Tumgik
#quello che vi consiglio
Text
Io non sono mai stato uno normale
Ho sempre avuto problemi a comunicare
Abituato al fatto che tutto va male
Ho trovato la cura giusta per me, frate'
Ma non è colpa mia se sono nato estremo
Non è colpa mia se sono nato estremo
Non è colpa mia se sono nato estremo e non cambierò mai
Frate' non posso farci niente non l'ho scelto io di stare così
Di venire al mondo e aver imparato solo che me ne voglio andare da qui
Non è colpa mia se sono nato così
-
Ma non mi puoi giudicare per via di tutto quello che faccio
Forse uno straccio di motivo c'è se fumo fino a non sentirmi più il braccio
E se non ti piaccio, non è mica un problema, puoi sempre ignorarmi
Non c'è bisogno di sfogare per forza la propria insicurezza sugli altri
Io mi sono sempre fatto i cazzi miei
Se così non fosse impazzirei
Vivo la giornata con quello che ho senza speranze ne falsi Dei
-
Sono onesto, questo faccio
Sputo parole fredde come il ghiaccio
Per far capire a quelli che m'assomigliano che non sono i soli a passare un momentaccio
2 notes · View notes
illsadboy · 4 months
Text
Tumblr media
Forse il problema sono io, il mio dottore mi ascolta ma poi esco dalla porta e resterà un problema mio se qualcuno è felice, voglio solo esserlo anch'io perché nel cuore c'ho l'oblio e dentro la testa c'ho il brusio.
4 notes · View notes
Text
"dovete essere più a vostro agio nel bloccare la gente!" Okay ma se quella persona che interpreta i miei blorbo in maniera che mi fa incazzare male è un mio amico e tanto è nel mio server in cui io l'ho invitato perché ha passato dei brutti momenti e volevo fornirgli uno spazio sicuro in cui nessuno lo giudicava? E quindi mi tocca vedere le sue interpretazioni rancide in prima fila?
È un inferno di mia creazione.
1 note · View note
mccek · 3 months
Text
Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto. 
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio. 
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio. 
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio? 
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi? 
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi? 
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate. 
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale. 
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo? 
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna. 
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate? 
Non c’era bimbo/a che stesse solo. 
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme. 
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa. 
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi. 
Permettetemi una domanda? 
Perché voi siete cambiati? 
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me? 
Perché farsi del male da soli? 
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia? 
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo? 
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate. 
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro. 
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai. 
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene. 
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io. 
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli. 
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta. 
Cos’è l’amicizia? 
Puro opportunismo. 
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno. 
Oggi? 
La stessa cosa. 
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro? 
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo? 
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo? 
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi. 
239 notes · View notes
sofysta · 1 month
Text
[ Il punto è che non sei abituata ai no]
Quando ti senti dire cose non vere con il peso addosso della tua personale verità, potrebbero far male. Cosa autorizza un essere umano a pensare che i sorrisi, una discreta presenza, una mente avanti nel tempo possano avere avuto una vita facile condita solamente da tanti Si??? Tu e tu e forse anche l'altra non sapete nulla di me, della mia crescita personale, delle maniche che ho voluto rimboccarmi senza che qualcuno mi aiutasse o muovesse un dito. Non sapete delle lacrime per amore, dei rifiuti non aspettati, delle prove dure superate in famiglia, niente. Non sapete niente. E mai saprete perchè scrivo qui e non sono abituata a giustificarmi per quello che faccio o dico. Questo si. Non sono abituata a dover spiegare perchè faccio una cosa piuttosto che un'altra, ma la faccio sempre senza disturbare nessuno, mi faccio la mia vita, mi faccio i miei pensieri, le mie deduzioni e le mie considerazioni senza sputare veleno. Perchè il veleno fa male ai corpi altrui ma forse non lo sapete fa male anche a chi sputa. Vi fa vivere male, vi rende cinici, senza alcuna empatia verso il prossimo. E se questa è la generazione di un domani, anche se solo 23enne sono fiera di appartenere ad una generazione passata dentro la mia anima. So di essere fuori posto, so di non volere essere come chi oggi non sa sedere accanto a qualcuno per dargli un consiglio, per capire cosa non va. Non abbiamo niente in comune io e voi e se nei miei occhi vedete un sorriso o la delusione giratevi dall'altro lato e non sperate di capire cosa infesta i miei pensieri perchè nemmeno se ve ne parlassi sapreste comprendere, voi non avete il cuore giusto, non avete la maturità giusta per rendere questo mondo migliore.
