Tumgik
precisazioni · 2 days
Text
è ufficialmente terminata quella fase della vita in cui sono autorizzato a farmi un autoscatto, è durata tre anni e adesso mi sento troppo vecchio e brutto per mostrare la mia faccia anche solo al mio cellulare
6 notes · View notes
precisazioni · 3 days
Text
le persone con cui parlo si contano sulle dita di una mano e mi chiedo quanto sia responsabile di tutte le interruzioni di amicizie. per me, la risposta: è quasi sempre il sottoscritto ad avere colpe. sono convinto di essere nella parte del torto, quasi a priori, come se nella mia testa non fosse ammissibile che le altre persone possano essere stronze. anche quando la causa potrebbe essere: persona x si è allontanata perchè mi trovava noioso - mi reputerei io l'unico responsabile
11 notes · View notes
precisazioni · 5 days
Text
sto passando queste giornate dai miei genitori, accorgendomi di come sia raro che abbia voglia di aprire bocca, di esprimermi, dire quel che penso, parlare o raccontare; spesso tralascio le cose da dover dire, non esprimo la mia opinione, mi dimentico di farlo o penso che non ne vale la pena. mi succede in ogni contesto: lavorativo, domestico, intimo, universitario e in amicizia; è come se attenuassi una sorta di mutismo selettivo, di stanchezza continua nel dialogo sì invalidante ma non abbastanza da suscitare sospetto di un qualche problema. non è una fase quanto più una costante, e per quanto sappia fare diversamente quando posso lo evito, con il mio "quando posso" che si mostra in un comportamento quasi sempre teso al riservato in modo da rendere accettabili stranezze quali: durante il pranzo di famiglia vado spesso in camera per stare da solo. quel che mi sorprende è che se prima mi piaceva parlare con i miei adesso ho smesso di farlo, anche quando solo in tre: la sensazione è che abbia fisica difficoltà ad aprire bocca, a mala pena dischiudo le labbra - come a intendere che la quotidianeità, seppur tranquilla, è comunque abbbastanza pesante da non riuscire ad occuparmi a dovere di un atto così faticoso come il dialogo; quando lo faccio, poi rimango agitato per ore, fino a sentirmi esausto
12 notes · View notes
precisazioni · 5 days
Text
non riesco a capacitarmi di come la maggior parte delle persone, o almeno così mi pare di capire, viva senza riflettere sulle scelte da intraprendere, senza interrogarsi su ciò che accade intorno e senza considerare il loro rapporto con gli eventi: ho la netta impressione che, a parte la routine, in molti vivano più o meno a caso. non mi riferisco a un'indole impulsiva che, tra parentesi, in molti casi mi appartiene pure, quanto a una mancata voglia di razionalizzare e analizzare, in un ventaglio di azioni e riflessioni che vanno dal decidere cinque minuti prima cosa mangiare per cena, a come essere un buon coinquilino, alle ragioni che spingono gli altri, dal vicino di casa ai completi sconosciuti, a comportarsi in determinati modi: va bene avere la testa in aria, io stesso ne faccio largamente parte, ma se arrivano in età adulta a cascare dalle nuvole come quando erano adolescenti vuol dire che hanno vissuto un privilegio tale da concedersi di non reagire
22 notes · View notes
precisazioni · 20 days
Text
uso molto poco il cellulare: le statistiche di instagram riportano il tempo in app per circa dieci minuti al giorno; ho neppure venti contatti su telegram, circa dieci numeri in rubrica e uso whatsapp solo con i miei genitori. però passo tutta la giornata davanti al computer: che sia a cercare dischi da ascoltare, a leggere cose, ad ascoltare podcast. quest'anno compio trentaquattro anni e ho avuto il mio computer trent'anni fa; ho trascorso parte della mia infanzia, il grosso della mia giovinezza e ora la prima fase adulta davanti un computer. mi chiedo di quanta vita reale mi sia privato, quante esperienze non ho vissuto
16 notes · View notes
precisazioni · 22 days
Text
è uscito il primo materiale completamente mio: niente elaborazioni di brani pre-esistenti, niente dj set, solo suoni che ho registrato con i miei sintetizzatori e il mio registratore zoom. per questa traccia, un lavoro ambient di ventiquattro minuti, ho fatto fare un mastering professionale, spendendoci soldi che in linea teorica non potrei neppure permettermi. si tratta della prima volta che pubblico qualosa di completamente mio: passi enormi rispetto a quando giravo una bozza a qualcuno per non più di mezz'ora, per poi pentirmi di essermi permesso di condividere qualcosa di così penoso e cancellare tutto
