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#Sandro Merli
agrpress-blog · 6 months
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Tre anni fa, il 2 novembre 2020, moriva (nel giorno del suo ottantesimo compleanno) il grande attore, cabarettista, doppiatore, conduttore e regista, interprete di film quali La mortadella di Mario Monicelli, La Tosca di Luigi Magni, L’eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Febbre da cavallo di Steno, Casotto di Sergio Citti, Un matrimonio di Robert Altman ed altri. Nato a Roma nel 1940, grandissimo attore di teatro, dove spazia dai monologhi alle commedie musicali, incontra un grande successo in televisione, riproponendo sul piccolo schermo i suoi spettacoli più riusciti. Fin da ragazzo suona vari strumenti (chitarra, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso) e canta nelle feste studentesche e nei bar all’aperto. Si iscrive al Centro Teatro Ateneo, in cui insegnano attori quali Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà, e in seguito frequenta il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, che nota le sue qualità e lo scrittura per un suo spettacolo d’avanguardia, Can Can degli Italiani (1963), che segnerà il debutto teatrale del giovane Proietti. Negli anni successivi lo troviamo in ruoli secondari con vari gruppi teatrali: in Il mercante di Venezia (1966) di Ettore Giannini, e, con il Gruppo Sperimentale 101 Le mammelle di Tiresia (1968) di Guillaume Apollinaire; Nella giungla delle città (1968) di Bertolt Brecht, Coriolano (1969) di William Shakespeare, Il dio Kurt (1969) di Alberto Moravia, e altre opere, fino al primo grande successo, quando viene inaspettatamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. A seguire il dramma di Sam Benelli La cena delle beffe (1974), con Carmelo Bene; nel ’76 A me gli occhi, please, considerata una fra le sue prove teatrali più riuscite, e che sarà riportata in scena con grande successo nel ’93, ’96 e, nel 2000, al Teatro Olimpico. Nel ’78, con Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, dove crea un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che rappresenterà un vero trampolino per volti noti dello spettacolo (Flavio Insinna, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e molti altri). Segue una serie di performances, fra cui Il bugiardo di Carlo Goldoni (1980, regia di Ugo Gregoretti), Edipo re di Sofocle (1981, regia di Vittorio Gassman), I sette re di Roma di Luigi Magni (1989, regia di Pietro Garinei), e altre per le quali, oltre a recitare, cura anche la regia, come Caro Petrolini (1979), Cyrano de Bergerac (1985), Liolà di Luigi Pirandello (1988), Guardami negli occhi (1989) e La pulce nell’orecchio (1991) di Georges Feydeau, Socrate (2000, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone), Full Monty (2001, versione teatrale del film omonimo del ’97), Io, Toto e gli altri (2002, ripreso quattro anni dopo), e molti altri. A partire dagli anni Ottanta ha diretto anche alcune opere liriche: Tosca di Giacomo Puccini nel 1983, Don Pasquale di Gaetano Donizetti nel 1985, Falstaff e Nabucco di Giuseppe Verdi (rispettivamente nel 1985 e nel 2009), Le nozze di Figaro e Don Giovanni (nel 1986 e nel 2002) di Wolfgang Amadeus Mozart, Carmen di Georges Bizet nel 2010. Istrionico, grande improvvisatore, dotato di un’ottima voce e molto audace negli sperimentalismi, al cinema lo ricordiamo nel ruolo del fidanzato di Sophia Loren nel farsesco La mortadella (1971) di Mario Monicelli, ironico protagonista del musicale Tosca (1973) di Luigi Magni, in cui recita con Monica Vitti, interprete del giovane Pippo nel calligrafico L’eredità Ferramonti (1976) di Mauro Bolognini, stallone da quattro soldi nel cinico Casotto (1977) di Sergio Citti, fanfarone nel satirico Un matrimonio (1978) di Robert Altman, in cui recita con Vittorio Gassman. A partire dalla fine degli anni Ottanta dirada notevolmente le sue apparizioni cinematografiche per proseguire l’attività teatrale e quella televisiva, dove ottiene grande successo con le serie Il Maresciallo Rocca (1996-2004) e L’avvocato Porta (1997-98).
