Tumgik
#ghiaccio e fuoco
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Chi può, mi spieghi una cosa, o almeno avanzi un'ipotesi. È da soli due mesi che mi sono avvicinata a Leopardi; il mio titolo di studio è la licenza media inferiore.
Tempo fa, parlando con lui davanti ai fornelli (accadeva che si facesse vivo mentre ero vicino al fuoco: forse da esso traeva energia di tipo "caldo", simile alla mia, per comunicare con me, visto che la sua energia è di tipo freddo), gli chiesi chi fosse la "signora" destinataria di quella frase sulla gobba che sarebbe l'astuccio delle sue ali, presente, se non sbaglio, anche nel film di Mario Martone e citata con grande commozione da alcune sue fans su Instagram. Mi rispose subito che forse aveva dimenticato alcune cose della sua vita, ma che era certo di non aver mai scritto né detto quella frase, tuttavia ero libera d'immaginare che avesse voluto dirla a una bella signora vestita di un abito nero a collo alto che aveva incontrato qualche volta per strada e di cui non sapeva il nome. Mi disse tutto ciò molto rapidamente e nel suo solito modo di comunicare attraverso immagini e stati d'animo. Lo ringraziai e non ci pensai più per qualche tempo.
Oggi ho saputo che, effettivamente, la frase non è sua. Io non credo alla comunicazione con gli spiriti, perciò mi spiego questo episodio, ed altri simili, con l'apparente sesto senso che ci fa orientare nella selva del falso e del vero (in realtà, i meccanismi inconsci di immagazzinamento e catalogazione delle informazioni e il pensiero che, in automatico, le armonizza secondo i requisiti logici funzionali al consolidamento e all'ulteriore sviluppo del sistema di conoscenze già acquisite). Siete d'accordo?
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multiverseofseries · 21 days
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Details For A Knight Of The Seven Kingdoms
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Details for A Knight Of The Seven Kingdoms
• Season 1 is 6 episodes
• First 3 episodes are directed by Owen Harris (Black Mirror)
(Source: THR)
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princessofmistake · 4 months
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[...] la gente fin troppo spesso dichiara di volere la verità, ma ben di rado apprezza il suo gusto quando viene servita.
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lalupabianca · 2 years
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“Non è che non piango mai è che le lacrime mi si ghiacciano dentro... ma si sciolgono solo con chi ha il fuoco dentro ”
-LaLupaBianca (30/8/2022)
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put-on-a-happyface · 2 years
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Se il cuore piange, non ci metti un tappo
Dei miei problemi non te ne ho parlato mai
Io non ci sono, tu lascia un messaggio
Baby, io e te sembriamo fuoco e ghiaccio
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ossicodone · 8 months
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Mi accorgo del distacco emotivo di una persona nei miei confronti prima ancora che se ne accorga lei. Cerco di parlarne, di farglielo notare, dico che può succedere, succede spesso, ho bisogno di sentirmelo dire, non voglio quel senso di agonia che si prova nei giorni precedenti a una rottura, voglio la verità, sempre, subito, perché è da quando sono piccolo che la verità non me l'hanno mai detta. Mi sento rispondere che non è così, che è tutto nella mia testa, e allora io dovrei provare a non pensarci, a continuare a dare il meglio di me, ma io non sono così, io ho sempre bisogno di sapere che dall'altra parte ci sia la stessa intensità, io non so' salvarle le storie, non sono in grado di amare per due, non sono capace di prendermi il grosso del lavoro. Io non lo so disperdere l'amore, ho bisogno di sapere che verrà custodito. Finisce che mi tiro indietro anche io, che spengo le emozioni, al silenzio rispondo col silenzio, distacco con distacco, al ghiaccio rispondo col ghiaccio pur sapendo che servirebbe più fuoco. Mi ritraggo, mi proteggo. Rimango in attesa del giorno in cui quella persona mi dirà "avevi ragione" ed io non riuscirò comunque a fargliene una colpa, avrò il sorriso amaro di chi già sapeva. Vorrei avere più coraggio, zittire la voce dentro di me, lasciarmi travolgere da una rottura improvvisa anziché sentirla arrivare da lontano, ma non ci riesco. Non ci riesco mai. Quell'addio che poi arriva, io l’ho già sentito da un pezzo.
