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#giallini
marcos123socram · 2 years
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Valerio Mastandrea e Marco Giallini @valeriomastandreaworks e @marco_giallini_official Che coppia ragazzi 🤩👍🤩 #valeriomastandrea #marcogiallini #giallini #mastandrea #buttafuori #lupin #notte #marcofiorenzaart #caricaturevip #ilcaricaturista_dei_vip #coppia #marcomix #facepainting #ritrattidautore #fiorenzaemaipiusenza #lartedimarcofiorenza #caricaturefaces #caricaturebiancoenero #caricaturedigital #procreate #procreateart (presso Italy) https://www.instagram.com/p/CgjkCkioz6B/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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unevaguedeprintemps · 27 days
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"Non credo che sia debole chi é disposto a cedere, anzi lo trovo saggio.
Le uniche coppie che vedo durare, sono quelle dove uno dei due,
non importa chi insomma, riesce a fare un passo indietro,
e invece sta un passo avanti.
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moviesandfood · 1 year
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Perfetti sconosciuti
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ilcovodelbikersgrunf · 2 months
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Il dolore era troppo.
Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma. Se passa il dolore? E che passa? Ti dimentichi un po’ la voce. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una” Un amore il cui ricordo è andato oltre la morte quello di Marco Giallini per la moglie Loredana, scomparsa nel 2011 a causa di un aneurisma cerebrale. Oggi l’attore compie 61 anni, tantissimi auguri 🎉
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cinevisto32 · 2 years
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Si Dios quiere (2005)
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eaktionsshaytan · 1 year
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angela-miccioli · 4 months
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Quando Giallini spiega gli uomini alle sue amate figlie..
“Io mi sento di poter dividere gli uomini in quattro categorie, che più o meno vanno a coprire circa il 95% dell’universo maschile.
Categoria Numero 1: gli insoddisfatti. Tutto il giorno ripetono: la mia vita fa schifo, mia moglie non mi ama, i miei figli mi detestano. La donna che casca in questo rapporto diventa una crocerossina. Non dice mai: Io ti amo. Dice: Io ti salverò.
Categoria Numero 2: Peter Pan. Hanno di bello che non hanno crisi di mezza età perché sono fermi all’ adolescenza. Per loro sei un joystick, conquistarti vuol dire salire al primo livello, portarti a letto è vincere la partita. Prediligono donne giovani, esageratamente giovani.
Passerei senz’altro alla categoria 3, i vorrei-ma-non-posso. Di solito sposati con figli, ma in procinto di separarsi, in procinto di dirglielo, in procinto di andare via di casa. Sono sempre in procinto di, ma non fanno mai nulla, perché ora lei sta attraversando un momento difficile, perché il bambino è piccolo, perché il bambino non capirebbe. Poi, alla festa di laurea del bambino, forse capisci che il momento giusto non arriverà mai.
Infine ci sono i buoni, belli e intelligenti."
“Ah, finalmente! Qual è il loro problema?
“La mamma”.
“La mamma?”
“Sì, una presenza costante e imprescindibile, fin dall’ infanzia. E’ lì che cominciano a trasformare i loro piccoli uomini in piccoli mostri - Ma quant’ è bello ‘sto pisellino? Ma com’ è grosso ‘sto pisellino? Ma di chi è ‘sto pisellone?. Tutto il repertorio: quanto sei bello, quanto sei intelligente, quanto sei bravo. E allora, se per metà della tua esistenza una donna ti fa sentire Dio, perché accettare che per il resto della vita un’altra donna ti faccia sentire uno stronzo?"
"Papà, però scusa, tu hai parlato del 95% degli uomini. E il restante 5%?"
“Sono quelli decenti. Buona caccia al tesoro amore mio”.
Monologo tratto dal film: "Tutta colpa di Freud"
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omarfor-orchestra · 23 days
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guadagnino deve necessariamente castare giallini e mastandrea, lo esigo e pretendo
Non ho detto Mastandrea perché avevo detto niente attori di Özpetek, però giuro che l'ho pensato
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just-one-more-fandom · 4 months
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Vedendo l'andazzo delle reazioni a sanremo su tumbr, mi serve che vengano ospiti anche Mastandrea e Giallini per poter diffondere il verbo
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parmenida · 2 years
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Il Sognatore Quando Giallini spiega gli uomini alle sue amate figlie..
“Io mi sento di poter dividere gli uomini in quattro categorie, che più o meno vanno a coprire circa il 95% dell’universo maschile.
Categoria Numero 1: gli insoddisfatti. Tutto il giorno ripetono: la mia vita fa schifo, mia moglie non mi ama, i miei figli mi detestano. La donna che casca in questo rapporto diventa una crocerossina. Non dice mai: Io ti amo. Dice: Io ti salverò.
