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#letturatura
riflussi · 9 months
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"Male a est" - A. Simionel
È stata la lettura che ha accompagnato metà della mia estate. Per chi l'avesse letto, sì, un libro molto gioioso per una vita altrettanto allegra. Per chi non l'avesse letto tranquill3, ora vi spiego. E scusate per il ritardo. Probabilmente sarà una recensione incoerente.
Male a est è un libro piuttosto particolare, non saprei bene come descriverlo. È quel racconto che descrive perfettamente come ti sentivi da bambin3: a disagio, in parte sbagliat3, con tua madre che probabilmente dettava legge, il malessere di essere qualcosa, senza riuscire a definirlo perfettamente. A queste sensazioni bisogna però aggiungere le difficoltà che comportano prima l'avere un padre che lavora all'estero, poi il trasferimento dell'intera famiglia in un altro paese. E questa parte è quella che, a me personalmente, ha fatto più male. Parto, dunque, dalla fine: Simionel mette in luce che noi italiani, spesso, non riusciamo a integrare davvero l3 persone immigrat3. Mi sono sentita "su una sedia scomoda" tutto il tempo, perché non era un paese qualunque quello di cui parla l'autrice, bensì il nostro. Si parla tanto di "inclusione" e sulla carta siamo brav3 tutt3, ma in realtà mettiamo le persone che arrivano nel nostro paese nella condizione di essere etern3 immigrat3. Una volta, il mio ex vicino di casa mi disse "io sono qui da più di vent'anni, mi sento italiano, sono italiano. Ma voi non mi considererete mai tale". Ed è vero. La protagonista, Andreea, in Italia si trova nella condizione paradossale per cui è lei l'emarginata, mentre in Romania era quella che emarginava (e bullizzava) una compagna cattolica. Simionel non si risparmia nulla, non edulcora la pillola, descrive per filo e per segno le cattiverie e le dolcezze dei bambini, in maniera quasi spudorata. Più volte avrei voluto distogliere lo sguardo dalle pagine, credo che sia difficile non ritrovarsi almeno in parte nel suo racconto per chi è nato negli anni '90. Nonostante le brutture, nonostante le incoerenze e le criticità dei caratteri, Simionel regala un mondo quasi fatato attraverso gli occhi della sua piccola protagonista: le descrizioni che la bambina fa, la visione che ha del mondo, è tipica sì dei più piccoli, ma regala immagini oniriche particolari e d'impatto. L'infanzia, quindi, non è semplice e i genitori, che sono parte centrale del nostro mondo nell'infanzia, non sono perfetti, anzi. Lavorano tanto per sopravvivere. I soldi servono, loro li ricercano con tutte le loro forze, fino a dimenticarsi che la vita non è solo quello. I rapporti familiari si incrinano per mancanza di soldi, per prospettive e obiettivi non rispettati. Le oscillazioni dell'umore sono frequenti, sembra esserci carenza d'affetto. E nonostante tutto i genitori fanno regali alle figlie per renderle felici, proprio perché non sanno come fare altrimenti per dimostrare che ci tengono. E la colpa, di tutto questo malessere di vivere, non sta da nessuna parte.
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brex65 · 3 years
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#letturatura#narrativa#romanzi#napoli#raffaelelacapria #cultura “Vitelloni” con un ‘antico animo napoletano. Grande scrittura (presso Valdagno) https://www.instagram.com/p/CK8eRJPlIsg/?igshid=e3k47mqj5ff7
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lectio-divina · 4 years
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Storie Brevi (Relazioni Pubbliche)
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(immagine via Tumblr/themodfiles)
Quello con gli occhiali a specchio prende l'agenda e si mette al telefono, fa due telefonate, la prima per sapere di chi è la ditta che ha in affitto il deposito di Pearl Street, la seconda per chiede al titolare della ditta il recapito del direttore del deposito. Getta un'altra monetina nel ricevitore e compone il numero, la linea è libera. L'altro capo del filo termina in un appartamento buio, al terzo squillo la moglie del direttore del deposito arraffa la cornetta del ricevitore di camera e stigmatizza inacidita l'orario inopportuno: « Tieni, è per te. » Sente dire poi lui all'altro capo, quindi risponde il direttore del deposito con la voce impastata dal sonno. Non sa niente del cane, suggerisce però di telefonare alla sua segretaria, e scandisce di seguito il suo numero di telefono. Ora che ci pensa nel pomeriggio gli è parso di sentir latrare nel front office, ma non ne è certo, e d'altronde potrebbe anche essere stato il giono prima. Se davvero si trattava di un cane la segretaria lo sa di certo, lei sa tutto, d'altronde non è forse vero che l'ufficio lo manda avanti lei? Domanda retorica. Attaccano entrambi, lui segna alla data del giorno seguente di mandare un mazzo di fiori e una bottiglia di vino pregiato a casa del direttore del deposito, per scusarsi del disturbo.
