L’unica cosa per cui si può avvertire nostalgia sono i paradisi perduti. Gli angeli nascosti. Ciò che di meraviglioso, magari fugacemente, abbiamo incontrato. Se c’è una cosa bella dell’età che avanza, è in questo miracolo: saper riconoscere la bellezza. Quando mi passa davanti, adesso, la colgo.
Vedi, a me non interessa sentirmi intelligente ascoltando dei cretini che parlano. Preferisco sentirmi cretino ascoltando una persona eccelsa che parla.
di Giacomo Faramelli
Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi ha scritto una lettera aperta al cantante, invitandolo a un ripensamento e affrontando il tema dell’insostenibilità del Jova Beach Party
A me della musica da pensiero magico, eticista e ottimistica di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti importa zero; chiunque si entusiasmi per l’estate, una volta finite le scuole superiori, o…
Franco Battiato nasce il 23 marzo 1945 a Riposto (Catania); appassionato di musica, interrompe gli studi universitari per occuparsi a tempo pieno della sua passione; segue un decennio di sperimentazioni tra rock progressivo e new wave.
Suona la chitarra al Cabaret 64 Club, dove apre lo show con un repertorio di canzoni siciliane; nel 1981, con l'album La voce del padrone vende oltre 1 milione di copie, entrando a far parte della storia del pop italiano con brani leggendari come Bandiera bianca, Cuccurucucù e Centro di gravità permanente.
Con la sua opera Genesi, Battiato prosegue alternando musica leggera e lirica; si dedica al genere etnico, riflettendo nei suoi testi l'interesse verso esoterismo e filosofie orientali.
Nel 1988 pubblica Fisiognomica, dove si trova il celebre brano E ti vengo a cercare.
A metà degli anni Novanta, esce l'album pop L'ombrello e la macchina da cucire; nel 1996 realizza l'album L'imboscata, al cui interno troviamo il brano La cura.
Nel 2011, insieme a Loca Mandoia, partecipa al Festival di San Remo con la canzone L’alieno; nel 2019 esce l'album Torneremo ancora.
Dopo una lunga malattia, Franco Battiato muore il 15 Maggio 2021 a Milo, in provincia di Catania.
Il debutto di Mattia Rame nel panorama musicale italiano con “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” è una fervente esplorazione di sonorità sperimentali intrecciate a poetiche introspezioni. Il disco, prodotto magistralmente da Alessandro Giovannini presso White Rock Studio per Gallia Music, si presenta come una raccolta di brani che attingono da fonti letterarie, cinematografiche e musicali, creando un…