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#Roberto Faenza
gatutor · 2 months
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Claudine Auger-Lino Capolicchio "Escalation" 1968, de Roberto Faenza.
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willwriteforruns · 2 years
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Edward Holcroft as Edward Ramberg in the trailer for Hill of Vision (2022)
also featuring: Laura Haddock, Elisa Lasowski, and Jake Donald-Crookes
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3080ti · 2 years
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Copkiller (1983), dir. Roberto Faenza
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electronicsurrogate · 2 years
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Order of Death (Roberto Faenza, 1983)
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falsenote · 2 years
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Copkiller (1983)
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elpodermediagroup · 1 year
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Laura Pausini, nombrada Persona del Año 2023 por la Academia Latina de la Grabación
La artista italiana Laura Pausini ha sido nombrada Persona del Año 2023 por la Academia Latina de la Grabación en reconocimiento a una carrera “multifacética y multilingüe“, informó la entidad este miércoles. “Su compromiso continuo de apoyar las causas de justicia social que están cerca de su corazón, incluidas la igualdad para las mujeres y las personas LGBTQ+ y el hambre en el mundo”, es una…
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#tobyregbo #tobyregbofans #reign #reignfrancis #frary #thelastkingdom #aethelred #imedici3 #tommasoperuzzi #adiscoveryofwitches #jackblackfriars #chivalry #platform7 #mrnobody #somedaythispainwillbeusefultoyou #uwantme2killhim #pinballmovie #fantasticbeasts2 #finalfantasyxiv #thediofieldchronicle #kineticvibe #dreamitcon #sasnakcity #germancomiccon #mcmcomicconlondon #fantasybasel #polymanga #nevastalgia #englishactors #tobyregboblog
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aroomwithspace · 2 years
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Lucia Bosé (1931-2020) by Truus, Bob & Jan too! Italian postcard by Bromofoto, Milano, no. 270. Today, 23 March 2020, Italian actress Lucia Bosé passed away in Brieva, Spain. She died of pneumonia caused by the coronavirus. Bosé was famous for her films from the 1950s with a.o. Giuseppe De Santis and Michelangelo Antonioni. In the same years and after she also worked with other famous directors such as Juan Bardem, Luis Buñuel, the Taviani brothers, Liliane Cavani, Francesco Rosi, and Ferzan Özpetek. Lucie Bosé was 89. Lucia Bosè was born Lucia Borloni in Milan, Italy in 1931. She comes from a peasant and working-class family and began to work at the age of twelve years. She was first a messenger for a law firm, later a clerk in Milan's fine pastry shop Galli. In 1947 she participated in the first Miss Italy pageant, where she was able to win against competitors like Gianna Maria Canale, Eleonora Rossi Drago, and Gina Lollobrigida. Had Giuseppe De Santis still preferred Silvana Mangano for Riso amaro/Bitter Rice (1949), he chose Bosè for his next film, Non c'è pace tra gli ulivi/No peace among the olive trees (Giuseppe De Santis, 1950), a typical Neorealist film about a poor shepherd (Raf Vallone) who tries steal back his sheep stolen from him while he was at war. In the same year, Bosé starred opposite Massimo Girotti in the well-to-do set, modernist crime story and drama Cronaca di un amore/Story of a love affair (Michelangelo Antonioni, 1950). It was Antonioni's first full length feature film, about an adulterous couple plotting to kill her husband. Numerous screen engagements followed. Antonioni cast her again in La signora senza camelie/The Lady Without Camelias (Michelangelo Antonioni, 1953) about a newly discovered starlet and her experiences in the Italian cinema. Juan Bardem cast her in Muerte di un ciclista/Death of a Cyclist (1955) about an adulterous couple that runs over a cyclist and leaves him to die. Bosé also acted in Francesco Maselli's debut Gli sbandati/The Abandoned (1955) and Luis Buñuel's Cela s'appelle l'aurore/That Is the Dawn (1956). In 1955 Lucia Bosè married Luis Miguel Dominguín, a five years older, popular Spanish bullfighter and occasional actor. From the marriage, which