Piaciuta la storia? Compra il libro.
Cane Bianco, di Fester Abrams, lo trovi su Amazon, gratis con Kindle Unlimited, da Giunti e da Feltrinelli.
Manhattan, Battery Park, pomeriggio, una giovane donna porta il cane a passeggio, un incontro fortuito, un attimo di leggerezza e il cane scompare. Sera, lobby del Sagram Building, Upper East Side, “Il quartiere delle calze di seta”, il padre della giovane, persona avanti negli anni, ma determinato al limite del coriaceo, esce di casa deciso a ritrovare il cane. Farà l'alba sui marciapiedi, fra personaggi grotteschi e onirici, baristi dei bassifondi e derelitti da strada, ciascuno avrà in mano una traccia, una moneta da scambiare col ricco signore, chi per gioco o empatia, chi per invidia o disprezzo. Sono ore di febbrile ricerca, che condurranno il protagonista verso un finale inaspettato: Che ne è stato del cane bianco?
Un giallo imprevedibile, su cui abbiamo lavorato a lungo, tutti insieme, riversandoci le nostre cure, attente e appassionate, sia per la sostanza che per la forma. Il risultato è una gioia, per gli occhi e per la mente, un piacere che soltanto una piccola casa editrice è in grado di offrire.
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Edito da Lectio Divina edizioni - LOVE AND READ BOOKS -lectio-divina.tumblr.com © 2020 Tutti i diritti riservati
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maxciti · 3 years
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Sul filo del tempo di Marge Piercy
Sul filo del tempo di Marge Piercy
Sul filo del tempo è un romanzo del 1990 e la recensione è apparsa a tuo tempo su un numero di LN nella vecchia serie, nel 1995. Lo riproponiamo qui, a distanza di trent’anni dalla sua data di pubblicazione originale, perché si tratta di un romanzo fondamentale nel tratteggiare i connotati di una letturatura dell’utopia negli anni appena trascorsi. Ovviamente non è facile trovarlo, ma con un po’…
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.                 “ programma    CINA!                ﹫ʙᴏsᴛᴏɴʀᴩɢ ⌵  aswtfp una potenza mondiale che non tralascia le traduzioni, ad aprire il settore la proiezione del film “满城尽带黄金甲 ” ( La città proibita ) del regista Zhang Yimou. Musiche, balli, la riproduzione di un tradizionale dragone e lo spettacolo sensazionale delle barche drago.
30 GIUGNO  4pm   cina e amore, Qixi festival il san Valentino cinese: è il giorno in cui le ragazze non ancora sposate lasciano i loro voti ai templi al fine di poter trovare l’anima gemella. Leggenda narra che Vega, che era figlia di una dea, scese in terra e si innamorò di Altair, che però era solo un umano. I due vennero separati per sempre nonostante il loro grande amore, e adesso si possono toccare solo una volta all’anno. L’usanza vuole che le ragazze mettano un ago nell’acqua: se l’ago non affonda, presto troveranno marito! 6pm  corso di lingua e scrittura cinese
1 LUGLIO  4pm   cultura e tradizioni, simbologia cinese: il drago sinonimo di felicità. 6pm   danza del drago: una piccola parata lungo il boston harbor walk dove un manichino rappresentante un dragp marcia e danza al ritmo chiassoso e battente di tamburi e cimbali.
2  LUGLIO
4pm   rappresentazioni e corso di Tai Chi, uno stile interno delle arti marziali cinesi. 6pm   STONE BALANCE composizioni artistiche realizzate con l’utilizzo di semplici pietre dall’estetica singolare e affascinante, poste in un equilibrio che pare impossibile.
