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#diabolik chi sei?
bellucci-daily · 6 months
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Tim Burton and Monica Bellucci attend a red carpet for the movie “Diabolik Chi Sei?” during the 18th Rome Film Festival at Auditorium Parco Della Musica on October 19, 2023 in Rome, Italy.
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laviejaguardia · 5 months
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Happy Diabolik: Chi sei? Day to those who celebrate
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spilladabalia · 5 months
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Calibro 35 feat. Alan Sorrenti - Ti Chiami Diabolik
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frc-ambaradan · 10 months
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01Distribution just released the teaser poster for the final installment of Manetti Bros' trilogy: "Diabolik - Chi sei?"
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This time it's issue #106 being adapted for the big screen, so it will be kind of an origin story. Movie's coming October 26th and it's gonna be released in the US as well.
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statoprecario · 4 months
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Diabolik chi sei?
https://www.facebook.com/100000608769519/posts/7486610918035793/?d=n
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"I was not put in the care of someone specific, i moved from house to house". Gay dads crying at how their amazing killer and thief child got so obsessed with the nuclear family he thinks having a room in each of their house is not having a family.
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arcanespillo · 7 days
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Diabolik - Who Are You? (2023) ‘Diabolik chi sei?’ Directed by A. Manetti, M. Manetti
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youssefguedira · 6 days
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i am ILL i have not SLEPT much i had to resend my slides at ELEVEN THIRTY because i forgot to take a silly placeholder heading out i have NOT PRACTICED i have to present in 2 hours. 👍
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multiverseofseries · 10 days
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Diabolik - Chi Sei?: il Re del Terrore saluta il cinema, senza infamia e senza lode
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È a malincuore che mi ritrovo a scrivere di Diabolik - Chi Sei?, il film che va a chiudere la trilogia dei Manetti Bros. Lo faccio con dispiacere perché si tratta di una saga che ha faticato molto a livello produttivo e il risultato ne ha risentito, tanto che siamo quasi più contenti di averlo salutato che tristi per dovergli dire addio, almeno sul grande schermo.
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti in una scena
Ciò che era nata infatti inizialmente come una serie tv per Sky - che a livello di qualità produttiva ha riscritto la serialità italiana degli ultimi anni - poi è diventata una trilogia per il cinema a cura dei Manetti Bros. Ma poi Ci si sono messe di mezzo anche la pandemia e un cambio di cast dovuto agli impegni di Luca Marinelli nei panni del personaggio titolare, che non voleva firmare per una trilogia, passando la mano a Giacomo Gianniotti, et voilà: l'insuccesso è, purtroppo, servito.
La parola alle donne
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti in una foto
Dopo la presentazione dei personaggi nel primo film e l'attacco da parte del Ginko di Valerio Mastandrea nel secondo, questo terzo capitolo conclusivo si concentra da un lato sull'origin story di Diabolik e dall'altro su un nemico comune esterno che potrebbe far collaborare proprio il Re del Terrore e l'Ispettore sua nemesi complementare. C'è infatti una nuova e pericolosa banda di rapinatori in città, che non si fa problemi ad uccidere, e Diabolik e Ginko, lo yin e lo yang di questa storia, ne finiscono vittime.
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Diabolik - Chi sei?: Miriam Leone con Monica Bellucci in una scena
Spetterà allora alle donne della loro vita il compito di salvarli, rispettivamente la Eva Kant di Miriam Leone - sempre perfetta nel ruolo - e la Altea di Monica Bellucci - new entry del secondo film. Sono loro che muovono l'azione di questo canto del cigno cinematografico per il Re del Terrore, con sentimento, arguzia e maestria, mentre gli uomini sembrano perdersi in un bicchier d'acqua - non solo il poliziotto e il ladro, ma anche i membri della squinternata banda.
Spiegoni
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Diabolik - Chi sei?: Valerio Mastandrea in un'immagine
Il nuovo ed interessante punto di vista femminile - di cui in realtà erano già state gettate le basi nei capitoli precedenti ma che in Diabolik - Chi sei? viene approfondito ed acuito - purtroppo non impedisce alla pellicola di ricadere negli errori dei precedenti. Anche se bisogna lodare la coerenza dei Manetti Bros. mantenuta fino alla fine dello stile scelto, più fedele alla controparte cartacea e quindi più compassato. Ci troviamo quindi di fronte ad una serie di spiegoni che sembrano più indirizzati ad un target di spettatori da Rai Fiction, che hanno bisogno, anche quando si gioca con flashback e storyline ad incastro, che tutto sia il più chiaro possibile, a costo di essere allungato o esplicato più volte. Quello che doveva essere il grande saluto di Diabolik al cinema viene spogliato delle sue caratteristiche più avvincenti: dal ritmo che caratterizza una prima parte più dinamica si passa ad una seconda in cui si getta l'ancora e ci si dimentica di riaccendere il motore.
Cura formale
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Diabolik - Chi sei?: Giacomo Gianniotti con Carolina Crescentini in una foto
Non manca il ritorno, rispetto al secondo capitolo, alla cura formale che ha caratterizzato il Diabolik dei Manetti Bros., dalle scenografie e costumi che in questo caso dovevano ricreare gli anni '70, anche a livello di musiche sempre a cura di Pivio e Aldo De Scalzi, ma il risultato è davvero sottotono per un'uscita di scena che sarebbe potuta essere in grande stile per Giacomo Gianniotti, che continua ad avere gli occhi giusti, e per il suo Diabolik.
