Tumgik
#Cloro VIP
angotecnologica · 2 years
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Sites que pagam em Angola
Devido ao desenvolvimento do Marketing Digital, hoje já existem na Internet diversos sites que pagam em Angola, tanto sites de empresas nacionais como de internacionais. Eles pagam em Dólar nas contas abertas nelas com dados angolanos, em criptomoeda USDT diretamente numa corretora ou carteira de criptomoedas, tais como: Payeer, Binance, Trust Wallet, entre outras, ou em Kwanza diretamente na…
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lifeinproblems · 3 years
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Tutto quello che non sopporto ha un nome.
Non sopporto i vecchi. La loro bava. Le loro lamentele. La loro inutilità.
Peggio ancora quando cercano di rendersi utili. La loro dipendenza.
I loro rumori. Numerosi e ripetitivi. La loro aneddotica esasperata.
La centralità dei loro racconti. Il loro disprezzo verso le generazioni successive.
Ma non sopporto neanche le generazioni successive.
Non sopporto i vecchi quando sbraitano e pretendono il posto a sedere in autobus.
Non sopporto i giovani. La loro arroganza. La loro ostentazione di forza e gioventù.
La prosopopea dell’ invincibilità eroica dei giovani è patetica.
Non sopporto i giovani impertinenti che non cedono il posto ai vecchi sull’autobus.
Non sopporto i teppisti. Le loro risate improvvise, scosciate ed inutili.
Il loro disprezzo verso il prossimo diverso. Ancor più insopportabili i giovani buoni, responsabili e generosi. Tutto volontariato e preghiera. Tanta educazione e tanta morte.
Nei loro cuori e nelle loro teste.
Non sopporto i bambini capricciosi e autoreferenziali e i loro genitori ossessivi e referenziali solo verso i bambini.
Non sopporto i bambini che urlano e che piangono. E quelli silenziosi mi inquietano, dunque non li sopporto. Non sopporto i lavoratori e i disoccupati e l’ostentazione melliflua e spregiudicata della loro sfortuna divina.
Che divina non è. Solo mancanza di impegno.
Ma come sopportare quelli tutti dediti alla lotta, alla rivendicazione, al comizio facile e al sudore diffuso sotto l’ascella? Impossibile sopportarli.
Non sopporto i manager. E non c’è bisogno nemmeno di spiegare il perché. Non sopporto i piccoli borghesi, chiusi a guscio nel loro mondo stronzo. Alla guida della loro vita, la paura. La paura di tutto ciò che non rientra in quel piccolo guscio. E quindi snob, senza conoscere neanche il significato della parola.
Non sopporto i fidanzati, poiché ingombrano.
Non sopporto le fidanzate, poiché intervengono.
Non sopporto quelli di ampie vedute, tolleranti e spregiudicati.
Sempre corretti. Sempre perfetti. Sempre inconciliabili. Tutto consentito, tranne l’omicidio.
Li critichi e loro ti ringraziano della critica. Li disprezzi e loro ti ringraziano bonariamente. Insomma, mettono in difficoltà.
Perché boicottano la cattiveria.
Quindi sono insopportabili.
Ti chiedono “ come stai?” E vogliono saperlo veramente. Uno choc. Ma sotto l’interesse disinteressato, da qualche parte, covano coltellate.
Ma non sopporto neanche quelli che non ti mettono mai in difficoltà. Sempre ubbidienti e rassicuranti. Fedeli e ruffiani.
Non sopporto i giocatori di biliardo, i soprannomi, gli indecisi, i non fumatori, lo smog e l’aria buona, i rappresentanti di commercio, la pizza al taglio, i convenevoli, i cornetti alla cioccolata, i falò, gli agenti di cambio, i parati e i giorni, il commercio equo e solidale, il disordine, gli ambientalisti, il senso civico, i gatti, i topi, le bevande analcoliche, le citofonare inaspettate, le telefonate lunghe, coloro che dicono che un bicchiere di vino al giorno fa bene, coloro che fingono di dimenticare il tuo nome, coloro che per difendersi dicono di essere dei professionisti, i compagni di scuola che dopo trent’anni ti incontrano e ti chiamano per cognome, gli anziani che non perdono mai occasione per ricordarti che loro hanno fatto la Resistenza, i figli sopravvissuti che non hanno nulla da fare e decidono di aprire una galleria d’arte, gli ex comunisti che perdono la testa per la musica brasiliana, gli svampiti che dicono “ intrigante”, i modaioli che dicono “ figata” e derivati, gli sdolcinati che dicono bellino carino stupendo, gli ecumeni che chiamano tutti “ amore”, certe bellezze che dicono “ ti adoro”, i fortunati che suonano ad orecchio, i finti disattenti che quando parli non ascoltano, i superiori che giudicano, le femministe, i pendolari, i dolcificanti, gli stilisti, i registi, le autoradio, i ballerini, i politici, gli scarponi da sci, gli adolescenti, i sottosegretari, le rime, i cantanti rock attempati con i jeans attillati, gli scrittori boriosi e seriosi, i parenti, i fiori, i biondi, gli inchini, le mensole, gli intellettuali, gli artisti di strada, le meduse, i maghi, i vip, gli stupratori, i pedofili, tutti i circensi, gli operatori culturali, gli assistenti sociali, i divertimenti, gli amanti degli