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cinquecolonnemagazine · 36 minutes
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Test facoltà di medicina addio?
Test facoltà di medicina: dobbiamo dirgli addio? A quanto pare sì mentre per l'abolizione del numero chiuso siamo ancora lontani. Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha approvato, infatti, il testo base della riforma per l'accesso alla facoltà di medicina. I primi provvedimenti saranno adottati il prossimo anno dopo l'approvazione del testo da parte della Camera e del Governo. Test facoltà di medicina: come funzionerà l'accesso al corso di studi Quali sono le novità introdotte dal testo della riforma? La prima è sicuramente l'abolizione del test d'ingresso ovvero del quiz a risposta multipla. I giovani potranno iscriversi alla facoltà di medicina senza alcuna restrizione. Gli studenti seguiranno il primo semestre di lezioni che riguarderanno sia le materie professionalizzanti che quelle propedeutiche. Al termine del semestre dovranno sostenere gli esami relativi ai corsi svolti che faranno maturare i crediti formativi e affrontare un test. I risultati degli esami e del test daranno vita a una graduatoria nazionale di merito che darà l'accesso al secondo semestre. Chi avrà accesso al secondo semestre potrà proseguire l'intero corso di studi fino alla laurea. Le alternative alla facoltà di medicina Per gli studenti che non superano questa fase iniziale del corso di studi, e che quindi non avranno accesso al secondo semestre, avranno diverse opzioni. La prima è quella di accedere ad altre facoltà sempre dell'area biomedica e sanitaria. Potranno eseguire il passaggio, per esempio, a facoltà come Veterinaria o Scienze farmaceutiche che riconosceranno gli esami sostenuti al primo semestre della facoltà di medicina. La seconda è sperare in un ripescaggio a giugno per riempire eventuali posti vacanti o ritentare il test in un secondo momento. Ci sarà, infine, la possibilità di cambiare completamente facoltà. Luci e ombre della riforma L'abolizione del quiz iniziale a risposta multipla è senza dubbio una buona notizia. Il test, così concepito, non aveva alcuna adesione al corso di studi. Tuttavia la riforma annunciata presenta al momento diversi lati bui. Mancano i criteri di uniformità dei crediti. Inoltre, il superamento da parte degli studenti dello sbarramento, secondo il testo approvato, sarà coerente "con il fabbisogno di professionisti determinato dal sistema sanitario nazionale". Infatti "dovranno essere individuate le modalità per rendere sostenibile il numero complessivo di iscrizioni al secondo semestre anche attraverso il potenziamento delle capacità ricettive delle università, nel rispetto di standard innovativi relativi alla qualità della formazione". La riforma vuole superare il grosso problema della mancanza di medici ma senza rinunciare a dare un freno agli accessi che potrebbero finire per produrre una folta schiera di disoccupati. Il testo approvato al Senato, dicevamo, approderà alla Camera per poi avere il vaglio del Governo. Le nuove modalità di accesso, quindi, saranno valide probabilmente a partire dall'anno accademico 2025-2026. Tutto uguale, quindi, per quest'anno che vedrà gli aspiranti studenti di medicina affrontare il quiz in presenza e su formato cartaceo. Le date stabilite per il test sono 28 maggio e 30 luglio. In copertina foto di Sasin Tipchai da Pixabay Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 17 hours
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Nuovo patto di stabilità europeo: cosa prevede?
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla riforma del Patto di stabilità e crescita, introducendo nuove regole di bilancio per gli Stati membri dell'Unione europea. Obiettivi principali del nuovo patto di stabilità europeo: - Riduzione del debito pubblico: i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil dovranno ridurlo di un punto percentuale all'anno, mentre quelli con un debito tra il 60% e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5% annuo. - Maggiori flessibilità: Vengono introdotti dei margini di flessibilità per consentire agli Stati di aumentare la spesa in caso di recessione o per investimenti in settori prioritari come la transizione verde e digitale. - Promozione degli investimenti: La riforma incoraggia gli Stati membri ad aumentare gli investimenti pubblici, in particolare in settori chiave per la crescita e la competitività. - Bilancio sostenibile: Introdotto un nuovo quadro di riferimento per la valutazione della sostenibilità del debito, che tiene conto di fattori come l'età della popolazione e la crescita potenziale del Paese. Misure per i Paesi ad alto debito: - Piani di rientro: i Paesi con un debito superiore al 60% del Pil dovranno presentare piani di rientro dettagliati, che saranno valutati dalla Commissione europea. - Monitoraggio rafforzato: la Commissione europea monitorerà più da vicino i progressi compiuti dai Paesi nell'attuazione dei loro piani di rientro. - Sanzioni in caso di non conformità: in caso di non conformità alle regole, i Paesi potrebbero subire sanzioni, come multe o l'esclusione dai programmi di finanziamento dell'UE. Reazioni alla riforma L'accoglienza alla riforma è stata mista. - Favorevoli: alcuni vedono la riforma come un passo positivo verso una maggiore flessibilità e un bilancio più sostenibile. - Critici: altri temono che la riforma possa allentare eccessivamente la disciplina fiscale e portare a un nuovo aumento del debito in alcuni Paesi. L'impatto della riforma dipenderà da come sarà "digerito" dai singoli Stati membri. La Commissione europea avrà un ruolo importante nel monitoraggio dei progressi e nell'assicurarsi che le regole siano applicate in modo equo e coerente. Foto di NoName_13 da Pixabay Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 19 hours
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Viaggio nei film napoletani: cinque consigli da non perdere
