagnia petrolifera nazionale libica (National oil corporation, #NOC); l’accordo riguarda la collaborazione tra le due compagnie per esplorare i giacimenti di gas nei pressi delle coste della Libia, capaci – in base alle stime emerse – di fornire 8,7 miliardi di metri cubi di gas ogni anno per i prossimi 25 anni. In questo modo la produzione di gas subirebbe un’accelerata che gioverebbe innanzitutto all’Europa intera, pur essendo prioritario per la Libia (in base ai contratti attuali) l’approvvigionamento interno rispetto alle esportazioni. L’investimento sul quale si regge l’accordo è senza precedenti: 8 miliardi di dollari. Un secondo patto è stato stipulato sulla gestione dei flussi migratori e riguarda l’Italia che consegnerà alla Guardia costiera libica cinque nuove motovedette. Il rapporto tra l’UE, il nostro paese e la Libia per fermare – anche e soprattutto con la forza – le partenze dei migranti dalle coste libiche prosegue quindi senza intoppi. Proprio sul tema è intervenuto il Consiglio d’Europa (organo slegato dall’UE) che, con una lettera indirizzata al ministro dell’Interno Piantedosi, ha chiesto di ritirare l’ormai noto codice di condotta per le #ong, che di recente ha complicato il soccorso dei migranti nel Mediterraneo. Tornando al viaggio della premier, l’accordo con l’Algeria prima e la Libia poi rientrano nel piano dell’attuale governo di far diventare l’Italia l’unico ponte di collegamento tra Africa ed Europa per ciò che riguarda il trasporto di gas, in primis. È tutto per la settimana? Non esattamente, perché in Italia – Donzelli a parte – il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo disegno di legge a tema autonomia differenziata, proposto dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli. Di cosa si tratta? In sostanza le regioni non a statuto speciale (quindi tutte meno Friuli, Trentino, Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta) potranno chiedere allo stato di avere competenza esclusiva su 23 materie, molte delle quali parecchio delicate. Parliamo di istruzione, sanità, produzione di energia e tutela dell’ambiente. La durata dell’accordo singolo tra stato e regione non potrà durare più di 10 anni e sarà rinnovato automaticamente, a meno che una delle due parti decida di tirarsi indietro. Un tema che potrebbe cambiare le carte in tavola riguarda i #LEP, cioè i livelli essenziali di prestazione che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Questi, secondo molti, andrebbero stabiliti prima di richiedere l’autonomia, così da avere chiare le risorse a disposizione di ogni regione. Con una nota, il governo ha fatto sapere che eventualmente i LEP dovranno essere rispettati (e le risorse modulate) dalle regioni anche in caso di modifiche.
🇺🇦 ATTACCO RUSSO PRONTO PER L’ANNIVERSARIO, IL PIANO (SMENTITO) DEGLI USA: LA SETTIMANA IN BREVE
(4) E la guerra in #Ucraina? No, quella non si è fermata, anzi. Tuttavia ci sono meno aggiornamenti rispetto alle scorse settimane. Domenica sono stati bombardati nuovi obiettivi civili nella parte orientale del paese, principalmente a Kharkiv e a Kherson. Almeno 4 persone sono rimaste uccise. Inoltre, sembra che negli ultimi giorni la #Russia stia veicolando un gran numero di soldati (nell’ordine delle decine di migliaia) nel #Donbass, intensificando attacchi e – più in generale – pressione sulla regione. Diversi membri delle autorità locali e il segretario della #NATO Jens Stoltenberg ritengono che i russi abbiano in mente una nuova offensiva nell’area orientale dell’Ucraina, finita parzialmente nelle loro mani. Le stime parlano di un massiccio attacco in arrivo verso la fine di febbraio, in occasione del primo anniversario della guerra. L’esercito ucraino pare aver comunque intenzione di rispondere sul campo con una controffensiva altrettanto potente, da far partire prima della prossima estate. Si parla di oltre 200.000 soldati russi impiegati nel nuovo attacco. Inoltre in settimana si sono susseguite voci su un ipotetico piano di pace ideato dagli Stati Uniti e dalla CIA per porre fine alla guerra: consiste, in buona sostanza, nel consegnare al presidente russo Putin 1/5 del territorio ucraino (le dimensioni del Donbass praticamente). La Casa Bianca ha smentito categoricamente la ricostruzione.