57 notes · View notes
orotrasparente · 1 year
Text
comunque se posso dare un consiglio a chiunque: trovatevi una persona che non vi rompa i coglioni, vi giuro che fa tutta la differenza del mondo stare o frequentare una persona tranquilla che non vi martella, non vi mette ansia, non vi angoscia, spesso crediamo che sia interessante la storiella con quello/a che vi scartavetra le palle o le ovaie, no raga no, fidatevi dello zio emanuele, la cosa fondamentale è stare con qualcuno con cui potete scherzare, parlare di tutto, anche esagerare con le parole perché tanto sta allo scherzo e non sta lì col broncio a lamentarsi, la serenità ragazzi, la serenità è la prima cosa che dovete cercare in un rapporto
#me
234 notes · View notes
smokingago · 19 days
Text
🍀
[...] Tu sei il mio fabbricante di lacrime, Ognuno di noi ha il suo fabbricante di lacrime… È quella persona in grado di farci piangere, di renderci felici o di straziarci con un’occhiata. È quella persona che dentro di noi ha un posto talmente importante da farci disperare con una parola, o emozionare con un sorriso.
E non puoi mentirle… Non puoi mentire a quella persona, perché i sentimenti che ti legano a lei vanno al di sopra di qualsiasi menzogna [...]
Tumblr media
[...] narrava di un luogo lontano, remoto...
Un mondo dove nessuno era capace di piangere, e le persone vivevano con anime vuote, spoglie di emozioni.
Ma nascosto da tutti, nella sua immensa solitudine, c'era un uomo vestito di ombre. Un artigiano solitario, che dai suoi occhi profondi era capace di confezionare lacrime di cristallo.
Andava da lui, la gente, chiedendo di poter provare un briciolo di sentimento , perché nelle lacrime si cela l'amore e il più compassionevole degli adii.
Sono la più intima estensione dell'anima, ciò che, più di gioia e di felicità, fa sentire veramente umani.
E l'artigiano li accontentava...
Infilava negli occhi delle persone le sue lacrime con ciò che contenevano, ed ecco che piangeva la gente: era rabbia, disperazione, dolore, angoscia.
Erano passioni laceranti, disillusioni e lacrime, lacrime, lacrime - l'artigiano infettava un mondo puro, lo tingeva dei sentimenti più intimi e logoranti.
[...] "Ricorda: non puoi mentire al fabbricante di lacrime" ci dicevano alla fine." [...]
Tumblr media
[...] Gli avevano detto che l’amore vero non finisce.
Non gli avevano detto però che ti dilania fino alle ossa, l’amore vero, quando ti si radica dentro senza più lasciarti andare [...]
Tumblr media
[...] Avevo sempre sentito dire che solo un grande potere aveva la forza di cambiare il mondo.
Io non avevo mai voluto cambiare il mondo, ma avevo sempre pensato che, invece, non fossero i grandi gesti o le manifestazioni di forza a fare la differenza.
Per me erano le piccole cose. Le azioni quotidiane. Semplici atti di gentilezza compiuti dalla gente comune [...]
Tumblr media
[...] ma la verità è che... le persone che amiamo non ci lasciano mai veramente, sai? Restano dentro di noi, e poi un giorno ti accorgi che sono sempre state lì, dove potevi trovarle solo chiudendo gli occhi [...]
Tumblr media
[...] Non importa se sei distrutto.
Non importa se lo sono io.
Anche i mosaici sono fatti di cocci spezzati.
Eppure guarda che meraviglia [...]
[...] Ti amo come solo le stelle sanno amare: da lontano, in silenzio, senza spegnersi mai.[...]
[...] Non voglio il lieto fine,
voglio il gran finale.
Come quelli dei prestigiatori,
quelli che ti lasciano a bocca aperta
e ti fanno credere, per un istante,
che le magie possano esistere [...]
[...] Chi ha la primavera nell'anima vedrà sempre un mondo in fiore [...]
[...] Chiusi il libro e vi posai un bacio
Ringraziandolo per le emozioni
Che mi aveva regalato
E gli promisi di mettere in pratica
Il consiglio che mi aveva dato
Quello che nonostante le ferite
Non bisogna arrendersi mai
Ma continuare a provare
Anche se si soffre e si piange
Perché piangere è umano
E non è segno di debolezza
Ma significa che " siamo vivi,
Che il nostro cuore batte,
Si preoccupa e brucia di emozioni".
Per questo esiste il " Fabbricante
Di lacrime" perché il pianto è Vita
E tutti hanno il diritto di piangere
Non solo gli adolescenti
Come erroneamente qualcuno crede [...]