Categoria Numero 2: Peter Pan. Hanno di bello che non hanno crisi di mezza età perché sono fermi all’ adolescenza. Per loro sei un joystick, conquistarti vuol dire salire al primo livello, portarti a letto è vincere la partita. Prediligono donne giovani, esageratamente giovani.
Passerei senz’altro alla categoria 3, i vorrei-ma-non-posso. Di solito sposati con figli, ma in procinto di separarsi, in procinto di dirglielo, in procinto di andare via di casa. Sono sempre in procinto di, ma non fanno mai nulla, perché ora lei sta attraversando un momento difficile, perché il bambino è piccolo, perché il bambino non capirebbe. Poi, alla festa di laurea del bambino, forse capisci che il momento giusto non arriverà mai.
Infine ci sono i buoni, belli e intelligenti."
“Ah, finalmente! Qual è il loro problema?
“La mamma”.
“La mamma?”
“Sì, una presenza costante e imprescindibile, fin dall’infanzia. E’ lì che cominciano a trasformare i loro piccoli uomini in piccoli mostri - Ma quant’è bello ‘sto pisellino? Ma com’è grosso ‘sto pisellino? Ma di chi è ‘sto pisellone?. Tutto il repertorio: quanto sei bello, quanto sei intelligente, quanto sei bravo. E allora, se per metà della tua esistenza una donna ti fa sentire Dio, perché accettare che per il resto della vita un’altra donna ti faccia sentire uno stronzo?"
"Papà, però scusa, tu hai parlato del 95% degli uomini. E il restante 5%?"
“Sono quelli decenti. Buona caccia al tesoro amore mio”.
Monologo tratto dal film: "Tutta colpa di Freud"
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Il ritorno dopo 12 anni di Boris, la serie
Prima di Gomorra o Romanzo Criminale, se volevamo dare una risposta alla domanda "Qual è la miglior serie italiana mai fatta dagli inizi degli 2000?" allora la risposta era "Boris, la serie". A distanza di 12 anni arriva la tanto richiesta quarta stagione direttamente in streaming su Disney+. La storia di Boris, la serie più amata dagli italiani Le vicende che vedono protagonista la troupe guidata dal regista René Ferretti (Francesco Pannofino) hanno debuttato sui piccoli schermi degli italiani nel lontano 2007 presso le reti Fox Italia. 3 stagioni più un film che hanno fatto innamorare gli italiani per una serie che è rimasto viva nelle menti di tutti. Dal regista Ferretti passando per l’aiuto regista Arianna (Caterina Guzzanti) senza dimenticare lo stagista Alessandro (Alessandro Tiberi), il direttore della fotografia Duccio (Ninni Bruschetta), il capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi) o il “poco italiano” Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti). Senza dimenticare alcuni famosi camei o apparizioni di guest star come: Pietro De Silva, Roberto Herlitzka, Valentina Lodovini, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi, Sergio Fiorentini, Corrado Guzzanti, Emanuela Grimalda, Laura Morante, Sergio Brio, Paolo Sorrentino, Giorgio Tirabassi, Filippo Timi, Andrea Purgatori e Marco Giallini. Il linguaggio di Boris Tanti nomi, tanti personaggi tutti entrati nell’immaginario collettivo anche per espressioni diventate di uso comune come: - Smarmella, fare tutto nel modo più approssimativo possibile - A c… di cane, per enfatizzare ancor di più il modo di fare della troupe guidata da Ferretti - Bucio di culo, espressioni “tormentone” utilizzata da Martellone (Massimiliano Bruno) nei suoi spettacoli comici - F4 basito, schema di sceneggiatura ordinaria inventata dai 3 sceneggiatori (nella serie) interpretati da Valeria Aprea, Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti Una lista che potrebbe allungarsi ulteriormente ma bisogna vedere Boris per capire la “magia” che questa serie ha prodotto. La quarta stagione senza Mattia Torre e Roberta Fiorentini La nuova stagione di Boris sarà anche la prima non scritta da Mattia Torre, storica firme e mente dietro le tre stagioni precedenti della serie ed il film. Lo sceneggiatore romani, infatti, è scomparso dopo aver lottato con la sua malattia il 19 Luglio 2019 vincendo postumo il David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale del film "Figli" ritirato poi dalla figlia Emma. In questa quarta stagione non ritroveremo neanche Roberta Fiorentini ovvero la storica segretaria di direzione, Itala, purtroppo anche lei venuta a mancare nel 2019. Il ritorno della fuoriserie italiana Sono, quindi, già disponibili su Disney+ le otto puntate che vanno a comporre questa quarta stagione di Boris. Un ritorno dopo 12 anni di assenza dove i fan della "fuoriserie italiana" non hanno mai perso la speranza di poter rivedere sul piccolo schermo la troupe cinematografica guidata da Pannofino. Otto puntate di divertimento e risate ma anche e soprattutto realtà. Read the full article
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ciuccio808 · 5 months
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dietro quel muretto ci sono i CAZZI di Favino, Giallini e Nigro 🤤 🍆🍆🍆
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Marco Giallini alla presentazione della nuova serie tv Sky
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alonewolfr · 9 months
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Avevo appena finito il militare e facevo il “bibitaro”, portavo le bibite con il camion.