ended in divorce in 1967, sprang three children, two of whom - Paola Dominguin and Miguel Bosé - are also active as actors. Luchino Visconti was godfather to her son Miguel, Pablo Picasso to her daughter Paola. At the time, Lucia Bosè lived in Spain and put her career on halt, except for a sporadic appearance in Le testament d'Orphée/Testament of Orpheus (Jean Cocteau, 1959). In 1968 Bosé returned to film acting after almost a ten-year break and worked first in Spain and afterward in Italy. There she worked among others in Federico Fellini's Satyricon (1969), the Taviani Brothers' Sotto il segno dello scorpione/Under the Sign of Scorpio (1969), and Liliana Cavani's L'ospite/The Guest (1972). Other interesting films with her were Nathalie Granger (Marguerite Duras, 1972), Lumière (Jeanne Moreau, 1976) and Violanta (Daniel Schmid, 1977). After 1978, she acted significantly less but remained active, also on television. She had memorable film performances in Cronaca di una morte annunciata/Chronicle of a Death Foretold (Francesco Rosi, 1987) starring Rupert Everett, El niño de la Luna/Moon Child (Agustí Villaronga, 1989), Harem suaré/Harem (Ferzan Özpetek, 1999) and I vicerè/The Viceroy (Roberto Faenza, 2007). Her most recent screen appearance was in Alfonsina y el mar/One more time (Pablo Benedetti, David Sordella, 2013), as an 80-year-old actress who returns to the small Chilean town of her youth to fulfill her father's dream of creating a TV channel in a place which has never known television. Sources: CinéArtistes (French), Wikipedia (German, English, and Italian) and IMDb. https://flic.kr/p/2iH3q9T
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pollicinor · 1 year
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Come è andata? «Che a 18 anni sono scappato da Torino. L’ho sempre odiata». Perché? «È troppo fredda, almeno lo era allora e poi era cupa e repressiva. La mattina, quando uscivo da via Amendola per andare al San Giuseppe, soffrivo per il freddo cane. Me lo ricordo bene, lo sento ancora. Ma da quando sono qui per girare il film sono rimasto colpito da qualcosa che non avrei immaginato: la quantità di ragazzini, a migliaia, che animano la città. Roma non è così, la gente in giro la sera è più adulta».
Dall’intervista "Roberto Faenza: 'Ho lasciato Torino, la odiavo perché fredda e cupa. Ora è una città straordinaria'" di Francesca Bolino
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noteverticali · 2 years
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Hill of Vision: Roberto Faenza racconta la storia del Nobel Mario Capecchi
Hill of Vision: Roberto Faenza racconta la storia del Nobel Mario Capecchi
La straordinaria storia vera di un bambino vagabondo diventato Premio Nobel per la medicina. Un film ricco di speranza, un invito a credere in se stessi. Si tratta di Hill of Vision, la nuova pellicola diretta da Roberto Faenza che vede un cast internazionale tra cui spiccano Laura Haddock, Edward Holcroft, Elisa Lasowski, Rosa Diletta Rossi con la partecipazione di Francesco Montanari. Il film è…
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lamilanomagazine · 2 months
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ScrittuRa Festival Ravenna: inizia l'undicesima edizione per la festa della letteratura
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ScrittuRa Festival Ravenna: inizia l'undicesima edizione per la festa della letteratura. Torna per la sua undicesima edizione ScrittuRa Festival, la festa dei libri e dei lettori curata da Matteo Cavezzali, che si svolgerà in dieci comuni della provincia di Ravenna dal 15 aprile al 28 maggio con scrittori di fama nazionale e internazionale coinvolti in incontri con il pubblico e spettacoli, tutti ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti). Gli appuntamenti attraverseranno diversi percorsi tematici, dalla letteratura alla saggistica, per esplorare aspetti del nostro presente dal cambiamento climatico all'intelligenza artificiale, dalla fascinazione per il male alla "bellezza come salvezza del mondo", come scriveva Dostoevskij. "Undici edizioni di ScrittuRa Festival, – afferma l'assessore alla cultura Fabio Sbaraglia – che hanno segnato anno dopo anno un interesse e affezione del pubblico sempre crescenti, testimoniano la passione e l'impegno che associazione Onnivoro da sempre mette in campo nella sua organizzazione. Un appuntamento ormai fisso che richiama centinaia