Napoli, città vibrante e ricca di storia, ha sempre avuto un legame speciale con il cinema. Dai grandi classici del passato alle opere contemporanee, i film napoletani hanno saputo raccontare con poesia e realismo le mille sfaccettature di questa città unica, la sua anima popolare, i suoi contrasti e le sue contraddizioni. Se siete appassionati di cinema e siete curiosi di scoprire la vera essenza di Napoli, ecco 5 film che non potete perdere. L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica Un capolavoro del neorealismo italiano, composto da sei episodi che raccontano storie di vita quotidiana nella Napoli del dopoguerra. Tra miseria e speranza, emerge la forza d'animo e la tenacia del popolo napoletano. Il film è presente nella speciale lista dei "100 film da salvare" realizzata dalle Giornate degli Autori all'interno della Mostra del cinema di Venezia, con la collaborazione di Cinecittà Holding e il sostegno del Ministero dei Beni Culturali con lo scopo di preservare la memoria e la bellezza di queste pellicole. Così parlò Bellavista (1984) di Luciano De Crescenzo Film commedia italiano del 1984, tratto dal romanzo omonimo, sceneggiato e diretto da Luciano De Crescenzo. Un microcosmo di personaggi eccentrici e divertenti, uniti da un forte senso di comunità e da un'incrollabile fiducia nella vita. Per Luciano De Crescenzo il film portò due premi come miglior regista esordiente ai David di Donatello ed ai Nastri d'Argento del 1985. Gomorra (2008) di Matteo Garrone Un film crudo e potente che racconta la realtà della camorra e la sua morsa asfissiante sulla città. Un pugno allo stomaco che non lascia indifferenti, ma che invita a riflettere su un problema complesso e radicato. Il film è ispirato all'omonimo best seller di Roberto Saviano facendo incetta di premi tra cui il David di Donatello come miglior film ma anche una prestigiosa nomination ai Golden Globe come miglior film straniero. Da questo film poi venne prodotta "Gomorra - La Seria" che nel corso degli anni divenne una serie cult del panorama televisivo nostrano. È stata la mano di Dio (2021) di Paolo Sorrentino Un film autobiografico e toccante che racconta la giovinezza del regista nella Napoli degli anni '80. Tra tragedia e commedia, un affresco malinconico e poetico di una città in fermento. La pellicola riscosse molto successo è portò Paolo Sorrentino a vincere il Leone d'Argento al Festival del Cinema di Venezia senza dimenticare la prestigiosa doppietta di nomination come miglior film straniero ai Golden Globe e ai Premi BAFTA. In Italia, il film ottenne il premio come miglior film sia ai Nastri d'Argento che ai David di Donatello. A Napoli non piove mai (2015) di Sergio Assisi Una commedia romantica che narra la storia d'amore tra un cinico professore milanese ed un'affascinante donna napoletana. Uno sguardo ironico e disincantato sui rapporti umani e sulle differenze tra Nord e Sud. Il film è stato scritto, diretto e interpretato da Sergio Assisi ed è disponibile su Amazon Prime Video. Piccola curiosità: in una scena del film compare un manifesto elettorale per la candidatura dell'on. Cosimo Trombetta. Questa è una vero e proprio riferimento all'omonimo personaggio del film Totò a colori, interpretato da Mario Castellani. Film napoletani: molto di più da scoprire Questi sono solo alcuni dei tanti film napoletani che meritano di essere visti. Ogni pellicola offre una visione unica della città e dei suoi abitanti, regalando emozioni e spunti di riflessione. Se avete la possibilità, vi consiglio di non limitarvi a questi titoli e di esplorare la vasta filmografia napoletana. Scoprirete un cinema ricco di storie, personaggi indimenticabili e una grande capacità di rappresentare la realtà con poesia e verità. Foto di form PxHere Read the full article
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Raffaella Carrà: "Pedro" sbanca su Spotify
"Pedro" di Raffaella Carrà è la canzone più ascoltata di sempre su Spotify. La hit pubblicata 44 anni fa è stata riproposta sulle piattaforme di streaming musicale in versione remixata ed è diventata subito virale. A tre anni dalla sua morte la regina della televisione italiana, la soubrette più amata di sempre continua a farci sognare con la sua musica. Raffaella Carrà e la sua "Pedro" Il singolo "Pedro", composto da Gianni Boncompagni e arrangiato da Pietro Ormi, fu pubblicato nel maggio del 1980 come primo estratto dall'album "Mi spendo tutto", l'undicesimo per la Carrà. Erano i tempi d'oro del vinile, dei quarantacinque giri con due canzoni, quella su cui si puntava di più sul lato A, l'outsider sul lato B. A "Pedro" fu accoppiata a "Maria Marì". Nel brano dal ritmo serrato una spaesata turista in giro per le strade di Santa Fe è avvicinata da Pedro, un giovanotto prestante, sedicente guida. L'unico posto che mostrerà alla turista sarà la sua camera da letto e l'unica arte che gli spiegherà sarà quella "amatoria". La canzone, condotta, con leggerezza ed eleganza, si attestò al quinto posto della classifica settimanale dei 45 giri più venduti dell'anno. Come tante canzoni di Raffaella Carrà anche "Pedro" è diventata un successo senza tempo. La Carrà sbanca su Spotify A dimostrarlo sono i numeri registrati sulla piattaforma di streaming musicale Spotify per la versione mixata del brano realizzata dai dj e producer Jaxomy e Agatino Romero. Più di 35 milioni di stream, oltre 5 milioni di creazioni e 6,2 miliardi di visualizzazioni su TikTok. "Pedro" in versione remix ha raggiunto la #1 delle classifiche Viral 50 Globale e Viral 50 Italiana di Spotify rendendo Raffaella Carrà la donna italiana ad aver raggiunto la più alta posizione in classifica di sempre nella Top 50 Globale di Spotify (al numero 24). Inoltre, il brano è in quarta posizione della classifica globale di Shazam. In parole semplici: un successo planetario senza precedenti. Successi senza tempo Non è il primo brano della Carrà che, dopo decenni dall'uscita, torna alla ribalta con grande successo. Basti pensare al brano "A far l'amore comincia tu" remixato da Bob Sinclair che è diventato la colonna sonora dei nostri tempi, oltre che del film premiato agli Oscar "La grande bellezza". Il trenino alle feste, ballato sulle note della canzone della Carrà, è diventato il simbolo della decadenza dei nostri tempi. L'effetto nostalgia che vince sempre, in questo caso raggiunge la sua apoteosi. Il brano è passato e presente al tempo stesso. Con questo nuovo successo, Raffaella Carrà continua, anche dopo la sua morte, a vivere e a emozionare il suo pubblico. In copertina foto da Depositphotos Read the full article
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I piccoli borghi italiani tra vita digitale e smart working
