Talvolta le persone dicono di fare una certa fatica a capire un film, ma penso che in realtà capiscono molto di più di quanto si rendano conto. Perché abbiamo tutti ricevuto il dono dell'intuito.
Qualcuno potrebbe sostenere di non capire la musica; però la maggior parte delle persone la sperimenta a livello emotivo e sarebbe d'accordo nel ritenerla un concetto astratto. Non si ha bisogno di tradurla subito in parole: si ascolta e basta.
Il cinema assomiglia tantissimo alla musica. Anche quando è molto astratto, a tutti i costi le persone vogliono comprenderlo a livello razionale. Non riuscirci è frustrante. Possono però riuscire a trovare una spiegazione dentro di sé, basta lasciare che ciò avvenga naturalmente. Se iniziassero a discuterne con gli amici, ben presto capirebbero come stanno le cose. Potrebbero trovarsi d'accordo oppure litigare […]. Sarebbe già un bel risultato.
Penso che siamo sempre alla caccia di qualcosa di nascosto o di solo potenziale o ipotetico, di cui seguiamo le tracce che affiorano sulla superficie del suolo. Credo che i nostri meccanismi mentali elementari si ripetono dal Paleolitico dei nostri padri cacciatori e raccoglitori attraverso tutte le culture della storia umana. La parola collega la traccia visibile alla cosa invisibile, alla cosa assente, alla cosa desiderata o temuta, come un fragile ponte di fortuna gettato nel vuoto.
Sono contento, da ora ho un mio spazio su HuffPost Italia che curerò ogni tanto (tempo e lavoro permettendo): come primo post vi parlo della Filter Bubble e del fatto che non è soltanto un problema di algoritmo, ma anche di cultura, la nostra. Buona Lettura :)
Si può sempre far risalire l’arte dello storytelling alle pitture rupestri degli uomini delle caverne. [...] Ma dal movimento letterario postmoderno degli anni Sessanta, venuto dalle università e diffusosi in una cultura più larga, il pensiero narrativo si è esteso ad altri campi: gli storici, i giuristi, i fisici, gli economisti e gli psicologi hanno riscoperto il potere delle storie di costituire una realtà.
E lo storytelling è giunto a rivaleggiare con il pensiero logico per comprendere la giurisprudenza, la geografia, la malattia o la guerra. [...] Le storie sono diventate così convincenti che alcuni critici temono che diventino un sostituto pericoloso dei fatti e degli argomenti razionali. [...] Storie seducenti possono essere volte in menzogne o in propaganda. Le persone mentono a se stesse con le proprie storie. Una storia che offre una spiegazione rassicurante degli avvenimenti può anche ingannare, tacendo le contraddizioni e le complicazioni. [...]
Una volta, si diceva sempre: «È solo una storia, dammi i fatti», aggiunge Paul Costello [cofondatore del Centro di studi narrativi a Washington, creato nel 1995 per analizzare questi nuovi impieghi del racconto]. Ora molti cominciano a realizzare che le storie possono avere degli effetti reali che devono essere presi sul serio.
Lynn Smith, “Not the Same Old Story”, in «The Los Angeles Times», 11 novembre 2001.
“Finally, the refrigerator will talk to my smartphone to tell it I need to order milk before I am out.”
Many experts say the rise of embedded and wearable computing (the “Internet of Things”) will bring the next revolution in digital technology. The upsides: enhanced health, convenience, productivity; The downsides: challenges to personal privacy, over-hyped expectations, and boggling tech complexity.
We’ve got a NEW REPORT today that reveals tech experts’ predictions for the future of the internetification of everything, and what it will mean for life. http://pewrsr.ch/1k0Y84z
Il nuovo concetto della natura è sempre l'argomento più importante della matrice che costituisce ogni nuovo ordine sociale. In tutti i casi, la nuova cosmologia serve a giustificare la giustezza e l'inevitabilità del nuovo modo in cui gli esseri umani stanno organizzando il proprio mondo, presupponendo che la natura stessa è organizzata secondo linee simili. Ogni società si può così sentire rassicurata dal fatto che il modo con cui conduce le proprie attività è compatibile con l'ordine naturale delle cose e, inoltre, è un giusto riflesso del grande disegno della natura.
Al di là della propaganda resta il fatto che il settore IT e Internet non hanno, in sé per sé, costituito una nuova rivoluzione industriale. Affinché questo accadesse, sarebbe stato necessario che le nuove tecnologie convergessero con un nuovo regime energetico [...]. Al posto di una nuova, potente convergenza di comunicazione ed energia, ci si è limitati a far crescere l'economia dissipando la ricchezza accumulata, che era stata creata nei quattro decenni successivi alla seconda guerra mondiale
La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza (per paura e per il bisogno di difendersi) e il rischio (per progredire e crescere). Scegli di crescere almeno dieci volte al giorno.
Dopo aver sistemato le mie cose, appesa alle grucce la roba che mi ero portato, messo in carica il bollitore e lo spazzolino da denti elettrico, acceso il cellulare constatando che non avevo nessun messaggio, cominciai a chiedermi cosa ci facessi lì. Questo interrogativo molto generico può porselo qualsiasi uomo, in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento della sua vita; ma il viaggiatore solitario, va detto, vi è particolarmente esposto. Se con me ci fosse stata Myriam, a dire il vero, non avrei avuto maggiori motivi di essere a Martel; ma l’interrogativo, semplicemente, non si sarebbe posto. Una coppia è un mondo, un mondo autonomo e compatto che si sposta all’interno di un mondo più vasto, senza esserne realmente toccato
Dal momento che Internet rende le folle più accessibili, sarebbe bene disporre di un insieme di regole chiare e generali capaci di spiegare quando "la saggezza delle folle" possa produrre risultati significativi