Tumgik
#frasi terremoto
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Eppure a un certo punto qualcosa cambia. Forse perché quando ti sembra di non aver più nulla da perdere, ecco, quello è il momento esatto in cui ti dai il permesso di esistere davvero, a trecentosessanta gradi. L'istinto prende il sopravvento, e ti ritrovi a vivere.
[...]
Ecco, osserva bene questa donna nel momento esatto in cui si stanca di essere invisibile: guardala. Forse in lei non c'è niente di così radicalmente diverso rispetto a prima. Non è diventata più bella, come per magia - in questo libro di fate madrine non ce ne sono -, e di lei non si può proprio dire che sia stata fortunata, baciata dalla sorte, con una vita facile. Eppure... Caterina capisce che, contro ogni aspettativa e addirittura contro i suoi stessi desideri, è lei quella ancora viva, è lei quella che respira: ed è ora di concedersi di farlo fino in fondo.
[...]
Apri la porta che ti separa dal mondo. Non hai niente di meno rispetto agli altri. Hai tante cose da scoprire se solo ti prendi la briga di provare a farlo.
Cit. "L'amore si impara leggendo"
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realnews20 · 8 days
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Dopo aver superato indenne la mozione di sfiducia delle destre, Michele Emiliano è stato sentito dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, per discutere del terremoto giudiziario scoppiato in Puglia. Durante l’audizione fiume, il governatore ha risposto a tutte le domande senza risparmiarsi. Da Palazzo San Macuto, il presidente della Regione ha esordito sottolineando: “Sulla Puglia non è in corso alcuna indagine. Vi prego di raccontare che il presidente della Regione Puglia non è indagato, così come il Comune di Bari, perché ho l’impressione che, purtroppo, i fatti e alcune dichiarazioni di deputati abbiano creato confusione”. Michele Emiliano in commissione Antimafia spiega il caos in Puglia, sottolineando di non essere indagato Lo stesso poi ha rivolto un appello ai presenti affinché chiedano “ai deputati di non mettermi in paragone con vicende dolorosissime che non hanno niente a che vedere con me”, facendo riferimento alla vicenda della Liguria, per la quale è stato arrestato per corruzione il governatore di centrodestra, Giovanni Toti. Fatte queste premesse, il governatore ha iniziato il racconto partendo dalla sua carriera in magistratura e fino alla decisione di candidarsi per combattere le mafie. Una carriera politica iniziata come sindaco di Bari nel 2004, città in cui Emiliano avrebbe ottenuto notevoli risultati: “Dal 2007 abbiamo reso obbligatoria la costituzione di parte civile del Comune nei processi contro la mafia. In 20 anni, abbiamo assegnato al Comune 140 immobili confiscati alla mafia. In una delle case confiscate ai Capriati, in piazza San Pietro a Bari Vecchia, ora c’è un’associazione”. Poi la replica alle destre: “Paragonato a vicende dolorose a cui sono estraneo” Il riferimento ai Capriati non è casuale, poiché, tra i motivi della convocazione in Aula, vi sono le polemiche scaturite da alcune frasi pronunciate da Emiliano in un incontro pubblico riguardo un suo presunto incontro con la sorella del boss Antonio Capriati. Sul punto Emiliano ha spiegato: “L’incontro menzionato aveva lo scopo di mostrare che l’aria era cambiata, che dovevano comportarsi bene perché le regole non le facevano più loro, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale”. Poi ha precisato che “chi non ha mai vissuto situazioni del genere non si rende conto che ci sono momenti in cui si deve andare alla Procura a presentare denuncia e momenti in cui l’autorità sei tu e non puoi delegarla ad altri. Il fatto che riguardava Decaro non era una notizia di reato e quindi non ho ritenuto necessario fare denuncia ma ho affrontato la questione come ho già spiegato”. Emiliano ha poi espresso rammarico perché “la mia frase è stata fraintesa da chi non ha mai vissuto in quel contesto. È lì che ho sbagliato, perché ho dato modo di dire: Emiliano con i pantaloni in mano è andato a chiedere protezione alla sorella del boss per Decaro”. La versione di Emiliano sul caso Pisicchio Subito dopo, Emiliano ha discusso anche dei messaggi con cui, la mattina del 10 aprile, aveva chiesto di dimettersi all’ex assessore della Regione Puglia, Alfonsino Pisicchio, ossia poche ore prima che lo stesso venisse arrestato. Circostanza per la quale il governatore ha assicurato di non aver “adottato condotte meno che trasparenti. I messaggi di cui parla la stampa sono stati acquisiti dalla procura, è una domanda a cui può rispondere il procuratore che avete già sentito. Non ho niente da aggiungere al mio comunicato stampa dell’11 aprile”. L’immancabile polemica Insomma un’audizione chiarificatrice in cui, però, non sono mancate le polemiche. Infatti, ancor prima di iniziare l’intervento di Emiliano in Aula, ad infuocare l’aria ci ha pensato Mauro D’Attis, deputato Fi e vicepresidente della Commissione Antimafia, dichiarando: “Penso che assisteremo alla decima versione sull’incontro con i parenti del boss e poi immagino ci dirà che degli arresti lo ha saputo perché glielo ha detto un uccellino”. E ancora: “Il fatto che un presidente
ammetta di essere andato a casa di parenti del boss penso sia grave” ed “è evidente che i fatti di Toti sono da accertare. Se saranno gravi è giusto che la giustizia faccia il suo corso”. Parole che non sono andate giù ai deputati pugliesi del Pd, Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi, secondo cui: “D’Attis, ancor prima dell’inizio dell’audizione di Michele Emiliano, ci ricorda con una battuta all’entrata della Commissione, l’unico motivo per cui il Presidente della Regione Puglia è stato convocato oggi: il pregiudizio e il sentimento di vendetta nei suoi confronti”.