Negli ultimi anni, si è assistito a un fenomeno di crescente interesse verso i piccoli borghi italiani. Questi luoghi, spesso caratterizzati da una bellezza paesaggistica unica e da un ricco patrimonio storico e culturale, erano stati progressivamente abbandonati a causa dell'esodo verso le grandi città, in cerca di migliori opportunità di lavoro e di una vita più dinamica. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 ha accelerato un cambiamento di paradigma. La diffusione del lavoro da remoto, o smart working, ha infatti dimostrato che è possibile vivere e lavorare anche al di fuori dei grandi centri urbani, grazie alle connessioni internet e alle tecnologie digitali. Smart working e vita digitale: nuove opportunità per i borghi Questo ha aperto nuove prospettive per i piccoli borghi, che possono ora attrarre nuovi abitanti, in particolare giovani e famiglie, alla ricerca di un tenore di vita più tranquillo e a misura d'uomo. Lo smart working, infatti, permette di conciliare meglio vita privata e professionale, favorendo un maggior benessere psicofisico. Inoltre, la diffusione della vita digitale offre nuove opportunità di lavoro e di business anche nelle aree rurali. Ad esempio, è possibile svolgere attività di e-commerce, consulenza online, web design, e molte altre professioni che non richiedono la presenza fisica in un ufficio. Unire tradizione e innovazione per un futuro sostenibile Per cogliere appieno queste opportunità, è necessario che i piccoli borghi si dotino di infrastrutture digitali adeguate, con connessioni internet veloci e stabili. Inoltre, è importante promuovere la formazione digitale della popolazione, in modo da favorire l'utilizzo delle nuove tecnologie da parte di tutti. Naturalmente, il riscatto dei piccoli borghi non può prescindere dalla valorizzazione del patrimonio locale. È importante, quindi, investire nella promozione turistica, nella tutela del paesaggio e nella riscoperta delle tradizioni e dei prodotti tipici. In questo modo, i borghi italiani possono diventare un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga tradizione e innovazione, per un futuro più ricco e appagante per tutti. Esempi di successo Diverse iniziative stanno già dimostrando che il riscatto dei piccoli borghi è possibile. Ad esempio, il progetto "Borghi Smart" di Assolombarda ha l'obiettivo di favorire la digitalizzazione e lo sviluppo sostenibile di un centinaio di borghi italiani. Inoltre, sono sempre più numerose le storie di persone che hanno deciso di trasferirsi in un borgo per lavorare da remoto, godendo di una vita più tranquilla e a contatto con la natura. Non fermarsi proprio ora Il futuro dei piccoli borghi italiani è nelle mani dei loro abitanti. Con impegno, creatività e l'aiuto delle nuove tecnologie, questi luoghi unici possono tornare a vivere e prosperare, offrendo una valida alternativa al modello di vita frenetico e alienante delle grandi città. Foto di jacqueline macou da Pixabay Read the full article
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Ad Maiora - Storie di resilienza: Nutrire l’anima
Una rete di persone, di volontari che si mettono a disposizione di altre persone. Un luogo che offre cibo, accoglienza e ascolto nella convinzione di come, oltre il corpo, sia necessario nutrire l’anima. Il 6° episodio della 4^ stagione di AD MAIORA - Storie di resilienza racconta la bellezza dei rapporti umani, della solidarietà e del sostegno reciproco che mette in campo ogni giorno l’Antoniano di Bologna. https://www.youtube.com/watch?v=PaOO3yglteM&t=3s Una grande “macchina” solidale, nata da un’idea di Padre Ernesto e oggi portata avanti da Fra Gianpaolo Cavalli direttore dell’Antoniano, che con tutti i collaboratori si prende cura degli ultimi facendoli sentire parte di una comunità accogliente, capace di dare loro ascolto e supporto a 360 gradi.  Tutto parte dalla mensa: un posto dove trovare il calore delle relazioni e dei sorrisi dei volontari che la rendono un luogo sicuro e umano. Non un punto d’arrivo ma di approdo perché il pasto è solo il primo dei servizi offerti dall’Antoniano alle persone fragili della città, stranieri e italiani, che qui possono trovare mani tese pronte ad accoglierle.  Un luogo di cura dell’anima dove il cibo si fa strumento di condivisione e relazione verso la comprensione dei bisogni della persona.  Read the full article
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Ella Fitzgerald: La Prima Donna del Jazz
Un'icona della musica afroamericana, Ella Fitzgerald ha incantato il mondo con la sua voce prodigiosa e il suo talento impareggiabile. Nata a Newport News, Virginia, il 25 aprile 1917, Ella ha avuto un'infanzia difficile, segnata dalla povertà e dall'abbandono del padre. La musica divenne il suo rifugio, e il suo talento naturale emerse presto, portandola a cantare per le strade di Harlem già all'età di 15 anni. La vita di Ella Fitzgerald La svolta arrivò nel 1934, quando Ella vinse un talent show al leggendario Apollo Theater. Notata dal trombettista Benny Goodman, iniziò a esibirsi con la sua big band, conquistando il pubblico con la sua voce potente, flessibile e ricca di sfumature. Negli anni successivi, la sua carriera decollò. Collaborò con le più grandi figure del jazz, tra cui Duke Ellington, Count Basie e Dizzy Gillespie, affermandosi come una delle voci più influenti e amate del genere. Il suo repertorio spaziava dagli standard jazz ai brani pop, che reinterpretava con la sua inimitabile scat, una tecnica vocale che la rese famosa in tutto il mondo. Talento e virtuosismo Ella Fitzgerald era una vera virtuosa. La sua voce era uno strumento versatile, capace di esprimere una vasta gamma di emozioni, dalla gioia più travolgente alla malinconia più profonda. Era in grado di improvvisare con maestria, creando melodie e ritmi sempre nuovi e originali. La sua tecnica vocale era impeccabile, e la sua intonazione perfetta. Oltre al suo talento musicale, Ella Fitzgerald era anche una donna di grande personalità e fascino. Il suo sorriso contagioso e la sua energia travolgente conquistavano il pubblico in ogni sua esibizione. Era una vera ambasciatrice del jazz, e il suo contributo alla diffusione di questo genere musicale è inestimabile. I riconoscimenti per una carriera leggendaria Nel corso della sua lunga carriera, Ella Fitzgerald ha vinto 13 Grammy Awards, ha venduto oltre 40 milioni di album ed è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui la Presidential Medal of Freedom. È considerata una delle più grandi cantanti di tutti i tempi, e la sua influenza sulla musica jazz continua a essere sentita ancora oggi. Ella Fitzgerald si è spenta il 15 giugno 1996, all'età di 79 anni. Ma la sua musica e la sua voce immortale continuano a vivere e ad emozionare il pubblico di tutto il mondo. Ella è stata una vera leggenda, e la sua eredità artistica rimarrà per sempre impressa nella storia del jazz. Foto di Rialy Radafy da Pixabay Read the full article