animali, le cravatte le risate finte, i provinciali, gli aliscafi, i collezionisti tutti, un gradino più un su quelli di orologi, tutti gli hobby, i medici, i pazienti,il jazz, la pubblicità, i costruttori, le mamme, gli spettatori di basket, tutti gli attori e tutte le attrici, la video arte, i luna park, gli sperimenti di tutti i tipi, le zuppe, la pittura contemporanea, gli artigiani anziani nella loro bottega, i chitarristi dilettanti, le statue delle piazze, il baciamano, le beauty farm, i filosofi di bell’aspetto, le piscine con troppo cloro, le alghe, i ladri, le anoressiche, le vacanze, le lettere d’amore, i preti e i chierichetti, le supposte, la musica etnica, i finti rivoluzionari, i panda, l’acne, i percussionisti, le docce con le tende, le voglie, i cosmetici, i cantanti lirici, i parigini, i pullover a collo altro, la musica al ristorante le feste, i meeting, le case col panorama, gli inglesi, i neologismi, i figli di papà, i figli d’arte, i figli dei ricchi, i figli degli altri, i musei, i sindaci dei comuni, tutti gli assessori, i manifestanti, la poesia, i salumieri, i gioiellieri, gli antifurti, le catenine di oro giallo, i leader, tutte le persone troppo alte o troppo basse, i funerali, i peli, tutte le cilindrate, i portachiavi, I cantautori, i giapponesi, i dirigenti, i razzisti e i tolleranti, i ciechi, la formica, il rame, gli abbronzati, le lobby, i cuochi in televisione, i balbuzienti, i radical chic
[....]
Non sopporto i timidi, i logorroici, i finti misteriosi, ingoffi, gli spavaldi, gli estrosi, gli invidiosi , i maleducati, i coscienziosi, gli imprevedibili, i comprensivi, gli attenti, gli umili, gli esperti, gli appassionati, gli eterni sospesi, i battiti sti, i cinici, i paurosi i superbi, i tredici, gli svogliati, gli insicuri, i dubbiosi, i bruschi, e tutti quelli che socializzano con relativa facilità.
Non sopporto la nostalgia, la normalità, la cattiveria, l’iperattività, la bulimia, la gentilezza, la malinconia, l’intelligenza e la stupidità, la tracotanza, la rassegnazione, la vergogna, l’arroganza, la simpatia, il doppiogiochismo, il menefreghismo, l’abuso di potere, la sportività, la bontà d’animo, l'ostentazione, la curiosità, , il la sobrietà e l’eccesso, la falsità, l’eleganza, la felicità.
Non sopporto niente e nessuno.
Neanche me stesso. Soprattutto me stesso.
Solo una cosa sopporto.
La sfumatura.
{ hanno tutti ragione P. Sorrentino }
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brenbrownie · 3 years
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El olor del amor
Cansados, mojados, con mucha hambre y oliendo a cloro, esta es la manera en la que siempre salimos “A” y yo después de nadar 3 km diario; desconozco si la adrenalina que siento al terminar la rutina es por la dopamina del mismo ejercicio o la serotonina que mi cerebro descarga siempre que veo su sonrisa acompañada de la calma y paz que siento al perderme en su mirada, en ese momento como si alguien tronara los dedos al momento de salir de una hipnosis escucho un “¿Brenda me escuchas?” a lo que yo respondí “¡si claro! ¿dime que paso?”
La dulce y calmada voz de “A” me dice: “Te pregunto si:  ¿quieres ir a cenar?”  sin pensarlo dos veces, sin si quiera revisar si traía cartera mi cabeza respondió un si en automático. Nos subimos a su carro y después de que el me abriera la puerta me da una tierna sonrisa, el se sube y la atmosfera cambia, me sonríe, decidimos escuchar música y cuando menos cuenta nos dimos empezábamos a cantar canciones de Disney, al llegar al lugar hacia un poco de frio y el decide darme su chamarra que tanto le gusta, esa chamarra que huele a el, suave, limpia y súper calientita, esa maldita chamarra que me hace sentir abrazada por el siempre que la traigo puesta.
Al llegar al gran lugar romántico, un restaurant sumamente exclusivo, lleno de distinguida gente, donde los chef son los mas selectos en las artes culinarias, dominan la técnica de los cuchillos, los finos cortes al punto perfecto de cocción y una gran variedad de sabores y olores que en conjunto crean el ambiente perfecto para una cena romántica, en eso se escucha al fondo “ 3 de pastor con todo y 4 de asada sin cebolla”  los dos nos formamos en esta fila VIP donde la gente va en sus mejores prendas, te encuentras personas en elegantísimas bermudas y sandalias, mujeres en ropa de gym y tennis desgastados, algunos aun de traje saliendo de sus oficinas y posteriormente estábamos nosotros con nuestro cabello mojado y nuestro distintivo perfume de cloro y sandalias. Pedimos el exclusivo platillo de una orden de 4 deliciosos tacos de pastor con unas finas rebanadas de piña encima. Nuestra romántica velada concluye al terminar de cenar el me deja en mi casa con un dulce beso y abrazo nos despedimos, me dirijo a mi cama con la dopamina y serotonina al millón y en eso me doy cuenta que sigo con su chamarra y después de una noche llena de olores distintivos termino con mi favorito, el suyo.