Fra gli altri film ricordiamo Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani, La ragazza del bersagliere (1967) di Alessandro Blasetti, Lo scatenato (1967) di Franco Indovina, La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile, Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiano Damiani, La virtù sdraiata (1969) di Sidney Lumet, tratto dal libro omonimo di Antonio Leonviola ed interpretato da Anouk Aimée, Omar Sharif, Didi Perego, Fausto Tozzi e Lotte Lenya (la grande attrice di teatro austriaca, vedova del musicista e compositore Kurt Weill ed interprete di Jenny nella prima rappresentazione di L’opera da tre soldi – 1929 – di Bertolt Brecht), Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Bubù (1971) di Mauro Bolognini, Gli ordini sono ordini (1972) di Franco Giraldi, Meo Patacca (1972) di Marcello Ciorciolini, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, con Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Ugo Tognazzi e Salvo Randone, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada, Musica per la libertà (1975) di Luigi Perelli, Bordella (1976) di Pupi Avati, Chi dice donna dice donna (1976) di Tonino Cervi, Febbre da cavallo (1976) e Mi faccia causa (1985) di Steno, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff (il futuro regista di Rambo), Due pezzi di pane (1979) di Sergio Citti, Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci, Di padre in figlio (1982) di Vittorio Gassman, FF. SS.” – Cioè: “che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore, Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) di Bertrand Tavernier, Panni sporchi (1998) di Mario Monicelli, Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami, Indovina chi viene a Natale? (2013) di Fausto Brizzi, Alberto il grande (2014) di Carlo e Luca Verdone, Il premio (2017) di Alessandro Gassman, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone. Ha doppiato attori quali Marlon Brando - in Riflessi in un occhio d’oro (1967) di John Huston, Richard Burton - Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols -, Alex Cord - I cinque disperati duri a morire (1970) di Gordon Flemyng - , Kevin Costner - Attraverso i miei occhi (2019) di Simon Curtis - , Robert De Niro - Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1972) di Martin Scorsese, Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, Casinò (19959 di M. Scorsese - , Ray Danton - Agente speciale L.K. Operazione Re Mida (1967) di Jesus Franco - , Kirk Douglas - Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz -, Henry Fonda - L’ora della furia (1968) di Vincent McEveety -, Richard Harris - Camelot (1967) di Joshua Logan, Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein -, Charlton Heston - 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Hamlet (1996) di Kenneth Branagh -, Dustin Hoffman - Lenny (1974) di Bob Fosse -, Anthony Hopkins - Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi -, Rock Hudson - I due invincibili (1969) di Andrew V. McLagen -, Dean Jones - Tutti i mercoledì (1966) di Robert Ellis Miller -, Paul Newman - Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman - , Michael Pate - Il ritorno del pistolero (1966) di James Neilsen -, Gregory Peck - La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan -, Michel Piccoli - Diabolik (1968) di Mario Bava -, Jean Reno - I visitatori (1993) di Jean-Marie Poiré -, George Segal - Gioco senza fine -, Dick Shawn - Per favore, non toccate le vecchiette (1967) di Mel Brooks - , Robert Stack - Il più grande colpo del secolo (1967) di Jean Delannoy -, Sylvester Stallone - Rocky (1976) di John G. Avildsen, F.I.S.T. (1978) di Norman Jewison -, Benito Stefanelli - I giorni dell’ira (1967) di Tonino Valerii -, Donald Sutherland - Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini. A teatro, a partire dagli anni Sessanta, recita in decine di pièces e, dal decennio successivo, dirige varie opere ed opere liriche. In televisione appare anche in vari film tv - La maschera e il volto
(1965) di Flaminio Bollini, La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancha (1970) di Carlo Quartucci, Romanzo popolare italiano (1975) e Viaggio a Goldonia (1982) di Ugo Gregoretti, Fregoli (1981) di Paolo Cavara, Gli innocenti vanno all’estero (1983) di Luciano Salce, La bella Otero (1984) di José Maria Sanchez, Io a modo mio (1985) di Eros Macchi, Sogni e bisogni (1987) di Sergio Citti, Un figlio a metà (1992) e Un figlio a metà - Un anno dopo (1994) di Giorgio Capitani, Mai storie d’amore in cucina (2004) di G. Capitani e Fabio Jephcott, Il veterinario (2004) di J. M. Sanchez - ed in sceneggiati, serie e miniserie - I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, Il circolo Pickwick (19669 e Le tigri di Mompracem (1974) di Ugo Gregoretti, Il viaggio di Astolfo (1972) di Vito Molinari, Facciaffittasi (1987), Italian Restaurant (1994), Il signore della truffa (2011) di Luis Prieto, L’ultimo papa re (2013) di Luca Manfredi, Una pallottola nel cuore (2014-18). Nel 2018-19 ha partecipato a due puntate del programma documentaristico Ulisse - Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela, e ad una puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori di A. Angela.