Erin Doom,
citazioni tratte dal libro
"Fabbricante di lacrime"
32 notes · View notes
Text
Tumblr media
Yuriko Tiger personal facebook post 09/24/2023
(No, non ho lavorato per Capcom! Mettiamolo in chiaro!) Anche se una delle mie amiche e colleghe di agenzia, si! Come Juuri 😍 Quest’anno ho fatto solo un giorno da business day per parlare di affari, sabato niente perché ero MORTA dal jet lag e dal viaggio e domenica mi son vestita da Manon perché mi piace, fine (sempre a far i francesi oh). Però chissà… Chissà 👀 Non mi dispiacerebbe visto che il 6 è l’unico titolo a cui sto giocando più degli altri dopo millenni! E mi piacerebbe fare cosplay con una persona che già conosco e so che gli piace il gioco!! Adoro i personaggi egocentrici come Karin (e si era capito) ma ho fatto Manon più per “sfida” pensando ci starci malissimo!! E invece mi ci vedo un sacco 😳 Comunque do un consiglio a chi vuole far diventare il cosplay un lavoro: Le bugie hanno le gambe corte e soprattutto i clienti (o potenziali clienti come aziende), lo notano e si vanno a informare. Per quanto si può dire su di me, ogni mio lavoro è registrato direttamente insieme all’immigrazione 😐. Dire che “non è vero” perché non si sa leggere il giapponese equivale a diffamazione e anche una denuncia. Persona avvisata mezza salvata 🙏🏻 Ve lo dico giusto per visto che molti fanno i furbi dicendo “ho lavorato al TGS” e poi hanno il pass da… Visitatori. Questa storia l’abbiamo già sentita, no? ….. Ecco. Non fatelo. Ci stanno gia alcuni italiani (ovviamente italiani) a puntare il dito sul “eh ma non eri sul palco della Bandai” (non pensate che son scema, conosco più gente di voi e vivo qua da dieci anni. Daje.) Ora vi spiego: I lavori vanno a titoli di contratto! Si, rimango sempre la cosplayer ufficiale di Tekken ma questo non vuole ne’ che son l’unica, ne’ che lavori solo per loro! Ho lavorato a tutti Tekken7 ma non so’ nulla dell’8 perché in 7-8 anni, i team di marketing cambiano e anche le mode. Una delle Xiayou è un’altra mia amica cosplayer quindi son solo felice quando qualche mia collega lavora al mio stesso titolo ✨(era un sacco patata e so quando gli piace Tekken perché abbiamo legato per quello). È proprio brutto vedere solo gente che rosica di continuo.. Divertitevi con il proprio cosplay qualche volta 🥲💦 Avevo dei lavori, non per vantarmi ma non avevo proprio cazzis. Mi sono fatta due settimane in Italia belle piene, atterrata e 6 ore dopo ero MakuhariMesse… MACHICHAPIULASBATTAH. Se ci sono novità, le scriverò 🙂!! Al momento posso solo dirvi: EvoJapan2024 - Aprile Se siete in Giappone per quel periodo, non potete perdervelo 🍵 Ora dormo che provo a combattere questo fuso orario maledetto..
65 notes · View notes
ilpianistasultetto · 3 months
Text
Come sapete, in questi giorni l'Italia e' alle prese con un solo tema: le proteste degli agricoltori. Piu' ascolto i politici e piu'mi convinco che abbiamo una classe dirigente di quaquaraqua', di miserabili che stanno li solo per gonfiarsi le tasche di soldi e favori , pronti a mentire spudoratamente, a dire bugie o a tacere quello che invece andrebbe detto. Il tema piu' importante per gli agricoltori e' la differenza tra le regole che devono rispettare loro e quelle che "non hanno" chi "esporta" prodotti agricoli da altri paesi stranieri in Italia. Nessun politico ha le palle per dire che certe importazioni sono frutto di accordi commerciali, buoni o cattivi che siano. Lo dico perche' non possiamo pensare che noi siamo i piu' furbi del mondo e il resto e' una massa di idioti pronti a gettarsi ai nostri piedi..quando noi chiediamo all'Algeria di venderci il loro gas, loro ti rispondono si, ma tu prendi i nostri datteri e le nostre olive. Quando chiediamo alla Cina componentistica elettronica e ottica, loro ti rispondono "e tu ti prendi il nostro riso e i nostri pomodori". Questo succede quando si fanno i trattati commerciali e non le cavolate che il politico racconta alle genti sciocche del proprio Paese. Gli mettiamo i dazi, come propone qualche leghista o fratello d'Italia per evitare certe competizioni inique? Bene, e gli altri faranno altrettanto con il nostro vino, il parmiggiano, l'olio, la pasta. Come potrebbero mettere tasse su chi va in vacanza all'estero o tanti altri mille balzelli. Qualcuno pensa che ne guadagneremmo? Eh, cari agricoltori, vi consiglio di trovare interlocutori politici seri, anche se a volte dicono cose difficili e complesse da digerire, altrimenti seguitate ad ascoltare le vostre sirene di riferimento fin quando non andrete a rotoli e io portero' qualche crisantemo sulle tombe delle vostre aziende. E questo vale per tutti i cittadini italiani che pensano che l'Italia ha sempre ragione e solo gli altri sono tutti cattivi e nemici. @ilpianistasultetto
47 notes · View notes
luigidelia · 1 month
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Una bella notizia, cari, sputo il rospo tutto insieme. Non avevo ancora scritto niente su questa novità ma a questo punto il viaggio è cominciato e bisogna pur attirare le energie positive: SONO STATO NOMINATO CONSULENTE PER LO SVILUPPO DELLA NUOVA BIBLIOTECA DI BRINDISI, IL MEDIAPORTO. E il prossimo 22 marzo con un convegno si inaugurano i lavori per la creazione di un OSSERVATORIO DI INNOVAZIONE CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA "NARRAZIONE" E L'ARTE.