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hoilcollobloggato · 3 years
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la mia vita al tempo del COVID-19 (giorno 14)
“Se musica è d’amore l’alimento, oh, seguitate!” Scrive Shakespeare nella Dodicesima Notte. La musica mi ha salvato la vita! Proprio così, a quarantasei anni suonati, quando penso all’importanza che ha avuto la musica nella mia vita, non posso far a meno di ricordare Francesca M. la mia prima vera e propria cotta. Ero solo un ragazzino. Un episodio catartico per quella che oggi, senza esitazioni, posso definire come la mia bavosa mania per la musica.
Dovete sapere che Francesca M. aveva il più grande e pesante lobo frontale delle Scuole Medie Inferiori Giuseppe Ungaretti di Carpi (MO). – Perché ha il più grande lobo frontale della scuola? Chiesi, alzando la mano un giorno durante una lezione di disegno tecnico. E non appena feci questa legittima, innocente domanda, venni immediatamente spedito dal preside. C’erano tutti i VIP delle Ungaretti: preside, vice, responsabile della segreteria, due bidelli, il primario del DN Dipartimento di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini, un consulente della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, oltre a un impenetrabile, inespressivo e silenzioso tirapiedi dell’APRADRI Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa della Repubblica Italiana.
–Non preoccuparti Andrea, disse il preside, non verrai punito; hai posto solo una domanda alquanto delicata.
– Be’, perché Francesca M. ha il più grande e pesante lobo frontale della scuola? Domandai delicatamente, di nuovo.
– Forse posso provare a spiegarlo io…? Rispose quel saputello del primario del DN… Il cervello di Francesca sta diventando sempre più pesante perché sta sviluppando più sinapsi… Ogni settimana la sottopongo a una TAC e a un esame del tessuto celebrale e, puntualmente, rilevo notevoli dendriti… Sai cosa sono i dendriti?
– Cavolo Dottore, non credo di aver già studiato quel capitolo…?!!!
– sono rami filamentosi che raccolgono le informazioni delle sinapsi e le portano fino al corpo principale delle cellule.
Scarabocchiai velocissimo degli appunti e poi alzai lo sguardo. – Penso sia triste, dissi… perché l’ombra della sua testa oscura qualsiasi cosa stia guardando.
– Figliolo sai perché Francesca, finite le lezioni, non torna a casa, ma viene tenuta nell’aula di musica, e nutrita con porridge d’avena per tutto il tempo?
– No, feci io…
– Prima di tutto perché ci sono tantissimi inquinanti nell’atmosfera come il cloro e l’acrinolitrile e il triclorenatro; l’umanità è sempre più vulnerabile a questi veleni, il livello dell’omogeneità genetica è alle stelle, e i nostri sistemi immunitari hanno un repertorio troppo limitato per difenderci dall’inquinamento. Così, affinché la specie umana possa adattarsi e sopravvivere e prosperare, abbiamo bisogno di un aumento drammatico della varietà genetica; questo richiede radicali fertilizzazioni incrociate di esogami… Sai cosa significa esogamo?
– No, feci io.
– Un esogamo da esogamia (da eso- e gamia) è una regola matrimoniale per cui il coniuge deve essere scelto al di fuori di una cerchia matrimoniale, che può coincidere con parentela o clan, fratria, tribù ecc… Quindi l’opposto dell’endogamia. Ad esempio l'interdizione dell’incesto è una regola esogamica universalmente diffusa.
– Esattamente! Esclamarono tutti i presenti annuendo.
– Con chi altri vorrebbe accoppiarsi un alieno venuto dallo spazio, un essere di una civiltà più avanzate se non con la ragazza con il più grande e pesante lobo frontale delle Scuole Medie Inferiori G. Ungaretti? Aggiunse il primario del DN.
