mousemichi

[mousemichi]

abbracciami, per tutte le volte in cui ho avuto bisogno di due braccia che mi stringessero e le uniche furono le mie.

abbracciami, per tutte le volte in cui avrei voluto urlare per il dolore e piansi solo molto forte, e molto a lungo.

abbracciami, per tutte le persone che ho abbracciato e non lo meritavano.

abbracciami perché, anche se fatico ad ammetterlo e il mio cuore ha perso quella sensibilità, ho ancora bisogno di calore umano, ora più che mai. ora che sto ricomponendo meglio i pezzi ho paura di gelarmi dentro.

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Tra poco è di nuovo ferragosto. Son passati 10 mesi e a breve saranno 12. È incredibile quante cose siano cambiate e quanto io sia cambiata, quanta influenza ha avuto la tua presenza nella mia vita. Mi hai fatto così bene e così male che quasi dovrei ringraziarti.

Nei momenti più bui ho pregato Dio di farmi tornare indietro, di cancellare quei momenti, perché tanto erano belli che mi provocavano un male atroce. Perché sì, i nostri ricordi più belli, i piccoli momenti quotidiani, hanno reso poi la tua assenza più totale un'eterna agonia.

Per questo non so ancora se un giorno ti ringrazierò. Non penso di averlo meritato tutto quel dolore, anche perché non ero in grado di sorreggerlo tutto da sola, ma tu me ne hai lasciato l'intero carico e mi hai lasciata lì così.

Se non fosse stato per te, per il bene che mi hai fatto, non avrei mai saputo fino a che punto sono capace di voler bene ad una persona e quanto affetto, dedizione e cura sono in grado di darle; non avrei mai saputo cosa significasse sentirsi apprezzata per ogni piccolo gesto quotidiano, vivere emozioni così forti da provocarmi la nausea, sentirmi così distrutta e così viva nello stesso tempo.

Ma se non fosse stato per te, per il male che mi hai fatto, non avrei mai messo così rivoluzionariamente la mia vita in discussione, non avrei avuto il coraggio di prendere decisioni sul mio presente e sul mio futuro, di prendermi una pausa dal mondo, accettare le mie debolezze, prendere le distanze da chi, pur volendomi bene, non mi faceva sentire a mio agio; non avrei mai iniziato a lavorare su me stessa, a sentirmi di nuovo meglio, a fare ciò che davvero mi piace, anche da sola a volte; probabilmente non avrei mai iniziato a pretendere standard più alti da chi mi circondo.

Insomma, in pochi mesi hai avuto un impatto davvero evidente su di me. Penso sia dovuto sicuramente in primis alla tua personalità, alla figura che hai ricoperto, al momento decisivo che hai segnato nella mia vita relazionale, ma anche perché sei stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che oscillava già da tempo e che necessitava di cadere, per poi ricostruirsi piano, lentamente, con fatica, con tagli e lacrime amare, con urla nascoste nel cuscino e con ansie da togliere il respiro.

Grazie Vale per aver fatto parte della mia vita, anche se a volte avrei preferito non averti mai conosciuta!

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una volta un giovane saggio mi disse: "è un peccato rovinarsi delle belle canzoni per le persone"

#Spotify

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oggi è stata una giornata perlopiù serena, che non me ne capitavano da un pezzo, in cui riesco a sentire con genuinità le vere mancanze.

mi manca casetta mia, con i vetri zozzi del balcone e il paesaggio mozzafiato, i vestiti da stirare sparsi per il salotto e la brezza leggera che in tardo pomeriggio rinfresca un'afosa giornata estiva.

mi manca quella felpa viola che comprai a pescara, che tenevo addosso quanto più tempo potessi, perché mi stava davvero bene e perché mi ricordava un po' lei.

mi manca l'estate, il senso di libertà, le giornate lunghissime, il sole battente, la spiaggia, l'odore del mare, il gelato, Ela che mi riempie di peli.

tra pandemia, guerra, rincari e stabilità mentali che tendono a crollare, vorrei solo un po' di pace. pace intorno a me, nel mio piccolo, poi nel mio continente e magari nel mondo intero. infine vorrei pace dentro di me, vorrei una pace duratura, non momentanea, come quella di oggi.

spero tra un anno di potermi ritrovare qui a leggere questo post ma sul divano di casa mia, con la mia felpa viola, con un po' di pace dentro me e magari un po' di defibrillazione per l'arrivo della bella stagione.

