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atomheartmagazine · 1 year
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“Anche No”, il nuovo singolo di Hot Ice
“Anche No”, il nuovo singolo di Hot Ice, rappresenta il ritorno al boom bap del rapper veneto. Per l’occasione, viene ristabilita la fruttuosa collaborazione con Nopius, già producer di altri brani di Hot Ice, tra cui “Cool”.
Proprio rispetto a “Cool”, si può notare una precisa linea diretta, fin dall’inizio. Il brano si apre con una citazione al suo precedente del 2020: “È come fare la spesa da Fresco&Vario, ma qua è tutto avariato e i commessi hanno te nel loro inventario”. Anche in questo caso, la batteria inizia dopo le prime 4 barre di rap.
Ma le affinità non finiscono qui: la tematica trattata si potrebbe considerare una variazione sul tema. Si tratta infatti di un sarcastico, pungente e deciso sfogo contro il panorama musicale del presente e del recente passato, alimentato dall’apparenza, dal denaro e – perché no? – dal trash.
Dal punto di vista compositivo e musicale, torna indispensabile l’utilizzo di potenti sample e la valorizzazione di cassa e rullante, oltre che del basso. Viene ripresa da “Immuni” la tecnica dello scratch in beatbox, magistralmente eseguito da Nopius e ulteriormente lavorato in una fase successiva.
Il ritornello invita indirettamente le persone a partecipare in modo attivo, creando un’atmosfera coinvolgente, specie in ottica live.
Le registrazioni di “Anche No” sono avvenute tra lo studio di Dj Dema a Treviso e lo studio di Nopius a Cessalto. I missaggi sono a opera di Nopius, in stretta sinergia con Hot Ice, e il master è stato affidato a Il Kele. La grafica di copertina, invece, è di JettOne, su fotografia di Alina Bragato.
Anche No – Il video ufficiale
Il brano è accompagnato da un videoclip ufficiale alla cui regia torna James D. Dawson, già ingaggiato per i video di “Cool”, “Sopra al limite” e “Re nell’oblio”.
Lo storyboard principale, in linea con la tematica ed il testo, vede Hot Ice, triplicato in post-produzione, giudice di alcuni provini di presunti artisti alquanto “cringe” (con un divertente twist nel finale).
youtube
Le locations utilizzate sono l’Altera Skate Park di Montebelluna (per gentile concessione di Giacomo Perinotto) e il CSO Django di Treviso (grazie alla collaborazione di Lorenzo “Dj Dema” Demagistris e Ruggero Sorci).
Preziosissimi risultano i contributi degli attori coinvolti nel video di “Anche No”, ovvero (in ordine alfabetico per cognome): Pierandrea Agnini, Lucia Artesi, Eros Ceschin, Micaela Fontanot, Jessica Minatel, Arianna Morosin e Gilberto Ongaro. Immancabili le comparse provenienti dal mondo hip hop attorno ad Hot Ice: JettOne, Dj Dema, D.Mike e Giacomo Perinotto.
Chi è Hot Ice
Hot Ice – Giacomo Visintin, è un cantante rap e autore, membro del collettivo hip hop “Brain Smokerz”. Si è esibito (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Milano, Lecco, Roma e Trapani) in apertura a diversi artisti (tra cui Achille Lauro, Murubutu, Ensi, Inoki, E-Green, Kiave, Rayden, Lord Madness). Vanta anche collaborazioni con Rayden, Raige, Mastafive in “Cuore Amore Determinazione” e con i Jalisse, vincitori del Festival di Sanremo 1997, nel brano “4 Marzo”.
Ha partecipato a vari rap contest e concorsi canori con ottimi risultati (tra cui “1MNext 2022”, “Festival Pass 2022”, “Words War 2016”, “Vota le Voci 2014”, “Veneto Music Contest 2014”, “Trapani Pop Festival 2017” e “Tour Music Fest 2017”). L’ultimo progetto pubblicato, tra aprile e maggio, è un disco diviso in due parti “Atto I” e “Atto II“, distribuito da Zero Etichette. Precedentemente, Hot Ice ha pubblicato numerosi singoli, tra cui “Cool”, “Sopra al limite” e “Re nell’oblio”, e collaborazioni, come “La Compagnia dell’indie” e “Un bacio dato al vento”.
Ha realizzato il brano “Diversamente giovani”, presente all’interno della colonna sonora curata da Giovanni Errera per il film “Niente di serio” con Claudia Cardinale, Gianmarco Tognazzi, Nunzia Schiano, proiettato al Festival di Cannes 2018 fuori concorso per le distribuzioni europee. Nel 2019 ha intrapreso anche una collaborazione con la compagnia teatrale Streben Teatro per lo spettacolo teatral-musicale “La Rockstar”. Attualmente sta lavorando a vari progetti musicali e teatral-musicali, da solista o con altri artisti.
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carmelagabriele · 4 years
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Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” –
I valori della famiglia - 2^ Edizione. Scadenza 15/04/2021
L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” di Roma indice il Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” – I valori della famiglia 2^ Edizione, in onore del rag. Giovanni Leone, scomparso da alcuni anni (Manfredonia (FG) 20/05/1931 – Manfredonia (FG) 19/07/2011). Un premio voluto fortemente dall’Associazione per non lasciare nel dimenticatoio un “uomo di grande spessore culturale”, ricco di  una rara nobiltà d’animo, distintosi per l’impegno e l’ardore messi nel suo lavoro di impiegato postale, ma soprattutto per la forte sete di conoscenza che l’ha portato a studiare sempre libri di svariate discipline, costruendosi in casa un’enorme biblioteca, ed il senso di sacrificio, amore per la famiglia che l’ha accompagnato fin da giovanissimo, dandogli la forza di vincere ogni battaglia esistenziale. Giovanni Leone, un piccolo “eroe della quotidianità” amato da tutti nella sua città per il suo altruismo e spirito di solidarietà, l’attaccamento appassionato ad ideali e principi morali ed al suo nucleo famigliare, di cui andava fiero. Ecco perché abbiamo voluto sottolineare il tema “I valori della famiglia”, ritenendolo il motore principale di questo uomo che ha lasciato tanto interiormente a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o averlo vicino.
Il premio è suddiviso in Due sezioni ed è aperto ad autori italiani e stranieri. Età minima autori per partecipare 18 anni; età massima nessun limite. Per ciascuna sezione si può aderire con opere già premiate o non ancora in altri premi letterari.
Sezione A) Poesia e Videopoesia a tema “I valori della famiglia”: si può partecipare con poesie edite o inedite in lingua italiana o in vernacolo con traduzione a tema “I valori della famiglia”. In più si possono inviare Videopoesie sempre sulla stessa tematica. Il numero massimo di opere da inviare è di tre. Sono ammessi anche libri editi di poesia o e-book e raccolte poetiche inedite. Nessun limite di lunghezza per gli elaborati. N.B. È possibile inviare illustrazione o dipinto di propria creazione con annessa breve poesia o piccola raccolta poetica, in questo caso allegare copia opera artistica in formato jpeg 13 x18.
Sezione B) Narrativa e Teatro a tema “I valori della famiglia”: si può partecipare con racconti, romanzi, fiabe, saggi e testi teatrali editi o inediti con tema “I valori della famiglia”, in larga misura opere che trattino qualsiasi situazione e sentimento legato alla famiglia. Nel genere testi teatrali, precisiamo che oltre a commedie e tragedie, sono ammessi per la partecipazione monologhi, corti teatrali e brevi sceneggiature. Il numero massimo di opere da inviare è di tre. Si possono inviare anche e-book. Nessun limite di lunghezza per gli elaborati. N.B. È possibile inviare illustrazione o dipinto di propria creazione con annesso racconto breve o monologo, in questo caso allegare copia opera artistica in formato jpeg 13 x18.
Art. 1: Per tutte le sezioni gli elaborati devono essere spediti obbligatoriamente ed esclusivamente per e- mail in formato Doc, Rtf o Pdf in due copie, di cui una anonima e l’altra firmata in calce con annessi la scheda di iscrizione completa di dichiarazione sulla privacy, breve curriculum vitae o biografia e fotocopia versamento della quota di adesione su Postepay. Il tutto va spedito a: [email protected] per il vaglio della Giuria esterna.
Nell’oggetto dell’e-mail inviata con elaborati scrivere sempre: “Partecipazione Premio letterario “Memorial Giovanni Leone” I valori della famiglia 2^ Ed.”
N.B. Solo per chi fosse poco pratico di internet o non in possesso di indirizzo personale di posta elettronica, potrà chiedere alla segreteria dell’Associazione la cortesia di scannerizzare le opere, inviando materiale al concorso soltanto in forma cartacea nelle copie richieste.
Art. 2: Si può partecipare ad Una o a Tutte e Due le sezioni.
La quota di partecipazione a copertura di spese di segreteria è di:
-          10 euro per Una sola sezione, inviando massimo 3 elaborati;  
-          15 euro se si partecipa a Due sezioni, inviando un massimo di 3 elaborati a sezione (ossia 6 opere totali).
Modalità di versamento quota di partecipazione tramite carta Postepay indicando le seguenti coordinate:
numero carta: 5333 1710 4875 7252
beneficiario: Carmela Gabriele
codice fiscale GBRCML77E71H926K
Il contributo richiesto per spese di segreteria tramite ricarica Postepay può essere effettuato in modo semplice presso sportelli di uffici postali e tabaccherie, e richiede a parte una minima spesa di commissione esclusa dalla quota di partecipazione, ossia 1 euro o 2 euro.
Art. 3: Le opere devono pervenire tramite indirizzo di posta elettronica entro e non oltre il 15 Aprile 2021, data di scadenza Premio.
Per chi eventualmente non fosse capace di usare internet o sfornito di indirizzo di posta elettronica, invece, il materiale, dopo aver parlato con la segreteria, va spedito tramite posta raccomandata a:
Dr.ssa Carmela Gabriele, Presidente Ass. Luce dell'Arte,
via dei gelsi, n. 5 – 00171, Roma, (Rm).
Tutte le opere che giungeranno non attenendosi al regolamento, verranno scartate e non saranno più restituite.
Art. 4: A giudicare le opere sarà una Giuria di Qualità, composta da membri del mondo culturale, che conferirà premi ai primi Tre per sezione ed un Premio Assoluto della Critica. Inoltre ci saranno un Premio Miglior Giovane Autore, Menzioni Speciali, consistenti in Medaglie, ed eventuali Diplomi d’Onore, consistenti in pergamene. Non sono previsti ex – equo. Tutti i partecipanti al Premio che ne faranno richiesta, riceveranno come riconoscimento via e-mail un Diploma di Merito personalizzato.
Art. 5: Saranno assegnati i seguenti premi per sezione:
Primo classificato: Grande Targa + Diploma di Merito
Secondo classificato: Targa + Diploma di Merito
Terzo classificato: Trofeo + Diploma di Merito
Premio Assoluto della Critica: Grande Medaglia o Targa + Diploma di Merito
Premio Miglior Giovane Autore: Grande Medaglia o Targa + Diploma di Merito
Menzione speciale: Medaglia + Diploma di Merito
Altri riconoscimenti: Diploma d’Onore
Art.6: I vincitori saranno contattati tempestivamente per e-mail e telefono. La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di Maggio 2021 dal vivo a Roma, in prestigiosa Sala eventi, di Sabato o Domenica, nel caso non ci siano problemi con la situazione particolare che stiamo vivendo col Coronavirus, altrimenti sarà fatta esclusivamente via web con video conferenza del Presidente Associazione e dei Giurati, che leggeranno opere dei vincitori e parleranno del Premio.
In quest’ultimo caso, i premi saranno spediti a casa dei vincitori con un loro minimo contributo spese. Ed inoltre ci sarà successivamente da parte dell’Associazione invito ad accoglierli tutti di persona in tempi tranquilli ed in una prossima manifestazione culturale, dando l’opportunità di presentare una loro opera al pubblico.