A quei tempi io ero un ragazzino, con due gambette da fenicottero che terminavano in due piedi baciati da sandalini in gomma blu cobalto; ero introverso e solitario e non riuscivo a parlare. Voglio dire potevo parlare ma, mai come avrei voluto, mai con le ragazze, mai con la gente. Io aprivo la bocca, ma non veniva fuori niente. E poi, un giorno, incontrai una persona con un grande e pesante lobo frontale che mi incuriosiva e mi piaceva… che forse è la cosa peggiore che potesse capitare a uno che non riusciva a parlare… Confesso che mi sentivo molto confuso, e non sapevo cosa fare con Francesca M. Più pensavo a lei e più mi rendevo conto di provare qualcosa, un sentimento grande. Notti insonni, giorni e settimane terribili. In seguito, nonostante la miriade di problemi e di complessi che minavano la mia esistenza di ragazzino - dal momento che non sono mai stato uno di quelli che grida al fuoco e poi scappa – decisi che l’unica cosa da fare era di provare a parlarle. Sentivo di avere delle responsabilità verso quello che provava il mio cuore inesperto, e verso Francesca M., anche. Così escogitai il modo di rimanere a scuola dopo l’ultima campanella, di prendere le chiavi dell’aula di musica dalla scrivania del bidello e mi recavo tutti i giorni da Francesca. Le prime volte mi limitavo ad osservarla in silenzio, poi inizia a portarle robe dolci e bigliettini con scritto: mi piaci / T.V.T.B. By Andre…
Dopo una decina tra dolciumi e bigliettini, iniziai a parlarle, ma dal momento che la sua eredità genitiva e la sua intelligenza erano fuori dal comune spesso mi sentivo ansioso e in soggezione.
– Il fatto… Il fatto è che siamo così diversi tu ed io, Francy… E non so dire cosa sento dentro. Non so fare quel che si deve fare come una scimmia come un gatto... Come un cieco come un sordo.
– Stai tranquillo Andre, non devi parlare, non c’è bisogno che tu dica niente, né che faccia niente, almenoché tu non voglia…
– Insomma… Tu sei bella e così coraggiosa, mi piacerebbe essere come te, averti addosso come una gioia nuova, come un regalo.
– Lo puoi fare.
– Mi piacerebbe dirti tante cose, come una scimmia, come un gatto...
–Lo stai facendo.
– È tutto così strano…
–Sì.
– Forse sono pazzo…? Ma ho registrato questa cassetta mista per te, possiamo ascoltarla insieme con il mio walkman, se ti va?.
– Allora puoi parlare quando vuoi?
–Sì! Posso… Averti addosso averti insieme restare insieme, volerti bene.
E vai con il meglio delle Top Romantic Song anni ’80 Stevie Wonder, George Michael, Phil Collins, Antonello Venditti, Alphaville, Talk Talk, Riccardo Cocciante, Cyndi Lauper, Industry, Bronski Beat e naturalmente, la nostra canzone, la splendida “Averti Addosso”, di Gino Paoli, uno dei più grandi poeti della musica italiana. Il seguito della storia in un movimento narrativo perfettamente simmetrico, matematico e sinuoso come una lunga stella filante soffiata da un dio bello e giusto, potete anche immaginarvelo da soli…
Proprio come il bardo shaksperiano da quel momento compresi perfettamente le connessioni tra musica, corpo e cervello. Dal padiglione auricolare, il primo punto che raggiunge la musica è l’ipotalamo, la sede delle pulsioni primarie, dalla fame, alla gioia, la tristezza, al desiderio sessuale. Dunque se vi è capitato di guardare un esemplare del sesso opposto o del vostro stesso sesso, con occhi nuovi, grazie alla musica, eccone il motivo. Gli impulsi elettrici della musica si muovono attraverso tutto il sistema nervoso, accelerandone o rallentandone le funzioni. Mettete su un pezzo Take My Breath Away dei Berlin, e avrete l’effetto di un Viagra sonoro che aumenterà la frequenza respiratoria e la pressione agevolando l’afflusso del sangue proprio verso il vostro basso ventre. Se invece optate per qualcosa di più lento, a volume più basso tipo The Wery Throught Of You di Billie Holiday, sarà più come sbronzarsi a forza di bere vino. Dall’una all’altra cosa, a seconda della vostra indole, potrà arrivare una sana e naturale spinta per la vostra libido. Provate! Se poi mettete su un pezzo, uno qualsiasi di Luciano Ligabue allora, oltremodo sarete colti da una condizione nota come VPPB Vertigine Parossistica Posizionale Benigna. L’ascolto prolungato genererà inoltre nausea, diarrea, perdita di equilibrio, nistagmo, sudorazione e/o perdita dell'udito. Mi è capitato purtroppo… Durante una mia recente ed accurata indagine ho scoperto che certe persone attribuiscono addirittura alle emozioni trasmesse dalla musica un valore più alto persino rispetto al sesso. Ma per quanto riguarda all’uso che la maggior parte della gente fa della musica nella propria vita, sono rimasto sorpreso nel notare la scarsa conoscenza e gli sforzi esigui prodotti per sfruttarne il reale potenziale sentimentale ed erotico. Sarebbe dunque saggio tenere a mente le parole di Shakespeare e… continuare a suonare.
Arrivati a questo punto (sono le 10:35 AM), vi starete domandando: ma com’è andata a finire tra Andre e Francesca M.?
