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#granducadiToscana
jacopocioni · 5 months
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Livia Raimondi, storia di un'amante.
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Ingresso delle truppe francesi in Firenze Era il 27 marzo 1799 quando i francesi entrarono a Firenze, passando attraverso quell’arco trionfale, che era stato eretto sessanta anni prima per la venuta dei Lorena, in piazza di Porta San Gallo, l’attuale piazza della Libertà. Recavano un ramoscello di ulivo nelle baionette perché era il giorno di Pasqua e perché si presentarono come “portatori di pace” . Il granduca di Toscana Ferdinando III di Lorena, che si trovava nel palazzo della Meridiana a Palazzo Pitti, fu invitato a lasciare la città ed in Firenze si stanziarono i “Nuvoloni”, termine con cui i fiorentini chiamarono i francesi dal “Nous voulons “ dei loro manifesti ufficiali. Dopo la parentesi del Regno d’Etruria, durato dal 1801 al 1807, la Toscana dal 1808 era stata formalmente annessa alla Francia e divisa nei tre dipartimenti dell’Arno, di cui Firenze fece parte, dell’ Ombrone e del Mediterraneo. Napoleone conferì il “governo generale del dipartimento della Toscana” alla sorella Elisa con il titolo di granduchessa e la giunta straordinaria di Toscana, presieduta dal generale Jean Francois, barone di Menou, approvò la prima delibera istitutiva del censimento generale della popolazione dei tre dipartimenti per motivi fiscali, di circoscrizione militare e per l’eliminazione del maggiorascato ed altro. Il Fallani, a seguito di questi considerevoli interventi, nel 1786 realizzò anche una nuova facciata in stile barocco fiorentino ed una nuova porta principale, contrassegnata, a patire dal 1810, dal n. 518 e che si apriva sull’allora piazza Imperiale, denominata in precedenza piazza del Granduca, ed oggi conosciuta come piazza della Signoria. Livia risultava residente a Firenze da ben 22 anni, vale a dire dal 1788, anno in cui aveva dato alla luce un figlio, nato dall’unione con il granduca. Il bambino non avendo potuto né essere riconosciuto come figlio naturale di Pietro Leopoldo, in quanto concepito fuori dal vincolo matrimoniale e per giunta da un legame con una donna definita “di basse origini”, né potendo avere il cognome della madre, per non rendere ufficiale il legame, risultò alla nascita uno dei tanti figli dello Spedale degli Innocenti ed al quale, solo più tardi, sarà assegnato il nome di “Luigi von Grun”. L’ 8 gennaio del 1788 era nato anche Rodolfo Giovanni, il sedicesimo ed ultimo figlio che Pietro Leopoldo ebbe dalla moglie Maria Luisa di Borbone, figlia del re Carlo III di Spagna, con la quale si era unito in matrimonio ad Innsbruck nel 1765. La sorte di questi due figli del granduca sarà molto diversa: Rodolfo Giovanni sarà avviato alla carriera ecclesiastica, mentre Luigi von Grun a quella militare a Vienna. Nel 1790 Pietro Leopoldo, in seguito alla morte del fratello, l’imperatore Giuseppe II, dovette succedergli al trono, col nome di Leopoldo II e per questo fu costretto ad abbandonare la Toscana. L’ imperatore prima della sua morte aveva assicurato già a lei ed al figlio Luigi una rendita che avrebbe permesso loro di vivere... Fine prima parte segue seconda parte il giorno lunedì 31/07/2017
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Marta Questa Read the full article
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michelangelob · 5 years
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Domani 27 agosto sarà possibile visitare Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli gratuitamente per ricordare la nascita del Gran Ducato di Toscana. Infatti, il 27 agosto del 1569, con la bolla papale di Pio V, fu proclamato Cosimo I granduca della Toscana. Nelle stories trovate il link alla guida al Giardino di Boboli . . https://ift.tt/2zl2nFA . . #michelangelobuonarrotietornato #palazzopitti #granducaditoscana #CosimoI #artblogger #storytelling #arte #giardini #giardino #bellezza #garden #life #trip #travelblogger #travel #florence #firenze #lifestyle #Tuscany #madeinitaly — view on Instagram https://ift.tt/2Ht6UKS
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