3  LUGLIO 7pm   chong yang, si tratta di una ricorrenza legata al folklore, ad un’antica leggenda che parla di un eroe che sconfisse un mostro che aveva diffuso una terribile pestilenza. In antichità le persone scalavano montagne in questa giornata; oggi si adornano le case con i crisantemi per allontanare il male. 8pm   ceramiche cinesi, le produzioni più famose in tutto il mondo sono il vasi blu e bianchi, risalente al tempo della dinastia mongola Yuan + corso di ceramica. 9pm   cultura e tradizioni, il filo rosso del destino e il significato dei colori. 
4  LUGLIO
nella giornata del quattro luglio non sono previste attività, il festival rimane aperto e mette a disposizione trasferimenti dal porto per la baia.
5  LUGLIO 6pm   lo spirito della tigre, trucchi, danze e musiche con strumenti tradizionali + letturatura cinese. lettura di  quattro romanzi classici:  romance of the Three Kingdoms ( Luo Guanzhong ), Shui-Hu-Chuan  ( Shi Nai'an e Luo Guanzhong ), Journey to the West ( Wu Cheng'en ) e Dream of the Red Chamber ( Cao Xueqin e Gao E ). 8pm   festival delle barche drago, partenza dal boston harbor: 
STAND RIFERIMENTO E FOOD SPONSOR: Myers + Chang menù alla carta + bibite gratuite  The Q Restaurant street food:  chuanr, tang hu lu, kao hongshu le, dou hua, chou dofu. hei la moon all you can eat 25$ + bevanda asian garden street food: baozi, jiaozi, you tiao, jianbing, cifantuan.
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alotofscribbles · 5 years
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Volantini per gruppi di lettura a cui tengo tantissimo💕 • 📚 Libri Saporiti 📚 • Lunedí 25 febbraio, pre 20.30, presso Il Mosaico - Libreria dei ragazzi (Via Aldrovandi, 5a Imola) @libreriemosaico Tema: "libri del cuore" Tutti quei libri per bambini e ragazzi che leggendoli vi hanno fatto battere il cuore; che da piccini avete letto fino a consumarli; che vi hanno avvicinato a questo tipo di letturatura bellissima e piena di sorprese. (presso Il Mosaico Libreria dei Ragazzi) https://www.instagram.com/p/BtxpBSdCNZv/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1nsudyb8b1owf
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soprabito · 4 years
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Booker Prize e Goncourt sono due premi che seguo da sempre e che secondo me selezionano dei libri davvero interessanti. Ovviamente, guardandoli da osservatore esterno, non sono in grado di cogliere le deformità e le meschinerie che sicuramente ci saranno anche lì. E anche da quei premi rimarranno talora esclusi libri bellissimi, così come ne verranno premiati di mediocri.
E quindi i paragoni tra il nostro Strega e Booker e Goncourt non sono appropriati.
Però quando si legge che nella long list del Booker Prize, che conta 13 libri, 9 sono di donne, e non si ha la memoria così corta da non ricordarsi la triste polemica e il sorriso ironico di Valeria Parrella alla premiazione dello Strega, insomma non ci si può passare sopra come se niente fosse.
Nella long list ci sono autrici americane, britanniche, etiopi, dello Zimbawe. Ci sono autrici affermate come Hillary Mantel e Ann Tyler, ma anche giovani talentuose che possono finalmente arrivare a un pubblico potenzialmente infinito. Insomma c’è una visione della letturatura come un luogo ampio, di grandi orizzonti, di respiro globale, un luogo pieno di risorse da scoprire, un luogo dove si può conoscere muovendosi a proprio piacimento. Per cui il fatto che un romanzo sia scritto da un uomo o da una donna non conta, conta solo il fatto che quel romanzo ci racconti con maestria qualcosa che non conosciamo, che ci faccia imparare, crescere, divertire, riflettere, immaginare, volare, evolvere. Ecco, io vorrei che tutti riuscissimo ad avere e a dare questo visione della letteratura.
Il commento dei giudici del premio si conclude così: “La migliore narrativa è quella che permette al lettore di mettersi in relazione con le vite degli altri; condividere esperienze che non avremmo neanche potuto immaginare è così potente come essere in grado di identificarsi con i personaggi.”