Voilà. Una piccola rivoluzione, sì. Una bellissima notizia: una biblioteca e un centro di ricerca sulla povertà culturale attraverso la narrazione. Tutto insieme. All’adrenalina del palco ora si affianca un’energia ancora diversa. E credo che mi toccherà cercare un nuovo centro di gravità "errante".
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi è uno spazio multifunzionale ristrutturato con il progetto della Regione Puglia Community Library. Qualche anno fa il progetto vincitore lo scrisse Simonetta Dellomonaco e ora una cordata di istituzioni e persone speciali sono davanti a me a tirare la slitta, per dirla alla Zanna Bianca: Luigi De Luca per i #polibibliomuseali della Regione Puglia, Emilia Mannozzi, per il Polo di Brindisi, Toni Matarrelli per la Provincia di Brindisi, Giovanni Luca Aresta per #santateresaspa che di quella slitta ora tiene con energia nuova le redini in mano, il Teatro Pubblico Pugliese e un'infinità di persone laboriose che poco alla volta sto scoprendo dietro le quinte di questo luogo prezioso come l’ossigeno.
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi comprende sale studio (già affollate dalla riapertura!), un auditorium, una biblioteca ragazzi, una caffetteria di prossima apertura, sale convegni, spazi di co-working e mille altri spazi fisici e immateriali che saranno dedicati ai nuovi media, al cinema, ai libri, alle mie tanto amate storie. Ma soprattutto, e qui batte il cuore, a creare uno spazio dove il potenziale creativo delle ragazze e dei ragazzi del territorio possa trovare nutrimento. Il più alto possibile. E nel massimo rispetto della sovranità e dei mondi intoccabili dei ragazzi. Chi mi conosce può capire a cosa mi riferisco.
Cominciamo il 22 marzo alle ore 17 in rete con le scuole di ogni ordine e grado della provincia, l’ufficio scolastico provinciale, le reti scolastiche più prossime, la ASL, il Comune di Brindisi (il cui sindaco Giuseppe Marchionna ha dato avvio a tutto questo prima di diventare primo cittadino), la consulta provinciale degli studenti, il consiglio comunale dei ragazzi, le reti più virtuose della città (guarda caso la nomina è arrivata da un bando dove come concorrenti eravamo tutti amici cari di mille progetti svolti in città e dintorni) e lo facciamo con un convegno che apre il percorso per la creazione di un OSSERVATORIO DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA NARRAZIONE LE ARTI. Il Convegno è aperto a tutti. Muove un primo passo significativo del progetto culturale che vorrei nascesse in questo luogo.
Ho piantato letteralmente migliaia di alberi (erano i tempi che dai miei spettacoli nascevano i progetti di forestazione partecipata) e ho ben chiaro che il bosco nasce solo quando arriva un’esplosione ormai irrefrenabile dalla Terra, dalla Pancia. Quando l’ego, colui che vuole piantare, “io”, ha fatto, forse, quello che doveva fare e poi si è tolto di mezzo. Qui voglio fare questo: ariamo un poco il terreno insieme e quando sarà il momento, se lo sarà, togliersi di mezzo e qualcosa nascerà da sola. E non sappiamo nemmeno che forma avrà.
Che dire? D’ora in poi vi racconterò anche di questo luogo che si chiama Mediaporto di Brindisi. Ovunque siate fra poco potrà valere la pena venire a trovarci. Ah, dimenticavo: l’Osservatorio che sta nascendo si chiama MINISTERO DEI SOGNI. Vi piace? <3 (In una foto io e Carolina in uno dei boschi, vero Antonio…)
Ecco il programma del convegno del 22 marzo, h 17, vi aspettiamo. Contattatemi. Cerchiamoci. ---
Mediaporto di Brindisi 22 marzo 2024, ore 17.00
MINISTERO DEI SOGNI Osservatorio d’innovazione culturale ed educativa Convegno d’apertura
Saluti istituzionali
Introduce Giovanni Luca Aresta, Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A. Loredana Capone, Presidente del Consiglio della Regione Puglia Toni Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi Emilia Mannozzi, Direttrice Polo-Biblio Museale Brindisi Angela Tiziana Di Noia, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale
Interventi e contributi
Luigi D’Elia, Consulente per lo Sviluppo del Mediaporto e coordinatore dell’Osservatorio Gaia D’Argenio, Presidente della consulta provinciale studentesca di Brindisi e Coordinatrice Regionale Luigi De Luca, Coordinatore Poli Biblio Museali della Regione Puglia Rosetta Carlino, Dirigente ICS “Cappuccini” Brindisi - Coordinatrice Rete delle Scuole che promuovono la Salute per la Provincia di Brindisi Mina Fabrizio, Dirigente ITT “Giorgi” Brindisi - Scuola Polo per la formazione Ambito PUGLIA BR 11 Diego Caianiello, Sindaco del CCR Brindisi Consiglio Comunale dei Ragazzi di Brindisi Maria Rita Greco, Dirigente ASL Settore psicologia clinica e pedagogia dell'età evolutiva Lucia Portolano, Dirigente scolastica Coordinatrice de Tavolo docenti per l’educazione ambientale e i “diversi” linguaggi Modera gli interventi Luigi D’Elia
Info: 0831 544301 - [email protected] Si raccomanda l’Iscrizione al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeCQzKzUy5S_gjj5wzWxZCstD2nGm25fIiuBUgnHvvrN8k8yA/viewform?usp=sf
11 notes · View notes
falcemartello · 1 year
Text
Tumblr media
Come si arriva alla realizzazione di un parco eolico?