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ericadrianleedesign · 7 years
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Franco Micalizzi - Italia A Mano Armata (Soundtrack Reissue)
Featuring original paintings by Sandro Symeoni.
Gatefold LP
Spettro (2017)
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perfettamentechic · 2 years
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27 febbraio … ricordiamo …
27 febbraio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #lynda
2015: Leonard Nimoy, Leonard Simon Nimoy, è stato un attore, regista e sceneggiatore statunitense.  (n. 1931)2015: Richard Bakalyan, attore statunitense.(n. 1931) 2011: Amparo Muñoz, nata Amparo Muñoz Quesada, attrice e modella spagnola.  (n. 1954) 2001: Sandro Merli, è stato un attore, regista teatrale, direttore artistico e insegnante italiano.  (n. 1931) 1998: J. T. Walsh, James Thomas Patrick…
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – Grande successo di pubblico e intense emozioni hanno connotato la serata conclusiva del “San Benedetto Film Festival” che si è tenuta sabato 20 luglio presso la splendida location della Palazzina Azzurra.
Una settimana di proiezioni cinematografiche, presentate da Carla Civardi, di notevole spessore artistico e culturale che hanno attirato moltissimi cinefili ma anche turisti e residenti incuriositi dai ricercati allestimenti, curati da Fabio Varese, che hanno caratterizzato le serate dal 15 al 20 luglio.
La kermesse cinematografica che, in questa edizione, si è rinnovata sotto molteplici aspetti, seguendo un mood, quello dell’inclusività, della ricerca di nuove visioni e poetiche cinematografiche provenienti da ogni parte del mondo, ha regalato momenti di profonda riflessione sul cinema come veicolo di diffusione dell’arte, di microcosmi culturali e identitari, di codici antropici, sociologici ed etici.
Tante personalità politiche intervenute alla serata finale tra cui Piero Celani, Vice Presidente del Consiglio Regionale, l’assessore Antonella Baiocchi, i consiglieri comunali Brunilde Crescenzi e Valerio Pignotti, in rappresentanza dell’autorità comunale che hanno sottolineato i positivi risvolti culturali e sociali che tale manifestazione esercita sul territorio e sulla regione, complimentandosi vivamente con il direttivo del San Benedetto Film Festival, composto dal Presidente Cosimo Guadalupi, Marco Trionfante, Olga Merli, Alfredo Amabili, Fabio Varese,  Giovanni Leanza, Luigi De Scrilli.
“Potrebbe essere un nuovo festival di Venezia! Perché no a San Benedetto?” Queste le parole entusiaste e ambiziose della dottoressa Antonella Baiocchi, Assessore alle Pari Opportunità del Comune, nota e apprezzata psicoterapeuta, criminologa e scrittrice.
Di respiro internazionale i premiati e di elevata qualità i prodotti audiovisivi selezionati, tanto che il nome della città di San Benedetto del Tronto è rimbalzato su varie testate giornalistiche nazionali ed estere, televisioni e web.
Di seguito, la lista dei premiati:
RISE OF A STAR di James Bort  – Miglior Regia, Migliore Sceneggiatura, Kathrine Deneuve – Migliore attrice non protagonista)
 BEAUTY di Nicola Abbatangelo (Miglior Cortometraggio, Miglior DoP).
