Tumgik
guerrierasenzaspada · 3 years
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Caro Luca,
alla fine scriverti lettere è diventata una valvola di sfogo, un diario. Sai adesso la vita non mi va così male. Ho passato un anno abbastanza burrascoso, sono cambiate così tante cose. Ho sofferto molto, ma mi sono anche divertita molto. Sono arrivata alla consapevolezza che non stavo solo crescendo, mi stavo conoscendo. Ebbene sì sono riuscita finalmente a conoscere me stessa e ad amarmi. La vita è molto più semplice adesso, quando non sto bene mi analizzo e cerco di capire perché, quali sono i miei dubbi, le mie preoccupazioni, e riesco davvero a capirlo. Non so poi se sia un caso ma quando ho raggiunto la conoscenza di me stessa, è arrivato lui. L'ho conosciuto il primo di ottobre e ci siamo messi insieme il primo di novembre. È il mio ragazzo solo da un mese, ma mi fa stare così bene. È una ragazzo così semplice, così genuino, credo che ti piacerebbe. Spero tanto che duri, perché ti giuro che nessuno mi ha mai trattata come lui, forse solo tu. Non gli ho ancora raccontato del mio passato e non so nemmeno se sia il caso di farlo. Io non me ne vergogno affatto, ma se poi lui dovesse sminuirlo? Ho un po' questa paura. Mi servirebbe proprio un tuo consiglio ora.
Mi servirebbe proprio parlare con te ora,
tua, Sofia.
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guerrierasenzaspada · 4 years
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Caro Luca,
non so più quanto tempo sia passato, due anni? Due e mezzo? Tre? Non lo so. E non so nemmeno perché ti sto scrivendo una nuova lettera, non ho più parole da dedicarti, ma ho rieletto le altre e ho sentito che dovevo farlo. La mia vita è ancora un casino tremendo, un traffico di anime che entrano ed escono, gente che resta ce n'è veramente poca. Ma forse ormai mi sono abituata, anche se non lo si dovrebbe fare mai. La cosa più triste è che non ci sto nemmeno più tanto male, alzo le spalle e riprendo la mia vita, come se niente fosse successo, come se un'altra persona che ho amato non mi avesse abbandonata. Forse sono solo cresciuta, forse ho solo imparato ad amare me stessa. Sai, di crisi di pianto e di attacchi di panico non ne ho avuti più. Sono stata male a volte, ma ho saputo affrontare quel dolore. Forse è proprio questo che significa crescere, tu che ne pensi? A volte la vita è veramente strana, così imprevedibile. È anche così ingiusta, non vuole mai darti certezze, ma io sono una che ne ha bisogno, quindi per forza impazzisco. E tu? Tu sei impazzito? Vorrei tanto sapere come stai e cosa fai, se la vita è stata buona con te, se hai combattuto i tuoi demoni, se sei felice.
Sperando di sentire di nuovo la tua voce un giorno,
tua, Sofia.
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guerrierasenzaspada · 4 years
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Caro Luca,
come stai? È da tanto che non ti scrivevo una lettera, una di quelle che non leggi mai. Ho visto che il tuo profilo tumblr non esiste più, chissà come mai, chissà cosa è successo. Adesso non ho più tue notizie, non posso più leggere uno dei tuoi post dove parli di amori passati e mai stati, non posso più ridere delle tue risposte agli anonimi e non posso più sperare che un giorno leggerai una di queste lettere.
Manca poco al 30 marzo, ricordi quel giorno? È il giorno in cui ci siamo visti per la prima volta, in cui alla stazione ci siamo corsi incontro come due scemi, con le persone che ci guardavano confuse. Ed è stato così bello abbracciarti per la prima volta, ricordo ancora quel calore.
E quel giorno, quel bellissimo giorno, mi sembrava di essere dentro ad un film, per le strade di una città che amo da morire.
E quella bellissima città sembra vuota se ci vado senza te, ha un sapore amaro come il caffè bevuto in quel bar nascosto e le nostre risate riecheggiano nelle stradine in cui ci perdemmo.
Sono passati due anni e ancora non mi hai riportato il pezzo di cuore che mi hai rubato.
Sempre nei miei ricordi,
tua Sofia.
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guerrierasenzaspada · 5 years
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Caro Luca,
proprio un anno fa abbiamo iniziato a parlare, era il 15 febbraio. Spero ricorderai le cose che ti dissi, spero ti ricorderai di me.
Se penso che avremmo potuto passare un anno insieme, ma che invece ci siamo separati molto tempo fa, mi fa un po' male il petto.
E a volte mi chiedo se sono stata io a fraintedere tutto, se non ho capito qualcosa. Penso a quando eravamo in stazione che ce ne stavamo in silenzio abbracciati. E allora mi domando se fosse solo amicizia la nostra. Non mi sono mai reputata alla tua altezza, quindi ho sempre pensato che fosse così. Spero che non sia stato questo a rovinare tutto, spero di non aver frainteso.
Spero che un giorno ci rincontreremo, perché io rinuncerei a tutto per passare un altro pomeriggio con te, uno solo.