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non mi piace addossare colpe gratuitamente agli altri quando è unicamente responsabilità mia, ma come la realtà insegna è raramente colpa di una sola persona.

per anni mi son sentita in colpa e sbagliata per essere stata una 'bambina cattiva' durante il periodo delle elementari, per aver 'spaventato' le mie amiche al punto di scappare alla mia vista, quando ero semplicemente una bambina bisognosa di affetto, di attenzioni, di persone importanti e che invece si sentiva semplicemente molto sola, che doveva conquistarsi tutto, anche l'affetto delle amiche.

eravamo solo delle bambine, mi rendo perfettamente conto, ma io mi son scusata tante volte per averle 'spaventate', io da loro uno 'scusa' non l'ho ricevuto però! e a distanza di 20 anni quasi mi rendo conto che sono ancora qui a 'elemosinare' le basi che non sempre puoi riempire con messaggi e audio su WhatsApp, in altri casi servono gesti più importanti perché quella bambina si sente ancora tanto sola, ma stavolta non ve lo verrà ad elemosinare, per nulla al mondo, me lo giuro.

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mi ero promessa che scattata la mezzanotte del 1^gennaio per me era finita, definitivo. non ti avrei più aspettata perché non te lo meritavi. e ne sono tutt'ora convinta. ma non ce la faccio, non riesco ad arrendermi. vorrei soltanto svegliarmi domani mattina e dimenticare gli ultimi 6 mesi, dimenticare chi sei, cosa sei stata per me e la fiducia che ho riposto in te. purtroppo non è possibile quindi dovrò convivere ancora per un po' con il tuo fantasma mentre te, come con un disegno a matita, mi hai cancellata dal tuo quaderno delle persone importanti e no, per quanto io vorrei odiarti e non ti odio, questo non te lo potrò mai perdonare.

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oggi, 27 gennaio 2022, per la prima volta ho dimenticato il nome della via dei pub in cui siamo state insieme l'ultima volta, in quella città maledetta che adoravo ma che adesso mi fa mancare il respiro.

spero sia il primo passo che un giorno mi permetterà di dimenticarmi il bene che mi hai dato, perché non riesco proprio a cancellarlo, e sto tentando in ogni modo. il mio corpo reagisce con la nausea e forse è giusto così, perché per andare avanti e iniziare questa nuova fase è necessario che viva pienamente le emozioni che mi attraversano in questo periodo, nonostante non sia per niente facile, nonostante ci siano altre mille cose che mandano in fumo il mio cervello e che mi fanno soffrire allo stesso modo.

non riesco più ad immaginarmi con te, ma neanche senza.

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senza di te

non mi vengono bene neanche più le crepes

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allora uno vaga per mari e monti, fa esperienze, va via dal proprio paese, dalla propria regione, in alcuni casi anche dalla propria nazione per cercare una persona, quella persona che ti fa stare bene, che ti protegge e ti riempie il cuore, per poi?

per poi rendersi conto che al destino non si sfugge: puoi nasconderti nel luogo più sperduto al mondo ma dovrai tornare. ed è in quel momento che ti rendi conto che forse proprio lì, a casa, c'è quella persona che con i piccoli gesti di ogni giorno, semplici e spontanei, era quella che cercavi.

a volte non serve andare poi così lontano, basta guardarsi alle spalle e girarsi: forse è proprio lì e non te ne sei mai reso conto!

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come Clementine, mi hai cancellata dai tuoi ricordi

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prendo la cartina, aggiungo il tabacco, poi il filtro, giro, lecco la cartina e chiudo la sigaretta. per fumare via quel pensiero di te che da troppi giorni mi pervade. la accendo, mentre le mie amiche conversano di un matrimonio. oggi sono particolarmente silenziosa, la mia mente parla, immagina, sogna. mi sembra di vederci in una coppietta seduta al tavolo vicino al mio. intanto ti immagino lì, sulla tua spiaggia, a Sperlonga, a farti baciare dal sole. poi sposto lo sguardo sull'università e sulla sua piazzetta. la ammiro mentre il fumo del terzo tiro di sigaretta esce dalla mia bocca lentamente.