Invece, in caso di cerimonia di premiazione attuabile in Sala eventi a Roma, i premi vanno ritirati personalmente il giorno della premiazione, tramite delegato solamente in casi di grave impedimento fisico (malattia, invalidità) o motivi di lavoro. Se assenti i premiati, a casa saranno spediti a loro spese solo i diplomi.
Art. 7: Chi partecipa al Premio, accetta tutte le condizioni del presente Bando e le normative sulla privacy per il trattamento dati personali. Per richiesta di qualsiasi altra informazione, contattare il Presidente dell'associazione, la dott.ssa Carmela Gabriele, al seguente indirizzo e-mail: [email protected]. Recapito telefonico Ass. Luce dell'Arte: 3481184968.
Il sito da visitare è:
www.lucedellarte.altervista.org
Pagina Facebook Ass: Associazione culturale e     teatrale Luce dell’Arte
Pagina Facebook Premio:     Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone”
In fede,
Il Presidente dell'Ass.Luce dell'Arte,  
dr.ssa Carmela Gabriele
A tutti consiglio di fotocopiare e diffondere il seguente Bando per incrementare la partecipazione all'iniziativa culturale.
 Scheda di iscrizione da allegare:
Il/La sottoscritt _   _________________________________________                                                                        
Nato/a a _________________________________               il ________________
Residente a _________________________               Prov. ( _____ ) CAP. _______
Indirizzo __________________________________   n.___________
Nazionalità_________________________
e-mail ________________________________________
telefono fisso ___________________     cell.____________________
eventuale sito internet_________________________________________
Chiede di partecipare al Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” – I valori della famiglia 2^ Edizione  sezione/sezioni _________________________________
Titolo dell’opera/delle opere con cui partecipa ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ che dichiaro essere frutto del mio ingegno.
Autorizzo all'uso dei dati personali al solo fine del Premio.
SI (barrare sul consenso)
Luogo e data ________________________________________
Firma ___________________________
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carmy77 · 4 years
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Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” –
I valori della famiglia - 2^ Edizione. Scadenza 15/04/2021
L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” di Roma indice il Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” – I valori della famiglia 2^ Edizione, in onore del rag. Giovanni Leone, scomparso da alcuni anni (Manfredonia (FG) 20/05/1931 – Manfredonia (FG) 19/07/2011). Un premio voluto fortemente dall’Associazione per non lasciare nel dimenticatoio un “uomo di grande spessore culturale”, ricco di  una rara nobiltà d’animo, distintosi per l’impegno e l’ardore messi nel suo lavoro di impiegato postale, ma soprattutto per la forte sete di conoscenza che l’ha portato a studiare sempre libri di svariate discipline, costruendosi in casa un’enorme biblioteca, ed il senso di sacrificio, amore per la famiglia che l’ha accompagnato fin da giovanissimo, dandogli la forza di vincere ogni battaglia esistenziale. Giovanni Leone, un piccolo “eroe della quotidianità” amato da tutti nella sua città per il suo altruismo e spirito di solidarietà, l’attaccamento appassionato ad ideali e principi morali ed al suo nucleo famigliare, di cui andava fiero. Ecco perché abbiamo voluto sottolineare il tema “I valori della famiglia”, ritenendolo il motore principale di questo uomo che ha lasciato tanto interiormente a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o averlo vicino.
Il premio è suddiviso in Due sezioni ed è aperto ad autori italiani e stranieri. Età minima autori per partecipare 18 anni; età massima nessun limite. Per ciascuna sezione si può aderire con opere già premiate o non ancora in altri premi letterari.
Sezione A) Poesia e Videopoesia a tema “I valori della famiglia”: si può partecipare con poesie edite o inedite in lingua italiana o in vernacolo con traduzione a tema “I valori della famiglia”. In più si possono inviare Videopoesie sempre sulla stessa tematica. Il numero massimo di opere da inviare è di tre. Sono ammessi anche libri editi di poesia o e-book e raccolte poetiche inedite. Nessun limite di lunghezza per gli elaborati. N.B. È possibile inviare illustrazione o dipinto di propria creazione con annessa breve poesia o piccola raccolta poetica, in questo caso allegare copia opera artistica in formato jpeg 13 x18.
Sezione B) Narrativa e Teatro a tema “I valori della famiglia”: si può partecipare con racconti, romanzi, fiabe, saggi e testi teatrali editi o inediti con tema “I valori della famiglia”, in larga misura opere che trattino qualsiasi situazione e sentimento legato alla famiglia. Nel genere testi teatrali, precisiamo che oltre a commedie e tragedie, sono ammessi per la partecipazione monologhi, corti teatrali e brevi sceneggiature. Il numero massimo di opere da inviare è di tre. Si possono inviare anche e-book. Nessun limite di lunghezza per gli elaborati. N.B. È possibile inviare illustrazione o dipinto di propria creazione con annesso racconto breve o monologo, in questo caso allegare copia opera artistica in formato jpeg 13 x18.
Art. 1: Per tutte le sezioni gli elaborati devono essere spediti obbligatoriamente ed esclusivamente per e- mail in formato Doc, Rtf o Pdf in due copie, di cui una anonima e l’altra firmata in calce con annessi la scheda di iscrizione completa di dichiarazione sulla privacy, breve curriculum vitae o biografia e fotocopia versamento della quota di adesione su Postepay. Il tutto va spedito a: [email protected] per il vaglio della Giuria esterna.
Nell’oggetto dell’e-mail inviata con elaborati scrivere sempre: “Partecipazione Premio letterario “Memorial Giovanni Leone” I valori della famiglia 2^ Ed.”
N.B. Solo per chi fosse poco pratico di internet o non in possesso di indirizzo personale di posta elettronica, potrà chiedere alla segreteria dell’Associazione la cortesia di scannerizzare le opere, inviando materiale al concorso soltanto in forma cartacea nelle copie richieste.
Art. 2: Si può partecipare ad Una o a Tutte e Due le sezioni.
La quota di partecipazione a copertura di spese di segreteria è di:
-          10 euro per Una sola sezione, inviando massimo 3 elaborati;  
-          15 euro se si partecipa a Due sezioni, inviando un massimo di 3 elaborati a sezione (ossia 6 opere totali).
Modalità di versamento quota di partecipazione tramite carta Postepay indicando le seguenti coordinate:
numero carta: 5333 1710 4875 7252
beneficiario: Carmela Gabriele
codice fiscale GBRCML77E71H926K
Il contributo richiesto per spese di segreteria tramite ricarica Postepay può essere effettuato in modo semplice presso sportelli di uffici postali e tabaccherie, e richiede a parte una minima spesa di commissione esclusa dalla quota di partecipazione, ossia 1 euro o 2 euro.
Art. 3: Le opere devono pervenire tramite indirizzo di posta elettronica entro e non oltre il 15 Aprile 2021, data di scadenza Premio.
Per chi eventualmente non fosse capace di usare internet o sfornito di indirizzo di posta elettronica, invece, il materiale, dopo aver parlato con la segreteria, va spedito tramite posta raccomandata a:
Dr.ssa Carmela Gabriele, Presidente Ass. Luce dell'Arte,
via dei gelsi, n. 5 – 00171, Roma, (Rm).
Tutte le opere che giungeranno non attenendosi al regolamento, verranno scartate e non saranno più restituite.
Art. 4: A giudicare le opere sarà una Giuria di Qualità, composta da membri del mondo culturale, che conferirà premi ai primi Tre per sezione ed un Premio Assoluto della Critica. Inoltre ci saranno un Premio Miglior Giovane Autore, Menzioni Speciali, consistenti in Medaglie, ed eventuali Diplomi d’Onore, consistenti in pergamene. Non sono previsti ex – equo. Tutti i partecipanti al Premio che ne faranno richiesta, riceveranno come riconoscimento via e-mail un Diploma di Merito personalizzato.
Art. 5: Saranno assegnati i seguenti premi per sezione:
Primo classificato: Grande Targa + Diploma di Merito
Secondo classificato: Targa + Diploma di Merito
Terzo classificato: Trofeo + Diploma di Merito
Premio Assoluto della Critica: Grande Medaglia o Targa + Diploma di Merito
Premio Miglior Giovane Autore: Grande Medaglia o Targa + Diploma di Merito
Menzione speciale: Medaglia + Diploma di Merito
Altri riconoscimenti: Diploma d’Onore
Art.6: I vincitori saranno contattati tempestivamente per e-mail e telefono. La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di Maggio 2021 dal vivo a Roma, in prestigiosa Sala eventi, di Sabato o Domenica, nel caso non ci siano problemi con la situazione particolare che stiamo vivendo col Coronavirus, altrimenti sarà fatta esclusivamente via web con video conferenza del Presidente Associazione e dei Giurati, che leggeranno opere dei vincitori e parleranno del Premio.
In quest’ultimo caso, i premi saranno spediti a casa dei vincitori con un loro minimo contributo spese. Ed inoltre ci sarà successivamente da parte dell’Associazione invito ad accoglierli tutti di persona in tempi tranquilli ed in una prossima manifestazione culturale, dando l’opportunità di presentare una loro opera al pubblico.
Invece, in caso di cerimonia di premiazione attuabile in Sala eventi a Roma, i premi vanno ritirati personalmente il giorno della premiazione, tramite delegato solamente in casi di grave impedimento fisico (malattia, invalidità) o motivi di lavoro. Se assenti i premiati, a casa saranno spediti a loro spese solo i diplomi.
Art. 7: Chi partecipa al Premio, accetta tutte le condizioni del presente Bando e le normative sulla privacy per il trattamento dati personali. Per richiesta di qualsiasi altra informazione, contattare il Presidente dell'associazione, la dott.ssa Carmela Gabriele, al seguente indirizzo e-mail: [email protected]. Recapito telefonico Ass. Luce dell'Arte: 3481184968.
Il sito da visitare è:
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In fede,
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 eventuale sito internet_________________________________________
Chiede di partecipare al Premio di Poesia, Narrativa e Teatro “Memorial Giovanni Leone” – I valori della famiglia 2^ Edizione  sezione/sezioni _________________________________
Titolo dell’opera/delle opere con cui partecipa ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ che dichiaro essere frutto del mio ingegno.
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fotopadova · 5 years
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Rovolon per la fotografia palpabile.
di Carlo Maccà
 -- Sta davvero morendo d'indigestione, la fotografia? Sembrerebbe di sì, leggendo o ascoltando quello che ne dicono molti esegeti e cronisti della materia. Gonfiata fino a scoppiare dalla bulimia di milioni (miliardi?) di click quotidiani. Dai selfie che vorrebbero "eternare" un istante di vita, e svaniscono presto dalla "memoria" dell'autore e ancor più presto da quella del destinatario, alla congerie di siti e fototeche che conservano (fino a quando?) immagini di Autori maiuscoli, maiuscoletti e minuscoli. Qui per un estraneo è quasi impossibile districarsi, e un "non addetto" che ama le belle immagini non ne farà mai uso, anche perché, a salvaguardia della proprietà artistica, non troverà mai fotografie con una definizione sufficiente ad apprezzarle compiutamente sullo schermo del PC. Chi, privato cittadino, potrebbe poi sognarsi di formare una collezione di immagini virtuali, fatte solo di difetti di elettroni su di un disco di memoria? Quale fotografo che vive della propria arte venderebbe i suoi prodotti su dischetti subito piratabili?
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La fotografia, quella vera, è un oggetto: materiale, palpabile, "hard". Solo una frazione infinitesima diventa una stampa. Un autore ha completato il proprio lavoro quando tiene in mano una stampa di cui è soddisfatto, non solo se è partito da uno scatto analogico (caso ormai rarissimo, soprattutto per il colore), ma ancora più dopo aver elaborato l'immagine virtuale registrata sul sensore in funzione di quella materiale, palpabile, cioè della stampa che vuole ottenere.
