atomo-opaco-del-male

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Viviamo in un'illusione infondo, solo che per paura di ammetterlo sottostiamo al suo gioco.

@undertheweightofthiscrudelworld

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Annaspare.

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L’adagio fluttuare mai fermato alla culla tua, t’ha strappato E la conca tanto protetta hai dovuto abbandonar in fretta. Passi svelti come una saetta di lacrime il volto intriso. Come una marionetta sulle labbra uno stridulo sorriso.

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Che importa se sei caduto, se sei lontano. - 1: Loro (on Wattpad) https://my.w.tt/pp2EXqafAT Confusionarie nuvole di pensieri.

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Due anni dopo. Due anni dopo e ancora fa così male. Non sono mai riuscita a parlare di te, di noi, sai? Non capirebbero. Ancora riesci a far male. Eppure cosa c'era di bello? Due volti felici e spensierati. Quando ti rivedo in alcune foto, mi sembra impossibile. La quiete prima delle tempesta, però no, non è stata una tempesta. È stato qualcosa di peggio. Sono sicura che se fossi qui, mi diresti le stesse cose: "ci bastava poco a noi due, ci bastavamo io e te". Ridere. Scherzare. Camminare. Prendersi per mano. Nascondersi. Correre. Punzecchiarsi. Guardarsi. Un bacio il 23 Agosto. Solo un bacio. Tanto atteso e, forse per questo, così importante. Era un amore appena nato, infantile e maturo. Ma non abbastanza solido da reggere a scosse così forti. Che rumore fa un cuore che si spezza? Lo stesso di una casa che crolla. Questo è stato il mio. Un boato straziante. Un amore nato e morto nel posto che ci ha visto crescere, anno dopo anno, estate dopo estate. Un amore morto con te, Amatrice mia.

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Se qualcuno avesse voglia di fare qualche commento su ciò che scrivo o semplicemente due chiacchiere, è il benvenuto

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26 agosto 2016. Sai che rumore fa una casa che crolla? Un forte boato, forse se ti impegni lo puoi anche immaginare. Mattoni, sassi, sabbia intrisi di calce che vengono giù. Immaginali, uno a uno che si sgretolano, si dividono, si spezzano e cadono senza vita né anima al suolo. Mattoni che ti proteggevano e da cui ora ti devi proteggere, devi scappare. Finisce tutto così, pochi attimi, forse minuti ed è il vuoto intorno. Una città che cade in ginocchio, non so se sei riuscito a immaginarlo, ma di rumore ne fa tanto. Ma sai piuttosto che rumore fa un uomo? Un uomo che vede questo? Le fitte che ti prendono? Le paure che ti attanagliano, ti sconquassano e come ombre minacciose ti seguono sempre. "Sì, sto bene. La casa non c'è più, ma sto bene. Sai neanche le persone che amavo e l'unico posto dove mi sentivo a casa esistono più, ma io sto bene. Ah, come dici? Sei contento che io stia bene e ora devi proprio andare? No tranquillo, non mi dispiace, io sto bene dopotutto, neanche un graffio". Tranquillo, dovevi andare a fare qualcosa di più importante, mica mi offendo io. Tanto io sono viva, che cosa posso volere di più? Perché tu immagini io sia felice. Tu non sai quello che i miei occhi hanno dovuto vedere. Tu non sai il boato che ho dovuto sentire e poi la terra che iniziava a tremare e non si fermava. Perdere il controllo il pochi attimi e trovare la lucidità per correre. Tu questo non lo sai. Non sai la polvere che si è creata, il non riuscire a vedere, a non respirare. Non sai cosa si prova a stare una notte al freddo, con solo il pigiama addosso, senza luce né acqua, con una radiolina per sentire l'entità del danno. L'attesa trepidante, la speranza che in qualche modo non sia vero o che almeno stiano tutti bene. Tu questo non lo sai, tu che un tetto sotto la testa ce l'hai ancora. Non sai cosa si prova ad aiutare, a togliere con le mani livide dal gelo sasso dopo sasso, sperando di trovare qualcuno vivo. E invece trovi sempre lo stesso corpo esanime, freddo. Tu questo non lo sai. E non riesci neanche a immaginarlo. Lo sai che rumore fa una persona che subisce tutto questo? Nessuno, per chi non sa sentire.

Atomo opaco del male

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Era una ragazza semplice, come tante. Una di quelle ragazze che incontri per strada senza veramente guardarle. Era una di quelle ragazze che ti sfuggono via, che non cambiano il mondo; che già sanno che la loro vita è solo una sequenza di attimi e che nessuno le ricorderà mai appena aver voltato l’angolo, che nessuno la piangerà in maniera totalizzante e disperata, che nessuno porterà mai delle rose su una lapide fredda e vuota. Era una ragazza semplice, non come le classiche ragazze descritte dai libri, era una buona a nulla, con un bisogno quasi spasmodico e soffocante d’affetto, ma non era brava a farsi voler bene dalle persone. Sai quelle ragazze che fanno da appiglio agli altri, ma che dentro si sgretolano poco a poco? Se solo gli altri si prendessero la briga di osservarla, sai cosa direbbero? “Lei era una ragazza forte”, sì, proprio questo direbbero; ma tu hai già capito che così non è. Era la classica ragazza insicura e ingenua, che al posto della lana calda del cappotto indossava del metallo pesante. Strano modo per dire che si metteva una corazza addosso, ma in questo libro non c’è niente di facile, come non c’è niente di bello. Devi sapere che questo non è uno dei grandi romanzi d’amore o d’amicizia, non è un romanzo che ti farà sognare. È un pugno forte, dritto allo stomaco. Siamo tutti un po’ masochisti in fondo, no? Prego, entra. Sta cominciando.

atomo-opaco-del-male

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Arida. Terra bruciata. Granellino di terra bruciata. Isolato. Mosso solo dal vento: Lo fa danzar. Scontra, tocca, riconosce. Chi? Cosa? Simili, tanti. Grandi. Uniti. Compatti. Si unisce. Un anelito. Si desta, è solo. Di nuovo, più forte, un anelito. Non può resistergli, è solo.

Atomo opaco del male (via atomo-opaco-del-male)

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Arida. Terra bruciata. Granellino di terra bruciata. Isolato. Mosso solo dal vento: Lo fa danzar. Scontra, tocca, riconosce. Chi? Cosa? Simili, tanti. Grandi. Uniti. Compatti. Si unisce. Un anelito. Si desta, è solo. Di nuovo, più forte, un anelito. Non può resistergli, è solo.

Atomo opaco del male

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Un amore eccessivo è un amore colpevole.

Il valzer degli addii, Milan Kundera

#il valzer degli addii #milan kundera

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Qualcuno vuole parlare?

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“Non c'è nulla come la gelosia che assorba un essere umano nella sua interezza.”

Il valzer degli addii, Milan Kundera.

#il valzer degli addii #milan kundera

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Rino Gaetano - Supponiamo un amore.

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Cerco il punk in una lametta, la felicità ed il dolore nel fumo di una sigaretta.

Cerco, lato B - Rino Gaetano

#rino gaetano #fumo #sigaretta

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“Che importa se sei caduto, se sei lontano” Era un amore appena nato, infantile e maturo. Ma non abbastanza solido da reggere a scosse così forti. Che rumore fa un cuore che si spezza? Lo stesso di una casa che crolla. Questo è stato il mio. Un boato straziante. Un amore nato e morto con te, Amatrice mia.

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Amor, di nostra vita ultimo inganno.

Ad Angelo mai, Giacomo Leopardi.

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