FUORI CENTRO di Sandro Fabiani ( Miglior Lungometraggio – Daniela Toderi- Migliore Attrice non protagonista , Moris Sabbatini – Miglior Attore non protagonista, Miglior Lungometraggio Giuria Popolare).
FLORINDO E CARLOTTA – La vita segreta delle chiocciole di Rossella Bergo (Cristiano Neri – Miglior Attore protagonista – Miglior Cortometraggio Giuria Popolare).
PER SEMPRE di Alessio Di Cosimo (Lou Castel – Migliore Attore Cortometraggio).
LA FUGA di Nicola Zapparoli (Demetra Avincola – Migliore attrice protagonista).
THE STRATEGY OF THE PEKINGESE di Elio Quiroga ( Unax Ugalde – Migliore Attore protagonista Lungometraggio)
PREMI SPECIALI
IL SOLE SULLA PELLE di Massimo Bondielli – PREMIO “CINE-INCHIESTA”
LA VOCE DEL LUPO di Alberto Gelpi – “PREMIO SYBILA”
“Cresceremo esponenzialmente nei prossimi anni, dopo questo grande successo che ci incoraggia e per il quale abbiamo lavorato con passione e sacrificio. Lo faremo diventare il più grande evento delle Marche” dice il Direttore Artistico Marco Trionfante.
“Abbiamo analizzato oltre 130 prodotti audiovisivi, seguendo criteri strutturati e qualitativi di alto livello e condivisi dal mood del nostro festival e dalla mission che ci siamo imposti per poter essere quel valore aggiunto che manca nel panorama nazionale delle kermesse di questo genere” le parole della sceneggiatrice cinetelevisiva Olga Merli che insieme all’attore Alfredo Amabili ha coordinato la giuria di questa edizione.
Riscontri immediati e positivi stanno giungendo dall’Italia e dall’estero che spronano il nuovo direttivo a lavorare per la prossima edizione o per un eventuale spin off invernale che è in fase di valutazione.
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ericadrianleedesign · 7 years
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Franco Micalizzi - Napoli Violenta (Soundtrack Reissue)
Featuring Original painting by Sandro Symeoni
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Spettro (2017)
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perfettamentechic · 3 years
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27 febbraio … ricordiamo …
27 febbraio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2015: Leonard Nimoy, Leonard Simon Nimoy, è stato un attore, regista e sceneggiatore statunitense.  (n. 1931)2015: Richard Bakalyan, attore statunitense.(n. 1931) 2011: Amparo Muñoz, nata Amparo Muñoz Quesada, attrice e modella spagnola.  (n. 1954) 2001: Sandro Merli, è stato un attore, regista teatrale, direttore artistico e insegnante italiano.  (n. 1931) 1998: J. T. Walsh, James Thomas Patrick…
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – A pochi giorni dall’apertura ufficiale del “San Benedetto Film Fest” fervono i preparativi per la realizzazione dell’evento che, quest’anno, lo ricordiamo, ha avuto un record eccezionale di opere filmiche in concorso. Dopo l’innovazione che ha investito il direttivo alla guida della prestigiosa kermesse e che ha portato a caratterizzarla con un nuovo approccio e con prerogative altamente qualitative, si avvicina l’appuntamento con i finalisti dell’edizione 2019, patrocinata dal Comune di San Benedetto del Tronto.
L’autorevole riconoscimento si terrà da lunedì prossimo 15 al 20 luglio nella storica location della Palazzina Azzurra, che si vestirà del mood caratterizzante il Festival con una cura speciale e ricercata degli allestimenti, coordinata dal prezioso contributo dell’architetto Fabio Varese.
“Porteremo il cinema internazionale a San Benedetto del Tronto – sono le parole del direttore artistico Marco Trionfante– la città merita un Festival di altissimo livello che possa rappresentarla nel mondo. E’ stato svolto un grande lavoro di selezione su 130 prodotti audiovisivi, grazie ad una giuria altamente qualificata. In queste ore in molti paesi del mondo stanno condividendo il San Benedetto Film Fest. Con le produzione estere riusciamo a veicolare ovunque il nome della nostra città”.