Fino a non molti anni fa, fotografi professionisti e amatori evoluti che non avevano il tempo o l'esperienza sufficiente per curare personalmente la stampa potevano appoggiarsi a laboratori specializzati nel lavoro di qualità. Non sono lontani i tempi in cui cumuli di buste di stampe 30x40, alimento importante per i laboratori, partivano dai circoli fotografici verso i concorsi fotografici. I cataloghi delle foto ammesse e premiate, di qualità severamente valutata e in numero contingentato dallo spazio disponibile per l'esposizione, arricchivano le bibliotechine dei partecipanti. Ora invece fra amatori e organizzatori corre un flusso inarrestabile di elettroni, in andata per le sottomissioni e in ritorno per i cataloghi delle infinite fotografie ammesse, con spese irrisorie per gli uni e (con guadagni sproporzionati) per gli altri. Ma i laboratori raffinati uno alla volta, chiudono. Come recentemente il padovano Lambda Gallery. E chiudono i produttori di attrezzature e materiali. Fenomeno che ha fatto prevedere la fine della fotografia, per esempio a Ferdinando Scianna. Quella palpabile, che si può archiviare materialmente, incorniciare, comprare, collezionare, quella che abbellisce e vivifica una parete, che attira lo sguardo dei visitatori in casa, in un ufficio, in un locale pubblico.
Perciò sia lode a Rovolon, comune che col villaggio omonimo e con i centri più popolosi e frequentati di Bastia e Carbonara s'appoggia e s'adagia sul versante nord-occidentale dei Colli Euganei, alla sua amministrazione e all'associazione Rosa dei Colli, per l'iniziativa "Rovolon Fotografia - Libera Espressione". L'evento per la quinta volta sprona gli autori del circondario euganeo, e oltre, a eccitare gli elettroni che riposano indisturbati entro appropriati livelli dei loro hard-disk per trasformarli in materia viva e vivibile. Ridando così un po' di respiro alla fotografia vera e palpabile e a chi ne vive. E facendo intendere al pubblico locale e foresto che in questi tempo di Tutti Siamo Fotografi non esistono soltanto i selfie per mostrare agli amici Quanto Bella/o Sono , le fotografie dei bambini Quanto Sono Carini; che le foto di viaggio invece che Dove Sono Stato, Guardate Cosa Ho Visto, come anche quelle di ambiente locale (O Che Bel Tramonto, O Che Bella Nevicata), possono essere organizzate con criterio rigoroso attorno a un tema preciso.
Questa quinta edizione, visibile fino al 27 gennaio, presenta 38 autori di "livello socio-fotografico" vario: il puro e semplice dilettante, il semiprofessionale, l'esperto pluriesposto e pluripremiato, il fotografo-artista, fino al BFI (titolo FIAF: Benemerito della Fotografia Italiana per meriti organizzativi). La maggior parte si presentano come membri di circoli fotografici, pochi come indipendenti e liberi battitori (i free-lance evocati nel volantino sono un'altra cosa). Le opere si possono vedere, più o meno agevolmente a seconda della loro collocazione, all'interno di pubblici esercizi o nelle loro vetrine. Qui nascono i problemi. Non tanto per la visione dalla strada delle immagini protette da una vetrina con i suoi riflessi. Il cervello umano fra quanto gli comunica l'occhio sa selezionare quello che gli interessa ed eliminare molto di ciò che disturba la visione; quando ciò non basta, l'osservatore può aiutarlo con piccoli spostamenti o schermature di fortuna. (Nota 1) Ha un software molto migliore di quello con cui il cervello d'un apparecchio fotografico registra l'immagine trasmessa dell'obiettivo, che questi casi produce curiosi autoritratti ambientati, praticamente dei selfie.
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"Relazioni" in via Roma di Bastia di Rovolon
I fotografi ai quali è stato assegnato un spazio interno appaiono più fortunati, indipendentemente dal prestigio dell'esercizio. Un erbivendolo può essere più adatto d'un negozio di mode oppure più frequentato d'una gioielleria, un bar di un ristorante. Mentre il cromatismo d'una fioreria può sopraffare fotografie con riprese ravvicinate di fiori appese fra le scansie e sopra i banchi.
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"Sassi" e cipolle”
I ristoranti (ma pochi aderiscono, fra i tanti presenti in zona) possono offrire spazi privilegiati quando gli ingressi che mettono a disposizione sono ampi e ben illuminati. Fa piacere poter visionare agevolmente del bianco/nero diligentemente stampato in camera chiara casalinga, "ultima speme" per amatori privilegiati ed esperti.
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"Facce di Jazz" al ristorante Fardigo di Rovolon Rovolon.
Purtroppo in alcuni esercizi i fotografi vedono le proprie opere alloggiate in cima a scaffali o in altre posizioni lontane dalla vista e dalla possibilità di essere valutate ed eventualmente apprezzate e godute convenientemente. Va bene che in occasioni analoghe in località più "importanti" si è visto di peggio. Ma situazioni del genere mi sembra svalutino di fronte al pubblico interessato e soprattutto a quello occasionale le opere e i loro autori (che non dovrebbero accettare di esporre a tutti i costi a scapito della loro dignità) e offendano la serietà della fotografia come attività amatoriale e, volendo, come arte.
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"Il forno a legna" in una panetteria di Bastia.
Non entro nel merito della qualità fotografica delle singole mostre. Chi in una giornata di bel tempo gradisce una passeggiata salutare all'aria dei Colli Euganei, potrà respirare anche fotografia per le strade di Rovolon, Bastia e Carbonara seguendo le indicazioni chiaramente fornite dal volantino (disponibile in tutti i locali aderenti) e valutare con criteri propri che aria tira nell'ambiente fotografico para-Euganeo.
Nel complesso l'iniziativa è esemplare: dimostra che non è necessario essere un grande centro carico di storia culturale per propagandare cultura, e sarebbe utile che trovasse imitatori in altre sedi, in piccolo o in grande, anche dove da anni tutto (o quasi) tace.
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Nota 1. Si veda la mostra Gauguin e gli Impressionisti a Palazzo Zabarella di Padova, dove sul pavimento a fianco d'una tela di Gauguin è dipinto un cerchio con vicina una freccia che indica che quello è la postazione su cui situarsi per ammirare il quadro. I visitatori attribuiscono il consiglio a questioni di prospettiva. In realtà, quello è l'unico punto in cui spariscono alla vista i riflessi dovuti alla vandalica vernice spalmata da un mercante per soddisfare clienti inconsapevoli della preferenza del pittore per tinte e superfici opache.
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silviatorani · 6 years
Note
ciao Silvia! Ho scoperto proprio ieri il tuo blog. Ho visto che scrivi racconti, romanzi e sceneggiature. Posso chiederti qual'è stato il tuo percorso per entrare nel mondo della scrittura televisiva? Quali corsi/accademie hai frequentato (se ne hai frequentati) e come sei riuscita a farti strada in questo campo? Sono molto curioso, anche perchè c'è poca informazione in giro sul web in merito agli scrittori e sceneggiatori italiani. Spero mi risponderai, in ogni caso ti ringrazio in anticipo :D
Ciao! Premetto che sono solo all’inizio del mio percorso professionale (per il momento ho scritto solo un paio di episodi molto brevi), ma sono felice di condividere con te le mie esperienze!
Dopo il liceo mi sono laureata in Arti e scienze dello spettacolo (una specie di DAMS): è una laurea triennale molto teorica, dove non ho mai affrontato questioni legate alla scrittura o alla sceneggiatura, ma che mi ha formato molto dal punto di vista della storia del cinema e del linguaggio dell’audiovisivo. Nel frattempo ho frequentato un corso di sceneggiatura fuori dall’università che mi ha introdotto agli aspetti più tecnici, come la struttura e la formattazione.
Dopo la laurea ho frequentato un master in Sceneggiatura e produzione audiovisiva, durante il quale ho approfondito molte delle questioni più tecniche. Purtroppo anche il master è stato meno pratico di quanto avrei auspicato (abbiamo svolto solo un paio di laboratori di scrittura, molto brevi). L'esperienza più importante del master è stato il tirocinio presso una casa di produzione, dove ho potuto farmi conoscere. La cosa più difficile infatti è trovare una “porta di accesso”, che nel mio caso è stata fornita dal professore referente del master. Èstata quella stessa casa di produzione infatti a commissionarmi le due sceneggiature che ho scritto finora.
Se sei di Roma o ti interessa l’idea di trasferirti lì, ti consiglio il Centro sperimentale di cinematografia. Fanno test di ingresso ogni due anni ed è molto difficile accedere (ho provato una volta e non ci sono riuscita), ma se ci riesci, credo che ne valga la pena, soprattutto perché dovrebbero avere un approccio molto più pratico rispetto alla media, grazie alla vicinanza degli studenti dei reparti di regia, fotografia, recitazione, montaggio, ecc...
Nel caso scegliessi di frequentare dei corsi e/o delle scuole di sceneggiatura, ti consiglio di approfittarne per conoscere altre persone appassionate di cinema, con cui magari provare a mettere subito in pratica ciò che imparate (girando cortometraggi, web series o simili). A causa della mia timidezza io non ne ho approfittato quanto avrei potuto e adesso me ne pento.
Ancora più importante dei corsi, tuttavia, è la pratica. Scrivi molto e mettiti alla prova. Esistono molti concorsi di sceneggiatura e vale la pena tentare: uno dei più famosi è il Premio Solinas, ma ci sono anche molti bandi della SIAE che vengono pubblicati regolarmente. Sono tutte occasioni per farsi conoscere nell’ambiente e creare un dialogo con i produttori. Inoltre cerca di informarti su quali case di produzione potrebbero essere interessate ai tuoi lavori (sia dal punto di vista del format, che del genere e dello stile) e prova a proporgli qualcosa. Di solito la cosa migliore è inviargli un pitch (una specie di sinossi in cui presenti la tua opera) invece di una sceneggiatura completa che probabilmente non leggeranno.
Sul momento questo è tutto ciò che mi viene in mente, ma sei hai altre domande, sono felice di aiutarti! ^-^
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jmmultimediadev · 3 years
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Altidona
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ALTIDONA
Un giro virtuale in uno dei castelli più panoramici e ben conservati dell’entroterra fermano che affonda le sue radici in epoca picena e condivide le sorti dell’impero romano fino al suo disgregarsi. È nata dall’unione di più castelli dislocati nelle colline prossime alla foce dell’Aso e il primo di cui si ha notizia è quello di San Biagio in Barbolano che nel 1032 fu donato dalla badessa Raimenga ai monaci di Montecassino e poi dell’abbazia di Farfa fino al Duecento quando fu costruito un nuovo castello in cui fu trasferita la chiesa di Santa Maria e Ciriaco.
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Altidona si adagia lungo il crinale della collina e presenta un piccolo centro storico, curato e ospitale, circondato da mura e intessuto da vicoli che si aprono su piazze e piccoli terrazzi panoramici. Al centro, quasi a divederlo perfettamente a metà, la robusta torre medievale d’avvistamento chiamata Belvedere e il nome dice già tutto: vista mozzafiato dagli Appennini all’Adriatico sulla spiaggia di Marina di Altidona che dagli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento è diventata ambita meta per il turismo balneare. Da quest'anno Marina di Altidona si fregia della Bandiera Blu ed accoglie i turisti tra i lidi e il grande Parco dei Due Ponti attrezzato con giochi per bambini e attraversato da piste ciclabili che portano fino al Lago Azzurro. Nella piazza principale, o meglio nel Largo Municipale, si entra oltrepassando una porta aperta ai piedi del campanile della chiesa dedicata ai santi Maria e Ciriaco che conserva il Polittico del veneziano Cristoforo Cortese (1390 circa) e la tela di Vincenzo Pagani (1490 circa – 1568) con la Vergine in gloria col Bambino. Oltre a queste due opere, la chiesa, ampliata nel Settecento come mostrano le forme neoclassiche, è una sorta di contenitore di opere d’arte provenienti da chiese rurali distrutte o dismesse come la tela del Seicento con la Madonna di Loreto con i Santi Nicola da Tolentino, Francesco da Paola, Filippo Neri, Antonio da Padova e il Beato Antonio Grassi, attribuita alla bottega di Natale Ricci (1677–1754), l'Annunciazione del 1720 firmata dal fratello Ubaldo Ricci (1669-1732), una croce argento sbalzato del XV secolo, e la pregevole una scultura di legno policromo della Madonna della Misericordia del Cinquecento. Nella piccola piazza Carducci vi è una singolare bottega che dal 2008 riporta sensazioni di un tempo antico: Ginevra, la bottega dei Mosaici, un laboratorio artistico di pittura, mosaici e decorazione di ceramica che declina queste arti decorative in tutte le sue forme, anche su commissione, grazie alla sapienza di Angelita Angelini detta Angie.