di persone in un contesto informale e denso di contenuti che nel tempo si sono costantemente arricchiti, allargando le collaborazioni, ma mantenendo sempre forte uno sguardo attento sul presente. Un momento importante di confronto su ciò che caratterizza il nostro tempo, direttamente a contatto con chi tutti i giorni lo racconta e lo indaga attraverso la scrittura". "È un grande piacere poter partecipare a questo progetto – dichiara il sindaco di Faenza, Massimo Isola –. Da anni eravamo al lavoro per trovare una collaborazione con l'evento, diventato punto di riferimento dell'offerta culturale romagnola. A Faenza da anni proponiamo molte manifestazioni culturali e tra queste anche quelle legate alla divulgazione della letteratura attraverso incontri con autori sia nella nostra biblioteca che in tanti altri luoghi della città. Partecipando a questo Festival la nostra città compie un passo avanti ritenendo che l'evento non può che crescere. Sono lieto dei temi che verranno affrontati negli incontri faentini che andranno dal cambiamento climatico ai temi legati alla storia, argomenti di grande attualità e che non mancheranno di proporre riflessioni interessanti". Ad aprire il festival sarà il 15 aprile al teatro Goldoni di Bagnacavallo uno degli autori più letti e amati d'Italia: Antonio Manzini. Il papà del vicequestore Rocco Schiavone sarà sul palco alle 18 assieme a Matteo Cavezzali. Al centro di ScrittuRa come sempre la grande letteratura con la premio Strega Helena Janeczek, Ben Lerner, Francesca Giannone, il cui romanzo "La portalettere" è stato il libro più letto in Italia quest'anno, e ancora Romana Petri, Daniele Mencarelli, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Eraldo Baldini, e molti altri. Nei giorni del festival sarà consegnato a Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura 2023, l'Alloro di Dante di Rinascimento Poetico e del Centro Dantesco. Si parlerà di classici come Kafka raccontato da Mauro Covacich e Baudelaire da Antonio Castronuovo, delle figure femminili dell'Iliade con Marilù Oliva e di miti greci con Matteo Nucci. Sarà al centro anche la storia moderna e contemporanea con i criminali nazisti raccontati da Antonio Iovane, la resistenza e Iris Versari narrati da Nicoletta Verna, il Messico di Pancho Villa con Pino Cacucci e la trafila garibaldina con Roberto Balzani. In questa edizione, a un anno dalla alluvione, saranno al centro anche i temi ambientali con Vincenzo Levizzani, direttore dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr, che parlerà di come funzionano le piogge e di cambiamento climatico. Massimo Polidoro invece che ci porterà a conoscere le meraviglie dell'universo e della natura dell'ultima lezione di Piero Angela. Ci saranno inoltre incontri sull'editoria con Giorgio Zanchini di Quante Storie di Rai3 e con "Operazione Bestseller, dietro le quinte di un successo editoriale" con Valentina Notarberardino. Si parlerà anche di temi contemporanei come le "parole" con Vera Gheno, il femminismo con Jennifer Guerra, gli USA alla vigilia delle elezioni con Francesco Costa, dall'Inghilterra arriverà Nello Cristianini, uno dei massimi esperti al mondo di Intelligenza Artificiale. Ci sarà spazio anche per l'ironia con la satira Luca Bottura e Luca Restivo di Radio2. Di arte moderna si parlerà con Jacopo Veneziani, Elena Loewenthal racconterà invece la storia avventurosa dell'ebraico, Giuseppe Plazzi e Alessandro Paolucci parleranno di neurologia, sogno e psichedelia, mentre la filosofa Lucrezia Ercoli terrà un incontro sulla fascinazione del male e del crimine e Luca Sommi sulla bellezza. A ScrittuRa debutterà l'anteprima di "Pop Artusi" uno spettacolo sulla cultura gastronomica italiana con Niccolò Califano, reduce dall'ultima edizione di Masterchef, e Matteo Cavezzali. Infine ci saranno incontri pensati per i ragazzi con grandi autori per giovani e giovanissimi con Gianumberto Accinelli sulla natura, Davide Morosinotto, Lidia Traversi, Alessia Canducci e Veronica Truttero. ScrittuRa Festival è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Ravenna, Lugo, Faenza, Bagnacavallo, Fusignano e Cotignola e del sostegno di APT e del Centro per il Libro e la Lettura con la sponsorizzazione di Fondazione Cassa di Risparmio e Fondazione del Monte di Lugo, Fondazione Del Monte, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0 e Faventia Sales. Il programma completo è consultabile su www.scritturafestival.com... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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3080ti · 2 years
