Pensieri di Riccardo Riffaldi
La bolla del tempo
Si avverte la sua presenza incombente
proprio in un silenzio irreale
e nel reale soffrire di corsie che brulicano
a dispetto delle strade trafficate di appena poco fa
Quel poco che fa la sensazione di troppo tempo ormai
Foto di eroi e guerrieri giungono ogni giorno
stanchi di essere tali
e che tali non vogliono essere chiamati più
Donano forze e risorse per gli altri
ma lo fanno da sempre
anche in un clima che era sfiducia
prima di sapere che il sapere loro
è scienza e coscienza amica
L’umanità è in una bolla del tempo
un accordo di una cadenza che non risolve
in un requiem troppo lungo da suonare
Fuori è primavera che non canta
la gioia del suo incanto
e più ore di sole hanno dato il cambio
alle fosche sorelle
soldati della notte
che hanno percorso al freddo dell’inverno
la marcia delle stagioni più scure
Giorni avanzano verso l’estate
con un passo più lento quest’anno
svogliati verso un mare di strana quiete
La natura riprende fiato
mentre lo toglie all’uomo
col suo male peggiore
pure nel pianto
di chi ha perso affetti e gioia
Che la bolla del tempo in cui siamo racchiusi
veda sparire presto le bolle sulla testa
di chi fa fatica a respirare solo
per guarigioni nuove e sudate
Che venti chiari ci diano aria
per corse incontro ad un tempo nuovo
in cui non dimentichi l’uomo
cosa ha fatto l’uomo
In cui ci si senta più simili
e rispettosi per gli altri
e più grati per ciò che non sarà mai più scontato
Il valore alle cose lo diamo noi
con l’attenzione o la disattenzione
con un sorriso in più o in meno
con l’accoglienza o il rifiuto
con la riconoscenza o l’apparente dovuto
con la gratitudine o l’ingratitudine
con l’uguaglianza o la diversità
con lo stupore o l’indifferenza
col ricordo o la rapida dimenticanza
con l’amore o l’odio
Che la memoria di questo tempo
resti dentro stampata
come lo sarà sui libri di scuola
Allora saremo ancora porte aperte
daremo di nuovo vere mani
non avremo più falsi sorrisi
in tasche vuote
gesti di mera convenienza
incroci senza un saluto
Allora dentro questa bolla di aria stagnante
avremo visto e apprezzato
la bellezza di ciò che sta fuori
desiderato mai
come in questi giorni
attraverso i vetri delle nostre finestre
E avremo compreso davvero qualcosa
per la prima volta forse
veramente
nella stessa barca
sotto lo stesso cielo
nello scorrere dello tesso destino
di chi trema e spera
veglia o sogna
che sia grande o piccolo
ricco o povero
potente o persona di strada
Perché lo spillo per far scoppiare questa bolla
sarà stato nelle mani di tutti o di nessuno.
Senso e tempo
Un giorno inizia
in un insolito vuoto del tempo
ma non in un tempo vuoto
Prendo a braccetto
l’unica solitudine del mattino
a farmi compagnia
Compagna di una vita
da figlio unico
Ma unici lo siamo un po’ tutti
Nessuno ripetibile
Valori immensi ognuno
Scrigni di gioielli che custodiamo
perché l’esistenza sia più preziosa
Vorrei che coltivassimo questi
Valori nella convinzione di trasmetterli
come il lascito più prezioso
l’eredità più grande
Come il più grande dei sorrisi
che stira a rischiarare il volto
e spalanca il cuore
Nutrimento vero nella carestia
Sorgente d’acqua viva
in un tempo di arsura
Quando non si è più tangibili
e non c’è traduzione con il corpo
usuale interprete e tramite
di ciò che sta nell’anima
Che arrivi il mio sorriso a chi mi pensa
immagine soltanto
di ciò che era scontato fino a poco fa
Oggi il sole entra di primo mattino
a rischiarare stanze
immobili stazioni nelle quali riparare
in un mal tempo
che combatte il suo male
Denso di eroi pur stanchi
ma instancabili in densa battaglia
Eroi che tengono la mano
così meno sola appena in tempo
in un tempo di pena
a chi giace incredulo
con occhi pieni di richieste
e polmoni vuoti di aria
Fame di sguardi come di respiri
A loro il mio pensiero
il mio dolore per il dolore del mondo
Lacrime che non colmano
il mare di domande
che chi soffre rivolge
con gli occhi al cielo
Che da queste stanze
dove il sole ancora arriva
ripartano raggi per un’esistenza
che davvero non sarà più la stessa
E non lo sia mai più
Perché il vuoto del tempo
un tempo che ci era scappato
passato o falsamente riempito
non sia mai più tempo vuoto
Perché
il tempo del presente
che ruba il senso
doni un senso
al futuro del tempo.