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Altidona è sede della Fototeca Provinciale di Fermo gestita dall’Associazione Culturale Altidona Belvedere che ha lo scopo di conservare, catalogare e digitalizzare tutto il patrimonio fotografico del territorio. Ha una ricca collezione che vede 400.000 fotografie e 300.000 diapositive con 19 fondi catalografici. Grande amico di questa associazione è stato Mario Dondero uno dei più grandi fotoreporter del Novecento che proprio nel fermano ha trascorso i suoi ultimi anni di vita e ha voluto lasciare ai suoi più cari amici tutto il suo immenso archivio che racconta più di sessanta anni di storia italiana e internazionale. Riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come un “archivio di interesse nazionale” è già stato parzialmente digitalizzato e reso fruibile con numerose mostre e pubblicazioni come quella di Roma nel 2014 alle Terme di Diocleziano e a Bergamo nel 2017 con i rispettivi cataloghi editi da Electa e Silvana editore. Le mostre e la continua ricerca sono aperte anche a giovani fotografi con i quali non ci si limita all’esposizione ma ad un costante dialogo con il pubblico fatto di incontri, corsi e concorsi che valicano i confini nazionali e rendono Altidona e Fermo tra le capitali della fotografia mondiale. Visita la mostra "Mario Dondero, Le Foto Ritrovate"Per visualizzare il virtual tour a tutto schermo cliccare qui. www.altidona.net www.altidonabelvedere.it www.prolocoaltidona.it www.fototecafermo.it mariodondero.fototecafermo.it Read the full article
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personal-reporter · 5 years
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Mostra dei Sony World Photography Awards alla Villa Reale di Monza
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Dal 13 settembre al 3 novembre 2019 torna in Italia grazie a #sony la mostra dei sony World Photography Awards che permette di ammirare le fotografie vincitrici e finaliste del concorso fotografico più eterogeneo al mondo. L'evento è ospitato anche quest'anno dalla prestigiosa Villa Reale di Monza, dove la mostra è stata presente dal 2017, registrando negli anni un interesse crescente da parte dei visitatori. Il concorso, giunto alla dodicesima edizione, ha raggiunto quest'anno un nuovo record, con 326.997 candidature presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori. Il risultato è una bellissima panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi, che il pubblico italiano potrà ammirare nella sua interezza. "Sono davvero orgoglioso di questo incarico: curare per la quarta volta l'edizione italiana dei #SonyWorldPhotographyAwards è per me motivo di grande soddisfazione. Ho visto, anno dopo anno, un incremento di partecipazione e della qualità delle proposte. Tre anni fa ho avuto il privilegio di essere parte della giuria e posso testimoniare della passione e della competenza dei membri dello staff e della giuria. La caratura internazionale di questa manifestazione non ha concorrenti e visitare questa mostra è per tutti l'occasione di conoscere e approfondire le tematiche più avvincenti che riguardano il nostro mondo e gli uomini e le donne che lo abitano. Questa edizione è ancora più attesa perché il titolo di Fotografo dell'Anno, il più ambito del concorso, è stato assegnato al fotoreporter italiano Federico Borella", commenta Denis Curti, curatore della mostra in Italia. "La serie intitolata Five Degrees, presentata per la categoria Documentario, indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell'India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 14 anni. La potenza delle immagini di questi reportage è travolgente e stupisce per l'attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa. Il valore documentaristico degli scatti di Federico Borella emerge non solo attraverso i soggetti, ma anche nella varietà della tecnica utilizzata che spazia dal ritratto alla natura morta alle vedute aeree e di paesaggio". Il titolo di Fotografo dell'Anno quest'anno è stato assegnato a Federico Borella, che ha esplorato l'impatto dei cambiamenti climatici sulla regione agricola e sulla comunità di Tamil Nadu, nel sud dell'India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 140 anni: "Senza un intervento mirato delle istituzioni, il surriscaldamento globale farà aumentare il numero di suicidi in tutta l'India", ha dichiarato. "L'impatto dei cambiamenti climatici si ripercuote sul benessere a livello globale, oltrepassando i confini dell'India e rappresentando una minaccia per tutta l'umanità. Grazie a questo lavoro ho avuto la possibilità di essere testimone di questa realtà e di documentarla come fotoreporter". Tra i vincitori si sono distinti altri quattro fotografi italiani che hanno conquistato riconoscimenti importanti nell'ambito del concorso Professionisti. Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie "Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma", che racconta come la box rappresenti un mezzo di sostegno e un luogo sicuro per molte donne a Goma (provincia di Kivu Nord, Repubblica Democratica del Congo). "Queste donne provengono da contesti sociali differenti, tutte hanno un passato e un presente diverso; alcune provengono dalla strada e sono state vittime di terribili violenze, mentre altre hanno casa e affetti, alcune sognano di diventare campionesse di boxe un giorno, mentre altre pensano solo a sopravvivere" ha commentato Grassani. Il duoformato da Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinini ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie "Güle Güle", che in turco significa "arrivederci", dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. "Il nostro lavoro – ha detto la coppia - racconta la storia di una città e di un paese intero in transizione sociale, politica ed economica. Questo è il terzo capitolo dedicato a città in cambiamento, poiché abbiamo già fatto Napoli e Roma. Questi luoghi vivono un momento di ambiguità, incertezza e insicurezza che porta alla creazione di microcosmi di persone che resistono, ognuno a modo proprio, alla gentrificazione all'interno di realtà specifiche, come quella omosessuale, curda, dei rifugiati siriani e dei ragazzi di strada". Massimo Giovannini si è aggiudicato il 2° posto nella categoria Ritratto con "Henkō", parola giapponese che significa "cambiamento" e "luce variabile e insolita", attraverso cui affronta il tema della luce e di come possa alterare la prospettiva degli oggetti. Il fotografo ha spiegato lo scopo del suo progetto: "Volevamo far sì che lo spettatore avesse un attimo di smarrimento e dubbio guardando i soggetti, e capisse che la differenza e confine che c'è tra uomo e donna, bianco e nero, è veramente e solamente nella nostra testa: è qualcosa che viene da noi, un preconcetto". Il National Award, invece, è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all'immagine dal titolo The Hug che, come l'artista stesso spiega, "ritrae un abbraccio avvolgente: solo i piedi sfuggono alla stretta". E infatti, ancora Rinaldi racconta come lo scatto non sia stato immediato poiché "a prima vista, non avevo capito che vi fossero due persone. Solo spostandomi ho notato i due piedi intrecciati. Si tratta quindi di un momento di intimità particolare, un abbraccio su uno sfondo infinito che dà un certo senso di libertà e speranza condivisa". "Il talento di fotografi esordienti e professionisti, di appassionati e di studenti che si affacciano per la prima volta al mondo della #fotografia continua a stupire la giuria dei #SonyWorldPhotographyAwards, che si conferma essere uno dei concorsi fotografici più apprezzati e seguiti al mondo", afferma Takayuki Suzuki, Country Head di #sony in Italia. "Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all'eccellenza tecnica che distinguono le loro opere. È tuttavia importante sottolineare la natura internazionale del concorso, aspetto che #sony desidera valorizzare attraverso le tappe locali di un tour globale che permette a un pubblico sempre più vasto di ammirare le fotografie premiate. E ricordare che #SonyWorldPhotographyAwards rappresenta solo uno dei modi, sebbene sicuramente tra i più importanti, con cui #sony si impegna a sostenere il mondo della #fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall'altro. Il premio, infatti, rappresenta una piattaforma internazionale di grande visibilità che ci auguriamo possa aprire per vincitori e finalisti nuove opportunità di lavoro". Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni, ha commentato con soddisfazione "Villa Reale di #Monza è senza dubbio la scenografia più preziosa entro la quale valorizzare il contenuto degli scatti fotografici premiati per aver dato espressione e interpretazione alle vite e alle problematiche che interessano l'intero pianeta attraverso generi e tematiche diverse. Siamo molto orgogliosi di poter ospitare per il 3° anno consecutivo la mostra dei #SonyWorldPhotographyAwards, a conferma del ruolo centrale di Villa Reale nella vita culturale non solo di #Monza, ma anche di Milano e provincia". Dal 4 giugno 2019 sono aperte le iscrizioni per l'edizione 2020 dei #SonyWorldPhotographyAwards che vede due grandi novità, l'aggiunta al concorso Professional della categoria Ambiente, che sottolinea il valore di questo argomento per gli artisti contemporanei, e un nuovo format per il concorso Youth, pensato per coinvolgere e premiare i fotografi in erba di ogni parte del mondo. Approfondimenti su http://www.worldphoto.org/. Read the full article
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fotopadovaphotos · 5 years
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Fotografia astratta: ma dove, ma quando? Il caso Alfred Ehrhardt (e altri)
di Carlo Maccà
 -- per il testo andare al link: http://www.fotopadova.org/post/184337211078
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Strutture nella sabbia. Nove immagini (1933-1936) da Das Watt, 1937, e dall'archivio della Fondazione
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Dorso di una duna mobile, 1934,da Die Kurische Nehrung,1938.
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Salgemma, 1938-1939, da Kristalle,1939.
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Aragonite, 1938-1939, da Kristalle,1939.
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Cristalli, 18 immagini (1938-1939) da Kristalle,1939.
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Struttura cellulare di lichene ingrandita 1000 volte, 1939 -  Sezione trasversale di abete rosso ingrandita 800 volte, 1939. (Due delle microfotografie pubblicate in opere scientifiche, per i cui lettori non hanno niente di astratto!)
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Gasteropodi, bivalvi e cefalopodi, 18 immagini da Muschlen und Schnecken, 1941.
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Murex tenuispina (sinonimo di Murex pecten); 1940-1941.
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Nautilus pompilius (lucidato); 1940-1941.
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Muschlen und Schnecken, copertina della prima edizione, 1941.
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Tavola 62 in Muschlen und Schnecken: Harpa imperialis (sinonimo di Harpa costata); 1940-1941.
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da Das Watt, Tavola 41: Rara forma di ondulazioni sinuose simmetriche. (Si confronti con la precedente figura).
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Corallo del genere Leptoseris, 1940.
Sue fotografie di quello che in un articolo chiamò "il meraviglioso mondo delle forme oceaniche (coralli, spugne, stelle marine ...) furono pubblicate soltanto come illustrazioni sulla stampa periodica.
Dal 1937 Ehrhardt si dedicò al cinema documentario, che dopo la guerra divenne la sua attività predominante, con film realizzati (e alla fine anche prodotti) in piena autonomia in Germania e all'estero. Dai viaggi riportava anche fotografie che in alcuni casi furono pubblicate in libri. Tutte dimostrano incontestabilmente che la sua dedizione alla perfezione formale era volta all'interpretazione realistica delle forme della natura facendo nello stesso tempo scorrere al loro interno un'anima.
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Inondazione autunnale. Portogallo,1951.
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Formazione rocciosa. Rhodesia, 1956.
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  Paesaggio. Rhodesia, 1956.
Nello stesso periodo Ehrhardt documentò con fotografie e film la scultura in Germania dal Medioevo all'attualità. I suoi documentari ricevettero apprezzamento e premi in numerosi concorsi internazionali, fra cui il Festival del Cinema di Venezia del 1948, la Biennale del 1950 e la Rassegna del Film Scientifico dell'Università di Roma del 1960. Le due immagini seguenti sono ricavate dal volumetto Niederdeutsche Altarschreine (paliotti d'altare della Germania settentrionale) del 1938.