Ecco, questa è la condivisione che ha valore. La condivisione che ci arricchisce, che ci lascia qualcosa.
Io ho già comprato The mournable body e leggerò di sicuro Ann Tyler e How much of these hills is gold. E poi sono curiosa di vedere la short list a metà settembre.
E intanto buona giornata a tutti!
Anna da Re
Nove donne su tredici finalisti: eh, no, il Booker Prize non è lo Strega Booker Prize e Goncourt sono due premi che seguo da sempre e che secondo me selezionano dei libri davvero interessanti.
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rotzaprachim · 5 years
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Complimenti per l'italiano! Non é una lingua facile, ma comunque lo parli molto bene!!!
Quando ho trovato questo messagio, era come il mio primo regalo di Natale! Ma GRAZIE GRAZIE GRAZIE MILLE! Questo è una cosa bella trovare nel mio inbox.
Adoro l’Italiano- è il primo lingua a parte dal’inglese che di cui ho imparato usare per qualcosa oltre che i saluti, quindi ha un posto speciale nel mio cuore, anche se solo sono una novizia. Nel futuro, voglio studiare italiano ed arabico nel’universita. 
Ma, grazie! Sto guardando per amici che parlano italiano nel tumblr, e ho letto che tu ha opinioni su la letturatura italiano! Solo so un po’ sul la letturatura italiano, ma mi piaccerebe ascoltare questi opinioni!
E buon natale!
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lectio-divina · 4 years
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Ciclo - Ristampa delle Storie Brevi
N.219 (Cane Morto)
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(immagine via Tumblr/fatchange)
« Certo che la mente è un enigma, ero sulla poltrona che leggevo il giornale e mi è tornato in mente il cane dei vicini, ricordi? Quello che abbaiava sempre. Passava tutto il giorno a latrare verso un angolo della cancellata, e andò avanti per tanto di quel tempo che dovettero sopprimerlo perché disturbava troppo, e per farlo lo faceva, e anche tanto, e hai voglia tu di essere un amico dei cani. Venne fuori che era un signor cane da tartufo, anche se la cosa si seppe a posteriori, degli operai fecero uno scavo proprio dove indicava lui, e trovarono un tartufo grosso quanto un melone . »
Piaciuta la storia? Compra il libro.
Cane Bianco, di Fester Abrams, lo trovi su Amazon, gratis con Kindle Unlimited, da Giunti e da Feltrinelli.
Manhattan, Battery Park, pomeriggio, una giovane donna porta il cane a passeggio, un incontro fortuito, un attimo di leggerezza e il cane scompare. Sera, lobby del Sagram Building, Upper East Side, “Il quartiere delle calze di seta”, il padre della giovane, persona avanti negli anni, ma determinato al limite del coriaceo, esce di casa deciso a ritrovare il cane. Farà l'alba sui marciapiedi, fra personaggi grotteschi e onirici, baristi dei bassifondi e derelitti da strada, ciascuno avrà in mano una traccia, una moneta da scambiare col ricco signore, chi per gioco o empatia, chi per invidia o disprezzo. Sono ore di febbrile ricerca, che condurranno il protagonista verso un finale inaspettato: Che ne è stato del cane bianco?
Un giallo imprevedibile, su cui abbiamo lavorato a lungo, tutti insieme, riversandoci le nostre cure, attente e appassionate, sia per la sostanza che per la forma. Il risultato è una gioia, per gli occhi e per la mente, un piacere che soltanto una piccola casa editrice è in grado di offrire.
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lectio-divina · 4 years
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Storie Brevi (Parco Acquatico)
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(immagine via Tumblr/copihueart)
Trampolino da cinque metri, dal basso sembrava fattibile: « Chissà, magari senza guardare. » Impossibile. Getta uno sguardo verso di lei, lui la vorrebbe sua, stesa su un telo da spiaggia nei pressi del bordo della piscina, accanto ai loro comuni amici. Ma perché è voluto salire fin lì? Li saluta, come l'astronauta di partenza per un lungo viaggio verso l'ignoto, lei ricambia confidente, ricambia anche l'altro ragazzo, il suo contendente, che ha capito tutto e si gode la scena, difatti gli legge addosso uno sguardo di sfida. Dunque si avvicina al salto stringendo i mancorrenti, con le vene che sbattono nei polsi, si affaccia, la tavola del trampolino oscilla, assorbe il suo peso, lui si carica, si flette, spicca il salto, si libra in aria, privo di qualsiasi appiglio, come quasi mai nella vita, viene giù come un fuso, e di lì in poi è un mare di bollicine azzurre.
