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#Occhiomagico
fashionbooksmilano · 4 months
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100 Binda Celebrating 100 Years of Design Emotions
a cura di Luca Molinari
Skira, Milano 2007, 160 pagine, 100 ill. a colori, 40x30cm, ISBN 978-8876247415
euro 50,00
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"Pensare, sognare, concepire delle belle opere è un'occupazione deliziosa. E' come fumare dei sigari che ti mandano in estasi, come condurre la vita della cortigiana che vive a seconda del suo capriccio. L'opera appare allora nella grazia dell'infanzia, nella gioia folle della creazione, con i colori profumati del fiore e i succhi sapidi del frutto già gustato in anticipo. Tale è la concezione dell'opera d'arte, tali sono i suoi piaceri" (Honoré de Balzac, La cugina Bette). In questa frase di Balzac (che costituisce uno dei 50 contributi del volume) è raccolta tutta l'essenza della tecnica e della genialità della famiglia Binda che da sempre è alla guida della storica casa milanese di orologi, gioielli e accessori. Il libro celebra i suoi 100 anni con un racconto espresso attraverso 5 emozioni che fanno parte del DNA di Binda: Passione, Audacia, Desiderio, Orgoglio e Stupore. Ognuno di questi 5 sentimenti costituisce una sezione a sé stante e affidata a uno fra i 5 grandi fotografi - Mimmo Jodice, Giovanni Gastel, Occhiomagico, Filippo Romano e Armin Linke - chiamati a rileggere gli orologi della storia Binda in 50 fotografie d'autore. Completano il volume 50 contributi di personaggi italiani e internazionali, del mondo del design, dell'architettura, della scrittura, del cinema e della moda che interpretano queste 5 emozioni.
01/02/24
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teenagedirtstache · 1 year
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obsessedbyneon · 1 year
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Occhiomagico on the cover of Domus, 1982
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milksockets · 11 months
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occhiomagico in italian eyes: italian fashion photographs from 1951 to today - fondazione pitti immagiine discovery (2005)
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miguelgilcollages · 2 years
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Occhiomagico. Collage. 2022. 25x19 cm.
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vijolcenne · 2 years
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Occhio al dettaglio 👁‍🗨 #occhiodalbero #occhiofotografico #pupillacollection #occhiomagico #occhioneltempo #occhiosussurrante #woodeye #eyeshape #natureshots #nature_perfection https://www.instagram.com/p/CbrWnQtsJZD/?utm_medium=tumblr
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olden-reprise · 6 years
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Domus Symbionic Portraits (Hans Hollein, Bruno Zevi, Vittorio Gregotti, John Heyduk) - Occhiomagico (1982).
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davidespano · 5 years
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saurooficine · 7 years
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Oblò Fanzine #funzillafest #oficinedisauro #minibook #fp100c #occhiomagico #angulon65mm
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habitue · 3 years
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Occhiomagico, Falso movimento, 1990
Occhiomagico, Il tempo ritrovato, 1980
Occhiomagico, Falso movimento 2, 1990
Occhiomagico, Teoria delle due ombre 1, 1990
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fotopadova · 4 years
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Trevignano Fotografia 2020
di Cristina Sartorello
--- Finalmente Villa Onigo per l’undicesima edizione di Trevignano Fotografia a cura di Francesca Della Toffola dal titolo “Le parole sono luoghi” tratto da Occhiomagico: ”Le parole sono luoghi. Anche quando stiamo in silenzio, ci ritroviamo in viaggio”.
L’incontro tra la fotografia e parole dà addito a numerose interpretazioni per il linguaggio poetico che si traduce in immagini oniriche, visionarie, simboliche e non semplicemente descrittive, che trasmettono in modo plastico le emozioni a volte inespresse della parola.
Purtroppo per l’emergenza Covid 19 la rassegna è stata realizzata in formula ridotta, con oltre tre mesi di ritardo ed ingresso a prenotazione con obbligo dell’uso della mascherina, ma la bella esposizione merita di essere vista, per la varietà delle proposte offerta dai dieci autori ospiti alle quali si aggiunge quella  della classe V A dell’istituto Einaudi Scarpa di Montebelluna.
Guest star è “Occhiomagico”, pseudonimo del fotografo milanese Giancarlo Maiocchi, artista visuale, concettuale, che interpreta in modo magico lo spazio per ospitare i suoi racconti, come le immagini visionarie eseguite per la rivista Domus, in “Falso movimento” del 1990, “Mivida” del 2000, “Talking about” del 2003, “L’ora sospesa, Cover’s”, partendo dalla fotografia analogica, con manipolazione in camera oscura, per arrivare nel 1990 all’impiego della fotografia digitale ed uso di Photoshop, con installazioni magiche, metafisiche, sacre, da guardare in silenzio perché in esse la fotografia si trasforma in opera d’arte.