🇮🇱 TENSIONE TRA ISRAELE E PALESTINA. CISGIORDANIA AL CENTRO DELLO SCONTRO, NETANYAHU INTERVIENE
(5) Periodo molto intenso tra israeliani e palestinesi, che si sono scambiati attacchi reciproci già dalla scorsa settimana. Giovedì scorso avevamo riportato come l’esercito israeliano avesse ucciso 10 palestinesi nel corso di un’operazione in un campo profughi in #Cisgiordania, per sventare un potenziale “attacco terroristico” (in base alle ricostruzioni dei diretti interessati, anche se diverse testimonianze parlano di violenza indiscriminata contro chiunque si opponesse all’esercito). Ciò ha portato poi a un fitto lancio di missili proprio tra #Israele e la striscia di #Gaza. Tra venerdì e sabato ben 2 attentati hanno avuto luogo per mano di palestinesi a #Gerusalemme est, una porzione di territorio palestinese occupata da Israele dal 1967. Il più grave ha visto protagonista un uomo di 21 anni che ha ucciso a colpi di pistola, fuori da una sinagoga, 7 persone. L’attentatore è stato poi ucciso dalla polizia mentre provava a fuggire in auto. Il secondo caso ha visto invece un tredicenne sparare (senza ucciderli) a un uomo di 47 anni e a suo figlio di 22 in un quartiere di Gerusalemme est popolato principalmente da palestinesi. La Cisgiordania è un territorio estremamente interessato dalle recenti violenze, con il neo-ministro della Pubblica sicurezza – il criticatissimo Ben-Gvir – interessato ad annetterlo a Israele, nonostante diversi accordi internazionali prevedano che debba fare parte di uno stato interamente palestinese in futuro. In risposta agli attacchi contro gli israeliani, il governo #Netanyahu ha sequestrato, e in alcuni casi demolito, le abitazioni dei responsabili, con l’obiettivo di scoraggiare nuovi attentati per mano di palestinesi (seppur molti la considerino una pratica inefficace, oltre che illegale). I familiari hanno tuttavia celebrato quanto commesso nei confronti degli israeliani, come fosse un’azione di riscatto per le oppressioni subite. L’esecutivo non si è fermato qui, poiché lo stesso premier Netanyahu ha annunciato di voler facilitare il possesso di un’arma da fuoco per i cittadini israeliani, al fine di prevenire (secondo la sua tesi) le violenze.
🇺🇸 USA: PUBBLICATI I VIDEO DELL’AGGRESSIONE A TYRE NICHOLS. 5 AGENTI LICENZIATI E UNITÀ SCIOLTA
(6) Facciamo un salto negli Stati Uniti, dove negli ultimi giorni ha tenuto banco il caso che ha visto coinvolta la polizia di #Memphis e l’afroamericano Tyre #Nichols. L’uomo, 29 anni, era stato fermato in strada per un controllo il 7 gennaio per guida spericolata ed è morto – in seguito a quello stesso controllo – in circostanze non meglio specificate. Lo scorso weekend, le autorità locali hanno mostrato al pubblico quattro video nei quali Nichols viene pestato a morte da 5 agenti, anche loro afroamericani. Da quanto si evince, l’uomo è stato trascinato via dalla sua auto e gettato sull’asfalto. Dopo un tentativo di fuga, è stato inseguito e colpito con un taser. In un secondo video Nichols si trova a 800 metri da dove è stato originariamente fermato e prova a divincolarsi chiamando aiuto (la sua casa era a pochi metri di distanza), ma per tutta risposta riceve calci, manganellate e spray orticante negli occhi. Dopo essere stato colpito più volte alla testa, riceve assistenza medica con forte ritardo da due dottori giunti sul posto, per essere infine trasportato via in ambulanza. I 5 agenti sono stati licenziati e accusati di aggressione e rapimento aggravati, abuso d’ufficio e omicidio di secondo grado. Subito dopo, l’unità speciale alla quale appartenevano i 5 poliziotti (chiamata Scorpion Unit, deputata a pattugliare le aree a rischio di Memphis e già molto criticata dalle comunità locali più marginalizzate) è stata sciolta. Anche i membri del personale paramedico intervenuti a prestare le cure a Nichols (come detto, in forte ritardo) sono stati licenziati per aver violato diversi protocolli. Come prevedibile, il fatto ha portato centinaia di persone a riunirsi e protestare in diverse città americane, ma non sono stati segnalati scontri con le forze dell’ordine.
Wow, che settimana… e non è mica finita 👇
🇮🇷 Una struttura militare iraniana è stata colpita da almeno 3 droni nella notte tra sabato e domenica. Le autorità locali hanno parlato di danni limitati, ma ci sono poche certezze a riguardo. Ciò che sembra lasciare meno dubbi è il mandante dell’attacco, ovvero Israele, con l’obiettivo chiaro di colpire siti chiave per i programmi nucleari dell’#Iran.