Sulla stella linea, le dichiarazioni del presidente Cosimo Guadalupi che non nasconde grande soddisfazione per il trend in ascesa che la rassegna cinematografica sta mostrando, sottolineando quanta sinergia di intenti e grande impegno siano stati profusi in questa nuova edizione. “Stiamo pensando anche ad una sessione invernale del premio” è l’anticipazione.
Un team esperto, alle spalle del festival, ha fornito un significativo valore aggiunto alla kermesse, supportato dalla consulenza legale dell’avvocato Luigi De Scrilli, dall’Account Manager Giovanni Leanza, dal Public Relations Manager Benedetto Marinangeli insieme alla “TM Comunication” con Cristian Mecozzi che ha curato la parte grafica, il web master Antonio Fares e la collaborazione di Luciano Vesperini, Luca Capriotti e Filiberto Balena.
La Giuria tecnica selezionata e composta da una variegata e competente rappresentanza del panorama artistico, cinematografico e culturale del territorio nazionale ha valutato ben 130 prodotti audiovisivi, suddivisi tra cortometraggi e lungometraggi provenienti da ogni parte del mondo e rappresentanti di una miriade di micro e macrocosmi culturali e identitari, al fine di individuare percorsi e linguaggi comunicativi diversificati e inclusivi.
“Un lavoro –spiegano i coordinatori artistici Olga Merli e Alfredo Amabili– che ha prodotto momenti di profonda riflessione sul cinema come veicolo di diffusione dell’arte e di integrazione di codici antropici, sociologici ed artistici a livello internazionale. Nei prodotti presentati sono stati trattati diversi temi  a partire dall’ accoglienza per passare all’ inclusività fino ad arrivare alla cultura del mondo.
Si tratta di lavori estremamente interessanti che vantano anche la partecipazione di attori del calibro di Catherine Deneuve, Christopher Lambert, Maria Grazia Cucinotta. Il San Benedetto Film Fest, si riconferma, quindi una grande opportunità per la città e per il territorio in generale che potrà vantare un appuntamento imperdibile dal punto di vista artistico, sociale e culturale, che porterà la regione ad essere, di nuovo e con successo, sotto i riflettori nazionali ed internazionali”.
“Una iniziativa meravigliosa –è l’assessore Antonella Baiocchi che parla- che porta grazie a questo gruppo il nome di San Benedetto oltralpe. Inoltre alla conoscenza del pubblico sono presentati temi importanti che vanno oltre lo standard classico dei film. Con questo festival date voce alle persone che hanno cose da dire ed in una società che dà spazio solo ai numeri voi mettete in mostra le alternative. Una mentalità che dovrebbe essere una costante ed invece rappresenta un’eccezione”.
“Un festival –chiude la serie degli interventi la consigliera comunale Brunilde Crescenzi– che rappresenta un evento di grande qualità, una ricerca del particolare su temi di grande importanza. In questo modo si fa conoscere San Benedetto non solo per le sue bellezze naturali ma anche a livello culturale perché sviluppa la coscienza critica dei cittadini. Mi auguro che siano serate di grande successo”.
Dopo attenta e approfondita valutazione e analisi dei prodotti audiovisivi pervenuti, la Giuria ha decretato i nomi dei finalisti di respiro internazionale, le cui opere verranno proiettate nelle serate adibite all’evento, con doppia proiezione serale, con un cortometraggio seguito da un lungometraggio fino alla serata finale del 20 luglio con le autorevoli premiazioni dei cast tecnici ed artistici e la presenza delle autorità e dei giurati.
Da segnalare, inoltre, in questa edizione presentata da Carla Civardi, l’attivazione di nuovi premi, con il caratteristico e innovativo Premio “Sybila” – Miti e Leggende da tutto il mondo, dei premi alla “Miglior Regia”, “Miglior Sceneggiatura”, “Miglior DoP” e il Premio “Cine – Inchiesta” oltre a tutti gli altri già calendarizzati.