Sono passati più di trent’anni da quel giorno nell’aula di musica, in cui mi furono svelate per la prima volta le interconnessioni tra musica e sentimento. Oggi Francesca M. vive in un laboratorio segreto, dell’ APRADRI segretamente costruito all’interno del Vallone dei Mulini di Sorrento – un edificio risalente al X secolo dopo Cristo che è tra i luoghi abbandonati più belli del mondo (situato in un crepaccio di origine vulcanica nel centro della città, è stato abbandonato nel XIX secolo a causa di un aumento improvviso di umidità che lo ha ricoperto di vegetazione). Attualmente non è possibile raggiungere e visitare in alcun modo conosciuto l’antico mulino, anche se rimane una delle attrazioni turistiche più fotografate subito dopo il noto prodotto ortofrutticolo IGP per cui è noto questo territorio – che è l’unica struttura in grado di ospitare il suo enorme e pesante lobo frontale, cresciuto fino a diventare veramente mastodontico. Gli ultimi tempi della nostra relazione si fecero, abbastanza, per così dire burrascosi, il comportamento di Francy verso di me era comprensibilmente bivalente (dopo tutto era stata fottuta a vita dal vincolo di mantenersi illibata, per la possibilità di potersi accoppiare con un alieno), io l’amavo sempre di più e facevo del mio meglio per registrarle nuove cassette miste contenenti buona musica. Prima della fine della terza media le proposi anche di consultare insieme uno psicologo per fare terapia di coppia, ma fu tutto inutile. Il nostro rapporto, la nostra musicale e romantica relazione giunse al termine. Un’ultima cosa, dal momento che sono totalmente sopraffatto dalla nostalgia per quei giorni… Si da li caso che conservo ancora la foto di classe; io sono quello che si intravede al suo fianco: due gambette magre e sandalini blu cobalto, peccato che il suo enorme lobo frontale impedisca di vedere la mia espressione… la stringevo a me fiero e orgoglioso. Scusate, mi sta venendo il magone adesso…
Credo che non capirò mai fino in fondo la frase che scarabocchiò sul retro della foto:
Sul braccio dell’incommensurabile mondo della musica, io e te, siamo la pelle d’oca. By Francy.
Fine giorno14
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Colorações, descolorações, escovas progressivas, alisamentos, relaxamentos, ferramentas de calor, poluição, cloro da água e incidência de raios solares são apenas alguns fatores que provocam danos aos nossos cabelos, deixando-os opacos, quebradiços, porosos, elásticos, finos e sem movimento.   Para tratar fios com essas características, a reconstrução capilar é o tratamento ideal. Sendo parte integrante e mais potente do cronograma capilar – que também intercala hidratação e nutrição –, a reconstrução age na restauração da força dos fios de dentro para fora, deixando-os mais resistentes.  Ela tem como principal objetivo repor queratina aos fios, já que 90% do nosso cabelo é formado por essa proteína. Com as agressões diárias, a queratina é perdida e o cabelo fica danificado e frágil.  #reconstrução #cronograma #cabelo #diadesalao #hairstyle #hair #dicas #haircut #hidratacao #cabelos #beauty #cabelosdivos #cabeloslisos #projetopocahontas #cuidados #cabeloslongos (em Michelle Espaço Vip) https://www.instagram.com/p/CCeyzerhoTx/?igshid=1pjsc4h68vev
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bramoaltezza · 7 years
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Tutto quello che non sopporto ha un nome.
Non sopporto i vecchi. La loro bava. Le loro lamentele. La loro inutilità.
Peggio ancora quando cercano di rendersi utili. La loro dipendenza.
I loro rumori. Numerosi e ripetitivi. La loro aneddotica esasperata.
La centralità dei loro racconti. Il loro disprezzo verso le generazioni successive.
Ma non sopporto neanche le generazioni successive.
Non sopporto i vecchi quando sbraitano e pretendono il posto a sedere in autobus.
Non sopporto i giovani. La loro arroganza. La loro ostentazione di forza e gioventù.
La prosopopea dell'invincibilità eroica dei giovani è patetica.
Non sopporto i giovani impertinenti che non cedono il posto ai vecchi in autobus.
Non sopporto i teppisti. Le loro risate improvvise, scosciate ed inutili.
Il loro disprezzo verso il prossimo diverso. Ancor più insopportabili i giovani buoni, responsabili e generosi. Tutto volontariato e preghiera. Tanta educazione e tanta morte. Nei loro cuori e nelle loro teste.
Non sopporto i bambini capricciosi e autoreferenziali e i loro genitori ossessivi e referenziali solo verso i bambini. Non sopporto i bambini che urlano e che piangono. E quelli silenziosi mi inquietano, dunque non li sopporto. Non sopporto i lavoratori e i disoccupati e l'ostentazione melliflua e spregiudicata della loro sfortuna divina.
Che divina non è. Solo mancanza di impegno.
Ma come sopportare quelli tutti dediti alla lotta, alla rivendicazione, al comizio facile e al sudore diffuso sotto l'ascella? Impossibile sopportarli.
Non sopporto i manager. E non c'è bisogno nemmeno di spiegare il perché. Non sopporto i piccolo borghesi, chiusi a guscio nel loro mondo stronzo. Alla guida della loro vita, la paura. La paura di tutto ciò che non rientra in quel piccolo guscio. E quindi snob, senza conoscere neanche il significato della parola.
