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Kees Scherer, Girl with her Balloon
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Kees Scherer, Girl with a Balloon
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"Pacienza", che bella parola.
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È un dolore infinito, ma sei più forte tu.
Art: @ladybluebottle
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Ti vengo a prendere io, non preoccuparti.
Adesso riposati, ci pensiamo domani.
La macchina è a posto.
Te li do io i soldi che ti mancano per il viaggio.
E’ pronta la cena, corri!
Ti ho messo il caffè in frigo
così quando torni, lo trovi freddo.
Non sarai un po’ leggera vestita così?
La prossima volta andrà meglio, vedrai.
Vai piano!
Lo so che adesso ti manca e ti senti morire, ma passerà.
E’ un dolore infinito, ma sei più forte tu.
Mi vesto e arrivo.
Scegli una stella che te la vado a prendere.
Non chiamare il tecnico, vengo io.
Sei bella quando sorridi.
Questi occhi te li ho fatti proprio bene!
Tieni, mangialo tu. Io non ho più fame.
Sei sicura che va tutto bene?
Fatti una bella doccia, così ti riscaldi.
Dammi il trolley, lo porto io.
Parto un po’ prima, così quando arrivi mi trovi in stazione.
Questo vestito ti sta benissimo!
Non sono stanco, andiamo!
Vieni a pranzo, ti aspettiamo?
Fammi solo uno squillo quando arrivi
così posso mettermi a dormire.
Vorrei vederti sempre felice, come adesso.
Ho sbagliato tante di quelle volte
ma l’ho fatto soltanto per proteggerti.
Buonanotte.
A domani.
Quante volte i nostri papà
ci hanno detto “ti amo”
senza che noi
ce ne rendessimo conto.
(Andrew Faber)
Opera in foto: @soosh
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congliocchiancorablu · 2 months
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congliocchiancorablu · 3 months
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congliocchiancorablu · 3 months
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Anónimo
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congliocchiancorablu · 3 months
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-Gli uomini che si voltano, da "Ossi di seppia", Eugenio Montale.
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congliocchiancorablu · 3 months
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congliocchiancorablu · 3 months
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congliocchiancorablu · 3 months
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- Maestro, cosa significa lavorare su se stessi?
- Smettere di aspettare che gli altri cambino.
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congliocchiancorablu · 3 months
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Partiamo da qua, raccontando la storia di questo ragazzino…
Ti chiami Jannik e ti piace fare sport, forse ti piace ancor di più il divertimento che si prova facendo sport.
Qualsiasi esso sia…
La sfida, la vittoria, l’impegno, l’errore, la fatica, la soddisfazione, tutto!
I tuoi genitori ti sostengono, senza forzare nulla.
Questa immagine risale a una decina di anni fa.
Oggi, sei un ragazzo, Jannik.
E hai appena giocato la finale maschile degli Australian Open di tennis, uno dei tornei più ambiti in assoluto.
Hai 22 anni.
E i tuoi genitori non sono seduti nell’area vip della Rod Laver Arena di Melbourne, ma sono a casa a guardarti in tivù. In Italia. Con la copertina sulle gambe e una tazza di caffellatte in mano.
Bene, tu vinci, in una maniera incredibile, dopo essere stato sotto 2 set a 0 in una condizione dalla quale si sarebbero rialzati davvero in pochissimi.
Molto ti davano già per spacciato, a quel punto.
Ma tu sei fatto in altro modo e vinci 3 set a 2, giocando ben più di tre ore e mezza.
A questo punto, premiazione e interviste.
Roba di rito. Ci si aspetta il già visto.
Ma tu sei diverso, perché tu sei libero.
Quando arriva il tuo turno, saluti i presenti all’Arena e i collegati in mondovisione, come se foste amici.
Quindicimila amici lì e qualche milionata in tivù.
Compresi i tuoi e il loro plaid.
Tu ringrazi tutti, ma proprio tutti, in primis il tuo avversario che ti ha permesso, attraverso le sconfitte che ti ha inflitto fino a ieri, di aver capito meglio le tue lacune, e quindi di migliorare.
Poi gli altri, dai raccattapalle ai tifosi.
E chiudi ringraziando i tuoi genitori, sempre quelli che sono a casa sul divano a guardarti in tivù, perché ti hanno permesso di scegliere sempre liberamente cosa fare, quale sport scegliere, senza farti mai alcuna pressione.
Quella pressione che non senti quando sei sotto di 2 set a 0, alla finale degli Australian Open…
E non la senti perché non l’hai “imparata”, non l’hai interiorizzata, non è roba tua.
Perché, per te, perdere fa parte del vincere.
Avete vinto in tre: tu sul campo, loro dal divano.
Perché quei genitori ti hanno allenato a essere una persona libera.
Voi avete vinto.
Tutto.
(Andrea Sales)
~ Sì, sì, Sinner. Ja, ja, Jannik
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congliocchiancorablu · 3 months
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congliocchiancorablu · 3 months
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