🇬🇧 Nadhim Zahawi non è più il presidente del Partito conservatore britannico. È stato rimosso dal premier Rishi Sunak (leader del partito) per aver nascosto grossi problemi con il fisco per anni: è emerso infatti che avrebbe pagato circa 4,8 milioni di sterline a seguito di un’inchiesta per evasione fiscale.
🇳🇿 Nuova Zelanda colpita da forti inondazioni, frane e danni strutturali a numerosi edifici a causa delle piogge torrenziali dell’ultima settimana. Il bilancio attuale è di 4 morti, ma la situazione è sicuramente più grave di quanto emerso finora. Migliaia di edifici sono rimasti senza luce e acqua e a sud-est di Auckland 10 vagoni di un treno merci sono deragliati.
🇲🇲 Torniamo per un attimo in #Myanmar, dove la giunta militare continua a governare senza alcuna opposizione. Venerdì scorso è stata approvata una legge che limiterà moltissimo la presentazione di nuovi candidati o partiti alle prossime elezioni. Ognuno di loro non dovrà avere legami con associazioni considerate terroristiche o illegali dalla giunta (definizione molto vaga, dal momento che la giunta considera tale pressoché ogni genere di opposizione), oltre a disporre di un bacino di membri e fondi molto più grande di quanto non sia mai stato. La giunta ha inoltre prorogato lo stato d’emergenza nel quale si trova il paese per altri sei mesi, rinviando di fatto nuove elezioni (che devono tenersi entro sei mesi dalla fine di questa condizione).
🏈 Ci avviciniamo a grandi passi al #SuperBowl del prossimo weekend. Ad affrontarsi saranno i Philadelphia Eagles (vincitori del 2018), che hanno eliminato i San Francisco 49ers, e il Kansas City Chiefs, in finale dopo aver sconfitto i Cincinnati Bengals. I Chiefs vengono da 3 Super Bowl giocati (e 2 vinti) negli ultimi 4 anni.
⚽ Si è spento all’età di 79 anni l’ex presidente della #FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Carlo Tavecchio. Era ricoverato per problemi respiratori dalla scorsa settimana. Si dimise nel novembre del 2017, in seguito all’eliminazione dell’Italia nelle qualificazioni al Mondiale di Russia del 2018.
🎾 Vanno in archivio gli #AustralianOpen di tennis. Lo scorso sabato Aryna Sabalenka ha avuto la meglio su Elena Rybakina dopo 2 ore e 8 minuti di gioco, vincendo il suo primo titolo in un torneo del Grande Slam e salendo al 2° posto del ranking mondiale WTA. L’ultimo atto maschile è avvenuto invece tra Novak Djokovic (“di ritorno” in Australia dopo il caos dello scorso anno) e Stefanos Tsisipas. Il serbo ha prevalso sul greco in tre set, continuando il trend che lo vede sempre vincente in finale a Melbourne. Con questa vittoria Djokovic tornerà al 1° posto nel ranking mondiale e raggiunge lo spagnolo Rafa Nadal con 22 vittorie dei tornei dello Slam (10 delle quali proprio in Australia).
🇹🇳 Dopo le proteste di qualche settimana fa, si è tornati alle urne in #Tunisia, in vista del ballottaggio delle elezioni parlamentari. Esattamente come per il primo turno, l’affluenza è stata intorno all’11%, confermando il malcontento nei confronti della deriva autoritaria presa dal governo del presidente Kais Saied. Il nuovo sistema elettorale da lui introdotto, che sostanzialmente limita al massimo il potere dei partiti, influenzerà in negativo le azioni che qualsivoglia parlamento vorrà portare avanti.
🇧🇷 Dov’è finito l’ex presidente del #Brasile Jair Bolsonaro? Ancora negli Stati Uniti, con tutta l’intenzione di restarci. Ha chiesto infatti un visto turistico per rimanere in USA altri 6 mesi, dal momento che quello attuale sta scadendo. Al momento – a suo carico – è in corso un’indagine, portata avanti dalla Corte Suprema brasiliana, per l’assalto alle istituzioni da parte dei suoi sostenitori all’inizio di quest’anno.