Non sopporto i fidanzati, poiché ingombrano.
Non sopporto le fidanzate, poiché intervengono.
Non sopporto quelli di ampie vedute, tolleranti e spregiudicati.
Sempre corretti. Sempre perfetti. Sempre ineccepibili.
Tutto consentito, tranne l'omicidio.
Li critichi e loro ti ringraziano della critica. Li disprezzi e loro ti ringraziano bonariamente. Insomma, mettono in difficoltà.
Perché boicottano la cattiveria.
Quindi, sono insopportabili.
Ti chiedono: "Come stai?" e vogliono saperlo veramente. Uno choc. Ma sotto l'interesse disinteressato, da qualche parte, covano coltellate.
Ma non sopporto neanche quelli che non ti mettono mai in difficoltà. Sempre ubbidienti e rassicuranti. Fedeli e ruffiani.
Non sopporto i giocatori di biliardo, i soprannomi, gli indecisi, i non fumatori, lo smog e l'aria buona, i rappresentanti di commercio, la pizza al taglio, i convenevoli, i cornetti con la cioccolata, i falò, gli agenti di cambio, i parati a fiori, il commercio equo e solidale, il disordine, gli ambientalisti, il senso civico, i gatti, i topi, le bevande analcoliche, le citofonate inaspettate, le telefonate lunghe, coloro che dicono che un bicchiere di vino al giorno fa bene, coloro che fingono di dimenticare il tuo nome, coloro che per difendersi dicono di essere dei professionisti, i compagni di scuola che dopo trent'anni ti incontrano e ti chiamano per cognome, gli anziani che non perdono mai occasione per ricordarti che loro hanno fatto la Resistenza, i figli sprovvisti che non hanno nulla da fare e decidono di aprire una galleria d'arte, gli ex comunisti che perdono la testa per la musica brasiliana, gli svampiti che dicono "intrigante", i modaioli che dicono "figata" e derivati, gli sdolcinati che dicono bellino carino stupendo, gli ecumenici che chiamano tutti "amore", certe bellezze che dicono "ti adoro", i fortunati che suonano ad orecchio, i finti disattenti che quando parli non ascoltano, i superiori che giudicano, le femministe, i pendolari, i dolcificanti, gli stilisti, i registi, le autoradio, i ballerini, i politici, gli scarponi da sci, gli adolescenti, i sottosegretari, le rime, i cantanti rock attempati coi jeans attillati, gli scrittori boriosi e seriosi, i parenti, i fiori, i biondi, gli inchini, le mensole, gli intellettuali, gli artisti di strada, le meduse, i maghi, i vip, gli stupratori, i pedofili, tutti i circensi, gli operatori culturali, gli assistenti sociali, i divertimenti, gli amanti degli animali, le cravatte, le risate finte, i provinciali, gli aliscafi, i collezionisti tutti, un gradino più in su quelli di orologi, tutti gli hobby, i medici, i pazienti, il jazz, la pubblicità, i costruttori, le mamme, gli spettatori di basket, tutti gli attori e tutte le attrici, la video arte, i luna park, gli sperimentalisti di tutti i tipi, le zuppe, la pittura contemporanea, gli artigiani anziani nella loro bottega, i chitarristi dilettanti, le statue nelle piazze, il baciamano, le beauty farm, i filosofi di bell'aspetto, le piscine con troppo cloro, le alghe, i ladri, le anoressiche, le vacanze, le lettere d'amore, i preti e i chierichetti, le supposte, la musica etnica, i finti rivoluzionari, le telline, i panda, l'acne, i percussionisti, le docce con le tende, le voglie, i calli, i soprammobili, i nei, i vegetariani, i vedutisti, i cosmetici, i cantanti lirici, i parigini, i pullover a collo alto, la musica al ristorante, le feste, i meeting, le case col panorama, gli inglesismi, i neologismi, i figli di papà, i figli d'arte, i figli dei ricchi, i figli degli altri, i musei, i sindaci dei comuni, tutti gli assessori, i manifestanti, la poesia, i salumieri, i gioiellieri, gli antifurti, le catenine d'oro giallo, i leader, i gregari, le prostitute, le persone troppo basse o troppo alte, i funerali, i peli, i telefonini, la burocrazia, le installazioni, le automobili di tutte le cilindrate, i portachiavi, i cantautori, i giapponesi, i dirigenti, i razzisti e i tolleranti, i ciechi, la fòrmica, il rame, l'ottone, il bambù, i cuochi in televisione, la folla, le creme abbronzanti, le lobby, gli slang, le macchie, le mantenute, le cornucopie, i balbuzienti, i giovani vecchi e i vecchi giovani, gli snob, i radical chic, la chirurgia estetica, le tangenziali, le piante, i mocassini, i settari, i presentatori televisivi, i nobili, i fili che si attorcigliano, le vallette, i comici, i giocatori di golf, la fantascienza, i veterinari, le modelle, i rifugiati politici, gli ottusi, le spiagge bianchissime, le religioni improvvisate e i loro seguaci, le mattonelle di seconda scelta, i testardi, i critici di professione, le coppie lui giovane lei matura e viceversa, i maturi, tutte le persone col cappello, tutte le persone con gli occhiali da sole, le lampade abbronzanti, gli incendi, i braccialetti, i raccomandati, i militari, i tennisti scapestrati, i faziosi e i tifosi, i profumi da tabaccaio, i matrimoni, le barzellette, la prima comunione, i massoni, la messa, coloro che fischiano, coloro che cantano all'improvviso, i rutti, gli eroinomani, i Lions club, i cocainomani, i Rotary club, il turismo sessuale, il turismo, coloro che detestano il turismo e dicono che loro sono "viaggiatori", coloro che parlano "per esperienza", coloro che non hanno esperienza e vogliono parlare lo stesso, chi sa stare al mondo, le maestre elementari, i malati di riunioni, i malati in generale, gli infermieri con gli zoccoli, ma perché devono portare gli zoccoli?