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Niederdeutsche Altarschreine. Immagine di copertina, 1938.
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Cristo davanti a Pilato, Zwischenahn. 1938.
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Tutte le fotografie sopra riportate, salvo quelle riportanti diversa indicazione, sono riprese dal volume Alfred Ehrhardt - Fotografien, Hg. von Christiane Stahl und Stefanie Odenthal für die Alfred Ehrhardt Stiftung, Berlin 2019, ISBN 978-3-00-061051-6.
© Alfred Ehrhardt Stiftung. Per gentile concessione. 
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garageartsplatform · 11 months
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-- CURRENT
📌 Martedi 13 giugno dalle 19 alle 22 GRAZIE ALLA LUCE CHE MI FA VEDERE L'OMBRA Enrico La Bianca
mostra fotografica
ingresso libero con tessera 22-23
La mostra sarà visitabile durante le aperture del Garage Arts Platform per altri eventi e su appuntamento fino al 13 luglio (scrivere a [email protected] o sui social).
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In mostra diverse serie fotografiche di Enrico La Bianca e composizioni nate dalla sperimentazione su polaroid, che comprende anche la trasformazione dell'immagine con l'intervento manuale. L'installazione multimediale Identity, nata dalla sperimentazione con immagini trovate online e ricomposte nell'omonima pubblicazione del 2020, presenta una speculazione critica e ironica sull'identità dell'individuo nelle metropoli, ma affronta anche il tema del ruolo e senso della street photography oggi, nell'epoca della pervasività della fotografia digitale automatizzata che genera una mappatura visiva globale, un'infrastruttura digitale per l'orientamento stradale. Il dispositivo, posto su auto in corsa, registra suo malgrado anche gli individui che quelle strade attraversano, accumulando così informazione visiva di momenti, incontri, casualità e altri dettagli della vita nella metropoli, che Enrico La Bianca ha raccolto, selezionato e risemantizzato attraverso accostamenti e sovrapposizioni tra immagini. Enrico La Bianca negli anni Ottanta svolge l’attività di fotografo di scena per una cooperativa teatrale ennese. Nel 1981 documenta la manifestazione teatrale denominata “Incontroazione” che vede la partecipazione di numerosi gruppi teatrali da tutto il mondo. Il suo reportage viene pubblicato nella rivista “Cartagine” specializzata nel settore delle arti visive e concettuali.
Nel 1982 espone la sua prima mostra personale presso la Galleria di arte contemporanea 3A di Enna. La sua attenzione verso i problemi del sociale si concretizza, ben presto, in una cifra fotografica di carattere espressamente umanistico.
Ha esposto in mostre personali e collettive presso Galleria Ghirri, Caltagirone; Galleria collezioni Contemporanee, Enna; ONG Crescere Insieme, Verona; Galleria Monte Prestami, Piazza Armerina; Galleria 2LAB, Catania.
Tra i premi e concorsi: menzione d’onore London abstract, 2017; secondo posto Med Photo Fest, 2017 e 2018; menzione Lens Culture sezione street photography, 2015.
Pubblicazioni e libri (selezione): 1982 “Luoghi e gente di una memoria”, ila palma, Palermo; 2014 “Segni di fede”, Maurizio Vetri Editore, Enna; 2015 “Sulle ali della farfalla”, Edizioni Gente di Fotografia, Modena; 2016 “Roma Metro linea B1” portfolio pubblicato, rivista CameraRaw; 2017 “Invisibili”, Maurizio Vetri Editore, Enna; 2018 “I fogliacci”, fanzine autoprodotte; 2019 “Segni di Fede” (versione aggiornata); 2020 “Identity”, portfolio pubblicato su Gente di Fotografia; 2023 "COLLAGE”, fanzine autoprodotta.
Produce Fanzine e libri fotografici artigianali.
Ha collaborato con l’Accademia di Belle arti di Catania per pubblicazioni interne ed ha tenuto talk sulla fotografia a Catania (2 Lab -Plenum e Le Gru), Caltanissetta (Zona V), Modica (Luce Iblea), Taormina (Tao Click), Enna (Photohouse).
-- UPCOMING
📌 ZEROGROOVE & GABRIELE BARBARINO giovedi 6 luglio alle 21 Kaczynski Editions electro live session
ingresso 3 euro con tessera 22-23
Il 6 luglio alle 21 l’etichetta indipendente Kaczynski Editions - Pulsioni Oblique presenta in garage una sessione di elettronica new wave, industrial e psichedelica con Zerogroove e Gabriele Barbarino. I suoni di Gabriele Barbarino sono pieni di rimandi ed esplorazioni in una complessità di spazi, fascinazioni e timbriche: synth stratificati, ambient-drone, tribale, glitch e sonorità digitali. Zerogroove mescola invece la dimensione elettronica con quella del punk. Nel suo ultimo album »Everyday« si trova una commistione di battiti ed afflati elettronici molto vicini a quelli dei Kraftwerk ed elementi del rock primitivo, che si intersecano con musiche e rumori.
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Zerogroove (Giuseppe Fantini) è co-fondatore dell'etichetta indipendente Kaczynski Editions. Chitarrista-elettromanipolatore. Suona con drum machine, nastri e sintetizzatore cercando di attualizzare i suoni del passato. Come se una band new-wave suonasse oggi della techno-music. Il risultato è una miscela di suoni provenienti da fonti inaspettate (chitarre elettriche, nastri al contrario, parti di batteria, rumore bianco ecc.) collocati dentro a pattern ritmici minimali e dinamici. https://kaczynskieditions.bandcamp.com/
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Gabriele Barbarino compone musica elettronica da quando era adolescente. Il pc, un campionatore, un microfono e il giradischi sono gli strumenti che con dedizione usa, esplorando sonorità alla ricerca di cangianti loops e armonie profonde, non precludendosi la crudezza di dissonanze e rumori, distorsioni e altre manipolazioni del suono, libero dai vincoli stilistici e proteso verso l’astratto. https://gabrielebarbarino.bandcamp.com/ Kaczynski Editions è un’etichetta musicale indipendente nata come necessità e atto di ribellione. Il progetto musicale promuove idee forti, la purezza e l’originalità, in linea con la controcultura underground e permeata dalla spirito punk. Cerca di ristabilire la comunicazione partendo dal basso, con l’intento di scontrarsi con gli stereotipi e l’omogenizzazione della società contemporanea, sia civile che artistica. Questo approccio e senso di appartenenza sono le basi da cui muove l’operato di Kazcynski Editions. Come disse Peter Kember: Ci vogliono solo cinque secondi per capire che è il momento giusto per pensare a una piccola rivoluzione…questo è il fine dell’etichetta. LA MUSICA È L’UNICA ARMA! https://kaczynskieditions.weebly.com/ --
Il garage è attualmente aperto su appuntamento scrivendo a [email protected], contattandoci telefonicamente (+39 340 965 5369 Claudio, +39 3668725778 Mario) o sui nostri profili facebook e instagram.
--IMPORTANTE**Link per scaricare e compilare la domanda di adesione all'associazione da compilare per partecipare a tutte le attività. La domanda di adesione può essere inoltrata all'email [email protected]. In alternativa la domanda può essere consegnata all'ingresso durante aperture ed eventi: **
https://drive.google.com/file/d/1tNhZ7DbIGh41iru046jWTQtinKQPZpCQ/view
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untitled42566 · 4 years
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Senigallia e Mercatello ricordano i cento anni dalla nascita del fotografo Ferruccio Ferroni
SENIGALLIA – Il 27 luglio il mondo della fotografia ricorda con partecipazione e commozione i cento anni del fotografo marchigiano Ferruccio Ferroni (Mercatello sul Metauro PU, 1920 – Senigallia An, 2007).
“Mercatello sul Metauro – Senigallia, 27 luglio 2020 / Cento anni dalla nascita del fotografo Ferruccio Ferroni” è un’iniziativa culturale ideata e organizzata dall’associazione culturale “Centrale Fotografia” di Fano con il Patrocinio e collaborazione della Regione Marche, Comune di Senigallia, Comune di Mercatello sul Metauro, l’Archivio Ferruccio Ferroni, l’Associazione Carlo Emanuele Bugatti – Amici del Musinf; evento che si svolgerà lunedì 27 luglio 2020 a Mercatello sul Metauro dalle ore 9.00 alle 12.00 in via Soccorso n. 2 dove si faranno dei collegamenti con diversi esperti e studiosi della fotografia italiana, per raccogliere alcune testimonianze sul fotografo Ferroni, e poi fino alle 12 si visiterà il paese; mentre alle ore 21.00 si passerà al Palazzetto Baviera a Senigallia in piazza del Duca, dove verranno presentati i lavori finali di trenta fotografi che hanno partecipato al progetto didattico “Sguardi, luoghi e cose” che si è svolto ottobre/novembre dello scorso anno a casa di Ferruccio Ferroni, ed interverranno dopo i saluti istituzionali alcuni dei docenti del corso; verrà proposta anche un’istallazione video inedita dal titolo “filmini di famiglia” a cura della famiglia Ferroni e di “Centrale Fotografia”.
Al termine dell’evento sarà possibile visitare al piano superiore del Palazzo Baviera la mostra “L’Associazione Misa, per una fotografia artistica. Opere dal 1954 al 1958, una selezione di opere fotografiche dei membri dell’Associazione Misa, dalla collezione civica Città di Senigallia, tra cui opere di Ferruccio Ferroni.
La storica della fotografia Alessia Venditti ha ideato dei manifesti da affiggere nei muri di Senigallia e di Mercatello sul Metauro, con otto immagini di Ferruccio Ferroni che ripercorrono le fasi salienti del suo percorso artistico nella fotografia.
Ferruccio Ferroni viene ricordato ancora oggi come un uomo di grande spessore umano ed intellettuale, che nella vita ha esercitato onestamente la professione d’avvocato e si è dedicato amorevolmente con la moglie Lidia alla loro famiglia, dopo aver partecipato come tanti della sua generazione agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e a subire i campi di concentramento in Germania.
La fotografia è un linguaggio che Ferroni ha iniziato ad utilizzare in un sanatorio di Forlì dopo la guerra, dove si curava per recuperare lo stato della salute debilitato dalle drammatiche esperienze, che lo portarono a pesare dopo la prigionia trentanove chili. Poi alla fine degli anni quaranta le prime fotografie in autonomia che lo fanno riavvicinare alla bellezza delle cose e della vita dopo la guerra, la conoscenza importantissima dell’avvocato Giuseppe Cavalli suo mentore, l’appartenenza al leggendario gruppo fotografia Misa, la partecipazione ai concorsi e alle mostre nazionali ed internazionali l’anno portato in pochi anni ad uno stile fotografico maturo raggiunto con una conoscenza del linguaggio tecnico sopraffine riconosciuto e premiato in Italia e anche all’estero, poi l’amicizia e la frequentazione con Paolo Monti un altro caposcuola della fotografia italiana.
Ferruccio Ferroni ( Mercatello sul Metauro,1920 – Senigallia, 2007) è stato riconosciuto nel 1996 Maestro della Fotografia e Autore dell’anno nel 2006 per la FIAF, è stato premiato al Grand Concours International de Photographie del 1950 organizzato dalla rivista “Camera” di Lucerna e ha partecipato all’Esposizione Internazionale Fotografica di Milano del 1952, alla Mostra della fotografia italiana di Firenze nel 1953 e alla Subjektive Fotografie 2, Saarbrucken 1954/1955.
Le sue immagini sono oggi conservate presso: il Museo Folkwang di Essen, il Gabinetto delle stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi, il Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia del Comune di Senigallia, la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze.
