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Parking next to a car in a lot with many open spots is the equivalent of peeing in a urinal next to someone else.
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Ho appena ricevuto la proposta di colloquio per il lavoro della mia vita, ma adesso non sarebbe nei miei piani.
Il mio obbiettivo ora é andarmene a Settembre, partire e rifarmi una vita in posti lontani, pianifico questa partenza da ormai un anno, ma questa proposta mi ha davvero destabilizzato.
Mi sento sotto shock, non so cosa fare.
Domani affronto il colloquio e non so cosa sperare.
Porca puttana. Che ansia.
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Piccole gioie
Cerco sempre di trovare il mio equilibrio in tutti i momenti difficili, in quanto vivere di merda non mi é mai piaciuto, forte del fatto che le difficolta oltre a rendere la vita ostica rendeno anche i rapporti con gli altri turbolenti perché non si é in grado di analizzare le cuase e trovare soluzioni, ma l'egocentrismo ha la meglio anche sulle capacità relazionali.
Devo il mio essere propositiva anche nei momenti più bui a mia madre cioè un genitore davvero pessimo che riversava su di me tutte le sue ansie e creando constantemente un clima negativo al punto che se la situazione stava andando bene la sua necessità di vivere in un uno stato di negatività la portava a generare un espediente per ristabilire il solito ambiente.
La risposta a questo mio vissuto é stata essere l'esatto opposto, nel privato e nel contesto lavorativo ho sempre creato un ambiente positivo non facendo mai capire i miei disagi o difficoltà, ovviamente questa modalità di affrontare la vita mi dona solo benefici e soluzioni.
Questa mia strategia é fatta di gelato al pistacchio e altri confort food che mi danno quelle piccole gioie capaci di farmi pensare '' ok é un periodo di merda, lo rendo migliore guardandomi un film e concendomi delle schifezze '' . In questi momenti da "Sora Lella" ritrovo quel minimo di pace che mi da una spinta positiva.
Devo però cogliere la sfida con me stessa di trovare fonti diverse di gioia, ma per ora se la vita si fa dura io prendo il gelato al pistacchio, un buon libro e me stessa.
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Periodi
Non riesco a capacitarmi di come il tempo in questo periodo mi sembri eterno come le fermate della metro quando ho fretta e tutto mi sembra lento, le fermate passano veloci ma non abbastanza.
I miei dubbi sullo scorrere del tempo in modo anomalo vengono alimentati quando le ore passano velocissime ma vorrei fossero eterne, i momenti che dedico alla mia solitudine sono soggetti a questa particolarità.
Mi ricordo il primo periodo in cui uscivo con M. ed era come stare dentro ad una bolla in cui il tempo e lo spazio non esistevano e tutto era perfetto, voglio ritrovare quella condizione di benessere solo con me stessa. Questo é un passo importante per alimentare il mio Sole interiore, ed essere centrata.
Ho iniziato a portare la Corniola, i suoi effetti sono lenti ma molto importanti e sento di aver bisogno della sua energia.
In questo periodo vorrei stare con me stessa.
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Musei gratis
Non proprio tutti, ma a Milano alcuni musei hanno l'ingresso libero.
Sono sopravvissuta alla giornata di ieri, ogni volta che ci vediamo finisce sempre che io ho il cuore a pezzi, quindi ho deciso di andare prima a Milano per usare la cultura come balsmano dell'anima.
Spero che oggi passi in fretta, vorrei che tutto questo passi in fretta, vorrei che fosse già ottobre per andarmene, per prendere tutti miei bagagli e lasciare tutto.
Per adesso andrò al Museo di scienze naturali, voglio non pensarti e staccare la spina da tutto.
La bellezza mi salverà.
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Il mare d'estate
Spero che queste non siano le mie ultime righe.
Il mare é maschile.
Ho uno strano rapporto con l'acqua salata, tutto ebbe inizio un'estate a Riccione in vacanza con mio padre e la sua fidanzata, credo che nessun bambino al mondo debba desiderare che le vacanze finiscano per ritornare a casa, alla normalità.
La mia normalità era fatta di tanti animali e boschi in cui passeggiare, quindi stare in una città piena di persone era un cambiamento importante, se poi aggiungiamo il carico di tutte le cattiverie che ho subito, ovviamente "il mare" che mi sembrò un pisciatoio entrò subito nella mia "black list".