Non sopporto i timidi, i logorroici, i finti misteriosi, i goffi, gli svampiti, gli estrosi, i vezzosi, i pazzi, i geni, gli eroi, i sicuri di sé, i silenziosi, i valorosi, i meditabondi, i presuntuosi, i maleducati, i coscienziosi, gli imprevedibili, i comprensivi, gli attenti, gli umili, gli esperti, gli appassionati, gli ampollosi, gli eterni sorpresi, gli equi, gli inconcludenti, gli ermetici, i battutisti, i cinici, i paurosi, i tracagnotti, i litigiosi, i superbi, i flemmatici, i millantatori, i preziosi, i vigorosi, i tragici, gli svogliati, gli insicuri, i dubbiosi, i disincantati, i meravigliati, i vincenti, gli avari, i dimessi, i trascurati, gli sdolcinati, i lamentosi, i lagnosi, i capricciosi, i viziati, i rumorosi, gli untuosi, i bruschi, e tutti quelli che socializzano con relativa facilità.
Non sopporto la nostalgia, la normalità, la cattiveria, l'iperattività, la bulimia, la gentilezza, la malinconia, la mestizia, l'intelligenza e la stupidità, la tracotanza, la rassegnazione, la vergogna, l'arroganza, la simpatia, il doppiogiochismo, il menefreghismo, l'abuso di potere, l'inettitudine, la sportività, la bontà d'animo, la religiosità, l'ostentazione, la curiosità e l'indifferenza, la messa in scena, la realtà, la colpa, il minimalismo, la sobrietà e l'eccesso, la genericità, la falsità, la responsabilità, la spensieratezza, l'eccitazione, la saggezza, la determinazione, l'autocompiacimento, l'irresponsabilità, la correttezza, l'aridità, la serietà e la frivolezza, la pomposità, la necessarietà, la miseria umana, la compassione, la tetraggine, la prevedibilità, l'incoscienza, la capziosità, la rapidità, l'oscurità, la negligenza, la lentezza, la medietà, la velocità, l'ineluttabilità, l'esibizionismo, l'entusiasmo, la sciatteria, la virtuosità, il dilettantismo, il professionismo, il decisionismo, l'automobilismo, l'autonomia, la dipendenza, l'eleganza e la felicità.
Non sopporto niente e nessuno.
Neanche me stesso. Soprattutto me stesso.
Solo una cosa sopporto.
La sfumatura.
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Conheça As Cinco Terapias Capilares Mas Pedidas Nos Salões De Venustidade Do Rio
Produtos Naturais Para realizar tratamento capilar, utilizamos suplementos nutricionais com propriedades terapêuticas em pílulas e loções, para bloquear os hormônios relacionados a perda de cabelo, proporcionando ao couro cabeludo os nutrientes necessários para impulsionar desenvolvimento natural dos fios e também restauração da estrutura capilar. É importante secar muito cabelo com secador após a lavagem. Isso porque a escova progressiva é ativada com calor, que ajuda sua permanência nos fios. A hidratação do cabelo é também substancial, pois confere movimento aos fios e também sela as cutículas capilares. E num ano que começa com poucas novidades para SBT, os cabelos brancos serão a maior surpresa do ducto. A cabeleira do apresentador é mas importante do que a de Neymar, de Hebe Camargo, de Luan Santana, de Gusttavo Lima. Pura intriga da oposição que constantemente quis desmerecer uma das armas mais poderosas do comentador. Os cabelos de Silvio são os mas históricos e clássicos da televisão brasileira. Chegaram até a falar que ele seria careca e que, na realidade, usava peruca. Muita gente é possível que encontrar que é insuficiente coisa, mas não é. Depois a realização do tratamento, uma orientação fundamental e também que ajuda a como cuidar de cabelos com selagem, é escolher produtos de qualidade e que possam manter resultado desejado. Isso inclui xampus, condicionadores e máscaras de uso quotidiano que acomodem longevidade e disciplina nos fios. Rockability Pompadour é marcado pelo topete, ora mas certinho e também arrumado com bastante gel, ora mas confuso", define Renata Souza, cabeleireira e perito em tratamentos capilares naturais do SpaDios. Nos anos 60, Elvis Presley e também John Travolta, em ‘Grease', fizeram história com seus icônicos penteados. Para Renata, esse é um corte charmoso, que nem constantemente é penteado para trás, todo certinho, porém tem uma mecha ondulada na frente". Enquanto se trata de óleo de coco, a marca Copra é muito popular por ser a mas fácil de http://webdeclinicacapilar56.myblog.de/webdeclinicacapilar56/art/10289134/Mascaras-Hidratantes-Que-Fazem-Milagres-Ao-passo-que-Voce-Toma-Banho