Questa la programmazione delle serate dal 15 al 20 luglio:
Lunedì 15 luglio 2019
“Per sempre”
Regia di Alessio di Cosimo
“The Forest”
Regia di Viktor Gasic
Martedì 16 Luglio 2019
“La fuga”
Regia di Nicola Zapparoli
“Il sole sulla pelle”
Regia di Massimo Bondielli
Mercoledì 17 Luglio
“Florindo e Carlotta”
Regia di Rossella Bergo
“Fuori Centro”
Regia di Sandro Fabiani
Giovedì 18 Luglio
“Beauty”
Regia di Nicola Abbatangelo
“The strategy of the Pekingese”
Regia di Elio Quiroga
Venerdì 19 Luglio 2019
“Rise of a Star”
Regia di James Bort
“La voce del Lupo”
Regia di Alberto Gelpi
Sabato 20 luglio
Premiazioni
Questa la giuria del San Benedetto Film Fest
Alfredo Amabili (Attore e regista)
Massimiliano Bartolini (Videomaker)
Marco Trionfante (Regista e attore)
Andrea Giancarli (Regista)
Andrea Borgomaneri (Regista)
Giuseppe Di Caro (Fotografo)
Olga Merli (Sceneggiatrice Cine-Televisiva)
Giovanni Leanza (Direttore di Produzione)
Fabio Varese (Cinefilo)
Micaela Marchetti (Produzioni TV)
Alessandra De Flaviis (Cinefila)
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tmnotizie · 7 years
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Nel piazzale della stazione, davanti ad un folto pubblico di appassionati, è stato presentato ieri sera il Grottammare Calcio che si appresta ad affrontare il suo undicesimo campionato (nono consecutivo) di Eccellenza, il massimo torneo regionale dilettantistico.
Chiamati dallo showman Sandro Avigliano (figlio di “Rico il capitano”, storico giocatore della Robur a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta), sono saliti sul palco dapprima le autorità, ossia il sindaco Enrico Piergallini (anche il padre Sandro ha giocato qualche partita con la squadra cittadina nel 1958-59) – che ha puntato sul fatto che “bisogna giocare con il cuore nelle gambe e con la testa nei piedi” per ottenere buoni risultati – e l’assessore allo Sport Manolo Olivieri, il quale invece – oltre al rituale “in bocca al lupo” – ha rimarcato l’impresa del maggio scorso, ossia la vittoria ai playout in trasferta, che rimarrà negli annali della società e della città intera. In assenza (giustificata) dell’amministratore delegato Carlo Mora, è stata poi la volta del presidente della società Luigi Merli che ha focalizzato l’attenzione sul nuovo corso della società: “da tre anni il nostro sodalizio sta tornando alle origini, ossia promuovere il calcio con pochi spiccioli ma con la grande passione di fare sport. Bisogna tornare ad attaccarsi al colore della maglia giocando con impegno, fair play e divertimento. Anche quest’anno affronteremo il campionato di Eccellenza con un budget da Seconda Categoria. Siamo dilettanti, bisogna guardare alla purezza dello sport, non dobbiamo correre dietro il professionismo”.
Terminati gli interventi delle autorità e dopo aver ricordato alcuni ex giocatori della Robur che in questi ultimi mesi ci hanno lasciato (Norge Rivosecchi, Valerio Tesei, Vincenzo Gioia e Raffaele Vespasiani), è stata la volta di Nicolò De Cesare, il capitano (105 presenze con il Grottammare), che via via ha chiamato sul palco tutti i suoi compagni di squadra spiegando per ognuno di loro le caratteristiche di gioco e l’età. Sono così saliti in rigoroso ordine alfabetico Wladimir Belleggia (arrivato in prestito in questi ultimi giorni dalla Fermana), Alessandro Beni, Andrea Cameli, Andrea Carminucci, Ernesto Casolla, Gianmarco Cocci, Ivan D’Angelo (dal Martinsicuro), Mattia Di Antonio, Michele Ioele, Gianmarco Iovannisci, Dario Ludovisi (finora per lui 74 reti in maglia biancoceleste con l’obiettivo di arrivare prima possibile a 100!), Daniele Massi, Daniele Orsini e Davide Paregiani (un trio di giovani in prestito dalla Sambenedettese), Cristian Pirozzi, Giuseppe Vagnoni, Daniele Valentini e Lorenzo Vespasiani. Assenti giustificati perché impegnati nel lavoro, Matteo Avellino e Francesco Liberati. Volutamente per ultimo è stato invitato a salire Davide Traini, centrocampista classe 1982: con le sue 276 presenze in maglia biancoceleste – e 35 reti all’attivo – è un po’ la chioccia della squadra. Debuttò a 17 anni in Seconda Categoria (17 aprile 1999, Grottammare – F.lli Orsini 4-0) e con la maglia della sua città ha scalato tutte