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La moglie del presidente
Una sorprendente Catherine Deneuve torna sul grande schermo nel ruolo brillante e irresistibile di Bernadette, ovvero La moglie del Presidente. Diretta, al suo esordio, da Léa Domenach, La moglie del Presidente è una commedia che si ispira alla vicenda di madame Chirac, la consorte del due volte Presidente francese, per raccontare una storia di empowerment femminile. https://www.youtube.com/watch?v=WGs3a2ZwUcQ Un racconto irriverente e anticonformista: il ritratto di una mamma e moglie che imprigionata troppo a lungo nel suo ruolo, prende in mano il suo destino. Una donna che si libera dal suo stereotipo per trasformarsi in un'icona femminista. Il film è distribuito al cinema da Europictures. Sinossi di "La moglie del presidente" Quando arriva all'Eliseo, Bernadette Chirac si aspetta di ottenere finalmente il posto che merita, avendo sempre lavorato all'ombra del marito per farlo diventare Presidente. Messa da parte come troppo antiquata, Bernadette decide di vendicarsi diventando una figura popolare e amata dai media. Il film si ispira alla storia di una donna realmente esistita, per raccontare la forza e la determinazione femminile necessarie ad emergere in un mondo guidato dagli uomini. Read the full article
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Ponti di primavera più cari: italiani pronti a spendere 780 milioni di euro
I ponti di primavera sono alle porte e, per molti italiani, rappresentano l'occasione ideale per una gita fuori porta o una breve vacanza. Quest'anno però, godersi un po' di relax costerà un po' di più. Secondo le stime di Assoutenti, infatti, la spesa media per un weekend tra il 25 aprile e il 1° maggio aumenterà del 10,5% rispetto al 2023, per un totale di circa 780 milioni di euro. Rincari per voli, treni e autostrade Ad incidere sui prezzi sono diversi fattori, tra cui l'aumento del costo dei carburanti, dei voli aerei e dei trasporti ferroviari. Solo per quanto riguarda la benzina, il rialzo è stato dell'8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più. Anche i biglietti aerei e ferroviari hanno subito rincari, rispettivamente dell'8% e del 4%. Hotel e ristoranti più costosi Non solo trasporti, anche il comparto turistico ha subito un'impennata dei prezzi. Hotel e ristoranti hanno aumentato le loro tariffe mediamente del 18% rispetto all'anno scorso. Questo significa che per una notte in un albergo a tre stelle si spenderà circa il 10% in più rispetto al 2023, mentre per una cena al ristorante il conto salirà del 5-10%. Nonostante i rincari, gli italiani pronti a viaggiare Nonostante l'aumento dei prezzi, Assoutenti prevede che circa 17,1 milioni di italiani si concederanno comunque una gita fuori porta o una breve vacanza durante i ponti di primavera. La voglia di viaggiare dopo due anni di restrizioni legate alla pandemia è ancora forte, e molti italiani sono disposti a spendere un po' di più per staccare la spina dalla routine quotidiana. Come risparmiare durante i ponti di primavera? Se siete tra coloro che intendono viaggiare durante i ponti di primavera, ma volete evitare di spendere troppo, ecco alcuni consigli: - Prenotate in anticipo: più ci si avvicina alla data del viaggio, più i prezzi tendono a salire. Prenotando con largo anticipo, potrete invece ottenere tariffe più vantaggiose per voli, hotel e trasporti. - Scegliete destinazioni meno gettonate: le mete più popolari sono generalmente anche le più costose. Optando per destinazioni meno conosciute, ma non per questo meno belle, potrete risparmiare notevolmente. - Viaggiate in treno o in autobus: l'auto è spesso il mezzo di trasporto più costoso, soprattutto se si considerano i pedaggi e il prezzo della benzina. Viaggiare in treno o in autobus può essere un'alternativa più economica e sostenibile. - Approfittate delle offerte: molte strutture ricettive e compagnie di trasporto propongono offerte speciali per i ponti di primavera. Controllate online o chiedete direttamente alle strutture per conoscere le promozioni disponibili. Con un po' di pianificazione e accortezza, è possibile godersi un weekend di relax durante i ponti di primavera senza spendere troppo. Foto di For commercial use, some photos need attention. da Pixabay Read the full article
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Il lungomare di Napoli: una passeggiata tra storia e natura
Il lungomare di Napoli (formata da Via Caracciolo, Via Partenope e Mergellina) è un'arteria pulsante della città che si snoda per circa 4 chilometri lungo la costa, regalando panorami mozzafiato sul Golfo e sul Vesuvio. Costruito nel XIX secolo, il lungomare rappresenta un luogo iconico per i napoletani e un'attrazione imperdibile per i turisti. La sua storia si intreccia con quella della città, subendo trasformazioni e modifiche nel corso del tempo, sempre conservando il suo fascino irresistibile. Un percorso storico e panoramico Partendo da Castel dell'Ovo, un antico castello normanno situato su un isolotto vulcanico, il lungomare si apre verso il mare, offrendo subito una vista spettacolare sul golfo e sulla sagoma del Vesuvio. Proseguendo, si incontra la Villa Comunale, un polmone verde ricco di alberi e giardini. Il lungomare è costellato di monumenti, sculture e opere d'arte che ne arricchiscono il valore storico e culturale. Un luogo di vita e di svago Il lungomare di Napoli non è solo un luogo da ammirare, ma anche un vero e proprio centro di vita cittadina. Piste ciclabili e pedonali si alternano a bar, ristoranti, gelaterie e chioschi che offrono specialità gastronomiche locali. Durante il giorno, il lungomare si anima di famiglie che passeggiano, bambini che giocano e sportivi che si allenano. Con l'arrivo del tramonto, l'atmosfera si trasforma: i caffè si accendono di luci, la musica risuona nell'aria e la gente si riversa sul lungomare per godersi la brezza marina e la vista suggestiva della città illuminata. Eventi e Tradizioni sul Lungomare di Napoli Il lungomare di Napoli è palcoscenico di numerosi eventi e manifestazioni che si svolgono durante tutto l'anno. Tra i più rinomati troviamo il Festival di Piedigrotta, una rassegna musicale che si tiene in estate, e la Festa del Mare, che celebra il legame profondo della città con il mare. Un'altra tradizione imperdibile è quella di passeggiare sul lungomare durante la "movida" napoletana, quando i bar e i locali si affollano di giovani e la musica risuona fino a tarda notte. Foto di Giulia Marotta da Pixabay Read the full article