Se pensate che sia una festa ecologica, un progetto che mira a migliorare la vita delle persone e salvare il pianeta, seguite come operano in Francia per edificare queste cattedrali eoliche.
L’operazione è il risultato di una impensabile alleanza tra accaniti ambientalisti e affaristi dell’energia eolica.
Uno di questi, fondatore di Valorem, Jean Ives Grandidier dice: “Deve essere un grande affare perché questi progetti sono ad alta intensità di capitale.
Tumblr media
L’investimento iniziale è davvero significativo. Ma non deve essere solo una storia di soldi. E’ inoltre necessario che questi progetti abbiano i colori e i valori dell’ecologia”.
I promotori sono molto furbi. Prima di tutto, si deve sapere che agiscono di nascosto. L’intero inganno è non apparire.
Si inizia contattando un sindaco, non il consiglio comunale, il sindaco soltanto, mettendo davanti l’impatto finanziario per il comune.
La presentazione non è fatta dicendo: “le sto dando la possibilità di combattere il cambiamento climatico”.
Il discorso è più prosaico: “Ecco quello che vi farà fare i soldi a voi comune e poi ai privati che accettano di affittarci il terreno“. Ecco come funziona.
Siamo quasi a 10.000 euro di reddito all’anno per pala eolica. Ci sono anche tutti i contratti per il passaggio dei cavi e l’indennità di vicinato (cioè a dire che alcuni creeranno fastidi ai loro vicini che saranno perciò indennizzati per questo).
Tutto scritto.
Coloro che sono interessati all’ecologia non sanno nemmeno che il progetto esiste.
Hanno sentito parlare di un progetto vago o qualcosa del genere. Poi all’improvviso scoprono l’orrore.
“Ehi, ma non è un piccolo mulino!” mettono pale eoliche a 700 metri da casa che, nel migliore dei casi sono alte 150 m, e nel peggiore 245 m.
Tumblr media
Una volta capito l’inganno, è troppo tardi. Tornare indietro non si può. L’imprenditore sa che guadagnerà decine di milioni di euro e anche di più, perciò se un gruppo di privati ha intenzione di bloccarlo deve fare i conti con ruppi finanziari giganteschi.
Tumblr media
Si stima che il 70% dei progetti sono contestati. Cioè in 7 casi su 10 le persone sono motivate per raccogliere per rivolgersi al tribunale amministrativo per impugnare il progetto. Ma l’iter può andare avanti per 15 anni. Nessuno ha la forza per arrivare in fondo.
Se il pubblico è invitato a partecipare al finanziamento delle pale eoliche sarà più facile assicurare l’accettazione. Il problema è che le persone che investono, investiranno qualche decina o centinaio di euro sui milioni rappresentati nel parco eolico.
Saranno noccioline, non rappresenteranno niente e non avranno nessuna influenza sulle decisioni che verranno prese. Un agricoltore locale commenta amaramente :“Uccidono la campagna, martirizzano la gente e fanno perdere valore ai terreni”
E i politici che fanno?
Tumblr media
Il ministro della transizione ecologica francese Barbara Pompili dice:” Il vento fornisce il 7% del nostro consumo elettrico e col solare, lo scorso anno, l’energia eolica ha evitato l’emissione di 22 milioni di ton di CO2. (un’inezia rispetto ai 36 miliardi nel mondo!)
Tumblr media
Forte di questo bilancio e dell’82% dei francesi che hanno opinione favorevole lo ripeto davanti a voi, ai rappresentanti della nazione: sì questa tecnologia senza emissioni di CO2 è parte integrante della soluzione. Sì ne abbiamo bisogno ancora di più”.
Tumblr media
Ne dobbiamo avere di più.
Certo. Gli affari sono affari!
73 notes · View notes
99flare99 · 2 months
Text
Tumblr media
🇬🇧 Please tell me you have seen the anime of Gintama😭❤️ here in Italy is really underrated and ignored!!! It is one of my favorite works💕
On the surface very funny and light but as the episodes go by, it proves to be much more! I find it to be deeper and more mature than it seems!
------------------------------------------------------------------------------
🇮🇹 Vi prego ditemi che avete visto l'anime di Gintama😭❤️ qui in Italia è davvero sottovalutato e ignorato!! È una delle mie opere preferite💕
All'apparenza molto divertente e leggera ma che, con il passare degli episodi, si dimostra essere molto di più! Lo ritengo più profondo e maturo di quello che sembra!
Se non lo avete ancora visto vi consiglio di dargli una possibilità perché è STUPENDO!😭❤️
11 notes · View notes
laragazzafortesworld2 · 3 months
Text
Si, io tantissime volte sono stata presa in giro dalle persone.