le categorie arrivando fino alla Serie D; dopo alcuni anni in giro tra Marche e Abruzzo, con una puntata tra i professionisti nella Sambenedettese, lo scorso anno è tornato all’ovile con l’obiettivo di tagliare il nastro delle 300 presenze (oltre ad allenare una squadra della Scuola Calcio). La chiacchierata con Davide Traini è servita a Sandro Avigliano per presentare Claudio Virgili, amministratore delegato della Progetto Packing (dal 1992 imballaggio alimentare): da dieci anni lega il suo marchio al Grottammare Calcio e quando iniziò a collaborare con la società nel 2007-08 (lui che è stato anche un giocatore della Robur nella seconda metà degli anni Settanta), Davide Traini era il trascinatore di quella squadra che con un po’ di convinzione in più avrebbe potuto addirittura vincere il campionato e salire in Serie C2: le sue reti (12) contribuirono – con quelle di Andrea Bucchi (fratello di Cristian, oggi allenatore del Sassuolo) – a raggiungere i playoff promozione, ma la corsa si fermò contro la Renato Curi Angolana. Di fatto, quello rimane comunque il più bel campionato del Grottammare degli ultimi trent’anni. La squadra, costruita in corsa dal ds Pino Aniello ed allenata da Domenico Izzotti con il solito obiettivo della salvezza, esprimeva un gioco arioso e bello da vedere che in ogni partita concedeva poco agli avversari e creava tantissime occasioni da rete. Gridano ancora vendetta i sei punti persi nelle due partite contro l’ultima classificata, il Cologna Paese: il Grottammare arrivò quinto a 56 punti, la Sangiustese vinse il campionato con 61 punti…
Tornando alla presentazione, dopo il blocco dei giocatori è stata illustrata la nuova maglia fornita dall’azienda bergamasca Acerbis (presente sul mercato dal 1973) che da quest’anno sarà il fornitore ufficiale del materiale da gioco. Poi è stata la volta dello staff tecnico della prima squadra: Giuseppe Cocci (direttore sportivo), Manolo Manoni (allenatore), Fabrizio Deogratias (allenatore dei portieri), Massimo Mariotti (preparatore atletico), Gianni Baggio (massaggiatore), Danilo Massi (addetto all’arbitro), Gianni Piunti (segretario), Andrea Angelozzi (responsabile comunicazione), il dr. Gino Orsolini (medico sociale), il dr. Marcello Rivosecchi (vice presidente nonché figlio del dr. Giorgio tra i fautori della rinascita della Robur nel 1945 e fac-totum della società per tantissimi anni) e Paolo Beni (storica bandiera della Sambenedettese con le sue 415 presenze in maglia rossoblu, dallo scorso campionato supervisore di tutte le squadre). Il mister Manolo Manoni, artefice della salvezza dello scorso anno, dall’alto della sua lunga esperienza da calciatore formatasi in tanti campi della Serie C (Ascoli, Tolentino, Turris, Maceratese, Fano, Fiorenzuola, Ragusa, Isernia, Latina, Taranto, Ternana, Vastese, Scafatese, Sansovino, Entella Chiavari e Brindisi le sue squadre), ha voluto ribadire che “quest’anno ci sono le condizioni per fare un buon campionato, sono contento di come i miei giocatori si stanno preparando e sono convinto che, se il pubblico ci seguirà, ci divertiremo molto”. Dopo l’intervento di Paolo Beni (“a 80 anni sono risceso in campo per aiutare una società seria con un bel progetto a lungo termine”), con un rush finale vengono presentati i quadri tecnici del settore giovanile, dal responsabile Diego Talamonti (assente giustificato) agli allenatori Paolo Napoletani (Juniores), Ludovico Capriotti (Allievi), Valeriano Fausti (Giovanissimi), Fabio Massaroni (Esordienti) e Pierpaolo Amatucci (preparatore dei portieri), fino ai tecnici della Scuola Calcio (che ripartirà il prossimo 4 settembre, chi vuole può prendere informazioni in segreteria – presso lo stadio “F. Pirani” – tutti i pomeriggi): Ausonio Assenti, Gianluca Capriotti, Gianni Franco e Davide Traini. In chiusura, un doveroso ringraziamento è stato fatto a tutti coloro che volontariamente aiutano la società ad andare avanti: Gianni Bruni, Gianni Cameli, Domenico Catasta, Maria Grazia De Maria, Antonio Dinicoladonato, Sandro Fiori, Luca Lanciotti, Marino Luciani, Giancarlo Menzietti, Venanzo Rammella, Tonino Romandini, Rolla Safi, Attilio Tombolini, Giovanni Traini e l’insostituibile Nerina Michelangeli.