Con le ragazze non ero capace, però andavo in moto e questo piaceva. Loredana mi è stata dietro tre anni. Finché una sera, fuori dalla discoteca, le ho detto: “Allora mettiamoci insieme”. Quanto ho dovuto corteggiarla.
È durata 30 anni. Eravamo legatissimi.
E io tornavo sempre a casa.
Era mia madre, mia moglie, tutto.
È stato merito di Loredana se mi sono diplomato.
Durante l’adolescenza, scoprii che lei, per la prima volta, era andata a ballare con un altro. Così presi la moto e corsi in quella discoteca. Me la ricordo ancora, c’era Jovanotti ragazzino alla consolle. Non fu una cosa molto molto romantica, ero irascibile a quei tempi: afferrai Loredana e me la portai via.
Sì, e sono sempre rimasto un tipo molto geloso. Negli anni ci siamo fatti delle litigate epocali, io e Loredana. Diventavo matto perfino se la guardava un cameriere. Però era bello fare l’amore, dopo. Con lei che mi veniva contro perché voleva prendermi a cazzotti.
Da un paio di giorni aveva un fortissimo mal di testa, ma vai a pensare...
Lei e i bambini stavano per partire per il mare, sarebbero rimasti in vacanza un paio di mesi. Invece, ha chiuso gli occhi e mi si è accasciata fra le braccia mentre chiacchieravamo.
Io le parlavo all’orecchio, ma mi sono accorto che parlavo da solo, e ho maledetto Dio.
Ha vissuto altri due giorni, ma senza riprendere conoscenza. Se non lo provi non lo puoi capire.
Rocco non ne ha più parlato. Il piccolo mi dice: “Papà, perché non chiedi a Gesù di farla tornare?”. Moltissime persone mi sono state vicino. La sua morte ha unito le mie due vite: la gente semplice da un lato, dall’altra tutti gli attori italiani. Loredana per me è stata tutto.
La madre dei miei figli, la donna con cui sono stato per trent’anni e che, dopo essersi sentita male, se ne è andata dalla mattina al pomeriggio senza che io le abbia potuto dire neanche "ciao". I suoi genitori mi hanno trattato come un parente stretto e io non ho avuto nemmeno il tempo di salutarla. La sua morte è un evento che né io né i miei figli abbiamo mai metabolizzato. Non ne abbiamo mai parlato. Non siamo mai andati al cimitero insieme, anzi, in 7 anni, al cimitero sono andato due volte in tutto. Le fotografie le ho a casa, ma non le guardo, non è roba per me perché lei è ovunque, nei ricordi, nelle stanze, nei viaggi a Barcellona che non farò più.
Penso che un dolore così grande non si possa superare. Ci siamo conosciuti quando eravamo quattordicenni e per i primi due anni della nostra relazione ci siamo sfiorati solo la mano. Quando è così, dopo 30 anni insieme, è impossibile. Loredana era tanta, in ogni senso. Bella davvero. E sapeva fare qualsiasi cosa: studiava, lavorava, cucinava.
Rocco e Diego sono bravi in tutto, proprio come lei. Alle volte ci basta uno sguardo: loro vedono il mio dolore, e io il loro, e rimaniamo attaccati. Poi ognuno ha il suo modo, il suo metodo molto personale, per uscirne. È così, la vita...".
|| Marco Giallini
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omarfor-orchestra · 7 months
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idk if you agree, ma credo che uno dei più grandi crimini del cinema italiano sia stato quello di non far mai interpretare a giallini e mastandrea una coppia di friends to lovers (this ask was brought to you by: io che rivedo the place e domani è un altro giorno nel giro di mezza giornata)
Oddio anon che immagine hai appena creato nella mia testa
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unfilodaria · 1 year
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Così si scopre che il modo migliore per andare al wc non è la comoda seduta sull’asse della tazza ma accosciarsi sul wc alla turca. «Stando seduti dobbiamo spesso sforzarci e spingere, invece rannicchiati su un buco esercitiamo più pressione sull’ampolla rettale, una zona che è ricca di terminazioni nervose, e che propaga lo stimolo, aiutandoci ad espellere».
Sarà, ma vuoi mettere una comoda e rilassata meditazione su noi stessi e sulla vita, il sogno di un bel weekend o di fantastiche vacanze, oppure la lettura di quel libro che è lì a fissarci da almeno un anno e che leggiamo con calma, mentre il nostro corpo ci asseconda e ci dona il piacere ancestrale di fare la cacca?
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