poi d'improvviso, tra la gente che scende e sale lì davanti scorto un tuo amico da lontano. lo osservo, mentre dietro vedo avvicinarsi a lui un ragazzo alto, biondo, con uno zaino bianco. per un secondo penso 'ah cavolo, ma somiglia proprio a lui...' quando Emanuela esclama 'ma quello è P....!'.

il mio cuore si ferma un secondo, un piccolo attimo, prende la rincorsa e accelera improvvisamente. il ragazzo biondo eri proprio tu. lo riconosco dal modo in cui cammina. ci avvisata da lontano e si avvicina. il mio cuore quasi non regge, i miei denti battono, le mani tremano, la cenere cade a terra. Emanuela e Carolina si alzano per salutarti. tu ti abbassi la mascherina e mi sorridi. anche i tuoi occhi blu sorridono. per un attimo a Perugia sembra essere tornato il sole, sembra che quel grigiore di lutto sia per un attimo scomparso, in quell'esatto momento in cui io ti ho guardato e tu mi hai guardata. abbracci Emanuela, mi sorridi e mi strizzi un occhio. poi ti avvicini verso di me, mi abbracci, mi baci sulla guancia.

la mia mente è rimasta a quel minuto lì, in cui l'emozione non ha retto, avrei voluto urlare. sì, urlare al mondo intero che averti visto lì per quel minuto mi aveva resa la ragazza più felice di Perugia. e magari, proprio in quell'esatto momento decine di coppie stavano facendo l'amore. fisicamente, con gli occhi. ma io ero comunque la più felice, estasiata da quella visione celestiale che mi stavi regalando.

[mousemichi]

e anche oggi qui a Perugia c'è stato un bel sole

faceva caldo, clima estivo

ma la città aveva un non so che di triste

era in lutto anche lei:

lei la sentiva la tensione nell'aria

quando chiudevo il portone

pronta ad affrontare i vicoletti, le salite

con l'ansia (o il desiderio) di incontrarti

ovunque.

mi avresti avvicinata probabilmente

con la tua scioltezza di sempre

e la sigaretta tra le dita

mi avresti chiesto:

'e ora dove vai?'

e io ti avrei risposto:

'al supermercato'

ma avrei voluto solo dirti:

'ovunque tu voglia portarmi'.

adesso, tu, che più qui non ci sei

hai lasciato nell'aria la malinconia.

io non piango

rido, anche spesso

rifletto

ti penso

ma non ti cerco

e non piango

e non ti dico che mi manchi.

forse io e te siamo davvero il sole e la luna:

troppo distanti

distinti

che avrebbero potuto farcela

ma non ce l'hanno fatta.

forse io e te siamo davvero il sole e la luna:

perché te sei una stella

vivi di luce propria

io sono solo un satellite

che ti gira intorno.

prima o poi mi stancherò

e tornerò ad essere sole anch'io.

[mousemichi]

io penso che stiamo iniziando a pretendere un po' troppo da questo amore:

perché se si è emotivamente instabili, se si è gelosi, se si cerca lo scontro, allora siamo psicopatici, siamo casi umani, siamo imperfetti... e questa imperfezione ci spinge o a diventare autodistruttivi o a diventare apatici e distruggere gli altri

mentre se si è emotivamente stabili, si è forti, indipendenti, allora poi il rapporto con l'altro diventa un optional, un distinteresse, si sta insieme quasi per noia, per riempire i tempi vuoti tra un impegno e l'altro. però in questo pare si ami di più se stessi, mentre nel primo caso di ama maggiormente l'altro.

dopo mesi sto ricominciando a ragionare con la mia testa, alla mia maniera (anche se spesso le tracce di lei sono evidenti), mi guardo attorno, osservo, analizzo i miei rapporti e i rapporti tra gli altri.

sono estremamente estremista, lo ammetto, che sia in positivo o in negativo, ma penso di preferire il primo modo. non sarà completamente sano, ti farà rimettere la tua salute mentale spesso, ma sono emozioni forti, per cui vale la pena lottare, che ti fanno provare gioia, rabbia, dolore alla centesima potenza, ma ti senti viva!

e quindi, quello che consiglio questa sera a chiunque mai leggerà ciò, è di vivere l'amore così com'è: con semplicità, l'amore è la cosa più semplice che ci sia.

stai bene con quella persona? ti fa provare forti emozioni? quando stai con la suddetta hai le farfalle nello stomaco, vorresti piangere dalla gioia, gli occhi ti brillano, il cuore accelera il battito e in ogni film e ogni canzone rivedi suddetta persona? allora lotta, non fartela scappare, amala più forte che puoi, come faccio io, al 100%, non frenarti, esprimi sempre te stesso al massimo.