La montagna é femminile.
Le mie vacanze successive le passai nell'entroterra ligure, tra questi altopiani verdeggianti ritrovai il senso delle vacanze, tuffandomi in una piscina mentre guardavo quel verde che mi tranquillizzava pensavo di non voler più ritornare, tutto questo grazie a mia Madre poco amante delle spiagge affollate e della mediocrità.
Il tempo passa, però il mare mi scauturisce lo stesso sentimento di un piccione, le mie pause dalla normalità le passo passeggiando nel verde a più altezze, le vacanze non sono esiste per un bel periodo perché ero impegnata nella mia carriera.
Sfinita sia dal lavoro che dalle pressioni di passare una vacanza assieme al mio ex, decido di accettare. Andiamo in Sardegna, una terra stupenda sulle coste, mare fantastico, cibo buonissimo ma odio quella vacanza dal primo giorno all'ultimo; i motivi sono tantissimi ed é la seconda volta che vivo il mare come un'agonia.
Non c'è 2 senza 3.
Oggi Io e M. decidiamo di passare una giornata al mare, scegliamo Campiglia per un'escursione che porta ad una spiaggia ovviamente isolata, lontano dalle persone. Questa era la nostra idea, bellissimo se poi aggiungiamo degli scatti stupendi al tramonto. Con il Mare di mezzo per me niente va per il verso giusto: la mattina ci alziamo troppo tardi per i miei gusti, ma per come vanno le cose non voglio fare la rompi coglioni, troviamo traffico perché ci sono stati un paio di incidenti lungo il percorso, decidiamo di cambiare destinazione ed andare a Vernazza. Fin qui tutto bene, passiamo del bel tempo assieme.. Dopo un paio di tuffi e qualche ora al sole andiamo a fare un giro mirato per delle foto al tramonto, camminando faccio fatica a respirare per la costola inclinata.
M. decide di voler tornare a casa, Io mi incupisco perché devo solo fermarmi ogni tanto e ce la farei a fare tutto, ma sono la causa che ci fa tornare prima del previsto.
Anche questa volta mi fa sentire come se fossi un peso o il motivo per cui non riusciamo a condividere quello che per lui é un fondamentale nella vita, la situazione mi genera un senso di tristezza immenso, di delusione, ora vorrei che fosse domani, tornare a casa e farmi una doccia e non pensare più.
Spero di tornare, perché scrivo mentre guida velocissimo con la macchina che ha un braccetto rotto, ho paura e sono infelice. Ironicamente penso che la morte potrebbe essere anche meglio di così.
Ciao Mare.
P.S.
La prossima volta vengo da sola, se vengo.
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Profumo di gelsomino
Ormai sarà passato un anno da quando passeggiavo ed A. mi raccontava come le nostre cellule cambiano ciclicamente ed anche la nostra percezione olfattiva, ovvero quel profumo tanto amato in adolescenza e ritrovato dopo anni ebbe un ché di sgradevole al suo olfatto.
É passato un anno da quando non ritornavo nella mia casa, annusavo il gelsomino con la speranza di sentire quel profumo che tanto ho amato, ma il tempo é passato anche per me, dopo tutti i cambiamenti persino il gelsomino ha deciso di chiure il nostro rapporto edilliaco, quasi magico, fatto di ricordi che adesso rivivrò solo a metà.
Mi domando se il nostro rapporto, come il gelsomino, ora non ha più lo stesso profumo perché entrambi non siamo più gli stessi e quindi le dolci sfumature fiorate adesso sono per noi un profumo troppo pesante e sgradevole, impossible da capire che ti fa storcere il naso facendo quella smorfia tipica; ora siamo il nostro gelsomino per questo non riusciamo più a stare vicini, la colpa non é di nessuno, il cambimento avviene perché deve ed é il progresso delle vite, forse sbagliamo ad essere sempre lo stesso fiore.
Il nostro vecchio rapporto mi mancherà come il gelsomino, ma spero che un giorno smetteremo di struggerci per quello che ormai più non é e mai sarà come prima, per poter dedicarci a delle nuove note, magari speziate.
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But firts, kittien.
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