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Diabolik - Chi sei?: Miriam Leone e Giacomo Gianniotti in una scena
Il fascino di Miriam Leone e il suo incarnare perfettamente Eva Kant, gli split screen, le trovate di regia dei Manetti che però mancano di veri e propri guizzi, nonostante qualche omaggio qua e là al genere, non possono salvare un epilogo che risulta stanco proprio come tutta la trilogia. Non basta il ritorno alle origini proprio sul finale - con un Lorenzo Zurzolo che si ritrova sulle spalle la responsabilità di essere un giovane, ancora inesperto ma già glaciale Diabolik - se ciò a cui ci troviamo di fronte è una sceneggiatura troppo elementare, degli interpreti poco convincenti con una recitazione troppo teatrale e didascalica - come i membri della banda o l'accento surreale dell'Altea di Monica Bellucci. Tutti questi elementi chiudono il cerchio di motivi per i quali questa trilogia, forse, non s'aveva proprio da fare.
In conclusione Diabolik – Chi Sei? ancora dispiaciuta che il risultato di questo capitolo conclusivo, così come di tutta la trilogia cinematografica, non sia stato all’altezza delle aspettative. Si torna alla cura formale del film inaugurale ma il risultato non può renderci soddisfatti. Non sarebbe giusto nei confronti del fascino sempiterno di Diabolik, che sulle pagine di Astorina continua ad appassionare ancora oggi dopo 60 anni. Un film troppo didascalico, troppo lento nella parte centrale-finale, che indugia troppo sugli elementi che avrebbero reso il finale avvincente e appassionante, a favore di una coerenza con i due precedenti, che forse andava fatta virare su altri lidi, a costo di cambiare registro.
Perché ci piace 👍🏻
Il punto di vista femminile di Eva e Altea.
L’inserimento del nemico comune esterno a Diabolik e Ginko.
La cura formale a livello di scenografie, costumi e musiche.
L’origin story di Diabolik…
Cosa non va 👎🏻
…anche se forse arriva un po’ troppo tardi.
Tutta la parte centrale è troppo lenta e inutilmente allungata, facendo perdere mordente al finale.
Gli spiegoni.
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cb01-diabolik-chi-sei · 5 months
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DIABOLIK - CHI SEI?
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/6lTIIlJv1w
:: Trama Diabolik chi sei? ::
Clerville, sera. La signorina Bauer, che lavora in banca, viene rapita da Diabolik ed Eva Kant che assume la sua identità dopo averla addormentata. L'obiettivo è quello di rubare le preziose monete della Contessa Wiendemar. Ma una spietata banda di criminali ha avuto la stessa idea e, dopo una violenta rapina in banca, uccide la Contessa e scappa con il bottino. Diabolik e l'ispettore Ginko si mettono sulle sue tracce. Il primo è aiutato da Eva, l'altro dal fedele sergente Palmer. Per rintracciare la gang, spiano entrambi Elisa Coen, moglie di uno dei malviventi che ha perso la vita. E tramite lei riescono a scoprire la villa dove sono nascosti.
Tra loro c'è anche il losco avvocato Manden che dirige le operazioni. Ma una volta arrivati sul posto, sia Diabolik sia Ginko vengono catturati, rinchiusi in cantina, legati e incatenati. Per loro non sembra esserci nessuna speranza e aspettano soltanto di essere fatti fuori. Così Diabolik racconta all'ispettore il suo misterioso passato. Nel frattempo, Eva e la Duchessa Altea, con cui Ginko ha una relazione ancora segreta, cercano di mettersi sulle loro tracce.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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bellucci-daily · 6 months
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Monica Bellucci signs autographs after the painel of "Diabolik Chi Sei?", at the 18th Rome Film Festival on October 19, 2023 in Rome, Italy.
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laviejaguardia · 6 months
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The character of Diabolik himself is very important. “It’s a complicated and simple character at the same time,” says Marco. “He is a very dark and fascinating character.” The stories tap into fundamental human preoccupations. “All the stories deal with love and death, which are definitely the most interesting things in the world,” he says. “However, when we started studying [the stories] more to make the [first] movie, we realized that there was something more to it. We realized that this character is a metaphor for freedom. That’s what makes you stay on his side. He is a killer and a thief. So why do you stay on the side of a killer and a thief? Because in a symbolic way it doesn’t really push you to steal or kill. But it pushes you to be free. He fights for his freedom.”
- Marco Manetti for Variety: ‘Diabolik’ Franchise Directors, the Manetti Brothers, on Why We Side With the Master Criminal: ‘He Pushes You to Be Free’ (EXCLUSIVE)
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rampldgifs · 21 days
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click the source for 89 gifs of italian actress MIRIAM LEONE in DIABOLIK CHI SEI?(2023). please note that i do not approve of the 5+/- age rule.  so please don’t edit, repost or claim as your own or i will eat you. tag me if you’re posting edited gif icons for public use. give this post a like or reblog if useful. enjoy !
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statoprecario · 4 months
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Diabolik chi sei?
https://www.facebook.com/100000608769519/posts/7486610918035793/?d=n
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"they didn't even gave me a name" maybe they were so progressive they didn't want to assume, have you thought about it? They were just waiting for you to find your name. When you finally decided to be called Diabolik and escaped with all the money they made a party and added you to the family book, you fucking insensitive man.
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laferocia · 6 months
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I'M SCREAMING.
Are you ready for a new Italian song by Mike? He is the voice behind "L'odio e l'amore," written by one of my favorite Italian songwriter, Francesco Bianconi. Music by Calibro 35. This is the end credits song for the new film "Diabolik chi sei?" by the Manetti brothers. The film will be released on November 30, and I'm thrilled to listen to the song.
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