Tua, Sofia
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
alla fine l'ho capito.
Non ci sono molte cose da dire stavolta. Niente poemi infiniti per dirti di spezzarmi il cuore così che io possa lasciarti andare. Lo hai capito.
Non ho più parole ormai. Ho deciso di smettere di provare. Tu stai vivendo, ma senza me, hai fatto la tua scelta e lo accetto.
Alla fine l'ho capito e questo è una addio, mi spiace solo che non rivedrò i tuoi occhi.
Vivi felicemente e ama te stesso.
Addio,
tua, Sofia.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Guardami negli occhi e lasciami cadere nei tuoi.
Sofia, @guerrierasenzaspada
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
ultimamente ti penso sempre di più. Vorrei così tanto scriverti, sentire la tua voce, ma mi sono ripromessa che non ti scriverò fino alla fine di questo esame. Questo tremendo esame che mi sta portando via anche l'anima. Domani inizierà, inizierà il mio e anche il tuo. E quando tutto sarà finito non avrai più scuse, non potrai più dirmi "ho molto da studiare". Quando finirà spero che tu verrai qua, perché non sai che voglia di abbracciarti. E vorrei tanto sapere se ti senti pronto, se la tesina ti convince, se hai paura, se sai quando sarà il tuo orale, se posso stringerti la mano mentre aspettiamo il tuo turno. Ma non posso. E non so se tu leggi mai quello che scrivo qua, non so se leggi rimanendo nell'ombra o se te ne freghi e non leggi mai. Non lo so, ma spero che tu ricordi che ti voglio un mondo di bene.
Nella speranza di vederti presto,
tua, Sofia.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
oggi ti ho pensato molto. Ho così tante cose da raccontarti. Ho così tanta voglia di sentirti, di sentire la tua voce, tu che suoni il piano, il tuo pOi, la tua risata, i tuoi "mh". Mi manchi così tanto. Mi sono ripromessa che non ti scriverò prima della fine dell'esame. E allora evito di guardare la tua chat, evito di guardare il tuo tumblr, evito di pensarti. Ma poi mi ritrovo comunque a parlare di te mentre guardo il mare. Perché tu sei come il mare. Mi infondi sicurezza, ma allo stesso tempo sei sconosciuto. Torni sempre a riva, ma non ti fai mai conoscere fino in fondo, non ti fermi troppo. Molte volte sei calmo, poi ci sono quelle rare volte in cui sei mosso, soprattutto dopo una tempesta. A volte sei freddo, ma altre caldo, come il mare durante la notte. Con la tua forza potresti uccidere una persona anche senza volerlo. E in te si affoga se non si sa nuotare.
Tu sei il mare e a me sembra di vivere in città,
tua, Sofia.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
oramai non capisco più niente. Non capisco più niente della vita, di me e di te. Mi sono resa conto di pretendere troppo da te. Di essermi legata troppo a te. A te che non puoi darmi quello che voglio, perché sei proprio tu a non volere. Un giorno ho deciso di lasciarti andare, ma non ne sono capace. Non sono capace di lasciar andare le persone, soprattutto quando so che vale la pena di combattere per loro, soprattutto quando ci tengo da morire. E sono passati quasi quattro mesi da quel 15 febbraio. E io aspetto che tutto torni indietro. Che tutto torni a quando parlavamo al telefono. È così bella la tua voce, era bello sentirti parlare e credere di strapparti un sorriso. Mi manca sapere di avere qualcuno che è lì proprio per me, pronto a sopportare le mie crisi, le mie stupide crisi. Mi mancano i tuoi audio improvvisi in cui suoni il piano. Mi mancano quelle conversazioni stupide, fatte con un po' di malizia. Mi manchi tu, anche se già lo sai. Ma manchi tu, anche se in realtà non sei andato da nessuna parte. Mi sto chiedendo se però tu sia mai stato con me. L'unico modo per liberarti di me è straziarmi il cuore. Devi dirlo tu che non hai bisogno di me, non devo pensarlo io. Liberati di me e rendi libera anche me.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
domani sarà già passato un mese. Il 30 marzo sembra così lontano, ma è passato solo un mese. I tuoi abbracci sembrano così lontani, ma è passato solo un mese. I cioccolatini stanno aspettando da un'eternità, ma è passato solo un mese. Ho sperato che saresti salito, che per questo ponte saresti venuto da me. Ho così tanta voglia di andare a quel bar, sedermi con te e prenderci un caffè. Non la voglio più questa distanza, voglio vederti quando ne ho voglia. Ricordati che ti voglio bene.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
oggi era uno di quei giorni in cui ho una voglia matta di cioccolata. Non mi piace più avere le voglie, non mi piace più mangiare. Sono rimasta in camera, ho provato a resistere alle mie voglie. Poi mi sono guardata attorno. La mia stanza è sempre la stessa. E sullo stesso ripiano stanno ancora gli stessi cioccolatini, i tuoi cioccolatini. Un mese fa avevamo già iniziato a fare il conto alla rovescia, lo aspettavo così tanto quel 30 marzo. Mi sono alzata e ho preso tra le mani la scatola di cioccolatini. Non ti nego che stavo per piangere. Mi sono trattenuta e l'ho aperta. Non l'avevo mai aperta. L'odore di cioccolato mi ha travolto. Ne ho preso uno. L'ho guardato mentre cercavo di impedire alle lacrime di uscire, ma io non ne sono così capace, lo sai. La cosa buffa è che stavo così bene. Mi è bastato vedere quella scatola per precipitare. Forse non siamo più amici, forse non mi volevi bene, forse non te ne importava niente. Forse ho mangiato quel cioccolatino, non arrabbiarti.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Caro Luca,