Dopo 45 minuti di presentazione, il “secondo tempo” della riuscitissima Festa del Quartiere Stazione è stato appannaggio del gruppo Vili Maschi con il tributo a Rino Gaetano. E, parafrasando il geniale cantautore crotonese purtroppo scomparso troppo presto, da oggi ci auguriamo che per il Grottammare Calcio il “cielo sia sempre più blu”.
  Michele Rossi
  Testo © dell’Autore e dell’Editore
Nella foto © di Enrico Tassotti, Claudio Virgili di Progetto Packing mostra la nuova maglia di gioco
The post Sulle note di Rino Gaetano, presentato ieri il Grottammare Calcio appeared first on TM notizie - ultime notizie di OGGI, cronaca, sport.
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tmnotizie · 7 years
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Il Grottammare Calcio si presenta alla città e lo fa in maniera spensierata nell’ambito della XV Festa del Quartiere Stazione: mercoledì 16 agosto, infatti, alle ore 20:30 – prima del via ufficiale della festa con il concerto del gruppo Vili Maschi, ossia il tributo a Rino Gaetano – i giocatori della prima squadra e della Juniores, assieme allo staff tecnico e ai dirigenti, saliranno sul palco per essere presentati ai tifosi dallo showman Sandro Avigliano, figlio di quell’Enrico Avigliano che è stato uno dei pionieri del calcio a Grottammare con la Robur, dal Dopoguerra fino alla metà degli anni Cinquanta.
Inizia così ufficialmente una nuova avventura della squadra del presidente Luigi Merli, alla sua undicesima partecipazione (nona consecutiva) nel campionato di Eccellenza: «dopo la “paura” del maggio scorso, siamo pronti a ripartire con gli stessi obiettivi degli ultimi anni, ossia salvaguardare la categoria e valorizzare i giovani, possibilmente del nostro vivaio» ci ha confidato il direttore sportivo Giuseppe Cocci.
E se per il mitico Rino Gaetano “mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone”, il mister Manolo Manoni – riconfermatissimo dopo la salvezza conquistata la scorsa stagione, contro ogni pronostico, ai playout in quel di Fossombrone – è invece convinto di fare un buon campionato, raggiungendo la salvezza anzi tempo, puntando magari ai playoff come ciliegina sulla torta.
L’evento in piazza sarà anche l’occasione per ricordare un altro ex giocatore della Robur scomparso qualche giorno fa, ossia Raffaele Vespasiani, arcigno difensore protagonista della sciagurata stagione 1958-59, l’ultima prima del “default” di sei anni per mancanza del campo di gioco (infatti la Robur ricominciò a giocare dal campionato 1965-66).
Gli sportivi e la cittadinanza tutta sono quindi invitati mercoledì 16 agosto, alle ore 20:30, nel piazzale della Stazione per far sentire il proprio calore e la propria vicinanza ai ragazzi che andranno a vestire la gloriosa casacca biancoceleste.
Michele Rossi
Testo © dell’Autore e dell’Editore
Nella foto, Enrico (a sinistra) e Sandro Avigliano
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