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   © Occhiomagico
Al piano superiore della Villa Onigo troviamo le opere degli altri fotografi partendo da Franco Bovo con “Phobos e Deimos” dove visioni fobiche di colore prevalentemente giallo, rosso e nero si traducono in un grafismo disarmante per non dire inquietante; passiamo quindi a “Il non detto” di Francesca Casanova che abbina colori e bianco nero, in immagini della sua terra nel cuore delle Dolomiti bellunesi, con un aspetto minimalista delle tradizioni; poi troviamo Giovanni Cecchinato con “Intorno a Tomba Brion” grandi fotografie eseguite, con impiego di banco ottico e commissionate dal Comune di Altivole (Tv), sul progetto dell’ architetto Carlo Scarpa per la tomba dei coniugi Brion, con un ottimo risultato; Valentina Iaccarino ha proposto “Dum” un bel lavoro sulle vacanze estive marine di persone disabili accompagnate da volontari.
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    © Giovanni Cecchinato
Si continua con Roberta Lotto che in “Closeness” presenta trenta fotografie di vario formato, tutti ritratti, volti abbinati a figure di spalle, su sfondo bianco di personaggi particolari, uniti a specchi deformanti in cui l’osservatore si può mimetizzare, per costruire un altro se stesso, in un gioco di identità mostrate o celate in un progetto decisamente pregnante; mentre Gianni Mantovani con “La piscina nel giardino” si richiama al testo di Cesare Pavese attraverso fotografie molto colorate separate in strisce ondulate bianche, un effetto decisamente originale di onde a  rilievo, come se fosse un inserto pittorico materico.
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    © Roberta Lotto  
Paula Musumeci in “Ore perplesse” si rifà alla omonima poesia di Eugenio Montale per lavorare sull’autoritratto mediante la trasparenza, l’uso del mosso o sfocato, con un risultato gradevole e delicato; mentre Umberto Sartorello, mio omonimo di cognome, che ho potuto conoscere in mostra, presenta un lavoro sulle ferite “Wonds” con animali, oggetti, corpi in cui tutti portano una traccia forte o minimale, che lascia comunque un segno, ben percepibile nella sequenza delle fotografie collegate tra loro da un sottile filo.
Rinaldo Todescato con “4P” mostra un lavoro sui murales del quartiere romano Pigneto, amato da Pier Paolo Pasolini, decisamente slegato dai suoi precedenti progetti, in una pura scolastica documentazione di street photography senza voler trasmettere alcun tipo di emozione, mentre nei lavori dei ragazzi della V A della scuola superiore, guidati dalla loro professoressa Francesca Della Toffola, ci sono alcuni scatti decisamente significativi, che si richiamano alla fotografia concettuale e promettono futuri positivi risultati.
Trevignano fotografia è sempre una bella sorpresa per l’aspetto diversificato delle mostre, il percorso artistico intrapreso nel tempo, la ricerca di una fotografia non banale o autoreferenziale, per portare aria fresca in un mondo un po’ statico, emulativo o narcisistico.
Un plauso a Francesca Della Toffola per l’impegno profuso e per essere riuscita, superando le attuali difficoltà, a fare aprire la Villa Onigo d Trevignano (Tv), in via Monsignor Mazzarollo 5, per la visione delle mostre il 13, 14 e 21 giugno 2020 dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, auspicando possa essere prorogata.
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fashionbooksmilano · 2 years
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Cinzia Ruggeri   Cinzia says....
Luca Lo Pinto
Text by Mariuccia Casadio, Elena Fava, Anna Franceschini, Maria Luisa Frisa, Davide Stucchi, Jeppe Ugelvig. Interviews with Corrado Levi, Valeria Magli, Giancarlo Maiocchi, Marco Poma and Andrea Gianotti, Mauro Sabbione.
Mousse Publishing, Milano 2022, 416 pagine, 470 ill.colori, 105 ill.b/n, 22,23 x 31,75 cm, ISBN  9788867496181
euro 50,00
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MACRO – Museum of Contemporary Art of Rome  April 14–August 28, 2022
“Cinzia Ruggeri’s clothes refuse to be just clothes. They are better understood as genre-defying explorations of the human body.” –Financial TimesThis is the first major survey of artist and fashion designer Cinzia Ruggeri (1942–2019), a unique figure of Italian postmodernism who moved freely across disciplines. From clothing and accessories to furniture and lighting—as well as sculptural installations often including these objects—Ruggeri created worlds that were continually imaginative, provocative, elegant and unpredictable. Ruggeri founded her own fashion line in 1977 and immediately became known for her use of architecture and geometry, such as the ziggurat and representations of the shape of Italy. During her lifetime she also worked and collaborated with Brian Eno, Occhiomagico, Alessandro Mendini, Casa Vogue, Maison Carven and Studio Alchimia.This catalog offers the widest and most complete overview of Ruggeri’s career to date, thanks to in-depth research conducted by MACRO (Museum of Contemporary Art of Rome) in collaboration with the Archivio Cinzia Ruggeri in Milan. The playful title Cinzia says... is based on the opening lyrics of the song Elettrochoc by Matia Bazar, the band with which Ruggeri collaborated, occasionally designing their costumes.
13/11/22
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teenagedirtstache · 1 year
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milksockets · 11 months
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occhiomagico in italian eyes: italian fashion photographs from 1951 to today - fondazione pitti immagiine discovery (2005)
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gentlepowerthings · 5 years
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Occhiomagico 1983
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olden-reprise · 6 years
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Domus Symbionic Portraits (Laurie Anderson, Pontus Hulten, Paolo Bettini, Luigi Colani) - Occhiomagico (1982).
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