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Lavorazione della lamiera: le diverse tecniche per creare fori e forme personalizzate
La lamiera è un materiale metallico piatto, sottile e flessibile, prodotto principalmente tramite lavorazioni di laminazione o tranciatura. È comunemente realizzata in acciaio, alluminio, rame e leghe di questi metalli. Le sue caratteristiche principali includono la duttilità, la resistenza alla corrosione e la conducibilità termica ed elettrica. La lamiera forata è un'importante variante della lamiera standard, che viene lavorata attraverso il processo di foratura per creare una serie di aperture regolari sulla sua superficie. Queste aperture possono essere circolari, quadrate, oblunghe o persino seguendo pattern decorativi. Questo tipo di lamiera viene utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, sia funzionali che estetiche. Dal punto di vista funzionale, la lamiera forata è ampiamente impiegata in settori come la filtrazione, la ventilazione, la sicurezza (ad esempio, per griglie antiscivolo) e l'isolamento acustico. Le aperture regolari consentono il passaggio di liquidi, gas o aria, oltre a ridurre il peso della lamiera senza comprometterne la resistenza strutturale. Dal punto di vista estetico, la lamiera forata offre un'ampia flessibilità di design. Le aperture possono essere disposte in modelli decorativi intricati, creando effetti visivi interessanti. Questo la rende popolare nell'industria dell'arredamento, nell'architettura e nel design artistico. Il processo di foratura della lamiera può essere eseguito mediante vari metodi, tra cui punzonatura, trapanatura, taglio laser o taglio al plasma. La scelta del metodo dipende dalle specifiche dell'applicazione e dalle caratteristiche desiderate delle aperture. Esistono quindi, vari modi di lavorazione della lamiera forata tra questi citiamo anche le più comuni tipologie di forature applicate: Foro Tondo: Questo è uno dei tipi di lavorazione più comuni per le lamiere. Può essere realizzato tramite diverse tecniche, come trapanatura, punzonatura o taglio laser. I fori tondi sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, come nella produzione di componenti meccanici, nell'industria automobilistica, nell'elettronica e nell'edilizia, per citarne solo alcune. Possono essere presenti singolarmente o in gruppi su una lamiera, a seconda delle specifiche del progetto. Foro Quadro: Rispetto al foro tondo, il foro quadro offre un'estetica e una funzionalità leggermente diverse. È spesso utilizzato in applicazioni dove è necessario un adattamento preciso, come per l'installazione di apparecchiature o per il passaggio di elementi rettangolari, come cavi o tubi. Anche in questo caso, può essere creato tramite vari processi di lavorazione della lamiera. Foro Oblungo: Questo tipo di foro è caratterizzato da una forma allungata o ovale anziché circolare o quadrata. È utile quando è necessario un passaggio più stretto o allungato attraverso la lamiera. Ad esempio, in applicazioni dove ci sono limitazioni di spazio, un foro oblungo può essere più adatto rispetto a un foro circolare di dimensioni simili. Foro Fantasia o Decorativo: I fori fantasia o decorativi sono creati per scopi estetici piuttosto che funzionali. Possono assumere una vasta gamma di forme e motivi, come forme geometriche, figure o persino loghi aziendali. Questi fori sono comunemente utilizzati in progetti di design architettonico, produzione di mobili, decorazioni per esterni e interni, e altro ancora. Foro su Misura: Questo tipo di foro è progettato e realizzato specificamente per soddisfare le esigenze del cliente o le specifiche del progetto. Può includere forme particolari, dimensioni non standard o dettagli di design personalizzati. La lavorazione su misura è fondamentale quando le esigenze funzionali o estetiche non possono essere soddisfatte con fori standard. Lamiere Calandrate: La calandratura è un processo di lavorazione della lamiera che comporta la formatura della lamiera attraverso una serie di rulli. Questo processo consente di ottenere forme complesse, curve, angoli o profili desiderati. Le lamiere calandrate sono utilizzate in una vasta gamma di settori, inclusi quello automobilistico, edilizio, aerospaziale e della produzione di attrezzature industriali. Queste lamiere sono fondamentali per la produzione di componenti strutturali e decorativi che richiedono forme particolari e una maggiore resistenza. Foto di Kasvi da Pixabay Read the full article
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Carceri, rapporto Amnesty: 'in Italia nuove segnalazioni tortura e maltrattamenti'
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(Adnkronos) - Sono pervenute nuove segnalazioni di tortura e altro maltrattamento da parte di agenti carcerari e di polizia. Lo rileva Amnesty International, riguardo all'Italia, nel rapporto 2023-2024. "A giugno, cinque agenti di polizia di Verona sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine su atti di tortura aggravati dall’odio razziale, per lo più contro persone con cittadinanza non italiana. Anche altri agenti sono stati indagati per reati violenti, mentre un numero ancora maggiore è stato trasferito per non aver denunciato gli abusi commessi dai colleghi - continua Amnesty - A marzo sono stati sospesi oltre 20 agenti penitenziari indagati per presunta tortura nel carcere di Biella. È proseguito il processo contro 105 agenti penitenziari e altri funzionari accusati di molteplici reati, inclusa la tortura, in seguito alla repressione di una protesta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nell’aprile 2020. Altri due agenti che avevano scelto il rito abbreviato sono stati assolti a giugno". "Un progetto di legge per l’abrogazione del reato di tortura ha suscitato il timore che l’Italia si stesse preparando a fare marcia indietro sugli obblighi internazionali", osserva. [email protected] (Web Info) Read the full article