vorrei dirti tante cose, ma non riesco. Non trovo le parole. Non sono mai stata brava a parlare, a parlare di me, dei miei problemi, dei miei sentimenti. Sono brava a scrivere, credo, ma con te non riesco a farlo, perché so che leggeresti con il cuore. Sono passati cinque giorni da quando ti ho visto, non so quando sarà la prossima volta, o se ce ne sarà una. Sei venuto a prendermi alla stazione, ero così emozionata, anche se non ti ho detto niente. Poi mi hai visto ed io ho visto te. Sembrava proprio un film. Ci cercavamo tra la gente e ci siamo trovati. Hai sorriso e mi hai abbracciato, ho fatto un passo indietro per la forza che ci hai messo. Sai, c’era una signora che si è girata a guardarci, chissà che cosa ha pensato. Poi siamo andati via, abbiamo lasciato quel binario nascosto da tutti, 2 ovest. E io non sapevo che dirti, non sapevo che fare. Poi tu mi hai accarezzato la testa e hai detto “che carina” e sono stata subito meglio. E abbiamo parlato, abbiamo parlato tanto, come se ci conoscessimo da sempre, o almeno io ho avuto quest’impressione. E quel bar? Mi manca così tanto, con quegli stranieri che mangiavano tagliatelle a funghi in orari strani e stagioni strane. E poi ci siamo persi, tu che conosci così bene quella città, ti sei perso. “Fidati di me” hai detto ed io ho storto il naso, ma mi fido, mi fido anche troppo forse. Alla fine ci siamo arrivati alla stazione però. Mi hai aspettato mentre facevo il biglietto di ritorno e poi siamo andati al mio binario, numero 6 stavolta. L’orologio segnava ancora le 17:30, il mio treno sarebbe partito solo alle 17:59. Ci siamo seduti su una panchina, all’inizio in silenzio, a guardare le persone. Poi mi sono appoggiata a te e tu mi hai fatto spazio tra le tue braccia. Sarei rimasta lì per ore, perché era il posto più sicuro dopo tanto. Ma i minuti sono passati in fretta e il mio treno era pronto a partire. Che scossa mi sono presa quando hanno annunciato che stava per partire. Allora mi hai abbracciata, mi hai dato un bacio tra i capelli e mi hai detto di salire, ma io non ci volevo salire sul quel treno così brutto. Ti ho tirato la manica e mi sono strinta di nuovo a te. E come ci stavo bene tra le tue braccia, volevo piangere, ma se mi fossi lasciata andare non ci sarei salita più su quel treno. Mi sono affezionata così tanto in poco tempo, faccio sempre così, anche stavolta ho paura, ma forse questo già lo sai. 17:59. Ci siamo detti ciao, io sono salita e tu sei andato via. 
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guerrierasenzaspada · 6 years
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E quando sto male ti penso. Mi vieni sempre in mente tu che avevi quella risata così scema e quell'atteggiamento da figo. Mi vieni in mente tu che mi hai fatto soffrire così tanto, ma mi hai insegnato a mettere il bene degli altri prima del proprio. Ma forse hai sbagliato sai? Perché mi è andata male con te e continua ad andarmi male con gli altri. E forse è il destino, non lo so, ma penso che non dovrei avere amici.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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A volte vorrei non averlo un cuore. Vorrei non sentire niente. Vorrei non dover piangere sempre. Vorrei non dover soffrire mai.
Ma Dio me lo ha dato un cuore, per decidere chi essere, per decidere chi amare.
Ma ti giuro che non lo so usare, lui e la testa non si vogliono coordinare.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Le persone sono cattive. Non c'è impegno, lo sono e basta. Ti guardano e ti dicono di sorridere, di smettere di essere così triste, così nervosa, così tu. Non si accontentano mai. Ma cosa sanno di te? Niente. Nessuno sa niente di te. Di te che eviti lo sguardo degli altri, che non ti piace giocare ad essere un'altra, che non la vuoi fare la troia come ti suggerisce quel tuo amico, che ti senti così imperfetta, che non ti sai amare.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Forse mi c'impegno troppo,
nell'amare le persone.
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guerrierasenzaspada · 6 years
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Arrivi e mi dici di essere cambiato, ma io lo so che non e così, sei solo cresciuto. Lo sono anche io, tranquillo. Quindi fai pure lo stronzo, la farò anche io. Fai pure il pervertito, la farò anche io. Fai pure lo scemo, la farò anche io.
Ma se vuoi amarmi, amami. Lo farò anche io.
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