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lectio-divina · 4 years
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Ciclo - Ristampa delle Storie Brevi
N.218 (Low Cost)
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(immagine via Tumblr/lostinhistorypics)
« Senti Silvana, ma ci sarà da fidarsi di questa compagnia low cost? Sarà pure molto economica come dici tu, questo non lo metto in dubbio, il biglietto costa quanto un pacchetto di sigarette, però io non ne ho mai sentito parlare, poi questa cosa delle hostess automatiche mi sembra una buffonata, si vede benissimo che sono due volgarissimi computer attaccati a un palo, mentre questa cosa di dover volare in piedi appesi ai mancorrenti come sull'autobus mi sembra faticoso, vabbè dici tu, è per questo che il biglietto costa poco, però imbarcare anche gli animali, dai, mi sembra eccessivo, passino quelli da compagnia, ma il signore là davanti sta imbarcando una capra, lo vedo coi miei occhi mentre l'aiuta a salire la scaletta. Come dici Silvana, ti scappa un bisogno proprio adesso? Guarda, vai al gabinetto, è proprio lì a dritto. » Si mette in attesa dell'amica e la vede tornare tutta trafelata: « Come sarebbe a dire che dobbiamo assolutamente scendere, e perché dobbiamo farlo di corsa, cosa vuol dire che le hostess guidano l'aereo. »
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lectio-divina · 4 years
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Storie Brevi (Cava di Gesso)
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(immagine via Tumblr/leahberman)
« Allora? »
« Ci ho parlato, dice che gli ha sparato perché stava attraversando la sua proprietà. »
« Senti, conisci Earl come lo conosco io, ricordi cosa ha fatto a Barney Miller quando eravamo ragazzi, quell'uomo ha sempre avuto il grilletto facile. »
« Non facciamone un dramma. »
« Cosa intanderesti dire. »
« Che non lo metterò dentro. »
« Ha appena sparato a un ragazzo. »
« Chi lo sa, magari è come dice lui. »
« E le tracce di sangue? »
« E il fatto che il ragazzo sia uno scapestrato? »
« Scapestrato? »
« Scapestrato, un maledetto Hippie. »
« Un maledetto Hippie. »
« Uno di quei derelitti che frequentano la cava di gesso. »
« Lo sai tu come lo so io, l'unico problema di quel povero ragazzo è il vecchio Barney Noble che lo ha preso per un piattello, cristo santo Earl, quel poveraccio è in terapia intensiva con un proiettile nella chiena. »
« E va bene, cosa ne pensi dell'infermità mentale? »
« Che l'accetto. »
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lectio-divina · 4 years
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Ciclo - Ristampa delle Storie Brevi
N.217 (Linguaggio Universale)
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(immagine via Tumblr/a-reader-from-venus)
Giunta l'ora di chiusura la segretaria ha bussato alla sua porta per congedarsi e lo ha chiuso a doppia mandata nell'ufficio, in quelle stanze non lavorano altri, lui ha spento le luci, ha appoggiato la giacca sulla spalliera della sua poltroncina e si è messo a studiare una pratica. Questo accadeva qualche ora prima, ora si toglie gli occhiali per massaggiarsi la radice del naso, finirà l'indomani, spegne il computer, si alza, e mentre si infila la giacca scorge una giovane donna in tailleur illuminata a giorno dentro al proprio ufficio, un cubo luminoso color pesca posto fra una sfilza di cubi spenti all'incirca al suo stesso livello, ma nel grattacielo di fronte: « Deve aver fatto tardi anche lei. » Pensa. La osserva, lei è rivolta verso di lui, ma non può vederlo perché nella sua stanza la luce è spenta, la accende, lei lo nota, lui le fa un cenno, lei lo ricambia sorridente, lui indica la strada, quindi fra indice e medio simula due gambe a passeggio, assaggia qualcosa da un bicchiere immaginario e termina il messaggio con un sorriso suadente. Lei asserisce tranquilla, poi con espressione interrogativa indica prima sé stessa e poi lui: « Da me o da te. » Decifra lui coinvolto, indica la strada, la lobby al piano terra, lei risponde alzando un pollice, lui la copia confidente, quindi i due cubi di luce si spengono.