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Rapporto Amnesty: "Mobilitazione popolare senza precedenti"
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(Adnkronos) - C’è una mobilitazione popolare senza precedenti per chiedere protezione dei diritti umani e rispetto per la nostra comune umanità. E' quanto emerge dal Rapporto 2023-2024 di Amnesty International che contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati. “Le azioni di potenti attori statali e non statali ci hanno fatto sprofondare nel caos di un mondo senza regole efficaci, dove fare brutalmente profitti grazie a tecnologie rivoluzionarie senza effettivo controllo è diventata la norma. Ma laddove molti governi non si sono attenuti al diritto internazionale, altri hanno chiesto alle istituzioni internazionali di attuarlo. Laddove leader di spessore mondiale non si sono schierati dalla parte dei diritti umani, abbiamo visto persone entusiaste marciare, protestare e pretendere un futuro di maggiore speranza”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International. Rapporto Amnesty e mobilitazione popolare Il conflitto tra Israele e Hamas ha generato proteste in ogni parte del mondo, con richieste – levatesi ben prima che molti governi le facessero proprie – di un cessate il fuoco per porre fine all’indicibile sofferenza dei palestinesi di Gaza e di ritorno in libertà di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati. Altrove, come negli Usa, in Polonia e in El Salvador, le persone sono scese in strada per rivendicare il diritto all’aborto mentre si scatenava un attacco contro la giustizia di genere. In tutto il mondo altri giovani si sono aggregati al movimento Fridays for Future per chiedere un’equa e rapida uscita dal fossile. Nel 2023, osserva Amnesty, incessanti campagne hanno ottenuto significative vittorie per i diritti umani. A Taiwan, il movimento #MeToo e altre organizzazioni della società civile che chiedevano la fine della violenza sessuale online hanno spinto il governo a emendare la Legge sulla prevenzione del crimine di aggressione sessuale.  Amnesty sottolinea che nonostante "in misura minore di quanto sarebbe stato necessario, la Cop28 ha accettato l’avvio della transizione verso l’uscita dal fossile: si è trattato della prima volta in cui i combustibili fossili sono stati menzionati in una decisione della Cop. Dopo anni di campagne, quattro difensori dei diritti umani della Turchia – Taner Kılıç, İdil Eser, Özlem Dalkıran e Günal Kurşun – condannati nel luglio 2020 sulla base di accuse false, sono stati finalmente assolti". Ancora un altro di tanti esempi: in Afghanistan, a ottobre, l’attivista per il diritto allo studio Matiullah Wesa è stato scarcerato dopo aver trascorso sette mesi in carcere solo per aver promosso il diritto delle ragazze all’istruzione e aver criticato le politiche dei talebani di escluderle dalla scuola secondaria. Diritto di protesta “Il diritto di protesta è fondamentale per fare luce sulle violazioni dei diritti umani e sulle responsabilità di chi governa. Le persone hanno reso abbondantemente chiaro che vogliono i diritti umani: sta ai governi mostrare che le stanno ascoltando”, ha sottolineato Callamard. “Considerato il fosco stato delle cose a livello globale, occorrono misure urgenti per rivitalizzare e rinnovare le istituzioni internazionali create per tutelare l’umanità - ha concluso Callamard - Devono essere fatti passi avanti per riformare il Consiglio di sicurezza dell’Onu in modo che gli stati membri permanenti non possano brandire il loro incontrollato potere di veto e impedire così la protezione dei civili a vantaggio delle loro alleanze geopolitiche. I governi devono anche adottare robuste regole e legislazioni per affrontare i rischi e i danni causati dalle tecnologie dell’intelligenza artificiale e riprendere le redini di Big Tech”. ---internazionale/[email protected] (Web Info) Read the full article
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Rapporto Amnesty: "Tecnologia usata per alimentare odio e discriminazione"
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(Adnkronos) - "In molte parti del mondo soggetti politici stanno aumentando i loro attacchi contro le donne, le persone Lgbtqia+ e le comunità marginalizzate, da sempre capri espiatori per ottenere consenso politico o successo elettorale. Tecnologie vecchie e nuove sono sempre più utilizzate come armi per aiutare forze politiche repressive a diffondere disinformazione, aizzare una comunità contro l’altra e attaccare le minoranze". E' quanto emerge dal rapporto 2023-2024 di Amnesty International che contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati. Il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International nota l’uso in espansione delle tecnologie esistenti per rafforzare politiche discriminatorie. Secondo il rapporto "alcuni Stati – tra i quali Argentina, Brasile, India e Regno Unito – stanno facendo sempre più ricorso alle tecnologie di riconoscimento facciale per controllare le proteste di piazza così come gli eventi sportivi e per discriminare le comunità marginalizzate, soprattutto le persone migranti e rifugiate. Costretto da un’azione giudiziaria di Amnesty International, nel 2023 il dipartimento di Polizia di New York ha reso noto come aveva usato la tecnologia per sorvegliare le proteste del movimento Black Lives Matter". I dati del Rapporto Amnesty "Il nefasto uso del riconoscimento facciale non è mai stato così opprimente come in Cisgiordania, dove è stato impiegato dalle forze israeliane per rafforzare le limitazioni alla libertà di movimento e contribuire a mantenere in piedi il sistema dell’apartheid - emerge dal rapporto - In Serbia, l’introduzione di un sistema semiautomatico di previdenza sociale ha causato la fine dell’assistenza per migliaia di persone che ne avevano un bisogno vitale, soprattutto le comunità rom e le persone con disabilità, a dimostrazione di come un’automazione priva di controlli possa esacerbare le disuguaglianze". "Con milioni di persone in fuga dai conflitti in tutto il mondo, il rapporto rileva come le tecnologie siano state utilizzate per disumanizzare la gestione del fenomeno migratorio e il controllo delle frontiere, anche attraverso l'uso di strumenti elettronici alternativi alla detenzione, l'automazione delle tecnologie di