io probabilmente l'ho idealizzato, probabilmente sono cotta, sicuramente ho perso un treno che non ripasserà, o almeno non a breve, non ora. mentre tutti ci pensano una coppia, io vorrei lo fossimo davvero.

e vorrei tanto che potessi leggere questo, che capissi cosa vorrei dirti ogni volta che ti guardo negli occhi, ti dico una cosa carina o ti urlo addosso: vorrei dirti che non so se questo treno l'ho solo immaginato, se davvero te mi hai sempre visto come una sfigatella qualunque, io non so davvero come stiano le cose, so di per certo che vorrei davvero un giorno quel treno passasse.

sarò innamorata del rapporto e forse non della persona come sostengono alcuni, e allora? devo struggermi perché mi innamoro ogni tre per due, perché ci metto ogni volta tutta me stessa e non provarci? sto facendo più male a me stessa stando zitta che esternando ciò che sento.

vorrei davvero un giorno quel treno passasse, quando l'ombra di lei sarà sparita dalle mie insicurezze.

vorrei passasse solo per me.

[mousemichi]

'Come se non le importasse niente davvero

La vendetta migliore, solo la mia felicità

Non so come facessi, vorrei sapere a volte a che pensi

E chi cade nella tela che tessi

Per te provo solo odio e sentimenti connessi

Sai rendere schiavi tutti quanti dei tuoi complessi

Il tipo di turno che ti gira intorno

Ora crede davvero di averti sotto controllo

Se ne accorgerà da solo quando arriverà il giorno

Che una mantide non ama, succhia solo il midollo

Il tuo affetto è un inganno, tu aspetti solamente il bersaglio

È un'esca nella tana del ragno

È una trappola, una frana, solamente un abbaglio

A volte un po' mi manchi, ma lo so che mi sbaglio

Una sirena nel fango, chissà chi attiri con il tuo canto

Chissà se ne farai un vanto

Ma d'altronde io lo so perché ti odio tanto

Perché mi rivedo in te come in nessun altro'

[mousemichi]

ciao piccolo tpssino,

domani ho un esame e sto cercando di studiare.

Mentre procrastino scrivo nella barra di ricerca di Facebook il tuo nome per cercare un amico bono della mia coinquilina e stranamente non esce più il tuo profilo tra i suggeriti.

Sei stato il mio pensiero fisso in ogni momento nell'ultimo anno e mezzo, non c'è stato un momento in cui io passassi sotto casa sua e non sperassi di incontrarti. Avevo voglia di urlarti in faccia, chiederti gridando perché non hai voluto più saperne di me, perché avessi chiuso ogni ponte.

Ecco stasera non mi importa più. No perché quando non ti ho visto tra i suggeriti ho sentito l'esigenza di cercarti, sono andata sul tuo profilo, ho guardato la tua propic e ti ho ammirato, come ammiro i narcisi a marzo sotto casa, e ho iniziato a sentire tenerezza e non rabbia.

Non so dirti se il mio cuore ti abbia completamente perdonato, ma ha iniziato a farlo probabilmente, come lo ha fatto con il tuo amico, e la cosa mi emoziona parecchio, mi fa sentire più leggera, mi permette di ricordare entrambi i rapporti con tenerezza e spensieratezza.

Non so se tu o lui altro mi abbiate mai perdonata, se siate davvero passati oltre non con indifferenza, ma abbiate imparato a guardare ai ricordi con me come dei bei ricordi, tutto qui. Mi auguro di sì, non per me, ma perché abbiamo vissuto momenti belli.

Mio caro tpssino, mi hai insegnato l'amore (se così può definirsi) non tossico, quello puro, semplice, tenero, come lo eri tu, e lo porterò sempre con me. Mi hai insegnato che l'età conta ben poco quando una persona è bella dentro, e tu lo sei davvero, hai un potenziale enorme, sei di una dolcezza disarmante. I tuoi messaggi, anche piccoli e semplici, son quello che custodirò nei miei ricordi con più premura.

Buona fortuna mio caro piccolo tpssino.

[mousemichi]

'mi piace che fai parte della mia vita'

da quasi un anno ormai

[mousemichi]

dalle note del mio IPhone (26/02/2020):