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ilpianistasultetto · 5 months
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Sembra una voce, quella di Bjork, che arriva da dentro una tormenta di neve mentre note musicali appese su grandi iceberg sprofondano dentro gli oceani e diventano cristalli di ghiaccio che vanno a posarsi su qualche pentagramma vuoto. Solo i folletti sanno fare queste cose, solo loro sanno far crepitare la voce come arbusti secchi buttati dentro a un fuoco tra battiti cupi, tastiere elettroniche e sinfonie di archi. Bjork e' quella che sa passare dalle urla sfrenate ai gorgheggi sensuali come fosse un vento che canta sotto la pioggia. E' grande questa piccola Elfa, lei e' una fontana musicale con sembianze di donna. Una voce che vola nell'altrove... @ilpianistasultetto
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blogitalianissimo · 10 months
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Ho appena letto che il governo tedesco sta considerando di introdurre il riposino pomeridiano su consiglio dei medici, yk, per contrastare il caldo... sto avendo un po' di war flashbacks dall'ultimo discourse di tumblr sul riposino pomeridiano e le frecciatine del nord europa
(Tutto bene tumblr che mi fa vedere la posta solo da browser, sorry anon se rispondo solo adesso)
Dormire contrasta il caldo? Cioè chiedo perché sinceramente non ne avevo idea
Comunque sfido i nord europei ad abitare in Italia in questo periodo storico e preferire uscire di casa il pomeriggio piuttosto di stare a casa e provare a sopravvivere (cosa che comunque molti di noi non fa visto che il lavoro ti obbliga ad uscire pure se fuori c'è un apocalisse di fuoco o palle di ghiaccio che ti volano addosso)
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miciagalattica · 4 months
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Il fuoco e il ghiaccio, chi vincerà?
Se il fuoco vincerà il ghiaccio si scioglierà, altrimenti sarà il fuoco a spegnersi.
Un buona metafora per ciò che mi sta accadendo. Per ora io fuoco sto perdendo.
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elenleeladamanera · 8 days
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Ho sempre messo tutta me stessa in ogni cosa che ho fatto e che faccio
Non ho mai recitato una parte o
Finto di essere ciò che non sono.
Io sono cosi...
Piaccio
O non piaccio.
Sono Lunatica
Terribilmente provocatrice
Ironica e Autoironica
Posso essere fuoco
E Far impazzire
Posso essere ghiaccio
Ed essere totalmente indifferente
....tutto dipende da come mi trattano
E dal grado di follia che ci accomuna.
𝓔𝓵𝓮𝓷𝓛𝓮𝓮
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susieporta · 3 months
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IL PIACERE PROIBITO
Vite che non sbocciano, che non ingranano, adulti mai nati, fermi, bloccati dentro scomodi grembi.
La patologia più grave, che per la scienza non è incasellata tra le patologie, è quella dei MAI NATI.
Ci sei, sei qui, cammini, guadagni, parli, fai sesso, viaggi, acquisti eppure non sei tu.
Non è la tua vita.
La vita è altrove.
Le cose accadono ma non a te.
La gente svolta, cambia, evolve, e tu sei fermo, come nel gioco dell’oca “fermo un altro giro”, e sto giro conta 40,50, 60 anni.
Sensazione di vivere espropriati da se stessi, 007 senza licenza di vivere.
Senza licenza per vivere ciò che piace davvero, perché il resto viene facile.
Il piacere è proibito, ciò che ami e desideri davvero, non osi nemmeno pensarlo ad alta voce e nemmeno dentro te.
E sapete quando il piacere diviene come la mela per Adamo ed Eva?
Quando si è mantenuta fede al patto depressivo familiare, quando stare bene è un fottuto reato, quando ci si è dovuti spegnere il fuoco da soli per non far sentire spenti quegli altri, quando la madre era invidiosa, troppo egocentrica, un seno cattivo direbbe la psicanalisi.