esternalizzazione delle frontiere, software di raccolta dati e sistemi biometrici e algoritmici utilizzati per prendere decisioni - continua - La proliferazione di queste tecnologie perpetua e rafforza la discriminazione, il razzismo e la sorveglianza sproporzionata e illegale ai danni delle persone razzializzate". "Continua a mancare una regolamentazione sugli spyware, nonostante nel tempo siano state raccolte prove sulle violazioni dei diritti umani causate da tali prodotti ai danni di attivisti in esilio, giornalisti e difensori dei diritti umani. Spyware Pegasus Nel 2023 Amnesty International ha scoperto l’uso dello spyware Pegasus contro giornalisti e attivisti della società civile in stati quali Armenia, Repubblica Dominicana, India e Serbia. Spyware prodotti e regolamentati all’interno dell’Unione europea sono stati liberamente venduti in giro per il mondo - osserva Amnesty International - Nell’ultimo anno la rapida crescita dell’intelligenza artificiale generativa ha trasformato il livello di minaccia posto dalla gamma di tecnologie già esistenti: dagli spyware all’automazione statale fino alla gestione dei social media via algoritmi". "Di fronte a questi rapaci passi avanti, i tentativi di regolamentazione sono rimasti ampiamente al palo. Un piccolo segnale di azione da parte dei politici europei è stata l’adozione, nel febbraio 2024, del Digital Service Act che, sebbene incompleto e imperfetto, ha avuto il merito di sviluppare un dibattito quanto mai necessario sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale", continua. “C’è un vasto abisso tra i rischi posti dall’avanzamento senza controlli delle tecnologie e dove dovremmo invece essere in termini di regole e protezioni. È questo il futuro che ci aspetta e sarà solo peggio se non verrà posto un freno alla rampante proliferazione di tecnologie prive di controlli”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International. Le piattaforme social, le considerazioni del Rapporto Amnesty L’organizzazione per i diritti umani "prevede che questi problemi aumenteranno in un anno elettorale così importante come il 2024, dato che il modello di business basato sulla sorveglianza domina le principali piattaforme social come Facebook, Instagram, TikTok e YouTube, agendo dunque come un catalizzatore di violazioni dei diritti umani nel contesto elettorale". “Le piattaforme social amplificano e diffondono odio, discriminazione e disinformazione grazie ad algoritmi ottimizzati per massimizzare l’ingaggio prima di ogni altra cosa. Creano un ciclo di feedback pericoloso, soprattutto in tempi di maggiore sensibilità politica. Questi strumenti possono generare immagini, audio e video sintetici nel giro di pochi secondi e colpire pubblici specifici in grandi numeri ma le leggi elettorali ancora non sono ancora adeguate a queste minacce. Finora abbiamo ascoltato troppe chiacchiere e visto poche azioni”, ha stigmatizzato Callamard. Nel 2023 Amnesty International ha denunciato l’uso di spyware contro noti giornalisti indiani. Battaglia politica Le piattaforme social sono sempre più campi di battaglia politica. “Da tempo, i politici usano narrazioni manipolatorie come 'noi contro loro' per ottenere voti e aggirare legittime domande circa i timori per la sicurezza e l’economia. Tecnologie prive di regole, come il riconoscimento facciale, usate per rafforzare la discriminazione. A ciò si deve aggiungere il modello di business basato sulla sorveglianza che alimenta questo fuoco d’odio consentendo a coloro che hanno cattive intenzioni di perseguitare, disumanizzare e amplificare pericolose narrative per consolidare il loro potere od ottenere consenso elettorale. Siamo di fronte a un’agghiacciante prospettiva di cosa ci aspetta se gli sviluppi della tecnologia sorpasseranno rapacemente le richieste di assunzione di responsabilità”, ha continuato Callamard. ---internazionale/[email protected] (Web Info) Read the full article
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Luna piena di aprile 2024: la luna rosa
La luna piena di aprile 2024, la luna rosa, è arrivata con il suo carico di promesse. Per tre giorni consecutivi, o per essere più precisi, per tre notti magiche, avremo l'opportunità unica di assistere ad uno spettacolo celeste veramente eccezionale. Per gli appassionati di astrologia, che scrutano il cielo in cerca di segni e simboli, ci saranno delle sorprese particolarmente gradite e interessanti. La luna piena di aprile 2024 La notte scorsa ha segnato l'arrivo del plenilunio di aprile, un evento celestialmente importante essendo il quarto dell'anno corrente e il secondo della vivace stagione primaverile. Precisamente all'1.49, sotto il manto stellato, il nostro satellite naturale ha raggiunto il picco della sua luminosità. Coloro che sono stati fortunati a trovarsi in zone dove le condizioni meteorologiche erano favorevoli, hanno avuto il piacere di assistere a uno spettacolo naturale davvero straordinario e incantevole. Per gli sfortunati che non hanno potuto godere di tale scena a causa del maltempo, è confortante sapere che la luna rimarrà quasi piena e visibile per altri due giorni, offrendo un'ulteriore opportunità di ammirazione. Bisogna, però, ricordare che, nonostante il nome possa trarre in inganno, il nostro satellite non si tingerà di tonalità rosate; mostrerà invece la sua abituale e maestosa bellezza in un candido colore bianco argenteo. Questo chiarimento è importante in quanto, seguendo una tradizione antica, il plenilunio di aprile viene comunemente chiamato "luna rosa". La luna rosa Perché, allora, la luna piena che appare in cielo in questo mese è detta rosa? La nomenclatura deriva da una tradizione risalente all'antichità diffusa tra i nativi americani. Queste popolazioni erano, infatti, solite dare un nome a ogni luna piena ispirandosi alla natura. I prati americani nel mese di aprile si riempivano sempre di piccoli fiori rosa, simili a ortensie, detti muschio rosa. Nelle notti di plenilunio di aprile, il pianeta illuminava le ampie distese rosa regalando uno spettacolo davvero mozzafiato. Altre tradizioni attribuivano a questa luna, il nome di luna dei pesci, in riferimento alla deposizione delle uova da parte di molte specie di pesci. Un po' di astrologia Gli appassionati di astrologia saranno contenti nel sapere che il plenilunio di aprile 2024 coincide con l'evento astrale più importante del mese se non dell'anno. Dopo