Dal 2007, in collaborazione con la famiglia Ferroni, Marcello Sparaventi e poi l’Associazione “Centrale Fotografia” si sono spesi nella valorizzazione dell’opera del fotografo Ferruccio Ferroni  pubblicando i seguenti titoli: “Ferruccio Ferroni Schede fotografia dal 1949 al 1957 / Dal 1984 ad oggi” testo di Marcello Sparaventi; “Ferruccio Ferroni – Nato a Mercatello sul Metauro / I novant’anni del fotografo Ferruccio Ferroni 1920/2010”, con testi di Manfredo Manfroi e Marcello Sparaventi; nel 2008 ha pubblicato in collaborazione del Comune di Corinaldo il catalogo “Architettura della materia” il quale contiene i testi di Roberto Mutti e Marcello Sparaventi e la videointervista di Ferroni realizzata nel 2006 dallo stesso Sparaventi e inserita nel catalogo; nel 2014 a Potenza Picena è stato pubblicato “Nel silenzio Ferroni a Colori”; nel 2016 a Lucera presso il Palazzo d’Auria Secondo, la mostra “Cavalli, Giacomelli, Gambelli a Lucera / I fotografi marchigiani in Puglia” a cura di “Centrale Fotografia” e dell’Osservatorio di Fotografia dalla Puglia alle Marche; sempre nel 2014 a Terlizzi in provincia di Bari viene pubblicato con Alessia Venditti “Spirito e Materia”, e poi “Centrale Fotografia” è stata tra i collaboratori nella realizzazione di una mostra retrospettiva di Ferruccio Ferroni all’Università “La Sapienza” di Roma nel 2019 presso il “Museo Laboratorio dell’arte contemporanea”, frutto di una tesi di laurea, “Ferruccio Ferroni, fotografie” a cura di Alessia Venditti, con relatrice Ilaria Schiaffini della Tesi magistrale del 2017 in Storia dell’Arte Contemporanea, al dipartimento di Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università La Sapienza di Roma.
Senigallia e Mercatello ricordano i cento anni dalla nascita del fotografo Ferruccio Ferroni Senigallia e Mercatello ricordano i cento anni dalla nascita del fotografo Ferruccio Ferroni SENIGALLIA – Il 27 luglio il mondo della fotografia ricorda con partecipazione e commozione i cento anni del fotografo marchigiano Ferruccio Ferroni (Mercatello sul Metauro PU, 1920 - Senigallia An, 2007).
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gwallgaming · 5 years
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Al via domani la mostra dei Sony World Photography Awards alla Villa Reale di Monza Apertura dal 13 settembre al 3 novembre
Dal 13 settembre al 3 novembre 2019 torna in Italia grazie a Sony la mostra dei Sony World Photography Awards che permette di ammirare le fotografie vincitrici e finaliste del concorso fotografico più eterogeneo al mondo.
L’evento è ospitato anche quest’anno dalla prestigiosa Villa Reale di Monza, dove la mostra è stata presente dal 2017, registrando negli anni un interesse crescente da parte dei visitatori.
Il concorso, giunto alla dodicesima edizione, ha raggiunto quest’anno un nuovo record, con 326.997 candidature presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori. Il risultato è una bellissima panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi, che il pubblico italiano potrà ammirare nella sua interezza.
“Sono davvero orgoglioso di questo incarico: curare per la quarta volta l’edizione italiana dei Sony World Photography Awards è per me motivo di grande soddisfazione. Ho visto, anno dopo anno, un incremento di partecipazione e della qualità delle proposte. Tre anni fa ho avuto il privilegio di essere parte della giuria e posso testimoniare della passione e della competenza dei membri dello staff e della giuria. La caratura internazionale di questa manifestazione non ha concorrenti e visitare questa mostra è per tutti l’occasione di conoscere e approfondire le tematiche più avvincenti che riguardano il nostro mondo e gli uomini e le donne che lo abitano. Questa edizione è ancora più attesa perché il titolo di Fotografo dell’Anno, il più ambito del concorso, è stato assegnato al fotoreporter italiano Federico Borella”, commenta Denis Curti, curatore della mostra in Italia. “La serie intitolata Five Degrees, presentata per la categoria Documentario, indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell’India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 14 anni. La potenza delle immagini di questi reportage è travolgente e stupisce per l’attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa. Il valore documentaristico degli scatti di Federico Borella emerge non solo attraverso i soggetti, ma anche nella varietà della tecnica utilizzata che spazia dal ritratto alla natura morta alle vedute aeree e di paesaggio”.
Il titolo di Fotografo dell’Anno quest’anno è stato assegnato a Federico Borella, che ha esplorato l’impatto dei cambiamenti climatici sulla regione agricola e sulla comunità di Tamil Nadu, nel sud dell’India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 140 anni: “Senza un intervento mirato delle istituzioni, il surriscaldamento globale farà aumentare il numero di suicidi in tutta l’India”, ha dichiarato. “L’impatto dei cambiamenti climatici si ripercuote sul benessere a livello globale, oltrepassando i confini dell’India e rappresentando una minaccia per tutta l’umanità. Grazie a questo lavoro ho avuto la possibilità di essere testimone di questa realtà e di documentarla come fotoreporter”.
Tra i vincitori si sono distinti altri quattro fotografi italiani che hanno conquistato riconoscimenti importanti nell’ambito del concorso Professionisti.
Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie “Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma”, che racconta come la box rappresenti un mezzo di sostegno e un luogo sicuro per molte donne a Goma (provincia di Kivu Nord, Repubblica Democratica del Congo). “Queste donne provengono da contesti sociali differenti, tutte hanno un passato e un presente diverso; alcune provengono dalla strada e sono state vittime di terribili violenze, mentre altre hanno casa e affetti, alcune sognano di diventare campionesse di boxe un giorno, mentre altre pensano solo a sopravvivere” ha commentato Grassani.
Il duoformato da Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinini ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie “Güle Güle”, che in turco significa “arrivederci”, dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. “Il nostro lavoro – ha detto la coppia - racconta la storia di una città e di un paese intero in transizione sociale, politica ed economica. Questo è il terzo capitolo dedicato a città in cambiamento, poiché abbiamo già fatto Napoli e Roma. Questi luoghi vivono un momento di ambiguità, incertezza e insicurezza che porta alla creazione di microcosmi di persone che resistono, ognuno a modo proprio, alla gentrificazione all’interno di realtà specifiche, come quella omosessuale, curda, dei rifugiati siriani e dei ragazzi di strada”.
Massimo Giovannini si è aggiudicato il 2° posto nella categoria Ritratto con “Henkō”, parola giapponese che significa “cambiamento” e “luce variabile e insolita”, attraverso cui affronta il tema della luce e di come possa alterare la prospettiva degli oggetti. Il fotografo ha spiegato lo scopo del suo progetto: “Volevamo far sì che lo spettatore avesse un attimo di smarrimento e dubbio guardando i soggetti, e capisse che la differenza e confine che c’è tra uomo e donna, bianco e nero, è veramente e solamente nella nostra testa: è qualcosa che viene da noi, un preconcetto”.
Il National Award, invece, è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all’immagine dal titolo The Hug che, come l’artista stesso spiega, “ritrae un abbraccio avvolgente: solo i piedi sfuggono alla stretta”. E infatti, ancora Rinaldi racconta come lo scatto non sia stato immediato poiché “a prima vista, non avevo capito che vi fossero due persone. Solo spostandomi ho notato i due piedi intrecciati. Si tratta quindi di un momento di intimità particolare, un abbraccio su uno sfondo infinito che dà un certo senso di libertà e speranza condivisa”.
“Il talento di fotografi esordienti e professionisti, di appassionati e di studenti che si affacciano per la prima volta al mondo della fotografia continua a stupire la giuria dei Sony World Photography Awards, che si conferma essere uno dei concorsi fotografici più apprezzati e seguiti al mondo”, afferma Takayuki Suzuki, Country Head di Sony in Italia. “Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all’eccellenza tecnica che distinguono le loro opere. È tuttavia importante sottolineare la natura internazionale del concorso, aspetto che Sony desidera valorizzare attraverso le tappe locali di un tour globale che permette a un pubblico sempre più vasto di ammirare le fotografie premiate. E ricordare che Sony World Photography Awards rappresenta solo uno dei modi, sebbene sicuramente tra i più importanti, con cui Sony si impegna a sostenere il mondo della fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall’altro. Il premio, infatti, rappresenta una piattaforma internazionale di grande visibilità che ci auguriamo possa aprire per vincitori e finalisti nuove opportunità di lavoro”.
Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni, ha commentato con soddisfazione “Villa Reale di Monza è senza dubbio la scenografia più preziosa entro la quale valorizzare il contenuto degli scatti fotografici premiati per aver dato espressione e interpretazione alle vite e alle problematiche che interessano l’intero pianeta attraverso generi e tematiche diverse. Siamo molto orgogliosi di poter ospitare per il 3° anno consecutivo la mostra dei Sony World Photography Awards, a conferma del ruolo centrale di Villa Reale nella vita culturale non solo di Monza, ma anche di Milano e provincia”.
Dal 4 giugno 2019 sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2020 dei Sony World Photography Awards che vede due grandi novità, l’aggiunta al concorso Professional della categoria Ambiente, che sottolinea il valore di questo argomento per gli artisti contemporanei, e un nuovo format per il concorso Youth, pensato per coinvolgere e premiare i fotografi in erba di ogni parte del mondo.
Approfondimenti su http://www.worldphoto.org/.
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carmelagabriele · 6 years
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Concorso letterario e fotografico
“La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità” - 2^ Edizione. Scadenza bando il 31/03/2019!
L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” di Roma bandisce la 2^ Edizione del Concorso letterario e fotografico “La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità” dedicato ad opere che abbiano come protagonista la bellezza straordinaria della Natura e le forti sensazioni, i mille sentimenti, piccoli o grandi miracoli di vita e cambiamenti repentini o lenti che essa è in grado di suscitare negli uomini. La tematica è vasta, e può comprendere la relazione speciale che si instaura spesso tra gli uomini e posti alquanto suggestivi, che si trasformano in veri e propri rifugi per l’anima, un modo per evolversi, progredire, rispettando l’ambiente e stando al servizio di esso.
Da tenere in conto pure il rapporto di grande complicità che può crearsi con gli animali, parte integrante di essa, molte volte mezzo per guarire da mali profondi e ritrovare un significato all’esistenza. Natura, in definitiva, intesa sia come “motore di una storia, poesia, fotografia con pensiero poetico” che come cammino verso l’armonia con il proprio io, benessere ed unione totale di corpo, anima e spirito, quest’ultimo discorso legato essenzialmente alle discipline naturali olistiche, e perciò non scordando la massima di “Vis medicatrix naturae”, ossia natura sempre come forza risanatrice. Così il concorso è un’occasione per tutti di dimostrare il proprio senso di gratitudine ed amore per l’Universo in generale, ascoltando la voce della natura che come Dio è insita in ciascuno di noi per muoverci in una direzione di luce, vibrazioni armoniche comuni e pace.
Regolamento
1) Il concorso, aperto a scrittori, sceneggiatori e fotografi professionisti o amatoriali italiani e stranieri, senza limite di età, è suddiviso in quattro sezioni. Per tutte le sezioni sono ammessi e-book.
A) Sezione Poesia e Filastrocche a tema “La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità”: è possibile partecipare alla sezione inviando singole poesie, filastrocche o raccolte poetiche o di filastrocche inedite o edite in italiano, vernacolo o lingua straniera (in questi ultimi due casi con traduzione allegata).  
B) Sezione Narrativa, Saggistica e Teatro o Sceneggiatura a tema “La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità”: è possibile partecipare alla sezione inviando racconti, favole, romanzi, saggi, opere teatrali o sceneggiature che siano inediti o editi in lingua italiana o straniera (in quest’ultimo caso, allegare traduzione in italiano). N.B. Per quanto riguarda la Saggistica, si precisa che sono da intendersi ai fini del concorso libri sulla Natura e sull’Ambiente, sulla Paesaggistica, sulla Filosofia quantistica, sull’Archittetura Feng Shui, e sulla Medicina Alternativa in generale.