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Monta l’ira europea su Berlusconi dopo le frasi su Zelensky. Il vicepresidente del Ppe: «È ora che si riposi, Forza Italia trovi un nuovo leader»
L’eurodeputato polacco a “Domani”: «Le sue parole sono fuori dalla linea del partito». E tra i popolari crescono i malumori Monta la protesta contro Silvio Berlusconi tra le fila del Partito popolare europeo, la famiglia politica cui apparitene Forza Italia. Le parole pronunciate domenica al seggio dall’ex premier contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno scatenato un mezzo terremoto…
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Due anni dopo. Due anni dopo e ancora fa così male. Non sono mai riuscita a parlare di te, di noi, sai? Non capirebbero. Ancora riesci a far male. Eppure cosa c'era di bello? Due volti felici e spensierati. Quando ti rivedo in alcune foto, mi sembra impossibile. La quiete prima delle tempesta, però no, non è stata una tempesta. È stato qualcosa di peggio. Sono sicura che se fossi qui, mi diresti le stesse cose: "ci bastava poco a noi due, ci bastavamo io e te". Ridere. Scherzare. Camminare. Prendersi per mano. Nascondersi. Correre. Punzecchiarsi. Guardarsi. Un bacio il 23 Agosto. Solo un bacio. Tanto atteso e, forse per questo, così importante. Era un amore appena nato, infantile e maturo. Ma non abbastanza solido da reggere a scosse così forti. Che rumore fa un cuore che si spezza? Lo stesso di una casa che crolla. Questo è stato il mio. Un boato straziante. Un amore nato e morto nel posto che ci ha visto crescere, anno dopo anno, estate dopo estate. Un amore morto con te, Amatrice mia.
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“Quando incontro una persona straordinaria, mi chiedo sempre da quali tenebre sarà passata. So che le montagne non emergono mai senza terremoti.”
- Stefano Mor
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ladykare · 2 years
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ragazzoarcano · 4 years
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“Ma tutto crolla quando sei con me
Sei l'epicentro del mio terremoto.”
— Mr.Rain - 9.3
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Quando costruite un amore fatelo antisismico come un palazzo moderno, le fondamenta sono essenziali, ma soprattutto il rispetto per l'altro perché prima o poi arriverà un terremoto e basteranno pochi mattoni mancanti a far crollare tutto...
Cosi uno dei due si ritroverà sotto le macerie, gridando aiuto, ma i soccorsi smetteranno di cercarlo dopo un tot di ore, e li sotto ci si muore.
#Vivo.la.mia.morte.con.un.anticipo tremendo.
Un-equilibrista-delcielo
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gabryellamoon · 4 years
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"Ma tutto crolla quando sei con me... Sei l'epicentro del mio terremoto" ❤️
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mccek · 4 years
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Sto come le scosse di un terremoto in assestamento!
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arnesaknussemm · 5 years
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Se la primavera venisse una volta ogni 100 anni invece di una volta all'anno, o sopraggiungesse con il boato di un terremoto, con quanta meraviglia gli uomini assisterebbero a una tale mutamento! Il silenzioso susseguirsi delle stagioni, invece, fa ormai pensare soltanto a una necessità.
Henry Wadsworth Longfellow
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autodecomposizione · 5 years
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Mi ha sempre colpito pensare che qualcosa di molto piccolo, come non dire la parola giusta o non fare il gesto opportuno, può far prendere alle nostre esistenze una strada diversa. È una cosa che accade innumerevoli volte, ma ce ne accorgiamo appena.