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lectio-divina · 4 years
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Storie Brevi (Argo)
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(immagine via Tumblr/lindamarieansonsnaps)
« Mio caro Argo, » Dice il vecchio seduto sulla panchina, rivolto al cane ai suoi piedi, « Quante avventure potremmo raccontare. » Di contro il cane mugola ricambiandolo con aria perspicace. « Eh, » Riprende il vecchio, « È ora di andarsi a coricare. » Fa per sdraiarsi, « Se non fosse per questa dannata prostata. » Si lamenta, « Ahi, Ahi! » Subisce mesto le fitte inferte dal suo corpo malato, quindi pian piano riesce ad assumere la posizione dediderata. « Beh, » Prosegue sollevato, coprendosi dietro a una pagina di giornale, « Anche per oggi è andata. » Osserva l'animale, già addormentato sotto la panchina, « Sei stato un servo fedele e un amico rispettoso, e io sono fiero di te. » Sporge un bracco fuori dal giornale, la sua mano brancola brevemente fino a trovare l'animale sotto di lui, lo carezza goffamente, svegliandolo, il cane pazienta con un guaito che è un mezzo sbadiglio.
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lectio-divina · 4 years
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Ciclo - Ristampa delle Storie Brevi
N.216 (Sabrina)
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(immagine via Tumblr/rainycitynights)
Una giornata uggiosa, pioviscola, lui è chiuso in macchina incolonnato in un serpentone immobile, accompagnato dal picchettare della pioggia sul parabrezza e dall'andirivieni blando del tergicristallo: « Uffa. » Brontola, « Che palle. » Tamburella le dita sulla corona dello sterzo, poi nota una giovane carina intenta ad attraversare, poco confidente verso le automobili che le sfilano davanti. Lui si ferma, lei attraversa, giunta davanti a lui si volge per ringraziarlo. Lui abbassa il finestrino: « Splendore! » Le dice, lei lo osserva indecisa, « Sei stupenda! » Aggiunge passionale, lei sorride, « Come ti chiami? » Prosegue, « Sabrina, perché? » « Sabrina, ma che bel nome. » E continua: « Senti, ti propongo trent'anni di rapporto subalterno, di fine settimana solitari, di fughe in provincia e di amori nelle pensioni, trent'anni di attese e di appuntamenti, di pranzi e di cene, e di mangiate e di bevute conseguenti. » « Ma potresti essere mio padre! » Obietta lei confusa, lui ridacchia e scrolla le spalle, sporge un gomito fuori dal finestrino ed esclama confidente: « Potrei esserlo, ma non lo sono. » Poi le domanda: « Sei fidanzata? » « No! » Risponde lei contariata « E allora dai, che la vita è un soffio, salta su, fidati, quando ti ricapita un'occasione del genere. » « Spero mai. » Taglia corto lei. Davanti a lui il serpentone ha ripreso a scorrere, dietro qualcuno prende a strombazzare spazientito, lei si affretta sul marciapiede opposto, lui tira il freno a mano e inchioda la macchina in mezzo al traffico, mette le quattro frecce e afferra l'ombrello: « Sabrina aspettami! » Esclama empatico uscendo dall'abitacolo, « Per te non sono una minaccia, sono piuttosto uno spasimante. »
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Cane Bianco, di Fester Abrams, lo trovi su Amazon, gratis con Kindle Unlimited, da Giunti e da Feltrinelli.
Manhattan, Battery Park, pomeriggio, una giovane donna porta il cane a passeggio, un incontro fortuito, un attimo di leggerezza e il cane scompare. Sera, lobby del Sagram Building, Upper East Side, “Il quartiere delle calze di seta”, il padre della giovane, persona avanti negli anni, ma determinato al limite del coriaceo, esce di casa deciso a ritrovare il cane. Farà l'alba sui marciapiedi, fra personaggi grotteschi e onirici, baristi dei bassifondi e derelitti da strada, ciascuno avrà in mano una traccia, una moneta da scambiare col ricco signore, chi per gioco o empatia, chi per invidia o disprezzo. Sono ore di febbrile ricerca, che condurranno il protagonista verso un finale inaspettato: Che ne è stato del cane bianco?