C) Sezione Narrativa, Saggistica, Teatro o Sceneggiatura a tema libero: è possibile partecipare alla sezione inviando racconti, favole, romanzi, saggi, opere teatrali o sceneggiature su qualsiasi tema che siano inediti o editi in lingua italiana o straniera (in quest’ultimo caso, allegare traduzione in italiano).
D) Sezione Fotografia con annesso pensiero poetico a tema “La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità”: è possibile partecipare alla sezione inviando foto con allegato un pensiero poetico sulla Natura. Possibilità di partecipazione anche per i libri di fotografie editi o inediti, purché contenenti all’interno almeno una poesia o espressione letteraria. Il formato ammesso per le foto singole è di 13 cm x 18 cm, mentre le riproduzioni per i libri possono avere qualsiasi formato. Sezione aperta sia a fotografi professionisti che amatoriali, nonché a poeti con l’amore per l’arte fotografica.  N.B. Il pensiero poetico deve avere titolo obbligatorio. Nella fotografia oltre alla Natura, possono essere presenti anche animali o esseri umani o oggetti, purché in secondo piano rispetto ad essa.
Novità: verranno attribuiti anche un Premio Speciale alla Carriera ed un Premio Speciale Miglior Giovane Autore.
2) Si può partecipare ad una o a tutte e quattro le sezioni. Non c’è alcun limite di lunghezza per gli elaborati letterari.  La quota di partecipazione a copertura di spese di segreteria è di:
- 10 euro per UNA sezione (massimo 3 opere);
- 15 euro per DUE e TRE sezioni (rispettivamente massimo 6 e 9 opere);
- 20 euro per QUATTRO sezioni (massimo 12 opere),
- quota aggiuntiva di 5 euro SOLO per chi invia curriculum dettagliato per concorrere anche al Premio Speciale alla Carriera o Premio Speciale Miglior Giovane Autore.  
Per gli Autori che desiderino candidarsi al Premio alla Carriera, devono avere alle spalle almeno 15 anni di impegno artistico-culturale certificato. Il minimo d’età per candidarsi è di 45 anni. Per chi vuole candidarsi al Premio Speciale Miglior Giovane Autore come requisito fondamentale è avere minimo 16 anni d’età e massimo 28 anni. Presentare sempre un curriculum vitae o biografia per testimoniare il proprio amore per l’arte o operato già conseguito culturalmente.
Per candidatura anche ai Premi Speciali, si deve scrivere su un foglio da inserire nella busta chiusa più piccola con tutti i dati autori per l’adesione al concorso la seguente dichiarazione: “Io sottoscritto/a __________________________ aderisco anche al Premio Speciale _________________________ ed allego Curriculum vitae dettagliato o biografia.” ed apporre sotto firma in calce.
3) SCONTO QUOTA SPESE DI SEGRETERIA.
Se si partecipa a Quattro Sezioni (quota 20 euro), riduzione di 5 euro per studenti che dimostrino con autocertificazione allegata la frequenza dell’anno in corso, per autori ultrasettantenni e per i tesserati dell’Associazione Luce dell’Arte.  
4) La quota di partecipazione può essere versata nelle seguenti modalità:
- in contanti all’interno della busta chiusa contenente tutta la documentazione anagrafica per il concorso;
- tramite versamento su carta Postepay indicando le seguenti coordinate: numero carta: 5333 1710 4875 7252 beneficiario: Carmela Gabriele codice fiscale GBRCML77E71H926K. Il contributo richiesto per partecipazione al Concorso tramite ricarica postepay può essere effettuato in modo semplice presso sportelli di uffici postali e tabaccherie, e richiede a parte una minima spesa di commissione esclusa dalla quota di partecipazione, ossia 1 o 2 euro.
5) Per tutte le sezioni i lavori devono essere spediti OBBLIGATORIAMENTE pure per e- mail senza nome e cognome nel file (escluso opere edite) in formato doc, rtf o pdf a: [email protected] per il vaglio della Giuria esterna.
6) Per aderire al Concorso vanno inviate per le sezioni A, B, C e D in un plico 2 copie dell'opera o delle opere, delle quali una in anonimo e l'altra completa di tutti i dati personali dell’autore (nome, cognome, sezione a cui si aderisce, data e luogo di nascita, professione, indirizzo e residenza, numero di telefono e cellulare, e- mail, eventuale sito internet, firma in calce e dichiarazione dell’autore sull’utilizzo dei dati personali al fine della premiazione) inserita in una busta chiusa più piccola contenente: curriculum vitae dettagliato o breve biografia e quota di partecipazione in contanti o fotocopia del versamento poste pay effettuato.  In caso di autori minorenni, serve anche la firma di uno dei due genitori sull’autorizzazione all’utilizzo dati personali. N.B. Per le OPERE EDITE, in caso si sia in possesso di pochissime opere cartacee, è ammesso anche l’invio di Una Sola Copia Cartacea firmata in calce, anziché Due.
7) Le opere devono essere spedite a mezzo raccomandata entro e non oltre la data di scadenza 31 Marzo 2019 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:
Dr.ssa Carmela Gabriele, Presidente Ass. Luce dell’Arte, via dei gelsi, n. 5 – 00171, Roma, (Rm).
L'Associazione si esime da ogni responsabilità per il mancato arrivo per mezzo di posta prioritaria di alcuni elaborati o per gli eventuali ritardi di poste italiane.
8) Le opere non saranno restituite.
9) La Giuria, composta da membri interni ed esterni, valuterà tutti i lavori giunti e premierà i primi tre classificati, riservandosi il diritto di assegnare anche menzioni speciali ai più meritevoli.
Inoltre, sarà assegnato con votazione in estemporanea alla fine della premiazione dai giurati un premio a quella che sarà ritenuta la migliore opera sulla Natura tra tutte quelle premiate.  
10) Premi che verranno attribuiti:
1° Classificato: Grande Targa + Attestato di Merito;
2° Classificato: Grande Coppa + Attestato di Merito;
3° Classificato: Coppa o Trofeo + Attestato di Merito;
Premio della Critica (in totale quattro, ossia uno per sezione): Targa + Attestato di Merito;
Premio Speciale alla Carriera: Grande Coppa + Attestato di Merito;
Premio Speciale Miglior Giovane Autore: Grande Coppa + Attestato di Merito;
Miglior opera in assoluto sulla Natura: Targa + Attestato di Merito;
Menzione Speciale: Grande Medaglia + Attestato di Merito;
Eventuali Diplomi d’Onore.
11) I vincitori saranno contattati il prima possibile per telefono o per e-mail, al fine di consentire la loro presenza alla premiazione, che avverrà a Roma o in provincia di Roma orientativamente un sabato o una domenica entro la fine di Aprile o i primi di Maggio 2019. Sarà possibile per tutti consultare l’elenco vincitori, disponibile almeno 10 giorni prima della premiazione, sul sito www.lucedellarte.altervista.org. Per gli Autori partecipanti non vincitori che facciano richiesta specifica alla Segreteria dell’Ass. via e-mail, sarà inviato, dopo la cerimonia di premiazione, un Attestato di partecipazione in PDF per via telematica.
12) I premi vanno ritirati personalmente il giorno della premiazione, tramite delegato solamente se per grave impedimento fisico o inderogabile impegno di lavoro. In caso di assenza di Premiati in successione di classifica, a casa saranno spediti a loro spese gli Attestati di Merito ed eventuali medaglie.
Il sito dell'associazione da visitare è: www.lucedellarte.altervista.org
Siamo anche su Facebook alle seguenti pagine:
- Associazione culturale e teatrale Luce dell’Arte;
- Concorso “La voce della Natura: Armonia, Benessere e Spiritualità”.
A tutti consiglio di diffondere il seguente Bando per incrementare la partecipazione all'iniziativa culturale.
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carmy77 · 5 years
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Trailer 5^ Ed. Premio di Poesia, Narrativa e Testi per una Canzone La fo...
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retegenova · 5 years
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Si alza il sipario sulla 4^ edizione del Festival Europeo F.F.F. 
Celano-Tra un mese si alzerà il sipario sulla 4^ edizione del Festival Europeo F.F.F., evento internazionale riservato alla fotografia, agli stilisti emergenti e ai fotomodelli. Giovedì 22 agosto la kermesse farà tappa nella Marsica, a Celano, caratteristica cittadina abruzzese.
L’organizzazione è a cura della produttrice Alexandra Titova, mentre la regia è di Giancarlo Di Pangrazio. A presentare l’evento, come per il 2018, sarà Luca Di Nicola. L’evento, che tanto successo ha riscosso nelle precedenti edizioni, contempla ben quattro sezioni con annessi concorsi riservati alle aspiranti fotomodelle e ai futuri fotomodelli, ai fotografi e ai fashion designer, la cui selezione dei quali è affidata ai 4 direttori artistici : per il settore fotografico Emanuele Novelli, per il settore fotomodelli Laura Vulpiani,per il settore fashion designer Stefano Montarone e per il settore fotomodelle Alexandra Titova.
“La nuova edizione, dichiara Alexandra Titova, ideatrice e produttrice del Festival Europeo, si preannuncia ricca di tante sorprese a cominciare dalla collaborazione con la Camera della Moda svizzera, presieduta da Franco Taranto,  fotografo d’alta moda. L’edizione 2019, continua Titova, sarà caratterizzata anche dalla presenza di altri partner internazionali come Fashion Week di Montenegro e Fashion Week di Dubai”.
Ricca e variegata anche la giuria che decreterà i vincitori delle quattro sezioni del festival.
Fra gli altri, saranno presenti Raimondo Rossi, meglio noto con il nome d’arte di Ray Morrison, famoso stylist e fotogiornalista di Vogue ed altre riviste importanti, Fabrizio Imas giornalista e inviato Rai, gli stilisti Stefano Montarone ed Ilian Rachov, artista-pittore e designer per Versace, fotografo Playboy Italia Francesco Francia, artista e docente della prestigiosa accademia romana “Make up agency Trucco professionale Roma” Daniela Argiolas, il fotografo fashion Daniele Belli, la stilista Yevgeniya Rudyk, il blogger Roberto Mercuri, la modella e blogger slovacca Miroslava Vanharova, il modello internazionale Emil Montenegro. Sul palco inoltre, si alterneranno anche grandi ospiti musicali.
Fra gli altri: Livio Cori, Andy e MR.Bacon e la cantante Vanessa Mini.
Christian Flammia – 23 07 2019 
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tmnotizie · 5 years
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MACERATA – Dal 12 al 14 aprile torna con una nuova veste Ratatà Festival, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente che fin dal suo esordio nel 2014 si è subito confermato un appuntamento innovativo per la città sostenuto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
L’ evento è stato presentato oggi  agli organi di informazione  alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’asesssora alla Cultura Stefania Monteverde e di Lisa Gelli e Nicola Alessadrini rispettivamente presidentessa e vice presidente dell’associazione Ratatà.
“Al sesto anno l’edizione 2019 del Ratatà Festival, infatti, sarà MUTA! “MUTA nell’accezione di cambiamento silenzioso” hanno affermato i direttori artistici Nicola Alessandrini e Lisa Gelli, artisti e co-artdirector insieme a un collettivo di artisti e illustratori.
“In un momento socio politico di profonda riflessione sull’identità, personale, nazionale, culturale -hanno aggiunto- il Ratatà festival vuole porre l’accento sulla mutazione identitaria silenziosa, su quei processi del tutto naturali che, al di fuori dei grandi e urlati processi mass-mediatici, avvengono dall’incontro dialogico, dal contatto rispettoso, dalla reciproca contaminazione fra persone, popoli, idee, e che da sempre fa parte dell’evoluzione dell’umanità. E questo, come sempre si è fatto, tramite una doppia azione, sia interna ed insita ai nostri processi creativi, sia, esternamente, tramite l’accurata selezione dei progetti proposti”.