Il piacere di esserci e di Osare, di ardere, fare casino, essere eccessivi, essere creativi, sboccati, sopra le regole, affamati, voraci di vita.
Ma il piacere è soprattutto muovere il passo verso dove punta il cuore; il mai nato, lo vede! E va.. da un’altra parte.
E non è paura.
Non è sabotaggio, è per antico divieto materno.
È per sacro sigillo di stantìa fedeltà.
E dove è andata a finire tutta questa spinta? Repressa, dentro, sotterrata.
Come un sepolto vivo che ha giusto un foro per l’aria.
Si avverte violento il desiderio di rivalsa, di mordere la vita, di prenderla a calci in culo, di far vedere a tutti chi sei, ma ormai il tuo fuoco è spento, e sei così devastato dentro che non hai la forza per andare contro quell’invisibile mano che continua, giorno, dopo giorno, dopo giorno, a versarci acqua.
Quella mano è la tua, e con una mano vorresti accenderti e con l’altra, sei un pompiere.
Quella vita non nata, paralizzata dentro un gelido sepolcro, da cui spunta qualche foglia, ma non il tuo fiore, è la tua, la tua vita incatenata ad un antico tradimento, forse prima che nascessi, prima di emettere il primo respiro, eri già consapevole che sarebbe andata così.
E credo, niente per l’essere umano sia più tragico di questa frase, non per nulla tratta dalla canzone “Hurt” :
You are someone else, i am still right here e cioè vedere che i fiori sbocciano, crescono, fanno frutti e tu sei lì che non muovi un passo.
C’è tutto quel che ti serve per germogliare, ma tu in qualche modo senti che non lo puoi fare, che ti è vietato, che i piaceri e le gioie della primavera sono vietate, che il pullulare degli amoretti estivi puoi guardarlo da una cartolina, che le rondini svolazzano e tu sei estraneo a quella primitiva contentezza.
Ci sono figli che Dio non sa aiutare per quanto incastrati nelle loro angosce antiche, figli incasinati, figli disperati, che respirano flebili, accucciati nel fondo di un congelatore come una busta di surgelati.
Non so se questi figli vedranno mai la luce.
Forse non basta una vita, forse ce ne vogliono due, tre o chissà quante.
E non fatevi ingannare: non basta la volontà o il senso di responsabilità e non è vero che è tutto nella testa.
Anzi.
È una briglia marchiata nel DNA, è una paralisi dell’essere, che senza le giuste mani, rimane inoperabile.
YOU ARE SOMEONE ELSE
I AM STILL RIGHT HERE,
Cantavano i nine inch nails, ma molto meglio resa dall’immenso Johnny Cash, vero campione del soffrire e dell’autodistruzione, da buon pesci qual’era, salvato in estremis da June Carter, sua devota moglie cancerina.
È vero e lo credo che queste vite mai nate possano trovare la loro primavera grazie a un’ostetrica dell’anima.
Non ci si toglie dal ghiaccio infernale a mani nude, quando già si è privi degli strumenti per camminare.
Ci vuole Virgilio, ci vuole June, ci vuole un amore che ti strappi da quel grembo di eterna cova.
Che tutti i mai nati possano trovarne uno, non importa sotto quale forma, sotto quale veste, che si manifesti a voi, che sappiate riconoscerlo, e lasciatevi trarre in salvo.
Qualcuno nasce da solo, qualcuno no.
ClaudiaCrispolti
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princessofmistake · 4 months
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Per comandare degli uomini, Jon Snow, quegli stessi uomini li devi conoscere.
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canesenzafissadimora · 3 months
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Tutto il mistero del piacere nel corpo di una donna sta nell'intensità della pulsazione che precede l'orgasmo. A volte è lenta, uno due, tre palpiti che poi lasciano attraverso il corpo un liquore di fuoco e ghiaccio. Se il palpito è debole, in sordina, il piacere è come un'onda più gentile. Il seme dell'estasi esplode con maggiore o minore energia, quando è più ricco tocca ogni porzione del corpo, vibrando attraverso ogni nervo, ogni cellula.