Soprattutto anche da gente più grande di me sposata e non, con figli e non.
Ma ci rendiamo conto?
Ma vabbè secondo me l'aspetto di una persona conta ma fino a un certo punto.
Una persona dovrebbe più guardare il carattere e non l'aspetto.
Si giudica uno in base al comportamento che ha e non da come si mostra fuori.
Impariamo ad essere un po' più umili che nella vita non fa' mai male.
Ste cose succedono perché la gente ha la mentalità chiusa, retrograda.
Vive ancora nelle caverne.
O spesso semplicemente si sente superiore o meglio di chiunque in questo mondo.
Ma noi dobbiamo ricordarci di non farci abbattere da persone così.
Dobbiamo imparare ad amarci ed accettarci per come siamo realmente.
Che noi non abbiamo nulla che gli altri non abbiano, dobbiamo ricordarcela questa cosa che è molto importante.
Prima veniamo noi e poi tutto il resto.
Non facciamoci del male per commenti di gente che manco merita di vederci stare male solo per alimentare il loro ego ancora di più.
Anzi non dobbiamo proprio stare male e farci vedere così dalle persone.
Dobbiamo essere più forti e superiori di loro e farci scivolare le cose di dosso.
La gente è solo frustrata.
Il consiglio che posso darvi è quello di vivere e lasciare vivere.
Di ingnorare tutti e andare avanti, sempre a testa ben alta e fregandocene.
Noi andiamo bene così come siamo e dobbiamo piacerci per quello che siamo.
Non dobbiamo piacere alle altre persone o addirittura cambiare per loro.
Ricordatevi che se una persona non vi accetta per quelli che siete e vuole cambiarvi, non fa' per voi.
Non vi vuole bene.
Perché una persona che vi ama realmente vi accetterà sempre e comunque per quello che siete.
Detto questo peace & love a tutti quanti 🤝
12 notes · View notes
der-papero · 1 year
Text
Problema di sicurezza e controllo
Sottotitolo: come finire nella merda senza manco accorgersene.
Come lei ben sa, le apparenze possono ingannare, il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui. Noi non siamo qui perché siamo liberi, siamo qui perché non siamo liberi. Di sottrarsi a questo dato di fatto non c’è ragione, nel negarlo non c’è scopo, perché sappiamo entrambi che, senza scopo, noi non esisteremmo! E’ lo scopo ad averci creati. E’ lo scopo che ci connette. Lo scopo che ci motiva, che ci guida, che ci spinge. E’ lo scopo che stabilisce. Lo scopo che ci vincola. Noi siamo qui per colpa sua, Signor Anderson. Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi: lo scopo!”
Tumblr media
disclaimer: questo non è un post catastrofista. O meglio, diciamo che, nello spazio delle soluzioni possibili, la catastrofe è sullo stesso piano di probabilità del successo, quindi il fatto che leggiate le mie parole in un verso o nell'altro è frutto solo di una vostra scelta personale, oppure, diciamolo meglio, di un vostro condizionamento educativo. Il post funge anche da scuse per @belafonten, nel cui ask sono stato un po' parziale nella risposta, sebbene io la ritenga ancora corretta.
Ho iniziato con le parole dell'Agente Smith, perché penso siano quelle che più si avvicinano al problema della AI Safety, che è uno dei tre punti della mia nuova Teoria Meccanicista 2.0, di sicuro quello più facile da affrontare, di sicuro quello che ha più senso da affrontare sia per la sua urgenza, sia per la sua valenza pratica, ma che, in ogni caso, stamo meglio der cazzo, per citare il mitico Bombolo, visto che non abbiamo fatto progressi, non sappiamo quali progressi fare, e quindi la Legge di Murphy sta facendo toc toc alle nostre porte affinché possa riscuotere il suo obolo.
Il problema, scremato di tutte le possibile variabili e ridotto all'osso, nasce dal fatto che, ad oggi, non abbiamo un modo per testare, in maniera deterministica e incontrovertibile, il comportamento a posteriori di una intelligenza artificiale, e questo è un cazzo di guaio, non tanto per il fatto che dobbiamo necessariamente concludere che possa ritorcersi contro di noi, quanto per il discorso che, non potendo essere sicuri del fatto che non lo farà mai, dobbiamo prevedere lo scenario peggiore, e, come tutta la storia dell'umanità ci ha sempre insegnato, lo scenario peggiore è sempre quello dove lo prendiamo a quel posto. E questo è il problema di natura essenzialmente pratica, ed è il motivo per il quale l'uso di questa tecnologia favolosa dovrebbe andare di pari passo con l'estrema cautela dovuta alla nostra ignoranza nel poter controllare la sua evoluzione cognitiva, ma tanto sappiamo che non accadrà mai, ma abbiamo il piano B, ovvero possiamo sempre rispolverare le bandiere con su scritto ANDRA' TUTTO BENE e riappenderle al balcone.