“Abbiamo voluto rispettare il loro incedere – ha detto il sindaco Carancini riferendosi agli organizzatori del festival -quindi benissimo rilanciare e continuare a rinnovarsi ogni volta senza mai mollare”.
“La città di Macerata in questi anni ha scelto di crescere come città creativa, luogo di sperimentazione culturale e innovazione dei linguaggi artistici grazie alle tante realtà di qualità culturale che l’hanno portata ad essere tra le dieci finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. – ha sottolineato invece l’assessora alla cultura Stefania Montreverde – in questo percorso Ratatà Festival ha saputo innestare un valore aggiunto al festival e occasioni di incontro e dialogo per una nuova generazione di artisti alla ricerca di nuove forme espressive, che si danno appuntamento a Macerata”.
“Per quanto riguarda la struttura interna del festival, dopo un anno di riflessione, dubbi, incertezze sul futuro del festival stesso, la soluzione che ci è sembrata più ottimale – hanno detto ancora gli organizzatori dell’associazione Ratatà – è stata quella di abbandonare per un po’ l’assetto festoso, rumoroso, voluminoso dell’evento al quale eravamo abituati per creare un appuntamento itinerante fatto di incontri, mostre, laboratori, presentazioni, per tutto il 2019 in cui ricercare un maggiore contatto con la città e i suoi abitanti, proponendo dei momenti riflessivi di altissimo livello con artisti di rilevanza internazionale.
Seguendo lo stesso filo logico, gli artisti con cui stiamo lavorando per questo anno affrontano tramite linguaggi differenti il concetto stesso di identità liquida, in continua mutazione. Nei singoli appuntamenti cercheremo di ricreare  la struttura del festival, unendo momenti laboratoriali e di ricerca con le mostre, gli incontri pubblici e le attività ludiche e musicali”.
L’edizione 2019 di Ratatà avrà infatti una forma diversa rispetto agli anni passati, si svilupperà in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile a dicembre, più una serie di eventi minori che metteranno in luce progetti di rilevanza nazionale ed internazionale che stanno nascendo nel nostro territorio e che in un modo o nell’altro sono legate agli autori che nel tempo hanno gravitato attorno al festival, come testimonianza del profondo lavoro che Ratatà ha portato avanti negli anni di produzione culturale.
L’obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove sono previste esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale.
L’attività del 2019 è rivolta principalmente al pubblico locale, con un occhio ancora più attento al territorio, mantenendo la proposta culturale di altissimo livello internazionale.
IL PROGRAMMA
Venerdì 12 aprile
Ore 18.30,  Galleria Antichi Forni
Inaugurazione mostre:
“Bordar o Sohnos”. Mostra di Flavia Bomfim , in collaborazione con Expandido, Festival di illustrazione e letteratura di Bahia (Brasile).
La mostra, consta di circa 60 opere realizzate da artisti brasiliani sotto la guida di Flavia Bomfim, in cui si esplorano, attraverso l’utilizzo del ricamo come mezzo espressivo e comunicativo, i profondi legami fra arte contemporanea e sapienza artigiana.
“RiVolti”. Mostra a cura di Monica Monachesi, Flavia Bomfim e Barbara Rigon.
Mostra in divenire in cui verranno esposte 50 opere in cui illustratori provenienti da tutto il mondo reinterpretano il proprio ritratto fotografico attraverso l’uso del ricamo.
Le mostre saranno fruibili fino al 25 aprile tutti i giorni dalle 16 alle 20, il mercoledì amche al mattino, chiuso invece il lunedì.
Ore 22 e 00, CSA Sisma
Festaaaa! Concerto di Montoya, Amphibian, dj Balli, B667.
Sabato 13 aprile
Ore 10 – 18,30, Galleria Antichi Forni
– Workshop RiVolti, Ricamare i volti, laboratorio di ricamo su ritratti fotografici, a cura di Monica Monachesi, Flavia Bomfim e Barbara Rigon.
Domenica 14 aprile
Ore 10 – 18,30, Galleria Antichi Forni
– Workshop Bordar os Sohnos, ricamare i sogni, laboratorio di ricamo su tessuto, a cura di Flavia Bomfim.
Ore 10 – 12,30, Galleria Antichi Forni
– Workshop Magliette Sfacciate, laboratorio di stampa su magliette, a cura di Monica Monachesi.
 LE ARTISTE e GLI ARTISTI
 Flávia Bomfim. Artista visiva, psicologa e ricercatrice di ricami nel mondo. Organizza a Salvador / Bahia il Festival di illustrazione e letteratura ampliata Expandido e fiere e pubblicazioni indipendenti; promuovere esempi di discussione sulla letteratura illustrata, produzione indipendente e commercializzazione di arti grafiche.
Ha fondato la casa editrice Movimento Continuo che è un editore ma anche una serie di azioni educative attraverso l’arte.
Sviluppa il progetto narrativo ricamato “Bordar os Sonhos” con gruppi di donne provenienti da distretti periferici in Brasile. Sviluppa anche il progetto RiVOLTI e del progetto “O Rosto é um Mapa” ( La Faccia è una Mappa), piattaforma di riflessioni sul viso come superficie di lettura e transito.
Monica Monachesi. Si occupa da oltre vent’anni di illustrazione, le interessa il mondo del libro illustrato come ambito di libertà, come luogo privilegiato di esperienze estetiche ed etiche, come spazio per la crescita dell’individuo.
È stata curatore della mostra internazionale di illustrazione Le immagini della fantasia (1998 -2017). Per Franco Cosimo Panini Ragazzi è art director della collana dedicata alle Fiabe dal Mondo ed è autrice di Le Meravigliose favole di Antonio Canova nella collana PIPPO di Topipittori (Premio Andersen Miglior progetto di divulgazione alla collana) e per la stessa collana ha coordinato Per Gioco, l’arte di divertirsi.
Assieme ad Else cura la serie dei Memory serigrafici (Memory cileno e Yōkai, memory giapponese) ed è ideatrice del progetto internazionale RiVOLTI – fotografia illustrazione e arte tessile. Come designer ha progettato giocattoli per Sevi e realizzato allestimenti scenografici. Scrive per riviste e blog specializzati e ama dedicarsi a workshop per bambini e a progetti di formazione.
Partecipa come giurato a concorsi italiani e internazionali (Tapirulan – Cremona; La Tribù dei lettori – Roma; Oltre, Disegni Diversi – Fano; Catalogo Iberoamericano – FIL Guadalajara, Messico; BIISA – Amarante Portogallo) coordinando incontri e tavole rotonde ad essi collegati.
Barbara Rigon. Fotografa italiana specializzata in musica, teatro, ritratti ed eventi.
Jhon Montoya. Nato a Pereira Colombia, residente in Italia dal 2001, Diplomato in Violino nel Conservatorio Steffani, di Castelfranco Veneto, lavora a Fabrica dal 2010, ha suonato nei più importanti teatri della Regione.
Con Fabrica ha realizzato i suoi primi lavori, El Viale e Mohs, collaborando con artisti di grande talento, attualmente è un collaboratore attivo del Venice Music Project e ha partecipato con la Filarmonia Veneta diretta dal M°Tandun alla inaugurazione del Padiglione della Cina per la Biennale d’arte di quest’anno, il suo Ultimo album IWA è prodotto dalla White Forest Records.
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frontiera-rieti · 6 years
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Due vittorie a pochi giorni di distanza per l’Istituto “Calcagnadoro” di Rieti. Si tratta di due diversi e distinti concorsi pubblici a cui ha partecipato la scuola artistica con i suoi due indirizzi, Arti Figurative e Audiovisivo Multimediale.
La scuola a fine settembre ha aderito al bando di concorso del Primo Contest Internazionale di Arte Presepiale rivolto ai giovani e agli artisti più affermati. Nell’ambito del progetto «La Valle del Primo Presepe» organizzato dalla Chiesa di Rieti in collaborazione con i Comuni di Rieti e Greccio, la Confcommercio Rieti ed il sostegno della Fondazione Varrone, sabato 9 dicembre, nella suggestiva chiesa di san Domenico, si è svolto il primo contest di pittura per bambini e ragazzi Il Mio Presepe (categoria ragazzi dai 12 ai 19 anni). Gli studenti del liceo artistico si sono aggiudicati tutti i premi. Il primo premio, un tablet, è stato assegnato dalla giuria presieduta dal vescovo Domenico Pompili all’alunna Chiara Fiordeponti, al quale è stato dato inoltre l’incarico di realizzare l’immagine del manifesto della prossima seconda edizione del contest 2018.
«Ho cercato di restituire il senso della semplicità della nascita, senza elementi decorativi o accessori», ha dichiarato commossa e felice la studentessa. «Il mio acquerello ridotto all’essenziale, alla sola delicatezza e trasparenza dei colori, voleva il più possibile essere semplice, aderente al messaggio assoluto di S. Francesco che a Greccio mise in scena il Primo Presepe della storia. E’ stato un lavoro in levare, piuttosto che in mettere».
Il secondo premio, un kit per dipingere, è stato assegnato al promettente e dotato giovane studente dell’Artistico Igli Ranxha, il quale avrà l’opportunità di cimentarsi nel prossimo contest dedicato agli artisti Madonnari per il presepe domenica 17 dicembre nella chiesa di San Domenico, sperimentandosi a fianco di artisti madonnari di tutta Italia. Il terzo premio è stato assegnato a Michela Pezzarossa, compagna di classe di Chiara, premiata con un kit di colori a olio.
Altro riconoscimento importante a Roma per il Calcagnadoro, ricevuto il 12 dicembre. La giuria di Cinema & Società composta da Fabio Ferzetti (critico cinematografico), Massimiliano Vado (regista e attore), Herbert Simone Paragnani (sceneggiatore e regista), Anna Rita Micheli (presidente ATCL) e Giovanna Pugliese (coordinatrice del Progetto ABC) ha assegnato il terzo premio 2017 ex aequo al corto «Parliamone» della classe IVB del Liceo Artistico Calcagnadoro di Rieti, Sezione Audiovisivo Multimediale.
La classe ha ricevuto una GoPro tra gli applausi del pubblico nella spettacolare cornice del Teatro Argentina di Roma. «Per aver presentato con efficacia tecnica e chiarezza le riflessioni dei ragazzi sui film proposti, con una serie di video recensioni migliori di parecchi contenitori professionali» si legge nella motivazione della giuria.
I progetti Scuola ABC Arte Bellezza Cultura sono un modulo didattico innovativo e partecipato per coinvolgere gli studenti delle scuole superiori a leggere la realtà storica e contemporanea attraverso punti di vista inediti nell’ambito della Storia, del Cinema, della Letteratura, del Teatro, ma anche della Fotografia, della Musica, dell’utilizzo Social dei nuovi media, del fumetto e attento alla valorizzazione dei luoghi culturali. Sono diversi percorsi a scelta (l’Artistico ha scelto Cinema e Società) promossi dalla Regione Lazio con Roma Capitale e curati da ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con: Roma Lazio Film Commission, Giornate degli Autori, Istituto Luce Cinecittà e Direzione Generale Cinema del MiBACT.
Un buon bilancio di fine anno dunque per il liceo artistico, che vive questi premi come spinta per fare meglio e di più insieme.
Le foto del contest di pittura della Valle del Primo Presepe
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Agli alunni del Calcagnadoro i premi del contesti di pittura della «Valle del Primo Presepe» ------------------------- Due vittorie a pochi giorni di distanza per l’Istituto “Calcagnadoro” di Rieti. Si tratta di due diversi e distinti concorsi pubblici a cui ha partecipato la scuola artistica con i suoi due indirizzi, Arti Figurative e Audiovisivo Multimediale. Due vittorie a pochi giorni di distanza per l’Istituto “Calcagnadoro” di Rieti. Si tratta di due diversi e distinti concorsi pubblici a cui ha partecipato la scuola artistica con i suoi due indirizzi, Arti Figurative e Audiovisivo Multimediale.
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