⚧ Si è discusso molto in #Scozia del caso di Isla Bryson, donna trans colpevole di due episodi di violenza nei confronti di altre donne (quando ancora la transizione non era cominciata). Il suo iniziale trasferimento in un carcere femminile aveva provocato grosse polemiche, visti i suoi precedenti, pur essendo stata posta in isolamento. La decisione è stata poi cambiata in corsa dalla prima ministra Nicola Sturgeon. Il ministro della Giustizia Keith Brown – con un provvedimento temporaneo – ha fatto sapere che le donne trans incriminate e condannate per tali reati saranno detenute in carceri maschili, in attesa di leggi vere e proprie sul tema.
🇵🇰 Lunedì, a Peshawar (nel nord-ovest del #Pakistan), un attentatore suicida si è fatto esplodere in una moschea con circa 260 persone all’interno. In base a quanto comunicato dalle autorità locali, almeno 100 di queste sono morte, mentre i feriti sono oltre 200. L’attacco è stato attribuito (seppur non ufficialmente) al gruppo terroristico TTP (Tehrik I Taliban Pakistan), alleato sia dell’ISIS che dei talebani afghani. La maggior parte delle persone all’interno della moschea facevano parte della polizia, essendo la stessa utilizzata come sede del corpo provinciale.
🇦🇺 Curioso incidente avvenuto in #Australia. L’azienda mineraria Rio Tinto e le autorità locali erano alla ricerca di una capsula radioattiva contenente una piccola quantità di cesio-137. Questa è stata trasportata da un’azienda terza, ma non era mai arrivata a destinazione. La Rio Tinto ha comunicato o smarrimento il 25 gennaio, invitando la popolazione a fare molta attenzione, pur trattandosi di un’area poco popolata del paese. La capsula è stata poi ritrovata mercoledì a circa 50 km dal punto di partenza.
🇫🇷 Facciamo un salto in #Francia, dove continuano le grandi proteste e gli scioperi contro la riforma delle pensioni discussa nelle ultime settimane. Lunedì è iniziata la discussione in parlamento e, contemporaneamente, in tutta la Francia hanno preso il via 250 manifestazioni. Sono stati segnalati diversi disagi soprattutto nel settore trasporti. Nonostante tutto la legge sembra poter vedere la luce, con l’appoggio soprattutto del centrodestra. In tema di scioperi, anche nel Regno Unito proseguono in risposta ai mancati adeguamenti degli stipendi al caro vita e al taglio di alcuni servizi pubblici. A manifestare soprattutto insegnanti, personale medico, autisti di mezzi pubblici e postini, per un totale di circa 500.000 persone.
📱 Sempre in Francia, da tempo si parla di regolare il mondo degli influencer e dei contenuti sponsorizzati che producono. C’è chi non mette bene in evidenza un’adv, chi accetta ogni genere di collaborazione (a prescindere dall’affidabilità o dall’efficacia del prodotto/servizio pubblicizzato). In sostanza, si vorrebbe cominciare a riconoscere come professione vera e propria quella dell’influencer, con regole e paletti ben precisi. Finora ci si è limitati a “prendere in prestito” norme da settori e professioni simili, lasciando i content creator in una zona grigia abbastanza priva di vincoli. Le proposte sul tavolo sono molteplici: dall’istituzione di un albo a un codice di buona condotta, dal segnalare le immagini ritoccate al divieto di promuovere alcuni prodotti/servizi. In quest’ultimo caso si fa riferimento, ad esempio, a interventi chirurgici (estetici, per lo più), farmaci o investimenti rischiosi (es. criptovalute). La Francia in tal senso si conferma uno dei paesi più attenti al regolamentare questi fenomeni, che col tempo tenderanno a crescere sempre più.
📈 Il Fondo Monetario Internazionale ha reso noto che nel 2023 l’economia mondiale avrà una crescita maggiore del previsto: il #PIL mondiale infatti si alzerà di uno 0,2% in più rispetto alle previsioni dello scorso ottobre (pur comunque confermando un rallentamento generale, a causa della guerra in Ucraina e il freno all’economia cinese). L’unico grande paese in controtendenza sarà il Regno Unito, il cui PIL si abbasserà dello 0,6% (a differenza di un +0,3% previsto). Le motivazioni sono molteplici: dalla riforma economica proposta dall’ex premier Liz Truss (che portò al crollo della sterlina) a qualche effetto collaterale di Brexit ancora presente. E in Italia? Il PIL sta crescendo dello 0,8% in più rispetto alle previsioni e, secondo gli ultimi dati ISTAT, anche l’inflazione appare in calo, grazie principalmente alla riduzione del costo dell’energia. In USA invece la banca centrale americana ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse (+0,25%) per contenere l’inflazione; è l’ottavo incremento consecutivo, minore però di quelli effettuati negli ultimi mesi, a testimonianza di un’economia tutto sommato in lenta crescita. Giovedì ha fatto lo stesso anche la BCE, alzando i tassi di 0,5 punti percentuali.