Un giallo imprevedibile, su cui abbiamo lavorato a lungo, tutti insieme, riversandoci le nostre cure, attente e appassionate, sia per la sostanza che per la forma. Il risultato è una gioia, per gli occhi e per la mente, un piacere che soltanto una piccola casa editrice è in grado di offrire.
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Edito da Lectio Divina edizioni - LOVE AND READ BOOKS -lectio-divina.tumblr.com © 2020 Tutti i diritti riservati
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lectio-divina · 4 years
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Storie Brevi (Gerusalemme)
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(immagine via Tumblr/jeremysnell-blog)
Dovete sapere che io sono di Gerusalemme e che di lavoro faccio il dentista per una Ong che opera nei territori occupati, io sono ebreo, mentre i miei clienti, al netto di qualche amico, sono quasi tutti arabi. Questo per dirvi che ne ho vista tanta di miseria, così tanta che se la miseria fosse acqua con quella che ho visto potrei tranquillamente rendere coltivabile il deserto del Sinai. Il fatto che voglio raccontarvi è accaduto un giorno qualunque, ero a fine turno ed entra questa giovane araba, serbo questa immagine scattata da un forptoreporter che era con me per un servizio il giorno che è tornata, aveva il mal di denti, io la visitai e vidi che aveva un ascesso, la operai lì per lì coi mezzi che avevo e la dimisi prima di andarmene. La settimana seguente eccola riapparire sulla soglia della tenda, mi si avvicinò e mi guardò in faccia, e seria come la vedete nell'immagine si toccò la guancia nel punto dove l'avevo operata, soltanto in quel momento ho afferrato che la giovane era sordomuta, lì per lì non lo avevo capito, lei senza distogliere lo sguardo mi mostrò l'incavo del polso e ci battè sopra due dita, poi mi indicò. Le chiesi cosa intendesse dirmi perché non avevo affatto capito cosa significasse quel gesto, però anche lei non capiva quello che le dicevo, glielo ripetei incuriosito, scandendo a fondo il labiale fin quasi con teatralità, lei di risposta ripetè quello strano gesto, quindi spazientita da quella incomunicabilità mi si avvicino, mi abbracciò e mi strinse forte, si staccò, ricambiò con espressione attenta quella mia di velato imbarazzo, si volse e se ne andò. Questo episodio è accaduto più di un anno fa, da quel giorno non l'ho più rivista, più di recente ho avuto modo di parlare per caso di quel gesto con una persona che si intende del linguaggio dei sordomuti, che mi ha detto che per come me lo ricordo quel gesto non significa niente. L'idea che mi sono fatto è che quella giovane ignorasse il linguaggio dei sordomuti, e che quel gesto fosse il suo modo di ringraziarmi, come a dire che per lei nelle nostre vene scorreva lo stesso sangue, sangue buono, e che finché ci saranno persone come noi ci sarà speranza di porre fine a questa guerra.
Piaciuta la storia?
Compra il libro.
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Manhattan, Battery Park, pomeriggio, una giovane donna porta il cane a passeggio, un incontro fortuito, un attimo di leggerezza e il cane scompare. Sera, lobby del Sagram Building, Upper East Side, “Il quartiere delle calze di seta”, il padre della giovane, persona avanti negli anni, ma determinato al limite del coriaceo, esce di casa deciso a ritrovare il cane. Farà l'alba sui marciapiedi, fra personaggi grotteschi e onirici, baristi dei bassifondi e derelitti da strada, ciascuno avrà in mano una traccia, una moneta da scambiare col ricco signore, chi per gioco o empatia, chi per invidia o disprezzo. Sono ore di febbrile ricerca, che condurranno il protagonista verso un finale inaspettato: Che ne è stato del cane bianco?
Un giallo imprevedibile, su cui abbiamo lavorato a lungo, tutti insieme, riversandoci le nostre cure, attente e appassionate, sia per la sostanza che per la forma. Il risultato è una gioia, per gli occhi e per la mente, un piacere che soltanto una piccola casa editrice è in grado di offrire.
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