Gente che sta male che ripudia altra gente che sta male di altra etnia che applaude l'arrivo di un politico ripugnante che trae profitto e voti da gente che sta male migliorando sensibilmente la sua condizione di vita.
Come Lady Gaga e Kim Kardashian. Ho una malattia cronica, di quelle infide autoimmuni che a periodi stanno silenti e poi si riacutizzano all’improvviso e nessuno sa bene che cazzo fare di preciso. Di quelle che, quando stai veramente male, vivi perennemente sotto un tir per il dolore e la stanchezza.
Inoltre, per aggiungere danno alla beffa, è una di quelle malattie invisibili dall’esterno per cui normalmente la gente pensa, quando va bene, che tu stia esagerando, quando va male, che tu te la stia inventando.
Solo che io non sono Lady Gaga e quindi l’empatia sta a zero ed è tutto molto meno fashion. Però (dato che bisogna sempre guardare il lato positivo) non sono neanche Kim Kardashian, e per fortuna, altrimenti altro che empatia, oltre alla malattia sberloni a gogo!
Da giugno dell’anno scorso fino a fine febbraio di quest’anno è andata male assai e, nonostante antifiammatori prima e bombe di cortisone poi (con tutti gli effetti collaterali del caso, fra cui dolori muscolari allucinanti), non ne sono uscita. Da novembre a marzo poi sono stata così male da dover vivere da reclusa in casa mia.
Alla fine lo specialista ha deciso che era ora di (testuali parole) “passare alle armi pesanti” e cominciare una terapia a base di infusioni di immunosoppressori da effettuare periodicamente in ospedale. Questa terapia, che mi ha fatto stare bene nel giro di un mese ed eliminare completamente il dannato cortisone nel giro di due, ha però il piccolo effetto collaterale di abbassare le difese immunitarie rendendo più facili complicanze quali (esempio mica tanto a caso) la polmonite in caso di infezione alle vie respiratorie.
Questo mi diceva il medico mentre, a metà marzo, mi raccomandava caldamente di rimanermene chiusa in casa perchè (di nuovo testuali parole) “data la sua immunosoppressione sono altamente probabili le complicanze polmonari del COVID-19”.
Conclusione: sono murata viva fra quattro mura da novembre 2019.
Ieri sera io e Figlia N.1 abbiamo udito casualmente una frase che ci ha fatto accapponare il WTF.
Rainews 24, notizie dal mondo, a un certo punto il cronista usa la frase TURISTI CICCIONI.
L’ultima volta che ho sentito usare questo aggettivo fuori da una fiction italiana è stato in terza elementare e come al solito era Filippo che dava fondo al suo vocabolario di insulti composto da tre parole (le altre erano sciemo e mertoso).
Cerco di dare un senso a quanto udito uscire dalle labbra di un adulto laureato in scienze della comunicazione e impiegato presso un servizio pubblico, finché il ‘servizio’ non si articola e salta fuori la connessione.
Gli asinelli.
Gli asinelli di un isola greca che vengono sfruttati e picchiati e affamati e assetati dai proprietari che li costringono a portare a dorso i turisti dal porto fin sulla cima di un monte.
E qua capisco che il mondo funziona per convenienti priorità selettive.
Ok beauty comes in all shapes and sizes e guai a non usare un aggettivo che non sia positivo in forma superlativa pena editto bulgaro giornalistico ma ciccioni (e forse persino un po’ schifosi lardosi sudati puzzolenti) se ci sta un animale maltrattato di mezzo.
Allora ho stilato una lista delle caratteristiche percepite dai servizi di informazione (analogici e digitali) come positive di quei soggetti che hanno la sfortuna di finire in un servizio giornalistico e grazie al rate assegnato sarà possibile calcolare con una semplice equazione se questi siano meritevoli di appoggio o di lapidazione.
ANIMALI - rate di 10
Gli animali vincono su tutti e se sono cuccioli il punteggio raddoppia a 20.
BAMBINI - rate di 8
I bambini sono leggermente meno innocenti degli animali ma hanno un +3 se c’è foto di loro sorridenti o addirittura si va direttamente a triplicare a 24 se la foto è del loro peluche sull’asfalto o in mezzo alle macerie.
LGBTQQIA - rate di 6
Siccome fino a ieri erano merde pervertite pedofile, oggi Nobel pure se gestiscono con responsabilità l’alzata/abbassata della tavoletta del cesso.
DONNE - rate di 4
L’altroieri non si toccavano nemmeno con un fiore, ieri erano dietro a ogni grande uomo, oggi riparano le Y in X a tutti gli uomini che toccano.
DISABILI - rate di 2
Poverini ma un po’ se ne approfittano con la storia dei parcheggi.
Naturalmente sono possibili varie combinazioni: un bambino disabile con un gattino in braccio (rate 30) varrà molto di più di una lesbica scienziata (10) soprattutto poiché quest’ultima potrebbe avere un potente malus di -42 perché fa vivisezione su topi (-10) femmine (-4) gravide (-28), raddoppiato se la sperimentazione è sui vaccini.
In questo caso il servizio giornalistico la potrà descrivere tranquillamente come una troia leccapassere femminista senza destare sconcerto negli ascoltatori.
Divertitevi anche voi ad allietarvi la giornata con le infinite combinazioni con le quali il giornalismo stivalico strizza l’occhio con precisione e convenienza a quella parte di usufruitori più numerosa. Io dal divertimento ci sto morendo.
Ricordate di CONTARE PIANO, come raccomandato da @matermorbi , da NON TE L’HA CHIESTO NESSUNO a SONO UNA FACCIA DI MERDA.
Quando state per fare un commento che può offendere o mettere in imbarazzo qualcuno, ricordatevi prima di contare da NON TE L'HA CHIESTO NESSUNO a SONO UNA FACCIA DI MERDA.