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In questi giorni in cui i pensieri non mi abbandonano, vorrei dirti tra le lacrime tutte le mie paure e vedere che sono niente in confronto alla profondità dei tuoi occhi; vorrei mettermi a nudo con te, far cadere in mille pezzi tutti i pensieri e le paure e ricompormi dopo ogni tuo bacio. E per questo ce ne devono essere tanti.
Non ci sono parole per ringraziarti, per dirti quanto mi riempie il cuore la tua dolcezza in questi giorni, nonostante i pensieri che non se ne vanno, nonostante i pensieri siano più forti. Non ci sono parole per descriverti quanto le tue parole siano state belle, emozionanti, da farmi scoppiare il cuore.
Non ci sono parole per descriverti come mi sono sentita quando hai detto “martedi ci vediamo, andiamo a cena fuori”, una cosa così banale, così abitudinaria, eppure così emozionante. Perché con te, anche le cose quotidiane sono emozionanti, perché con te anche la solita pizza (anche dopo aver guardato il menù 30 minuti) ha un sapore diverso.
Non ci sono parole per descriverti come io mi sia sentita sabato, dopo quella chiamata. Un mix di profonda tristezza e pensieri ma allo stesso tempo con il cuore che esplodeva in petto per la felicità, per la tua voce dolce e per quelle frasi. Non ci sono parole per descrivere cosa darei, o cosa avrei dato in questi giorni, per averti vicino anche solo cinque minuti e poter guardare i tuoi occhi.
Non ci sono parole per ringraziarti di accettarmi cosi, come sono. Con i miei problemi, con le mie lacrime ed i miei pianti. Accettarmi così e non lasciarmi mai sola, non farmi sentire mai sola in questo cammino; anche quando mi prende l’ansia per un messaggio senza risposta o quando mi ritrovo in preda all’ansia se mi rispondi in modo scorbutico.
Ed in questi giorni l’unico pensiero più forte di tutti è quello di volermi prendere cura di te, in ogni momento e soprattutto quando stai male.
Misurarti la febbre, ricordarti gli orari in cui prendere la tachipirina, prepararti qualcosa di caldo o rimboccarti le coperte e guardarti mentre dormi.
Perché guardarti dormire mi è sempre piaciuto, guardavo il taglio dei tuoi occhi, il tuo viso, la tua barba, la tua bocca che ogni tanto rimane aperta e ascoltavo il tuo respiro che accompagnava le mie giornate di studio.
Voglio prendermi cura di te perché mi rendi la donna più fortunata del mondo.
Con le tue attenzioni.
Con le tue piccolezze.
Con la tua quotidianità.
Con una chiamata.
Con un sorriso.
Con i tuoi occhi.
Con la tua voce, profonda e a volte molto confondibile, che è in grado di farmi tornare a battere il cuore con un ritmo accettabile.
Con il tuo essere te, semplicemente te, con me.
Voglio prendermi cura di te anche quando siamo immersi nel caos, anche quando avremo seccature ed incomprensioni, perché forse non esistono due persone in grado di vederla sempre allo stesso modo.
Voglio prendermi cura di te anche nelle nostre discussioni, purché si finisca per chiarirci con un bacio. Voglio prendermi cura di te quando non saremo in grado di mettere da parte le differenze o quando la rabbia sarà più forte del voler sistemare le cose.
Voglio prendermi cura di te anche quando non dirò la cosa giusta, o quando non farò la cosa giusta. Ed è vero che l’amore a volte è difficile, che nessuno è perfetto e che noi siamo tutto ciò che più di lontano c’è dal perfetto.
Ma io mi sento così fortunata ad avere te nella mia vita che non lo so nemmeno esprimere, e se potessi andrei in cima alla montagna più alta per urlarlo al mondo. Ma alla fine non è importante che gli altri lo sappiano, è importante lo sappia tu.
Voglio stare con te e lottare per questo anche quando i nostri pezzi da incastrare fanno un po’ male, si scheggiano e si consumano. Il nostro rapporto forse non è ciò che abbiamo immaginato ma è magnifico, dolce, difficile, eccitante e tanto altro, e questo va oltre l’immaginazione.
Sono le piccole cose di te che mi fanno sorridere il cuore, non ho bisogno di grandi gesti o attenzioni, tutto di te si basa su piccoli dettagli.
Voglio prendermi cura di te e di quel futuro che non ho smesso di immaginare.
Quando avrai la febbre e sarai bisbetico.
Quando sarai stanco dopo il lavoro.
Quando sarai nervoso, anche con me.
Voglio prendermi cura di te nella quotidianità e nelle piccole attenzioni.
Cucinando per te inventando qualcosa ogni giorno.
Preparando una colazione su due piedi, con tanto amore.
Facendoti il caffè, sperando sia meglio del tuo.
Voglio prendermi cura di te e stringerti forte, tenermi per mano mentre cammino guardandoti con ammirazione e orgoglio.
Sporcandoti tutto il lavandino quando mi lavo i denti.
Voglio prendermi cura di te, in tutto questo e nelle cose che ancora, e forse è meglio così, non riesco nemmeno ad immaginare.
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