🇧🇪 #Qatargate ancora nel vivo. Il Parlamento Europeo ha votato per revocare l’immunità a due degli europarlamentari coinvolti nello scandalo, nello specifico Andrea Cozzolino e Marc Tarabella. La procura belga sta ancora indagando sul loro coinvolgimento e potrà adesso agire senza particolari vincoli.
🇮🇳 Continua il tracollo del gruppo di Gautam Adani, ormai ex terza persona più ricca al mondo. In seguito all’inchiesta di cui abbiamo parlato la scorsa settimana, molti investitori hanno preferito vendere le proprie azioni e distanziarsi dall’imprenditore, causando un crollo verticale in borsa e la perdita di circa 100 miliardi di dollari di valore (circa 1/3 dell’intero gruppo). La Hindenburg Research ha messo a nudo pratiche illegali avvenute grazie a una rete di società registrate in paradisi fiscali.
🇵🇭 SI rafforza il rapporto tra Filippine e Stati Uniti. Ieri Lloyd Austin, segretario alla Difesa, si è recato sul posto per aggiornare gli accordi in vigore. Agli USA è stato concesso di avere presidi in altre 4 basi militari locali, in posizioni tali da poter intervenire in caso di eventuale attacco da parte della Cina verso Taiwan.
Alla prossima 👋
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realnews20 · 8 days
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Giustizia & Impunità “Le immagini di Polzer dimostrano senza alcun dubbio che il soggetto identificato come Bellini era a Bologna in stazione il giorno della strage”. Il sostituto procuratore generale di Bologna Nicola Proto, ha chiesto la conferma dell’ergastolo davanti alla Corte d’assise d’appello di Bologna per l’ex Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato di essere uno degli autori della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in concorso con gli ex Nar già condannati e con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti deceduti e non più imputabili, ma ritenuti mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato. Bellini in primo grado è stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno di un anno. A processo anche l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, condannato a 6 anni per depistaggio dalla Corte d’sssise di Bologna e l’ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, Domenico Catracchia, condannato a 4 anni per false informazioni al pm. Il sostituto Pg ha parlato dell’attendibilità di Maurizia Bonini, ex moglie di Paolo Bellini, che con le sue dichiarazioni, riconoscendolo nel video amatoriale in stazione la mattina della strage, ha fatto cadere l’alibi che per 40 anni ha coperto l’ex terrorista di Avanguardia nazionale. “Questo delitto è inconfessabile” e la vicenda della strage del 2 agosto è “infestata dai depistaggi”, che “impediscono la ricostruzione di ogni singolo ruolo” ha sostenuto l’accusa. Al dibattimento è stato accertato che Bellini si precostituì l’alibi utilizzando la nipote Daniela, e questo è un fatto agghiacciante. La caduta dell’alibi precostituito per sviare l’evento – ha aggiunto Proto – diventa prova a suo carico. Quindi non abbiamo solo la prova della presenza di Bellini in stazione, ma c’è anche l’alibi precostituito. Quell’alibi serve a togliere Bellini da Bologna”. Il sostituto ha poi affrontato i rapporti tra Bellini, destra eversiva, e i servizi segreti deviati. “Bellini non solo era inserito nella destra eversiva, ma era anche conosciuto nell’ambiente, tanto che Gilberto Cavallini aveva inserito il suo nome (anche se riportato come Giorgio Bellini, ndr) nella sua agenda”, ha detto Proto. E ancora: “Il collegamento con i servizi passa poi per i rapporti con l’allora procuratore capo di Bologna Ugo Sisti. Sisti era strettamente collegato ad Aldo Bellini, al senatore dell’Msi Franco Mariani e al generale Pietro Musumeci del vecchio Sismi”. Nella prossima udienza, fissata al 22 maggio, la Procura generale si concentrerà invece sulle posizioni di Segatel e Catracchia. Conclusa la requisitoria del Pg sarà poi la volta dei legali dei familiari delle vittime della strage, in rappresentanza delle parti civili. Articolo Precedente Nell’inchiesta di Genova indagato anche Paolo Piacenza, commissario dell’Autorità Portuale Articolo Successivo Morta precipitando dalla zipline, primi avvisi di garanzia ai dipendenti della Fly Emotion.
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