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#Non calpestiamo i sogni
iannozzigiuseppe · 3 years
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Non mangio da un sacco di tempo
Non mangio da un sacco di tempo
Non mangio da un sacco di tempo ANTOLOGIA VOL. 238 Iannozzi Giuseppe Nameless by Valeria Chatterly Rosenkreutz MI SPIACE, MIO LIBRO SACRO Mi spiace, l’indice, che girava a una a una le pagine del Libro Sacro, accusa stanchezza, è adesso inceppato o giù di lì, come il grilletto nel corpo rugginoso di una pistola Mi spiace, non c’è più una sola poesia che sappia colpire; dalla canna, di tanto in…
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intotheclash · 6 years
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Faust'o - Benvenuti Tra i Rifiuti
Quando cade la notte e i vostri sogni si fanno pesanti ricchi, poveri politicanti siete figli della merda noi scaviamo dentro il buio vomitiamo sangue sulle vostre verità! Benvenuti tra i rifiuti non vi cacceremo via! Quando sorge il sole voi vi siete già stancati della vita ricchi, poveri politicanti siete figli della noia Noi corriamo sotto il sole calpestiamo il fumo che vi fa pubblicità! Benvenuti tra i rifiuti non vi cacceremo via! Quando cade la notte le vostre ridiventano puttane ricchi, poveri politicanti siete figli della merda Noi corriamo dentro il buio riversiamo sperma sulle vostre inibizioni! Benvenuti tra i rifiuti qui non c'è la polizia Benvenuti tra i rifiuti qui la legge siamo noi Benvenuti tra i rifiuti non vi butteremo via Benvenuti tra i rifiuti non vi cacceremo via! Benvenuti tra i rifiuti non vi cacceremo via!!
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Pensate, abbiamo avuto la fortuna di nascere nell'epoca del Tomorrowland e dei Bastille, dei cuori blu su Whatsapp e delle discoteche in riva al mare. Non sapete quanto siamo fortunati ad avere la possibilità di postare immagini porno su Tumblr e video in cui ci tagliamo su Ask.fm. Ve lo giuro, non saprei proprio immaginarmela un'epoca migliore: abbiamo Berlusconi, ma che ci importa? Tanto poi ce ne andiamo ad Ibiza a darla via come se non fosse nostra. Ma sì, chi se ne frega di Calciopoli, abbiamo vinto i Mondiali e Martin Luther King mica tira in porta come Balotelli, eh. Siamo stati fortunatissimi e non ce ne rendiamo conto, siamo cresciuti in un paese che si lamenta per la fuga dei cervelli ma che continua a sponsorizzare le tette. Insomma, perché mai dovremmo rimpiangere Woodstock se abbiamo la possibilità di andare in discoteca a impasticcarci il sabato sera? Ma che ci importa della libertà? Noi abbiamo l'omertà e la sottomissione. Mi raccomando, teniamoceli stretti questi anni di merda, tra contratti a tempo determinatissimo e pompini come strette di mano. Teniamoci la crisi e le apparenze, Angry Birds e Marco Mengoni. Insomma, cosa dovremmo mai farci con Mandela se abbiamo la Rodriguez e la sua farfallina? E non ditemi che sono troppo malinconica o retrò, ma non me ne faccio nulla di Giulia Carcasi e di Instagram quando vedo un'intera generazione in fila davanti l'Apple Store il giorno dell'uscita di un nuovo I-Phone e girare la testa, facendo finta di non sentire, quando ammazzano di botte un ragazzo omosessuale o ridicolizzano una ragazza in carne. Abbiamo i leggins stracolarati, ma la personalità in bianco e nero, le Vans con le quali calpestiamo ripetutamente chi ha un'opinione diversa dalla nostra, chi è più sensibile e chi non è mai sceso a compromessi. E non ditemi che questi sono gli anni zero, no. Magari lo fossero, potremmo ripartire da quello zero, crearci una nuova identità, una cultura sana, libera e non soggetta alla riforma Gelmini e ai continui tagli. Potremmo permetterci di restare qui, a girare in Vespa per le vie di Roma o ammirare la bellezza senza tempo di Firenze, potremmo provare sentirci a casa in qualunque posto, pagarci l'università e comprare un cassetto solo per i sogni, senza dover trovare una spazio striminzito tra le pagine in cui abbiamo scritto quando ci siamo sentiti criticare da una bionda tutta tette o un figlio di papà che non sa coniugare un congiuntivo, dall'alto della sua scrivania in radica di noce. Ma che ci importa se non abbiamo la materia grigia, ragazzi, noi possiamo tingerci i capelli di blu.
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Stupida, ecco cosa sono, se fosse altrimenti avrei capito che era un'altra trappola e non mi sarei lasciata cullare dal profumo dei sogni, delle illusioni.. Come una stupida continuo a sognare, continuo a pensare che i sogni si possano realizzare.. Ho capito una cosa però, sarò sempre quella giusta ma nel momento sbagliato..forse solo la morte mi accoglierà e non mi lascerà. Solo il legno freddo, privo di vita propria, sarà un posto in cui potrò star bene. Ecco..ecco cosa spero, spero di morire e perché?! Perché nonostante io sia circondata da persone sono sola, perché sto mondo in cui mi ritrovo ha come obiettivo fare di ogni persona un fallito. Non è colpa del mondo come terra che calpestiamo, mare in cui nuotiamo e cielo in cui voliamo ma la colpa è di chi lo abita. Chi lo abita, di chi è seduto su una poltrona a dettare leggi con l'intento di assaporare il pieno potere e per farlo ha dovuto uccidere i suoi avversari, tutto il resto del mondo. E, ahimè, ci sta riuscendo...con vari mezzi come la televisione, alcuna musica, libri e anche scrivendo mezze notizie sui libri di scuola ci stanno manipolando, meccanizzando il cervello. Massa. Ecco cosa è diventata l'intera popolazione. Una massa di persone. "Siamo tutti uguali" dicevano....forse è questo quello che intendevano; tutti con la stessa mentalità, pochi se ne salvano. C'è quella gente che crede di "evadere" da tutto questo schifo mettendosi a fumare roba, drogandosi, nascondendosi dietro piercing, tatuaggi o forse no, a volte lo fanno anche perché credono di essere fighi quando in realtà lo fanno per problemi d'accettazione e paura che il loro corpo al naturale sia brutto, che un piercing, un tatuaggio possa coprire un difetto o possa farli apparire più duri e forti di quanto in realtà siano... C'è gente che usa la violenza per comunicare emozioni perché non riesce a esprimersi a parole o non sa distinguere le proprie emozioni e agisce d'impulso.. C'è chi davanti ai propri amici dice di avere dei gusti, come quelli di chi lo circonda, e poi quando è per conto suo sceglie tutt'altro stile.. C'è una società piena di toppe messe male, lasciata a filo lento, e piena di buchi ancora da ricucire. Credo che questa stoffa quando sarà tutta intera sarà un mantello come quello dei supereroi ma per ora è solo un pezzo di stoffa malandato in attesa del suo sarto. In attesa che la nostra mente giri il cartello da 'chiuso' ad 'aperto' e inizi a riportare vita a questo mantello da supereroe che è il mondo in cui viviamo ma che non ci appartiene quasi più..
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