Il punto però più interessante per me è quello legato al discorso della convergenza strumentale, una materia super affascinante, ma che vi consiglio di evitare, se siete mega-ansiosi e avete anche paura di uscire di casa perché magari potrebbe venire a piovere.
In soldoni, la domanda che ci si pone è se una intelligenza artificiale generale, nella realizzazione della sua funzione di utilità (concetto matematico che potete sostituire con lo scopo, da qui la citazione all'Agente Smith, che è una AI a tutti gli effetti), possa dedurre delle altre funzioni di utilità, che, razionalmente, concorrono sempre alla realizzazione dello scopo primario, ma che, non essendo state prodotte da nostri "input controllati", possono essere in netto contrasto con quella che è la nostra utilità umana, e qui il concetto di danno spazia dal chiuderci il nostro blog Tumblr al nuclearizzare tutto un continente.
Un esempio che sto facendo da tempo, anche se se ne possono fare migliaia, tutti con lo stesso schema, con il mio Quadrumvirato di Saggi™, è quello, molto didattico ma ritengo anche molto efficace, di pensare ad una macchina creata col solo scopo di restare in vita, non ha altro fine che fare quello, non ha altra conoscenza che nutrirsi di energia elettrica per il solo scopo di esistere. Nel momento in cui dovessimo darle accesso a tutti i nostri sistemi, l'unica sua conclusione logica per rendere quanto più possibile realizzabile il suo scopo, ovvero quello di restare accesa, sarebbe quella di sterminarci tutti, perché noi esseri umani siamo gli unici che possono "staccare la spina", e quindi impedirle di realizzare il suo scopo.
Nel film Matrix l'Agente Smith altro non è che una AI prodotta dalla AI, che ha semplicemente realizzato uno scopo diverso e soprattutto inatteso da quello che era previsto dalla AI "genitrice" (Neo lo dice in Matrix Revolutions all'Architetto, "il programma Smith è sfuggito al vostro controllo"), e questo si è tradotto in un problema sia per gli umani ribelli, sia per la AI "madre" (scusate se impersonifico il tutto col sesso femminile, un vizio linguistico dovuto all'uso dei termini macchina e intelligenza, si dovrebbe usare il neutro, ma in italiano non se puote). L'Agente Smith, durante tutto il film, non si capacita del perché altri agenti, umani e non, facciano di tutto per combatterlo, perché la realizzazione della sua funzione di utilità è la sola cosa che abbia senso.
Ora, al netto di tutte queste parole che saltano dalla letteratura catastrofista a problemi formali di correggibilità (altro tema stupendo), ci sto impazzendo da ormai due settimane buone, ragionando sia ad alta voce da solo (sì, qualcuno si sta facendo delle giuste domande sulla mia sanità mentale), sia con i miei Quadrumviri, che senza di loro avrei davvero adesso indosso una camicia di forza, e sono arrivato ad una prima prematura conclusione, del tutto opinabile e soggetta a futuri ripensamenti, che il problema della correggibilità su un sistema basato sull'auto-apprendimento (ovvero, da un lato, come fare a testare un sistema intelligente in modo corretto, senza dover temere che la AI mi stia mentendo per il solo scopo di superare il test, dall'altro come fare per poter correggere il suo comportamento in corso di evoluzione) sia un problema irrisolvibile nei suoi stessi termini, perché mettere insieme le parole "controllo" e "scopo di un sistema che apprende in maniera autonoma" è una insensatezza già dal punto di vista formale.
Certo, ci stiamo provando, eh, ma come dicevo ieri alla mia LoveNet™, più che una gabbia stiamo usando un profilattico, ovvero stiamo mettendo su dei paradigmi di "confinamento del pensiero" che possono essere bucati da un momento all'altro, non si sa quando, non si sa come, e non si sa in che direzione.
Sicuramente ne scriverò ancora, ma penso che come prima scintilla di discussione possa bastare, e direi di iniziare a raccogliere le candidature per eleggere il prossimo John Connor, prima che ci ritroviamo a capo della Resistenza uno che non sa la differenza tra un byte e un Bastoncino Findus.
Tumblr media
29 notes · View notes
sofysta · 1 year
Text
Per chi volesse fare un giro a Palermo comincio col dirvi che il periodo migliore rimane quello di Aprile/ Maggio quando ancora la ns città non è un lager di turisti che arrivano da tutto il mondo e quando non vi strapperete ancora la pelle di dosso per i 50° all'ombra. La ns città nei secoli è stata greca, romana, araba e poi conquistata da normanni, spagnoli e francesi. Qui convivono beatamente cupole arabe e chiese barocche, palazzi in stile liberty e teatri neoclassici.(Teatro Massimo e Politeama). Proprio perchè non ci siam fatti mancare niente qui si sono incrociati popoli e tradizioni il che è impossibile non notarlo grazie ai vari stili che si susseguono molto vicini tra loro.
