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#carneartificiale
manifestocarnivoro · 8 months
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LA CARNE ARTIFICIALE È KOSHER
L’Unione Ortodossa Kosher ha certificato per la prima volta un ceppo di carne coltivata in laboratorio come kosher, segnando un significativo passo avanti verso l’accettazione dei nuovi modelli alimentari nell’ambito dell’etica ebraica. Nello specifico, i prodotti ricavati dalla linea di cellule di pollo della start-up israeliana SuperMeat sono stati riconosciuti come carne kosher Mehadrin, soddisfacendo le qualifiche più rigorose per la supervisione kosher. Certificare la carne coltivata in laboratorio è problematico, poiché il processo di coltivazione della carne spesso inizia con cellule staminali di animali vivi e la legge kosher vieta il consumo di qualsiasi parte di un animale vivo, ha affermato il rabbino Menachem Genack, AD della divisione Kosher dell’Unione ortodossa, al Times of Israel. L’Unione Ortodossa Kosher, con sede a New York, afferma che i prodotti a base di carne devono provenire da animali macellati e nulla può essere derivato da una creatura vivente. Il pollame coltivato in laboratorio da SuperMeat elude questo requisito prelevando le cellule staminali dalle uova, in un processo che potrebbe aprire la porta a una maggiore certificazione kosher dei prodotti avicoli. «Spero che sia una via d’accesso per cercare di trovare un consenso tra le diverse agenzie di supervisione su quali dovrebbero essere gli standard per la carne coltivata in laboratorio», ha detto Genack. «Speriamo che questo stabilisca la tendenza: uno degli obiettivi che vorremmo raggiungere è avere qualcosa che sia universalmente accettato». «Allineare la nostra tecnologia con le leggi dietetiche kosher ha un significato immenso per noi. Questo passo rappresenta il nostro impegno per l’inclusività e il rispetto delle diverse esigenze dietetiche, rendendo la nostra carne di pollo coltivata accessibile al pubblico di tutto il mondo», ha affermato in una nota IDO SAVIR, AD di SuperMeat (fonte: EFA News – European Food Agency).
Fonte: Eurocarni 10/23
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manifestocarnivoro · 2 years
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CARNE ARTIFICIALE? NO GRAZIE. LA PRIMA INCHIESTA SULLE LOBBY DEL CIBO IN PROVETTA
“Nutrirsi è anzitutto un gesto agricolo, prima di diventare un atto gastronomico”, scrive nella premessa Gilles Luneau, autore di Carne artificiale? No, grazie, la cui prima edizione italiana è stata recentemente pubblicata da Castelvecchi Editore. Eppure il legame sintetizzato nella sua frase, quello finora indissolubile tra la natura e il cibo che ogni giorno finisce nel nostro piatto, potrebbe essere spezzato da “carni”, “uova”, “latticini” e “pesce” realizzati in laboratorio, senza passare per una fattoria né uno specchio d’acqua. Ma è davvero questo il futuro dell’alimentazione mondiale?
Da dove vengono gli ingenti fondi per la ricerca? Quale valore nutritivo avranno davvero gli alimenti in provetta? Quali sono i risvolti etici della carne prodotta in laboratorio?
Arriva in Italia la prima grande inchiesta sulle lobby del cibo artificiale, un’approfondita ricerca indipendente, condotta fra Stati Uniti ed Europa, al cui centro ci sono le start-up delle produzioni artificiali, i loro finanziatori e i legami con il movimento vegano che più di tutti le supporta.
Fonte: “Carne artificiale? No, grazie. La prima inchiesta sulle lobby del cibo in provetta”, Eurocarni 2/22
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