Se il palpito è intenso, il suo ritmo e il battito sono più lenti, e il piacere più durevole. Frecce di carne cariche di elettricità, una seconda onda di piacere cade sulla prima, e poi sulla terza, che tocca ogni terminazione nervosa, attraversa il corpo come una corrente elettrica.
Un arcobaleno di colori sferza le palpebre. Una schiuma di musica cola dalle orecchie. E’ il gong dell'orgasmo.
A volte una donna sente il proprio come uno strumento appena sfiorato, altre volte raggiunge un acme tale che pare sia impossibile andare oltre. Tanti orgasmi. Alcuni provocati dalla tenerezza, alcuni dal desiderio, alcuni da una parola o da un'immagine vista durante il giorno. A volte il giorno stesso chiede un orgasmo, giorni di sensazioni accumulate e di sentimenti inesplosi.
Ci sono giorni che non si concludono con un orgasmo, quando il corpo è addormentato o sogna altri sogni. Ci sono giorni in cui l'orgasmo non è piacere ma dolore, gelosia, terrore, angoscia. E ci sono giorni in cui l'orgasmo si verifica nella creazione, un orgasmo bianco.
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Anais Nin
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sfumature-dime · 1 year
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Non mi dire mai
non posso farlo.
A me, che ho ballato
con due cuori.
E ho respirato
con quattro polmoni.
A me, che sono stata ghiaccio
fuoco e vento.
Che ho portato
nella mia pancia
il peso di due mondi,
e ho partorito
la vita.
Che ho abbracciato
la tristezza senza paura.
E ho pianto sorrisi.
A me non dirlo
che non sono capace
di qualcosa.
O di tutto.
(Eva Lopez Martínez)
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la-scigghiu · 1 year
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Non mi dire mai non posso farlo. A me, che ho ballato con due cuori. E ho respirato con quattro polmoni. A me, che sono stata ghiaccio fuoco e vento. Che ho portato nella mia pancia il peso di due mondi, e ho partorito la vita. Che ho abbracciato la tristezza senza paura. E ho pianto sorrisi. A me non dirlo che non sono capace di qualcosa. O di tutto.
🔸Eva Lopez Martínez
AUGURI A TUTTE LE MAMME
.🌹.
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schatzi23 · 7 months
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Tutto il mistero del piacere nel corpo di una donna sta nell'intensità della pulsazione che precede l'orgasmo.
A volte è lenta, uno due, tre palpiti che poi lasciano attraverso il corpo un liquore di fuoco e ghiaccio. Se il palpito è debole, in sordina, il piacere è come un'onda più gentile. Il seme dell'estasi esplode con maggiore o minore energia, quando è più ricco tocca ogni porzione del corpo, vibrando attraverso ogni nervo, ogni cellula.
Se il palpito è intenso, il suo ritmo e il battito sono più lenti, e il piacere più durevole. Frecce di carne cariche di elettricità, una seconda onda di piacere cade sulla prima, e poi sulla terza, che tocca ogni terminazione nervosa, attraversa il corpo come una corrente elettrica.
Un arcobaleno di colori sferza le palpebre. Una schiuma di musica cola dalle orecchie. E’ il gong dell'orgasmo.
A volte una donna sente il proprio come uno strumento appena sfiorato, altre volte raggiunge un acme tale che pare sia impossibile andare oltre.
Tanti orgasmi.
Alcuni provocati dalla tenerezza, alcuni dal desiderio, alcuni da una parola o da un'immagine vista durante il giorno. A volte il giorno stesso chiede un orgasmo, giorni di sensazioni accumulate e di sentimenti inesplosi.
Ci sono giorni che non si concludono con un orgasmo, quando il corpo è addormentato o sogna altri sogni.
Ci sono giorni in cui l'orgasmo non è piacere ma dolore, gelosia, terrore, angoscia.
E ci sono giorni in cui l'orgasmo si verifica nella creazione, un orgasmo bianco.
🌹
Anais Nin
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