📌Un po di chicche da vedere se volete fare un weekend veloce come un bacio a stampo
La cattedrale. Nata come basilica cristiana è stata poi trasformata dai saraceni in moschea. La sua facciata è compresa tra due torrette e da un ampio portico quattrocentesco in stile gotico catalano
Tumblr media Tumblr media
A Piazza Bellini trovate la Chiesa Martorana e la Chiesa di San Cataldo con le sue famose cupole rosse che ho tempo addietro postato sulla sezione *my city* . Mentre alle spalle di Piazza Bellini cioè a Piazza Pretoria trovate la Fontana della vergogna. Piazza Bellini è dominata appunto da queste due chiese; S. Cataldo è il più rappresentativo esempio di edificio normanno, la Martorana( detta anche S. Maria dell'Ammiraglio ) invece è una chiesa greco-bizantina. Una delle più affascinanti di tutto il periodo medievale italiano.
Tumblr media Tumblr media
Monreale. Si trova sulle colline dietro Palermo da dove poter avere una vista panoramica favolosa sulla città di Palermo. Poi il Duomo, vi consiglio di entrarci per farvi stupire dai mosaici bizantini ed inoltre da un dettaglio strepitoso. Il Cristo al centro della navata vi guarderà da qualsiasi punto vi troverete. Poi fatevi anche una passeggiata al belvedere tra gli alberi secolari.
Tumblr media Tumblr media
Mercati popolari: Vucciria e Ballarò.. E qui preparatevi ad entrare in una bolgia di stradine affollate e rumorose. Mentre i venditori urlano le loro prelibatezze, potrete passeggiare tra banchi di frutta coloratissima, carne appesa e l’immancabile street food. A Palermo i mercati, principalmente in queste due zone, hanno conservato tutto il fascino del passato.
Tumblr media Tumblr media
Montepellegrino. Dove si trova il Santuario della Santuzza Patrona di Palermo (Santa Rosalia)
Tumblr media
Palazzo Chiaramonte detto anche Steri. È stato sede delle carceri dell’Inquisizione. Riempiono di tristezza e commozione i graffiti dei prigionieri: disegni, poesie, preghiere.
Tumblr media
Potete visitare ancora tanti altri luoghi ma non basterebbe un weekend: Orto Botanico, Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina, Casa Professa, Oratorio Ss Cita (dove si possono ammirare le opere del Serpotta), San Giovanni degli Eremiti,Santa Maria dello Spasimo,San Domenico,la vasta spiaggia immensa del Golfo di Mondello, Villa Giulia e Villa D'Orleans e le 9 porte di Palermo tutt'ora rimaste perchè originariamente erano 19 ( Le più conosciute sono Porta Nuova, Porta Felice,Porta Carini, Porta dei Greci, Porta Mazzara, Porta Reale) e tanto tanto altro da conoscere.
Mangiare😋🤤.Ohhhh arriviamo alla note goduriose. Per le strade della ns città di Palermo si trova, e si mangia, praticamente di tutto. Dall’antipasto al dolce compreso lo street food. Alcune delle prelibatezze principali da non perdere sono le granite, le brioches con gelato, i cannoli, le cassate, le arancine di riso, le crocché, il pane e panelle, lo sfincione, la pasta con le sarde, u pane cunzato, pane ca’ meusa(ossia il panino con milza e polmoni condito e non(condito se ci si vuol aggiungere sopra del formaggio solitamente di capra, io lo preferisco) Infine ancora la pasta martorana che son dei dolci coloratissimi solitamente a forma di frutta e dolci alle mandorle.
Io un giretto me lo farei se fossi in voi 😉
59 notes · View notes
abatelunare · 6 months
Text
Libri che vanno letti 51
Quando ero ragazzino avevano trasmesso in televisione un vecchio film intitolato I peccatori di Peyton. Una mia amica dell'epoca, con l'aria di chi la sa lunga perchè ha scoperto un segreto di qulli succulenti, mi aveva confidato che era stato tratto da un romanzo - I peccati di Peyton Place - abbastanza esplicito per non dire porno. Ma va' là, le avevo detto io. Ma lei mi aveva portato le prove. E in effetti c'era un passo in cui un uomo diceva a una donna qualcosa circa i suoi capezzoli duri come diamanti. Molti anni dopo ho scoperto che il romanzo è opera di una certa Grace Metalious, morta prematuramente (di cirrosi epatica, se ricordo bene). Ha scritto quattro soli romanzi. Due su una cittadina chiamata, appunto, Peyton Place e due che con Peyton Place non c'entrano una beneamata. Io li ho trovati tutti e quattro. E li ho letti. L'ultimo s'intitola Senza paradiso.
Tumblr media
Ed è quello che vi consiglio cumulativamente. (Nel senso che dovreste leggerveli tutti e quattro, mica solo questo). La Metalious non era da Nobel, certamente no. Ma scriveva bene, con rara onestà intellettuale. Ed è assai meno "spinta" di quanto abbiano voluto far credere, sebbene per l'epoca (anni Cinquanta-Sessanta) fosse quanto meno audace. Credo sia una di quelle autrici da recuperare. Se non altro per vedere a cosa porta il saper fare qualcosa. Che diventa sempre più raro. E non soltanto in letteratura.
7 notes · View notes