6 notes · View notes
precisazioni · 23 days
Text
i nostri coinquilini sono soliti buttare ingenti quantità di cibo; si tratta prevalentemente di fast food gettato il giorno dopo l'acquisto nella convinzione che non possa più esser mangiato, o di alimenti comprati con togoodtogo e poi buttati, senza che in nessun caso venga valutato l'utilizzo del frigo come mezzo di conservazione, o ancora di pasta non pesata, cucinata in abbondanza e poi gettata perché troppa. di recente ho trovato della pizza nell'indifferenziata; ieri, invece, siamo rientrati a casa nel tardo pomeriggio, e in cucina c'era un recipiente colmo di riso cotto: saranno stati almeno trecento grammi. anche questa volta la scodella era all'aperto, senza protezioni, e ci è rimasta per ore, forse per tutta la notte. stamattina mi sveglio e trovo il recipiente vuoto nel lavandino; apro lo stipetto e trovo i trecento grammi di riso nell'umido
10 notes · View notes
precisazioni · 25 days
Text
una delle cose che da sempre mi mette più agitazione, che poi non so se sia questo o più un turbamento generalizzato, è la mancanza di un dizionario della giusta misura, del medio, un senso di proporzione su come le cose vanno fatte, su come andrebbero percepite e gestite, siano essere comportamenti umani, attività lavorative o ricreative, pensieri, gestualità e atti di ogni genere. allo stesso modo in cui esiste un'unità di misura che secondo parametri oggettivi da un numero a quanto sono alto, vorrei che esistesse un metro che esplichi il modo più corretto, per carita sì interpretabile ma soprattutto nozionistico e razionalizato, per ragionare, discutere, interfacciarsi con le cose, la maniera corretta di camminare, usare la tecnologia o dedicarsi ai propri interessi. il fatto che niente di questo abbia un documento oggettivo su come essere a modo e che sia tutto una roulette di intuizioni soggettivizzate alla propria realtà mi scombussola
6 notes · View notes
precisazioni · 26 days
Text
sono dieci mesi che, ogni primo giovedì, curo un podcast di musica elettronica, facendo uscire dei miei set ambient per una webradio. mi chiedo se effettivamente qualcuno lo ascolta nel momento in cui viene mandato in streaming; secondo la mia personalissima opinione, no
8 notes · View notes
precisazioni · 26 days
Text
sento di avere la necessità di scrivere ma non so in che modo riportare a parole come mi sento; è come se fossi (di nuovo) disallenato nella capacità di esprimere le mie emozioni: non è qualosa che faccio abitualmente e di solito uso questo spazio per mettere in ordine pensieri che altrimenti restano farfugliati e magari anche ingigantiti. si tratta di stati mentali negativi su quasi ogni fatto riguarda me e ciò che mi compete; non esco più di casa da solo, non ne trovo la ragione, non riesco a farmi amicizie e non so tenere i rapporti. mi sento piuttosto giù e forse dall'esterno sembrerebbe l'opporto: seguo il corso, mando messaggi per suonare in giro, ma poco influiscono sull'andamento generale, riducendo questi atti a un gesto o due per superare la giornata; è come se non abbia memoria dei fatti positivi e piuttosto riconosca solo ciò che non va bene o è migliorabile: sentimenti come l'entusiasmo, la meraviglia ma anche l'indignazione non mi competono quasi in nessuna occasione. si tratta di uno stato umorale in cui, escluso l'affetto più intimo, l'apice non è l'emozione ma la capacità di non riconoscere grossi difetti, e va avanti da quando ne ho memoria
10 notes · View notes
precisazioni · 1 month
Text