achar, mas há outras marcas que fabricam. Há também óleo de oliva. Yamasterol + Óleo vegetal: Uma maravilha dos deuses para ter uma oleosidade controlada e também com cabelo mega macio. Eu não poderia esquecer-me de apresentar um outro site onde você possa ler mais a respeito de, quem sabe neste momento conheça ele porém de cada forma segue o link, eu gosto suficiente do conteúdo deles e tem tudo haver com o que estou escrevendo nesse post, leia mais em http://googleanchor.com (Google.com). Você é possível que localizar óleo de coco em farmácias e lojas de produtos naturais, ao passo que azeite em supermercados. Não tem sigilo, só testando. Desde que os óleos sejam extra virgens, procure melhor para seu bolso. Uma separar de sopa de óleo para 4 colheres de creme já é suficiente, mas você é possível que ir testando com mais ou com menos para descobrir a sua medida ideal. E tratamento da tendência é evento com algas marinhas. Cortar cabelo nem continuamente é a melhor solução. Poluição, cloro, exposição ao sol e química desgastam couro viloso e também ressecam os fios. Para esses casos, os cabeleireiros indicam uma reconstrução capilar. Evelyn Hildebrandt, médico capilar do Studio Vip by Joana D'Arc, na Lagoa, explica que procedimento é rico em vitaminas (A, complexo B, C, E, F, K) e também colágeno, podendo ser empregado não apenas no cabelo, porém também no rosto e nos pés, como esfoliação e também hidratação da pele. É muito solicitado por clientes do serviço que adoram praia, amam secadores. Este tratamento da Aussie possui PH equilibrado. Formulado com óleo da árvore do chá, hidrata e também reconstrói cabelo, deixando- macio, hidratado e também pleno de clarão com cheirinho docinho que lembra coco. Isto é, cicatrizes imperceptíveis a olho desvisto, singularmente posteriormente incremento dos cabelos. A técnica FUE costuma ser difundida como um implante sem cicatriz, mas que acontece é que ao contrario de uma única cicatriz, ela deixa varias micro cicatrizes tão somente nos pontos onde os folículos são extraídos. Tenha continuamente em mente a qualidade do serviço que a clinica vai oferecer, porque cá cabe muito ditado barato sai custoso". Não são raros os casos de pessoas que tem que refazer a cirurgia, tendo novas despesas e também tornando a conta final muito mais cara. Isto ainda quando é provável virar a situação, pois muitas vezes a cirurgia para tão ruim que dano é irreparável. Além dos riscos à saúde, procedimentos bastante aquém dos valores de mercado vão comprometer resultado final e também tenho probabilidade que que você pretenderá ter melhor resultado provável. Fora isso, esfregar os fios diariamente com xampu pode estragá-los e também gastar chuva demais está fora de cogitação em tempos de racionamento e também crise hídrica. Quem tem os cabelos oleosos sabe que a questão vai muito além da estética. Para ajudar na missão de resolver entrave de modo definitiva, consultamos especialistas e listamos produtos e também tratamentos eficazes. A propriedade incomoda e também obriga a pessoa a mudar a rotina consoante quantas vezes é necessário lavar cabelo.
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Colorações, descolorações, escovas progressivas, alisamentos, relaxamentos, ferramentas de calor, poluição, cloro da água e incidência de raios solares são apenas alguns fatores que provocam danos aos nossos cabelos, deixando-os opacos, quebradiços, porosos, elásticos, finos e sem movimento.   Para tratar fios com essas características, a reconstrução capilar é o tratamento ideal. Sendo parte integrante e mais potente do cronograma capilar – que também intercala hidratação e nutrição –, a reconstrução age na restauração da força dos fios de dentro para fora, deixando-os mais resistentes.  Ela tem como principal objetivo repor queratina aos fios, já que 90% do nosso cabelo é formado por essa proteína. Com as agressões diárias, a queratina é perdida e o cabelo fica danificado e frágil.  #reconstrução #cronograma #cabelo #diadesalao #hairstyle #hair #dicas #haircut #hidratacao #cabelos #beauty #cabelosdivos #cabeloslisos #projetopocahontas #cuidados #cabeloslongos (em Michelle Espaço Vip) https://www.instagram.com/p/CCezNAtBCkv/?igshid=17csmrjlou0di
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