l'eclissi solare dello scorso 8 aprile, il giorno 20, infatti, è avvenuta la congiunzione Giove-Urano in Toro. Una congiunzione che non si verificava dal 1941. Secondo gli esperti si tratta di un evento molto promettente. Iniziamo col dire che l'eclissi rappresenta un momento di restart: le energie si rinnovano e favoriscono nuovi inizi. Il nuovo ciclo è iniziato con il favore di Giove, ritenuto dagli esperti il pianeta della fortuna e della prosperità, e di Urano, pianeta dell'innovazione, della rivoluzione e della tecnologia. Il segno del Toro è notoriamente incline al bello, ha un carattere calmo ed è associato a Venere, il pianeta dell'amore. Cosa bisogna aspettarsi, dunque, da questa particolare congiunzione astrale? L'amore. Ci sono ottime probabilità, infatti, che l'anima gemella che state aspettando (o anche no) si manifesti a voi ponendo fine alla vostra attesa o rimescolando le carte sul tavolo della vostra vita. Chi è già felicemente innamorato potrà contare su altri tipi di incontri, magari lavorativi, altrettanto fortunati. Se non siete appassionati della materia, potete disporvi ugualmente in maniera benevola nei confronti di questa primavera. In fondo un po' di ottimismo non guasta mai. In copertina foto di Patou Ricard da Pixabay Read the full article
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Aumento delle temperature nel mondo: un problema reale
Nel 2015, i paesi di tutto il mondo hanno adottato l'Accordo di Parigi, concordando l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale "ben al di sotto dei 2°C" rispetto alle temperature preindustriali, "perseguendo gli sforzi" per limitare il riscaldamento a 1,5°C. Questi obiettivi sono fissati in base all'aumento della temperatura media globale. Obiettivo davvero molto difficile da realizzare ma la domanda sorge spontanea: di quanto sono aumentate le temperature nei paesi di tutto il mondo? La risposta arriva attraverso i grafici di Our World in Data. Il problema dell'aumento delle temperature nel mondo I dati di Pur World in Data si basano su diverse importanti metriche. Quella principale utilizzata per monitorare il riscaldamento globale è "l'anomalia annua (o mensile) di temperatura". Questo non ci dice la temperatura assoluta in un dato mese, ma quanto è diversa rispetto alle temperature storiche. Nella ricerca sul clima, le anomalie di temperatura sono considerate una metrica chiave poiché ci informano sui cambiamenti nel tempo: Il prossimo grafico, invece, ci consente di esplorare queste anomalie di temperatura nel corso del tempo. Ogni riga rappresenta l'anomalia di temperatura in un determinato anno. All'interno del grafico offerto da Our World in Data è possibile esplorare questi dati anche dividendoli per decennio: Temperature medie mensili per paese Un altro modo per visualizzare questi dati è quello di guardare alle temperature assolute piuttosto che alle anomalie. Sulla mappa qui sotto, puoi vedere la temperatura superficiale media mensile per paese. Anche in questo caso, questi dati possono essere esplorati dal 1940 in poi. L'ovvio risultato di questo grafico sono le grandi differenze di temperatura in tutto il mondo: L'ultimo grafico interattivo che vi mostriamo fornisce un modo più semplice ed intuitivo per vedere questi cambiamenti di temperatura nel tempo in un determinato paese. Ogni riga rappresenta la temperatura media per mese in quell'anno. Si può vedere che, sebbene ci sia spesso variabilità da un anno all'altro, le temperature sono aumentate. Puoi anche esplorare questi dati per decennio. Foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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Lo sport femminile in Italia: tra passi avanti e sfide ancora aperte
Negli ultimi anni, lo sport femminile in Italia ha conosciuto una crescita esponenziale, sia in termini di partecipazione che di visibilità. Le donne italiane sono sempre più protagoniste nel mondo dello sport, eccellendo in discipline diverse e conquistando risultati di prestigio a livello nazionale e internazionale. Secondo i dati del Censis, oggi in Italia sono oltre 8,5 milioni le donne che praticano sport, pari al 43,3% del totale degli sportivi. Un numero in costante aumento, se si considera che solo vent'anni fa era il 23,3%. Sport femminile in Italia: i più praticati Tra le discipline più praticate dalle donne italiane troviamo la pallavolo, con circa 330.000 tesserate, seguita da ginnastica, nuoto e fitness. In crescita anche sport individuali come tennis e atletica leggera, che vedono protagoniste atlete di grande talento come Camila Giorgi e Paola Egonu. Nonostante i progressi compiuti, molto resta ancora da fare per colmare il divario di genere nello sport. Le donne continuano ad essere sotto-rappresentate nei ruoli dirigenziali e negli organi decisionali delle federazioni sportive, e la copertura mediatica dedicata allo sport femminile è ancora inferiore rispetto a quella maschile. Inoltre, persistono stereotipi di genere e pregiudizi che scoraggiano le bambine e le ragazze dalla pratica sportiva. Le disparità economiche e la mancanza di strutture adeguate in alcune zone del Paese rappresentano ulteriori ostacoli all'accesso allo sport per le donne. Per promuovere lo sport femminile in Italia è necessario un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, federazioni sportive, media e società civile. Ecco alcune misure che potrebbero essere adottate: - Investire in progetti e iniziative dedicate allo sport femminile; - Aumentare la visibilità dello sport femminile sui media; - Promuovere l'educazione fisica e l'attività sportiva nelle scuole; - Contrastare gli stereotipi di genere e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dello sport per le donne; - Garantire pari opportunità di accesso allo sport a tutte le donne, indipendentemente dal loro background socio-economico. Investire nello sport femminile non solo è un dovere di equità, ma è anche un'opportunità per il Paese di valorizzare il talento e le potenzialità delle donne e di promuovere uno stile di vita sano e attivo. Un futuro più roseo per lo sport femminile in Italia è possibile. Con il contributo di tutti, possiamo creare un ambiente in cui tutte le donne possano esprimersi liberamente attraverso lo sport e raggiungere i loro obiettivi. Foto di Alexander Fox | PlaNet Fox da Pixabay Read the full article
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