l'inps mi ha inviato la lettera di conferma per la naspi; ovviamente lo sapevo già, ma è stato un sollievo leggere di nuovo che percepirò la disoccupazione per ben due anni. per adesso sto seguendo un corso di formazione per indesign, l'idea è di progettare qualcosa tra una zine e una rivista indipendente; oltre a questo: ho iniziato a mandare qualche lettera presentativa a radio e locali per racimolare date, ho scritto a una webzine per scrivere articoli di musica; piuttosto, sono fermo lato produzione e composizione: la ragione è sempre la stessa, l'ansia, ma sto provando a non angosciarmi e a relegare la cosa al periodo di transizione. dal punto di vista intellettivo, sono state settimane un po' fiacche: rispetto alla mia solita routine fatta di video divulgativi, saggi e film non sto facendo molto; solo ieri ho ripreso con i podcast di cultura, ma non è insolito che mi senta svogliato. lei al momento sta lavorando e dopo diverso tempo mi ritrovo a passare le giornate da solo, non ci sono più abituato; soprattutto, mi rendo conto di non avere molti amici da sentire o vedere frequentemente e, al di là del raffreddore di questi ultimi giorni, ho perso ogni voglia di uscire di casa da solo: il tragitto era sempre lo stesso, da casa mia al duomo a piedi per poi tornare a casa, come se non fossi capace di fare altro
8 notes · View notes
precisazioni · 1 month
Text
secondo la mia personale opinione, un buon approccio nel scegliere come vestirsi, come conciare i propri capelli e in genere come curare il proprio stile è quello di domandarsi se fra venti o trent'anni, nel riguardare quelle foto, ci sarebbe il rischio di ritenersi ridicoli
8 notes · View notes
precisazioni · 1 month
Text
l'evento per cui ho suonato ha fatto un post scrivendo di me "amazing selector which delivered the most perfect warmup". adesso devo solo capire come e chi contattare per suonare da altre parti, in queste cose non sono molto bravo però almeno, dalla mia, molta contentezza
9 notes · View notes
precisazioni · 2 months
Text
l'evento è andato molto bene. inizialmente il pubblico era esiguo - parliamo di un evento organizzato per la domenica pomeriggio, ma cresciuto il numero degli ascoltatori hanno tutti iniziato a prendersi, felici e danzerecci; gli organizzatori hanno più volte espresso il loro entusiasmo, esclamando come sia già pronto per suonare anche in chiusura e rimpiangendo poi che la mia esecuzione non sia stata registrata. quanto a me, la tensione era all'inizio paralizzante ma, una volta riscontrato il responso positivo, ho cominciato a sentirmi a mio agio e a divertirmi, riflettendo su quanto non fosse poi così diverso da quando passo dischi nella mia cameretta ma con la contentezza dell'atto condivisivo. ora sono in attesa che gli organizzatori dell'evento facciano il solito post su instagram e da lì cominciare a propormi da altre parti. è stato molto bello realizzare anni di ricerca artistica ma anche e soprattutto decretare chiuso il decennio di ansie, depressioni e insicurezze che mi hanno impedito di agire. spero sia solo un inizio
9 notes · View notes
precisazioni · 2 months
Text
domani passo dischi a bologna e non riesco a pensare ad altro
5 notes · View notes
precisazioni · 2 months
Text
sono stato ufficialmente licenziato e ho mandato la richiesta per la naspi. la prossima settimana comincio un corso per indesign: da tempo sto pensando all'idea di realizzare una zine, o se vogliamo una rivista indipendente, dove scrivere, io e persone che conosco, degli argomenti più disparati, dalla critica ai racconti brevi alle illustrazioni. una volta finito il corso, che comunque durerà non più di due mesi, mi cimenterò in qualche formazione specifica per il lavoro, sperando di riuscire a trovare qualcosa di meglio rispetto a quello che finora ho sempre avuto, colpa la mancata laurea e l'aver un bagaglio di competenze poco utili nel panorama capitalista
10 notes · View notes
precisazioni · 2 months
Text
nuovo step raggiunto: credo di essere tutto sommato carino; ho molti difetti ma non abbastanza invalidanti da ribaltare il giudizio. mi ci sono voluti trentatrè anni per realizzarlo e, per certi versi, forse mi sarebbe piaciuto scoprirlo quantomeno nei miei venti, ma va bè, è andata così. tuttavia, neanche a volerlo si è creato un nuovo dubbio: che abbia solo rincarato la mia autostima, e che non vi sia concreta prova (oltre alle ovvie eccezioni: la ragazza, la mamma) della mia presunta carineria: questo mi porta ad avere il dubbio che stia solo bluffando. ma va bè, meglio che niente; ho iniziato a piacermi, è un grosso passo in avanti
19 notes · View notes