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Copkiller (1983), dir. Roberto Faenza
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paoloferrario · 2 months
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FOLLE D'AMORE. ALDA MERINI, di Roberto Faenza, con Laura Morante, Federico Cesari, 2024
scheda del film: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2024/03/Folle-dAmore-Alda-Merini-con-Laura-Morante-f01668cb-8e1c-4866-8899-0a57384e4579-ssi.html VIDEO SUL FILM reperibili in rete: https://tinyurl.com/mwdsk25e
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falsenote · 2 years
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Copkiller (1983)
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Folle d'amore, Laura Morante nella parte di Alda Merini
E’ l’Alda Merini poetessa, universale, elegante, fin bella, che parla la lingua senza tempo della ricerca d’amore, e non l’Alda Merini ‘pazza’, sguaiata, eccessiva, la protagonista di ‘Folle d’amore’ di Roberto Faenza, con Laura Morante, presentato oggi al Torino Film Festival e sui canali Rai nel prossimo febbraio. Una coproduzione di Rai Fiction con Jean Vigo Italia, girata a Torino con il…
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personal-reporter · 6 months
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Torino Film Festival 2023
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La 41esima edizione del Torino Film Festival si terrà nella città dei Savoia da venerdì 24 novembre a sabato 2 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano, con la direzione artistica di Steve Della Casa. Nel solco della scorsa edizione, l’immagine guida è stata affidata all’artista di fama internazionale Ugo Nespolo che si è ispirato ad uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, simbolo del cinema americano classico. A conferma della vocazione al dialogo con le eccellenze culturali del territorio, l’inaugurazione della 41esima edizione si terrà quest’anno alla Reggia di Venaria, uno dei siti culturali più visitati d’Italia, con ospite d’eccezione il maestro Pupi Avati e madrina della cerimonia sarà Catrinel Marlon. Si moltiplicano le occasioni di incontro e dialogo dei protagonisti del cinema con il pubblico, che vanno da Oliver Stone, che riceverà dal Museo Nazionale del Cinema il Premio Stella della Mole, a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Caterina Caselli e Paolo Conte, da Kyle Eastwood a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante. Il festival presenta o una selezione estremamente ricca che riflette sullo stato della produzione cinematografica contemporanea, tra cinema di ricerca e scritture di genere, maestri internazionali e giovani promesse, nelle diverse sezioni del festival, da quelle competitive (Concorso Lungometraggi, Documentario internazionale e italiano, Spazio Italia, Crazies) a quelle fuori concorso (Nuovimondi, Ritratti e paesaggi, TFLab, Il gioco della finzione. Nuovi sguardi argentini). Uno dei tratti distintivi della selezione è il ritorno della commedia, popolare e d’autore,. L’Italia si ritaglia uno spazio, con la presenza di ospiti prestigiosi impegnati anche in masterclass, il concorso documentari italiani allargato a 10 titoli per festeggiare un'annata particolarmente ricca, quello dei cortometraggi e dunque del cinema del futuro e due sottosezioni fuori concorso La prima volta e Ritratti e paesaggi, dedicate ad alcune tra le più interessanti opere prime della stagione e ad una serie di documentari per il grande pubblico. La 41esima edizione del Torino Film Festival presenta la prima retrospettiva integrale dedicata a Sergio Citti, che a si inserisce nella tradizione delle grandi retrospettive, e si rinnovano anche quest’anno le collaborazioni con Film Commission Torino Piemonte, Torinofilmlab e Torino Film Industry. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e della Giornata Mondiale contro l’AIDS (1 dicembre), il Torino Film Festival dedicherà due momenti di riflessione a questi temi attraverso gli interventi di Monica Guerritore, protagonista de I girasoli, esordio alla regia di Catrinel Marlon, e di Laura Morante, attrice ospite del Festival con il film Folle d’amore - Alda Merini di Roberto Faenza. Read the full article
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