Chesil Beach
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realnews20 · 11 days
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Dopo aver superato indenne la mozione di sfiducia delle destre, Michele Emiliano è stato sentito dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, per discutere del terremoto giudiziario scoppiato in Puglia. Durante l’audizione fiume, il governatore ha risposto a tutte le domande senza risparmiarsi. Da Palazzo San Macuto, il presidente della Regione ha esordito sottolineando: “Sulla Puglia non è in corso alcuna indagine. Vi prego di raccontare che il presidente della Regione Puglia non è indagato, così come il Comune di Bari, perché ho l’impressione che, purtroppo, i fatti e alcune dichiarazioni di deputati abbiano creato confusione”. Michele Emiliano in commissione Antimafia spiega il caos in Puglia, sottolineando di non essere indagato Lo stesso poi ha rivolto un appello ai presenti affinché chiedano “ai deputati di non mettermi in paragone con vicende dolorosissime che non hanno niente a che vedere con me”, facendo riferimento alla vicenda della Liguria, per la quale è stato arrestato per corruzione il governatore di centrodestra, Giovanni Toti. Fatte queste premesse, il governatore ha iniziato il racconto partendo dalla sua carriera in magistratura e fino alla decisione di candidarsi per combattere le mafie. Una carriera politica iniziata come sindaco di Bari nel 2004, città in cui Emiliano avrebbe ottenuto notevoli risultati: “Dal 2007 abbiamo reso obbligatoria la costituzione di parte civile del Comune nei processi contro la mafia. In 20 anni, abbiamo assegnato al Comune 140 immobili confiscati alla mafia. In una delle case confiscate ai Capriati, in piazza San Pietro a Bari Vecchia, ora c’è un’associazione”. Poi la replica alle destre: “Paragonato a vicende dolorose a cui sono estraneo” Il riferimento ai Capriati non è casuale, poiché, tra i motivi della convocazione in Aula, vi sono le polemiche scaturite da alcune frasi pronunciate da Emiliano in un incontro pubblico riguardo un suo presunto incontro con la sorella del boss Antonio Capriati. Sul punto Emiliano ha spiegato: “L’incontro menzionato aveva lo scopo di mostrare che l’aria era cambiata, che dovevano comportarsi bene perché le regole non le facevano più loro, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale”. Poi ha precisato che “chi non ha mai vissuto situazioni del genere non si rende conto che ci sono momenti in cui si deve andare alla Procura a presentare denuncia e momenti in cui l’autorità sei tu e non puoi delegarla ad altri. Il fatto che riguardava Decaro non era una notizia di reato e quindi non ho ritenuto necessario fare denuncia ma ho affrontato la questione come ho già spiegato”. Emiliano ha poi espresso rammarico perché “la mia frase è stata fraintesa da chi non ha mai vissuto in quel contesto. È lì che ho sbagliato, perché ho dato modo di dire: Emiliano con i pantaloni in mano è andato a chiedere protezione alla sorella del boss per Decaro”. La versione di Emiliano sul caso Pisicchio Subito dopo, Emiliano ha discusso anche dei messaggi con cui, la mattina del 10 aprile, aveva chiesto di dimettersi all’ex assessore della Regione Puglia, Alfonsino Pisicchio, ossia poche ore prima che lo stesso venisse arrestato. Circostanza per la quale il governatore ha assicurato di non aver “adottato condotte meno che trasparenti. I messaggi di cui parla la stampa sono stati acquisiti dalla procura, è una domanda a cui può rispondere il procuratore che avete già sentito. Non ho niente da aggiungere al mio comunicato stampa dell’11 aprile”. L’immancabile polemica Insomma un’audizione chiarificatrice in cui, però, non sono mancate le polemiche. Infatti, ancor prima di iniziare l’intervento di Emiliano in Aula, ad infuocare l’aria ci ha pensato Mauro D’Attis, deputato Fi e vicepresidente della Commissione Antimafia, dichiarando: “Penso che assisteremo alla decima versione sull’incontro con i parenti del boss e poi immagino ci dirà che degli arresti lo ha saputo perché glielo ha detto un uccellino”. E ancora: “Il fatto che un presidente
ammetta di essere andato a casa di parenti del boss penso sia grave” ed “è evidente che i fatti di Toti sono da accertare. Se saranno gravi è giusto che la giustizia faccia il suo corso”. Parole che non sono andate giù ai deputati pugliesi del Pd, Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi, secondo cui: “D’Attis, ancor prima dell’inizio dell’audizione di Michele Emiliano, ci ricorda con una battuta all’entrata della Commissione, l’unico motivo per cui il Presidente della Regione Puglia è stato convocato oggi: il pregiudizio e il sentimento di vendetta nei suoi confronti”.
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tutto normale,
all’inizio ci stai male,
poi te la fai passare.
-RH
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reserved-spaceblog · 5 years
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O’ terremot è vuler’ ‘e Dio, fa ben’ alla terra. Comm’ quann’ na persona sta mal’: accumula, accumula, finchè o s’ libera e sfoga, o mor’. Pecciò ‘o terremot’ è ‘na cosa bona! 
Ciro di Marzio - Gomorra
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sorrisidolorosi · 6 years
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Tu sei il mio terremoto più forte, il mio Dieci Magnitudo.
Adessoscrivo
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